Biocalce intonaco. Traspirante, contro l’umidità di risalita.

Dell’umidità di risalita abbiamo parlato in molti articoli, anche perchè rappresenta un problema reale per molte case di vecchia ma anche di nuova costruzione.

Per interrompere la salita dell’umidità proveniente dal suolo attraverso le fondazioni, vi sono molti metodi, e di alcuni è stato fatto un articolo esplicativo.

L’umidità di risalita è brutta anche da vedersi, in quanto rende le superfici degli intonaci esterni, ma anche interni alle abitazioni, fatiscenti, soggetti a spolverare, macchiati di umido e di efflorescenza salina.

Per abbattere tutto questo, vi sono degli intonaci traspiranti da adoperare con metodologie diverse, alcuni pesanti da mettere in opera, a causa della loro composizione, altri invece di facile applicazione. In questo articolo vi vogliamo parlare del "Biocalce Intonaco" della KeraKoll, il quale è idoneo per l’intonacatura traspirante e protettiva di murature portanti e di tamponamento in laterizio, mattone, tufo, pietra e miste, interne ed esterne e lo si applica con estrema facilità, non presentando la "pesantezza lavorativa" di traspiranti similari.

E’ un prodotto di facile lavorabilità, e per questo abbiamo deciso , oggi, di presentarvelo.

Viene commercializzato in sacchetti da 25 Kg:

     

Preparazione delle superfici:

Prima di eseguire la sua applicazione va opportunamente preparata la superficie da trattare: deve essere pulita e consistente, priva di parti friabili, di polvere e muffe. E’ preferibile effettuare la pulizia con idrosabbiatura o sabbiatura e poi lavarla successivamente. Le parti di malta inconsistenti nella muratura  vanno tolte.

L’Intonaco Biocalce  può essere applicato appunto a spruzzo o manualmente; noi seguiamo questo secondo sistema.

Preparazione per l’applicazione  manuale:

in questo caso si deve impastare 1 sacco da 25 kg con circa 5,1 litri d’acqua pulita in una betoniera. L’impasto si ottiene versando prima l’acqua nella betoniera pulita ed aggiungendo poi tutta la polvere in unica soluzione. Si deve attendere che il prodotto raggiunga la giusta consistenza in corso di miscelazione.

Inizialmente (1-2 minuti) il prodotto appare asciutto; in questa fase non aggiungere acqua. Miscelare in continuazione per 4-5 minuti fino ad ottenere una malta omogenea, soffice e senza grumi.

Usare tutto il prodotto preparato senza recuperarlo nella successiva miscelatura

           CLICCARE SULL’IMMAGINE

Applicazione

Seguiamo la sua applicazione manuale, che avviene normalmente a cazzuola come un intonaco tradizionale.

Nel caso che si debba rinzaffare notevolmente la muratura si può usare il Bio Rinzaffo, sempre della KeraKoll, dopodichè si realizzano le fasce e si effettua la intonacatura.

Il Biocalce Intonaco, va "tirato" con le righe in alluminio "a punta" per premiscelati, (Alte circa mt 1,50 si acquistano presso tutti i magazzini edili), in quanto una riga normale asporterebbe facilmente la malta in fase di esecuzione.

Si deve quindi passare il frattazzo in fase di indurimento.

Da osservare: "Biocalce Intonaco" va posto in opera a regola d’arte, con passate successive dello spessore massimo di 2 cm, anche se il prodotto può sostenere spessori maggiori. Questo sistema tradizionale di applicazione evita la formazione di microfessure. I riporti d’intonaco su rinzaffo o precedenti passate devono avvenire quando lo strato sottostante è indurito.

Per rifinire con intonachino si usa il Biocalce Intonaco Fine della KeraKoll.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA IN EDILIZIA. 

di
amedeu

139 commenti

  1. salve, mi chiamo mariella.
    Circa 3 anni fa nella casa in cui vivo abbiamo effettuato dei lavori per l’umidità di risalita con biocalce.I risultati sono stati ottimi ma su due pareti l’intonaco ha lasciato delle crepe che la ditta ha definito normali in quanto è un assestamento dell’intonaco.
    Io volevo chiedere se è possibile coprire questa parte della casa con carta da parati , in quanto trattandosi di un salone è una stanza che non necessita di essere imbiancata nuovamente e quindi il problema è solo estetico. E’ stata utilizzata della pittura specifica ed è per questo che mi chiedo se è possibile applicare del parato garantendo comunque il lavoro fatto.Grazie mille!

  2. Per Mariella.
    Te lo sconsigliamo, in quanto la malta traspirante agisce se rimane tale.
    Se ci incolli la carta da parati, praticamente impedisci al muro di traspirare.
    Le crepe puoi richiuderle con lo stesso tipo di malta e poi frattazzarle.
    Amedeu e c.

  3. SALVE , mi chiamo marco da diversi anni mi occupo di restauri archeologici precisamente di strutture murarie affioranti alte pochi centimetri dal piano di calpestio di diversi periodi storici ; ho dei problemi per quanto riguarda strutture di periodo romano usando una malta fatta con calce , sabbia per unire pietre alla struttura ma in pieno inverno le temperature troppo basse anche -15° spaccano la malta , mi sapete consigliare cosa posso usare per risolvere questo problema. grazie

  4. Per Marco.
    Il tuo lavoro è alquanto delicato ed impegnativo, in quanto si tratta di rispettare determinate caratteristiche delle murature di 2000 anni fa.
    Ti occorrerebbe un “additivo antiglivo per malte di calce”.
    Abiamo cercato nel web, ed a partire dalla ditta Mapei, si trovano molti ritrovati simili.
    Devi però fare una ricerca accurata su internet usando le parole virgolettate di cui sopra.
    Poi dovrai leggere le schede tecniche di ogni prodotto, fino a che non troverai quello più adatto al tuo scopo.
    Amedeu e c.

  5. salve,circa 5 anni fa’ ho ristrutturato la mia cantina cheh a le pareti estrene a contatto con terrapieni..queste pareti sono circa 50 cm di spessore e sono state lavate con soluzione antidsale aggiungendo un prodotto nella malta consigliato dal centro edile durante la muratura ,purtroppo gia’ dop oil primo anno si sono manifestati problemi di umidit’a diffusa su tutta la parete evidenziata dal fatto che solo pochi spazi sono asciutti ,diverse sbollature di sofo con muratura che si sbriciola e anche le guide e i paraspigoli in metallo si sono arruginiti
    credo che il problema non sia tanto della risalita ma dal terreno umido che sfoga all’interno.
    mi hano consigliato di creare una controparete in cartongesso quello hydro verde separando 5 cm dal muro esistente tramite polistirolo o lana di vetro oppure creare una nuova controparete in forati a 1 foro ..la mia domanda e’ quale secondo voi sara’ piu’ idonea a risolvere il problema e quale tipo di malta dovrei utilizzare per la nuova parete dovessi farla in muratura ..in alternativa potrei utilizzare malta o prodotti per recuperare l’attuale sistuazione
    vi ringrazio per il vs servzio..
    un saluto

  6. Per Emanuele.
    Puoi realizzare le contropareti in forati e intonacarle internamente con malta traspirante.
    Sappi però, che con il tempo rivedrai comparire l’umidità, in quanto i muri dello scantinato sono a contatto con il terreno esterno, ed i suddetti lavori non risolverebbero a fondo i tuoi problemi.
    Il lavoro da fare, molto costoso ed impegnativo, sarebbe quella di creare uno scannafosso esterno fino a raggiungere le fondazioni, dopo di che occorrerebbe utilizzare un metodo contro l’umidità di risalita, quale per esempio il taglio chimico dei muri, un vespaio per il pavimento ed infine adoperare l’intonaco traspirante internamente.
    Amedeu e c.

  7. Innanzitutto grazie per la risposta immediata..

    da quanto scrive, mi fa’ capire che la possibilità di contro parete in cartongesso o il ripristino dell’attuale parete eliminando l’attuale intonaco fino al muro in pietra mattone utilizzando poi prodotti specifici siano da scartare ?

    la controparete o forato o cartongesso ,appoggiandola al pavimento su una guaina e distanziandola di circa 10 cm dalla parete umida potrà essere attaccata dall’umidità’ ?potrei anche lasciare uan via ingresso uscita aria da cima in fondo ,..

    lo so’ che forse sono domande sciocche ma per ora purtroppo i consigli che mi hanno dato si sono rivelati vani e non vorrei gettare altro denaro..

    purtroppo la possibilita’ di fare lo scannafosso e’ impraticabile tantomeno rifare la gettata del solaio visto che abito in centro storico e le proprieta’ di confine

    non me lo permettono tantomeno la spesa da sostenere …

  8. Per Emanuele.
    Non sono da scartare, ma sono pagliativi che non durano nel tempo.
    Se devi “mantenere” uno stato presentabile del fondo, forse ti conviene adoperare il solo intonaco traspirante alle pareti ed isolare il pavimento come hai detto.
    Potrai intervenire nel tempo effettuando le riprese, a mano a mano che ti si ripresenteranno.
    Amedeu e c.

  9. Sig Amedeu buonasera.
    Abito in una casa antica,e da tempo combatto con problema di umidita’ di risalita.Tempo addietro mi hanno consigliato gli intonaci traspirante della fassa bortolo linea risanamento. Io stesso ,una camera alla volta ho ristrutturato quasi tutta casa.Ora sono all’ultima stanza e ho scoperto la linea biocalce che ha portato il mio deposito edile.Mi chiedevo se posso utilizzare tranquillamente intonachino biocalce tipo 00 su pareti intonacate con il sistema fassa bortolo al fine di una rasatura liscia?Dopo la rasatura e adeguata grattata con carta vetro e possibile passare un fissativo acrilico anche per eliminare eventuale polvere e succesivamente tinteggiare con un idropittura traspirante?Fino ad oggi sono contento del risultato,solo in qualche punto il rasante si è rigonfiato,è possibile che non abbia rispettato i 2 cm di spessore come indica la scheda tecnica?Grazie per la risposta,avrei utilizzato biocalce ma l’ho conosciuta in ritardo,cordiali saluti.

  10. Per Vincenzo.
    Logicamente non si possono conoscere tutti i prodotti adoperati in edilizia, in quanto la gamma è talmente vasta per cui diventa difficile dare certi suggerimenti.
    Oltre alla scheda tecnica, nel link della Fassa Bortolo, per tale prodotto, dovrebbe esserci anche una relazione tecnica esplicativa, sui modi, tempi e trattamenti dello stesso.
    Ti consigliamo di cercarla e di attenerti scrupolosamente a quanto indicatovi.
    Amedeu e c.

  11. Sig.Amedeu buonasera
    molti anni fa facemmo costruire un prefabbricato in ferro per cui le pareti esterne non sono in muratura. E’ sorta l’esigenza di intonacarla che prodotti mi consiglia? come posso procedere? Grazie per la grande disponibilità.

    • Per Giulia.
      Se le pareti esterne sono in ferro e non in muratura, non puoi intonacarle.
      Puoi sostituirle con pareti in muratura e poi intonacarle.
      Devi chiedere preventivamente l’autorizzazione comunale a mezzo di tecnico professionista abilitato.
      Amedeu e c.

  12. Buonasera signor Amadeus
    Abbiamo in affitto un locale di circa dieci metri quadri, adibito a negozietto con ingresso al piano strada. In due anni abbiamo affrontato diverse volte dei lavori di ripristino e attualmente una parete è marcita nuovamente ed ha fatto marcire la merce presente in negozio.
    L’ultimo lavoro affrontato risale a novembre dell,anno scorso. Nel corso di questo ripristino abbiamo applicato n prodotto della mapei mentre abbiamo lasciato scoperte le pietre come si usa nel centro storico. Purtroppo l,intervento di questiesperti finora non ha risolto il problema perciò pensavamo di fare da noi e di applicare una griglia ( o rete in plastica grossa) e attraverso i fori della rete riempire uno strato di dieci cm con palle di stagnola ripiene di plastica ) e tenute insieme da stucco e colla tipo silicone. Sopra la rete intenderemmo applicare un ulteriore strato di plastica e poi di polistirolo e infine una parete in cartongesso. Tenga presente che oltre questa parete c’è il terrapieno del piano strada perciò interventi risolutori dovrebbe farli il padrone che non ha come ho già detto nessuna intenzione.
    .
    Siccome il proprietario non ci è mai venuto incontro noi cerchiamo una soluzione provvisoria perché stiamo andando avanti a tenere acceso il deumidificatore giorno e notte, estate e inverno. Lei cosa ne pensa della nostra soluzione?
    Mi scusi se mi sono dilungata. Cordiali saluti. Loredana.

    • Per Loredana.
      L’intervento che vuoi effettuare, lo avrete certo studiato nei minimi particolari.
      Non ci è molto chiaro l’utilizzo delle palle di stagnola riempite di plastica e tenute insieme da stucco e colla.
      Comunque, ti diciamo come la pensiamo in questi casi.
      Il sistema ideale sarebbe quello di creare uno scannafosso esterno ed isolare il pavimento.
      Non siete proprietari e poi sarebbe una spesa ingente
      Quale rimedio alternativo potrebbe essere raoppresentato da un intervento interno alla stanza, teso ad isolare la parete incriminata dal resto dell’ambiente.
      Come fare? Potreste realizzare la parete di cartongesso, ma attenzione, quello tipo Aquapannel della Knauf, studiato appositamente per ambienti umidi http://www.coffeenews.it/pareti-in-cartongesso-mille-soluzioni-per-le-nostre-case
      Rimane da impermeabilizzare il pavimento della stanza, in quanto altrimenti avrete compiuto un lavoro inutile e l’umido vi risalirà dal basso, per il sistema dei vasi comunicanti, e ve lo ritroverete ovunque.
      Altrimenti potreste provare con questo prodotto, che viene usato per impermeabilizzare le piscine e vasche idriche.
      http://www.coffeenews.it/un-impermeabilizzante-per-il-contenimento-di-acqua
      Amedeu e c

  13. salve spruzzando lo soffitta con bio calce dopo un po di tempo cade come mai ? temperatua 10 gradi grazzie

    • Per Fiore.
      Sui contenitori dei prodotti di biocalce ci dovrebbe essere scritto il trattamento da seguire.
      Devi leggerlo attentamente e troverai una indicazione che non hai seguito.
      Amedeu e c.

  14. Salve, ho un angolo della mia tavernetta che è molto umido, lo è talmente tanto che ha quasi rigonfiato l’ intonaco. L’umidita’ esistente ha la provenienza quasi con certezza dall’esterno casa e non tanto dal terreno.
    Tolto l’intonaco di una diecina d’anni mi ritrovo un muro di sola ghiaia con in mezzo una spece di terriccio argilloso che funge da legante, ma legante non lo è per niente. Premetto che la casa dove abito è stato costruita negli anni 50.
    che trattamento posso fare senza apportare grosse modifiche ma consolidare il muro e favorire la respirabilita’, tenuto conto che andro’ a fissarci alla fine dei listelli di mattone.

    • Per Giovanni.
      Il consiglio che ti diamo , è quello , prima di “tappare” il tutto con rivestimenti vari, di fare vedere detti muri da un tecnico abilitato della tua zona.
      Amedeu e c.

  15. Salve io ho una casa, in cui è presente umidità di risalita dalle fondamenta, essendo la costruzione molto vecchia, i muri sono fatti con calce ed anche terra. Per limitare la risalita, ho creato esternamente alla casa un’ intercapedine di circa un metro di profondità, all’interno il pavimento poggia su un vespaio. Avendo scalpellato i muri fino ad arrivare alla pietra ed ai tufi che compongono il muro devo rifare l’intonaco. Vorrei sapere che spessore dovrei dare a biocalce intonaco e se sotto di esso posso fare uno strato di biocalce rinzaffo essendo l’intonaco asportato di uno spessore di circa 6/7 cm. Grazie

    • Per Giovanni.
      Con lo scannafosso esterno, hai fatto un ottimo lavoro.
      Adesso, per riportare a filo i muri conl’arriccio r l’intonaco traspirante, dovresti usare il Biocalce intonaco della Kerakoll, che può essere dato a strati di 2 cm, e può raggiungere spessori maggiori.
      Amedeu e c.

  16. Salve, dovendo rifare gli intonaci per problemi di umidità di risalita vorrei domandare se fra i vari intonaci deumidificanti in commercio delle varie aziende, Mapei,Kerakoll,Weber, Fassa: ce nè uno che risulta il migliore su tutti oppure uno vale l’altro in quanto tutti prodotti ottimi.
    Grazie

    • Per Flavio.
      Le case che hai citato sono tutte di primaria importanza e puoi liberamente fare una scelta tra i loro prodotti.
      Da parte nostra, abbiamo modo di usare più freguentemente i prodotti della Kerakoll e della Mapei
      Amedeu e c.

  17. Per Flavio.
    I prodotti Mapei sono sempre eccellenti, comunque, ci sembra, che tu abbia preso le precauzioni necessarie.
    Amedeu e c.

  18. Salve io ho una casa, in cui è presente umidità di risalita dalle fondamenta. homille dubbi che mi assillano!!! Non avendi la possibilità di effettuare lo scannafosso ho usato la biocalce facendo una zoccolatura di 50 cm che impedisse all’umidità di risalire però è servito a poco perchè oltre la biocalce l’umidità è tornata! ho il dubbio che nell’intonaco vecchio abbiano usato la sabbia di mare o comunque un materiale che tende a tirarsi l’umidità! se cosi fosse ci sarebbe un sistema per risolvere il problema senza la necessità di dover fare tutta la parete a biocalce? invece se il problema fosse infiltrazioni di acqua piovana dalla parete esterna in pietra potrei usare dell’impermabilizzante trasparente anche se la parete è umida o mi conviene aspettare che si asciughi bene la parete per fare questo lavoro? se fattibile questa operazione mi sapreste dire anche un impermeabilizzante valido? grazie mille in anticipo!!

    • Per Donato.
      Se è umidità di risalita, non la si combatte con i soli prodotti traspiranti, quale la biocalce, ma va fermata all’origine.
      Tale umidità sale, per capillarità, dal suolo, attraverso le fondazioni ed i muri portanti per cui, con il solo intonaco, non hai fatto altro che nasconderla.
      Leggi questo nostro piccolo ma significatico articolo e comprenderai meglio
      http://www.coffeenews.it/umidita-di-risalita-un-taglio-chimico-nelle-murature
      Inoltre, usa il pulsante “Cerca”, in alto a destra della Home e inserisci le parole “Umidità di risalita” e divertiti a leggere gli articoli che trattano sui vari sistemi per combarrerla.
      Amedeu e c.

  19. grazie tante! ho visto anche altri articoli come hai detto e mi sono tornati molto utili!

  20. Salve , ho un muro esterno di un capanno che è stato fatto in passato con molta ghiaia e un legante che non so come identificare. Nel frattempo è cominciata a filtrare dell’acqua o molta umidita’, non ho ben capito pero’ se è di risalita o per discesa e l’intonaco ha cominciato a sfaldarsi. Come posso agire senza dover demolire il tutto visto che faro’fai da te e non sono proprio del mestiere? Grazie.

  21. Vi ringrazio tanto per i consigli professionali che mi avete dato e presto penso che li mettero’ in pratica.

  22. Salve!
    Ho un mini appartamento al pian terreno di una abitazione di di circa 30 anni fa con muri in mattoni pieni di spessore 40cm che stanno evidenziando problemi di umidità di risalita.
    Pensate che sia sufficiente rintonacore con biocale, oppure pensate di intervenire con iniezioni di prodotti chimici all’interno dei muri?
    Grazie

  23. salve con il prodotto kerakoll riesco a togliere l’umidità e la condensa oppure devo fare una controparete in cartongesso.
    grazie e distinti saluti marini paolo

    • Per Paolo.
      Il Biocalce della Kerakoll fa traspirare il muro, per cui non dovresti più notare le macchie di umido sui due lati intonacati del muro stesso.
      Non elimina l’umidità di risalita, per la quale occorrerebbero lavori diversi, che puoi trovare usando il pulsante “Cerca” in alto a destra della nostra Home ed inserendo le due parole ricercate.
      Amedeu e c.

  24. Salve
    Sto ristrutturando la cantina della mia villetta costruita negli anni 50 i cui muri presentano macchie di umidità diffusa e scrostastamento del vecchio intonaco.
    Per problemi di costo non vorre fare scavi ma solo applicare una malta deumidificante.
    Un’impresa mi ha proposto Mapei Antique MC mentre un’altra il,prodotto COPROX che a suo dire presenta caratteristiche molto migliore.
    Sig. Amedeu cosa ne pensa? , c’è qualcuno che l’ha utilizzato?

    • Per Ezio.
      Logicamente non possiamo conoscere le migliaia di prodotti che esistono in edilizia.
      Possiamo solo dirti che usiamo spesso i prodotti Mapei.
      Comunque, per avere notizie più sicure, cerca su internet le schede tecniche dei due prodotti.
      Ti metteranno in condizione di effettuare una scelta oculata.
      Amedeu e c.

  25. Salve! Davanti alla mia abitazione ho un muro di contenimento che sostiene la terra di un’aiuola e che delimita una strada in discesa. il muro è alto due metri, nel punto più basso della strada, e poi si abbassa fino a trenta centimetri. Sulle pareti di tale muro, ormai da tempo, si sono viste comparire muffe (? credo che siano muffe!) di colore verde. immagino siano prodotte da umidità non so se di risalita oppure se proveniente dalla terra retrostante il muro (che, quando è stato costruito, non è stato isolato dalla terra in alcun modo). Mi hanno consigliato, per risolvere il problema estetico, di intonacare il muro con l’intonaco biocalce Kerakoll. Risolverei il problema effettivamente, o rischio di spendere soldi inutilmente? Grazie anticipatamente per la risposta.

    • Per Antonella.
      Quasi tutti i muri a retta di terreni, siano essi realizzati in cemento armato o altro, prima o poi vengono ricoperti di muffa, specie nella stagione invernale piovosa.
      Con una malta traspirante tipo biocalce, data su muro ripulito da ogni arriccio o intonaco e trattato contro la salsedine, puoi nascondere la muffa.
      Il fatto è, che, probabilmente, dopo vari anni, ti ritroverai nuovamente a combattere contro lo stesso fenomeno.
      Quindi valuta bene questo intervento.
      Amedeu e c.

  26. Salve, doevo risanare una parte di muro di una casa vecchia, affetta da umidità e sto usando Biocalce Tasciugo.
    Però credo di avere sbagliato gli spessori, non avevo letto le schede tecniche e ci siamo fidati di quello che ci ha detto il venditore, che ci aveva detto di fare 2 cm per la prima mano e circa 1 cm per la seconda.
    Però leggendo le schede tecniche è esattamente il contrario!
    Il problema è che la prima mano l’abbiamo già data e non abbiamo più lo spazio disponibile per dare 2 cm di seconda mano!

    Che cosa conviene fare? Se diamo solo 1 cm di seconda mano l’intervento risulterà inutile?
    Dobbiamo togliere tutto e rifare da capo?

    Grazie per il vostro aiuto!

    • Per Ely.
      Andrebbero rispettate le indicazione delle schede tecniche.
      Comunque, a nostro parere, la seconda mano dovresti darla dello spessore di 1 cm se usi lo stesso materiale della prima mano; di 2 cm se vari il materiale di applicazione.
      Amedeu e c.

  27. Salve,
    intanto rinnovo i mii complimenti per l’esaustività delle informazioni che fornite nel vostro sito, e avevo anche bisogno di una conferma per un lavoro che ho effettuato poco tempo fa..mi è capitato di dover rifare l’intonaco di una vecchia abitazione che presentava sia umidità nella parte bassa della parete, sia rigonfiamenti in alcuni punti appena al di sopra, credo dovuti all’accumulo dei sali portati capillarmente dall’acqua..
    stonacando ben oltre la linea di umidità ho notato che in alcuni punti lo spessore dell’intonaco era notevole, e che non erano presenti solo mattoni pieni..in alcuni punti credo fossero di tufo (di colore giallo e molto porosi)..nella precedete ristrutturazione ho notato che per rafforzare lo spessore di intonaco erano stati messi pezzi di forati tagliati longitudinalmente..
    i miei dubbi riguardano i passaggi che ho effettuato nel ripristinare completamente la parte di intonaco ammalorato..ho come prima cosa: rimosso completamente l’intonaco, pulito accuratamente e ho notato che il colore dei mattoni dopo qualche giorno si è schiarito, ristabilizzato mattoni fragili con malta cementizia e lasciato asciugare,distribuito sulla porzione di muro un prodotto antisale della toggler,rispettato i tempi di asciugatura..ho posizionato nei punti più spessi la rete elettrosaldata a maglie 5×5, fermandola con vari tasselli..ho dato una prima mano di rinzaffo..e nei punti molto spessi (6-8 cm) ho fatto spessori non superiori ai 2 cm..suddiviso in più giorni, in modo che l’intonaco sottostante asciugasse..ho usato l’intonaco della kerakoll macroporoso a base di sola calce..infine staggiato e frattazzato il tutto..ho aspettato dieci giorni prima di applicare il fissativo per la successiva imbiancatura con pitture traspiranti..ora,scusandomi in anticipo per essermi dilungato così tanto, la mia domanda è la seguente..ho eseguito passaggi corretti? per adesso non si sono formate microfessurazione, nei punti più profondi del muro..ed era una delle mie preoccupazioni maggiori, visto lo spessore..dopo quanto si ripresenterà il fenomeno dell’umidità in una casa priva di fondamenta?
    grazie in anticipo per l’attenzione..
    distinti saluti,
    marco

    • Per Marco.
      La rete a maglie 5×5 è la pavitec zincata? OK va bene.
      Comunque, ci sembra che tu abbia seguito una procedure corretta.
      Trattandosi di umidità di risalita, da quello che ci pare di comprendere, non si può pronosticare dopo quanto tempo comparirà, in quanto le operazioni da te eseguite si sono limitate a nascondere la stessa umidità, e non ad eliminarla.
      E’ comprensibile, in quanto è il sistema che viene comunemente usato per tutti quei committenti che non voglio spendere cifre sostanziose.
      Per eliminarla doveva essere seguito un sistema radicale, per esempio, di taglio chimico delle murature, o altri similari che puoi trovare in questo sito (Pulsante “cerca” – Umidità di risalita).
      Se hai effettuato la demolizione ed il rifacimento dell’arriccio ed intonaco, stando 20/30 cm più in alto della linea più alta raggiunta dall’umido, probabilmente non dovrai più preoccuparti di vederlo ricomparire.
      Amedeu e c.

  28. salve,
    la rete era quella zincata della pavitec..perchè nella mia zona non sono riuscito a recuperare quella in fibra di vetro,che ho visto menzionata sul vostro sito..ovviamente grazie per la risposta..e sopratutto per i vostri articoli..volevo togliermi una curiosità però; come mai nelle vecchie abitazioni non costruivano un sistema valido di isolamento tra il suolo e il fabbricato, e ci sono così tanti casi di umidità di risalita?
    grazie mille ancora,
    arrivederci

    • Per Marco.
      I vecchi edifici venivano costruiti con le tecniche ed i materiali in uso allora, per cui non esistevano dei veri sistemi contro l’umidità.
      Le murature erano molto spesse e realizzate in pietra, e normalmente le persone che abitavano ai piani terra (Quando questo non era adibito a magazzini o negozi) finivano per convivere (e soffrire) con l’umidità.
      Di solito al piano terra abitavano le persone meno abbienti, e chi aveva denaro preferiva abitare al primo piano, chiamato “Nobile”, ed ai piani superiori
      Amedeu e c.

  29. si puo usare la rete per poi rifinire con biocalcegranello

  30. Salve, sto ristrutturando casa, e in una stanzetta, nella parte bassa l’umidità da risalita ha danneggiato il vecchio intonaco, sfarinandolo, e facendo comparire sale e muffe. L’umidità da risalità viene dal pavimento del balcone, probabilmente danneggiato nei battiscopa, che faranno penetrare l’acqua piovana, quindi per effetto risale.
    A prescindere dal fatto che si dovrà sistemare anche il pavimento esterno, posso tamponare dall’interno con il ripristino dell’intonaco interno tramite Biocalce?
    Dopo si potrebbe verniciare con pitture antimuffa?
    Grazie.

    • Per Tommaso.
      Adoperando malte traspiranti quali la Biocalce, nasconderai internamente l’umidità, ma ricorda che non la toglierai.
      Puoi verniciare con vernici possibilmente a base di calce o similare, idonee per intonaci traspiranti
      Amedeu e c.

  31. Buongiorno,
    pensavo alll’utilizzo di Biocalce Tasciugo per il risanamento di murature umide.
    L’intonaco deve essere applicato solo sulla superficie esterna o anche su quella interna del muro?
    Non è che applicandolo sul lato interno aumento l’umidità interna dei locali?

    Grazie

  32. BUON GIORNO
    VORREI SAPERE SE ANCHE LE MALTE DELLA TORGGLER SONO BUONE CONTRO
    L UMIDITA DI RISALITA DATO CHE IL MURATORE HA VOLUTO USARE QUELLE
    ANCHE SE IO PREFERIVO USARE LA BIOCALCE CHE HANNO UN COEFFICENTE DI PEARMILITA AL VAPORE PIU BASSO

  33. salve per contrastare l umidita da risalita di un muro all interno del salone ( muro portante in tufo di 50 cm di spessore) ho utilizzato il ciclo completo tasciugo della keracoll 1 e 2 mano , premetto che fino ad un altezza di un metro , volevo chiedere se è dannoso usare un fissativo acrilico prima della verniciatura sulla rasatura effettuata con intonachino sempre della stessa marca visto che il restante intonaco è rimasto l originale e potrebbe assorbire in modo diverso dal nuovo e quindi creare una differenza di tono del colore? Grazie

  34. Quest’anno nel mio appartamento è stato fatto un lavoro di manutenzione sulle pareti perimetrali utilizzando il biocalce tasciugo. L’umidità presente nel mio appartamento non è di risalita, in quanto abito al secondo piano, ma la muffa nasceva dallo sbalzo termico tra l’interno e l’esterno. Premetto che questo problema si è presentato da quando abbiamo montato gli infissi in PVC a vetrocamera in tutto l’appartamento. Volevo sapere se questo prodotto risolve del tutto il fastidioso problema della muffa nera che si presentava nell’intonaco delle pareti esterni. La ringrazio anticipatamente della sua gentilezza.

    • Per Ettore.
      Per esperienza, nonostante le qualità di ogni prodotto presentato, non è mai sufficiente l’applicazione di un solo rimedio coprente, anche se garantito come efficace.
      Va accompagnato sempre da un buon uso dell’abitazione e che consiste nel dare una areazione (Finestre socchiuse) ai locali, nelle ore più calde della giornata.
      Amedeu e c.

      • Gentile Amedeu,
        tempo addietro ti avevo scritto dicendoti che nel mio appartamento avevo fatto su tutte le pareti perimetrali della casa un intonaco Biocalce tasciugo. In questi giorni mi sono accorto della comparsa di tracce di muffa nei due bagni dell’appartamento, ho contattato la ditta che ha effettuato il lavoro e mi ha detto che verrà a fare un sopralluogo con un’addetto della Kerakol. Volevo sapere, dalla vostra grande esperienza, come devo comportarmi in merito al problema sopraindicato, ossia è possibile chiedere eventualmente dei risarcimenti ? o capire come mai sia stato possibile la non efficacia del prodotto ? Cosa verrà a fare e soprattutto cosa dirà il rappresentante della Kerakol dopo la costatazione del problema? Grazie in anticipo per la sua immensa disponibilità.

        • Per Ettore.
          Una calce o biocalce adoperati per motivo di umidità di risalita, sono malte traspiranti, che vengono usate nella parte bassa dell’immobile, fino a 30/40 cm sopra la linea di efflorescenza che delimita la zona di umidità.
          Tali intonaci (Arriccio e intonaco) non risolvono il problema dell’umidità di risalita, in quanto si limitano a nasconderlo in gran parte, mentre per eliminarlo dovrebbero essere usati metodi più invasivi, tipo il taglio chimico delle murature. (Vedi i nostri numerosi articoli in merito – Umidità di risalita – riquadro Cerca in alto a destra della pagina)
          Questo per specificare l’utilizzo della malta da te adoperata.
          Se ti sono comparse delle macchie di muffa, con efflorescenza, le stesse si manifestano normalmente negli angoli alti dei vani interni , dove non dovresti essere arrivato con il Biocalce Tasciugo.
          Quindi, non vediamo come tu possa contestare alla ditta esecutrice tali inconvenienti.
          Le tracce di muffa che ti sono apparse nei bagni, molto probabilmente sono dovute al vapore acqueo in locali chiusi e con poca areazione, tipo bagni e cucine.
          Tale fenomeno aumenta specie in vani esposti a nord/est.
          Amedeu e c.

          • Gentilissimo Amedeu tu sei un genio, mi dispiace tantissimo di aver trovato il tuo blog in ritardo, se avessi chiesto il tuo consiglio prima di iniziare i lavori avrei risolto il problema alla radice. Sei riuscito in pieno a capire cosa è successo a casa mia, infatti l’umidità è comparsa proprio dove tu hai detto, e mi sono accorto che è spuntata la muffa nella stanza dei bambini che è esposta proprio a nord-est. Ma ciò che voglio dirti ed insistere è nel fatto che è stata la ditta edile a consigliarmi tali lavori e l’intonaco sulle parete esterne sono state fatte in tutta la loro altezza (e non fino a 30/40 cm come dici tu), come consigliato dlla ditta edile. Io sono un’incompetente in materia, è per questo che mi sono affidato ad una ditta del luogo che ha fatto vedere il mio appartamento ad un rappresentante Kerakoll che mi ha assicurato della riuscita dei lavori. Invece non è stato così, ecco perché ti chiedevo se è possibile chiedere un risarcimento. Grazie per le tue chiare spiegazioni.

  35. Salve, vivo in una villa su unico livello rivestita da cappotto. La casa è fatta con doppio tufo con intercapedine.
    Sulle pareti a nord ho iniziato a trovare efflorescenze saline a circa 20 cm che hanno fatto sgretolare pittura e solo primo strato di intonaco. Ho comunque tolto tutto l’intonaco arrivando al tufo e ripristinato con intonaco biicalce (ho messo anche una rete…)
    Vorrei sapere è possibile rivestire questa parete con piastrelle di gres porcellanato o annullerei l’effetto traspirante?

  36. buonasera..io devo rasare casa mia con biocalce intonachino fino..voglio metterci anche la rete fine (tipo quella che si usa x i cappotti) x evitere future crepe visto che la casa è piene ed è degli anni 50..la mia domanda è: biocalce intonachino fino e rete vanno bene assieme o devo usare materiale diverso? grazie mile della risposta a presto

    • Per Cristian.
      La rete non ha particolari requisiti chimici negativi, è solamente una rete per intonaci, che puoi usare a tua discrezione.
      Amedeu e c.

  37. Salve, vorrei sapere quale è il tempo di posa di Biocalce Intonaco.

    • Per Carla.
      Biocalce Intonaco va posto in opera rispettando la regola d’arte in passate successive di spessore massimo di 2 cm anche se il prodotto
      sostiene spessori maggiori. Questo sistema tradizionale di applicazione evita la formazione di microfessure. I riporti d’intonaco su rinzaffo o
      precedenti passate devono avvenire quando lo strato sottostante è indurito. Si può ottenere la finitura desiderata in funzione della lavorazione
      scelta. Curare la maturazione del prodotto indurito inumidendolo nelle prime 24 ore.
      Amedeu e c.

  38. Buon giorno
    abbiamo un problema nelle nostre cantine di un condominio degli anni 50.
    Abbiamo le cantine interrate per circa un metro sotto il livello del terreno.
    Abbiamo una risalita di falda che riesce ad allagare fino a 10 cm le cantine.
    Non avendo la possibilità economica di fare uno scannafosso si voleva incominciare a intonacare dall’interno con la biocalce. Visti i vari preventivi e le spiegazioni delle varie ditte le mie domande sono: se non si vuole fere tutto il muro fino a che altezza bisogna fare l’intonacatura?
    Gli strati di bio calce sono da 2 cm, ma quanti strati si consiglia di mettere?
    grazie per la risposta.

  39. salve
    ho iniziato a risanare il piano terra (rialzato di 30cm) di una casa di campagna anni 50 realizzata con murature portanti in tufo al fine di eliminare l’umidità di risalita e migliorare l’abitabilità. Appena sotto i pavimenti originari (+ 20 cm dal piano di campagna) c’è un primo marcapiano in mattoni gialli che risultano piuttosto asciutti; le fondazioni sottostanti invece sono piuttosto umide. Attualmente ho già realizzato tutti i solai in c.a. (circa 50 mq)collegati verso l’esterno con una ventina di tubazioni diametro 80mm; l’idea è di realizzare in un punto baricentrico, sul muro di spina, una “canna fumaria” alta circa 10 metri (sezione circa 30x30cm) al fine di migliorare la circolazione dell’aria sotto i solai realizzati … è corretto? Naturalmente il tutto va integrato con il rifacimento dell’intonaco usando Biocalce per una fascia di un metro da terra.

    • Per Massimo.
      Hai delle ottime idee, ma per pronunciarci circa la loro efficacia dovremmo eseguire un sopralluogo, e purtroppo non ci è possibile.
      Amedeu e c.

  40. Salve, ho una casa al mare e dovrei intonacare alcune parte dei muri esterni e vorrei sapere che tipo di intonaco posso utilizzare che sia facilmente stendibile e che possa durare un po. Mi hanno consigliato un Intonaco di finitura a grana fine o Nivoplan per esterni . grazie per la risposta

  41. Nella casa in costruzione l’impresa propone di fare l’intonaco esterno in Biocalce intonaco Kerakol su un cappotto in sughero.
    Questo prodotto è adatto o è indispensabile Biocalce cappotto?
    Grazie

  42. Buongiorno,

    Ho una casa appena costruita, e non sappiamo quale intonaco usare internamente. E’ meglio un intonaco sabbia e cemento o in gesso? quali sono i pro e i contro di entrambi?
    Grazie mille

    • Per Silvia.
      Sono due tipologie completamente differenti.
      L’intonaco a gesso, effettuato più raramente dell’altro, viene lavorato in una certa maniera e appare, una volta finito, liscio, quasi marmorizzato.
      L’intonaco comune può essere fatto con sabbia fine, cemento e calce, oppure con intonachino preconfezionato e poi frattazzato.
      Per il gesso occorrono ditte specializzate che effettuino tale lavoro tutti i giorni, in quanto devono stenderlo con la cazzuola americana e a lavoro ultimato deve apparire liscio e planare quasi come una lastra di vetro.
      Per renderti conto dei due diversi interventi dovresti però vederli di persona.
      Amedeu e c.

      • Salve. Nonostante non sia di vecchia costruzione, la mia casa è stata aggredita dall’umidità di risalita per tutto il perimetro esterno, per cui l’intonaco presenta screpolature più o meno evidenti. Da qualche mese noto delle piccole macchie di umido sull’intonaco all’interno delle stanze sopra il battiscopa, soprattutto sulle pareti divisorie. Se farò l’intonaco usando la biocalce tasciugo della Kerakoll sarà possibile non vedere più macchie e screpolature, fermo restando che l’umidità non sarà eliminata?
        Grazie.

        • Per Giuseppe.
          Non la vedrai più, ma logicamente non la toglierai.
          Per farlo dovresti usare altri metodi che puoi vedere inserendo nel riquadro “Cerca” in alto a destra le parole “Umidità di risalita” o semplicemente “Umidità”.
          Poi leggi gli articoli che ti compariranno.
          Amedeu e c.

  43. Grazie per la rapida risposta. Ho dimenticato di chiederle alcune cose importanti:
    1. è necessario togliere il battiscopa?
    2.L’intonaco traspirante a quanti cm. dalle screpolature deve essere applicato?
    3. Lo spessore di quanti cm. deve essere, tenendo presente che l’intonaco nelle stanze non sarà molto spesso?
    Grazie ancora.

    • Per Giuseppe.
      Il battiscopa va tolto e il muro va riportato alla pietra e pulito accuratamente.
      Poi va applicato il Biocalce a passate non superiori ai 2 cm cadauno.
      Ma leggi attentamente l’articolo dal quale ci hai scritto.
      E’ spiegato tutto accuratamente.
      Amedeu e c.

  44. Buonasera, la mia casa è interessata da umidità di risalita, sto cercando di rintonacare le pareti perimetrali interne. Stonacando ho notato che i primi -60 cm sono costituiti da cemento armato su cui poi parte il muro con mattoni forati. All’altezza del battiscopa è presente una cospicua umidità che rende il cemento friabile, per applicare la biocalce devo asportare completamente il cemento? È necessario il rinzaffo? Posso applicare taciuto1 mano direttamente? Grazie

    • Per Giuseppe.
      Si tratta di una casa realizzata il cemento armato?
      Ti chiediamo ciò, in quanto non è chiara la costituzione del muro esterno della tua casa: trave in basso di cemento armato che è friabile (?) e soprastante parete in forati (O blocchi da muratura?).
      Nel primo caso, anzichè asportare il cemento, dovresti consolidarlo tramite le indicazioni date da un buon tecnico del posto dopo il suo sopralluogo.
      Eventualmente, ti chiediamo di chiarire meglio.
      Amedeu e c.

      • le pareti perimetrali sono costituite da “piede” di cemento di altezza 60 cm, ovviamente parliamo di un piano terra, di circa 20 cm al di sotto del piano del giardino, togliendo il battiscopa, il cemento ha un colore più scuro e risulta umido al tatto. spero di essere riuscito a spiegarmi. grazie per la veloce risposta
        giuseppe

        • Per Giuseppe.
          Il piede che tu vedi è il cordolo di ripartizione in calcestruzzo armato, posto sopra le fondazioni.
          La parte più scura, probabilmente è interessata dall’umidità di risalita.
          Per combatterla vi sono molti sistemi per cui ti invitiamo a usare il riquadro “Cerca” in alto a destra della pagine e inserisci le parole Umidità oppure Umidità di Risalita.
          Poi leggi gli articoli che ti appariranno e trova la soluzione che sembra più congeniale al tuo caso.
          Amedeu e c.

  45. buongiorno,
    ho una casa vecchia di fine ottocento, tipo terratetto, ma io ho solo il primo piano e vi accedo da un vano scale di mia proprietà.
    Qualche problema di muro umido con parti di pittura e intonaco che sfarinan e si staccano ce l’ho nel vano scala all’ingresso . pensavoa due soluzioni:
    1-soluzione alla “base” sulle cause
    Prima di rifare un nuovo intonaco o di fare rivestimento decorativo, pensavo di forare alla base del muro all’ingresso e iniettare quel prodotto che agisce per capillarita’ ed evita la risalita dell’acqua.
    il dubbio riguarda questo: poiche’ trattasi di scala, devo procedere lungo tutta la linea di muro ai lati della scala per evitare che l’acqua prenda altri corsi e risalga su per le scale?

    2- soluzione estetica e basta
    Quando ero piccola mio padre fece mettere del cemento su un piccolo pezzo di muro dove c’era sempre la macchia di umido e posso dire che il cemento resta bene attaccato, solo che e’ inestetico perche’ appunto era grigio. Posso mettere cemento malta bianca sul muro come fosse un “intonaco”?
    grazie, buona settimana

  46. Salve .. ho un muto portante interno casa che non e stato tagliato quando ho restutturazione che ha umidità di risalita.. che soluzioni posso adoperare.?

  47. Per Massimo
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

    • salve
      nei lavori di ristrutturazione della mia casa di campagna sono alle prese con gli intonaci interni. La casa costruita negli anni 50 è raelizzata con murature portanti a sacco. I muri del piano rialzato (+ 30cm) sono larghi 60 cm e sono realizzati con elementi in tufo fissati a calce + marcapiani a mattoni ogni metro di altezza. La casa è stata già ristrutturata negli anni 90 con realizzazione di solai ci c.a. al piano rialzato e gli intonaci. Ora, passati 25 anni, ci sono leggere sfarinature dell’intonaco appena sopra la zoccolatura. Premesso che sono stati rimossi tutti i pavimenti, arieggiate le sottostanti intercapedini ho cercato di capire da vicino il problema. A me pare che lo sbarramento alla traspirazione dei muri sia dovuto alla finitura bianca dell’intonaco civile (spessore di 3-5 mm) perchè il sottostante spessore in malta bastarda (pozzolana grigia, calce e cemento) non presenta segni di degrado o distacco dalle murature portanti e soprattutto, a differenza dello spessore di finitura, è in grado di assorbire acqua velocemente. Domanda: è il caso di sostituire solo lo spessore di finitura dell’intonaco usando “biocalce intonachino fino” piuttosto che rimuovere tutto l’intonaco per una altezza pari al doppio dello spessore del muro quindi ricostruire il tutto con i vari prodotti biocalce?
      grazie per la cortese risposta, massimo ,roma

      • Per Massimo.
        Più che altro devi capire se il problema che ti si presenta riguarda l’umidità di risalita.
        In questo caso, poichè l’umido proviene dal terreno, hai due possibilità di agire.
        La prima consiste nell’eseguire un intervento simile a quello da noi descritto in uno degli ultimi articoli
        http://www.coffeenews.it/umidita-di-risalita-una-barriera-chimica-a-base-di-alcool
        Ne puoi trovare altri similari usando il pulsante Cerca ed inserendo le parole Umidità di risalita.
        Come avrai capito leggendo, poi, gli articoli che ti compariranno, dovresti bloccare il percorso dell’umido che dal terreno, per capillarità, sale verso l’alto, formando, al limite della sua altezza, quella linea antiestetica e insalubre di efflorescenza e muffa insieme (Sia interna che esterna).
        La seconda possibilità consiste nel nascondere l’umidità di risalita, usando arriccio e intonaco traspiranti tipo biocalce ecc.(Troverai vari articoli)
        In questo ultimo caso, con la traspirazione dei prodotti, una parte dell’umido viene dispersa, ma il più rimane nelle murature anche se non visibile.
        Sulla base di quanto sopra cerca la soluzione che risulta più ottimale per te.
        Amedeu e c.

        • grazie per l’approfondimento.
          Riguardo lo sbarramento chimico dell’umidità di risalita ho una esperienza vecchia di 25 anni con prodotto, se ben ricordo, della società “Resine industriali”.
          Il lavoro lo feci su una muratura a blocchetti di tufo realizzando una unica fila di fori a distanza di 10 cm. Il trattamento fatto funziona ancora però ho notato un particolare interessante, nella zona impregnata dal prodotto (fascia di 10-15 cm) il muro non assorbe acqua e quindi viene difficoltosa l’adesione di eventuali malte. saluti

          • Per Massimo.
            Difficoltosa ma non impossibile.
            I prodotti in commercio sono così tanti ed efficaci, che oggi non si pone più questo problema.
            Infatti, come si potrebbe realizzare l’intonaco esterno e interno di un edificio dopo avere effettuato il taglio chimico?
            Lo si fa con prodotti adeguati, specie della Mapei, Kerakoll, Marraccini e altri.
            Amedeu e c.

  48. salve..posso usare solo biocalce prima mano e poi subito biocalce intonaco senza fare biocalce seconda mano?

  49. Salve, vorrei sapere se prima di utilizzare il rinzaffo e l’intonaco premiscelato la superficie deve essere bagnata? Infine utilizzando un prodotto per il laterizio, nei punti dove è presente del calcestruzzo è preferibile utilizzare la rete tra i due elementi diversi? In caso affermativo la rete va posizionata in che strato? Grazie anticipatamente.

  50. Salve, vorrei sapere se, utilizzando intonaco premiscelato, per fare le fasce posso utilizzare il solito materiale che userò per intonacare?

  51. Per Giuseppe.
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  52. Salve. Pe combattere l’umidità di risalita posso usare biocalce intonaco dopo la prima mano o devo usare anche biocalce seconda mano? Bisogna tenere presente che l’intonaco adesso non è particolarmente spesso. Poi vorrei sapere fino a quanti centimetri di altezza dalle screpolature bisogna portarlo.
    Cordialmente
    Giuseppe.

  53. Salve, io abito al primo piano in un vecchio palazzo (anni 30) a Milano. Quando piove di brutto, in tutti i muri esterni ce sono problemi di umidita, muffa anche agli angoli. Io o usato antimuffa ma ogni inverno ritorna. Pensavo di coprire l’intonaco con uno malta da risanamento umidificante finitura. Questo può risolvere il problema? Cordialmente David

    • Per David.
      Coprire l’intonaco non è una buona idea e non ti servirà assolutamente.
      Usando una malta traspirante anti umidità, devi, per prima cosa, riportare la muratura al grezzo fino a 40 50 cm sopra la riga di umido.
      Dopo di che puoi arricciare con una malta per arriccio traspirante e sopra di essa dare un intonaco dello stesso tipo (Biocalce o similare).
      Amedeu e c.

  54. Salve Amedeu
    continuano questi lavori per ristrutturare la casa ma con carattere di precedenza alla riduzione / eliminazione dell’umidità di risalita dai muri. Sotto il piano rialzato (+30 cm) si è realizzato un solaio con circolazione di aria dall’esterno e dal tetto …ancor prima di intonacare da basso i muri portanti del piano terra con biocalce ho “siringato” gli stessi con un prodotto della saratoga “muro asciutto” rispettando alla lettera la istruzioni. Domanda: si sa nulla sull’efficacia di questo prodotto il cui principio attivo si basa sulla migrazione dei “silani” …che sono talmente piccoli che non si vedono.
    saluti, massimo, roma

    • Per Massimo.
      Il miglior sistema di sapere è quello di usare internet nel senso giusto.
      Cerca: “cosa sono i silani”
      Probabilmente wikipedia ti aiuterà
      Amedeu e c.

  55. Buongiorno,
    Sono in procinto di fare l’intonaco a casa. E’ una struttura nuova con muro di alveolati da 40, pilastri internamente ricoperti con tavellini da 3 cm ed esternamente con polistirolo da 6 cm. L’intonaco esterno è stato fatto con KI7 e rasatura con IP10 della Fassa Bortolo. La zona è molto umida e ventilata.
    Per l’intonaco interno avevamo pensato alla biocalce kerakoll. Quali sono gli svantaggi a livello di tinteggiature e resa nel tempo?
    GRAZIE

  56. Buona sera ,
    Io sto eseguendo una ristrutturazione di una vecchia casa fatta in tuffo, gli intonaci sono molto buoni pero in qualche punto all altezza di 15 cm mi ritrovo con la solita umidita , io stavo pensando di tagliare l intonaco all altezza di 50 cm e di re intonacare questa parte con biocalce ( gli intonaci sono spessi 2cm ) e poi vorrei togliere la vecchia pittura dall intonaco restante e dare il fine a tutta la parete, lei che mi consiglia? puo andar bene? e si vedrebbe lo spacco tra i 2 intonaci?

  57. Salve, ho risanato le mura dell’ingresso con i vostri prodotti tasciugo, entrambi gli strati. È passata una settimana ma ancora escono goccioline di acqua dalle pareti, quanto devo aspettare per tinteggiare con la vostra tempera fatta apposta?

    • Per Francesca.
      Non sono Nostri prodotti, in quanto questo è un sito informativo didattico.
      Comunque, in inverno devi aspettare un poco di più.
      Per avvantaggiarti, eventualmente, arieggia il vano nelle ore più calde della giornata e poi accendi i termosifoni o altro manufatto scaldante che hai in casa.
      Amedeu e c.

  58. Buonasera,
    Stiamo ristrutturando un appartamento in una casa del 56 fatta da mattoni pieni.
    Abbiamo dei problemi di condensa e conseguente formazione di muffa in alcuni punti delle pareti esterne.
    Gli intonaci originari sono rimasti perché buoni, sono presenti delle riprese in cemento dei nuovi impianti.
    Dobbiamo fare la rasatura fine , ci hanno consigliato a64 revolution con rete della fassabortolo,ma è a base cemento.
    Oppure ci hanno consigliato di rasare con rasante finitura 750 della fassabortolo du calce nhl 3,5 (con rete)
    e imbiancare sopra con una pittura termica anticondesa oppure con grassello di calce.

    Quale potrebbe essere la soluzione migliore?
    Un rasante a calce è inutile dato lintonaco vecchio?
    Usareil rasante a64 revolution e poi imbiancare con grassello sarebbe inutile?

    • Per Claudia.
      La condensa e quindi la muffa possono essere generati dall’umidità di risalita sui vecchi muri, oppure da una mancanza di circolazione e areazione interna, per cui il fiato degli abitanti si concentra principalmente negli angoli fra parete e soffitto formando quel cattivo fenomeno che è la condensa e la muffa.
      Nel primo caso dovresti eliminare l’umidità di risalita, eseguendo un taglio chimico delle murature e poi ripulendo con una soluzione di acqua e varechina al 15/20% la muffa; dopo di che dare una pittura antimuffa e preferibilmente termica.
      Nel secondo caso areare i vani nelle ore più calde della giornata e pulire con la solita soluzione.
      Per conoscere esattamente di fronte a quale problematica ti trovi, dovresti fare eseguire una termografia da un tecnico abilitato, rendendoti così conto di quale via scegliere
      http://www.coffeenews.it/la-temografia-degli-edifici-a-cosa-serve-e-come-si-effettua
      Amedeu e c.

  59. Salve Amedeu,
    dovrei operare un piccolissimo intervento di reintonacatura di un pezzo di parete interna (neanche 1m x 1 m di dimensione) che a causa dell’umidità, anche avendo inizialmente utilizzato materiale traspirante, tende nel tempo a rigonfiarsi.

    Ci sono prodotti utilizzabili per interventi in fai da te così contenuti?
    Grazie

    • Per Alexia.
      In questo caso vanno usati gli stessi materiali con i quali è fatto l’intonaco circostante.
      Chiariamo che per intonaco intendiamo solamente il velo a finire e che va frattazzato e imbiancato.
      Devi osservare se l’intonaco esistente è a grana fine oppure grossa.
      Quindi va usato dell’intonaco pronto con le stesse caratteristiche e che puoi acquistare presso i magazzini edili (Purtroppo in sacchi da 25 Kg)
      Se poi intendi nell’intonaco anche la costruzione del sottofondo di arriccio, devi realizzarlo con sabbia cemento e calce (1 parte di sabbia, 1/4 di cemento e 1/4 di calce).
      Non adoperare prodotti che vendono i grandi magazzini per i quali si noterebbe la differenza nella parete.
      Se non sei del mestiere puoi rivolgerti da un muratore della tua zone, che in due o tre ore ti eseguirà il lavoro con i suoi materiali e eseguito a regola d’arte.
      Amedeu e c.

  60. Salve!! Sto facendo un lavoro in uno scantinato, devo ripristinarlo dall umidità presente in tutta la casa, a circa 50 cm d altezza.. ho intenzione di usare il “tasciugo 1 2 3 “, ho sentito e provato anni fa che fa davvero miracoli, ma nn mi fido del sentito dire, e visto la spesa eccessiva vorrei altre certezze!! Allo scantinato di cui parliamo è stata riportata la terra all esterno con : una mano di primer, ed il bullonato.. manca la materia più necessaria, una tela o un impermeabilizzante, il primer senza tela è nullo!! A questo punto vorrei sapere, il tasciugo, avrà dei risultati ottimi senza riccorrere all impermeabilizzazione prima del muro esterno?? Grazie della risposta in anticipo!!!

    • Per Stefano
      L’umidità di risalita, e nel tuo caso anche di contatto, non la si combatte con i soli prodotti traspiranti, quale la biocalce o Tasciugo, ma va fermata all’origine.
      Tale umidità sale, per capillarità, dal suolo, attraverso le fondazioni ed i muri portanti per cui, con il solo intonaco, non fa altro che nasconderla.
      Leggi questo nostro piccolo ma significatico articolo e comprenderai meglio
      http://www.coffeenews.it/umidita-di-risalita-un-taglio-chimico-nelle-murature
      Puoi realizzare le contropareti in forati e intonacarle internamente con malta traspirante.
      Sappi però, che con il tempo rivedrai comparire l’umidità, in quanto i muri dello scantinato restano a contatto con il terreno esterno, ed i suddetti lavori non risolverebbero a fondo i tuoi problemi.
      Il lavoro da fare, molto costoso ed impegnativo, sarebbe quella di creare uno scannafosso esterno fino a raggiungere le fondazioni, dopo di che occorrerebbe utilizzare un metodo contro l’umidità di risalita, quale per esempio il taglio chimico dei muri, un vespaio per il pavimento ed infine adoperare l’intonaco traspirante internamente.
      Inoltre, usa il pulsante “Cerca”, in alto a destra della Home e inserisci le parole “Umidità di risalita” e divertiti a leggere gli articoli che trattano sui vari sistemi per combatterla.
      Amedeu e c.

  61. Buonasera, volevo sapere se usando la biocalce tasciugo della kerakoll poi è possibile ricoprirlo con le piastrelle. Ho il muro dietro la cucina con molti problemi d’umidità di risalita, volevo usare la biocalce ma ho questo dubbio sul fatto che poi possa metterci mattonelle…altrimenti cosa potrei usare?
    Grazie mille per la risposta!!

  62. grazie mille Amedeu!Gentilissimo e preziosissimo!
    Tiziana

  63. Buonasera ,
    Gentilmente mi può dire la procedura di intonaco di Biocalce sul un muro di cimento armato esterno .
    Grazie mille
    Lucia

  64. Salve
    Per i muri trattato col ciclo biocalce tasciugo, quale materiale si potrebbe usare come battiscopa?

  65. Ho una casa con muri in pietra con problemi di umidità: volevo sapere se la biocalce si applica all’interno. Questo perchè all’esterno ho tinteggiato da poco e alla base la muratura esterna è costiutita da bugnato in pietra viva.

  66. Giovanni Andrea

    salve sono un impresa di modena nel 2013 ho intonacato una facciata di un condominio con l’intonaco deumificante biocalce della kerakol eseguento tutto il ciclo come da scheda tecnica e rifinendo con l’intonachino sempre biocalce, dopo l’asciugatura circa 30 giorni abbiamo dato il primer e tinteggio a silicati, dopo circa 3 mesi si sono ripresentate delle sfiorature di pittura e parte intonachino nelle parte basse, tengo a precisare che abbiamo eseguito l’intonaco deumificante fino ad un’altezza di circa mt. 3.
    a suo tempo ho fatto verificare il problema ad un tecnico della kerako il quale ci ha riferito che non era un problema di mal funzionamento dell’intonaco ma bensi perchè abbiamo tinteggiato i muri che non erano totalmente asciutti, e lui stesso ci ha consigliato di aspettare un’anno per far in modo che si asciugava bene, raschiare tutte le parti di pittura sfiorita e parte di intonachino, ripristinare, e ritinteggiare con i silicati, ma a distanza di circa sei mesi si è ripresentato lo stesso problema e adesso è sempre in aumento, il committente i ha contestato il lavoro perchè ci addossa la responsabilità di non aver risolto il problema, chiedo come posso risolvere in modo definitivo?
    grazie

    • Per Giovanni Andrea.
      La Kerakoll è senza alcun dubbio una ditta primaria in casi di deumidificazione
      In questi casi, però, conviene fare una copia della scheda tecnica e poi affrontare il problema con un legale.
      Magari, prima, avvisa la Kerakoll che hai questa intenzione.
      Può darsi che ti indichino un prodotto per rimediare e per non farsi cattiva pubblicità.
      Amedeu e c.

  67. Salve, abbiamo una casa in campagna dove andiamo per fine settimana e in alcuni periodi estivi, anno scorso abbiamo richiesto una ristrutturazione per problemi di umidità alle pareti, il lavoro è stato ultimato a fine luglio, con rifiniture a ottobre. E’ stato fatto un vespaio con cupolex, rifatto il tetto, e inserito nuove finestre. Intonacato per circa un metro quadro in tutta la casa e sopra al nuovo intonaco hanno passato un antiumido mapei. Poi è stato imbiancato. La casa è riscaldata da una stufa a pellet solo quando andiamo. Questo inverno abbiamo visto comparire alcune macchie di umido sulle pareti, che abbiamo subito tolto. Ma dopo un mese che non siamo potuti andare abbiamo trovato la parete della camera che da al nord piena di muffa per tutto il metro quadro d’intonaco rifatto (nella parete bassa delle stanze), praticamente dove era stato dato l’antiumido. Il tecnico ha dato colpa al fatto che noi non abbiamo arieggiato la casa, mentre un’imbianchino a cui abbiamo chiesto il parere ha ipotizzato che non sia stata data una tinteggiatura traspirante (tipo calce) sopra all’antiumido. Inoltre ci è stato fatto notare che una parte delle boccette d’aria per il cupolex hanno l’apertura verso l’interno della casa invece che verso l’esterno (nella parte della stanza dove c’è una controparete), queste potrebbero aumentare l’umidità nella stanza? Cosa ne pensa, è possibile richiedere alla ditta il ripristino delle pareti e riportare le aperture verso l’esterno. Grazie per la sua risposta.

    • Per Sabrina.
      Se l’intervento edilizio eseguito non ha previsto il taglio delle murature tramite una barriera chimica o similare, l’umidità di risalita seguita a fare il suo corso salendo per capillarità nei muri.
      Questo giustificherebbe il fatto che ve la siete ritrovata nonostante la casa fosse disabitata per un certo periodo.
      Per avere maggiori indicazioni sul problema che hai, scrivi le parole “umidità di risalita” nel rettangolo sito in alto a destra della pagina e poi clicca; ti appariranno articoli sulle metodologie da usare contro tale inconveniente.
      Comunque, potrebbe anche trattarsi di una infiltrazione di acqua proveniente dall’esterno, per cui è opportuno controllare.
      Amedeu e c.

  68. Salve. Dovrei posare delle piastrelle in monocottura da 34 cm su di una superficie in tufo dove, per problemi di spazio, non posso realizzare il massetto per mettere in bolla tale superficie. Mi è stato consigliato di utilizzare, come collante, un impasto fatto da cemento, grassello di calce e sabbia di fiume. Chiedo se è corretto. Se si, chiedo in quali proporzioni. Se esistono altre soluzioni, gradirei saperle……

    Grazie

  69. Salve, abito in una villetta a 3 livelli del 1974 con muratura portante in tufo. Il piano seminterrato è provvisto di intercapedine perimetrale aerata e con livello del pavimento prossimo a quello del mare (distante un centinaio di metri) con vespaio fatto, evidentemente, in maniera approssimata tanto che tutta la muratura, compresa quella dell’intercapedine, e attaccata da umidità di risalita. La facciata esterna non interrata è rivestita con mattoni in cemento colorato, e quindi non traspirante. Se facessi rimuovere tutto l’intonaco esistente per applicare un idoneo strato di Biocalce Tasciugo della KeraKoll o altro prodotto simile Riuscirei a risolvere il problema, almeno per un bel pò di anni senza vedermi le murature piene di macchie di umido e scrostamenti di intonaco o devo necessariamente pensare di utilizzare un’apposita barriera chimica tipo SIMPROGEL? Grazie.

    • Per Gaetano.
      Dici che la casa ha un’intercapedine (Scannafosso) che la circonda e dovrebbe salvaguardare la parte seminterrata.
      A nostro parere dovresti iniziare da tale struttura, in quanto se realizzato bene dovrebbe tutelare adeguatamente l’immobile dall’umidità di risalita.
      Il tuo problema principale è il tufo che costituisce le pareti portanti della casa e che per sua natura attira l’umido.
      Ti consigliamo, prima di spendere denaro e fare lavori palliativi, di fare eseguire un sopralluogo da un tecnico professionista della tua zona.
      Può darsi che occorrano interventi diversi da quelli normalmente usati.
      Amedeu e c.

  70. Buongiorno Sig, Amadeus! sto intonacando muro esterno con KERAKOLL BioCalce intonachino Granello. Vorrei sapere se posso aggiungere delle terre colorate per ottenere una colorazione più intensa. Grazie Mille!

    • Per Sandra.
      Il KeraKoll Biocalce è un intonaco traspirante, per cui aggiungendo dei coloranti questi potrebbero saturare i pori che si costituiscono.
      Una colorazione superficiale, in colori a calce, dovrebbe essere la sua rifinitura.
      Amedeu e c.

  71. Salve,
    in un fabbricato di un centro storico al piano terra, con muri misti di mattoni e pietre, avendo rimosso un rivestimento in legno vecchio, abbiamo riscontrato una forte presenza di umidità di risalita, forse quel rivestimenti serviva a nasconderla anche.
    Per intervenire abbiamo rimosso l’intonaco ammalorato e abbiamo provveduto a realizzare una zoccolatura di 1,5 mt con intonaco Biocalce.
    In alcune parti sono riaffiorati sfoghi di salnitro e in alcuni punti addirittura la rottura/lacerazione dell’intonaco nella parti basse. E’ stato eseguito tutto come da schede tecniche, tempi e quant’altro, da cosa può dipendere, come conviene intervenire lì negli sfoghi del salnitro e come intervenire lì dove si è rotto l’intonaco?
    Ed inoltre, in una stanza dove l’applicazione della biocalce non ha avuto conseguenze, è stata tinteggiata utilizzando materiali e modi conformi all’intonaco deumidificante, ma sono apparse macchie generali più o meno scure della tinteggiatura. Da cosa può dipendere?
    Grazie

    • Per Piero.
      Logicamente dovremmo vedere cosa è accaduto, e questo purtroppo non è possibile.
      Comunque intervenire solo con intonaco traspirante non risolvi le problematiche dell’umidità di risalita, ma semplicemente le nascondi.
      Vai a questo link e leggi i numerosi nostri articoli fatti appositamente per contrastare questo fastidioso fenomeno
      https://www.coffeenews.it/search?q=umidit%C3%A0%20di%20risalita
      Ti accorgerai che prima di arrivare all’intonaco traspirante devi trattare le murature perimetrali con una delle metodologie descritte nei nostri articoli.
      Amedeu e c.

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