Confini e chiusura di una proprietà.

L’articolo 841 del codice civile, relativamente alla delimitazione di una proprietà o come meglio vuole chiamarsi "fondo",

dà al proprietario la possibilità di chiuderlo in qualsiasi tempo.

Un tale dititto non è soggetto a prescrizione e non subisce variazioni in rapporto alla natura del fondo stesso.

Non è detto che la chiusura possa essere sempre costituita da una rete o da un muro di recinzione; un canale scavato nel terreno o parzialmente artificiale può costituire ugualmente una linea di confine.

Il centro del canale può essere il punto di demarcazione fra due fondi.

Può anche manifestarsi il caso che uno dei proprietari, (per esempio B) voglia costruire un canale scavato, oppure parzialmente artificiale lungo il confine  con A.

Detto canale dovrà stare dal confine di A seguendo la seguente regola: d (distanza dal confine di A) =  h  (profondità del canale)

Vedere le figure sotto:

   CLICCARE SULL’IMMAGINE

Sopra il terreno è rappresentato in pendenza, ma può essere anche in piano.

Per definizione, il "Confine" è la linea di separazione tra le superfici di due fondi attigui, ma è pure la superficie ideale innalzata verticalmente dalla linea suddetta, per separare gli spazi sovrastanti al suolo oppure quella abbassata verticalmente nel sottosuolo.

Il confine fra due fondi, può essere individuato anche da muri o strutture di muratura.

Di seguito vi mostriamo tre casi più comuni:

    CLICCARE SULL’IMMAGINE

Vedendo il disegno sopra, il confine può essere costituito da:

1) l’asse di un muro quando questo è stato costruito a "cavallo" di un confine e quindi è diventato comune ai due prorietari attigui (vedi figura 1)

2) Da una parete di una struttura muraria quando la stessa sia di proprietà di A come nella  figura 2

3) Sempre dalla parete di un muro, quando questo presenta la sommità con pendenza esclusiva verso un solo fondo ed allora è di proprietà di B come nella figura 3

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

di
Lampa

1.089 commenti

  1. il nuovo vicino ha aquistato il terreno confinante, di propieta’ delle mie zie .
    sul contratto notarile stipulato da mia madre e le sorelle prevede una strada posta in confine di metri 4 lungo tutto il confine delle propieta’
    ovest ,da realizzare al 50% dalle parti sia di spese sia di metri(2 m uno 2m.le zie ) il nuovo vicino ha realizato una recinzione sul confine senza rispettare i 2 metri previsti x la futura strada puo farlo o deve stare 2 metri in dietro?
    (il nostro terreno non e’ recintato x tutto l’asse ovest)
    ps. la strada verra’ realizata in data da stabilirsi !

  2. Per Victor.
    In questi casi vale essenzialmente ciò che viene scritto sul contratto. Rileggilo parola per parola.
    Mi sembra di capire che la strada verrà realizzata in epoca da definirsi?
    Nel frattempo sul contratto è stato scritto che non si può recintare?
    Cioè, il codice civile regola tutta la materia della proprietà, ma se questa strada la realizzerete (caso limite) fra 100 anni, come si fa a proibire la recinzione delle proprietà.
    Sono tutte sottigliezze che vanno specificate sull’atto notarile.
    Se non lo avete fatto, ricercate “bonariamente” una soluzione con il vicino.
    Amedeu e c.

  3. tra due fondi, esiste sul confine un fosso interrato con spallette in cemento, volendo uno dei proprietari costruire un muretto di recinzione sul confine a che distana deve posizionare il muro? deve rispettare il fosso esistente considerando che il confine catastalmente è rappresentato dall’asse del fosso.
    Grazie per una vostra risposta

  4. Per Cosimo
    Se catastalmente il confine passa a metà del fosso, devi mantenere la distanza del muro che costruisci da tale linea mediana del fosso.
    Una cosa che non ci hai chiesto ma che può interessarti.
    Quale distanza dal confine si intende quella più restrittiva, ed in questo caso la distanza che fissa per la tua zona il Piano Regolatore del Comune.
    Ma certo avrai il progetto approvato per costruire detto muro. Vero?
    Lampa e c.

  5. ciao, il giardino di casa mia e in pendenza e confina con un terreno.
    esiste una altezza massima per costruire un muro di confine?
    il mio vicino non vuole che lo alzi oltre i 2 metri, solo che io vorrei portare il mio giadino in piano e dovrei arrivare a 3 metri nella parte piu alta, sono nel comune di roma e il muro e costruito totalmente nel mio terreno.
    Grazie della risposta

  6. L’altezza di un muro di cinta è regolato dall’articolo 878 del codice civile e può arrivare fino a 3 mt. e non deve rispettare distanze legali dagli edifici.
    Invece le distanze legali devono essere rispettate fra due edifici.
    Gli articoli che regolano i “muri divisori” sul o nei pressi del confine vanno dal n° 874 all’889 del codice civile.
    Questo ai sensi di legge.
    Vi possono essere però i Regolamenti Edilizi Comunali (che tu puoi benissimo leggere tramite internet pressop il sito del tuo Comune), e che possono essere più restrittivi di quanto legiferato dal Codice Civile stesso.
    Essendo poi il muro di cinta sul tuo terreno , potrai rialzarlo a tue spese.
    Attenzione! L’altezza dei 3 metri si misura nella parte a valle, quindi in quella più bassa.
    Tieni conto inoltre che il tuo muro di confine è anche a retta, per cui necessita, in caso di un rialzamento, di un progetto e del calcolo statico di un tecnico professionista.
    Amedeu e c.

  7. ti ringrazio tantissimo

  8. Buon giorno. Qualche settimana fa ho avuto una discussione con il mio vicino di casa perchè avevo posizionato un armadio portascope alto mt. 180 vicino la rete che divide le nostre proprietà ; secondo il mio vicino, l’armadio gli copriva la visuale. Io, per evitare ulteriori discussioni, ho spostato l’armadio ma adesso avrei intenzione di mettere, dove prima avevo posizionato l’armadio portascope, una struttura in legno o in PVC per custodirvi degli attrezzi. Qualcuno sa dirmi qual’è l’altezza massima consentita?

  9. Per Maurizio.
    L’armadio portascarpe non doveva rispettare alcuna distanza dal confine, per cui il vicino non aveva alcun diritto di farlo spostare.
    Viceversa, se tu costruisci un piccolo manufatto per attrezzi, infisso al suolo, questo deve rispettare, per assurdo che sia, le distanze che le costruzioni devono avere dal confine secondo il Piano regolatore vigente nel tuo comune e comunque rispettare, nel migliore dei casi, le distanze previste dall’articolo 873 e successivi, del codice civile.
    Lampa.

  10. Grazie Lampa. Ma posso mettere una rete o qualcos’altro di simile lungo il confine più alta di quella attuale(135 cm) in modo da difendere la mia privacy? Saluti.

    • Buonasera, vi o in un complesso condominiale formate da 5 villette a schiera e un blocco di appartamenti. Ho problemi seri con il mio vicino soprattutto nel giardino privato dietro che confina con questo vicino,la motivazione è: i miei figli che giocano con il pallone oppure le 10 gocce d’acqua della piscina che vanno a finire nella sua proprietà la rete che ci divide e alta 1,20 ieri in assemblea condominiale ho avuto le firme sufficienti per l’innalzamento della stessa ma sul sito del comune non trovo nessun piano regolamentari.in più questo mio vicino afferma che secondo lui non posso neanche alzarla che già così è il massimo. Ma il mio diritto di privacy è di serenità non conta nulla

  11. Ciao Lampa, scusami di nuovo. Lo stesso vicino ha costruito un muretto alto come la rete attuale lungo il confine con la mia proprietà, al quale ha addossato una fontana. Se ho ben capito, non è regolare, giusto?

  12. Per Maurizio.
    La rete non crea alcun problena.
    Amedeu e c.

  13. Per Maurizio.
    Prima di tutto do un consiglio a tutti i lettori: creare meno problemi possibili con i vicini ed i condomini.
    Il più delle volte si può risolvere un problema con un gesto di amicizia, altrimenti si creano situazioni insostenibili ed invivibili..
    Veniamo alla domanda.
    Devi riguardare le risposte che ti abbiamo dato e che noi stiamo visualizzando adesso.
    Troverai la spiegazione a quanto da te richiesto.
    In ogni caso, nella categoria DIRITTO, troverai degli articoli, con i riferimenti al Codice Civile e che ti chiariranno i dubbi.
    Ciao.
    Amedeu e Lampa

  14. OK. Grazie mille per i condigli.

  15. Buongiorno
    Abito in una strada privata dove ci sono sette villette costruite in anni diversi.In questa strada abitano anche i proprietari della strada, mentre tutti gli altri hanno solamente il diritto di passaggio.
    La strada è sterrata e versa in condizioni pietose. Le spese per la sistemazione sono a carico di tutti o devono pagare i proprietari?
    Grazie.

  16. Per Marco C.
    Devi trovare i contratti relativi alla vendita dei lotti delle villette prospettanti su tale strada.
    Senza dubbio troverai un paragrafo dedicato a tale strada.
    Se così non è, anche se la strada è privata, poichè ne usufruite tutti, proporzionalmente alla distanza dall’accesso ad essa, dovreste compartecipare insieme al proprietario alla spesa della sistemazione della medesima.
    Amedeu e c.

  17. Una mia vicina ha costruito un muro di recinzione sul quale ha installato una rete metallica, al confine della mia proprietà per sorreggere un terrapieno (il mio terreno è più alto del suo). Io non ho partecipato alle spese. Adesso la stessa ritiene di poter entrare continuamente e quanto vuole nella mia proprietà perchè, 50 cm di terreno lungo il muro sono di sua proprietà. E’ Possibile?

  18. E’ una situazione alquanto strana.
    Questa vicina si trova ad avere una striscia di terreno larga 50 cm fra il suo nuovo muro e rete e il tuo confine (il tuo terreno è a quota più alta). Abbiamo compreso bene? Il suo muro di cinta lo ha costruito a 50 cm dal confine. Vero?
    Scusaci, ma a distanza e con poche parole non possiamo avere la situazione ben chiara.
    Se così è, la signora suddetta non può entrare nella tua proprietà, ma solo in quei 50 cm che lei possiede oltre il muro.
    A regola poi, se ha costruito la recinzione senza un cancello, dopo 10 anni o 20 anni, tu potresti diventare proprietario di quei 50 cm per usucapione.
    L’assurdo lo avremmo adesso, se tu recintassi, con sola rete, la tua proprietà lungo il confine. Si formerebbe un cavedio di 50 cm ricettacolo di sterpi ed immondizia varia, a meno che la confinante, riuscendo a muoversi nello spazio dei 50 cm non riesca a pulire questa sua striscia.
    Un consiglio: cercate di trovare un accordo amichevole e alla barba dei 50 cm stringetevi la mano.
    Amedeu e c.

  19. salve io ho un problema dell tipo che catastalmente

  20. Per Mimmo.
    Finisci di fare la domanda se vuoi una risposta.
    Amedeu e c.

  21. Salve, alcuni anni fa ho recintato con un muro la mia proprietà.
    Adesso un confinante, che ha un accesso carrabile (APERTO) per la sua proprietà, (lungo tutto il mio muro- lato dsx) ha deciso di installare un cancello all’inizio dell’accesso, senza però realizzare alcun muro.
    ha installato dei paletti a distanza di 1 centimetro dal mio muro. (e dal muro dell’altro vicino lato dx- costui gli ha concesso anche alcuni lavori in appoggio)

    Vi chiedo: sta sfruttando e beneficiando del mio muro per chiudersi ? deve pagarmi un indennizzo ? o è tenuto a costruirsi un proprio muro ?
    Grazie !

  22. Per Lucia.
    Leggi l’articolo dal quale hai scritto.
    Comunque ci sembra che il tuo confinante stia agendo con correttezza.
    Amedeu e c.

  23. Salve a tutti, sono nuova e sono lieta di avervi trovato.
    Ho un problema di acqua piovana e tutto quanto si porta dietro, provo a spiegarvelo:
    La mia casa (acquistata 6 anni fa) è libera sui 4 lati e circondata da giardino. Vi si accede solamente scendendo una strada vicinale, non di ns. proprietà, ma con diritto di passo riportato anche su rogito in fase d’acquisto. Tale strada è nella particella del terreno che confina col ns. ad una quota più alta. Tre anni fa il proprietario di questa particella ha venduto. Su tale terreno non insistono fabbricati, serve solo al comitato paesano per allestire la festa di paese. Hanno comunque messo in piano con riporto di inerti. Nel fare ciò, si è creato un fosso longitudinale la strada, che convoglia l’acqua piovana e detriti nel ns. terreno. Inoltre, tali proprietari sono tenuti alla manutenzione della strada (si sono presentate buche e sgretolazioni del lastricato in cemento). Ultimo quesito: la strada (in discesa con discreta pendenza) è posta dopo un tratto in piano sterrato (ghiaia/ciottoli), fra i due livelli è stata posta trasversalmente una griglia (4mt x 25 cm) che dovrebbe servire a contenere l’acqua piovana. Tale griglia è occlusa dalla ghiaia e la pioggia crea una fattispecie di torrente che entra nella mia proprietà, trascinandosi anche fango, sassi e quant’altro. Come mi devo comportare?
    Grazie per quanto potrete suggerirmi e buon lavoro.

  24. Per Cristina.
    A parte l’uso del comitato paesano, ci sembra di capire che gli attuali proprietari siano dei privati.(comunque anche se fosse un partito politico la prassi non cambia)
    Hai una sola alternativa: devi rivolgerti da un legale e spiegargli la situazione, chiaramente, come lo hai fatto con noi.
    Dovrebbe bastare la lettera di questo avvocato per convincere i proprietari confinanti alla regimazione delle acque povane, evitandoti i disagi e i danni che adesso stai subendo.
    Amedeu e c,

  25. Per Cristina.
    Ti abbiamo risposto in data 25 settembre.
    Vai a cercare il commento nell’articolo “confini e chiusura di una proprietà” nella categoria DIRITTO.
    Relativamente alla manutenzione della strada, spetta a chi la usa, in parti proporzionali alla lunghezza del tratto usato.
    Questo, salvo accordi scritti diversi.
    Amedeu e c.

  26. John L. Barisone

    Una strada comunale permette l’accesso a diverse proprieta’ di residenti (con casi di anzianita’ e precarie condizioni di salute) da una strada statale. Un proprietario non residente chiede la chiusura della strada comunale per eseguire importanti lavori edili (sbancamento e realizzazione dI garages e piscina) e intende posizionare sulla strada comunale una GRU FISSA per un esteso periodo di tempo, 10-15 giorni per iniziare, chiudendola TOTALMENTE.
    Le proprieta dei residenti sono accessibili da due strade alternative strette e tortuose con vincoli al passaggio ( strettoie per l’una, sottopasso ferroviario per l’altra) che possono impedire od ostacolare rapidi accessi di emergenza (ambulanze, vigili del fuoco, forze dell’ordine) con possibili gravi conseguenze (incendio, pronto soccorso) nonche’ interventi meno critici (rimozioni rifiuti, fornitura gasolio per riscaldamento, consegne con furgoni) che oggi avvengono di routine.
    E’ possibile opporsi ANTICIPATAMENTE a questo intervento e,se si, come? Si teme che, una volta montata la gru, sia molto piu’ difficile farla rimuovere e, se si, in tempi lunghi cosa che esporrebbe i RESIDENTI a rischi personali anche molto elevati.
    Una vostra sollecita opinione sarebbe molto gradita per poter eventualmente intraprendere in tempo azioni necessarie. Grazie.
    John

  27. Per John.
    Se la strada è comunale il Comando di Polizia Municipale deve rilasciare l’autorizzazione di occupazione di suolo pubblico, ma in questo caso particolare il Sindaco deve emettere una Ordinanza di chiusura della strada comunale
    Di solito per chiudere una strada comunale occorre che vi siano dei motivi di pubblico interesse o di igiene pubblica.
    Voi potete, in questa fase, fare una lettera scritta al Sindaco del Comune (firmata da più proprietari possibili) opponendovi a tale chiusura, per i motivi che tu hai ben espresso nel tuo commento.
    Questa lettera va portata al protocollo del Comune ed ha dei tempi abbastanza lunghi affinchè arrivi sulle scrivanie di chi di dovere.
    Allora, contemporaneamente, con copia di tale lettera firmata, andate a parlare con il comandante della Polizia Municipale e con il Sindaco, e se costui fosse pieno di impegni, con l’assessore addetto alla polizia Municipale.
    Amedeu e c.

  28. Buongiorno, chiedo scusa se l’argomento è già stato trattato, la situazione è la seguent:
    la mia abitazione è circondata dal terreno di mia proprietà, un lato di questo è confinante con un torrente siccome voglio recintare il fondo con rete metallica qual’è la minima distanza dall’argine che devo tenere? telefonicamente l’ente preposto mi ha indicato 4 metri ma non mi è sembrato molto convinto così gli ho scritto per avere il cartaceo ma da allora nessuna risposta, mi sapreste dare una indicazione o eventualmente dove cercarla.
    Grazie mille anticipatamente

  29. Per Rita.
    Normalmente le distanze dai fossi gestiti dagli Enti (Provincia e, Comune o dai Consorzi di Bonifica) sono di 4 metri, in quanto tale spazio serve per l’eventuale drenaggio e rifacimento degli argini con grossi mezzi meccanici.
    Amedeu e c.

  30. Amadeu e c. grazie e complimenti per la rapidità! decisamente superiore a quella di enti che paghiamo per avere servizi e informazioni…!
    Saluti
    Rita

  31. salve a tutti ho acquistato un terreno edificabile con diritto di costruire a distanza non regolamentare solo che nell’atto è riportato l’altezza massima di 3,5 metri. il prg del comune invece dice che potrei costruire fino a 7 metri allora premetto che non costruirei fino a 7 metri ma solo fino a 4 con un tetto a 2 falde.
    saluti giovanni

  32. Per Giovanni.
    Attenzione: informati bene in Comune, perchè non è detto che avendoci una autorizzazione ( anche se scritta su atto notarile per costruire a distanza non regolamentare), tu possa edificare (siano 3,50 o 4,00mt) derogando dalla distanza di Piano Regolatore Generale.
    Ci spieghiamo meglio: quando la normativa di PRG stabilisce delle distanze dalla strada e dai confioni, queste vanno rispettate e nessun privato può permetterti di diminuire dette distanze.
    Questa è una norma generale urbanistica. Però…..Comune che vai….. usanze che trovi.
    Amedeu e c.

  33. Salve,
    sono proprietario di una casa con giardino intorno. L’accesso avviene tramite una strada pivata su cui affacciano altre 4 case, cieca da un lato. Il terreno della casa è in pedenza verso la strada, che a sua volta è in pendenza verso l’ultimo caseggiato. Originariamente, la strada non era ostruita ed era presente un fosso in fondo che convogliava l’acqua piovana. Da molti anni, i proprietari dell’ultima casa hano costruito un muro per isolarsi dai vicini, ostruendo così il fosso stesso. Ora, con il modificarsi del tempo metereologio, capita spesso che la strada, all’altezza di quest’ultima casa, si allaghi. Il proprietario ci ha intimato di costruire una griglia di raccolta delle acque piovane, che non avendo fognaura per acque metereologiche, dovremmo smaltire tramite un pozzo a dispersione. Vorrei sapere se siamo comunque obbligati a effettuare questi lavori.

  34. Per Enrico.
    Pur trattandosi di una strada privata, la situazione che hai descritto oltre che a creare disagio, può provocare dei dissesti idrogeologici.
    Ti suggeriamo di rivolgerti presso il tuo Comune (Ufficio Tecnico), spiegando la situazione.
    Eseguiranno un sopralluogo (può darsi che abbiano anche un geologo) e provvederanno ad emettere una regolare intimazione .
    Perlomeno questa è la prassi consueta.
    Amedeu e c.

  35. Salve, sono proprietario di un’area che ho recintato con rete metallica di h=1.50 m. per un lunghezza di 40 m. con alla base un cordolo in cls di h=20 cm. circa fuori terra e distante dal confine di proprietà circa 50-60 cm. La linea del confine di proprietà risulta essere il centro di fosso di un scolo di campagna già esistente che si sviluppa in parallelo alla recinzione di cui sopra. Pertano il fosso risulta comune alle due proprietà. I rapporti con il confinante non sono affatto buoni. Oggi dovrei eseguire dei lavori di manutenzione al cordolo della rete, però sulla parte esterna verso il fosso, pertanto dovrei entrare (cioè camminare) all’interno del fosso perchè la sezione della scarpata arriva vicino al cordolo della rete, dunque non ho lo spazio per camminare sopra al fosso.
    Il mio vicino penso che aspetti qualche mio passo falso per denunciarmi!!
    Chiedo è possibile entrare dentro al fosso in confine (comune alle due proprietà) senza chiedere l’assenso al vicino e senza rischiare che mi denunci per invasione di proprietà?
    Grazie mille!
    Saluti

  36. Per Geodome
    L’articolo 843 del codice civile prevede l’accesso e il passaggio coattivo nel fondo del vicino , per l’esecuzione di lavori relativi al proprio fondo.
    Trattasi di un accesso o di un passaggio a carattere temporaneo nel fondo altrui, che va considerato come una servitù.
    La “necessità” non va intesa come una assoluta impossibilità di compiere le opere; basta che , senza il passaggio sul fondo del vicino, l’opera si renda oltremodo malagevole o costosa.
    Amedeu e Lampa.

  37. abito in una casa dove sopra di me c’è un’altro proprietario la mia domenda è il mio vicino ha il diritto di scendere nella mia proprietà appoggiando scale e ponti per rimbiancheggiare casa?io vorrei oppormi

  38. Per Loredana.
    Il tuo vicino abita sopra il tuo appartamento, quindi il muro che egli imbianca è condominiale e comune ad entrambi.
    In un condominio non si può parlare di “rapporti di servitù”, ma solo rapporti di comproprietà.
    Effettuando egli i lavori al muro del 2° piano effettua dei lavori di manutenzione di una parte condominiale (stabilite dall’articolo 1117 del codice civile) e se detti lavori sono da definirsi indispensabili (articolo 1120-1123 del codice civile) deve avere l’autorizzazione degli altri condomini che concorreranno alla suddivisione delle spese sulla base delle tabelle millesimali (ammesso che le abbiate).
    Nella stessa maniera il proprietario suddetto non può fare innovazioni alle parti condominiali , senza avere l’autorizzazione degli altri condomini (tutti)
    Se usufruisce dell’appoggio nel tuo giardino esclusivo deve chiederti l’autorizzazione ad entrare (che non puoi negargli), ma deve rimediare ad eventuali danni e ripristinare la situazione originaria.
    Amedeu e c.

  39. no le spiego non è un condominio sono due casa sovrapposte ma non è un condominio

  40. Per Loredana.
    Parlando di “condominio” intendevamo una costruzione con due o più appartamenti costituenti un unico immobile, con suolo, fondazioni, muri, tetto ecc. a comune.
    E’ la situazione , ci sembra, nella quale ti trovi tu con la proprietaria dell’appartamento, o casa, soprastante.
    Quindi vale la risposta di cui sopra.
    Amedeu e c.

  41. salve a tutti vorrei porvi il mio problema: nn ho mai costruito il muro di chiusura ora dopo tanti anni il vicino mi chiede se gentilmente posso farlo e che per farlo dritto mi concedeva 1 metro pero ora lui sopra quel muro di chiusura sta costruendo in zona nn edificabile ora mi chiedo senza licenza senza permesso del comune puo costruire? Su una struttura gia esistente si puo demolire tutto e ricostruire di nuovo?

  42. Per Domenico.
    Non si comprende esattamente cosa vuol dire concedere un metro: forse che tu dovresti fare, o hai fatto il muro nella sua proprietà?
    E una volta fatto che tu hai realizzato il muro, il vicino ci costruisce.
    Se è così, e la zona non è edificabile, vuol dire che sta effettuando un lavoro abusivo.
    Il fatto di costruire su una struttura esistente è anche possibile, però ci vuole un tecnico professionista che regolarizzi le pratiche con il Comune e segua la direzione dei lavori.
    Amedeu e c.

  43. Salve, ho un problema col vicino in quanto ho costruito un sottotetto e nel fare il cappotto il vicino si è opposto,perche diceva che occupavo 3cm nella sua proprietà, premetto che il muro è a confine con il suo terrazzo, e mi vuole impedire di fare anche solo l’intonaco di 1cm. Secondo voi lo può fare? Grazie di cuore

  44. Per Felicia.
    Hai avuto la sfortuna di trovare un vicino difficile.
    3 cm sono una inezia. Fra l’altro il Dlg 115 del 30 maggio 2008, all’articolo 11
    (www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/08115dl.htm) stabilisce che i maggiori spessori dovuti a opere (quali il cappotto termico) che contribuiscono al risparmio energetico non devono essere considerati agli effetti del calcolo del volume e della distanza fra edifici.
    Non cita però il fatto che tu vuoi realizzare il cappotto all’interno della proprietà del vicino (anche se di soli 3 cm), ma, anche se ha ragione, il buon senso dovrebbe far capire a questo tuo confinante di non ostacolarti.
    Riguardo alle opere di rifacimento degli intonaci, non può opporsi, ai sensi dell’articolo 843 del codice civile che prevede l’accesso e il passaggio coattivo nel fondo del vicino , per l’esecuzione di lavori relativi al proprio fondo.
    Trattasi di un accesso a carattere temporaneo nel fondo altrui, che va considerato come una servitù.
    La “necessità” che ti nasce per effettuare certi lavori, non va intesa come una assoluta impossibilità di compiere queste opere; basta che , senza il passaggio sul fondo del vicino, l’opera si renda oltremodo malagevole o costosa,
    Amedeu e c.

  45. Grazie amadeu, ma l’intonaco non è che lo devo rifare ma lo devo proprio fare perchè è costruzione nuova,scusami dei giri di parole. Grazie

  46. buona sera;
    la mia vicina ha lo scolo delle grondaie incanalate in un tubo che passa sul muretto che da prima era a vista (il tubo) poi da quest’anno lo abbiamo coperto costruendoci un nuovo muro per la contenzione della roccia,e del meteriale che ad ogni pioggia cadeva sul muro di casa… lavoro regolarmente denunciato in Comune…
    abbiamo anche progettato un porta nell’ eventualità che la signora necessiti di pulirlo il tubo… ma lei lo puliva sempre quando noi eravamo fuori lasciando a terra una marea di immondizia,foglie ed altro;anche perchè in questa tubatura ha deciso e fà passare lo scarico della lavatrice.
    abbiamo anche messo un portone all’inizio del passaggio che abbiamo dietro casa sempre di nostra proprietà.
    Domanda: può questa signora vantare il diritto di passaggio di servitù o quant’altro… per pulirsi il tubo?
    grazie per la gentilezza
    SARA

  47. Per Sara.
    Hai scritto “progettata” la porta, ma l’avete poi realizzata? Si pensa di si.
    La signora potrebbe avanzare il diritto di servitù coattiva di passaggio ai sensi dell’art 1052 del codice civile.
    La suddetta è carente nel fatto che ha incanalato la lavatrice (scarico nero) nel pluviale (scarico delle acque bianche), per cui parlando con la medesima con la dovuta serenità richiamatela al suo dovere del senso civico.
    Che regolarizzi lo scarico della lavatrice e che pulisca ciò che sporca.
    Amedeu e c.

  48. buona sera;
    grazie per la risposta,
    si la porta in effetti l’abbiamo fatta e fissata, e ci abbiamo messo un lucchetto con relativa chiave in nostro possesso e basta.
    grazie comunque per la gentilezza e cortesia.
    lettig sara

  49. buona sera;
    sono sempre io,
    la signora ora ha deciso e lo ha messo in opera…
    ha deciso di fare un buco accanto alla grata-tombino del suo scarico,nella sua proprietà.
    nasce un’ altro problema che questo buco non convoglia in nessun luogo,è a vuoto perso e le acque si infiltrano daperttutto.
    come posso agire ora?!
    grazie per la risposta,cortesia e gentilezza
    sara

  50. Per Sara.
    Purtroppo è una questione fra privati e nessun Ente pubblico interverrà in caso di vostra chiamata, perchè appunto regolata dal diritto privato.
    La vostra soluzione consisterà nel rivolgervi da un legale, il quale , probabilmente, sentito anche un tecnico, inviterà per scritto la vicina a rispettare i limiti di proprietà.
    Amedeu e c.

  51. Buongiorno sono proprietaria di una casa di corte,la corte e promiscua, qualche anno fa il vecchio proprietario senza il consenso dei miei nonni ha messo un cancello che taglia a metà il muro di mia proprietà. il campanello e la cassetta della posta non sono sul cancello ma qualche metro più in dentro sulla sua facciata di proprietà. io posso far togliere il cancello dato che la corte come ho detto è promiscua e questo mi consentirebbe di poter accedere con l’auto nella mia proprietà e a chi dovrei rivolgermi? vi ringrazio aspetto con ansia una vostra risposta

  52. Per Alice
    Leggi attentamente questo nostro articolo e valuta poi quanti anni sono trascorsi dal momento che il vicino ha piazzato il cancello.
    http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale
    Amedeu e c.

  53. Secondo voi un cancello solamente appoggiato a due pali in legno senza cardini e di dimensione più ampia dello spazio lasciato fra i due pali, può essere considerato un ingresso “regolare” ad un fondo? La domanda apparentemente sembra “stupida” ma in tutta buona fede ho chiuso quel varco che dà su una strada di mia proprietà, con una rete metallica, e il vicino mi fa causa per perdita di possesso. Fra l’altro non l’ho mai visto usare quel cancello, di dimensioni notevoli (4 m.) e di difficile utilizzo. Il vicino per accedere al suo fondo ha altri due ingressi carrabili che lo percorrono in tutta la sua lunghezza, oltre che un sentiero di almeno 1,5 metri che affianca la strada di mia proprietà. Spero di essere stata chiara e ringrazio anticipatamente.

  54. Ho un agriturismo, in un paesino dell’Reatino,per qualsiasi festivita’,anche per la sagra della frittella viene chiusa la strada che attraversa il paese,con grave danno alla mia struttura ricettiva,volevo sapere se il Sindaco puo dare autorizzazione per tale chiusaura?Grazie Massimo

  55. Per Massimo.
    Se sono sagre o feste paesane scatta l’interesse pubblico e quindi è doveroso chiudere le strade, purche ci sia una strada alternativa per passare (per esempio un senso unico trasformato in doppio senso).
    Per “qualsiasi” festività, tipo la le domeniche, sarebbe un aggravio troppo pesante.
    Amedeu e c.

  56. Sono proprietaria di un “cubo” ex appartamento del portiere, costruito lateralmente e ai piedi del palazzo condominiale.
    L’edificio è situato nel centro storico di Roma zona B.
    In attesa dei permessi comunali per mettere una ringhiera di protezione sul lastrico solare di mia unica proprietà ( non copre nessun altro appartamento),per sicurezza, posso mettere una siepe d’alloro lungo il perimetro del lastrico rispettando la distanza di 75 cm dall’estremità del balcone della mia vicina?
    Grazie Simo

  57. Per Simo.
    Non andiamo alla ricerca di alcun articolo del codice civile, ma facciamo una sola riflessione: mancando la ringhiera il lastrico solare non è praticabile e qualora ti cadesse un oggetto, potresti avere responsabilità non indifferenti.
    Amedeu e c.

  58. Grazie per l’immediata risposta.Per arrivare al mio Agriturismo, bisogna passare per una strada alternativa che allunga di circa 12 km, non c’e’ altra stra oltre quella che attraversa il paese e viene chiusa anche per 10 ore consecutive.Come posso risolvere bonariamente con il comune questo grosso problema? Grazie

  59. Salve, il mio terreno confina con un altro terreno ed in mezzo al confine ci passa una strada sterrata fatta da entrambi i propretari più di 30 anni fa con tanto di colonne in cemento e cancello. Oggi il mio confinante vorrebbe fare la recinzione della sua proprietà sul confine quindi al centro strada, levando di fatto il diritto di passarci, dicendo che lui se la vuole rifare tutta nella propria proprietà. Può farlo?
    Grazie.

  60. ….e se esiste una normativa relativa all’argomento, grazie.

  61. Per Ivan.
    Potete fare valere il diritto di servitù ed usucapione regolato dall’art 1061 del codice civile.
    Leggi questo nostro articolo: http://www.coffeenews.it/servitu-costituzione-esercizio-ed-estinzione
    Amedeu e c.

  62. Per Ivan
    Vedi risposta precedente.
    Amedeu e c.

  63. Per Massimo.
    Ti ripetiamo: se la strada la chiudono 4/5 volte l’anno per le sagre o festa paesana, quando la Pro Loco organizza banchetti o attrazioni collettive, fatte a scopo turistico, devi sopportare, così come sopportano tutti gli altri agriturismi sparsi in Italia. Se si tratta di tutte le domeniche, vai dal sindaco e fatti capire.
    Amedeu e c.

  64. Secondo voi un cancello solamente appoggiato a due pali in legno senza cardini e di dimensione più ampia dello spazio lasciato fra i due pali, può essere considerato un ingresso “regolare” ad un fondo? La domanda apparentemente sembra “stupida” ma in tutta buona fede ho chiuso quel varco che dà su una strada di mia proprietà, con una rete metallica, e il vicino mi fa causa per perdita di possesso. Fra l’altro non l’ho mai visto usare quel cancello, di dimensioni notevoli (4 m.) e di difficile utilizzo. Il vicino per accedere al suo fondo ha altri due ingressi carrabili che lo percorrono in tutta la sua lunghezza, oltre che un sentiero di almeno 1,5 metri che affianca la strada di mia proprietà. Spero di essere stata chiara e ringrazio anticipatamente.

  65. Per Rosa.
    Scusa, ma la risposta precedente probabilmente non è stata salvata.
    Devi accertare da quanto tempo detta apertura è stata praticata.
    La servitù di accesso, in questi casi avviene dopo venti anni, ma tu neghi che il vicino adoperi tale cancello.
    Ti consigliamo di rivolgerti da un legale per fargli scrivere una lettera richiamandolo ai suoi doveri.e tutelando i tuoi diretti.
    Amedeu e c.

  66. Salve,

    Il mio terreno, dove ho la casa, confina a sud con dei vicini con i quali i rapporti non sono buoni..Tale confine è delimitato da un muro, realizzato dai vicini, una ventina d’anni fà. Questo muro è alto dai 2 ai 3,50m, ed è stato realizzato per colmare la pendenza esistente nel terreno (in pratica un terrapieno) dove i vicini hanno realizzato il loro giardino e la loro casa. Questo muro, rispetto al loro piano giardino è di 30/40cm. Questi signori si affacciano continuamente violando la ns privacy…buttando di tutto e di più sul ns fondo…e potrebbero scendere nel mio terreno (e venire a casa mia) in qualsiasi momento… La domanda è: posso innalzare sul muro una recinzione con una rete di 2 metri…i vicini si possono opporre…le spese vanno condivise??
    Grazie anticipatamente

  67. Per Gioda.
    Leggi questo nostro articolo: dovrebbe esserti di aiuto.
    http://www.coffeenews.it/fondi-contigui-posti-a-dislivello
    Amedeu e c.

  68. tra me e il mio vicino esiste un muro di confine con una grata di legno.
    Ora il mio vicino, vorrebbe chiudere la grata con una rete verde e pretende che la rete sia messa dalla mia parte.
    Vorrei sapere: 1) la rete può essere messa, anche perchè mi toglierebbe una veduta, anche se sul fondo del mio vicino (esiste una finestra che da una veduta sul fondo”?
    2) Può pretendere di metterla dalla mia parte?
    3) Se per caso il muro è sulla sua proprietà e non a confine, come devo comportarmi ?
    GRAZIE

  69. Per Angelo.
    Non ci è molto chiara la tua domanda.
    Comunque, se tu hai una apertura che non ha i requisiti di luce ma di veduta (leggi il nostro articolo http://www.coffeenews.it/luci-caratteristiche), il tuo vicino non può trasformarla in luce togliendoti eventualmente l’affaccio, la vista e l’aria.
    La rete, che sia dalla tua parte o dalla sua, se ti trovi in presenza di una veduta, può essere sempre un motivo riduttivo nei confronti della stessa.
    Tanto vale se il muro è sul confine o su una delle 2 parti.
    Amedeu e c.

  70. ho venduto un appartamento con annesso impianto fotovoltaico funzionante. il nuovo compratore ha già allacciato il contatore con l’enel e usufruisce dello scambio sul posto. io non ho usufruito dell’incentivo statale per incompletezza della pratica che sembra adesso giunta a buon fine. e così il nuovo proprietario vorrebbe anche il passaggio dell’impianto a suo nome per usufruirne dell’incentivo. come devo comportarmi? grazie

  71. Per Francesco.
    Devi ricercare il GSE- Gestore energia elettrica, e porre la domanda circa l’eventuale passaggio della pratica sul Conto Energia che adesso è a tuo nome. Cosa devi fare per volturarla e come ti devi comportare.
    Amedeu e c.

  72. mi scuso e ringrazio in anticipo per questa mia intrusione, desiderei sapere se aver installato una serra tunnel ( per adesso solo con rete antigrandine) di 12 m. x 4,30x h 2,30 autocostruita, ma esteticamente niente da invidiare a quelle dei vivaisti, a 50 cm da un nostro confinante, potrebbe essere causa di disturbo, ed incorrere in qualche pendenza.
    Mi preme precisare che il confine è delimitato da un camminatoio in cemento da un metro circa ed un muro sempre in cemento alto non meno di un metro e mezzo costruito interamente nella proprieta’ del confinante, su cui è costruito una specie di laboratorio artigianale abbastanza fatiscente e probabilmente anche senza i relativi permessi, senzaltro del proprietario del fondo su cui ho impiantato la serra tunnell, che è mio genero. Ringrazio di nuovo per la risposta.

    Cercherò di mandarVi qualche foto

  73. Per Mario.
    Le ultime normative ed in particolare la possibilità di realizzare l’ordinaria manutenzione senza titoli abilitativi, parlano di serre stagionali.
    Comunque leggi attentamente il Regolamento Edilizio del tuo Comune, anche via Internet, e vi troverai sicuramente un articolo riferito alla costruzione delle serre.
    Probabilmente non occorre nessuna autorizzazione; rimane però il problema delle distanze dal confine (mt 1,50) che il Comune non è tenuto a controllare per tali strutture (Codice civile) e che potresti superare se non hai eseguito alcuna opera muraria.
    Amedeu e c.

  74. Buongiorno,
    da circa una settimana sono diventata proprietaria di un terreno adiacente alla mia villetta. Purtroppo in tale terreno si riversano le acque reflue del terreno a monte dello stesso e questo provoca le lamentele dei miei vicini nonchè la mia in quanto quando piove molto ci allaghiamo tutti. Avendo acquistato il terreno pensavo di risolvere celermente il problema costituendo un canale di scolo per raccogliere tali acque facendole convogliare in un tombino che si trova sulla strada comunale, con l’approvazione del comune che si è già espresso favorevolmente. Sostenendo tale lavoro a mie spese (anche se secondo me non mi è dovuto ma per risolvere il problema ne sarei stata disposta) ho proposto al vicino di fare questo fosso a metà fra il mio confine ed il suo. naturalmente si è rifiutato dicendo che devo farlo a spese mie ed interamente sul mio terreno in quanto la costruzione di queste nuove villette (fra le quali la mia) ha modificato l’assetto idrogeologico preesistente. Premettendo che non esite alcuna servitù per lo scolo delle acque a cui possa appellarsi e che anni fa fu proprio lui a vendere parte del suo terreno all’impresa che ha costruito tali villette disinteressandosi totalmente di dove potessero confluire tali acque, come devo comportarmi? In più i proprietari del terreno che si trova dietro a quello di mia proprietà hanno costituito un fosso che scarica sempre nel mio terreno…. io avrei proseguito quel fosso facendolo confluire nel tombino sopracitato senza effettuare assurde deviazioni per farlo passare interamente sulla mia proprietà… in poche parole per pochi centimetri il confinante non ci permette di risolvere il problema… ed a questo punto mi sono impuntata anche io!Cosa sarebbe giusto fare per legge? Grazie per l’attenzione
    Rita

  75. Per Rita.
    Purtroppo, a nostro parere ed ai sensi degli articoli 913 e 1094 del c.c., il vicino ha ragione se è stata modificato l’assetto idrogeologico del terreno (scavi, muri di recinzione ecc). e non ha importanza il fatto che il vicino sia stato il venditore dei terreni da lottizzare.
    Ti conviene trovare una soluzione amichevole, altrimenti devi proseguire il fosso sul tuo terreno.
    Amedeu e c.

  76. Grazie della solerte risposta. Un saluto.Rita

  77. Salve, volevo chiedere un ‘informazione. Vorrei installare nel mio giardino una casetta in legno dimensioni 1,7 m x 1,7 m ed alta 2 m per riporvi gli attrezzi da giardino , rasaerba etc… Il mio giardino è un quadrato di 30 metri x 30 metri, vorrei posizionare la casetta in legno in un angolo di quest’ultimo alla distanza di 1,5 metri dai due confini paralleli. Vi chiedevo la distanza è corretta? o debbo tenere 3 metri dal confine? nel piano reglatore del comune si riporta: La distanza dai confini per i manufatti accessori disciplinati dall’articolo 64 non può essere inferiore a m 1,50, salvo consenso del proprietario finitimo, e che garantisca comunque la distanza dagli edifici di m 3,00. Quindi se ho capito bene la distanza è di 3 metri dalla casa del vicino e di 1,5 metri dal confine del vicino?? aspetto chiarimenti in merito. grazie

  78. Per Valentino.
    Si, come hai scritto.
    Amedeu ec.

  79. Sono proprietario di un piccolo fondo agricolo, si accede per un viottolo di 60 cm ricavato da un spacca semina di confine. Un proprietario antistanteavendosi recintato la sua proprietà ha collocato un cancelletto di 60 cm. per 2 m. di altezza all’entrata e all’uscita della sua proprietà.
    Chiedo, può farlo su un passaggio di servitù già cosi limitato?
    Considerendo che la larghezza di una persona é oltre i 60 cm.

  80. Per Emilio.
    Leggi attentamente questo nostro articolo, può esserti di aiuto http://www.coffeenews.it/servitu-costituzione-esercizio-ed-estinzione
    Amedeu e c.

  81. salve abito in una casa abbinata che ho affittato su un complesso di 12 case in buona fede ho installato una piccola casetta per gli attrezzi in giardino avendo anche un giardino grande ma ora il proprietario mi ha fatto scrivere dal suo avvocato perche vuole che io rimuova la casetta entro otto giorni altrimenti procedera per legge.premetto che nel complesso non e stato istituito un condominio.grazie

  82. Per Giuseppe.
    Probabilmente il proprietario fa riferimento al contratto di affitto, dove ci sarà scritto che non puoi eseguire lavori di nessun tipo, oltre a quelli a te spettanti, senza la sua autorizzazione.
    Leggi il contratto.
    Amedeue c.

  83. Preg.ma redazione
    prima di tutto complimenti per il servizio che offrite,
    Vorrei gentilmente chiedervi che diritti ho su quanto vado ad esporVi:
    Sono proprietario di un’appartamento al terzo piano di un’edificio ricostruito dopo la seconda guerra mondiale a ridosso di un’edificio diroccato preesistente.
    Dalla mia cucina accedo ad un mio terrazzino esterno, confinante con il muro(si può considerare comune?) esterno dell’edificio contiguo,diroccato e disabitato,credo dalla fine della seconda guerra mondiale,se non da prima. Tale edificio ora è in fase di ristrutturazione totale ed il costruttore,nuovo acquirente stà apportando delle modifiche ad una finestrella che dà sul mio terrazzino.
    Tale finestra(parte da 1 mt dal mio pavimento e misura 80 cm largh.e 1 mt di h.) era così strutturata(la descrivo come vista dal terrazzino)prima una grata murata all’interno dello spessore della parete dopo,all’interno del vano,una finestra(a due ante apribili)in legno con vetri tipo smeriglio, opachi.
    Ora il vano interno è stato diviso e nella zona della finestrella stà realizzando un bagno,mentre la stessa la stà sostituendo con infissi in alluminio e da come ho capito dovrebbe realizzarla seguendo questa sequenza(la descrivo come vista dall’interno del vano)finestra…spero con vetri opachi,una grata, ed una persiana(appena collocata)in alluminio verde con alette orizzontali apribili ed orientabili dall’interno,con telaio dotato di due cardini laterali esterni, il tutto fuoriesce dal filo del muro a mò di cornice verso il mio terrazzino.
    Tale finestrella(ora di un bagno) è a circa due metri lineari dalla finestra della mia cucina e da altre due finestre sempre di cucine di due appartamenti contigui che si affacciano nella chiostrina del nostro edificio.
    Le mie domando sono:
    1)Il muro può essere considerato comune?
    2)Tale finestrella è da considerare una luce?
    3)Posso pretendere una tipologia di finestrella che permetta solo luce ed aria e non la possibilità di guardare dentro la mia proprietà?
    2)Può il telaio fuoriuscire dal filo del muro ed essere fornito di cardini che possono far supporre un diritto di sua apertura sul mio terrazzino o devo pretendere un telaio totalmente fisso?o in alternativa collocare quale barriera visiva ed anche per mia sicurezza una inferriata?
    4)Può essere realizzato un bagno con finestrella alla distanza di 2 mt da una cucina o è vietato dalle norme igienico/sanitarie?
    5)Posso pretendere il rispetto delle nuove norme riguardo le misure delle luci su un fondo vicino?
    Mi scuso per l’eccesso nella descrizione ma ho cercato di rendere visibile ciò che ho scritto per una migliore comprensione,Vi ringrazio e rimango in attesa di una Vs gentile risposta,Cordiali saluti,Mauro Brunetti.
    P.S.
    Dimenticavo,credo che per la realizzazione del bagno sopradescritto abbiano fatto passare un tubo grigio in p.v.c.(colonna montante)sulla parete esterna all’edificio, facendo confluire in esso anche l’imbocco della grondaia per l’acqua piovana e nel suo apice uno sfiatatoio all’altezza del mio esclusivo terrazzo superiore.E’ regolare o vìola le norme igienico/sanitarie?

  84. Per Mauro.
    Abbiamo letto il tuo commento, ma ci scusiamo con te, in quanto non possiamo darti alcuna risposta.
    Il commento è molto elaborato e fin troppo minuzioso, e forse occorrevano poche parole con domande ben mirate.
    Saluti.
    Amedeu e c.

  85. buona sera problemi su fondi agricoli il mio vicino costruisce un muro di recinzionesul suo fondo,invadendo di qualche centimetro il mio fondo.premetto che lui mi ha invitato nel costruirlo a meta ,ma io l ho rifiutato.(le misure sono….. lunghezza circa150-200 metri lineari altezza2.50 piu una recinzione in ferro battuto di 1 metro larghezza 25 cm da tenere conto che i fondi prima erano di uguale livello ,lui nel suo fondo a fatto un riempimentodi circa 50cm sotto le misure di prima) . Ora io o costruito un muro di renzione nel mio fondo appogiadomi alla sua pareta per 1metro di altezza e 25 cm di largezza,o sbagliato pero ci siamo messo d accordo nel pagare una somma x piu elevata del mio errore pero mi conveniva perche diventavo proprieta del muro per meta, fino qua tutto aposto ora invece mi chiede oltre la somma x anche la somma y della presunta recinzione in ferro battuto. posso essere disaccordo della somma y visto che il mio fondo e piu basso rispetto il suo che a usato il muro di recinzione per farsi il riempimento,spero di essere stato molto chiaro. Grazie da alessandro

  86. Per Alessandro.
    E’ una situazione che va vista in loco e non la possiamo giudicare, nè possiamo darti consigli, così a distanza.
    Ci spiace.
    Ti consigliamo di rivolgerti da un tecnico professionista della tua zona (geometra, ingegnere, architetto)
    Amedeu e c.

  87. SALVE SONO NUOVA, E GRADIREI VOSTRA URGENTE RISPOSTA….HO ACQUISTATO UN APPARTAMENTO SEMINDIPENDENTE IN UNA STRADA IN COMUNE…..TEMPI A DIETRO DOVE C’è LA MIA ABITAZIONE C’ERA UN PICCOLO MURETTO DI CM CHE AFFACCIAVA SENZA VIA DI USCITA SU UN TERRENO AGRICOLO CONFINANTE, IN QUEL TERRENO AGRICOLO ORA HANNO COSTRUITO UN PALAZZO QUINDI ORA MI RITROVO UN MURO DI 6MT, ORA MI CHIEDO ESSENDO LA MIA L’ULTIMA ABITAZIONE E CONFINANDO A QUESTO MURO, POSSO REALIZZARE UNA VERANDA DINANZI ALLO SPAZIO CHE HO DINANZI CASA MIA HO SOLO UNA PARETE DA DOVER CHIUDERE…..MA UNO DEI MIEI VICINI DICE CHE NON POSSO CHIUDERE PERCHE’ LUI SE VUOLE PUO’ ANCHE FERMARSI FUORI CASA CASA COME IO PASSO FUORI CASA SUA(SPECIFICO DI PASSAGGIO ESSENDO L’UNICA VIA D’USCITA ESSENDO UN UNICO VICOLETTO ED IO SONO L’ULTIMA ABITAZIONE QUINDI OBBLIGATORIAMENTE DEVO PASSARE DI LI’) VI SAREI GRATA PER UNA RISPOSTA URGENTE

  88. Per Enza.
    Purtroppo, non ci è chiara la situazione che ci hai descritto; devi fornirci dei dettagli più semplici e sintetici.
    Puoi anche scrivere in caratteri piccoli, se lo desideri.
    Amedeu e c.

  89. Buon Dì , avrei alcuni domande da farvi,ho comprato casa ,un villetta a schiera di testa del 87,il vecchio proprietario a costruito una piccola depandans attaccata alla casa,,1°problema,il muretto di confine tra la mia casa e la depandans se cosi si puo dire,e a carico mio o suo?? perche lui ex proprietario a sue spese voleva mettermi della rete, quando tutte le altre 4 villette confinanti anno il muretto?2°domanda,sempre l’ex proprietario a diminuito la parte del giardino che fa parte della mia casa,recuperando un posto auto, e il tutto recintato da un muretto,da catasto il progetto,risulta tutto chiuso il giardino,ora mi chiedo se voglio che il posto auto diventi giardino e spostare il muretto queste spese chi li paga?? e per ultimo, sempre l’ex proprietario a il contatore della luce nella mia proprietà le spese per spostarlo chi li affronta?? io ho il contatore del gas nella sua proprieta (depandans )parte esterna chi fà questi spostamenti???,,,e per fare il muretto esterno ( sempre quello che per ora funge da parcheggio )che diventerà giardino devo chiedere un’autorizzazione del comune??? ,,, grazie mille,,,,e scusate la mia confusione,e problematiche,,,, buona giornata,,

  90. Per Calogero.
    Cerchiamo di riassumere quanto ci hai richiesto.
    Le modifiche che il venditore ha eseguito, non hanno tanta rilevanza agli effetti catastali, in quanto il catasto non è probatorio; invece le hanno agli effetti delle autorizzazioni comunali.
    Relativamente ad una rivalsa, si sembra di comprendere, che non puoi appellarti all’art 1667 del c.c. (vizi occulti rilevati), ma piuttosto al 1° comma del nostro articolo di cui al seguente link: http://www.coffeenews.it/responsabilita-per-lavori-edili-successive-al-termine-dellappalto
    Amedeu e c.

  91. Salve a tutti,vorrei farvi una domanda vivo in una casa a schiera di cui nel lato posteriore cè un’area di circa 28m2 che recintata con un muro da 65 cm e di 1,50 cm di canneto in pvc totalmente cieco con il confinante,vorrei creare nell’angolo un box di cm1,25x2mt edi 1,90 di altezza,naturalmente non in muratura e non superando l’altezza dell recinzione .
    E possibile realizzarlo ,grazie tante e un salutto a tutti

  92. Per Calogero.
    Di regola, un ripostiglio per attrezzi, dovrebbe essere autorizzato dal Comune, in quanto la legge non prevede differenza fra muratura, legno o lamiera.
    Non ti devi però scoraggiare.
    Leggi il Regolamento Edilizio comunale tramite internet e vedi cosa prevede per piccoli manufatti.
    Amedeu e c.

  93. buonasera.ho recintato un terreno nei limiti previsti dalla legge,ho lasciato lo spazio giusto per il diritto di passaggio di un confinante.il confinante mi ha scritto attraverso l’avvocato che lo spazio per passare è poco!!come mi devo comportare?grazie

  94. Per Davide.
    Probabilmente il tuo confinante ha ragione.
    Leggi questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/servitu-costituzione-esercizio-ed-estinzione
    Amedeue c.

  95. buon giorno.il diritto di passaggio non ha dei metri stabiliti dalla legge?io ho recintato dove l’ingegnere mi ha designato la particella lasciando lo spazio che la legge permette. Dovrei lasciare ulteriore spazio ai limiti previsti dall’art? il confinante lo spazio ce la però per lei è poco. RIBADISCO IL FATTO CHE HO LASCIATO LO SPAZIO A NORMA DI LEGGE!!!

  96. Per Davide.
    Ci hai richiesto un parere, e noi te lo abbiamo dato, sulla base di quanto hai scritto e ti abbiamo invitato a leggere un nostro articolo relativo a tali argomenti.
    Confrontati anche con il tuo tecnico che, come sembra di capire, ha picchettato il tuo lotto.
    Amedeu e c.

  97. Vorrei apporre una rete oscurante (per spiegarmi meglio una rete con foglie finte che sembri una siepe) applicandola sopra quella attualmente presente di altezza 1,5m lungo il confine tra la mia proprietà (una terrazza di passaggio a piano terra larga 3m x 5m) una fascia di terreno, di proprietà del vicino, in cui è presente un prato e una legnaia.
    Al limite una rete con maglie sottili, in maniera che i miei bimbi non possano inserire le mani nelle maglie di quella attuale di larghezza 50×50 cm, mentre il vicino lascia libero il suo cane nel terreno confinante […]
    Il vicino ritiene che il muro, essendo preesistente e in precedenza realizzato dalla sua famiglia, sia di sua proprietà e pertanto non vuole che apponga la rete su quella attuale (a mie spese), ma possa fare il lavoro se provvedo a distaccarmi dal suo muro, inserendo dei pali e apponendovi la rete, sulla mia proprietà. (faccio notare che in passato la rete è già stata sostituita da mio padre a sue spese).
    La domanda è: posso mettere la rete oppure ha ragione il vicino.
    Nel caso non potessi, posso piantare i paletti a filo del muro, internamente alla mia proprietà o devo rispettare delle distanze (faccio presente che se devo staccarmi fatico a passare con l’auto per entrare nel garage.
    Grazie.

  98. Per Nico.
    Prima di procedere in tutte queste operazioni ti consigliamo di fare controllare il tuo confine da un tecnico abilitato della tua zona (geometra o altro)
    Amedeu e c.

  99. Salve a tutti, sono propietario di una villetta bifamiliare dopo aver ottenuto tutti i permessi vari ho realizzato nel mio giardino un seminterrato utilizzandone una parte come pianerottolo per la scala d’ingresso che comunque esisteva già.Premesso che questo pianerottolo è distante dal muro di confine 2,70 mt e che il muro di confine e realizzato con appena 30 cm di cemento e 80cm ringhiera metallica, ho qualche obbligo nei confronti del vicino se alzo il pianerottolo di 20 cm in funzione alla linea dei 30 cm del muro di confine? oppure posso realizzare un muretto di altezza 20cm per il perimetro del pianerottolo? grazie

  100. Per Maurizio.
    Leggi questo nostro articolo, ed in particolare il capoverso sopra l”immagine
    http://www.coffeenews.it/come-si-misura-la-distanza-tra-due-edifici-ai-fini-urbanistici
    Il pianerottolo quindi fa parte della scala.
    Non conosciamo i rapporti fra te ed il tuo vicino; speriamo siano ottimi.
    Comunque il concetto di distanza che si applica nel tuo caso, e ciò vale soprattutto per il seminterrato, è quello che si devono rispettare le distanze previste dal Piano Regolatore generale per la tua zona.
    Il Comune può non esserci entrato in merito, in quanto le autorizzazioni vengono sempre rilasciate “fatti salvi i diritti dei terzi”.
    Nel qual caso, per non trovarti in problematiche maggiori , controlla che tutte le distanze siano conformi a quanto sopra detto.
    Dopodichè saprai come muoverti anche per il pianerottolo.
    Amedeu e c.

  101. abito in una villetta e il mio vicino di casa che ha il diritto di servitù di passaggio di questa strada privata non asfaltata a senso unico,ha venduto il suo terreno ad una impresa edile che vuole costruire 9 villette più una per gli ex proprietari del terreno, non ci siamo opposti in quanto la servitù e solo per una famiglia e non per tutte quante queste persone anche perchè si tratta di edilizia privata , possiamo fare qualcosa per impedire di passare ?

  102. Per Anna.
    Ti consigliamo di rivolgerti da un legale.
    Leggi comunque questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/la-servitu-art1027-del-cc-un-peso-imposto-sopra-un-fondo
    Amedeu e c

  103. Buongiorno. Ho un giardino che è accessibile solo con un passaggio pedonale largo poco più di un metro. Per sistemarlo ho però necessità di portare qualche metro cubo di terra con un piccolo camioncino. L’unico accesso è tramite il giardino della casa vicino alla mia. La casa è disabitata da decenni, diroccata, il loro giardino tenuto malissimo perché le varie successioni hanno creato una moltitudine di proprietari, nessuno se ne interessa, non è recintato e viene usato solo da uno di questi per parcheggiare il camion e il motoscafo. Proprio quest ultimo (che ha avuto in passato un diverbio con un nostro parente), alla nostra richiesta di passare con il camioncino, senza danneggiare minimamente il giardino e solo per qualche minuto, giusto il tempo di scaricare la terra e uscire, si è rifiutato e ha iniziato a riempire di spazzatura il suddetto giardino “per impedirci l’accesso” (dice lui). Noi saremmo anche disposti a spostare la spazzatura e passare con il camioncino (visto che comunque non c’è mai nessuno), però non vorrei che ci denunciasse per violazione di proprietà.
    In questo caso possiamo far valere l’articolo 843 del codice civile?
    Grazie dell’attenzione
    Paolo

  104. Per Paolo 76.
    Certo lo potete usare.
    Leggi l’articolo seguente:
    http://www.coffeenews.it/accesso-e-passaggio-coattivo-in-un-fondo
    Nel tuo caso però la situazione si complica, in quanto un legale dovrebbe inviare la comunicazione a tutti i proprietari.
    Comunque, visti i rapporti che avete con questo vicino hai poche altre alternative.
    Tante volte ci raccomandiamo con i lettori di avere rapporti amichevoli (anche se talvolta forzati) con i vicinanti (Però non sempre è facile. Purtroppo.)
    Amedeu e c.

  105. Grazie mille!

  106. Vorrei un parere sulla seguente situazione tra due proprieta’ confinanti:
    Un muro divisorio di sassi e cemento alto circa 2,30 m e lungo 30 molto vecchio separa le due proprieta’:
    Propriatorio A ( mio padre piu’ altri parenti) hanno un rogito datato 1929 che riporta il confine a muro di cinta compreso, e il muro ha tegole spioventi da questa parte.
    Proprietario B,(nuovo vicino) con primo rogito conosciuto del 1934 riporta dicitura “confine a muro vivo” o “muro a vivo”, poi vendite sucessive es. 1972 e ultimo 2010 riportano a muro di cinta compreso con riferimenti ogni volta ai precedenti.
    La frase “muro vivo ” ha un particolare signifIcato? Ha valore il primo o piu’ vecchi rogito rispetto agli altri? ci sono prescrizioni di tempo che validano i rogiti sucessivi rispetto al primo? e quindi chi e’ il proprietario del muro?

  107. Per Claudio.
    Parole mai trovate in un contratto, a meno che nella Regione nella quale abiti, non abbiano un significato specifico riferito al dialetto locale.
    Abbiamo provato a cercare anche sul vocabolario della lingua italiana “Zanichelli 2010”, ma non è stato possibile avere indicazioni su Confine “Muro a vivo” .
    Comunque se tale muro è o era in pietra a facciavista, letteralmente, sembrerebbe che il confine dovesse arrivare fino alla facciata “a vista” o “al vivo” di detto muro.
    Nulla di certo comunque.
    Se però detto muro ha le tegole con spiovente dalla tua parte, e nel rogito del 29 è anche specificato, starebbe ad indicare che è tuo.
    Amedeu e c.

  108. sto costruendo casa e ho deciso di tenere la quota di pavimento dell’abitazione a + 50 cm. dalla quota di campagna. costruiremo il muro di confine di cm. 55 e vorremmo ricaricare l’intero lotto con terra sino alla quota + 50 cm. volevo sapere, dal punto di vista civilistico, se i vicini possono impedirmi di ricaricare sino alla quota prestabilità.

  109. Per Paolo.
    Per rialzare tale quota, oltre che alla autorizzazione del Comune, che rilascia normalmente un verbale di quote e punti fissi per una nuova casa, devi fare in modo che il muro di confine non lasci passare acqua o umidità verso il fondo del vicino, e per tale ragione deve essere bene impermeabilizzato.
    Amedeu e c.

  110. Salve,
    qual è la definizione di “muro” per il c.c.?
    Una siepe di lauro alta 2 mt e e larga 0,5 mt posta sul confine, si può definire “muro”?
    Se la costruzione (che ha 20 anni) di un vicino è sul confine, posso costruire in aderenza? anche se la costruzione del vicino è abusiva?
    Un box auto ancorato saldamente a terra formato da una struttura metallica e ricoperto su tetto e 3 lati, da telone plastico impermeabile, si può definire costruzione?

    Grazie.

  111. Per Ugo.
    Più che il codice civile occorre cercare la descrizione su un buon vocabolario di Italiano, tipo lo Zingarelli 2010.
    “Muro: è una struttura realizzata mediante la sovrapposizione di elementi, quali mattoni, pietre naturali o squadrate, con o senza leganti.”
    per la siepe, deve rispettare le distanze dal confine. Leggi il seguente articolo
    http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
    Se la costruzione è abusiva non ha alcun diritto, ma ti può creare molte grane.
    Si, il box auto è una costruzione.
    Amedeu e c.

  112. Buongiorno,abito in un residence con piscina;volevo sapere se la recinzione di tale piscina deve avere un’altezza minima (ora è possibile scavalcarla col rischio che succeda qualcosa quando non c’è il bagnino e la piscina è chiusa!) Grazie

  113. Per Giovanna.
    Non esiste alcuna regola specifica che prescriva una recinzione; sta al buon senso di chi la gestisce, anche perchè comporta responsabilità civili e penali abbastanza gravose.
    Nel caso di una piscina privata, occorre almeno una recinzione (anche in rete plastificata) alta 2 metri, cioè che non sia accessibile normalmente.
    Amedeue c.

  114. Salve, sara’ sicuramente un argomento trattato in precedenza da voi, ma prima di eseguire dei lavori vorrei essere sicuro al 100% su quello che andro’ a fare.
    Mi spiego: sono proprietario di un appartamento in condominio ed ho un posto auto di proprieta’ che confina con il posto auto di un altro condomino, ora io vorrei recintare il mio posto auto con una struttura in rete zincata x ricavarci la cuccia per il mio cagnolino, premetto che all’inizio avevo in mente una struttura in legno del tipo CARPORT ma ho pensato (forse erroneamente ) che tale struttura potesse andare ad intaccare l’estetica del condominio ed ho optato x la prima soluzione.
    Prima di procedere con i lavori, devo avvisare qualcuno ( amministratore, condomino confinante,altri condomini ndr) o posso procedere tranquillamente!!!
    Di quale altezza massima posso installare la rete?
    Certo di na Vs risposta vi ringrazio.
    Francesco

  115. Per Francesco.
    Fai parte di un condominio, per cui ogni modifica alla stato di fatto, comune o estetico, dell’edificio va autorizzato dall’assemblea condominiale.
    Puoi parlare con l’Amministratore, ma può darsi che ti risponda che deve rimandare la decisione all’assemblea.
    Amedeu e c.

  116. Salve, vorrei eseguire un muro di cinta sul mio terreno che si trova in campagna dove è presente un’ abitazione circondata in tutti e 4 i lati da un giardino, sempre di mia proprietà, che risulta piuttosto isolata (cioè non ci sono abitazioni vicine, è circondata da terreni). Vorrei costruire una recinzione e vorrei sapere alcune cose:
    1) il mio terreno si affaccia su una stradina di campagna(che è sterrata e che è perpendicolare a 2 strade provinciali, cioè in pratica collega le 2 provinciali ) so che deve essere lasciato un certo spazio tra strada e muro nel caso in cui la strada debba essere asfaltata… vorrei sapere quanto deve essere distante il muro da questa strada?
    2) Il muro deve rispettare un’ altezza massima?
    3) Che documenti bisogna presentare al Comune? (So di una certa “Dia” e che non occore presentare altri documenti, e vero? Dove posso trovare questo modello “Dia”? )
    Sono pugliese (nel caso possa servire saperlo). Grazie in anticipo

  117. Per Gino.
    Trattandosi di una recinzione potresti eseguirla anche con una DIA, però ti occorrerà un tecnico progettista e direttore dei lavori.
    Il progettista si premunirà di controllare presso il Comune o la Provincia la classificazione della strada che collega le due provinciali, nonchè della distanza da mantenere per la recinzione fronte strada.
    Solamente in questo modo sarai sicuro di non commettere alcun errore.
    Comunque, prima di spendere denaro per pagare un tecnico professionista, con una planimetria del tuo terreno e della zona che vuoi recintare, vai personalmente presso l’ufficio Urbanistica del Comune e richiedi se puoi realizzare questa recinzione ed a quale altezza puoi arrivare.
    Ti diciamo questo, in quanto in molte Regioni, in terreni agricoli (di P.R.G) non sono consentite le recinzioni, oppure vengono autorizzate ma solo a rete e paletti in ferro.
    Amedeu e c.

  118. Negli anni dell’abusivismo ho costruito una casa vicino al confine del mio terreno che ho delimitato con un muretto alto da 80 cm. fino a 3 m. di altezza e per una lunghezza di circa 25 m., dato che il terreno del mio vicino era in pendenza. Il mio terreno era per oltre 15 m. allo stesso livello ( ho foto e film che lo dimostrano)
    Circa 6 -7 anni fa quest’ultimo, dopo che si è comprato il terreno ha fatto costruire un muro di recinzione in cemento armato, alto circa 3 metri e, per rendere il suo terreno pianeggiante l’ha fatto riempire di terra. fino quasi al bordo del muro. Poi ha fatto collocare una rete metallica sostenuta da paletti e, quasi a toccare questa, ha piantato alberi che attualmente sono alti circa 4-5 metri, e così la mia casa ora si trova come in un pozzo dove l’inquilino può guardare quando vuole perchè spesso innaffia le piante e per ore rumoreggia con la motozappa.
    Inoltre, da circa 3 anni abbiamo notato diverse lesioni solamente alle pareti adiacenti al suo terreno, per non parlare della notevolissima umidità e muffa.
    Desidero gentilmente un consiglio sul da farsi per fare valere eventualmente i miei diritti.
    Grazie anticipatamente e cordiali saluti.

  119. Per Vincenzo.
    Per prima cosa si spera che tu abbia sanato la tua casa con il condono, altrimenti non hai diritto a niente.
    Data la situazione da te descritta delle crepe e dell’umidità, ti consigliamo di chiamare un tecnico professionista di zona il quale, dopo un attento sopralluogo e visto il progetto approvato, potrà darti tutti i ragguagli in merito.
    Riguardo alla veduta diretta nel tuo fondo, di cui agli articoli 905 e 906 del codice civile, viene esercitata direttamente dal fabbricato del vicino.
    Leggi la citazione sottostante:
    “Per creare una “veduta” nel senso legale, occorre che l’apertura, dalla quale essa può esercitarsi, sia orientata verso il fondo del vicino in modo che lo sguardo , o la visuale, che da essa è possibile rivolgere, per penetrare in detto fondo, debba incontrare ed oltrepassare il confine (quando esso risulti libero ed inedificato), attraversando, cioè, lo spazio scoperto che può trovarsi prima o dopo il confine stesso”.
    Ti conviene, comunque, per questo ultimo punto rivolgerti da un legale.
    Amedeu e c.

  120. Sono proprietario al piano terra di una bifamiliare, ho un giardino avanti e uno piccolo laterale dove si affacciano le finestre di bagno e camere da letto che confina con un piccolissimo giardinetto di proprietà del vicino che abita sopra. Al rientro dalle ferie il vicino ha installato una recinzione (senza chiedermi niente) in legno sulla metà del muro che a detta dell’ufficio tecnico risulta per una parte di mia proprietà e per il rimanente condiviso al 50%. Lui dice che è tutto in comune ed essendosi appoggiato nella sua metà di muro non intende rimuoverlo (neanche dalla parte dove il muro è mio che coincide con la scala che porta alla sua proprietà.). Il problema è che avendo le finestre di camere e bagno la luce si è ridotta parecchio anche perchè la recinzione sopraelevata è a meno di 3 mt da queste. tra la mia proprietà ed il garage esiste anche una strada comune con il vicino (al 50%) che divide la proprietà dai garage e lui ha fatto aprire una finestra nel suo garage che ora guarda direttamente alle mie camere e garage (che non risulta agli atti del comune). Come devo comportarmi? l’ufficio tecnico mi ha detto che per la finestra devo far interverire i vigili perchè si tratta di abusivismo edilizio visto che la comproprietà confinante è a tutti gli effetti un’altra proprietà, e per lo steccato? posso rimuovere quello installato sulla parte del muro che risulta mia?

  121. Per Raoul.
    La cosa strana è che personale dell’ufficio tecnico del Comune ti abbia detto di rivolgerti dai VVUU.
    Potevano avvisarli direttamente loro.
    I vigili urbani vanno bene anche per la recinzione in legno se installata abusivamente.
    Per la proprietà devi invece chiamare un tecnico professionista abilitato che ti controlli i confini.
    Amedeu e c.

  122. Grazie, gentilissimo. Per ciò che concerne invece il diritto di luce e vista quale è la distanza minima che consente al vicino di sopraelevare un muro difronte alle mie finestre?e se può sollevarlo fino a che altezza lo pùo fare? attualmente il muro è alto 1 mt. proprio perchè ho 2 finestre a 3 mt da questo e una a 1,5 mt e sopraelevandolo mi mancherebbe la luce.

  123. Per Raoul.
    Leggi questo nostro articolo e vedi se ti può aiutare.
    http://www.coffeenews.it/le-vedute-come-si-definiscono-e-si-esercitano
    Amedeu e ec.

  124. ciao ho una domanda da porvi.lungo una recinzione che separa due corti le quali fanno da parcheggio ho costruito un cordolo alto 10 cm x limitare lo scorrere delle acque piovane verso il mio fondo.ilterreno presenta una pendenza a mio sfavore ma questa e’ ottenuta con l’apporto di materiali di riempimento.la corte prima della divisione era comune.sul mio piazzale ho creato una canalizzazione delle acque piovane con tubi e tombini.mi chiedo se non debbano farlo anche i miei vicini o se debba subire la loro acqua che mi apporta disagio nell’usufruizione del piazzale.il cordolo e’ posto sulla mia proprieta’.grazie.

  125. Per Massimo.
    Il vicino ha effettuato uno spianamento riempendo fino al sopra del tuo cordolo?
    Purtroppo nell’ambito del diritto vi sono 1000 casi uno diverso dall’altro; comunque, poichè la modifica la avete effettuata entrambi, anche se l’iniziativa è partita da te con la realizzazione del cordolo, dovreste incanalarvi le acque ognuno per conto proprio.
    Tanto più che avete diviso a tutti gli effetti un’area già comune.
    Tale risposta è però un nostro parere, in quanto, onestamente non sapremmo a quale articolo del c.c. appoggiarla.
    Amedeu e c.

  126. Ho ereditato da poco una porzione di fabbricato con giardino prospiciente. Tutta la proprietà, compreso il giardino e stata da tempo delimitata dal vicino con un muretto alto circa 2m posto sulla sua proprietà a circa 2-5 cm dal confine, con al suo interno ed a distanza non regolamentare, un albero ad alto fusto di 15-20 m di altezza, ma probabilmente tutto già in usocapione. Giorni fa detto vicino è entrato non visto nella nostra proprietà ed ha scaraventato contro la nostra casa un certo numero di mattoni, che dovevo utilizzare per ristrutturare, distruggendone parecchi, perché probabilmente appoggiati temporaneamente contro il ‘suo’ muretto. Come mi debbo comportare ? Ringrazio anticipatamente per la risposta e porgo cordiali saluti. Marisa

  127. grazie x la tempestiva risposta.il riempimento che ha generato l’inclinazione che oggi gioca a mio sfavore era stato realizzato quando la corte era comune x indirizzare le acque nel punto che ci arrecava meno disagio,oggi che la corte e’ stata divisa e’ toccato a me il punto peggiore ed io x limitare il disagio ho costruito il cordolo in modo da non ricevere tutte le acque del piazzale e poi mi sono fatto le mie canalizzazioni.scusatemi se non ero stato chiaro da subito .grazie ancora e buon lavoro

  128. Per Marisa.
    Hai a che fare con un vicino prepotente e probabilmente rissoso e poco disposto a dialogare, per cui non devi subire, ma comunque cerca di capire le sue intenzioni comportandoti sempre con educazione: avrai così sempre ragione, se non altro per il tuo comportamento.
    Il fatto che il muro sia di sua proprietà, non ti dovrebbe impedire di mettere i mattoni sul tuo confine in tua proprietà, a distanza di 5/10 cm dal suo muro,
    Poi, se reagirà male, non ti rimarrà altro che rivolgerti da un legale.
    Amedeu e c.

  129. Grazie, amedeu, per la chiara e tempestiva risposta. Ma posso delimitare la mia proprietà con una rete posta a 5/10 cm dal suo muro, cioè sulla mia proprietà ? Scusa per l’ulteriore domanda, rimastami ‘nella penna’ nel post precedente. Con stima. Marisa

  130. Per Marisa.
    Puoi farlo, ma noi te lo sconsigliamo, non tanto per l’assurdità dell’opera, quanto perchè con il tempo tu acquisterai (per usucapione) http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale la proprietà di quei 5 cm di terreno e il confinante avrà l’obbligo di mantenere il muro in buono stato essendone il proprietario.
    Amedeu e c.

  131. Possediamo una casa con giardino confinante con una stada privata, da poco abbiamo fatto il prato verde e l’acqua finiva nella strada, la strada e un metro più bassa del livello del giardino, abbiamo risolto il problema riducendo l’acqua. Ma i proprietari della stada continuano a protestare, nonostante tutte le case della via inaffiando creano un po’ di umidità. Vorrei sapere come posso tutelarmi da queste persone. Poi a breve dobbiamo manutenzionare il muro di recinzione addiacente alla strada privata, volevo sapere se ci possono vietare il passaggio? Grazie

  132. Per Rachele.
    Per il passaggio per i lavori da fare leggi questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/accesso-e-passaggio-coattivo-in-un-fondo
    Per quanto riguarda la protesta dell’acqua che cola verso la strada, di regola i confinanti hanno ragione, in quanto si tratta di uno stillicidio (anche se sarà minimo- non lo sappiamo), per cui dovresti evitarlo.
    Amedeu e c.

  133. L’acqua è stata totalmente eliminata, ma loro si lamentano anche per l’acqua piovana che dal nostro giardino drena nella loro strada in modo naturale. Vorremo sapere , dobbiamo fare qualcosa noi? Quando è stata fatta la recinzione siamo dovuti rientrare di due metri per concedere loro di fare la strada transitabile in auto, volevo sapere quei due metri sono di nostra proprietà o loro? Anche perchè loro non fanno nessuna manutenzione alla strada e l’erba spesso la togliamo noi.

  134. Per Rachele.
    La questione è diversa da come ce la avevi prospettata.
    Se la strada è privata, ti dovevano pagare il terreno da loro occupato per la strada.
    Se avete fatto un regolare contratto e vi hanno pagato è di loro proprietà, altrimenti è vostra, e potete aprire un cancellino sulla vostra recinzione per pulirla e per non perdere il terreno per loro usucapione.
    Relativamente all’acqua, se non c’è alcun stillicidio e l’acqua non giunge dalla vostra proprietà direttamente alla loro, l’eliminazione dell’inconveniente è di loro competenza.
    Amedeu e c.

  135. Grazie per la cortese risposta.

  136. per la prima volta sono entrato nel vostro sito,sono rimasto stupito,per levostre risposte esaudienti. ora provo io con un mio caso personale,io e il mio confinante siamo proprietrari di un muro con relativa rete di recinzione alta 1,50,il confinante ha piantato una siepe di piccoli pini o specie che non consco,sta di fatto che sono diventati piu alti della recinzione e che stanno oltrepassando invadendo la mia proprieta sprcando anche , perche perdono ali aghi e di conseguenza devo sempre pulire tutti i fine settimane. Posso pretendere dal confinante che tenga tutto nel suo confine erbacce rami dei pini che sforano ,e se non fosse possibile , posso costruire una recinzione in legno alta almeno quattro metri naturalmente CHIUSA e nella mia parte di muro ,Spero tanto che sia stato esaudiente ringraziandovi anticipatamente ,e spero che mi perdoniate per l’ortografia da ingnorante. ciao atus

  137. Per Atus.
    Leggi questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/recisione-di-rami-e-di-radici-che-si-addentrano-nella-proprieta-di-un-vicino
    Per quanto riguarda la recinzione alta 4 metri, risulterebbe, per l’altezza e poi perchè esiste già una recinzione, come un tuo atto di emulazione e tela farebberop demolire.
    Leggi questo nostro altro articolo
    http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
    Amedeu e c.

  138. ho accquistato una casa circa cinque anni fa ,con un giardino occluso,confinantecon un terrene agricolo di proprieta della persona che mi ha venduto la casa.dopo questo tempo nel quale sono risultate vane le sue promesse verbali su una sua concessione di un passaggio di servitu,…….un cancello di 3 mt…..mi sono stati chiesti 15.000 euro in nero per avere questo passaggio.premetto che avrei un passaggio dalla sala hobby ma ci sono dieci scale per arrivare in giardino.giorni fa,ho fatto una cena e ho avuto grossi problemi con una persona diversamente abile.quindi per quanto riguarda …..abbattere la barriere architettoniche o accesso a mezzi di soccorso, ci possono essere i presupposti per avere un passaggio di servitu coatto??????grazie…………..

  139. Per Maurizio.
    Non crediamo.
    E’ intercluso il giardino, non l’appartamento.
    Fra l’altro tieni conto che la maggior parte delle abitazioni italiane si trovano in situazioni analoghe alla tua.
    Amedeu e c.

  140. 35 anni fa abbiamo posto un cancello a delimitare una ns. proprietà . Negli anni abbiamo consentito a persone che avevano affittato un ns. terreno per ricovero animali oltre cancello, di passare ed il cancello è stato molto tempo aperto per consentire un passaggio piu’ agevole. Poi per incuria il cancello è crollato e per mesi non è stato ripristinato ma i piantoni sono sempre rimasti in piedi. Ora, con atto notarile abbiamo venduto detto terreno specificando che entro due anni avrebbero dovuto provvedere a transitare da altra strada per accedere ricovero animali. Se ne sono fregati, sono trascorsi due anni ed abbiamo chiuso cancello. I vigili chiamati da loro sono venuti a visionare cancello e ci hanno detto che non è autorizzato. Chi ha ragione? esisteva gia’ da 35 anni, Possiamo richiedere oggi autorizzazione? Grazie

  141. Buongiorno, se posso vorrei approfittare della sua competenza per un quesito.
    Abbiamo firmato il compromesso per l’acquisto di una villetta singola. La casa era portata al tetto ed ora la stiamo terminando. Il rogito sarà effettuato a fine lavori.Sul compromesso c’è scritto che la casa veniva accettata cosi vista e gradita nello stato in cui si trova, cè anche un riferimento a eventuali servitù, che però ci era stato detto che non erano presenti. Di fianco c’è la villa gemella alla nostra sempre dello stesso costruttore. Il nostro giardino da un lato confina con il garage dell’altra villa. Praticamente per 5 metri il confine è segnato dal muro di questo garage e poi comincia un muretto con rete. Il problema è che ci siamo accorti che oltre 50 cm di tetto del garage spiovono completamente nella nostra proprietà. é un garage grande fatto a casetta e bello alto tanto da poterlo soppalcare.Inoltre anche il tubo della grondaia passa lungo il muro di confine ( sempre dalla nostra parte) e scorre lungo tutta la lunghezza del garage sotto terra, sempre del nostro terreno per poi sconfinare e scaricare nella sua proprietà.Il costruttore ora che abbiamo notato questa cosa ci ha detto che oramai abbiamo visto e gradito e cosi ce la teniamo. è cosi???Non dovrebbe essere scritta questa servitù del tubo?puo il tetto occupare il mio spazio? puo essere una costruzione al confine cosi alta? Ovviamente sui disegni tutto cio non compare.
    Scusate il post lungo, ma la situazione è complicata.

  142. Per Federica.
    Se nel compromesso c’è scritto “….. accettatta così vista e gradita, con annessi, connessi, servitù, oneri e quant’altro………..ecc” , sta ad indicare che la avete accettata con certe servitù che la casa ha.
    Di solito però le servitù del tipo di quelle che ti stai ritrovando, (in particolare il tubo di scarico che passa nella tua proprietà) vengono specificate e viene allegata al contratto una planimetria con segnata la servitù stessa (o perlomeno viene ben descritta verbalmente).
    Per la costruzione sul confine con la gronda che aggetta di 50 cm vi difendete male, in quanto non potete dire di non averla vista.
    La servitù del tubo invece può essere stata ignorata volutamente.
    Sono comunque questioni che vi possono portare ad una causa civile, con conseguente decadenza del compromesso e danno economico per voi.
    Per cui, cercate amichevolmente di risolvere la questione della tubazione facendo comprendere al costruttore che non è giusto che tale tubo passi nella vostra proprietà.
    Amedeu e c.

  143. Per Anna Maria.
    Il cancello è un manufatto che era soggetto ad autorizzazione edilizia: il passaggio invece è puramente una questione fra privati, nella quale il Comune non entra in merito in quanto è regolato dal diritto privato, tramite il ricorso ad avvocati.
    Se quindi volete intentare una causa civile per il passaggio dovete rivolgervi da un legale.
    Amedeu e c.

  144. Ciao Amadeu, scrivo di nuovo perchè la situazione si è ulteriormente complicata. Smuovendo la terra si è scoperto che oltre al tubo ci sono anche 50 cm di fondamenta del garage che sono nel mio terreno. Vero che ho accettato la casa cosi come era, ma del tubo e delle fondamenta avrei dovuto essere informata! (premetto che nelle visite fatte alla casa prima delle firme c’era l’erba alta e il tutto era mascherato).
    Inoltre sui disegni che mi sono stati presentati, dovevano essere segnati sia la grondaia che le fondamenta che il tubo. Mi puoi confermare questo?
    Penso di avere tutti i diritti di pretendere che i disegni siano fedeli alla realtà o sbaglio? Ora quello che pensiamo adeguato per sistemare la cosa è una nuova partizione dei confini in modo che fondamenta e grondaia siano dall’altra parte. (aggiungo che finora sono stati fatti i rilievi dei confini ma non sono stati ancora consegnati, a tutt’oggi risulta essere ancora tutto un terreno unico) Però secondo me è giusto e dovuto che sia una cosa a carico del costruttore e che inoltre ci deve essere liquidato il terreno che perdiamo. Non voglio andare in causa ma credo che cio che chiedo sia sacrosanto. C’è per caso un riferimento di legge sul quale posso farmi forza? Grazie saluti

  145. Per Federica.
    Per il tubo e forse per le fondamenta puoi applicare l’art. 1667 del codice civile, che parla di “danni occulti”
    Leggi l’articolo
    http://www.coffeenews.it/responsabilita-per-lavori-edili-successive-al-termine-dellappalto
    Per la gronda, riteniamo che tu abbia poche possibilità di rivalerti, in quanto manufatto visibile.
    Quindi devi regolarti sulla base di quanto sopra.
    Amedeu e c.

  146. Innanzitutto buongiorno.
    Ho costruito una nuova casa su di un terreno di mia proprietà.
    Andando avanti con i lavori, dopo un forte acquazzone, mi sono ritrovato a causa della strada comunale, confinante con la mia proprietà (starda con una pendenza che va dall sette al tredici per cento) la mia costruzione allagata.
    Per ovviare a questo problema, Voglio fare un muretto di circa 50 cm al confine con questa strada.Ho presentato la variante e non mi hanno autorizzato alla realizzazione di tale muretto “in quanto risulta in contraso con il proggetto di lottizzazione ed il Me.V.I. L’ente che non ha accordato il permesso è ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO.
    Faccio presente, a parte il problema reale dell’acqua piovana, che alttre costruzioni nella zona hanno tutte muretti anche più alti.
    L’Ente Parco ha diritto di negarmi l’autorizzazione?
    Spero di essere stato chiro e vi ringrazio per la pronta risposta.

  147. Per Luciano.
    Purtroppo se l’Ente Parco regionale non ti da il permesso, non puoi realizzare il muretto.
    Hanno il potere di farlo e purtroppo il fare presente che altri hanno realizzato i muretti (abusivi?) non ti aiuterebbe e ti creeresti solamente molti nemici.
    Ti consigliamo di scrivere una lettera al dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune (Metti il suo nome e cognome, ti potrà essere utile per stimolarlo ad intervenire) invitandolo a trovarti una soluzione per evitare l’allagamento della tua costruzione.
    Fai presente che in caso di mancato riscontro ti rivolgerai all’autorità giudiziaria.
    Amedeu e c.

  148. Grazie mille per la pronta risposta….vi terrò informati

  149. Ho una veduta in casa, al piano terra, con inferriata e vetro opaco, che da’ sul fondo del vicino; questo, da circa due anni, per farmi dispetto, mi ha fatto crescere alcune piante sempreverdi, a circa 1 mt. dal muro della mia casa per cercare con il tempo di farle crescere assai, onde limitare il piu’ possibile l’entrata in casa di luce solare. La soglia della finestra è a circa mt. 1,20 da terra. Le piante, 6 o 7, parallele alla casa, hanno ora altezza da 50 cm a 1 metro e mezzo. Cosa posso fare ? Grazie per la risposta.

  150. Per Giovanni.
    Da quanto ci descrivi sembra proprio che ci troviamo di fronte ad un “atto di emulazione” fatto da un proprietario con il solo scopo di nuocere al vicino.
    Leggi questo nostro articolo (in particolare sotto la penultima immagine, che riguarda appunto le “luci”).
    http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
    Amedeu e c.

  151. CIAO.
    MURO DI CONFINE COMUNE ALTO 75 CM RINGHIERA ALTA CIRCA 1 METRO E POSSIBILE DALLA MIA PARTE DI MURO INSTALLARE UNA RETE FRANGIVENTO A TUTELA DELLA MIA PRIVACY, FINO A 2,30/TRI.
    GRAZIE

  152. PRECISO: LA RINGHIERA E’ POSTA SUL MURETTO DI CONFINE PER ALTEZZA TOTALE DI CIRCA 1,75

  153. Per Amedeo.
    A rigore di legge potresti rialzare il muro di confine fino a 3 metri (questo agli effetti del codice civile).
    Là dove ci sono regolamenti locali (in questo caso il Regolamento Edilizio Comunale), vanno seguiti gli stessi.
    Non dovrebbe ostare nulla, salvo… l’eventuale protesta del vicino.
    Poichè tutte le autorizzazioni (compreso la edilizia libera) sono consentite “fatti salvi i diritti dei terzi”, ti suggeriamo di contattare il tuo vicino e di avvertirlo, cordialmente, di ciò che intendi effettuare.
    Questo, in quanto i motivi di protesta per fare intervenire i vigili urbani sono molteplici, e vanno dalla modifica o deturpazione, dal punto di vista ambientale, all’aggancio del frangivento ad una ringhiera a comune, ad altre malefiche piccole “invenzioni che i vicini spesso trovano e non di rado vengono ascoltati da chi poi è costretto ad intervenire.
    Amedeu e c.

  154. GRAZIE DELLA RISPOSTA.
    VOGLIO PRECISARE CHE LA RETE DI PROTEZIONE ANDREBBE POSIZIONATA NEL MIO GIARDINO A RIDOSSO DEL MURETTO DALLA MIA PARTE SOSTENUTA DA PALETTI DI FERRO PIANTATI NEL MIO TERRENO ( OPPURE SUL MURETTO DALLA MIA PARTE ) PER ALTEZZA DI MT 2.30 SENZA TOCCARE NE IL MURO COMUNE NE LA RINGHIERA COMUNE.
    IN TAL MANIERA NON CREDO DI ANDARE AD INCIDERE SUI DIRITTI DEL MIO VICINO, CON IL QUALE LA POSSIBILITA DI PARLARE E MOLTO REMOTA.
    GRAZIE

  155. ciao e complimenti x il servizio che offrite.
    ho da porvi una domanda.la linea di confine tra la mia proprieta’ e quella del mio vicino è delimitata da una rete metallica sorretta da paletti e rivestita di telo ombreggiante, questo criterio è menzionato in una scrittura privata che ha portato poi all’atto notarile con il quale si è divisa una proprieta’ prima comune.ora io intendo mettere dalla mia parte delle canne ombreggianti x una maggiore privacy e per rendere piu’ gradevole il giardino.posso attaccarmi con queste ai paletti esistenti ovviamente dalla mia parte di proprietà o devo prevederne altri?ultima domanda posso sostituire la stessa recinzione a paletti , rete e ombreggiante che si trova nel retro casa con un muro costruito sulla mia proprieta’ ovviamente dopo una concessione da parte del comune o la modalita’ di separazione trovata allora x velocizzare la cosa resta tale?grazie x la cordialita’ saluti massimo.

  156. cordiali saluti.
    Ho un problema con il mio vicino di casa,il quale ha delle finestre che affacciano sulla mia proprieta’ con soglia posta a circa 1.5 mt dal mio terreno.Ora il simpatico vicino usa tali finestre x danneggiarci i fiori buttandoci sopra chissa’ cosa e anche x buttare del cibo ai suoi gatti che così razzolano sempre nel mio terreno.Come posso proteggermi?Posso istallare delle telecamere x beccarlo sul fatto o sarò costretto a subire mio malgrado la sua maleducazione?Inoltre cosa che mi da molto fastidio quando mia moglie con la bambina stanno in giardino sole lui si affaccia a tali finestre e inizia a fissarle con insistenza fino a far abbandonare alla bambina il desiderio di giocare.Saluti Serse

  157. Per massimo.
    Se alla scrittura privata è seguito l’atto notarile, conta solo il contenuto di quest’ultimo.
    Relativamente alla messa in opera di un canniccio dalla tua parte, non dovresti avere problemi alcuni, anche se ti consigliamo di mantenere l’ombreggiante e sopra, dalla tua parte mettere il cannicciato.
    Per il rialzamento del muro, oltre che la pratica in Comune, devi avere l’autorizzazione scritta del vicino, che è comproprietario di tale muro.
    Amedeu e c.

  158. Per Serse.
    Più che un problema edilizio ci sembra che sia un caso di molestia continua che può ricadere nello stalking.
    Leggi il presente articolo:
    http://www.diyfriend.com/lo-stalking-ovvero-“la-sindrome-del-molestatore-assillante”-come-proteggersi
    Amedeu e c.

  159. Da massimo.
    Scusatemi x aver riscritto le stesse cose ma x un mio problema non visualizzavo la domanda che avevo posto.grazie x la tempestiva risposta

  160. Salve, volevo fare dei chiarimenti per quel che riguarda il confine della mia proprietà, in questo caso negozio .
    da tre anni ormai sto pagando il mutuo di questo negozio , e solo oggi mi sono decisa ad eseguire dei lavori per poter esercitare. completamente autonomo senza alcun condominio e distante un 4 metri da un altro edificio condominiale, quindi completamente separati dal mio.
    su un lato del mio locale c’è anche una parte di terreno di circa 2 m di larghezza per 5 di lunghezza..poi alla fine dei 2 m d largezza c’è appunto l’inizio dell’altro terreno appartenente all’edificio condominiale….in comune però tutti abbiamo un permesso d passaggio scritto su carta che però non specifica come..dietro al mio edificio c’è un altra entrata chiusa dove c’è il giardino della vicina d casa, quindi dopo la fine dei 5 metri del mio terreno che fino ad oggi si passava a piedi anche perchè è quasi impossibile percorrerla in automobile per arrivare al giardino della mia vicina dove tra l’altro sempre lei 30 anni fa si è costruita un box abusivo per le sue cose, e oggi insiste col dire che potrebbe usarlo per la sua automobile e ripeto quasi impossibile passare sulla mia proprietà per entrare nel suo garage o box interno al suo giardino….avrei intenzione e chiedo se fosse possibile chiudere la mia parte di terreno confinante all’altra casa ed al suo giardino avendo coque loro la possibilità di passaggio dopo il confine del mio terreno eventualmente delineando con rete o siepi o piante…..cosa posso fare?

  161. Buongiorno,Vi ringrazio in anticipo per l’aiuto che mi offrirete, complimenti il servizio da voi offerto è davvero molto utile.
    Ho un giardino rettangolare delimitato da tre lati , da una siepe di alloro. La siepe di alloro del lato più lungo del rettangolo è piantata ad una distanza di 1,50m dalla proprietà retrostante, che appartiene ad un circolo arci. Dietro questa siepe c’è una parte di rete che continua con un casotto in muratura di proprietà del circolo.
    Ho tagliato parte della siepe posizionata esattamente davanti al muro di questo casotto e mi sono accorta che il suddetto muro cade a pezzi. L’intonaco non c’è quasi più , ci sono molteplici buchi e sul tetto, proprio dalla parte della mia proprietà, mancano le tegole.
    Vorrei sapere……………a chi spettano le spese di ristrutturazione del casotto?
    Spero di essere stata chiara il più possibile, rimango in attesa si una sua risposta ed intanto colgo l’occasione per porgerle cordiali saluti

  162. Per Sonia.
    E’ una situazione che ci appare poco chiara dalla descrizione che ne fai; comunque dici che ha un box (abusivo) da più di 30 anni.
    Ebbene, se tale manufatto è abusivo, potresti richiedere sempre l’intervento del Comune .
    Questo però non crediamo possa risolverti la situazione, in quanto ciò che ti interessa è impedire il passaggio alla vicina.
    A nostro parere, sono trascorsi più di 20 anni, per cui anche se in mala fede, la vicina avrebbe acquistato il diritto di passaggio per usucapione. (a parte questo permesso scritto cui accenni).
    Ti consigliamo di recarti da un legale.
    Devi portargli delle foto del box del giardino e possibilmente una planimetria del tutto.
    Amedeu e c.

  163. Per Tania.
    Se il casotto è di proprietà del circolo, le spese di manutenzione spettano allo stesso, e tu come vicina hai l’obbligo di far passare gli operai del circolo per effettuare i lavori.
    Eventualmente chiedi per scritto l’esecuzione di tali lavori.
    Leggi questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/accesso-e-passaggio-coattivo-in-un-fondo
    Amedeu e c.

  164. Buonasera,
    avrei un problema. Abito in un terreno agricolo e accedo alla casa attraverso un passaggio sufficientemente ampio. Alcuni anni fa ho acquistato un pezzo di terreno confinante sia con la mia proprietà e sia con la strada di passaggio comune. Sul confine fra i due lotti (per intenderci quello di cui ero in possesso e quello acquistato recentemente) vi sono dei cavi di sostegno alla palificazione della linea telefonica che ostruiscono il passaggio e permettono l’accesso solo a piedi, mentre io ho la necessità di accedervi in macchina. Il vicino, proprietario del fondo nel quale vi è il passaggio, vuole costruire un muro sul confine che non mi permetterebbe l’accesso in macchina come faccio attualmente. Di fatto mi ritroverei ad essere propeietario di un appezzamento e di non potervi accedere se non a piedi. Come devo comportarmi?

  165. Per Renato.
    Riguardo ai pali della Telecom, devi contattare la società perchè sposti i cavi di sostegno (Chiederanno senza dubbio il pagamento per tale spostamento).
    Leggi poi questo nostro articolo che pensiamo faccia al caso tuo:
    http://www.coffeenews.it/servitu-costituzione-esercizio-ed-estinzione
    Ti serve comunque l’aiuto di un legale.
    Amedeu e c.

  166. Buongiorno, abito in un condominio composto da due corpi di fabbrica collegati da un giardino interno. a chiusura dei lati del giardinoci sono 2 muri di cinta alti 3m in pessimo stato. parte di entrambi questi muri di cinta è muro perimetrale di edifici a confine ( tutto quanto presente è stato costruito ad inizi ‘900). Si parla ora di sistemare il muro, ma l’amministartore dice che pur essendo i entrambi i muri di recinzione, solo 1 è di competenza del condominio, mentre l’altro è a carico del vicino.
    LA cosa pare alquanto bizzarra, in quanto credo che fino ad una certa altezza il muro sia di competenza del condominio e da una quota in poi diventi muro di casa a carico dei proprietari delle case stesse. A supporto di tale ipotesi, la casa su un lato è stata ristrutturata pochi anni fa ed il muro a confine è stato intonacato e dipinto solo dai 3m di quota in su.
    Grazie mille in anticipo

  167. Par Dario
    La manutenzione deI muri a confine, siano essi di cinta o parte di fabbricati, in generale va effettuata da entrambi i confinanti
    Vi sono però moltissimi casi, e tutti il codice civile non può chiarirli (Per assurdo un terreno che confina con un grattacielo)
    Per comprendere meglio leggi quanto riportato sotto:
    “Qualora il muro comune regga solo l’edificio di B, il proprietario A può astenersi dal pagare la sua quota dei lavori, rinunciando però alla comunione dell’intero tratto di muro. Da chiarire che tale rinunzia non comprende la rinuncia al suolo sottostante che rimane di B.”
    Lo ritroverai nel contenuto di questo nostro articolo, che forse potrà aiutarti.
    http://www.coffeenews.it/quali-sono-gli-obblighi-dei-comproprietari-per-la-riparazione-di-un-muro-a-comune
    Amedeu e c.

  168. Salve, in questi giorni diventerò proprietaria di un terreno che era di mia madre e di cui già in una metà hanno costruito la loro casa circa 10 anni fà i miei 2 fratelli. l’altra metà è destinata a me ed a mia sorella. la nostra parte si trova nella parte iniziale del terreno, quindi loro hanno diritto al passaggio. da qualche giorno hanno deciso di recintareil terreno, fare la strada e mettere il cancello tutto con materiali di prima qualità, siccome io non ho intenzione per di costruire casa nel terreno, e non dispongo della cifra che mi è stata chiesta, volevo sapere se sono obbligata a partecipare a tutte le spese, o posso partecipare solo a quelle per il rifacimento della strada e per quanto riguarda il cancello ed il recinto possono mettere dall’inizio della loro proprietà? anche perchè a me e a mia sorella non interessa recintare il terreno e quindi mi sembrerebbe una spesa superflua

  169. Per Tiziana.
    Tramite un tecnico di fiducia fai picchettare il passaggio per la sua individuazione sul terreno.
    A questo punto i tuoi fratelli possono aprire un cancello in corrispondenza del passo.
    Per delimitare la tua proprietà dal passaggio, basterà un cordolo di cemento, una rete bassa, un fosso o altro che non sia gravoso come spesa e da suddividere fra di voi (anche in parti uguali).
    Se i tuoi fratelli vogliono una recinzione migliore se la devono pagare.
    Amedeu e c.

  170. Buongiorno, sono proprietario di una villetta, circondata da un piccolo terreno, il tutto delimitato da un muro di cinta. Per accedevi esiste un diretto di passaggio su una strada privata sterrata mal messa di circa 800 metri e i proprietari (4) non ne vogliono sapere di aggiustarla. Proprio alle spalle del mio accesso esiste una stradina privata asfaltata (usata dai proprietari delle 8 villette che sorgono ai lati di quest’ultima), che termina proprio a ridosso del mio muro di cinta.
    Ho chiesto a tutti i confinanti di poter acquisire il diritto di passaggio in virtù del fatto che per me sarebbe più comodo, mi farebbe risparmiare quasi 2,5 km per arrivare alla villetta, ma solo 1 si è opposto. Cosa posso fare?
    Vi è altro modo per ragiungere l’obbiettivo?
    grazie di cuore.

  171. Per Alfio.
    Purtroppo hai bisogno dell’autorizzazione di tutti i proprietari.
    Offrendo una somma a questo vicino, come risarcimento, potresti offendere gli altri sette , in quanto sono segreti che durano poco.
    La cosa che puoi fare, invece, è di proporre a questi 8 proprietari di effettuare un lavoro di miglioria alla strada. Lavoro che potresti individuare con l’aiuto di un tecnico della tua zona.
    Amedeu e c.

  172. Il mio vicino a messo una ringhiera in ferro battuto sul ciglio della strada dove lui non ha diritto di passaggio impedendomi cosi l’accesso di un mezzo pesante che prima passava ora non piu’. La ringhiera a le l’ance a punta un po’ arrotondate ma secondo me sempre pericolose se un bambino su una bici va a sbattere contro rimane attaccato a queste punte. Lui sostiene di poterla installare poichè (dice lui che il muretto della strada la fatto lui) e che le lance essendo un po arrotondate non sono pericolose. ciao grazie per la risposta.

  173. Per Antonino.
    Per quanto riguarda la pericolosità delle lance della ringhiera, devi scrivere una lettera al comandante dei vigili urbani (nome e cognome del medesimo) chiedendo un intervento di verifica, anche in base ad eventuali permessi edilizi che il tuo vicino abbia avuto o meno.
    Per la parte di occupazione del tuo accesso, devi rivolgerti da un geometra professionista della tua zona, il quale verificherà, in base a planimetrie catastali o progetti comunali, la sussistenza o meno di tale abuso.
    Amedeu e c.

  174. Salve.
    ho acqistato da circa un anno una casa con annesso giadino di proprità.
    il confine con il vicino e delimitato da una muretto di circa 60 cm e sopra da una recinzione in metallo alta 1,20 m.(opera fatta e pagata interamente dal vicino prima delle mia venuta).
    Posso io apporre su questa struttura in metallo una finta edera per creare un po di privicy?devo chiedergli l’autorizzazione oppure essendo nella mia parte di proprità posso in qualunque momento apportare questa modifica?
    grazie

  175. Per Carmine.
    Ti consigliamo di parlare con il vicino, adducendo qualsiasi scusante per tale intervento.
    L’opera in se stessa è piccola cosa e probabilmente nessun tecnico o vigile urbano si sentirebbe di contestarla, ma per i buoni rapporti di vicinato è sempre auspicabile chiarire a voce, tanto più che la recinzione è di sua proprietà.
    Amedeu e c.

  176. sarà pure di sua proprietà,ma visto che delimita anche la mia di proprietà è possibile che legalmente io non possa applicare tale siepe senza chiedere il consenso.
    e se volessi creare una mia recinzione?
    posso farla?dovrei chiedere di spostare la sua visto che si trova tra le due proprietà?
    grazie

  177. Per Carmine.
    Nella risposta ti abbiamo detto, che difficilmente un vigile urbano o un tecnico del Comune, se chiamati dal vicino, interverrebbero per tale piccolezza.
    Il consiglio che diamo sempre a tutti coloro che ci chiedono risposte inerenti questione come la tua , è simile a quello dato a te,
    Comunque puoi agire come meglio credi.
    Non ti conviene fare una recinzione nuova, sarebbe una bruttura e spenderesti denaro per nulla.
    Amedeu e c.

  178. Buonasera complimenti per l’ottimo servizio che offrite, volevo porvi un quesito, abbiamo delle piante cioè dei vasi contenenti piante poste su un pianerottolo di una nostra vicina di casa, voglio precisare che questa abitazione è di proprietà di tizia ma attualmente la utilizza un figlio che si chiama caio, quindi proprietà per 1/2 di tizia, ancora vivente, poi l’altro 1/2 appartiene a sembronio che sarebbe il papà di caio che è deceduto da un mese, fino ad ora questi Signori ci hanno fatto lasciare le piante li senza nessun problema, ora invece per una questione di dispetti l’altra figlia di tizia che vive fuori ma viene saltuariamente d’estate, ma non abita li, ci ha fatto scrivere una lettera dicendo che essendo loro possessori di quell’immobile dobbiamo rimuovere le piante immediatamente perchè gli precludono la visuale della finestra non è vero perchè solo alcuni rami sono alti ma la finestra che non viene mai aperta è libera, poi scrivono che li muro non respira, premetto che le piante non sono poggiate al muro, inoltre essendo ancora la madre vivente la lettera non la dovrebbe scrivere la mamma anche se è invalida ed abita con un’altra figlia? poi non dovrebbe essere l’altra figlia che assiste la madre a scriverci per pretendere di spostare le piante? questa figlia che vive fuori all’estero può scriverci leggittimandosi possessore proprietariadi questo immobile se la Mamma ancora è vivente quindi lei ancora non rientra nel complesso ereditario, inoltre lei non si parla con la Madre, ma ha coinvolto il fratello ed insieme hanno sottoscritto questa lettera, poi per quanto noi sappiamo forse quel pianerottolo che è stato rialzato è suolo pubblico cosi risulta dal foglio di mappa, se tutto questo è vero cioè che si tratta di suolo pubblico possiamo lasciare li le piante? se queste non danno intralcio dobbiamo spostarle? a cosa andiamo incontro se non spostiamo queste piante? quali sono le sanzioni o la condonna?
    Grazie per la vostra gentile collaborazione.
    Distinti saluti attendo una vostra risposta.

  179. Per Cristian.
    Da questo infinito giro ti parentele (madre, padre, figlio, fratello, tizia, caio, sempronio ecc.) emerge una sola realtà.
    Le piante sono su di una proprietà che non è la tua, quindi, a meno che non sia suolo pubblico, come tu ipotizzi, ma che devi accertare tramite visure effettuabili da un tecnico abilitato (geometra) dovresti spostarle.
    Amedeu e c.

  180. Salve, vi scrivo per una questione inerente il c.d. “diritto di panorama”.
    Un mio vicino ha costruito, di recente, un immobile e mi ha chiesto di abbattere dei pini, che si trovano nella mia proprietà e posti a mt.3 dal confine, in quanto tali alberi gli coprono il panorama.
    Considerando, pertanto, che gli alberi di pino sono preesistenti alla costruzione del suo immobile e che gli stessi rispettano le distanze (se non sbaglio per gli alberi ad alto fusto, la distanza è proprio di mt.3 dal confine), il mio vicino può “obbligarmi” ad abbattere gli alberi?
    Grazie

  181. Scusate, ho sbagliato titolo dell’articolo. Posso, comunque, lasciare la domanda/commento e sperare in una risposta?

  182. Per Tania
    Se sono posti a distanza uguale o superiore ai 3 metri non può fare nulla, salvo il chiederti che le radici e le fronde non entrino nella sua proprietà.
    Leggi questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/recisione-di-rami-e-di-radici-che-si-addentrano-nella-proprieta-di-un-vicino
    Amedeu e c.

  183. Per Tania.
    Già data la risposta.
    Amedeu e c.

  184. Molte grazie!

  185. ciao, vi espongo il mio problema. Il mio fondo è diviso da quello del vicino da un muretto di circa 120 cm. Il vicino ha elevato il muro per un tratto per farne la parete di un locale bagno che si è creato. Mi chiedo se sia legittimo. grazie.

  186. Per Federico.
    Il bagno deve rispettare la distanza dal confine prevista dal Piano Regolatore per la tua zona.
    Amedeu e c.

  187. scusami se ti disturbo di nuovo, ma ho letto che il vicino può costruire in appoggio al muro di confine che si presume comune. Tieni presente che dal mio lato nel raggio di 10 metri non vi sono costruzioni. Puoi fornirmi ulteriori chiarimenti?
    quello che non capisco è: solo i locali bagni sono soggetti a particolari disposizioni in materia di distanze dal confine, o tutti i locali? Il locale bagno è cmq privo di licenza, ma vorrei capire se ed in che modo, l’aver costruito in appoggio al muretto di confine e senza quindi alcuna distanza, vada a ledere anche diritti soggettivi. grazie

  188. Per Federico.
    In Italia si applica il codice civile, e quindi le distanze da esso previste dal confine (mt 1,50) fatto salve le zone ove vi siano regolamenti locali che dicano diversamente.
    Il tuo Comune avrà sicuramente un Regolamento Edilizio comunale ed un Piano Regolatore o Regolamento Urbanistico con la relativa Normativa descrittiva.
    Fra l’altro la legge 73/2010 ha previsto la possibilità di edificare senza la DIA come edilizia libera. Ciò non vuol dire che non debbano essere rispettati i parametri previsti.
    Le Regioni e quindi i Comuni hanno recepito tali direttive, ma possono esservi delle differenze fra una Regione e l’altra.
    Devi quindi recarti presso l’ufficio Urbanistica o Edilizia Privata del tuo Comune e chiedere (per la tua zona individuata in cartografia) quali sono le distanze da rispettare per i manufatti ed in particolare per i bagni.
    Amedeu e c.

  189. BUONGIORNO E GRAZIE IN ANTICIPO DEI CHIARIMENTI CHE RICEVERO’.
    UN LATO DEL MIO GIARDINO ( CIRCA 30 MT ) CONFINA CON GIARDINO VICINO E LA DIVISIONE E’ COSTITUITA DA UN MURETTO DI CIRCA 70 CM CON SOPRA UNA RINGHIERA DI CIRCA 90 CM. GIA’ COPERTA DA RETE FRANGIVENTO. ( IN TOTALE CIRCA 1,60 METRI , OVVIAMENTE IN COMUNE )
    VORREI APPOGGIARE ALLA RINGHIERA COMUNE ( DALLA MIA PARTE ) UNA RETE METALLICA FRANGIVENTO PIU’ ALTA DI QUELLA ATTUALE DI CIRCA 80/90 CM COSI ARRIVANDO A CIRCA MT 2,50.
    CREDO DI ESSERE NEL DIRITTO DI POTERLO FARE CONSIDERATO CHE NON SUPERO I 3 METRI E CHE TRATTASI DI SEMPLICE RETE.
    POSSO FARLO. GRAZIE DELLA RISPOSTA

  190. Per Amedeo.
    Ti abbiamo già dato la risposta e la troverai fra i commenti dell’articolo dal quale ci hai scritto.
    Amedeu e c.

  191. mia suocera possiede un appartamentino accatastato come magazzino, al piano terra del condominio dove abitto, dotato di tutti i servizi, luce acqua gas.e piccolo bagno finestrato,
    ma non ha abitabilità perchè i soffitti sono di altezza inferiore di quanto prevede la legge (mi pare siano alti 2,40 m). Si può adibire comunque tale edificio ad abitazione? Si rischia di incorrere in qualche sanzione se si abita in un appartamento che non ha l’abitabilità?
    cordiali saluti
    Paola

  192. Per Paola.
    Un appartamento di civile abitazione deve essere conforme ai parametri di legge ed inoltre avere l’autorizzazione comunale e l’abitabilità.
    Nel caso di vecchi edifici, deve comunque avere i parametri in regola per ottenere l’abitabilità.
    Quindi non puoi adibirlo ad abitazione e potresti incorrere in una denuncia di lavori abusivi, che oltre che l’aspetto civile, ha anche il risvolto penale.
    Amedeu e c.

  193. Buongiorno
    sono proprietaria del piano terra di una casa con scoperto privato. L’abitazione al piano superiore è di proprietà del vicino ed è in affitto.
    Il tutto in cortile privato dove è stata costituita la mia servitu’ di passaggio
    per ogni mezzo ed uso.
    Inutile dire che tale vicino è un prepotente e incivile, mi viene proibito di appoggiare qualche pianta fuori dal mio ingresso , mentre il suo inquilino ha fatto un magazzino di cose varie da giocattoli scarpe piante biciclette e altro fuori dal suo ingresso che è a pochi cm dal mio.
    In poche parole io non posso usare la mia servitu’ per nessun motivo se non quello di entrare a casa, il suo inquilino puo fare quello che vuole.
    ho chiesto gentilmente se potevo esporre per qualche ora al giorno una gabbia di canarini. mi ha risposto come non posso scrivere che e tutto suo e io non posso mettere niente-
    Sono cosciente che la sua proprietà è sua , ma mi chiedo ho o non ho qualche diritto sulla mia servitu’. come mi devo comportare? grazie

  194. Per Barbara.
    Purtroppo quando si trovano i vicini come i tuoi si deve penare.
    Non perdere la calma ed usa sempre la gentilezza, dimostrerai di essere superiore.
    Devi leggere attentamente il contratto nel quale hai la servitù di passaggio.
    Se in tale servitù è contemplato anche il passaggio con una macchina (….per ogni mezzo ed uso) devi fare scrivere una lettera da un avvocato nella quale si inviti a lasciare libero lo spazio per tale uso. Naturalmente dovrai esercitarlo almeno qualche volta l’anno.
    Poi seguita a mantenere il tuo controllo e se non adempiono, nuova lettera del legale (più decisa).
    Riguardo al canarino e alle piante, dovrai accontentarti di tenerle in casa.
    Amedeu e c.

  195. Grazie amedeu
    purtroppo sto penando da 10 anni
    domani ho appuntamento con un legale sono stanca di subire e la mia gentilezza ormai è al limite.

  196. Buongiorno,mi trovo nel comune di Latina,in zona agricola.Vorrei costruire un gazebo 6×6, sostenuto da 4 colonne in muratura,con copertura in telo o canne,per non chiedere permessi a costruire.Posso?,ed a che altezza debbo mantenermi?Grazie anticipatamente.

  197. Per Marco.
    Purtroppo quasi nulla si può costruire senza una pratica comunale, ed il gazebo che vuoi realizzare, pur avendo il tetto in canniccio, come dici, ha delle colonne o pilastri in muratura, per cui ti occorre un tecnico professionista abilitato che ti prepari la dovuta pratica comunale, con l’eventuale documentazione sismica, e ti segua la direzione dei lavori.
    Amedeu e c.

  198. Buongiorno, stavo rifacendo la pavimentazione del viale di casa e volevo mettere dei faretti ad incasso nel muro confinante, ma il vicino me lo ha vietato dicendo che il muro è di sua preoprietà ed è costruito al limite del confine sempre nel terreno di sua proprietà. Il problema delle luci l’ho risolto mettendole ad incasso a terra ma adesso sarebbe mia intenzione mettere sulla mia proprieta ad una distanza di pochi centimetri dal muro dei paletti con una recinzione ed applicare insieme alla rete metallica una rete ombreggiante che mi permetta di mantenere la mia privacy.
    Posso mettere la rete ombreggiante senza avere ulteriori problemi dal vicino?, preciso che la sua abitazione è a 3 mt. dalla struttura che vorrei fare.

  199. Per Attilio.
    Se la recinzione con ombreggiante non tocca il suo muro ed è nel tuo terreno, non vediamo come possa protestare il tuo vicino,
    A meno che tu non gli tolga una visuale del mare o dei monti.
    Amedeu e c.

  200. Salve
    il confinante ha messo una rete nel nostro
    giardino condominiale che divide la sua proprietà dalla nostra.
    Il problema è che ha chiuso una lingua di terreno che è laterale al palazzo.
    In pratica il suo confine inizia dal muro del nostro palazzo. Se ci casca qualcosa
    dai balconi sotto non possiamo accedere al terreno.
    Se dovessimo riparare i balconi si entrerebbe nella sua presunta proprietà.
    La rete non dovrebbe esser collocata almeno 3 metri dal perimetro del muro?
    Di fatto la rete interrompe un pezzo di perimetro. E’ legale?

  201. Per Giorgio.
    Se vi cade qualcosa dalla parte di questo vicino, per legge potete recuperarlo.
    A tale proposito leggi questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/accesso-e-passaggio-coattivo-in-un-fondo.
    Relativamente al diritto che aveva di chiudere, se l’area è condominiale, è sufficiente che vi rivolgiate all’amministratore del condominio, chiedendogli di intervenire riportando il tutto alla situazione originaria.
    Amedeu e c.

  202. Buongiorno a tutti,
    premetto che abito in una bifamilare…
    Il mio vicino di casa da qualche giorno, ha innalzato la rete di confine della parte davanti e della parte del retro con del ‘proteggi vento’ (se così si chiama) di colore verde scuro alto più di due metri legato a dei pali che lui stesso ha deciso di posizionare con dei lacci di plastica bianchi. Non uno strato ma due, per coprire al 100% la visuale.
    A parte il fatto che il tutto è antiestetico per la mia abitazione che a mio avviso perde di bellezza, ma soprattutto mi sento chiusa e soffocata, non riesco più ad avere contatti con gli altri vicini di casa delle abitazioni situate a qualche metro e nessuna visuale di niente !!!
    La domanda è…. Può farlo o ci sono delle regole che lo impediscono dato che il confine è anche mio e le abitazioni non sono indipendenti ???
    Grazie……………..

  203. Buongiorno Amedeu, i mie complimenti per la chiarezza e semplicità con le quali rispondi ai molteplici quesiti che vengono posti. Il mio problema sicuramente accomuna molte persone ed è questo:
    Nel 2008 ho acquistato una casetta con un terreno di 650 mq il tutto frazionamento di un’unica proprietà con tre case. Il mio confina in linea retta con le altre due abitazioni delimitata da una rete metallica di alt. 1,50 posta su un cordolo di cemento armato. I rapporti con uno dei vicini sono pessimi,ti dico solo che la lei è una gattara,trovo continuamente piatti di carta nel mio giardino in più ha anche un cane lupo che non tollera i gatti quindi puoi immaginare e dulcis in fondo la signora in questione tutte le mattine pulisce la sua pavimentazione in prossimità della sua entrata che confina proprio con la finestra della mia cucina semplicemente con un getto d’acqua uscente da un tubo riversando sulla mia pavimentazione tutta la sporcizia del suo cane e altro creando ciò che potete immaginare dalla mia parte. Ora vorrei cortesemente sapere, dato che non ho nessuna intenzione di chiedere nulla, se posso innalzare nella mia proprietà a ridosso della rete di recinzione senza procurare danno alcuno un muro per difendere la mia privaci la mia igiene e far si che il cane altrui non abbia la vista di eventuali gatti che transitano nella mia proprietà. Se fosse di quanto posso alzare il muro? Ti faccio presente che su un tratto di confine su cui vorrei alzare il muro ci sono due finestre dell’abitazione dell’incivile che distano dalla rete 1,70. Rimango in attesa di una tua risposta,nel frattempo ti ringrazio e mi scuso per lo sfogo, ciao

  204. Per Sissi.
    Quando dici che le abitazioni non sono indipendenti, vuol dire che fanno parte di uno stesso condominio?
    In questo caso occorre l’autorizzazione condominiale.
    Il problema della rete verde frangisole, alta 2 metri, difficilmente la troverai citata nel codice civile.
    L’unico aggancio al c.c lo potrai forse trovare leggendo l’ultima parte di questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
    Amedeu e c.

  205. Per Carlo.
    Relativamente alle distanze di c.c devi leggere questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/le-vedute-come-si-definiscono-e-si-esercitano.
    Se la divisione con la vicina è costituita, come tu dici, da un cordolo di cemento con soprastante rete metallica alta mt 1,50, non ti converrebbe, dalla tua parte, applicarci dell’ombreggiante verde, in maniera da costituire una barriera, sia per i piatti che volano, che per la vista degli animali domestici.
    Per il rialzamento di un muro, dovresti chiamare un tecnico abilitato professionista della tua zona, che vista la situazione, potrà confermarti, o meno, la buona riuscita di un progetto presentato in Comune.
    Amedeu e c.

  206. Ti ringrazio per la veloce risposta, credo anch’io sia il caso di affidarmi ad un tecnico per risolvere il caso, grazie ancora un cordiale saluto

  207. La mia casa fa parte di un Residence di sei villette.
    La mia abitazione e quella del vicino in questione, sono 2 bifamiliari.
    Il giardino davanti e quello del retro sono stati separati fino a qualche giorno fa da una normale recinzione posta al momento della costruzione delle case.
    Finchè una mattina s’è svegliato e ha deciso di innalzare questa barriera alta più di 2 metri !
    Prima di far questo atto, non usciva nemmeno dalla porta per evitare di vedere me e la mia famiglia, anzi usciva solo quando era certo fossimo tutti fuori casa per lavoro. Da quando ha innalzato la barriera esce in giardino perchè evidentemente si sente forte….
    O non so… Avevamo provato ad istaurare un rapporto di buon vicinato ma evidentemente non ci simo riusciti.
    Ho letto l’articolo degli atti di emulazione…. Ti ringrazio molto per la tua delucidazione.
    In ogni caso ci siamo recati dall’agenzia immobiliare e dal proprietario di quell’abitazione, in quanto sono solo degli affittuali, non proprietari.
    Non ne sapevano nulla entrambi.
    Ciao e Grazie.

  208. Per Sissi.
    Ci poni la questione sotto due aspetti:
    il primo è il diritto di ogni persona ad avere la propria privacy : ricorda che a questo mondo non siamo tutti uguali ed ognuno ha i propri problemi.
    Il secondo di natura puramente tecnica, riguarda questa barriera.
    Non dici di quale materiale l’ha innalzata: di muratura, di lamiera, di legno, con rete verde frangisole?
    A secondo del materiale e delle caratteristiche costruttive, può essere abusiva o meno.
    Altro aspetto riguarda l’eventuale panorama che vi potrebbe togliere.
    Per questo leggi i nostri articoli posti nella categoria “diritto”
    Amedeu e c.

  209. Leggendo le v/s risposte molto chiare e intelligenti mi è venuta voglia anche a me di fare una domanda. L’inquilino sovrastante il mio appartamento ha un piccolissimo giardino (e per far comprendere la grandezza dello stesso ci può stare parcheggiata una Panda) confinante con il mio (abito a piano terra) e al momento dell’acquisto dell’immobile vi feci un muretto di recinzione con regolare DIA (vi era solo un cordolo di cemento a pari del terreno come divisorio delle proprietà), il muretto fu fatto alto c.a. 40 cm. e sopra di esso una ringhiera zingata alta c.a. 65 cm. riportante i motivi della ringhiera della terrazza sovrastante. Nel mio giardino ho messo un’ombrellone a braccio un discreto tavolo con relative sedie ed era diventato uso normale cenarci la sera fuori per il fresco invitare gli amici per le quattro chiacchere insomma un posticino incantevole da tutti invidiato, e, giusto dalla parte dell’altro giardinetto vi è la cosidetta “vista panoramica” Questa è la descrizione del posto per far capire cosa è accaduto; i signori che abitano sopra di noi hanno un cane che da quando sono venuti ad abitare utilizzano questo, chiamiamolo giardino, come latrina per il loro animale il posto è incolto con erbacce alte con escrementi e orine mescolati all’erba alta escrementi che restano sul posto finché il sole non li essicchi totalmente, tant’è che ho fatto una sequenza fotografica (foto che portano impressa anche la data) per avere un domani testimonianza del fatto. Tuttociò non mi permette più di utilizzare quell’angolino intimo che tutti invidiavano per il motivo che la visione di quegli escrementi, del maleodore e miasmi di insetti che tutto ciò attirava, cosi In modo gentile e garbato gli ho fatto presente il tutto e la risposta è stata stupefacente: IO PAGO L’AFFITTO IL GIARDINO E’ MIO E FACCIO CIO’ CHE VOGLIO . Cosi dopo una settimana di mia assenza al rientro mi sono trovato a distanza di c.a. 50cm. dal mio muretto una una serie di paletti in ferro inseriti nel terreno che sorreggono una rete in plastica frangivento alta allincirca 1,65 cm. messi alluopo per non vedere simile spettaccolo naturalmente lasciando inalterato l’odore e gli insetti, tutto ciò mi ha causato anche un danno esistensiale inquanto ho perso forse l’aspetto più interessante cioè la “vista panoramica”. Capisco che l’aspetto che ho descritto è probabilmente di competenza ASL ma chiedo se ci sono anche degli estremi per una tutela di legge. Sono stato lungo ma per far capire dovevo descrivere la scena. Grazie Luciano40

  210. In allegato alla richiesta del 18/09/2011 un Post Scrittum: cosa avverrà nella striscia di terra che si è venuta a creare , quella di cm. 50, tra il mio muretto e il telo ombroso ancorato rigidamente su ambo i lati?, dove l’erba non verrà mai tagliata e sarà ricettacolo di qualunque rifiuto di tutto e di più !? Nuovamente grazie Luciano40

  211. Per Luciano40.
    Certo, hai ragione, ma purtroppo, da situazioni incresciose quali quella che si crea fra due confinanti che non si trovano d’accordo fra di loro, e dove non c’è altra alternativa, nascono poi delle soluzioni altrettanto ingestibili.
    Conviene perciò cercare sempre un accordo bonario fra vicini.
    Il nostro compito è quello di dare dei consigli tecnici, ammesso che esistano, ma ci sforziamo sempre di consigliare la calma e il buon vivere fra confinanti.
    Amedeu e c.

  212. Per Luciano40.
    Oltre che a fare intervenire la ASL per motivi di igiene pubblica, ti possiamo solo consigliare di cercare un accordo con il vicino.
    Altrimenti dovrai ricorrere da un legale.
    Non siamo però riusciti a trovare agganci al diritto ed al codice civile in particolare
    Comunque leggi questo nostro articolo, può darsi che ti possa aiutare:
    http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
    Amedeu e c.

  213. Ciao,sono proprietario di un fabbricato industriale con terreno attiguo.
    Il proprietario del fabbricato confinante, da diversi anni ha installato
    dei silos contenenti alcuni materiale tipo cemento,altri tipo catrame
    ed altri liquidi infiammabili. I silos sono alti più di 10 metri.A che distanza
    dovrebbero stare dal mio confine ? Grazie anticipatamente !

  214. Per Ivan.
    Devi fare due verifiche.
    La prima presso il Comune, leggendo la normativa relativa alla zona industriale per sapere se esistono distanze da rispettare, in base all’uso e tipo di edificio realizzato.
    La seconda presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ufficio Prevenzione, dove chiederai di parlare con un ufficiale tecnico.
    Avrai tutte le risposte che cerchi.
    Amedeu e c.

  215. Ciao a tutti,

    Sto per acquistare il posto auto che vedete in figura:

    http://imageshack.us/photo/my-images/220/postoauto.jpg/

    Si accede al posto auto nel verso indicato dalla freccia.

    La porticina che si vede, internamente al posto auto, dà su un cosiddetto “BENE NON CENSITO DI PROPRIETA’ COMUNE” (come da visura catastale): in sostanza l’intera parete, munita di porticina con chiave di cui solo l’amministratore è in possesso, è in realtà una griglia che dà su un cortile che serve esclusivamente per far passare l’aria nell’intera autorimessa.

    Volendo tutelarmi contro la sosta selvaggia, ho due opzioni:

    a) Dissuasore a ferro di cavallo, impedendo l’accesso alle auto ma non ai motorini; con questa soluzione il passaggio pedonale è garantito camminando normalmente, è interdetto l’accesso alle sole auto diverse dalla mia, ma potrei trovarci un motorino non autorizzato;

    b) Una catenella (in plastica? in acciaio?) che metto all’ingresso, da muro a muro, costringendo chi vuole attuare la sosta selvaggia a romperla. In questo modo si evita il parcheggio sia alle auto che ai motorini, ma per il passaggio pedonale è necessario passare sotto alla catenella, posta ad una certa altezza dal suolo. Dovrei mettere anche dei cartelli rifrangenti appesi alla catenella, in modo da renderla ben visibile.

    Vorrei chiedere il vostro parere, ovviamente altre risoluzioni sono possibili, sentitevi liberi di dire la vostra senza problemi.

    Le uniche certezze che abbiamo sono:

    a) Non posso trasformare il posto auto in un box, seppure il lato a disposizione si presti a tale opera, perché devo garantire quantomeno la servitù di passaggio pedonale;

    b) Non posso lasciare la situazione così com’è senza fare nulla, perché sarebbe un’incentivazione alla sosta selvaggia.

    Ciao e grazie in anticipo per i vostri consigli, anche legali, che vorrete fornirmi!

  216. Sono proprietario di un appartamento posto al pian terreno di una villetta bifamiliare, con ingressi totalmente separati. con muretto anteriore che delimita la mia proprieta’ dalla strada, e un piccolo muretto di metri 1,50 e alto 1,70 che delimita la mia proprieta con quella del mio vicino.Domanda.
    Ritenete che il muretto posto d’avanti alla mia abitazione confinante con la strada , sia di mia esclusiva proprieta. Ritenuto , che l’inguilino di sopra, su questo muretto, voleva fare istallare il contatore del metano. Preciso inoltre, che sul muretto in questione, non vi è appoggio di nessun tipo da parte dell’appartamento posto al primo piano.

  217. Per Possessore.
    Leggi questo nostro articolo.
    Dovrebbe aiutarti a trovare la soluzione.
    http://www.coffeenews.it/parcheggio-privato-tutelarlo-con-un-dispositivo-pratico-e-idoneo
    Amedeu e c.

  218. Per Gaetano.
    Il muro di cinta di una casa di 2 o più appartamenti, è comune a tutti i proprietari, così come lo sono le fondazioni, i muri maestri, le facciate, il tetto ecc.
    Quindi il vicino può installare il contatore.
    Essendo però un condominio, anche se di sole 2 famiglie, deve mettersi d’accordo con l’altro proprietario, circa la posizione più consona.
    Amedeu e c.

  219. Ciao amedeu, avevo pensato anch’io al cosiddetto dissuasore a ferro di cavallo, ma questo non mi tutela dai motorini, che possono passare sia a destra che a sinistra del dissuasore. Stiamo parlando di un posto auto di 23 mq, siccome l’ho pagato tanto, mi sembra scorretto che la gente ci si piazzi gratis, considera che già ieri ho trovato il posto con un’auto dentro e non ho potuto parcheggiarci! L’unica è la catenella d’acciaio!

  220. Salve, vorrei porre alla vostra attenzione il mio problema.
    Ho comprato un terreno agricolo sul quale non è previsto alcun tipo di recinzione, così riportato dalla destinazione d’uso. Ma il problema si pone con un gregge che passa tutti i giorni e fa qualche danno. Ci sono poi i soliti incivili che scaricano qualche rifiuto a volte anche ingombrante oltre che buste piene.
    Allora mi chiedo se sia possibile chiuderla per tali motivazioni e se bisogna presentare un progetto per la realizzazione di una recinzione con pali in cemento e rete metallica, travette come quelle per i solai in cemento in edilizia.
    Ovviamente tale recinzione non viene “fissata” con cemento ma solo interrati i pali.
    Grazie per la riposta

  221. Salve, sono proprietario di una villetta bifamiliare, con il mio vicino ci divide sul pianerottolo e un pezzo di giardino con una ringhiera,
    in più il davanti alla casa che guarda sulla strada abbiamo entrambe una siepe,
    in questi giorni è venuta a dirmi che vuole togliere la siepe e costruire un muro tutto intorno alla casa togliendomi il sole, io non ho dato nessun consenso, ma il vicino mi ha risposto che lo può fare ugualmente, faccio una premessa è da 10 anni che pian pianino sta modificando la casa, fin quando era il retro , non ho detto niente per quiete vivere, anche se il vicino non si è mai preocupato ad avvisarmi (ovviamente per il davanti con riluttanza ha dovuto avvisarmi) che ci sarebbero stati effettuati lavori edilizi non da poco sia dentro casa che fuori, ben sapendo che ho un ragazzo autistico che mi ha costretto a uscire di casa per tenerlo calmo dai rumori dismartellamento, il lavori vengono effettuati quando lui è assente.
    Però adesso in questo momento che sto scrivendo ha già tolto (il suo muratore..!!) la sua fioriera del pianenerottolo che ci copriva pò di privacy, è sta mettendo delle piastrelle rosa (erano grige), che in realtà a me ha detto che cambiava solo alcune piastrelle dei gradini che si erano staccate.. ..Sono andato all’ufficio tecnico per informarlo, mi ha risposto che lo può fare perchè fin quando sono delle piastrelle non rovina la facciata.
    Adesso le chiedevo come posso muovermi e tutelarmi da questo vicino che non ha intenzione di fermarsi.
    La ringrazio per l’attenzione, spero di essermi fatto capire.
    Distinti saluti

  222. Per Claudio.
    Il fatto di non permettere la recinzione di terrenoi agricoli dipende da molti fattori, non per ultimi i motivi di sicurezza, per accesso in caso di incendio; ma incide anche il libero passaggio per la caccia.
    Comunque, molti terreni agricoli (per i motivi che adduci tu) sono recintati con recinzione provvisorie.
    Riteniamo però che nessuno abbia chiesto l’autorizzazione al Comune, per cui è a proprio rischio e pericolo.
    Amedeu e c.

  223. Per Ivo.
    Fino ad ora il tuo vicino ha eseguito (da quello che ci dici), solo lavori di edilizia libera e di ordinaria manutenzione.
    Il fatto che però esegua una recinzione con un muro, in luogo di una siepe, cambia aspetto, in quanto occorre l’autorizzazione del Comune.
    Devi essere sicuro del lavoro che esegue, e per questo scatta delle fotografie della recinzione, prima e durante il lavoro (qualora esegua il muro)
    Poi con le stesse recati presso l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune, e domanda al tecnico se hanno l’autorizzazione di eseguire tali opere.
    AMedeu e c.

  224. Salve.
    La ringrazio d’avermi subito risposto, ma.. mi sorge il dubbio se rientra nella ordinaria manuntenzione in riferimento ai lavori che ha eseguito il dietro della casa:
    quest’anno ha eretto una tettoia di legno con tegole di 10×2 ( o gazebo) sul tutto il perimetro della veranda a filo del mio muro , oltretutto non si intona con tutto il resto della casa- oltre a quello durante questi anni ha allungato il muro sempre il dietro della casa di m1,5- ha piastrellato una parte del giardino (m. 9×2) e ho il sospetto che ha intenzione di piastrellare il resto del giardino (100 mq) o per lo meno in parte- in più ancora quest’anno il davanti dove ha una rampa che porta al garage ha messo un’altra tettoia di legno con tegole……ecc.,
    faccio una premessa se può essere utile, il tetto della casa è fatto di lamierina di ardesia.

    Mi scuso se mi sono divulgato, resto in attesa fiducioso di un vostro ulteriore consiglio. Grazie.

  225. Per Ivo.
    Per farti comprendere quali sono i lavori che una persona può erseguire senza alcuna autorizzazione, leggi questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/manutenzione-ordinaria-interventi-ammessi-chiarimenti.
    Comunque per le tettoie o gazebo occorre l’autorizzazione comunale (Dia o SCIA).
    Amedeu e c.

  226. sono proprietario di un giardino posto a quota 1,20m. pià alta dell’area del vicino confinante, a delimitazione vi è un vecchio muro di tufo che dalla mia quota si erge per una altezza di m.4.80 circa (quindi l’altezza dal lato del vicino è di circa m. 6.00), la cui sommità è raccordata da una curvatura che manda gli spioventi da entrambi i lati. Il muro si sviluppa tra le due proprietà per una lunghezza di ml.8.00 ,il vicino, dal suo lato, per la lunghezza di ml.4,00 circa ha utilizzato detto muro realizzandovi un corpo di fabbrica ad esso ortogonale costituito da un piano terra e un 1° P. che esce di m.1.00 al di sopra del muro, per essi vi è una ordinanza di demolizione comunale acclarata con sentenza del TAR,x gli atri 4 m ha addossato un garage di altezza m.3.5. io dal mio lato ho costruito in aderenza al muro e fabbriche del vicino, per la stessa lunghezza di m.8 ho realizzato in aderenza, con giunto, un vano di altezza m. 2.60 . Sia il vicino che io ricadiamo in zona A e il mio giardino è classificato come verde privato di pertinenza inedificabile, per cui sul mio manufatto ho inoltrato condono edilizio. Mi chiedo, il P.R.G. prevede per le Zone A l’edificazione in aderenza o a 3 m. Nel mio caso con la situazione dei manufatti già esistenti sul confine (muro più alto di 3 m. + fabbriche del vicino) potevo realizzare in aderenza? grazie per la risposta che atendo volentieri. distinti saluti

  227. Per Ferdinando.
    Nella zona A di PRG, contrariamente a tutte le altre zone, poichè gli edifici sono siti in zone storiche, dove è difficile applicare le distanze previste normalmente dal PRG per altre zone (per esempio 5 metri dai confini e dalla strada), si applica il codice civile, salvo diversa disposizione dei regolamenti locali.
    Il muro di cinta, (art 878 del c.c.) ha una altezza superiore ai 3 metri, per cui è considerato come un muro di fabbrica, il computo delle distanze deve essere quello indicato dall’art 873 del codice civile. (cioè 3,00 metri)
    L’intento della legge è quello di evitare pericolosi cavedi fra il muro di fabbrica ed i fabbricati.
    Quindi le costruzioni realizzate dopo tale muro di cinta (maggiore di 3 metri) devono stare alla distanza di mt 3,00 dal medesimo.
    Nel tuo caso esiste un manufatto alto mt 2,60 adiacente al confine, però non lo hai ancora regolarizzato.
    E’ una situazione alquanto attrigata, però, riteniamo che tu non possa sanare la tua costruzione, in quanto la stessa contrasterebbe con i suddetti articoli di c.c..
    Amedeu e c.

  228. Sono, da poco, proprietario di un terreno che confina a sud con la strada, dalla quale accedo, mentre gli altri lati sono confinanti con 5 diversi propietari.
    la parte Nor-Est non è recintata e confina con 3 di questi proprietari, memtre il resto è recintato e deifnito. Uno di questi non ha accesso, è un fondo recluso, ed il proprietario è sempre passato a piedi nel confine nord. Da quando ho fatto mettere i vertici per realizzare la recinzione, lui si è ribellato, asserendo che lui ha diritto di passaggio, ma non dal lato più vicino al suo fondo, ma dal lato opposto, quindi intaccando la mia recinzione anche in altri vertici. Prendendo la palla al balzo, l’altro vicino pretende di passare anche lui, cosa che non ha mai fatto, con la macchina, che peraltro non può nemmeno arrivarci perchè la strada non esite, e comunque lui ha un’altro accesso.
    Cosa spetta a questi Signori?
    Grazie
    Luca

  229. sono ferdinando rispondo, forse non sono stato chiaro nell’esporre le condizioni. Il muro alto oltre 3 m., con precisazione m. 4,80 è sul confine per cui essendo considerato ai sensi dell’art 878 come muro di costruzione, è possibile realizzare ad esso in aderenza?
    Ti dico di più, in aderenza a detto muro il vicino confinanate ha già realizzato una sua costruziione, ed io dal mio lato ho posto in aderenza al suddetto muro il mio costruito di altezza m.2,60. se non sonoi stato chiaro chiedimi precisazioni ulteriori. grazie attendo rispsota

  230. Per Ferdinando.
    Se esiste una costruzione regolarmente autorizzata adiacente a tale muro (Nella precedente domanda ci è sembrato di comprendere che il vicino la deve demolire perchè abusiva, ed il tuo manufatto esistente non è ancora stato sanato, per cui si parte da una situazione che necessita, per entrambi, di permessi di costruire comunali, in aderenza), l’altro proprietario può ottenere una sua costruzione adiacente, purchè legittimamente autorizzata.
    Amedeu e c.

  231. Buonasera,
    chiedo cortesemente chiarimento, per quanto possibile, riguardo il posizionamento di una ringhiera in ferro battuto alta 80 cm. su un muretto di recinzione alto 90 cm. a protezione della proprietà. Tale struttura si affaccia fronte abitazione su passaggio pedonale privato e ai lati per una lunghezza di circa 150 cm. su muro divisorio. Può il confinante opporsi a tale intervento? Cordialmente saluto e ringrazio

  232. Per Iaco.
    Di solito una ringhiera non crea alcun problema, fatto salvo che non precluda passaggi preesistenti a persone o cose che ne avevano diritto , oppure se contestata per motivi estetici “in quanto non sui inquadra nel contesto architettonico circostante”.
    Può anche succedere che una ringhiera possa creare difficoltà in caso di intervento dei Vigili del Fuoco o di pubbliche ambulanze.
    Se non esistono tali presupposti non dovrebbero esserci difficoltà.
    Amedeu e c.

  233. Buonpomeriggio,
    la casa in cui sono in affitto è divisa dalla casa del mio vicino da una strada larga 3,90mt ed è a uso premiscolo con tanto di cartello di divieto di sosta passo carraio autorizzata dal comune. La strada finisce sul garage del vicino e io ho il cancello di accesso al mio cortile sulla sx ( guardando la strada dall’accesso comunale). E’ dall’82 che noi passiamo quindi sono 30 anni, adesso però il nuovo proprietario che con la casa adiacente la mia ha acquistato anche il passaggio premiscolo( 4 anni fa) , non vuole più farci passare dicendo che è tutto suo e che il nostro cancello è abusivo e vuole costruire un muretto e metterci la rete per bloccarci il passaggio. ha già presentato il progetto in comune. Abbiamo tentato varie volte di parlarci ma non ne vuole sapere, inoltre vuole installare un cancello per chiudere la proprietà all’inizio della stradina. Premetto che siamo gìa andati dall’avvocato per bloccargli i lavori. Che succede però se arriviamo a casa e ci troviamo il cancello bloccato? E’ l’unica entrata che abbiamo. Può fare tutto ciò? Come apriamo il cancello è sempre lì che ci dice di chiuderlo, senza contare i dispetti che ci fa, parcheggia le auto nel bel mezzo della strada, ci chiude il cancello dispettosamente e poi ce lo ha anche bloccato con dei tubi mettendoli di traverso nella canalina del cancello scorrevole.

  234. Salve, ho un garage la cui parte retrostante confina con un fondo posto ad una quota superiore rispetto al piano della strada. Le pareti confinanti col medesimo piano sono intrise di umidità. Per sanare la situazione si dovrebbe scavare un fossato, nella sezione del terreno confinante con il mio garage, fino alle fondamenta, per poter eseguire opere di drenaggio ed isolamento. Domanda, posso realizzare tali opere? ed eventualmente il fossato dev’essere eseguito a spese di chi? mie, del proprietario del fondo o in comune? ed infine posso richiedere i danni per l’umidità delle pareti? Certo in una vostra risposta vi ringrazio anticipatamente.

  235. Per Rossella.
    Non abbiamo ben capito la dislocazione delle vostre proprietà e della strada, comunque se avete esercitato un diritto per più di 20 anni, anche se in mala fede (ammettiamo come esempio), avete comunque acquisito un diritto per usucapione.
    Leggi questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale
    Poichè voi lo avete esercitato per più di 20 anni, dovete renderlo legale.
    Leggi attentamente questo nostro altro articolo
    http://www.coffeenews.it/limportanza-di-sapere-cosa-e-la-trascrizione-di-un-bene-immobile.
    Fatto quanto sopra nessuno mai potrà contrastare il vostro diritto.
    Vi consigliamo di agire sempre con calma ed oculatezza e non arrivare a litigi che potrebbero mettervi in difficoltà e dalla parte del torto.
    Parlate con il vostro avvocato circa il pericolo che vi blocchi il cancello, ed egli saprà come agire di proposito.
    Amedeu e c.

  236. Per Salvatore.
    Vediamo i due aspetti della questione.
    Dal punto di vista tecnico puoi eliminare l’umidità con uno scannafosso (come sembra tu voglia fare), molto complicato ed oneroso, oppure adoperando metodologie diverse, quali l’applicazione di guaine o preparati impermeabili monocomponenti, o prodotti quali (per esempio) quelli della ditta LECA.
    Ma quanto sopra dovrà deciderlo un tecnico professionista che dovrete contattare.
    Il secondo aspetto riguarda il pagamento delle spese e di eventuali danni.
    A nostro avviso, se il vicino ha rialzato il suo terreno a contatto con il muro del tuo garage (preesistente), le spese le dovrà sostenere il medesimo; viceversa, se nel costruire il garage hai dovuto scavare il terreno nella parte retrostante, modificando una situazione preesistente, le spese saranno a carico tuo.
    Amedeu e c.

  237. Grazie per la risposta tempestiva, siete grandi! salvatore.

  238. Senza un disegno è difficile spiegare le esatte posizioni, cmq grazie e cercherò di seguire i vostri consigli.

    Rossella

  239. grazie per la risposta. approfitto per un ulteriore chiarimento. Se esiste a delimitazione di una proprietà confinante un muro di altezza superiori a m. 3,50 di vecchia costruzione, essendo tali muri ai semnsi dell’art.878 del c.c. considerati muri di fabbrica, il vicino confinanate avendo tale manufatto posto sul confine, è legittimato a realizzare in aderenza ad esso? grazie

  240. Casa abusiva…
    Buongiorno.
    Nel gennaio 2007 abbiamo acquistato una casa definita “di civile abitazione” , molto vecchia, abitata, con mappe catastali aggiornatissime e perfette.
    Dovendo ricostruire il tetto ex novo (travi marce), si è optato per una struttura in legno ventilato .
    Il controllo della situazione al Comune (per richiesta DIA) ha purtroppo evidenziato assoluta mancanza di abitabilità, in quanto mai richiesta.
    Non concedibile, in quanto risulta un cantiere aperto nel 1960 (per sopraelevazione parziale), mai chiuso!
    Inoltre, tre dei vani esistenti non risulterebbero al Comune (al Catasto invece sì).
    Praticamente, per poter sopraelevare dichiaravano meno vani.
    Il Comune concederebbe l’Abitabilità/agibilità se i vani venissero demoliti (impossibile in quanto uno dei vani, ed il garage, sono occupati senza titolo dal vicino!), l’immobile venisse adeguato alle norme attuali (immobile dell’800 !) , etc.
    Inutile dire che i lavori sono fermi, il rischio è che l’Atto di Vendita venga annullato, inoltre adeguare l’immobile costerebbe quattro volte il prezzo d’acquisto.
    Siamo in causa con l’Agenzia Immobiliare (la casa aveva 5 ipoteche non dichiarate, quindi il mutuo non è stato concesso prima del Rogito).
    Domanda: non esiste una possibiltà di “sanatoria d’ufficio”, dato che l’abuso ha oltre 60 anni, al Catasto è tutto a posto, e ci vivevano fino a fine 2006 ?
    Il Comune non ha colpe, per non aver controllato per oltre 60 anni la regolarità di un immobile?
    Abbiamo cercato un avvocato per far causa al Notaio, ma nessuno intende prendere l’incarico…
    Grazie,Tiziano.

  241. Per Ferdinando.
    L’art 878 del c.c. fa sempre riferimento all’articolo 873 del c.c. che devi leggere e che fissa la distanza dei 3 metri fra fabbricati (salvo regolamentazioni locali)
    Un muro più alto di 3 metri è considerato come muro di fabbrica (o fabbricato), per cui si deve rispettare da esso la distanza di 3 metri (da ogni lato).
    Se esiste una costruzione in aderenza a detto muro (deve essere una costruzione non abusiva o in corso di sanatoria), l’altro confinante deve stare alla distanze di 3 metri da essa e quindi dal muro di cinta,
    Adesso, come si giri la domanda, in ogni caso i rapporti devono essere sempre questi. Ok?
    Tu chiedi: “il vicino ha un manufatto sul confine, è realizzato a costruire in aderenza?”
    La risposta la trovi leggendio quanto ti abbiamo scritto sopra.
    Amedeu e c.

  242. Per Tiziano.
    E’ un caso veramente difficile e comprendiamo i legali che hanno ricusato l’incarico.
    Vediamo se possiamo darti un piccolo aiuto.
    Dici che l’abuso ha più di 60 anni, e pensiamo che lo possiate dimostrare con gli atti comunali precedenti al 1950.
    Una cosa dobbiamo dirla, e cioè in quel periodo veniva rilasciata la licenza edilizia e poi per moltissimi fabbricati, una volta conclusi i lavori, non veniva richiesta l’abitabilità: era proprio un modo di agire in tutti i Comuni Italiani.
    Il fatto quindi non dipende dalla mancanza di abitabilità, ma da una difformità progettuale riscontrata da voi negli elaborati in Comune.
    La suddetta licenza era quindi stata rilasciata ai sensi dell’art 31 della Legge Urbanistica 17 agosto 1942, n. 1150 che prevedeva: “Il committente titolare della licenza, il direttore dei lavori, l’assuntore dei lavori sono
    responsabili di ogni inosservanza così delle norme generali di legge e di regolamento come delle modalità esecutive che siano fissate nella licenza edilizia.”
    L’art 32. citava
    (Attribuzioni del Sindaco per la vigilanza sulle costruzioni).
    “Il Sindaco esercita la vigilanza sulle costruzioni che si eseguano nel territorio del Comune per assicurarne la rispondenza alle norme della presente legge e dei regolamenti, alle prescrizioni del piano regolatore comunale e delle modalità esecutive fissate nella licenza di costruzione. Esso si varrà per tale vigilanza dei funzionari ed agenti comunali e d’ogni altro modo di controllo che ritenga opportuno adottare……”
    Vogliamo dire (ammesso sempre che sia vero che l’abuso è stato eseguito in corso di costruzione e non dopo) che il Comune e per esso il Sindaco era responsabile del controllo delle costruzioni, ed i suoi addetti non hanno riscontrato le difformità, ma addirittura hanno concesso la residenza anagrafica a famiglie che ci hanno abitato fino al 2006.
    Vi consigliamo di leggervi attentamente la suddetta legge e poi, essendo trascorsi 60 anni da allora, parlare con il Sindaco del vostro Comune, facendogli comprendere l’assurdità di tale loro posizione. ….
    Per altro dovete consigliarvi con il vostro tecnico,
    Amedeu e c.

  243. buona sera,
    chiedo gentilmente un parere riguardo ad una casa di proprietò di mio padre.mi spiego meglio mio padre insieme a suo fratello hanno ereditato circa 40 anni fà due proprietà confinanti.dalle quali si accede da un cancello ,posto all’inizio dell’abitazione di mio padre.per pochi anni circa 3 mio zio ha avuto accesso alla sua abitazione da tale cancello ,non volendo fare un’apertura propria anche se poteva farlo benissimo.comunque dopo circa tre anni nel 1988 circa si sono trasferiti(mio zio),continuando ad avere la residenza lì.nel 1998 decidiamo di fittare i locali ad un ristorante,il quale abbatte la parete divisoria ed unisce i due locali.trascorsi circa 10 anni il ristorante va via. la famiglia di mio zio decide di fare una proria attività di ristorazione nei propri locali,quindi mio padre volendo fittare i locali per conto proprio decide di fare un muro di divisione tra le proprietà.chiedendo ai “vicini”di creare un ‘altro accesso alla loro proprietà .la famiglia di mio zio si oppone.come ci dobbiamo comportare?loro dicono di aver aquisito il diritto di passaggio..è possibile?mio padre non potrà mai fittare i suoi locali dal momento che davanti vi passeranno tantissime persone estranee per andare in questo ristorante.

  244. Per Lena.
    Ti sarai accorta scrivendo, che la situazione è alquanto attricata, per cui ti diamo un ottimo consiglio:
    Devi rivolgerti da un tecnico professionista di zona (geometra ecc), che esegua il sopralluogo e passo per passo ti ricostruisca il tutto.
    Amedeu e c.

  245. Con mio fratello abbiamo ereditato di una casa dove c’è un piazzale da parcheggio e un terreno à nivello inferiore spartito in due, in lunchezza,
    il muro di sostegno che divide il piazzale con il mio terreno a ceduto, mio fratello non vuole pagare la metà delle spese perche il terreno è mio, ma nel piazzale ci passe anche lui con la sua macchina. Il muro con la casa sono stati construiti nel 50.
    Posso obligarlo a pagare la sua parte?
    Puole darmi una risposta rapidamente sino c’è il tribunale e non vorrei arrivare a questo. Garzie

  246. Per Marina.
    Di solito la manutenzione o ricostruzione del muro di sostegno è a carico del proprietario del fondo superiore, a meno che non sia stato costruito interamente sul terreno ed a sue spese dal proprietario del fondo inferiore.
    Leggi comunque questo nostro articolo che ti può essere utile.
    http://www.coffeenews.it/fondi-contigui-posti-a-dislivello
    Amedeu e c.

  247. ho acquistato una casa nel centro storico del mio paese, La casa ha un giardino che ho in uso dall’ex proprietario della casa e che ne sta facendo usucapione, poi faremo rogito e sarà mio definitivamente. (In tempi brevi, spero…), il tutto specificato nel rogito della casa. Veniamo al dunque: la recinzione sta crollando per anzianità vorrei risistemare al meglio mantenendone il decoro ma senza spendere più di tanto e utilizzando la rete preesistente (insomma un lavoro pulito ma semplice). Mi domando: posso farlo avendone solo l’uso (legale), devo aspettare il rogito? e per fare tutto questo che comunicazioni devo dare all’ufficio tecnico del comune?(c’è vincolo paesaggistico)

  248. Grazie per la risposta.
    In Catasto, un funzionario molto gentile è andato a scartabellare le pratiche vecchie, e mi ha rilasciato copia della vecchia mappa, aggiornata al 1954.
    Insomma, prima della sopraelevazione al catasto risultavano già i vani che secondo il Comune sarebbero abusivi.
    Secondo me, già all’epoca vi era difformità fra mappe catastali e Comunali.
    Il responsabile dell’Ufficio Tecnico è molto disponibile, ma la legge è legge.
    Secondo loro , per ottenere il certificato di abitabilità/agibilità la casa va considerata “nuova costruzione”, e deve rispettare quindi le norme attuali .
    L’abuso è stato scoperto nel luglio 2007, da allora le normative sono cambiate, in senso peggiorativo per un adeguamento.

  249. Per Anita55
    Il notaio o il tuo legale ti avranno anche detto che l’usucapione avviene dopo 10 o 20 anni di uso continuativo e mai interrotto.
    Se adesso aspettate che si completino gli anni e tu, come nuova proprietaria effettui dei lavori, automaticamente blocchi una discutibile azione di usucapione.
    A nostro parere, ma dovresti sentire anche il tuo legale, tu non dovresti comparire fino a dopo l’atto di vendita.
    Se la recinzione costituisce un pericolo, dovete farlo togliere immediatamente, ma con lavori di consolidamento e riparazione fatti o fatti eseguire dall’attuale proprietario.
    Un consolidamento di recinzione cadente, agli effetti comunali è “edilizia libera” e non occorre alcun titolo abilitativo.
    Amedeu e c.

  250. Per Tiziano.
    Ti conviene fare una “scaletta”, mettendo tutti i documenti in ordine di data.
    A questo punto, secondo noi, dovresti scrivere una lettera indirizzata al dirigente (mettere nome e cognome dello stesso per responsabilizzarlo) dell’ufficio Edilizia Privata del Comune.
    In tale lettera devi ripartire dagli anni 54 e rifare la storia della costruzione, del permesso di costruzione, della mancanza di abitabilità, della residenza anagrafica concessa e di quanto altro il Comune ha eseguito durante tutti questi anni.
    La lettera deve essere soft, riferita solo al tuo caso e senza fare paragoni con altri, non chilometrica, ma essenziale , con richiamo agli atti (messi in fotocopia) allegati alla stessa.
    Sarebbe opportuno che tu la facessi controllare dal tuo tecnico nonchè dal tuo legale.
    Amedeu e c.

  251. grazie Amadeu della risposta: ma non mi sono spiegata bene riassumendo la situazione.
    L’usucapione è già in atto dal momento del rogito della casa, il terreno è stato scorporato dalla particella casa, dato a me in uso, in attesa che l’ex proprietario ne definisca l’usucapione (lui ha avuto un uso continuativo per circa 40 anni, certificato ecc ecc…e questo uso l’ha passato a me al momento del rogito della casa, non potendo fare una vendita del giardino perchè nemmeno suo nonostante fosse abbinato alla casa e di suo completo utilizzo appunto dal 1960. Il tutto è legalmente riconosciuto e noificato nel rogito…l’usucapione è alle sua ultime battute (il 10 novembre ci sarà l’ultima udienza con i testimoni ecc ecc…) dopo di che rogiteremo anche il giardino (spero entro l’anno…o al max in primavera prox). La recinzione vorrei sistemarla perchè è orrenda: è una rete metallica verdina e lacerata in qualche punto..
    dopo questa spiegazione: posso farlo o meglio aspettare? Legalmente è in uso a me e i vecchissimi proprietari (si risale al 1800) ed eredi non hanno fatto obiezioni all’usucapione….forse è un pò un casino spiegare tutto così e non so se ci sono riuscita. grazie ugualmente e buon lavoro!

  252. Mi sa proprio che tenterò anche questa strada.
    La casa è sana, sarebbero solo da proseguire i lavori iniziati da me dopo l’acquisto (rifacimento solai con aggiunta rete elettrosaldata e gettata, impianti elettrico ed idraulico nuovi, termocappotto, tetto in legno).
    Solo che, un conto è ristrutturare una vecchia casa mantenendone le caratteristiche, ben altro demolirla per ricostruirla!
    Grazie comunque per il tempo che perdi a rispondere, lo apprezzo molto, al pari degli ottimi articoli del sito.
    Tiziano.

  253. Buongiorno ,essendo proprietaria del cortile interno del mio immobile,come risulta dall’atto di c.v. , il muro, posto sul confine e costruito sul mio fondo, può essere considerato comune all’immobile del mio vicino?
    Grazie per il tempo dedicatomi

  254. Per Rebecca.
    Se il muro è stato costruito interamente sul tuo terreno, è di tua proprietà, altrimenti appartiene ad entrambi.
    Leggi attentamente l’articolo dal quale ci hai scritto e questo altro:
    http://www.coffeenews.it/proprieta-esclusiva-di-un-muro-posto-fra-due-fondi-contigui-a-dislivello
    Amedeu e c.

  255. Buonasera,
    La mia abitazione è stata costruita circa 30 anni fa. Oggi il confinante si è accorto che il mio recinto è 2 mt dentro il suo terreno per un totale di 80 mq, mi ha chiesto un rimborso di € 20.000 come mi devo comportare?
    Quando io ho costruito mi sono affidato ad un geometra che ha preso le misure e ha fatto tutte le carte, lui è morto e i geom che ci sono ora dicono che ha ragione il vicino. Io non ho tutti questi soldi, l’errore non è stato il mio e poi dopo che è passato tutto questo tempo non c’è l’usucapione?
    Grazie…saluti

  256. Per Franco.
    Sono trascorsi più di 20 anni (usucapione in mala fede), da quando la recinzione è spostata, per cui non devi fare altro che farla trascrivere tramite un tuo legale.
    Vedi questo nostri articoli
    1) http://www.coffeenews.it/limportanza-di-sapere-cosa-e-la-trascrizione-di-un-bene-immobile
    2) http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale
    Amedeu e c.

  257. tra la mia proprieta’ e la villetta confinante esiste un area sempre di mia proprieta’ ma con diritto di passaggio per i confinanti e un’area di rispetto di m.2,45
    che diritti hanno i confinanti?
    possono mettere su questa area cose tipo cuccia del cane bidoni della pattumiera e condizionatori?
    ripeta che l’area e’ di mia proprieta’

  258. Per felice.
    Se i confinanti hanno solo diritto di passaggio, devono sfruttare solo tale diritto e non appropriarsi di altri.
    Devi verificare tale servitù, dai contratti o da qualsiasi altro atto sia stata generata: questo per essere sicuro circa come agire.
    Dopo di che, gentilmente li devi invitare a liberare l’area, e nel caso tu non ottenga alcun risultato, ti devi rivolgere da un legale, il quale provvederà a spedire una lettera come si deve ai tuoi confinanti.
    Amedeu e c.

  259. Possiedo una porzione di bifamiliare con servitù (a favore) per accedervi dal vicino. Vorrei aprire un accesso indipendente da un lato del giardino di mia proprietà che dà su una strada privata, per passarvi anche con le auto. Non riesco a contattare il proprietario di questa strada privata (non ha altre proprietà in quella zona).
    Da oltre 20 anni sulla mia recinzione c’è un cancello pedonale. Se lo allargo posso rivendicare il diritto di usucapione ed evitare che il proprietario mi possa chiudere la strada (che di fatto finisce nella mia proprietà) ? Inoltre se realizzo poi una stradina interna al mio giardino, per passarvi anche con le auto, posso farla adiacente alla recinzione di un vicino o devo rispettare delle distanze ? Grazie.

  260. Per Mauro.
    No, puoi ottenere l’usucapione solo per un uso che hai esercitato.
    Se apri un cancello carrabile, i 10 o 20 anni avranno inizio da quel momento.
    Per la stradina, se non fai opere murarie, non hai necessità di chiedere alcun permesso.
    Amedeu e c.

  261. UN AIUTO o un consiglio….
    In vista di una vendita della mia parte di proprietà in una villa di cui siamo prprietari io e mio fratello, con un atto nel quale tutto è ben distintamente diviso in particelle catastali assegate ai rispettivi proprietari,, mio fratello non vuole che si mettano i confini con appositi termini, sulla parte di giardino che ripeto è ben chiara nell’atto di compravendita (perchè acquistammo insieme il bene)
    Volevo sapere se è vero che non posso mettere i relativi confini senza il suo consenso, ciò mi creerà dei danni perchè ovviamente chi vuole acquistare vuole ben definire l’esatta divisione in loco, a sentire un avvocato non posso di mia iniziativa tracciare tali termini….Avete qualche suggerimento o procedura da perseguire?
    Vi sono grato
    MF

  262. Per MF.
    Il geometra che verrà con lo strumento a segnarti i confini ti indicherà i punti esatti dove vuoi mettere “i termini”.
    Preparati dei picchetti costituiti da barre di ferro del diametro da 14/16 mm, lunghi 30/40 cm, con la punta, e fai battere detti spezzoni nel terreno fino a scomparire.
    Marca la loro testa in colore rosso.
    Là dove il termine coincide con un edificio, pianta nel muro 1 o 2 chiodi da 6/7cm (In linea o distanti e segna la misura della loro distanza nel caso togliessero uno dei due chiodi).
    Sfidiamo qualsiasi legale ad impedirti di fare una operazione del genere.
    E’ il sistema che si usa normalmente per segnare i confini di una proprietà e per ritrovare facilmente “i termini”.
    Amedeu e c.

  263. un informazione: possiedo una casa con giardino,una parte del confine e’ formata da un fosso interpoderale,a mie spese posso intubare il fosso e mettere la recinzione sul confine? servono dei permessi? grazie in anticipo per la risposta!

  264. un aiuto: ho intubato un fosso interpoderale per poter proseguire con la recinzione del mio confine,ho pagato tutte le spese dei lavori io: il confinante puo contestare il lavoro fatto (lavoro fatto da une ditta tutto regolare) e impormi la pulizia a mie spese anche dell’intubatura preesistente? In comune non e’ stata richiesta nessuna autorizzazione per procedere ai lavori.

  265. Per Marcello.
    A parte l’autorizzazione necessaria del vicino, intubare i fossi può comportare dei cambiamenti nelll’assetto idrogeologico della tua area, anche se detti fossi sono di modestissima entità.
    Per cui dovresti rivolgerti all’Ufficio Edilizia Privata del Comune (per la recinzione) e chiedere cosa devi presentare facendo in tale maniera il lavoro.
    Probabilmente ti chiederanno la relazione di un geologo.
    Amedeu e c.

  266. Per Marcello.
    Ti abbiamo già dato i chiarimenti con la nostra prima risposta.
    Amedeu e c.

  267. Se il muro (senza spioventi) costruito sul confine di due fondi serve da contenimento del terreno del fondo superiore, e se, nel fondo inferiore, sul muro è preesistente l’appoggio (con travi in acciaio cementate nel muro) di un tetto di un magazzino di proprietà del fondo inferiore, di chi è la proprietà del muro?
    Grazie per la risposta,
    Cordialmente,
    Enrica

  268. salve,io ho una proprireta’di cui ne ho lasciato un pezzo vuoto per aggevolare il passaggio dei camion essendo una strada non molto larga oggi per mia esigenza la vorrei chiudere con dei paletti di ferro per delimitare la mia proprieta’posso farlo.grazie attendo risposta

  269. Per Enrica.
    Leggi questo nostro articolo e troverai la tua risposta.
    http://www.coffeenews.it/fondi-contigui-posti-a-dislivello
    Amedeu e c.

  270. Per Davide.
    Se è una strada privata, rischi che il proprietario della stessa avanzi diritti di usucapione (ammesso che siano trascorsi gli anni necessari).
    Se è una strada pubblica, dovresti ottenere il nulla osta dell’Ente proprietario di detta strada.
    Se intendi recingere, devi chiedere in ogni caso l’autorizzazione comunale (DIA , SCIA, a secondo del tipo di recinzione).
    Amedeu e c.

  271. nel recente alluvione del 4.11.2011 di genova, un muro di contenimento del fiume(ricostruito nel 1970 perche’ dannegiato dal precedente alluvione)e’ crollato cosiche’ la casa di un mio conoscente e’ stata danneggiata in modo serio.
    secondo voi la provincia ente gestore del torrente,e’ responsabile dei danni provocati?
    attualmente la famiglia vive in albergo………sostenuta dal comune di S.OLCESE.

  272. Per Lucy 54.
    L’alluvione è stata purtroppo un disastro sotto ogni punto di vista, nel quale, al momento, ci sembra, che non si riescano ancora ad individuare colpe o responsabilità ben precise (se ci sono) di eventuali enti o soggetti; ed a quanto sembra sta indagando l’autorità giudiziaria.
    Dovete per forza attendere questi risultati.
    Amedeu e c.

  273. Buonasera, ho un problema con un vicino che parcheggia puntualmente sul mio muro di casa, addirittura oggi si è parcheggiato quasi a metà del entrata del mio passaggio verso il cancello!!! la mia domanda è: dal muro di cinta della mia casa, a che distanza possono parcheggiare??? c’e una distanza minima di mia proprietà dal muro o no??? c’e una legge che impedisce a qst tizio a parcheggiare appiccicato al muro della mia casa??? grazie x una possibile risposta!!!

  274. Per Ralu.
    Se ti riferisci al muro prospiciente la pubblica via, devi rivolgerti al Comando di Polizia Municipale della tua città.
    Solamente questi potranno dirti se nel Codice della Strada sono previsti sia una distanza chedelle misure particolari.
    Amedeu e c.

  275. Salve, Voglio sottoporre un quesito per la risoluzione di un problema con un vicino. Su due terreni agricoli confinanti, attraversa un canale naturale di acque derivanti dalla strada distante 200 mt. Il Vicino ha posto una recinzione metallica sul confine ma invadendo, trasversalmente, il canale, cioè la rete con maglie fitte, continua nel canale, a suo dire per trattenere le impurità e pulire con facilità. Vi chiedo se è lecito costruire una rete dentro il canale naturale scolo acque che attraversa il mio ed il suo fondo?
    Vi ringrazio anticipatamente

  276. Buonasera, ho acquistato un terreno edificabile, io non ho intenzione di costruire subito, il mio confinante sta costrunedo delle villette, chi deve pagare la recinzione in comune?

    Grazie

  277. Per Rocco.
    Non parleremmo se è lecito o meno, ma solo di buon senso.
    I canali delle acque, di qualsiasi dimensione e forma siano, per principio, vanno lasciati “aperti” per l’intera loro sezione.
    Un comportamento del genere, se ripetuto da molti, e specie in terreni scoscesi, porta poi ai dissesti idrogeologici che tutti noi conosciamo.
    Amedeu e c.

  278. Per Rocco.
    Può costruirlo anche il vicino, che ne rimarrà l’unico proprietario.
    Comunque a maggiore chiarimento, leggi i nostri articoli in merito, fra i quali:
    http://www.coffeenews.it/fondi-contigui-posti-a-dislivello
    Amedeu e c.

  279. Buongiorno.
    avrei bisogno di chiarimenti. Un signore ha acquistato un terreno accatastato come agricolo, che è parte di un cortile di una casa colonica.
    Questo signore sta mettendo paletti per delimitare questo pezzo ma così impedisce il passaggio in tranquillità delle vetture.Può farlo? e in previsione del fatto che vuole recintare vorrei anche sapere se lo può fare e che tipo di recinzione può fare.
    Grazie

  280. Per Roberta.
    Per quanto riguarda il picchettamento della proprietà (può essere anche un cortile condominiale e quindi non divisibile) devi procurarti una planimetria catastale e controllare la situazione in mappa.
    Se hai un contratto con allegato delle planimetrie, ancora meglio, in quanto, in definitiva, il catasto non è probatorio.
    Altrimenti devi rivolgerti da un geometra professionista che ti esegua le ricerche e ti effettui i controlli.
    Per quanto riguarda la recinzione, specie in zone agricole, la stessa va autorizzata (anche tramite SCIA), ma comunque serve un permesso o una comunicazione al Comune con gli atti allegati.
    Amedeu e c.

  281. Salve , sono proprietaria di un appartamento con un fondo di 79 mq confinante con un fondo di stessa grandezza adibito ad uso agricolo di proprietà della famiglia che abita sotto di me ( al pian terreno ). I due fondi sono divisi da rete metallica alta 150 cm . Il mio terreno lo abbiamo adibito a giardino con tanto di gazebo , fiori ecc.. Il problema sorge dal fatto che ogni qualvolta andiamo giù a sistemare le piante o a sederci sotto al gazebo ,il vicinato scende giù nel suo orto e con la scusa di annaffiare o controllare la crescita degli ortaggi e ci spia e ascolta tutto ciò che diciamo costringendoci , a volte , ad abbandonare il sito e rientrare in casa ( casualmente poi rientra subito anche lui ) . Questa situazione si presenta ogni volta che scendiamo in giardino. Possiamo noi mettere un telo oscurante con foglie finte attaccato a pali ,piantati nella nostra proprietà , sensa andare a toccare la rete confinante , per crecare di risolvere questo problema ? Se si, a quale distanza dalla rete confinate bisogna metterlo e a quale altezza posso arrivare ? Premetto che dall’altra parte del terreno del vicino c’è una villa con una siepe di alloro alta piu’ di tre metri .

  282. Per Cristiana.
    La risposta te la sei data personalmente, ed a noi sembra la più logica e meno attaccabile.
    Pianta una siepe come indicato da questo nostro articolo, e stai alla distanza di 50 cm dal muro: http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
    Difatti un telo oscurante, tipo frangisole potrebbe essere interpretato come un “atto di emulazione” (leggi questo nostro altro articolo) http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione , ed in caso di una eventuale lite giudiziaria, potresti rischiare di perderla.
    Amedeu e c.

  283. Salve, vorrei un consiglio su una questione delicata che si è creata nella mia famiglia. Qualche anno fa mio nonno ha lasciato le sue proprietà in donazione alle due figlie, con riserva di usufrutto. In queste proprietà vi è un terreno che è stato diviso a metà, a segnare il confine vi è una strada, le due metà sono state assegnate per sorteggio davanti ad un notaio. Da qualche mese mio nonno non c’è più, e le due sorelle sono entrate in pieno possesso delle rispettive proprietà. Nella proprietà di mia madre però è presente un pozzo, fino ad oggi usato anche dall’altra sorella. La mia domanda è la seguente, alla sorella di mia madre tocca metà del pozzo? Sulle carte non è presente, inoltre preciso che il pozzo ad oggi non è stato dichiarato, e abbiamo l’intenzione di vendere la nostra parte. In caso il pozzo tocchi ad entrambi, come si può procedere alla dichiarazione? e soprattutto i costi sono sostenibili da tutte e due le parti in uguale misura? Lo chiedo siccome la sorella di mia madre vorrebbe usufruire del pozzo senza spese. In caso contrario io vorrei procedere alla dichiarazione, ad un nuovo allacciamento elettrico e alla vendita.
    La ringrazio della disponibilità.
    Buona serata.

  284. Salve, ho una proprietà con finestre sul muro di confine, il lotto confinante è anche nostro, posso costruire ataccato chiudendo le finestre?, senza avere problemi futuri per una possibile vendita?

  285. Per Orazio.
    Puoi costruire, e non dovresti avere problemi di distanze, in quanto puoi presentare i due lotti di tua appartenenza come un unico lotto.
    Però, nel nuovo progetto, i vani ai quali chiuderai le finestra, per essere regolamentari dovranno avere una aerazione ed illuminazione diretta (leggi questo nostro articolo) http://www.coffeenews.it/edifici-di-civile-abitazione-parametri-e-standards-edilizio-urbanistici-da-rispettare , a meno che tu non dia loro una destinazione di passaggio,quale i corridoi.
    Amedeu e c.

  286. Per Elena.
    Ci sembra che particolari problemi non li abbiate, in quanto il pozzo non compare nell’atto di donazione, per cui è parte integrante della proprietà toccata a tua madre (tirata fra l’altro a sorte).
    Adesso, se tua mamma vuole lasciare l’uso del pozzo alla sorella, pur non avendo particolari obblighi comparenti negli atti, dovrà formalizzare tale “cessione” a mezzo del notaio, che la inserirà nell’eventuale atto di compravendita che effettuerete a favore di terzi, ma che, a nostro parere, il notaio dovrà anche inserire in un contratto nel quale compaia anche tua zia.
    Comunque, ti consigliamo di parlarne anche con il notaio che vi ha fatto la donazione.
    Amedeu e c.

  287. Bongiorno ho un cortile confinante con il muretto della mia vicina,lei per dispetto l’a coperto con un telo verde che scende anche dal mio lato. Non da un bell’aspetto. puo lei fare questa cosa perche il muretto e suo. grazie

  288. Per Luciano.
    In questi casi raccomandiamo ai lettori sempre un contegno di buon vicinato, cercando di risolvere queste mancanze con spirito di amicizia.
    Ma veniamo al caso, che poi è l’ennesimo di una lunga serie, simili l’uno all’altro.
    Se l’ombreggiante posto dalla vicina è di una altezza tale da togliere luce ed aria al confinante, potrebbe configurarsi come un atto di emulazione, di cui all’articolo 833 del codice civile, che cita:
    “Un “atto di emulazione” è quello che in sostanza si compie nell’esercizio del diritto di proprietà, non mirando al conseguimento di un qualsiasi utile per chi lo compie, ma solamente con il proposito di arrecare danno , molestia, incomodo o pregiudizio ad un vicino.”
    http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
    La difficoltà sta nel dimostrare che tale atto si configura come tale, e per questo è necessario l’intervento di un legale.
    Amedeu e c.

  289. Chi puo` darmi un parere informato sulla vicenda seguente:

    la mia abitazione si trova in campagna e, per accedervi, devo attraversare il terreno della casa vicina, tale casa da piu` di 30 anni si trovava in condizioni diroccate
    Alla mia proprieta` posso unicamente accedere attraverso questo percorso e non ne esiste altro praticabile, quindi credo di avere un diritto di servitu` di passaggio pedonale
    Ora la casa diroccata e` stata acquistata da nuovi proprietari che la stanno ristrutturando, inoltre stanno procedendo a limitare ad a 1.2 metri, tramite recintatura, la larghezza del sentiero che ho sempre utilizzato per accedere alla mia abitazione, mentre prima era mediamente di 2-3 metri, (non e` un sentiero di larghezza uniforme).
    Tale sentiero attraversa, come detto la loro proprieta`.
    Esiste una larghezza minima di accesso pedonale che, come detentore di servitu` di passaggio pedonale, i nuovi proprietari sono tenuti a lasciarmi?
    Sulle mappe catastali del Comune tale sentiero e` tracciato con larghezza 1.6 metri, l(inea tratteggiata sulla mappa), ma i nuovi proprietari dicono che il loro avvocato li ha rassicurati sul fatto che essendo un passaggio in proprieta` privata possono loro decidere su quale larghezza riservarmi.

    Non ho altra scelta che affidarmi ad un avvocato ed iniziare una causa lunga e dispendiosa?

    Qual’è la larghezza minima che per legge bisogna concedere per una servitù di passaggio pedonale?

    Premetto che puo` accadere che tale sentiero sia percorso da piu` persone di passaggio in contemporanea

    Grazie in anticipo per qualunque contributo potra` venire.

  290. Per Andrea.
    La servitù di passaggio viene trattata dal codice civile dagli articoli 1051/1055, ma si deve anche leggere l’articolo 1033 perchè importante a tale fine, e nel quale è detto che le case, i cortili ed i giardini sono esenti da particolari oneri.
    Come servitù a piedi, potrebbe esserti sufficiente la larghezza di 1,20 m come afferma il vicino.
    Comunque, il fatto che tu abbia usufruito per 30 anni di una larghezza maggiore, potrebbe, se contestato, impedire la realizzazione della recinzione che, a quanto dici, intendono eseguire.
    E’ necessario però che tu senta un legale della tua zona, portandogli in visione una planimetria e le fotografie della zona interessata.
    Amedeu e c.

  291. Vorrei sapere per cortesia a quanto ammonta la proprieta oltre al muro di recinzione che si affaccia su una strada pubblica.Il mio dirimpettaio dice che sono due metri, ma a ma sembra strano,infatti,se anche io accampassi tale diritto sulla strada non passerebbe più nessuno.Grazie

  292. Per Angelo.
    Di solito una proprietà viene delimitata da un muro di cinta.
    Comunque vi possono essere dei casi nei quali il Comune, o chi per esso, ha imposto l’arretramento, per esigenze di allargamento stradale, senza eseguire alcun esproprio come prevedono le vigenti leggi.
    In questo caso, anche se vi è mancanza dell’Ente pubblico, il terreno oltre il muro non lo si può più considerare di proprietà privata, ma è divenuto pubblico a tutti gli effetti.
    Amedeu e c.

  293. Salve, Vi ringrazio anticipatamente della risposta.
    un vicino stà costruendo un muro a confine nella sua proprietà di altezza 3 mt. Premetto che questo piccolo appezzamento, dal lato opposto al mio, confina con una strada comunale e questo muro parte con un’altezza di mt. 3 già dal ciglio stradale. Il regolamento comunale in merito recita: è possibile costruire muri a confine con un’altezza massima di mt. 1.50 con una ringhiera sovrapposta di mt. 1.20 per un’altezza complessiva di mt. 2.70 nelle zone residenziali non edificate.
    Preciso che detta zona è tutta edificata inoltre tale zona, interessata dall’intervento, ricade nel perimetro urbano. Pertanto vi chiedo: visto che nè le norme tecniche di attuazione nè il regolamento edilizio è provvisto dell’art. specifico in merito, in assenza di ciò bisogna attenersi alle leggi del codice della strada o a qualche altra legge che regola la materia. Vi faccio presente che la particella di terreno dove insiste il muro ha una forma triangolare con un lato di mt. 4.50 e la diagonale di mt. 10 con una superficie totale di ca mq. 20. Preciso inoltre che il lato lungo del triangolo confina con la strada comunale ed incrocia una strada provinciale.

  294. Salve, volevo un aiuto. Anni fa mio padre ed il vicino intubarono un fosso comune, di circa 40 cm, alle due proprietà al fine di risolvere definitivamente le continue frane che si creavano. Oggi questo vicino vuole riaprirlo – fondamentalmente per farmi un dispetto – sostenendo che non posso impedirglielo visto che non sono passati 20 anni (dice lui). Ma al di là dei 20 anni può uno a suo piacimento modificare il fosso per il quale aveva dato il consenso di fatto visto che scopre dopo anni (se non sono 20 sono 19) di non essere più d’accordo?
    Grazie per la risposta

  295. Per Alfonso.
    Da quello che ci dici, il Regolamento Edilizio Comunale stabilisce un tipo di recinzione per le “zone residenziali non edificate”.
    In mancanza di altra normativa, anche se il lotto in questione è edificato, sembrerebbe che tale condizione si possa applicare anche nel caso del tuo vicino.
    Ti consigliamo comunque di rivolgerti presso l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune per avere maggiori chiarimenti.
    Amedeu e c.

  296. Per Giuseppe.
    Non conosciamo le ragioni tecniche per cui il tuo vicino vuole riaprire tale fosso. Può darsi che si ostruisca facilmente ed emetta cattivi odori.
    Ti vogliamo far comprendere che una nostra risposta, senza un sopralluogo, difficilmente potrà essere esauriente.
    Di solito l’intubamento dei fossi è sconsigliato, in quanto, in caso di forti piogge, creano disagi notevoli.
    Relativamente al fatto di riaprirlo, oltre che a valutare il tempo trascorso, considera anche quanto sopra.
    Cerca inoltre di trovare un accordo amichevole con il tuo vicino.
    Amedeu e c.

  297. Per Amedeu.
    Trovare un accordo è sempre stata la mia filosofia di vita ma non sempre è possibile con certi vicini.
    Grazie per la risposta.

  298. Sempre relativamente alla domanda formulata il 27/12/2011. é possibile far riferimento al codice della strada visto che il muro di cinta in questione confina con una strada pubblica. Inoltre tale muro blocca la visibilità dell’adiacente accesso carrabile che si immette sulla strada . Grazie per la risposta.

  299. Per Alfonso.
    Ti suggeriamo di recarti presso l’ufficio Urbanistica del tuo Comune.
    I tecnici sapranno sicuramente chiarirti il tutto.
    Amedeu e c.

  300. Salve volevo una delucidazione. Sono proprietario di un terreno, al momento del’acquisto (30 anni or sono), essendo il mio terreno sotto il livello del terreno sovrastante ho provveduto a fare il muro di contenimento all’interno del mio confine, all’epoca il mio ficino a colto la palla al balzo ed ha messo contro il mio muro (costruito per intero nella mia proprietà) altro terreno per livellare la sua superfice. A distanza di anni il muro ha ceduto mostrando evienti lesioni, ho avvisato il proprietario del fondo superiore ma non intente farsi il suo muro di contenimento all’interno della sua proprietà. cosa posso fare per obbligarlo a farsi fare il muro di contenimento e richedere i danni subiti? grazie in anticipo.

  301. Per Salvatore.
    Il tuo caso dovrebbe rientrare nel contenuto dell’art. 887 del codice civile.
    Leggi questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/fondi-contigui-posti-a-dislivello
    Amedeu e c.

  302. ..abito in un condominio dove fin dal 1998 era sta prevista e predisposta l’installazione dell’ascensore..poi per difficolta economiche di due condomini fu deciso di differirne la posa in opera.Adesso dopo 13 anni con delibera dell’assemblea dei condomini si è deciso di dare corso alla suddetta installazione.Da un sopralluogo della ditta che si è aggiudicato il lavoro,si è accertato che il condomino dell’ultimo piano si è appropriato del vano ascensore…è vero che dopo dieci anni si diventa proprietario legittimo di una parte comune dell’edificio?
    Gradirei un cortese e sollecita risposta..Grazie e cordiali saluti

  303. Buon giorno. Sono proprietario di una villetta a schiera. la mia abitazione è separata da quella dei miei vicini tramite una recinzione alta solamente 130 centimetri. Vorrei sapere se posso collocare a ridosso della recinzione una struttura, anche mobile, alta almeno 180 centimetri che mi garantisca una maggiore privacy senza dover chiedere l’autorizzazione ai vicini. Faccio presente che questi ultimi, proprio a ridosso della stessa recinzione, hanno costruito un muretto in mattoni della stessa altezza della rete al quale hanno addossato un lavatoio senza chiedermi alcuna autorizzazione. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Grazie.

  304. Ciao, posso fare una domanda?E’ possibile trasformare un giardino privato in posti macchina?Si tratta di un giardino che si trova all’interno di un condominio.Il palazzo è sulla strada e ha un grande cancello con permesso carrabile.Si entra e difronte c’è un piccolo cancello che dovrei sostituire con uno piu’ grande.Grazie

  305. salve a tutti!prma di tutto,grazie per il servizio che offrite…arrivo al problema.ho acquistato un immobile con annesso dietro un terreno di proprietà di un condominio.il terreno è più alto rispetto al mio fabbricato e non c’è nessuna “messa in sicurezza” del terreno…sul mio muro ho dell’umidità che si insinua dentro;la domanda è la seguente:devo metterlo io in sicurezza il terreno oppure spetta al condominio?vi dico,a priori,che la casa è sorta dopo e che l’ex proprietario non ha creato nulla per salvaguardare il mio fabbricato…inoltre è possibile coltivare un terreno annesso a un fabbricato?grazie e cordiali saluti!!!

  306. Per Luigi.
    No, in questo caso l’usucapione può avvenire ma solo dopo 20 anni, a meno che il condomino non sia in possesso di un atto scritto che lo autorizzi a tale possesso.
    Leggi anche questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale
    Amedeu e c.

  307. ….ti ringrazio per la sollecita risposta….e pensare che la persona che aveva contestata la mia affermazione è un architetto.
    Nè approfitto per porti un ulteriore quesito:tra progetto architettonico,progetto strutturale,accatastamento,abitabilità e collaudo statico,ai fine dell’individuabilità della proprietà cosa fa fede?

  308. Per Maurizio.
    Ti riportiamo una risposta “tipo” che abbiamo dato a molti casi simile al tuo:
    “….In questi casi raccomandiamo ai lettori sempre un contegno di buon vicinato, cercando di risolvere queste mancanze con spirito di amicizia.
    Ma veniamo al caso, che poi è l’ennesimo di una lunga serie, simili l’uno all’altro.
    Se l’ombreggiante posto dalla vicina è di una altezza tale da togliere luce ed aria al confinante, potrebbe configurarsi come un atto di emulazione, di cui all’articolo 833 del codice civile, che cita:
    “Un “atto di emulazione” è quello che in sostanza si compie nell’esercizio del diritto di proprietà, non mirando al conseguimento di un qualsiasi utile per chi lo compie, ma solamente con il proposito di arrecare danno , molestia, incomodo o pregiudizio ad un vicino.”
    http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
    La difficoltà sta nel dimostrare che tale atto si configura come tale, e per questo è necessario l’intervento di un legale”.
    Amedeu e c.

  309. Per Olimpia.
    Devi chiedere l’autorizzazione ai condomini (Amministratore) sia per il cambio di destinazione d’uso che per l’apertura del cancello carrabile.
    Per questa ultima occorre anche l’autorizzazione comunale (SCIA) tramite un tecnico abilitato.
    Amedeu e c.

  310. Per Corrado.
    Vorremmo tanto darti una risposta, ma tu devi essere più chiaro e spiegare
    meglio la situazione.
    Amedeu e c.

  311. Per Luigi.
    Il contratto di acquisto, registrato e trascritto.
    Amedeu e c.

  312. Grazie!!! Complimenti per il sito.

  313. carissimo amedeu,ti spiego meglio la situazione:ho comprato uno stabile che apparteneva a mio zio;nella parte posteriore del medesimo stabile c’è un terreno che appartiene a un condominio…io mi trovo dell’umidità nel mio stabile dovute ad infiltrazioni che provengono dal terreno;mio zio quando fabbricò non ha “messo in sicurezza” lo stabile che si trova ad un livello più basso rispetto al terreno;lo stabile di mio zio è sorto dopo quindi,la domanda è la seguente:doveva farli lui i lavori di messa in sicurezza tra stabile e terreno per prevenire l’umido?perchè adesso credo tocchino a me visto che sono il nuovo proprietario…i proprietari del condominio asseriscono questo;io posso fare i lavori se mi spettano però loro coltivano il terreno e credo che questo non si possa fare…gradire sapere se spettino a me i lavori e se è possibile coltivare un terreno annesso a un fabbricato…cordiali saluti e grazie in anticipo per la risposta con la speranza che la domanda sia adesso più chiara…un abbraccio!!!

  314. per Corrado.
    Avendo costruito, tuo zio, la casa, dopo il condominio adiacente, doveva prendere tutti gli accorgimenti necessari per allontanare l’eventuale umidità proveniente da quel sito; per esempio un piccolo scannafosso con cunetta in basso, che servisse a dirigere le acque verso la pubblica fognatura; o qualcosa del genere.
    Il fatto che i vicini coltivino il loro terreno, non è in contrasto con alcuna legge vigente, ma per tutte le cose occorre “la buona regola di famiglia”, per cui i medesimi non possono, per esempio, tenere un impianto di irrigazione sempre aperto, oppure adoperare una quantità di acqua eccessiva.
    Per questa ultima parte, molto difficile da dimostrasi, ti occorrerebbe però l’aiuto di un legale della tua zona.
    Amedeu e c

  315. Salve , sono IVANO , premesso che abito in una casa di corte , dove prima usavamo un posto comune per posteggiare le auto , ad alcuni ha dato fastidio la cosa visto che non riuscivano mai ad arrivare primi , così di comune accordo hanno deciso di mettere delle fioriere , in modo da ostruire il posteggio .A me la cosa non mi ha dato fastidio , comunque non ero proprietario del posto ma Queste ultime però sono a circa 50 cm , dalla mia entrata d icasa , onestamente non mi intralciano il passaggio , ma volevo comunque sapere se esiste una distanza minima che mi tutela , partendo dalla porta di casa mia . Grazie , buon lavoro

  316. grazie mille e complimenti per quello che fate…un abbraccio!!!

  317. Per Ivano.
    Normalmente le fioriere non hanno dei particolari vincoli da rispettare, però
    se poste davanti all’ingresso di una abitazione, potrebbero essere intese come atto di emulazione, di cui a questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione.
    Attenzione però, perchè tali atti non sono facilmente dimostrabili, ed occorre sempre l’intervento di un legale.
    Comunque ti consigliamo di dialogare con tali vicini, e cercare una via amichevole di soluzione.
    Amedeu e c.

  318. Buonasera,sono Cinzia da Trieste,e questa è la prima volta che vi scrivo
    Vorrei esporvi i seguenti dilemmi:da sette anni sono residente in un paesino in provincia di Trieste,abito in una casa accostata a cui vi accedo grazie ad un’unica stradina comunale.Questa stradina in ghiaia e sconnessa è una strada di passaggio per chi vi abita e non ha via di uscita.Premetto che la percorro in auto esclusivamente per depositare legna da ardere e sacchi di pellet davanti la mia casa quindi solo in caso di carichi pesanti!
    Da qualche giorno però una vicina ha avuto da obiettare,sostenendo che noi non abbiamo il diritto di passaggio con l’auto nemmeno per scaricare poichè non abbiamo un posto macchina interno!!
    Quali sono i miei diritti ed a chi posso rivolgermi per farli valere??
    Scusate un’altra domanda:per legge,è vero che la mia proprietà arriva fino ad un metro dalla casa??GRAZIE

  319. Per Cinzia.
    Iniziamo dalla seconda domanda.
    Per sapere dove arriva la tua proprietà, necessita controllare la situazione sul posto, avendo a portata di mano le planimetrie catastali.
    Relativamente alla strada, se la stai usando da più di 20 anni, anche se non è di tua proprietà, hai acquisito un diritto per usucapione.
    L’usucapione è anche decennale, però deve essere “in buona fede” ed occorre un atto scritto a sostegno di ciò.
    In ogni caso ti consigliamo di rivolgerti da un legale della tua zona, se non altro per rendere valida l’usucapione, caso mai fossero trascorsi i suddetti anni .
    Ameedeu e c.

  320. Salve, spero possiate aiutarmi. Possiedo un piccolo appezzamento di terreno confinante, da un lato, con la casa di proprietà, da un lato con una struttura pubblica, per il resto con una stradina comunale. Preciso che il terreno si trova al di sotto del livello stradale ad eccezione di una piccola quota (circa 4×4 metri). Ho deciso di recintare il sudetto terreno, ottenendo regolare autorizzazione, ma sono impedita nel farlo poichè un vicino ha posteggiato la sua auto in questo piccolo spazio rifiutandosi di toglierla nonostante l’invito bonario verbale.Ho quindi inviato lettera raccomandata AR con invito formale allarimozione entro 10 gg dal ricevimento ma non è cambiato nulla. che fare? Avendo regolare autorizzazione a recintare può intervenire la Polizia Municipale o altri e rimuovere il mezzo? Posso farlo io chiamando un carro attrezzi? ke altro fare? Grazie anticipatamente

  321. salve. Sono proprietario di un pertinenza, che divide due magazzini del mio vicino, il quale mi chiede il permesso di passo attraverso la mia pertinenza per passare tra le due proprieta, anche se ha gia un passaggio dalla via principale.Mi chiedo se possa diventare un suo diritto qualora decidessi di toglierli questo permesso .grazie

  322. Per Alessandro.
    Trascorso il tempo previsto dalla legge (10 o 20 anni), per usucapione
    http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale
    potrebbe acquisire il diritto di passaggio.
    Puoi comunque sentire un legale della tua zona.
    Amedeu e c.

  323. Per Clara.
    Devi agire per vie legali e non chiamare i carri attrezzi, perchè ti metteresti dalla parte del torto.
    L’autorizzazione comunale viene rilasciata “fatti salvi i diritti dei terzi”, per cui il Comune e la Polizia Municipale non possono entrare in merito di questioni fra privati.
    L’unica alternativa che hai, dopo avere parlato “amichevolmente” al vicino (se vuoi farlo) chiedendogli di spostare l’auto, è quella di agire tramite un avvocato, il quale con una prima lettera, nella quale, probabilmente, gli chiederà di rimuovere il mezzo, pena il pagamento dei danni da te subiti (autorizzazione comunale e vari), in carenza di risposta procederà, per le vie giudiziali.
    Amedeu e c.

  324. Salve. Sono proprietario di un terrazzo di proprietà esclusiva unitamente al mio appartamento in un condominio. Il mio terrazzo confina con quello di un vicino ed era originariamente separato da un muretto di circa 70 cm. sovrastato da una struttura in ferro e vetro non trasparente alta circa 100 cm. In totale 170 cm circa.
    Ho chiesto al Comune l’autorizzazione a rimuovere la vecchia struttura in ferro e vetro, ormai deteriorata dal tempo, per sopraelevare il muro fino a 2 metri e mezzo. Il comune mi ha puntualmente rilasciato detta autorizzazione ed io ho provveduto a rimuovere la vecchia struttura e sopraelevare il muro fino a 2 metri e 30 cm, quindi anche al di sotto di quanto ero autorizzato. Il mio vicino, ritenendosi danneggiato da tale muro, mi chiede di abbassarlo. Io non sono d’accordo. Vi chiedo: può agire legalmente per costringermi ad abbassare il muro? Io so che il c.c. prevede in questi casi un’altezza fino a 3 metri. Sottolineo che ho una regolare autorizzazione edilizia del Comune. Grazie mille per la cortese risposta.

  325. Salve, sono ancora Clara.Grazie per la celere risposta.
    Ho provato a parlare “amikevolmente” al vicino ed ho anke inviato una lettera (a mio nome) kiedendo la rimozione pena le vie legali ma non ho ottenuto nulla. Mi chiedo:
    1) devo rimandare la lettera, stavolta da parte di un avvocato ke mi rappresenti?
    2) Posso rivolgermi ad un Giudice di Pace x ottenere un decreto ingiuntivo urgente di rimozione forzata x violazione di domicilio e delle sue adiacenze ( tutela possessoria) ?
    3) Devo fare una denuncia-querela in caserma?
    4) Anche i Carabinieri/Polizia non possono fare nulla?
    5) Se l’occupazione abusiva di suolo privato è reato civile e penale perkè è così complicato far valere i propri diritti?
    Grazie ancora e COMPLIMENTI X COMPETENZA E PROFESSIONALITA’

  326. Per Clara.
    Purtroppo le questioni fra privati sono regolate dal diritto privato che è materia degli avvocati civili.
    Un Comune oppure un Vigile Urbano non puoi chiamarli in causa, in quanto si occupano di questioni di pubblico interesse, e la tua strada purtroppo non lo è.
    Quindi, a questo punto, poichè, dici, che non hai ottenuto alcun risultato la sola via da seguire è quella dell’avvocato.
    Amedeue c.

  327. Per Federico.
    Tale separazione, sul terrazzo, fra la tua proprietà e quella del vicino, può rientrare nel contenuto dell’articolo 901 del codice civile, il quale stabilisce le caratteristiche che devono avere le “luci” nei confronti delle “vedute”.
    Per impedire la veduta nel fondo del vicino, un muro, oppure una parete di vetrocemento o similare, deve avere una altezza minima di mt 2,50 dal piano pavimento.
    Ti consigliamo comunque di consultare anche un legale della tua zona.
    Amedeu e c.

  328. Grazie per la risposta. Forse però non mi sono spiegato abbastanza bene. I vetri opachi fissati alla struttura in ferro non costituivano delle aperture sul mio terrazzo ma semplicemente una separazione sopra il muretto, quindi una continuazione del muro di confine. E comunque non mi è chiaro il fatto che essendo il nuovo muro alto 2,30 mt. l’opera da me realizzata rientri nelle norme del codice civile. Tra l’altro il Comune mi ha chiesto di allegare alla domanda le fotografie della situazione preesistente. Grazie ancora per la Vostra disponibilità e cortesia.

  329. Per Federico.
    Due proprietà contigue, per essere divise a norma di legge, devono avere (In casi simili al tuo) e salvo i regolamenti locali, una separazione alta mt 2,50 , che è l’altezza minima che trasforma una veduta in una luce.
    Il Comune, può avere un Regolamento Edilizio che stabilisce diversamente
    Qualora il tuo vicino dovesse agire per vie legali , poichè i permessi comunali vengono sempre rilasciati “fatti salvi i diritti dei terzi” e sul Regolamento Edilizio non ci fosse accenno alcuno a tale situazione, scatterebbe l’altezza minima dei mt 2,50.
    Amedeu e c.

  330. Buongiorno , ho acquistato nel 2007 la meta’ di una casa in campagna con il resede esclusivo davanti .ì, l’altra meta’ della casa e’ di un’altro proprietario che non e’residente ,ma ci viene solo per alcuni mesi d’estate .
    Davanti abbiamo una superficie di circa 500mq divisa in due e loro passano con la loro auto sulla mia proprieta’ ,ho scoperto che esiste un contratto di servitu’ da loro stipulato dal notaio nel 1982 e non passa davanti la mia casa ma piu’ distante ai margini del mio resede co descrizione particolareggiata delle particelle .
    La domanda , devono rispettare il contratto da loro stipulato ? possono avanzare diritti di uso capione sul mio resede ?

    Grazie

  331. Salve. Il mio vicino ha costruito abusivamente una rimessa ( sono passati più di venti anni) sul confine delle due propietà , le quali sono separate da una fossa, usata anche per lo scarico delle acque nere dal medesimo. Esattamente ha costruito la rimessa non a metà della fossa ma sul limite della medesima dalla parte della sua propietà. Il fatto che lui ha costruito sul limite della fossa di confine è equiparabile a una costruzione sul confine stesso , cioè sulla metà della fossa??? E quindi io potrei costruire sul confine o appoggiarmi alla sua parete senza chiedere il permesso del vicino.??? Grazie

  332. Buonasera,
    la mia abitazione è collocata all’inetrno di una corte.
    I muri e il cancello di ingresso sono di proprietà di terzi.
    io vanto una servitù di passaggio da almeno 50 anni, anche titolata nel contratto di acquisto della casa. Ho collocato sul portone di ingresso una targa con l’indicazione del nome mio e di mia moglie (21X17 cm).
    i proprietari hanno scritto perche devo toglierla.
    Ma a me serve, perchè diversamente non si puo sapere che abito l^, non ci sono altri accessi alla mia abitazione.
    Cosa devo fare?toglierla?
    grazie.

  333. Per Giovanni.
    Stando a come ci descrivi la cosa, anche se sono trascorsi più di 20 anni, l’uso di tale passaggio non è continuativo e ininterrotto, (e fra l’altro è cambiata la proprietà con il tuo acquisto) per cui non ci dovrebbero essere gli estremi di una usucapione.
    In ogni caso ti consigliamo di rivolgerti da un legale della tua zona, portandoti dietro una planimetria.
    Amedeu e c.

  334. Per Giovanni.
    Se il vicino ha costruito un garage abusivamente e sono trascorsi più di 20 anni, rimane sempre abusivo a tutti gli effetti di legge.
    Cercando quindi “il contatto” con una struttura inesistente quale è un abusivo, non ne vale la pena.
    Sicuramente tu vorrai invece costruirlo con una regolare autorizzazione comunale?
    Amedeu e c.

  335. Per Michele.
    Onestamente ti suggeriamo di parlare amichevolmente con questi vicini, facendo comprendere loro che il postino, per trovarti, ha bisogno del nome scritto alla porta.
    Se hai un diritto acquisito, comprenderanno che non li danneggi in alcun modo.
    Amedeu e c.

  336. Buonasera,
    volevo esporre la mia vicenda. Mio marito ha costruito una piscina interrata e in muratura della misura 4mx2m a un metro dal confine della proprietà del mio vicino. peraltro, il piano regolatore comunale non consente nella zona la realizzazione di piscine e peraltro mio marito non aveva neppure chiesto l’autorizzazione al comune. il mio vicino mi ha intimato di demolire il manufatto Ora, fermo restando la possibilità di presentare una sanatoria al comune per superare l’illecito amministrativo, per la violazione delle norme dei confini devo buttarla giu per forza??grazie

  337. ringrazio per la risposta.
    il mio vicino (e proprietario dei muri e del portone) non sembra intenzionato a lasciarmi la targa (gia una volta in passato me l’ha tolta a mia insaputa)..tant’e che e pronto ad andare da un avvocato. cosa devo fare?toglierla?

  338. Buonasera,vi pongo la mia questione:mio marito ha costruito una piscina in muratura,interrata (fin’ora e stata realizzata la struttura in cemento).il problema e che non è stata presentata alcuna DIA al comune e soprattutto e stata costruita a un solo metro dal confine della proprieta del mio vicino. Inoltre, lamia casa e in una zona in cui non e possibile realizzare piscine. Mi e arrivata una lettera del mio vicino che mi intima di demolirla. Che fare?? Devo buttarla giu? Oppure posso completarla presentando sanatoria? Oppure posso semplicemente coprirla con della terra? Grazie.

  339. Per Michele.
    Si tratta solo di una targa; comunque se lo desideri, puoi consultare un legale della tua zona per una eventuale lettera da inviargli
    Dopo di che potrai prendere una decisione definitiva.
    Amedeue c.

  340. Per Paola.
    Purtroppo, avuta anche una autorizzazione in sanatoria (?) ti rimarrà sempre il problema del confinante, in quanto le autorizzazioni comunali vengono rilasciate “fatti salvi i diritti dei terzi”.
    Amedeu e c.

  341. ho acquistato un appartamento nuovo, mi sono accorto guardando lo stipite della porta che una parete non era a bolla in altezza il costruttore ha provveduto con rappezzo a ovviare al problema solo che ora dopo aver tinteggiato il rappezzo presenta delle crepe, ieri mi hanno montato l’armadio e un’altro muro presenta tra il pavimento e il soffitto una differenza di cm 1,5 e guardando il terminale dell’armadio si nota molto consiglio: come ci si comporta in un caso simile? premetto che ho già rogitato e pagato grazie per la risposta saluti Renzo

  342. Per Renzo.
    Ti abbiamo già dato la risposta, che troverai sotto questo articolo
    http://www.coffeenews.it/pareti-interne-in-foraticostruzione-come-fare-19#comment-19949
    Amedeu e c.

  343. Salve,
    La mia abitazione è separata dal fondo agricolo confinante tramite una strada sterrata (abbandonata da più di 20 anni che ho sempre usato come deposito legna) e dal fosso di scolo che corre parallelo ad essa (dalla parte opposta della strada rispetto alla mia abitazione);
    E’ possibile far valere il diritto di usucapione su tale strada?

    Grazie
    Cordiali saluti
    Davide

  344. Per Davide.
    Se la strada è privata puoi farlo, se è ad uso pubblico no.
    Comunque, per avere la situazione esatta devi recarti da un avvocato con la planimetria della strada e suoi confinanti ed intestatari (che puoi trovare al catasto).
    Il medesimo ti dirà se ricorrono gli estremi per una usucapione.
    Amedeu e c.

  345. SULLA MIA STRADA PRIVATA POSSO METTERE UN CANCELLO, A CHE DISTANZA,E POI DICE IL VICINO CHE SU QUESTA STRADA DI MIA PROPRIETA LUI A IL DIRITTO DI PASSAGGIO PER ACCEDERE AD UN SUO FONDO E” VERO SECONDO LEI , E SE E” COSI”POSSO UGUALMENTE METTERE IL CANCELLO.

  346. SERVE PURE UNA DOMANDA IN COMUNE GRAZIE PER IL TEMPO .

  347. Farò un salto in catasto!
    Grazie mille
    Saluti

    Davide

  348. Per Lucio.
    Si, ti occorre una autorizzazione comunale.
    Inoltre, se il tuo vicino ha un diritto di passaggio su tale strada, devi come minimo dargli la chiave del cancello (per via ufficiale con lettera di accompagnamento), altrimenti ti troverai in causa con il medesimo.
    Amedeu e c.

  349. salve,sono proprietario di un fondo recintato con pali di legno e rete metallica, chiuso all’epoca da un cancello di legno , circa 10 anni fa questo è stato sostituito con uno nuvo in ferro fissato su una base di cemento, il comune può chiermi di demolirlo? serviva un autorizzazione prima di poterlo fare? grazie

  350. Per Damiano.
    Si, serviva una SCIA con gli elaborati tecnici. Possono richiedertelo.
    Amedeu e c

  351. grazie della risposta esaudiente. avrei cortesemente un”altra domanda : serve ugualmente la domanda in comune se io il cancello lo metto all”interno della mia proprieta” su unastrada interna che passo solo io……..a circa 100 metri dal confine ? grazie ………

  352. Per Lucio.
    In teoria non cambia nulla, in pratica: “occhio che non vede cuore che non duole”.
    Amedeu e c.

  353. ma il vicino deve decidere lui il passaggio al suo fondo dalla mia proprieta oppure posso dirgli di passare in alternativa da un altro passaggio sempre dalla mia proprieta” considerando che il suo e” un fondo agricolo e mi rovinerebbe la strada che lui non ha mai partecipato alle spese di manutenzione? se ci dovesse essere qualcosa di scritto su questo passaggio dove lo vado a verificare.

  354. Per Lucio.
    Puoi scegliere una via alternativa nel tuo fondo, che ti possa danneggiare il meno possibile e che sia agevole al vicino.
    L’esistenza della servitù la puoi trovare presso la conservatoria dei registri immobiliari, ricercando nelle trascrizioni a favore e contro.
    Amedeu e c.

  355. scusate sono nuovo volevo porgere una domanda:
    ho una rete di confine di propreità del comune dove io risiedo, questa rete è fatiscente e pericolante con moltissima sterpaglia e alberelli incolti i quali invadono anche la mia prorpietà, volevo sapere a chi spetta la pulizia delle sterpaglie e la messa in sicurezza della recinzione di confine.
    In attesa di una vostra cortese risposta porgo distinti saluti

  356. Per Stefano.
    Se trattasi di una recinzione di confine, il suo mantenimento e manutenzione spettano in parte uguali ai due confinanti.
    Se il fondo vicino ha delle sterpaglie pericolose (per incedi), il proprietario, chiunque esso sia (anche se Ente pubblico), è tenuto a ripulirlo.
    Occorre fare un esposto scritto al comando della Polizia Municipale.
    Amedeu e c.

  357. buona sera, ho un dubbio circa il mio condominio. i locali commerciali del mio stabile sono occupati da una banca che ha anche l’accesso dal piano terra interno alla scala che a quanto so per motivi di sicurezza è murato dall’interno.
    dalle tabelle millesimali però quell’abitazione essendo nella scala ha una quota di millesimi.
    Anche se è murata chiedo:
    la banca deve partecipare alle spese condominiali quali pulizia scala, luce scala, manutenzione ascensore e etc.
    grazie mille per le risposte.
    saluti
    giuseppe

  358. Per Giuseppe.
    Se tale accesso è murato all’interno, ma rimane il portone visibile nell’atrio, deve partecipare alle spese condominiali; viceversa, se tale porta è stata murata completamente, l’amministratore dovrebbe avere cambiato lertabelle millesimali e la banca non dovrebbe pagare.
    Amedeu e c.

  359. buongiorno

    al nostro capannone si accede solo attraverso una strada privata sterrata , aperta in quanto che la chiusura della stessa non e’ possibile per le necessita’ di transito anche notturno di alcune attività industriali; vi sono infatti su questa strada altri capannoni e tutti facciamo parte di un consorzio che ha nel suo statuto anche l’obiettivo di migliorare le condizioni della strada. Il problema è che i consorziati non intendono pagare nulla per il mantenimento della strada e la stessa e’ diventata a man mano impraticabile per le diverse buche e immondizia scaricata (quasi una discarica a cielo aperto) da zingari e altri. Si puo’ dire che lo stato della strada non è sicuro ne’ dal punto di vista igienico ne’ di sicurezza .
    La situazione della strada e’ drammaticamente peggiorata da quando ci transitano i camion di una specifica attività insediatasi da poco (macero della carta) che con i loro continui passaggi provocano dissestamenti . Il comune ci dice che lui non puo’ intervenire perche’ la strada e’ di pertinenza del consorzio. Vi chiedo : se il consorzio si sciogliesse chie diventerebbe proprietario e respondabile della strada ? Chi ha l’obbligo della manutenzione della strada ? chi posso interpellare per togliere l’immondizia scaricata ? (a volte anche eternit)
    ringraziando porgo
    cordiali saluti
    Monica Borzi

  360. Per Monica.
    In Comune non ti hanno detto la verità.
    Devi inviare due lettere raccomandate con RR, oppure servirti del PEC (posta elettronica certificata), che ha maggiore “presa” di una Raccomandata.
    Devi inviare dette lettere : al comandante dei Vigili Urbani (metti il suo nome e cognome), e quindi manda la seconda lettera al sindaco del tuo Comune , scrivendoci sotto : alla attenzione del dirigente dell’Ufficio Tecnico (metti suo nome e cognome).
    In tale lettera devi precisare lo stato antigienico nel quale versa la strada, e la necessità di intervenire immediatamente per eliminare pericoli per la pubblica incolumità (Hai detto che ci sono anche parti di eternit).
    Ne seguirà, a breve, una ordinanza, che imporrà ai proprietari (te compresa) di pulire detta strada.
    Per evitare che la situazione si ripeta nel tempo, suggerisci nella lettera, di fare mettere una sbarra (apribile da tutti i proprietari) all’inizio della strada.
    Intanto pulirete la strada, ed in quell’occasione troverete l’accordo per spianarla o asfaltarla.
    Amedeu e c.

  361. Per Adolfo.
    Se hai delle finestre, e quindi delle vedute, i proprietari del fondo confinante non possono fartele chiudere, se queste sono preesistenti.
    Fra l’altro, per i medesimi, possono essere alquanto fastidiose, perchè in caso di edificazione, ai sensi del DM 1444/68, dovrebbero tenersi a 10 metri da dette vedute.
    Non possono altresì chiudertele, “accostando un porticato”, in quanto, oltre che a compiere un atto di emulazione
    http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
    si metterebbero in condizioni di doverlo poi demolire, perchè non rispettano “i diritti dei terzi”.
    Amedeu e c.

  362. per Adolfo
    Se la casa A viene venduta con la proprietà del cortile, il proprietario della casa B ha che ha 3 finestre prospettanti su tale cortile, deve mantenerle con la relativa servitù di veduta nel cortile di A.
    Il muro della casa di B resta di sua proprietà (di B).
    Amedeu e c.

  363. buongiorno, ho un appartamento al 1° piano di un edificio con un pozzo di luce interno. Anni fa ho allargato il mio appartamento e ho costruito un piccolo corridoio all’interno di parte del pozzo di luce (dopo avere chiesto il permesso all’allora unico proprietario del pozzo di luce).
    Il proprietario dell’appartamento al 3° piano ha da poco costruito un scarico dell’acqua proveniente dal suo serbatoio. In pratica ogni qual volta il suo serbatoio si riempie, tutta l’acqua in eccesso finisce in questo tubo che sbuca appena fuori dal muro che da sul pozzo di luce, facendo così cadere tutta l’acqua sul soffitto del mio corridoio e causandomi seri danni da infiltrazioni.
    Come mi dovrei muovere?
    grazie mille

  364. Per Andrea.
    Il tuo vicino ha messo un tubo di “troppo pieno” al suo serbatoio, in maniera che in caso di guasto al galleggiante, l’acqua, anzichè allagargli la casa , scarica su questa piccola corte a cielo aperto.
    Adesso non sappiamo come stiano le cose dal punto di vista legale, nel senso che, se il coinquilino ha acquistato la casa, con la dizione di (quello che chiami pozzo luce) cortile (o altro) condominiale o ad uso comune.
    Inoltre se quando hai allargato l’appartamento lo hai fatto con tutti i permessi comunali e con l’autorizzazione scritta (registrata e trascritta) del vecchio proprietario.
    Devi chiarire questo aspetto per sapere se hai certi diritti nella parte che, ci sembra, sia a comune.
    Comunque, nel caso che sia condominiale, parla con il vicino, e fagli presente che non è regolamentare che il troppo pieno scarichi spesso. Probabilmente il galleggiante è stato male applicato o è troppo vecchio.
    Difatti lo scarico di troppo pieno si attiva solo in casi di emergenza.
    Amedeu e c.

  365. Buona sera,
    Il mio quesito è questo : Abito da 27 anni in una villetta da me costruita ed oggi in fase di condono comunale , la villetta è situata in una strada cieca e dopo di me c’è solo un lotto di terreno agricolo che ha un diritto di passaggio , quando costruii lasciai una strada lunga 133 mt x 5 m come si può ben vedere dalla particella catastale , 17 anni fa il comune ha fornito l’intera strada compresa la mia ,di luce e fogne , io feci domanda al comune protocollandola di togliere il palo della luce perchè quella era strada privata , il comune non ha mai fatto nulla , 10 anni fa chiesi una D.I.A. al comune chiedendo di recintare con dei paletti la mia strada e di chiuderne l’accesso con una catena, non ricevendo risposta ho effettuato i lavori ed ho anche posto un cartello di proprietà privata divieto di accesso . Oggi a causa di lavori fatti per l’apertura di un centro commerciale mi è giunto l’espropio di soli 32 m. quadri di questa strada ( 32 m quadri finali della strada ) da parte dell’ente che sta effettuando i lavori , ho fatto notare che in realtà non solo i 32 m. quadri sono privati ma la mia intera strada , e per accedere a quei 32 m. quadri mi dovevano espropiare l’inera strada e mi sono mostrata pronta ad un accordo , l’ente però mi ha risposto che invece il comune afferma che i restanti 101 metri sono pubblici , vi chiedo è vero che la strada è pubblica ( perchè c’è la fogna? ) o dovrei avere un esproprio anche del restante della strada , e se si con chi dovrei avere a che fare con il comune o l’ente che effettua i lavori?
    Grazie

  366. Per Beatrice.
    Non è una novità, ma gran parte delle strade del territorio nazionale (strade comunali) sono diventate pubbliche senza esproprio.
    Per cui, in presenza anche di una fognatura costruita, fra l’altro , ci sembra di comprendere, a servizio di uno o più edifici abusivi ed in corso di sanatoria, riteniamo che tu abbia poche possibilità di portare avanti le tue ragioni.
    L’Ente proprietario della strada dovrebbe in questo caso essere il Comune.
    Amedeu e c.

  367. liliana vittoria

    Vorrei un’informazione se vi è possibile:
    ho letto che qualunque costruzione fatta sia in muratura che non deve avere un
    permesso dal comune, io mi ritrovo una legnaia fatta su degli assi con tutta una tela vedo non ti vedo verde e fermata poi al muro dell’abitazione del proprietario, posta davanti al muro di confine per tutta la lunghezza o quasi e arriva al mio cancello, la stessa è più alta della rete che vi è sul muretto. Il muretto di confine è stato fatto tutto nella mia proprietà. E regolare? o posso contestare?
    Lo stesso signore ha poi costruito delle baracche in una ha i polli, a ridosso del confine delle nostre terre, è normale? si può fare?? grazie per la vostra gentilezza

  368. Per Liliana Vittoria.
    Sicuramente le baracche puoi contestarle, e chi chi si interessa di ciò sono i Vigili Urbani del tuo Comune.
    Quando verranno ad eseguire il sopralluogo verificheranno anche il resto.
    Da quel momento avrai però un cattivo vicinante, per cui forse (non conosciamo i vostri rapporti) varrebbe la pena di affrontare la questione amichevolmente.
    Amedeu e c.

  369. liliana vittoria

    Ti ringrazio di cuore. Per quanto al buon vicinato…hanno iniziato loro, che hanno un’abitazione che ha i muri confinanti con quella che per me era la casa “vecchia” la quale aveva il tetto da rifare, come del resto la sua, bene loro hanno rifatto il tetto prima di me (io ero ancora alle prese con geometri e comune per i vari permessi) e… sorpresa, appena finito di rifarlo ecco che mi è arrivata la causa dal tribunale perchè causa umidità ho fatto marcire le loro vesti, e dal tetto ho fatto venire la muffa…. morale euro 10.000,00…per danni.
    Fatto venire (richiesto da loro) anche il ctu del tribunale…e il danno è stato stipulato di euro 500,00 in quanto non si capiva di chi era la colpa del rosone bagnato sito in una loro camera in quanto loro avevano tolti il nailon di protezione fra i due tetti (uno appena fatto e l’altro non ancora)
    Ho già pagato molti soldi agli avvocati.
    Scusa dello sfogo.
    Ti ringrazio
    Liliana

  370. Leggendo alcune richieste d’informazione a Voi indirizzate, ho capito che posso tentare di far luce sul mio problema.Ho una casa in cui la proprietà termina con i miei muri periferici.Da uno dei lati, confino con un terreno in pendenza naturale, ove per facilitare lo scorrimento del piovuto in fase di costruzione del fabbricato ho scavato un piccolo solco di scolo.Il mio simpatico vicino credo per causarmi disagio , ha creduto opportuno piantare a contatto con il mio muro un grosso palo da dove poi parte una sua recinzione posizionando a filo terreno una grossa lamiera , che trattiene l’acqua a mo di pozzanghera causando umidità all’interno del mio ambiente.Domanda: può appoggiarsi al mio muro?A che distanza dovrebbe tenersi?Un altro lato della costruzione comprende per tutta la sua lunghezza un balcone al primo piano ed uno identico al secondo. Ha diritto il mio confinante ad usufruire del terreno sotto ai miei balconi chiudendone gli accessi con opere in muratura ?Vi ringrazio anticipatamente per le vostre sicure risposte e con l’occasione vi prego di gradire i miei più cordiali saluti.

  371. Sono proprietaria di un terreno agricolo e, per l’accesso, ho il diritto di passaggio su una strada sterrata che appartiene ad un altro fondo agricolo confinante. Il proprietario di tale fondo ora vuole realizzare una vera e propria strada asfaltata. Sono costretta a partecipare alle spese per la realizzazione di tale strada? E se sì, in quale misura?
    Grazie

  372. Per Victory.
    Se la pendenza del terreno è rimasta quella naturale originaria, senza che vi sia stata fatta modifica alcuna, le acque possono defluire come hanno sempre fatto.
    Parli però di un muro e di un palo messo a contatto, per cui, probabilmente alcuni lavori sono stati eseguiti a modifica, sia pur lieve della naturale pendenza.
    Se non riesci a trovare una soluzione amichevole con il vicino, sei costretta a rivolgerti da un legale, o meglio ancora ad incanalare le acque sul confine del tuo fondo ed a allontanarle.
    Relativamente alla chiusura dei sotto balconi con opere murarie, devi verificare in Comune, presso l’ufficio Edilizia Privata se ha ottenuta una autorizzazione edilizia.
    Comunque, anche se l’avesse ottenuta, necessitava ugualmente dell’autorizzazione degli altri (o altro) proprietari.
    Amedeu e c.

  373. Per Lucia.
    In zone agricole, ad eccezione di strade di una certa importanza (per esempio che conducono a borghi o a fattorie), le altre strade sono tutte sterrate e rifinite con stabilizzato calcareo o tipo gabbriccio (a secondo della zona).
    Quindi non conosciamo norma o legge che ti obblighi a quanto sopra.
    Amedeu e c.

  374. Buonasera Gentilmente volevo sapere come chiudere uno spazio antistante ad una propieta’ privata su tre lati, sul quarto lato strada comunale che finisce dopo circa 20 metri,( lo spazio in questione vengono parcheggiate tre autovetture) diversi anni fa vi erano ubicati dei paletti poi tolti. cosa poter mettere ? qualcuno mi ha detto che i paletti ora sono vietati come pure la catena forse una sbarra amovibile che documenti fare gentilmente ho mio fratello che si sta iscrivendo all’albo e non sa cosa fare con precisione io sto aquistando questa propieta’ nell’attesa ringrazio anticipatamente michele

  375. Per Michele.
    Se devi parcheggiare sempre le tre vetture dovrai solo mettere un cartello con indicato “area privata- divieto di parcheggio”.
    Purtroppo i Comuni sono generalmente contrari a chiudere detti spazi, fronteggianti le pubbliche vie, con catene e paletti
    Altrimenti, per altro uso, delle fioriere in cemento, poste ad una certa distanza l’una dall’altra.
    Amedeu e c.

  376. Grazie x la risposta ma il cartello c’e’ gia’ ma le persone purtroppo sono scostumate e devo chiudere in qualche modo ho pensato anche di mettere delle telecamere di videosorveglianza, posso denunziare chi parcheggia con tutti i cartelli che indicano zona videosorvegliata e privata visto che la polizia mi ha detto che devo provvedere io tramite avvocato

  377. liliana vittoria

    Scusa se ti importuno ancora, sono sempre io, liliana vittoria, vorrei sapere ancora una cosa, in un muro in comune si possono far passare le tubature dell’acqua? e quelle del riscaldamento?? e se l’ho fatto, posso essere contestata? In che maniera? Mi fanno spostare le tubature??? anche i caloriferi? resto in attesa di una tua gentile risposta

  378. Per Liliana Vittoria.
    Puoi passarci le tubazioni , a meno che tale parete non sia di uno spessore minimo (per esempio 8/12 cm)da essere danneggiata da tale passaggio.
    Amedeu e c.

  379. Buon giorno Amedeu, avrei un sacco di domande da farti ;una di queste e’ che ho una cantina al piano terra e l’inquilino che abita sotto il mio appartamento ha la cantina di fianco alla mia . Anni fa’ quando era vivo mio padre ha dato il permesso senza nessun contratto di far passare le tubazioni del gasolio dalla mia cantina alla sua.. Nel caso volessi vendere il mio appartamento potrei fargli levare le tubazioni? Grazie , saluti

  380. Per Miranda.
    Difficile.
    E’ stata costituita una servitù, che se si basa su un atto scritto è valida da subito, altrimenti segue la durata dell’usucapione: decennale o ventennale.
    Ventennale, nel tuo caso è di difficile applicazione, in quanto, il vocino non potrebbe avere passato tale tubazione senza il vostro consenso, quindi in buona fede.
    http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale
    Amedeu e c.

  381. Buonasera, avrei un quesito da proporvi.
    Ho un fondo che ha accesso da una strada principale (così come il mio vicino), ma a metà col mio vicino abbiamo lasciato rispettivamente 1.5 ml per uno per creare una strada di penetrazione ai fondi che viene utilizzata da entrambi (in realtà la strada esiste da circa 80 anni ma il criterio con cui è stata creata è quello che vi ho descritto, inoltre tale strada non risulta sulle mappe catastali, è stata creata appositamente dai proprietari di allora).
    Io ho deciso di recintare il fondo, ma vorrei farlo lasciando libera la strada di penetrazione, posizionando in pratica la recinzione ad 1.5 ml dal confine in modo tale che ancora si possa usufruire della strada, il mio vicino però fa le storie e dice che se voglio recintare devo chiamare un tecnico per tirare i confini, dopodichè recintare sul confine, ma in questo modo non si potrà più usufruire della strada.
    La mia domanda è: ma io nella mia proprietà sono libero di recintare dove voglio?
    Grazie.

  382. Per Fraschetta.
    Forse vi siete spiegati o capiti male.
    Ci azzardiamo a fare la seguente ipotesi:
    probabilmente il tuo vicino vuole un tecnico per verificare il confine, ma quello di lato alla strada.
    Poichè in effetti il vero confine cade al centro di detta strada, il tecnico dovrebbe effettuare tale controllo e poi tu dovresti arretrarti di mt 1,50 dallo stesso e recingere in quel punto.
    Riteniamo che non vi sia altra spiegazione alla richiesta del tuo vicino, il quale probabilmente teme che la strada, con il tempo, si sia spostata dalla sua parte.
    Amedeu e c.

  383. Buon giorno, io vivo in un podere con due appartamenti uno sovrastante l’altro, con proprietà terrierre confinanti, dopo la divisione delle proprietà, il lato nord e quello sinistro appartengono a mi moglie, mentre le restanti al al vicino, abitando la piano terra, ho due finestre che danno sul lato sud nella proprietà del vicino. l’estate scorsa il vicino ha recitanto la sua proprietà. La domanda è, può recintare liberamente usando il muro della casa con le finestre come confine,oppure deve mantenere una distanza minima dal muro???
    Ringrazio anticipatamente

  384. Aspettate, ho omesso di dirvi che il mio vicino, a differenza di me, ha un’altra strada di penetrazione ad uso esclusivo, quindi non rimetterebbe granchè nel perdere quella in comune. La mia idea è che lui vuole che io recinti sul confine in modo da avere un lato del suo terreno recintato senza spendere un soldo. Mi ha minacciato dicendomi che se io recinto l’interno della stradella, lui recinta sul confine così mi rimarrebbe un budello di 1.50 ml praticamente inutilizzabile.

  385. Per Fraschetta.
    Difficile prevedere le reazioni umane.
    Specie quelle dettate da “ripicche” fra confinanti.
    Cerca di risolvere il tutto con la serenità del buon vicinato.
    Amedeu e c.

  386. Per Ermanno.
    Leggi attentamente questo nostro articolo.
    Dovresti trovarci il tuo caso.
    http://www.coffeenews.it/distanze-da-osservare-dalle-vedute-dirette-laterali-ed-oblique
    Amedeu e c.

  387. ho comprato piano terra, piano primo ed un giardinetto che è contiguo alla mia terrazza posta a quota di un metro più bassa. Ho demolito il muro di due metri che avevo eretto sei anni fa in questa terrazza allora edificata al posto di una vecchia legnaia, per collegarla al giardino ove nessuno ha diritto oltre me.La proprietaria del piano secondo che si affaccia su giardino e terrazza miei, si è opposta e prima ha perso ma poi in appello ha vinto la causa. Che mi consigli di fare?

  388. Per Clara.
    Con una sentenza vinta in appello, non si può suggerire cosa fare, non conoscendo perfettamente la situazione, gli atti ecc.
    L’unico consiglio che ti diamo è quello di proseguire a fidarti del tuo legale.
    Amedeu e c.

  389. Buona sera, ho un cavallo e spesso lo porto fuori mangiare erba al bordo della strada in una campagna. Questa strada è di circa due metri, non asfaltata. Oggi è venuto un signore, che mi ha aggredito verbalmente, dicendo che il cavallo non può mangiare l’erba al bordo della strada, perchè è tutto terreno suo. Ha detto anche che chiamerà il suo legale per farmi causa e quindi vorrei sapere se è possibile che questo bordo della strada fa parte del suo terreno (specifico che non c’è nient’ altro che erba ) e quindi può farmi causa???Perchè il mio cavallo ha talpestato un mezzo metro di erba. Non c’è nessuna ricenzione, come facevo sapere che non potevo camminarci sopra?Grazie mille per la risposta
    NB. la strada non è di sua proprietà

  390. Per Petra.
    Se sicura che fosse erba e non una coltura agricola?
    Se si, tale signore è sicuramente un prepotente, che forse non ama gli animali, oppure teme che il tuo cavallo possa lasciare sulla strada degli escrementi.
    Comunque cerca di dargli una lezione, comportandoti con quell’educazione che questi ha dimostrato di non possedere, e se puoi….. cambia percorso.
    Amedeu e c.

  391. Un vicino ha una finestra a 1 metro dal mio giardino. Io vorrei alzare il muretto di confine per non vederlo mentre è in camera da letto e viceversa. Lui non vuole perchè sostiene che gli toglierei aria. Gli ho fatto presente che una finestra non può essere aperta a meno di 1,5 metri, men che mai se non hanno mai stipulato una servitù in passato. Oltrettutto fino a un anno fa davanti a quella finestra c’era un albero alto 3 metri che ho tolto proprio perchè non poteva stare a confine ma, di fatto, tale albero impediva già la visuale alla finestra. Ciò potrebbe tornare utile in caso non volessi che la sua veduta diventasse usocapione?

  392. Per Alberto.
    La sua veduta può rimanere tale, per usucapione, se è stata realizzata da oltre 10 anni.
    Si ritiene che non sia una usucapione ventennale, in quanto nessun vicino può dire di avere ignorato tale finestra durante la costruzione, avendola proprio a “portata di mano”
    Si,l’albero era di alto fusto, doveva stare a 3 mt dal confine.
    http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
    Amedeu e c.

  393. Quindi non posso alzare il muro di cinta per avere un confine sicuro e non scavalcabile? Anche le finestre devono stare a una certa distanza dal confine, se non posso farla chiudere o arretrare posso almeno chiedere i danni essendo l’intero immobile del vicino così vicino da togliermi aria e luce?

  394. Per Albero.
    Ti consigliamo di sentire un legale della tua zona, al quale devi portare delle foto della situazione esistente.
    Amedeu e c.

  395. Almeno si può sapere definitivamente se un muro di cinta sia considerata o no una costruzione soggetta alle norme sulle distanze? O dipende dai comuni, dai regolamenti, dalle sentenze?

  396. Buonasera, ecco il mio questito: Per accedere a casa c’è una strada comunale in salita di circa 20 m. dissestata. Abbiamo recentemente riempito di cemento le buche che rendevano difficoltoso il passaggio in auto, in attesa di un progetto di rifacimento strada. Il comune mi ha contattato, sotto segnalazione di qualcuno, affermando che per ciò che avevamo fatto rischiavamo una sanzione penale dato che la strada e’ protetta da vincolo paesaggistico, (era una vecchia mulattiera…). Rischio davvero il penale per una cosa simile?

  397. Volevo chiedere una informazione.
    Ho un terrazzo a confine, il cui parapetto poggia su metà del muro, cioè sulla metà di mia proprietà.
    Il muro di confine è stato costruito in comunione tra i due proprietari dei fondi adiacenti.
    Successivamente il terreno adiacente al mio è stato acquistato da un nuovo proprietario che ha poi costruito a circa 250m dal confine (cioè dal mio terrazzo).
    Lungo il confine C, quasi a ridosso del muro di confine (circa 50 cm), ci sono delle piante che spesso superano in altezza 3,5 m.
    Vorrei elevare la porzione di muro che è ora di circa 90cm + 120cm dalla base del terreno del vicino. e portarlo a circa 180cm, èpiù quelli di base ad un totale di 3m.
    Questo per non vedere dall’altra parte e in modo che non mi arrivino le foglie e i rami del vicino. Vorrei poi fare sul mio terrazzo calpestabile un Veranda, senza nessuna vista sul terreno adiacente.
    E’ possibile farlo senza chiedere nessuna autorizzazione al vicino, perché sono sicuro che non me la concederebbe.
    Mentre se fosse possibile di cui sopra, cosa devo fare al comune per le autorizzazioni.
    Il mio comune di appartenenza è Roma.
    Grazie Alberto Pico

  398. Per Marta.
    Non sappiamo esattamente quale lavoro tu abbia fatto, dato che non possiamo vederlo, comunque se la zona è sotto vincolo paesaggistico, non possono essere effettuate modifiche senza una autorizzazione comunale
    (Fra l’altro cementare una strada è di difficile ottenimento).
    Amedeu e c.

  399. Per Alberto.
    Per la distanza degli alberi leggi questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
    Per la costruzione del vicino a mt 2,50 dal confine devi informarti in Comune, cosa prevede il PRG per la tua zona.
    Per Costruire una veranda e per il rialzamento del muro devi presentare un progetto in Comune tramite un tecnico professionista abilitato, e se non rispettano le distanze del codice civile, ti necessiterà l’autorizzazione del vicino (Comunque, ti suggeriamo di chiarirlo preventivamente presso gli uffici comunali).
    Amedeu e c.

  400. salve amedeu volevo chiederti una informazione ho comprato una casa con giardino pero il mio vicino di casa a il diritto di passo a piedi e solo con mezzi agricoli cosi è scritto sul catasto (che vuoldire puo entrare anche con la sua macchina?)vorrei un chiarimento .perche io volevo mettere un cancello per delimitarmi dalla strada (a che distanza dalla strada devo posizionare il cancello?) devo creare un cancello pedonale per il mio vicino.i contatori li devo portare fuori del cancello?vorrei un chiarimento grazie

  401. ho acquistato un terreno agricolo di 400 metri insieme ad un parente (200 metri ciascuno), lui vorrebbe costruire un muro di 2 metri per delimitarne il confine, può farlo? grazie anticipatamente.

  402. Per Erick.
    Per prima cosa devi fare un accertamento ipotecario presso l’ufficio dei registri immobiliari, visionando le servitù esistenti (trascrizioni a favore e contro).
    Questo, in quanto il catasto non è probatorio e non costituisce prova di legge.
    Per il cancello, una volta accertato quanto sopra, saprai come regolarti.
    Tieni di conto che, per installarlo ti occorrerà una SCIA comunale.
    I contatori, di regola devono stare all’esterno della proprietà (ad eccezione di quelli elettrici esistenti, che possono essere letti dalla centrale).
    Amedeu e c.

  403. Per Maria Rosa.
    Avete acquistato frazionando il terreno in due (tramite un tipo di frazionamento effettuato da un tecnico professionista, depositato al catasto e citato nel contratto), oppure avete acquistato la quota di 500/1000 ciascuno?
    In questo secondo caso la proprietà è indivisibile.
    Comunque, anche se trattasi del primo caso, normalmente tutte le Regioni, e quindi i Comuni, sono contrari a fare recintare e tanto più dividere con muri, i terreni agricoli.
    Ed in ogni caso occorre un progetto (DIA).
    Amedeu e c.

  404. grazie mille

  405. Ho comprato un appartamentino di tot 43 mq in un vecchio edificio nel centro storico di Roma . E’ costituito da 2 vani (divisi da muro maestro) piu’ bagno. Uno dei due vani non ha finestratura. Attualmente il piano cottura e’ nel vano senza finestratura (dunque non a norma) e il bagno di 5mq ha invece una finestra di 1,5 mq che affaccia sulla chiostrina interna. Per portare a norma la cucina potrei realizzare la cucina al posto dell’attuale bagno e poi realizzare un bagno senza finestra al posto dell’attuale angolo cottura (sempre rispettando il minimo di cubatura 15 m per il bagno) ? Ho letto pero’ che la finestratura su chiostrina non e’ prevista per le cucine, ma e’ possibile chiedere una deroga per l’edilizia preesistente nei centri storici? L’alternativa a tale soluzione sarebbe realizzare la cucina nell’altro vano con finestre, ma cio’ significherebbe non avere poi i mq necessari per garantire 2 posti letto e rischiare malfunzionamenti idrici dello scarico cucina. Sebbene quest’altra soluzione non presenti problemi normativi, in realta’ e’ un intervento insensato dal punto di vista igienico-sanitario e di funzionalita’ dell’appartamentino. Cosa mi consigliate?
    Marina

  406. Per Marina.
    Devi prendere visione del Regolamento Edilizio del Comune di Roma e leggere attentamente gli articoli dedicati ai vani cucina e WC ed alle loro rispettive areazioni e ventilazioni.
    Logicamente non possiamo conoscere tutti i R.E di tutte le città italiane.
    Comunque tutti si rifanno al DM 5/7/1975 http://www.comune.pontecagnanofaiano.sa.it/leggi/1975_dm0507.htm
    Per i centri storici esistono le deroghe, in quanto moltissime abitazioni non possono essere adeguate agli standard attuali, senza sconvolgere l’assetto urbanistico della città( Altezze interne, superfici finestrate, distanze dai confini, ecc).
    Quindi, ti suggeriamo di avanzare tale quesito ai tecnici dell’ufficio Edilizia Privata del Comune.
    In caso di diniego ti porrai il problema di una nuova disposizione.
    Amedeu e c.

  407. Buon pomeriggio a tutti.
    Ho appena acquistato una casa con un ampio giardino recintato da un muro in cemento (come base) + barre in ferro verticali, il muro è costruito interamente sulla mia proprietà. Il mio giardino confina su due lati con un terreno agricolo, su uno con il giardino di un’altra casa e con il lato dell’ingresso con una via pubblica. le domande:
    1) siccome sono cresciute nel terreno agricolo confinate, a ridosso del muro di cinta, erbacce e arbusti, posso chiedere al proprietario di rimuoverle?
    2) Nel mio giardino, lungo i lati che confinano con il terreno agricolo e con l’altra casa, ci sono degli alberi di alto fusto (pini di oltre 15 metri) i cui rami sporgono nelle altre proprietà, cosa devo fare per eviatre proteste dai confinanti? basta che li faccia potare riportando la chioma nei miei confini?
    Grazie in anticipo.
    MicheleF

  408. Buonasera, vi porgo il mio problema.
    Abito in un appartamento a cui si accede da un cortile comune sul quale si affaccia una finestra con grata di un confinante che non possiede nessun immobile all’interno del cortile stesso.
    Non molto tempo fa quest’ultimo ha installato sulla parte un macchianario esterno del condizionatore con relativo scolo della condensa in una tanica che frequentemente svuota accedendo dall’ingresso del cortile che non è ancora provvisto di cancello (dico ancora perchè è al vaglio tra i vari proprietari la sua installazione).
    Per non creare servitù di passaggio o diritti vari, desideravo sapere se e come muoverci per obbligare il vicino a togliere l’impianto chiarendo che il soggetto non ha nessun titolo di passaggio all’interno del cortile stesso.
    Grazie mille anticipatamente per la risposta.

  409. Buonasera. Tra me ed il vicino esiste un canale pubblico di deflusso delle acque piovane. Per realizzare un gazebo coperto ma aperto su tutti i lati occorre posizionarsi ad una distanza definita dal canale puibblico ? Preciso che nel regolamento non si parla affatto di gazebi. Grazie per la risposta

  410. Per Michele F.
    E’ tuo diritto richiederlo, e se non ottemperano puoi sempre rivolgerti dai Vigili Urbani della tua città.
    Per i rami leggi questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/recisione-di-rami-e-di-radici-che-si-addentrano-nella-proprieta-di-un-vicino
    Amedeu e c.

  411. Per Alfredo.
    Devi scrivere una lettera raccomandata AR a questo tuo vicino, chiedendogli di spostare tale condizionatore per motivazioni che addurrai nella lettera, così come hai fatto con noi.
    Se non adempie, devi fargli scrivere da un legale.
    Amedeu e c.

  412. Innanzitutto grazie per il servizio utilissimo che offrite!
    Vorrei porre due quesiti anch’io, sperando col Vs aiuto di poter sciogliere dei dubbi.
    Ho un terreno agricolo cui è possibile accedere solo attraverso la proprietà di un confinante.
    La mia prima domanda è: il diritto di passaggio attraverso il terreno del vicino per accedere alla mia proprietà spetta per legge o devo comprare tale diritto?
    Preciso che entrambi i terreni sono agricoli. E a questo proposito la seconda domanda è: cosa succederebbe se un domani diventassero edificabili?

    Ancora grazie.
    Walter

  413. buonasera,
    avrei bisegno di un consiglio: ho realizzato una scala esterna dopo ok da parte del comune, adesso devo regolarizzare il tutto con il catasto ma il catasto sosotiene che devo fare un altro atto notarile perchè la scala è stata costruita sulla parte in comune (in comune con un altro proprietario) e quando ho rogitato sull’atto c’era scritto che sarebbe stata costruita una scala esterna ma non specificando in che in che parte dell’area in comune.
    Mi potete per favore confermare se questo è vero o no e se fosse così quanto dovrebbe costarmi.

    grazie

    saluti

  414. Per Antonio.
    I gazebo, normalmente, sono strutture a carattere precario, anche se in urbanistica tale parola non dovrebbe esistere.
    Se vuoi regolarizzare tale gazebo, devi presentare un progetto (DIA) firmato da un professionista abilitato, e che rispetti le distanze di PRG prev9ste per la tua zona per manufatti in muratura o similari.
    Amedeu e c.

  415. salve,. ho postato più volte questa domanda ma purtroppo il sistema la cancella per errore.
    ci riprovo:

    volevo chiedere se la servitù di passaggio su un fondo agricolo è gratuita o va pagata. (il mio terreno agricolo non ha sbocchi se non passo su quello del confinante).

    cambia qualcosa, a riguardo, se i terreni sono edificabili?

    vi ringrazio fin d’ora per la risposta.

    walter

  416. Grazie amedeu per la risposta.
    Ho solo un dubbio la distanza si misura dal canale pubblico (non presente nelle mappe catastali) o dal confine del fondo del vicino posto al di là del canale. Grazie per il chiarimento.
    P.S. il gazebo è poggiato e non infisso ed ha una stensione di 30 mq

  417. Per Walter.
    Relativamente alla prima domanda leggi questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/servitu-costituzione-esercizio-ed-estinzione
    Circa la seconda domanda, qualora i due fondi diventino edificabili, lo sfavorito saresti tu, in quanto per edificare dovrebbe esistere un comparto con il fondo antistante la via pubblica.
    Ma non ti dovresti porre questa problematica, in quanto, a quel punto, il Comune, provvederà tramite la normativa di PRG, a subordinare la costruzione ad un piano di lottizzazione, o comunque ad un comparto , che preveda le strade ed i relativi servizi, a comune.
    Amedeu e c.

  418. Per Antonio.
    IL confinante può accampare diritti fino al proprio confine, però il Comune, o chi per esso, proprietario del canale (del quale non ci dici la grandezza), puo ugualmente chiederti di stare alla distanza regolamentare dal suo confine.
    Amedeu e c.

  419. Per Walter.
    Ti diamo nuovamente la risposta già data.
    “Per Walter.
    Relativamente alla prima domanda leggi questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/servitu-costituzione-esercizio-ed-estinzione
    Circa la seconda domanda, qualora i due fondi diventino edificabili, lo sfavorito saresti tu, in quanto per edificare dovrebbe esistere un comparto con il fondo antistante la via pubblica.
    Ma non ti dovresti porre questa problematica, in quanto, a quel punto, il Comune, provvederà tramite la normativa di PRG, a subordinare la costruzione ad un piano di lottizzazione, o comunque ad un comparto , che preveda le strade ed i relativi servizi, a comune.
    Amedeu e c.”

  420. Per Laura.
    Riguardo al costo devi sentire un professionista della tua zona.
    Relativamente alla scala, se la stessa ricade in proprietà di altri, devi regolarizzarla con un atto notarile di cessione della resede scala dal vicino a te.
    Amedeu e c.

  421. Amedeu il canale è largo circa 70 cm cosa devo fare ?
    grazie per la risposta

  422. Per amedeu
    Grazie per la risposta….comunque il canale è largo 70 cm ci sono particolari indicazioni in tal caso. Grazie se rispondi

  423. Per Antonio.
    No, rimane la risposta che ti abbiamo dato.
    Amedeu e c.

  424. Per Antonio
    Per Antonio.
    IL confinante può accampare diritti fino al proprio confine, però il Comune, o chi per esso, proprietario del canale, puo ugualmente chiederti di stare alla distanza regolamentare dal suo confine.
    Amedeu e c.

  425. Gentile referente
    vorrei alcune delucidazioni in merito all’istallazione delle cassette postali su fabbricati di nuova costruzione.
    Ho comprato casa da poco e come al solito il costruttore non ha rispettato tutto quello che era da Licenza Edilizia, bhe non sono cose gravi, sono piccolezze ma quello che mi sta facendo infuriare sono le cassette postali.
    Lui dice che non è competenza del costruttore istallarle, io invece le pretendo perchè non posso andare ada abitare in una casa dove non posso riceve la corrispondenza perchè non ci sono le cassette postali.
    Posso sapere se c’è qualche normativa in merito all’istallazione, a chi tocca ?

  426. Per Francesco.
    Che sappiamo noi, non ve ne sono.
    Il tutto è ricompreso nel capitolato e nel contratto di acquisto che hai firmato con il costruttore.
    Devi leggerli attentamente e vedere se si fa cenno a quanto da te auspicato.
    Amedeu e c.

  427. Buona sera,
    vorrei recintare mio giardino coi pali di legno e la rete metallica alta 180 cm, so che devo presentare la scia, mi sapreste dire quanto può costare la relazione firmata dal geometra. Mi sono già informata e mi sembra un pò esagerato il prezzo, visto, che devo pagare solo un bollettino per le spese del comune che è intoro di 60 euro, nn riesco a spiegarmi che mi chiedono circa 1000, 00. Giardino e di circa 95 mq e recinzione e solo sui tre lati. Grazie

  428. circa un anno fa ho comprato una casa in campagna, per accedere al terreno di mia proprietà ho una strada larga 2 mt (sempre di mia proprietà) il problema è questo se poi si può chiamare problema. il proprietario del terreno confinante vuole fare un muretto sul confine per contenere eventuali frane del terreno e anche un pò per abbellire (premetto che siamo in buoni rapporti), ha chiamato un geometra ed un architetto, e loro gli hanno detto che può fare questo muretto ma secondo le nuove normative si deve tenere a 3 mt. Spero di essere stata chiara, grazie

  429. Innanzitutto ti ringrazio per la precedente risposta; ne approfitto per porti un’altra domanda. Come dicevo nella precedente mail, la casa che ho acquistato confina con un’altra casa. La recinzione, composta da un muto in cemento come base con delle barre in metallo verticali e tutta sulla mia proprietà. Mi sono accorto che il vicino oltre ad aver piantato delle siepi a ridosso del muro di recinzione si è anche appoggiato con una struttura (tipo baracca in lamiera) al muro di cinta. Visto che la precedente proprietaria si era lamentata solo a voce (era una donna sola), e questa situazione potrebbe andare avanti da più di 20 anni, c’è il rischio che a una mia richiesta per il rispetto delle distanze previste il vicino possa appellarsi a una servitù acquisita per uso capione? Nel caso la tua risposta fosse affermativa, posso ristruttura la recinzione e alzare il muro fino a tre metri? … almeno non lo vedo.

  430. Per Jarmila.
    Non possiamo, nè vogliamo entrare in merito delle tariffe professionali dei tecnici professionisti, in quanto sarebbe estremamente scorretto da parte nostra.
    Se non ti torna qualcosa, puoi rivolgerti all’Ordine o all’Albo di tale tecnico.
    Amedeu e c.

  431. Per Serafina.
    Non conosciamo tale nuove norme, e quindi sono legislazioni regionali.
    Fra l’altro è anche strano che in zona agricola consentano la costruzione di muri.
    Devi recarti presso l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune e domandare notizie in merito, facendoti inoltre dare gli estremi della legge regionale (che potrai rintracciare via internet e che parla di tale possibilità edificatoria.
    Amedeu e c.

  432. Per Michele F.
    Non per viltà, ma per puro sentimento di pace ed armonia.
    Chiariamo meglio: ci sembra che le cose fra te ed i vicini si stiano inasprendo oltre i limiti consentiti.
    Per cui ti diamo l’unico consiglio possibile.
    Devi coinvolgere un legale della tua zona.
    Amedeu e c.

  433. piazzale privato chiuso dodici posti auto dodici proprietari (proprietà condivisa) assegnati solo per comodità di uso, ma nessuno è propietario di uno specifico posto. Può un proprietario affittare il suo posto assegnato a estranei?

  434. Per Dante.
    Il numero dei posti auto deve essere a servizio degli appartamenti di un condominio, rispettare delle regole di legge, ed eventualmente essere in numero uguale o maggiore alla necessitò dei condomini : questa è la regola.
    Se è maggiore, il costruttore può vendere i rimanente ad altri acquirenti.
    In definitiva le cose non stanno così, in quanto al momento dell’approvazione del progetto edilizio i conti tornano.
    Al momento della compravendita degli appartamenti i costruttori vendono i posti auto a chi offre loro di più.
    E’ una prassi anomala e purtroppo consolidata, e per fare intervenire il Comune, occorre controllare il progetto edilizio in Comune, prendere visione della relazione tecnica e della planimetria appartamenti/parcheggi; e se non viene rispettata, chiedere un sopralluogo tecnico all’ufficio Edilizia Privata, in quanto, in definitiva, con questo sistema vengono alterati
    i parametri urbanistici di legge, ed i condomini sono costretti a posteggiare in strada
    Amedeu e c.

  435. Buongiorno.Ringrazio per la cortese disponibilità che avete nel rispondere ai nostri quesiti.
    Io ho un appartamento in un piccolo condominio di 5 unità. Il fabbricato è suddiviso in tre parti, le due esterne sono abitazioni cielo-terra, il blocco centrale è diviso in quattro appartamenti, due al piano terreno e due al primo piano (uno di questi è stato acquistato ed abbinato all’abitazione cielo-terra confinante, per questo i proprietari sono cinque anziché sei).
    Il proprietario dell’altra abitazione cielo-terra, sul fronte strada si comporta sempre come se vivesse in una casa isolata ma la sua casa è inserita nel condominio (parti comuni sono il parcheggio, lo scivolo che conduce ai garage interrati, il vialetto di ingresso a tutte le abitazioni). Ora ha installato una rete verde alta almeno 2 metri lungo tutto il limite del suo cortiletto creando una situazione decisamente spiacevole. In particolare lungo il vialetto di ingresso pare ora di accedere in un tunnel e l’estetica della casa è compromessa. A lui non importa in quanto, abusivamente, si era creato in precedenza un altro ingresso direttamente dal parcheggio. Tutto naturalmente senza manifestare le sue intenzioni agli altri condomini.
    Per anni non avevamo mai avuto bisogno di un amministratore, ora provvederemo. Nel frattempo desidero capire se può agire in questo modo.
    Grazie infinite.
    Marianna

  436. Per Marianna.
    Non lo può fare, ma evidentemente ha trovato persone che glielo permettono, e come succede spesso si approfitta di certe situazioni.
    Se come dici l’immobile è nato per intero, approvato in Comune con concessione edilizia unitaria; ha le caratteristiche estetiche simili, in maniera che non sia possibile ipotizzare di distaccarne una parte, vuol dire che l’edificio è unico, ed ha parti comuni che sono: le fondazioni, il suolo sul quale sorge, i muri maestri perimetrali e di spina, il tetto, le facciate ecc.Quindi una persona deve tenere conto di tutti questi fattori.
    Nominando un amministratore con le tabelle millesimali ed il Regolamento di condominio (se deciderete di farlo pur essendo sotto 10 persone), lo stesso dovrebbe mettere le cose a posto.
    Nel frattempo cercate in Comune il progetto approvato, fatevene dare una copia (con gli atti allegati) a pagamento, e cercate di fargli entrare in testa, con le maniere civili del buon vicinato, che costui fa parte del vostro condominio
    Amedeu e c.

  437. Buonasera.sono proprietari di un terreno il quale confina con un terreno che i propretari sono deceduti e alcuni parenti ne hanno usufruito senza titolo di possesso.per loro comodita’ passavano su un viottolo di mia proprieta .Dagli atti notarili non risulta nessuna servitù di passaggio. Preciso che il terreno confinante è abbandonato da i sudetti parenti da anni.Chiedo se posso chiudere l’accesso per evitare che altri possano accedervi?
    Grazie

  438. Buongiorno, sono proprietaria di una villetta quadrifamiliare e uno dei miei vicini ha appoggiato già da più di un anno una grande tettoia sulla parte che confina con lui senza chiedermi nulla. Faccio presente che il muro è mio e che le tegole di scolo poste sul muro di cinta sono verso il mio giardino. Il muro inoltre si è crepato. Posso costringere il mio vicino a rimuovere la tettoia? E per innalzare il muro devo chiedere l’autorizzazione al Comune? Consideri che il mio vicino mi lancia persino le bottiglie di vetro in giardino ed ho dovuto fare un esposto ai Carabinieri…e io che per un buon vicinato gli avevo fatto fare la tettoia senza oppormi! Grazie per l’aiuto.

  439. buon giorno i mie vicini mi hanno detto che 2 giorni fà sono venuti i vigili a fare le foto ad una baracca edilizia che ho la sciato da tempo visto che ho una dia aperta possono fare foto senza la mia presanza ed entrare nella mia propietà?

  440. Per Ivana.
    Anche le tetoie devono essere autorizzate dal Comune e rispettare le distanze dal confine dei vicini.
    Devi rivolgerti presso il Comando dei Vigili Urbani della tua zona per un sopralluogo e successivi provvedimenti.
    Comunque, circa i rapporti con i vicini raccomandiamo sembre la regola del “buon vicinato”, in quanto le liti non pagano mai.
    Amedeu e c.

  441. Per Roberta.
    Se hai una DIA aperta, dovresti avere anche un cartello con indicati i dati dell’opera che esegui ed i Vigili Urbani possono accedere nello spazio dove stai eseguendo i suddetti lavori e fotogragare.
    Amedeu e c.

  442. Ho acquistato una casa con relativo giardino e una presunta servitù di contatori idrici posti dentro il muro di cinta che poi è direttamente attaccato all’abitazione. Non trovando traccia in nessun documento e nessun registro immobiliare tramite avvocato ho chiamato l’ente per avere documentazione circa la titolarietà dell’occupazione. Sono passati sei mesi e l’unica risposta fornitami è stata quella che io ho acquistato la casa dopo che loro si erano innestati sul muro di proprietà. Sono perplesso: oltre all’omissione di atti d’ufficio mi sembra che la legge dica che una qualsiasi occupazione pubblica debba per lo meno essere trascritta a pena di nullità. Inoltre io, in quanto proprietario del terreno dove vi è questa opera avrei diritto di sapere almeno cosa è questa opera, com’è fatta, se è sicura, se ha i permessi del genio e del comune, dove passano i tubi, come sono stati scavati, se ci sono stati o meno problemi di cavità naturali essendo la zona soggetta a tali situazioni. Oltretutto il terreno è in pendenza, penso che vi siano norme speciali per collaudi particolari.

  443. Per Dario.
    Se quando hai acquistato la casa, nel contratto è apparsa la dicitura di “servitù relativa a….” la prima cosa da fare era quella di verificare di cosa si trattasse, in quanto una servitù scritta su di un atto pubblico, diventa poi difficile da rimuovere.
    Se il tuo venditore l’ha posta nel contratto, evidentemente ne era a conoscenza.
    Quindi dovresti farti dare tutte le indicazioni possibili circa la stessa, il passaggio delle canalizzazioni, l’appartenenza dei contatori (a chi?) e tutto il resto.
    Se trattasi di un ulteriore passaggio di servitù, devi andarla a ricercare all’ufficio dei registri immobiliari, fra le trascrizioni a favore e contro.
    In ogni caso non ti conviene metterti a”duellare” con gli enti che forniscono i servizi, ma una volta compresa la situazione devi recarti da un legale e studiare come rimuovere le servitù stesse.
    Amedeu e c.

  444. Per amedeus nò i vigili sono andati a fotografare nel terreno dove non faccio interventi dove ho la dia aperta ed io non ero presente perchè ero a lavoro posso comunque farlo? e poi se dichiaro che la baracca l’ho messa per lavori di cantiere sono comunque multata?ciao e grazie!

  445. Per Roberta.
    Se la baracca ha le caratteristiche di cantiere. Cioè se è smontabile e muovibile e non conteneva all’interno masserizie o scatoloni varie, pensiamo tu possa affermarlo.
    Di solito i Vigili Urbani sono tenuti ad entrare in una proprietà (come in questo tuo caso), per fotografare oggetti o cose non inerenti la DIA, solo se espressamente autorizzati dal proprietario.
    Vai da un avvocato e segui i suoi consigli.
    Amedeu e c.

  446. Buonasera, vorrei sottoporvi due quesiti :
    una parte della presella (recintata da un regolare muro) della mia abitazione è stata venduta da mia madre ad un mio vicino.
    Adesso lui ha aperto un cancello che da sulla nostra strada privata (nel contrattodi vendita del 1960 tutte le abitazioni lasciarono , a suo tempo, una striscia di terreno larga 2 metri adiacente a tutta la lunghezza perimetrale delle proprie proprietà)
    Premetto che lui ha un’entrata con cancello e cancello grande per le macchine sulla strada principale comunale.
    Pertanto i metri della strada davanti alla nuova apertura sono di mia proprietà (i miei genitori sono deceduti ed io sono l’unica erede)
    posso proibirgli il passaggio se non viene acquistata la parte della strada di mia proprietà?
    Altro problema: sul terreno che ha comprato il vicino c’era un pozzo artesiano che lui ha chiuso.
    Da quello che so i pozzi sono oggetti che restano sempre in comune anche se la particella viene divisa in più parti? grazie

  447. Per Susanna.
    Partiamo dal pozzo.
    Resta in comune se viene specificato nell’atto di compravendita o se esiste una servitù di allaccio di unacquedotto da parte della tua eredità, altrimenti è diventato di sua proprietà.
    Per quanto riguarda la strada, grosso modo il discorso è simile.
    Devi controllare l’atto di vendita fatto a questi signori, ed inoltre verificare se tale strada (da quello che ci sembra di comprendere vi sono anche altri frontisti) non sia diventata condominiale o comune a tutti, per cui il vicino facendosi forte di tale stato di fatto, abbia aperto il cancello per usufruire di un passaggio diventato (da verificare) comune a tutti.
    Devi comunque sentire un legale della tua zona, portandogli in visionne una planimetria della situazione, strada compresa.
    Amedeu e c.

  448. Salve,
    mi chiamo Maurizio
    ed avrei bisogno di qualche delucidazione,cercando di spiegarvi di cosa si tratta nella maniera piu’ breve e dettagliata possibile.
    Abitiamo in una stessa palazzina a due piani;Io sono al primo piano,un’altra famiglia al secondo, e la terza (parente stretto di codesta famiglia) abita al piano terra.Tutta la corte che circonda la casa e’in comune tra noi,e nell’atto notarile sono ben specificate le norme che regolano detta corte comune; in esso e’ descritto precisamente come non vi debbano essere impedimenti al passo, sia meccanico che pedonale oltreche’ il divieto di sosta per tutto il perimetro.Per aiutarVi meglio a capire come e’ posizionato il tutto , descrivo un Ferro di Cavallo , dove, sulle due estremita’ ci sono i due cancelli che danno sulla strada pubblica e permettono l’accesso comune; da un lato del percorso corre un muretto alto +/- 50cm risalente fin dalla costruzione della casa stessa,avente la funzione di linea di confine con uno spazio che prima era proprieta’ di altri, ma che poi e’ stato comprato da una di queste famiglie.Detto muro e’ stato da essi aperto, con un varco di 1,50cm +/- che mette in comunicazione la corte comune da questa loro corte esclusiva.Inoltre sono stati messi in ancoraggio sul muretto due pali di ferro alti 3mt,distanti l’uno dall’altro circa 5mt, collegati tra loro da un trave di collegamento aereo che corre parallelamente all’asse di detto muretto;sopra questa struttura un telo in plastica congiunge e copre tutto lo spazio aereo che va’ dal confine comune , fino all’altro capo interno della loro proprieta’esclusiva,creando di fatto un ambiente chiuso al fine di riparare la loro macchina dal sole;Infatti,la loro corte e’ raggiungibile anche da una propria entrata con cancello,che e’geograficamente prospicente la corte comune e loro corte esclusiva.Esso e’servito da una strada privata di cui godiamo entrambi dei diritti insieme a terzi, ed e’ immediatamente adiacente alla stessa strada pubblica che viene usata da e per l’accesso di casa.Questo varco e’ stato fatto da 16 anni e piu’ volte ho chiesto verbalmente di ripristinare il confine originario , ma ottenendo sempre risposte negative da codesta famiglia.Inoltre nell’altro lato della casa, sempre nel perimetro della corte comune,hanno in parte sempre occupato il suolo comune con armadietti, banchi,tavoli,biciclette ecc.. , modificando di fatto, lo stato di come devono essere le cose cosi’ come descritto nell’atto notarile; anche in questo caso la risposta e’ stata sempre contraria…Premesso che il loro comportamento e’ sempre stato caratterizzato da arroganza e prepotenze varie,interpretando la mia disponibilita’ a lasciar correre (per quieto vivere), come se cio’li autorizzasse a poter trasformare il mio stile permissivo a loro favore e in un loro diritto ad ottenere determinate cose.
    Gentilmente Vi chiedo:
    1)Posso obbligarli a chiudere quel confine(che tra l’altro,a causa di intemperie,e’ stato fatto franare dai due pali ancorati sopra di esso)?
    2)Posso obbligarli a rimuovere definitivamente gli oggetti lungo il passo della corte comune cosi’ come da loro occupata?
    3)Quello che e’ cosi’tanto visivamente invadente, e’ di fatto un box auto? E’ regolare oppure questo “tendone”deve rispettare determinate regole di legge perche’ possa essere li’?
    4)Se mando io stesso(in forma privata),una richiesta a tutela dei miei diritti tramite raccomandata a/r, e’ valevole a termini di legge anche se non e’ stata fatta da un avvocato?
    5)Dal momento che le mie risorse economiche sono molto scarse per contattare un legale,quali armi e quali modi potrei mai avere per poter rivendicare i miei diritti e interrompere questo loro “silenzioso” approfittarsi della situazione descrittaVI?
    6)Questo caso e’ soggetto alle leggi di usucapione e tutto cio’ che ne consegue?

    Grazie in anticipo a chi vorra’rispondere ai miei quesiti.

  449. Per Maurizio.
    Non per mancanza di volontà, ma i nostri lettori sono molti e dobbiamo dare tante risposte, per cui, di solito, non rispondiamo a lettere così lunghe e problematiche (leggi cliccando sullo spazio “scriveteci”).
    Comunque, a nostro avviso, senza un legale puoi fare ben poco; puoi semplicenente sfogarti a scrivere lettere che regolarmente i vicini cestineranno.
    Recandoti con una planimetria e delle foto del cortile e degli annessi (probabilmente abusivi) da un legale della tua zona, potrebbe, con poco, risolverti la questione.
    Sappi che agli effetti dell’usucapione devono trascorrere 20 anni (se non sono in buona fede), per cui essendone trascorsi 16 anni saresti ancora in tempo ad intervenire.
    Amedeu e c.

  450. Ciao Amedeu , sono Maurizio,(quello del muretto sul confine)
    Ti ringrazio della cortese attenzione,e chiedo vènia per aver occupato cosi’ tanto spazio con la mia lunga lettera ( e’ verita’ se ti dico che ho letto le regole di comportamento di questo forum,ma ho fatto lo stesso un tentativo, per avere un consiglio e sperando nella Vostra clemenza e pazienza). Avete dimostrato molta professionalita’ e correttezza, tu in primis che mi hai dato una risposta. Senza approfittare del tuo tempo, ultima cosa che ti chiedo riguardo alla mia questione; Praticamente se mando una raccomandata a codesti signori,senza un legale essa non rappresenta , che so’…un “altolà ” o comunque una azione da me compiuta nei loro confronti ? Non assume una qualche valenza della quale poi , io potrei usufruirne in futuro;come a dire: ho la prova di aver mandato un avviso scritto a difesa dei miei diritti.
    Grazie infinite e complimenti ancora a tutto lo staff; buon lavoro.

  451. Per Maurizio.
    Certo, manda prima una lettera scritta da te. (Raccomandata AR).
    Amedeu e c.

  452. possiedo un cane pastore tedesco nel terreno di mio proprietà dove accanto esiste un terreno intercluso di proprietà di altri. Il mio cane subisce continui maltrattamenti e rimane legato per intere giornate alla catena che ho dovuto apporre nel mio terreno per evitare che il cane scappi quando il mio vicino passa nel mio terreno per entrare nel suo terreno intercluso cosa posso fare? Posso togliere la catena per evitare tutto ciò? Sono disperata!!!!!

    Grazie Sabry

  453. Per Sabry.
    Purtroppo, e te lo diciamo da passionisti della razza canina, pastore tedesco per primo, per tenere un cane come si deve, il nostro terreno deve essere recintato ed invalicabile dal cane.
    Quindi, se il tuo vicino viene azzannato mentre passa, anche se lo disturba, sarai comunque dalla parte del torto.
    L’unica cosa che puoi fare e recintare adeguiatamente la tua proprietà.
    Amedeu e c.

  454. 9mesi fà ho ricevuto una contestazione dal comune di lavori di ristrutturazioni non idonei a la dia aperta dopo di che ho spigato i motivi di diversità dei lavori fatti per motivi che non stò a precisare sono passati 8 mesi e non ho ricevuto risposta posso prcedere con i lavori ? lasciando comè ?ho devo aspettare risposta? e poi il comune passato tanto tempo non dando risposta può decadere ls contestazione?grazie roberta

  455. Per Roberta.
    Ti consigliamo di recarti presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune per verificare cosa ne abbiano fatto della tua pratica.
    Andando avanti, rischi di fare altri lavori contestabili.
    Amedeu e c.

  456. Ciao a tutti, se qualcuno può aiutarmi: abito in una palazzina a schiera accanto al cognato ed altri condomini. La parte giardino catastalmente diviso ed abbinato al mio appartamento e a quello del cognato l’abbiamo lasciata senza recinzione. Ora, mio cognato ha 2 bambini che frequentemente accolgono i loro amici per giochi pomeridiani e la situazione può definirsi in certi casi a rischio. Molto vivaci possono farsi male (alberi, muretti, ecc.). Ora, se succede un incidente quando sono nella parte di mia proprietà sono ritenuto responsabile perchè non’ho recintato il perimetro ?
    Grazie

  457. buongiorno,
    il mio vicino di abitazione ha costruito un muro in cemento armato alto un metro lungo tutto il confine delle proprietà.
    tale muto dovrebbe delimitare una strada che egli si appresta a risistemare e per la quale, tramite un contratto notarile, avevo dato l’autorizzazione.
    Sullo stesso contratto però, avevo fatto inserire la clausola “chiarissima” che il confine doveva essre delimitato da una siepe.
    Cosa posso fare ? non sente ragioni? per lui il muro è fatto e resta lì.
    Grazie in anticipo.

  458. Per Daniele.
    Con i casi di parentela, i suggerimenti sono i più difficili da darsi.
    Conoscendo il carattere di tuo cognato, devi cercare di trattare l’argomento in maniera amichevole e bonaria , cercando una motivazione accettabile, per potere dividere il terreno (se è questo che desideri).
    Amedeu e c.

  459. Per Michele.
    Mai farsi il sangue cattivo per queste cose.
    L’unica soluzione che ti rimane, se sei persuaso ad andare avanti, è quella di rivolgerti da un legale della tua zona: altrimenti fai finta di nulla e cerca di dormire tranquillo.
    Amedeu e c.

  460. Buongiorno, vorrei realizzare un ammattonato in cemento spessore circa cm.5 / 6 alternato con listelli di cotto su piattaforma di cemento già esistente.
    Che tipo di cemento e che dosi devo usare per evitare lesioni nello stesso .
    Gradirei inoltre conoscere per dare un colore di grigio ( o di giallo) più deciso le dosi fra cemento e ossido.
    Grazie per la risposta

  461. Per Antonio.
    La dose è di 350 Kg di cemento tit. 325 ogni mc di sabbia.
    Se lo spazio è grande, ricordati di dividerlo a quadroni di mt 3×3 circa.
    Per l’ossido devi effettuare delle prove e poi ricordarti la dose che hai messo in ogni impasto.
    Ti conviene comprare il colorante ossido in boccette presso una normale ferramenta.
    Amedeu e c.

  462. Salve,
    sono proprietario di un fondo con annessa abitazione, il fondo in questione, di forma rettangolare abbastanza regolare, confina su di un lato con la strada comunale e sugli altri lati con i fondi dei confinanti. Uno dei confinanti decide di recintare il proprio fondo con una recinzione formata da un muro in blocchi di cls ad una testa e rete metallica su paletti in ferro infissi in detto muro. Essendo diffusa la sindrome del copia incolla tra confinanti anche gli altri vicini recintano i propri fondi. La scorsa stagione tutte le mie colture sono state mangiate dagli animali selvatici, sono stato quindi “costretto” a recintare anche io lungo i lati non ancora recintati onde evitare razzie degli animali. Devo precisare che il fondo è attraversato da un fosso per le acque piovane che è stato “restaurato” da mio nonno con opere in c.a. per migliorare l’andamento del flusso delle acque. Ora il primo vicino che ha recintato con blocchi in cls e rete ha fatto un ponticello e per evitare l’introduzione di animali come l’istrice ha messo una grata fatta di rete elettrosaldata 10×10. Quando sono arrivato con la recinzione sul lato opposto l’altro vicino ha incominciato a farsi “rodere” perché la mia recinzione fatta di soli pali infissi nel terreno e rete metallica da 1 metro “tappava” il fosso con il pericolo che si allaghi il suo fondo. Vorrei usare lo stesso sistema dell’altro vicino ossia grata 10×10. La mia domanda è: solo la mia grata fa da “tappo” al fosso e quella dell’altro vicino no? Stando dentro al mio fondo non posso fare come voglio? Le opere di miglioramento del fosso in cls sono state fatte solo nel mio fondo e in quelle del vicino che ha recintato per primo che si trova a monte mentre dopo il mio fondo, la parte a valle è rimasta rustica come un tempo ossia le spalle del fosso sono fatte di pietrame.

  463. Per Franco.
    Stai toccando un punto dolente di una situazione che di per se stessa è molto “attrigata”.
    Anche i più piccoli fossi di campagna fanno parte di una rete di scorrimento pubblica, una volta curata dalla “Fiumi e Fossi”, anche se difficilmente entrava in simili piccoli particolari.
    Adesso sono i Consorzi di Bonifica che gestiscono tutte le acque pubbliche, o meglio fanno pagare a tutti le relative imposte e poi provvedono a curare solo i corsi d’acqua maggiori.
    Ma veniamo al punto.
    In effetti non si può creare una partizione, anche se fatta di rete metallica in un canale di scorrimento, per cui sia il tuo vicino che tu non state rispettando le regole.
    Per saperne di più dovresti dovresti rivolgerti al Consorzio di Bonifica della tua area (ammesso che vogliano occuparsene).
    Altro non possiamo aggiungerti.
    Amedeu e c.

  464. La mia proprietà è già separata da un muro con ringhiere da un’ altra proprietà. Vorrei mettere delle doghe di legno, c’è qualche controindicazione per i rapporti di vicinato? La mia vicina contesta questa decisioni.
    Grazie

    • Per Vincenzo.
      Se il muro e la ringhiera sono a comune, ogni modifica va presa di comune accordo.
      Se invece sono sul tuo terreno puoi modificarne l’aspetto.
      Amedeu e c.

  465. salve e complimenti per il vostro sito. Vorrei delle delucidazioni riguardanti le regole sui rapporti tra vicini. La mia abitazione è separata da quella dei miei vicini da una strada comunale. Vorrei ristrutturare il mio tetto e renderlo abitabile . Con il progetto approvato dal comune, i miei vicini ( con cui ho pessimi rapporti) stanno facendo storie adducendo che tale sopraelevazione toglierebbe luce alla propria . Una strada comunale quali limiti pone alle richieste del vicino ? Grazie e buon lavoro

    • Per Natascia.
      In alcuni regolamenti edilizi comunali (non sappiamo del tuo, ma che puoi verificare via inernet) c’è un artico apposito che tratta del rapporto che deve esistere fra la facciata di un immobile prospettante su una strada e la strada stessa.
      Una volta accertato tale fatto, rimane da controllare se le finestre che hai intenzione di aprire sul tuo tetto, ai sensi del DM 1444/68 saranno a distanza uguale o maggiore di 10 m metri, dalle finestre degli edifici prospettanti la tua casa.
      Amedeu e c.

  466. Buonasera,
    avrei bisogno di chiarimenti.
    il proprietario di un fondo rustico non recintato (parliamo di centiania di ettari di bosco), attraversato da una strada pubblica, può impedire (pur permettendo ovviamente il passaggio per la strada) che si sconfini nel fondo? sarebbe necessario indicare l’inzio della proprietà privata (penso ad un segnale lungo la strada, vista l’impossibilità di recintare)?
    Inoltre, ritengo che qualora addirittura la strada fosse privata l’accesso dovrebbe poter essere completamente precluso, ma allora: in base a quale normativa a determinate associazioni escursionistiche è permesso attraversali, tanto da riportarne i percorsi pubblicamente e segnarli in loco con indicazioni di vario genere? ad es. il sito della Regione Toscana riporta la sentieristica indicando anche sentieri privati.
    grazie in anticipo per le risposte!

    • Per Vittoria.
      Per il fondo, mettere in opera cartelli con scritto “Proprietà Privata”, riteniamo che sia più che possibile.
      Altro discorso è inserire nel cartello “Divieto di accesso”, in quanto per i cacciatori, i cercatori di funghi, asparagi ecc, difficilmente ti potrà essere concessa tale autorizzazione: a meno che il fondo non venga trasformato in riserva di caccia, con lungaggini burocratiche, spese ed oneri eccessivi.
      Relativamente alla strada, se questa è privata e serve solo un fondo, senza condurre ad altre proprietà, non ravvediamo difficoltà alcuna a tale chiusura.
      Amedeu e c.

  467. Sono possessore di un terreno agricolo, una decina di anni fà
    l’ Amministrazione comunale per sua volontà a tracciato un limite facendo un piccolo muretto di blocchi con i pali di recinzione per poter rendere praticabile un viottolo comunale. Adesso mi viene chiesto di ripristina il confine perchè dalle misure catastali risulta che io ho dei metri in più di terreno.
    Come mi devo comportare?

    Distinti saluti.
    Nicola

    • Per Nicola.
      Se devi ripristinare il confine, arretrandoti, non ci sarà bisogno di toccare il muretto.
      Devi semplicemente chiamare un geometra che ti posizioni esattamente i tuoi termini di confine.
      Amedeu e c.

  468. liliana vittoria

    Ciao, scusa se mi rivolgo ancora a te, ma ho ancora dei problemi con i vicini, allora io nell’89 mi sono chiusa con un muretto e relativo cancello, il tutto nel mio terreno, e il cancello lo feci dove mi dissero di farlo, ovvero colui che non doveva darmi il passaggio, concordò con colui che me lo doveva, che a nove metri di distanza dalla casa di colui che non mi doveva era il punto giusto e così io feci. Ora quei vicini che hanno comperato la casa grosso modo 15/16 anni fa gli stessi della legnaia (che io non ho ancora detto nulla) dicono e hanno ragione che io sono entrata nel loro di 1 mt. ma non solo che non è vero che il cancello è stato fatto nell’89. Chi da man forte a loro con tale menzogna? il vicino che all’epoca mi disse che andava bene li, e che a sua volta ha venduto facendosi pagare anche il pezzo che non è suo. Dice che la colpa è mia che ho fatto il cancello troppo grande, 3 mt. Può servire una dichiarazione del muratore???? (ammesso che lo trovi e che me lo faccia) e quanto è il minimo di apertura di un cancello? A giugno verrà il giudice a vedere…(ogni cosa proposta non è piaciuta) grazie

    • Per Liliana Vittoria.
      Non siamo riusciti a trovare la tua precedente domanda.
      Ma a parte cio, è impossibile rispondere a questo tuo commento.
      Se vuoi una risposta adeguata, devi rifarla in maniera comprensibile e chiara, cercando di essere sintetica.
      Amedeu e c.

  469. Ho comprato nel 1995 la casetta libera su tutti i lati,su 2 piani e l’appartamento si trova sul secondo piano,a cui si arriva con una scala esterna come da disegno. Mi e stata inviata lettera da un legale,fantasioso assunto dal Mio vicino che Mi chiede di demolirla.
    E come potrebbe accadere? Cioe un’immobile nato nel 1958 con scala,potrebbe essere assurdamente,abusiva e se si
    A)A chi cade la responsabilita’
    B)Potrebb essere assurdamente che Io non possa piu entrare in casa Mia?
    C)Cioe risulterebbe che il geometra che ha firmato i disegni e il Notaio Mi avrebbero venduto quella che e una “scatola”in cemento?
    Francesco

    • Per Francesco.
      La richiesta del legale ci sembra alquanto assurda, se le cose stanno come ce le hai descritte, in quanto dal 1958 al 1995 sono trascorsi quasi 40 anni, per cui con la prescrizione o usucapione che sia, avresti mille ragioni per mantenere anche una cosa abusiva.
      Relativamente al Comune, il legale può avere rintracciato la pratica originaria del 1958 e riscontrato che non c’era una scala; ma il Comune non può intervenire per un possibile illecito effettuato prima della legge urbanistica n° 765/1968, allorchè si pianificò l’urbanistica
      http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1967-08-06;765!vig=
      Fra l’altro, in quei lontani anni, lo puoi dimostrare con le mille pratiche esistenti in mille Comuni, le varianti, allora in corso d’opera, venivano raramente presentate e puoi accertare quanto detto, richiedendo il certificato di abitabilità della tua casa. (ammesso che anche questo esista, perchè era usuale dimenticarsi di chiederlo all’ufficiale sanitario del Comune – non c’erano le ASL).
      Insomma, stiamo parlando di tempi remoti, quando un progetto edilizio era formato da una carta da bollo, due copie dei disegni eseguiti con un tiralinee da compasso (non esisteva neppure la penna a china) e due relazioni tecniche battute malamente a macchina.
      La relazione igienico sanitaria era limitata ad una mera indicazione circa l’allacciamento alle fognature (per lo più erano miste e non divise) ed alla tubazione idrica dell’acquedotto.
      Un nostro collega che si ricorda di quei tempi sta sorridendo.
      I tecnici comunali andavano a fare i loro sopralluoghi solo servendosi dei mezzi pubblici (avevano l’abbonamento).
      Quell’avvocato ha un bel coraggio.
      Amedeu e c.

  470. di recente ho acquistato un terreno sottostrada sul quale il mio vicino reclama dei diritti visto che la strada menzionata ha delimitato i nuovi confini, infatti sull’atto di acquisto come confinante mi risulta la strada e non lui come devo fare?

    • Per Annalisa.
      Talvolta i confinanti citati in un contratto sono errati.
      Dovresti effettuare una ricerca catastale ed ipotecaria (Ufficio dei Registri Immobiliari), per sapere esattamente come sta la situazione dei confini e confinanti.
      Amedeu e c.

  471. ho rilevato un distributore di carburante dove vi era un prefabbricato in lamiera il proprietario ex lo ha tolto negli archivi del comune questo prefabbricato non è stato mai segnalato.adesso la zona è passata di comparto con il nuovo piano regolatore,con mia sorpresa incarico un tecnico per la posa in opera del,nuovo prefabbricato,ma la risposta è stata che non è piu’ possibile ripristinarlo vorrei sapere notizie inerenti il caso è come comportarmi attendo notizie ringrazio anticipatamente

    • Per Giuseppe.
      Se vuoi una risposta, riformula la domanda e per correttezza inserisci la tua email.
      Nel rifare la domanda sii più chiaro, in quanto non si comprende esattamente cosa è successo con quel “lo ha tolto dagli archivi del comune”
      Forse ci vuole qualche virgola al punto giusto.
      Amedeu e c.

  472. se ho comprato un terreno agricolo ho aquistato anche parte del muro di cinta
    parte del muro di recinzione, da un lato si trova una piccola recinzione in blocc di cemento grazie anticipatamente per la risposta

    • Per Romy.
      Devi fare controllare i confini, per sapere se il muro di cinta cade nella tua proprietà, a comune con il vicino (cioè il confine passa al centro del muro), o nella proprietà del vicino.
      Amedeu e c.

  473. salve,
    Ho una casa su un primo piano.
    Ho una veranda coperta aperta su tre lati, uno è il lato strada e gli altri due sono sul confine di due proprietari diversi.
    In entrambi i casi anche i vicini hanno dei balconi (aperti però) e ci separa un muro alto circa 1,20 m.
    Sul lato sinistro è un muro comune, su quello destro invece a separarci è il muro del vicino, il mio è ancora più basso.

    Per ragioni di praticità e privacy vorrei chiudere i lati in cui la veranda si affaccia sui vicini.
    Volevo chiedere se e che tipo di autorizzazione ci vuole….e se invece di usare muratura posso utilizzare del vetrocemento con annesse finestrelle basculanti….
    mi chiedevo anche se per caso il vicino con cui ho il doppio muro possa in un secondo momento alzare a sua volta il suo muro togliendomi la luce che io vorrei comunque lasciare grazie al vetrocemento.

    Non so se si possa comprendere, mi rendo conto che la domanda è un pò contorta…io ci ho provato!

    Grazie

    • Per Giusy.
      Per chiudere una veranda occorre una DIA comunale presentata da un tecnico professionista abilitato.
      Durante il sopralluogo che dovrà fare il tecnico per stilare i disegni, controllerà la situazione dei muri che vuoi rialzare e ti ragguaglierà..
      Comunque, da quanto ci hai detto, a nostro avviso, per fare tali modifiche devi avere l’autorizzazione dei confinanti.
      Amedeu e c.

  474. Salve a tutti, volevo una risposta secca visto che mi trovo in conflitto con un mio vicino per una situazione banalissima.praticamente mi attengo alla 3 figura dove io sono B.ho messo dei pali di ferro quadrati a un altezza di 3,5 pari a quella del muro del mio confinante A, che la sua altezza sarà di qualche cm più alto di 3,5.vorrei sapere se lui mi ha potuto vietare di mettere questi pali pur non appoggiando vicino al suo muro,ma sfiorandolo, li ho cementati nel terreno a una profondità di 1,20.ovviamente l’uso di questi pali è per un pergolato di uva.grazie aspetto una vostra risp

    • Per Giovanni
      La 3^ figura della seconda immagine mostra il muro con pendenza verso B.
      Quindi (B) sei proprietario del muro.
      Però non comprendiamo perchè hai messo dei pali in ferro alti mt 3,50 e di sostegno, quando tale figura fa vedere un muro che ti appartiene.
      Poi dici che il il muro del tuo vicino (A) sarà più di mt 3,50.
      Come facciamo a capire e darti una risposta?
      A parte ciò, se sei in lite con il vicino, possiamo dirti, che qualsiasi azione di effettuare un’opera (pali in ferro e recinzione o rialzamento del muro), necessità dell’autorizzazione comunale (DIA o altro).
      Quindi se non la possiedi, il vicino può segnalare un abuso in Comune.
      Amedeu e c.

  475. vorrei innalzare una recinzione in rete metallica alta mt 2 e lunga 30 per delimitare la mia abitazione con quella del vicino (metterla in confine).
    Vorrei sapere se posso farlo e se devo dare comunicazione scritta al vicino, o se devo chiedere il permesso al comune.
    Saluti
    Giorgio

  476. Gentile consulente,
    volevo chiedervi se posso obbligare la mia confinante a costruire un muro di recinzione che separi le nostre proprietà.
    Entrambe le proprietà si trovano su un pezzo di strada in discesa e all’inizio del confine le due proprietà hanno il terreno sullo stesso livello, mentre verso la fine il mio è circa 40 cm più alto perché ho livellato la terra all’interno. Io ho sollecitato la signora a voler costruire il muro perché lei possiede sei cani di grossa taglia che sistematicamente alla nostra presenza sui balconi di casa nostra o nelle vicinanze della rete si azzuffano tra di loro e abbaiano a noi. I due terreni sono separati adesso soltanto da una rete di ferro molle alta 1.50 metri circa che un paio di volte sono riusciti anche a saltare. La signora e il marito da un paio di anni prima ci dicono di volerlo fare e poi rimandano vuoi con la scusa di avere iniziato una nuova attività o per l’arrivo di un’altro figlio, Io ritengo che per la nostra incolumità il muro è necessario perché i suoi cani appena ci vedono corrono verso la rete sbattendo con violenza e si arrampicano con le zampe anteriori creandoci spavento di continuo, ma la spesa è troppo elevata solo per me e vorrei sapere se posso obbligarla a contribuire.
    grazie mille in anticipo.

    • Per Alessandro.
      Obbligare un confinante ad eseguire una recinzione, anche se necessaria, diventa difficile, in quanto, è vero che puoi avere tutte le ragioni possibili,(ed in questo caso vi può essere anche un eventuale pericolo) ma se costoro non sono in condizioni finanziarie ottime o per altri motivi, possono rimandarti in maniera indefinita questa realizzazione.
      Fra l’altro tu puoi realizzare una recinzione robusta sul tuo confine
      Quindi, ti consigliamo di contrattare amichevolmente tali lavori, e nel caso tu non ottenga alcun risultato, far scrivere loro da un legale.
      Amedeu e c.

  477. Vorrei sapere quanto segue:
    In una casa bifamiliare i due appartamenti sono separati da un muro di confine costituito da due paramenti con una intercapedine larga 10 cm. La struttura di sostegno è costituita da pilastri e travi in cemento armato; queste nel muro di confine non sono separate ma costituiscono un’unica trave di confine come anche i pilastri che sono “saldati fra loro” con unico getto di calcestruzzo.
    Quesito: Se uno dei due proprietari confinanti decide di fare una sopraelevazione sulla parte sua dell’immobile, deve chiederne il permesso all’altro proprietario confinante?
    Se si, in base a quale articolo di legge?
    Ringrazio e porgo cordiali saluti.
    Tommaso G.

    • Per Tommaso.
      Per motivi essenzialmente strutturali, se, in base a ciò che dici, effettua una eventuale sopraelevazione andando ad interessare anche la zona confinante, con il rischio di compromettere, in maniera più o meno grave, i collegamenti della parte a comune in cemento armato.
      Per cui è impensabile che il tecnico progettista, chiamato da uno dei due proprietari, non tenga conto di tale fattore.
      Potrebbe, però, studiare una progettazione che preveda una struttura che non gravi sulla parte a comune; isolata, ed in quel caso non avrebbe l’obbligo di chiedere l’autorizzazione del vicino.
      Amedeu e c.

  478. Ho chiuso un terrazzo prolungando il tetto della masarda con due pendenze.
    Sopra i parapeti preesistenti ho collocato degli infissi con vetri.
    Il proprietario della casa appoggiata alla mia su uno dei lati, piu’ in basso di mt. 1,5 ,(dalle finestre vedo il tetto) mi ha fatto scrivere dal suo legale dicendo che le devo murare. Posso tenerle considerando che avevo vista e affaccio gia’ in precedenza con il terrazzamento??
    saluti

    • Per Riccardo.
      Probabilmente il confinante si appella all’articolo 9 del DM 1444/68 http://www.coffeenews.it/come-si-misura-la-distanza-tra-due-edifici-ai-fini-urbanistici , che parla di “pareti finestrate e di immobili prospettanti (cioè al di là della pubblica via).
      Tale dizione può generare diverse interpretazioni.
      Noi riteniamo, che avendo già l’affaccio, con l’apertura delle finestre, lo hai mantenuto e quindi non dovresti avere una situazione preesistente.
      Dovrai contrastarlo tramite un tuo legale, il quale probabilmente interpreterà il suddetto articolo nella maniera giusta.
      L’essenziale, a nostro parere, è che tu
      sia in possesso di un progetto approvato da parte del Comune, senza il quale cadi nell’abusivismo e ti conviene ripristinare il tutto, anzichè combattere con il vicino.
      Amedeu e c

  479. Ho acquistato di recente un terreno triangolare definito su 2 lati da strada e dall’alveo di un piccolo rio e confinante per il terzo lato con un fondo;a differenza degli altri confini di fondi limitrofi che sono rettilinei, ha un andamento sinuoso.Da una prima valutazione tecnica catastale risulterebbe una” invasione di campo”e neppure piccola visto che il”vero” confine passerebbe sulla sua casa;il confinante interpellato, non ha alcuna intenzione di rivedere il confine e sostiene che quando ha acquistato la casa era così e pertanto essendo in buona fede così rimane.
    Volendo mantenere buoni rapporti ma al tempo stesso volendo costruire in tempi brevi cosa mi consiglia di fare?
    Grazie infinite
    NB la parte interessata è quella meno scoscesa;il vicino è un topografo !!!

    • Per Alberto.
      Se il confine contrastato è quello dalla parte del corso d’acqua, il confinante (va naturalmente vista la situazione sul posto e noi siamo costretti a fare delle ipotesi) potrebbe appellarsi agli articoli 941/947 del codice civile, che prevedono l'”accessione” per incorporazione di cosa immobile ad altra cosa immobile.
      L’eventuale spostamento dell’alveo del fiumiciattolo potrebbe avere mutato i confini e di questo il confinante potrebbe avvantaggiarsi.
      Leggi i suddetti articoli ed eventualmente parlane con un legale della tua zona, portandogli delle planimetrie e delle foto.
      Amedeu e c.

  480. Mi hanno inserito in un CME la voce: “fuoripolvere” da effettuarsi su tutti gli elementi orizzontali e verticali (pianelle, solai, muri in sasso, etc.) e pulitura degli elementi lignei (travi e travetti).
    1.Cos’è esattamente un “fuoripolvere”?
    2. come viene realizzato?
    3. può essere considerato un’unica voce di computo con la pulitura di travi e travetti?
    Grazie.
    Carmen

  481. Salve.
    Sono proprietario di un appartamento al primo piano, sotto al quale vi e’ un cancello di ingresso al cortile, l’ ingresso alle scale per la mia proprieta’ e di fianco l’ ingresso di un appartamento nn piu’ di mia proprieta.
    davanti a questi ingressi vi e’ una “striscia” di mia propieta’ , libera, usata come un parcheggio esterno.
    Mi sapete dire se e’ sufficiente lasciare SOLTANTO il passaggio libero , pedonale, cosiche’ da poter chiudere il restante spazio per evitare che altre macchine sostino in questo spazio????
    Oppure sono tenuto a lasciare tutto lo spazio libero al io vino di casa???
    Grazie !

  482. Salve a tutti,
    ho acquistato da un costruttore un appartamento al piano terra di un condominio con giardino privato, confinantr con quello del vicino e diviso da una staccionata.
    Il vcino ritiene che il costruttore ha messo il confine male in modo da togliere e dare ame parte della sua proprietà ( ca. 10 cm di giardino x 5 mt lineari).
    Dalla pianta allegata al mio atto di proprietà però il confine risulta esatto.
    Può farmi causa e vincere???

    • Per Rosita.
      Cerca di fare capire al vicino, che mt 5,00×0,10 fanno mq 0,50.
      E’ talmente una inezia, da rischiare di cadere nel ridicolo.
      Comunque, verifica il tipo di frazionamento allegato al contratto oppure depositato in Catasto (ti occorrerà un geometra professionista).
      Amedeu e c.

  483. Buonasera,
    ho realizzato un gazebo aperto ad una distanza di mk 1,50 dal confine. Il regolamento edilizio non disciplina tali costruzioni. Sono a norma di legge ? A proposito l’opera era ricompresa nella richiesta di un permesso a costruire ottenuto .
    Grazie per la risposta

    • Per Arturo.
      Se il gazebo è fisso a terra ed ha una pavimentazione, viene considerato come costruzione tipo “portico” o similare e deve rispettare le distanze urbanistiche previste per tali manufatti dal confine.
      Fra l’altro il Permesso di Costruire o la DIA che sia, vengono rilasciati “Fatti salvi i diritti dei terzi”, per cui una eventuale distanza errata dal confine di un vicino potrebbe suscitare la sua reazione negativa e fartelo demolire.
      Perciò, se lo ritieni opportuno, devi informarti presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune, facendoti indicare l’articolo del Regolamento Edilizio attinente al tuo caso.
      Amedeu e c.

  484. Salve.
    Abito in una bifamigliare di proprità per metà di mia moglie e metà di mia cognata;da più di trenta anni l’ acqua per i servizi la prendiamo da un pozzo situato nel terreno dalla parte di mia cognata, mentre l’ autoclave è dalla mia parte. Presto ci allacceremo entrambi all’ aquedotto e mia cognata minaccia di scollegarmi dal pozzo perchè nel suo terreno. Ha diritto di farlo?

    • Per Alnero.
      Se sono trascorsi più di 20 anni , puoi applicare l’usucapione relativamente alla servitù che hai acquisito
      Devi però rivolgerti da un legale, per l’eventuale trascrizione di tale servitù.
      Amedeu e c.

  485. salve, mi serve un consiglio, nel 98 ho perso una causa, mi si chiedeva di abbattere una costruzione per ricostituire un pozzo preesistente e di togliere un cancello per consentire la servitù di passaggio, non ho fatto nè l’uno nè l’altro, non ho avuto nè notifiche nè richieste scritte overbali, adesso mi chiedo, posso chiedere la prescrizione? o mi conviene aspettare la mossa di chi a suo tempo ha vinto?

    • Per Veronica.
      Non possiamo darti alcun consiglio per un caso del genere.
      Il comportamento corretto sarebbe stato quello di adempiere alla decisione del giudice.
      Adesso rischi molto di più.
      Amedeu e c.

  486. Salve! Ho acquistato una villetta con un ampio gioardino di circa 1000 mt recintato da un muro di circa 80 cm in pietra e cemento (come base) + barre in ferro verticale + rete metallica costruito a spese del vecchio proprietario e ricadente interamente sulla mia propriertà. Il mio giardino confina su tre lati con giardini di altre case e il lato dell’ingresso con una via pubblica. Le domande:
    1) uno dei miei confinanti abitante da oltre 20 anni a causa di una lite mi ha chiesto di rimuovere completamente la mia siepe (pitosforo) posta lungo tutto il perimetro (circa 50 mt) che ho trovato nella villa in cui abito da tre anni e che ha almeno 40 anni di vita e posta mediamente a circa 50 cm dal confine. Nonostante non sporgano i rami nell’altra proprietà, mi ha detto che devo rimuoverla. Il mio confinante può obbligarmi a rimuoverla?
    2) Il mio muretto, realizzato da quasi 40 anni con pietra e cemento, risulta oggi in pessimo stato. Ho decido di demolirlo e di sostituirlo solo con paletti e filo. Il mio confinante non è d’accordo perchè vorrebbe che ripristinassi, sempre all’interno della mia proprietà, lo stato dei luoghi. Posso demorirlo senza il suo consenso?
    Posso realizzare la nuova recinzione con paletti e filo?
    Può obbligarmi a ripristinarlo?
    Devo inoltrare richiesta al Comune?
    3) Tra il muro confinante e il cancello d’ingresso esiste un muretto di circa 70 cm, alto 80 cm con sovrastante una ringhiera. Posso sostituire questo muretto con un cancelletto pedonale anche senza il consenso del vicino? O occorre avere semplicemente il consenso del Comune, anche contro il consenso del vicino?
    Grazie mille!

    • Per Mariapia.
      Il codice civile agli articoli 873 e successivi cita testualmente: ” Distanze dai confini …… -mt. 0,50 per le viti, arbusti, siepi vive, piante da frutto di altezza non superiore ai 2 mt e mezzo.
      Quindi se la tua siepe ha una altezza inferiore ai mt 2,50 è perfettamente in regola.
      Leggi questo nostro articolo:
      http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro
      A parte ciò, dopo 20 anni scatta la prescrizione (usucapione), per cui, anche in caso di distanza inferiore non saresti obbligata a rimuoverla.
      Per demolire il muro e la rete di confine, devi accertarti, tramite un sopralluogo di un tecnico (geometra), che tale recinzione ricada completamente sul tuo terreno, in quanto, se non è così, è necessario, oltre alla dovuta autorizzazione comunale, anche il permesso del vicino.
      Per quanto riguarda la tua terza domanda, il codice civile permette la installazione di tubazioni di scarico a non meno di 1 metro dal confine vicino http://www.coffeenews.it/distanze-dal-confine-per-le-tubazioni-di-acqua-pura-o-lurida-di-gas-e-simili : a maggior ragione, creando un cancello pedonale (con autorizzazione del Comune) posto a non meno di mt 1,50, sarai in regola.
      Amedeu e c.

  487. ok, grazie

  488. però aggiungo una cosa, ho avuto un avvocato “non in grado”, dopo aver pagato quasi la metà delle spese perchè su cinque punti richiesti il giudice mi ha dato torto solo su due, il pozzo non l’ho costruito, prima perchè quando l’ho acquistato già non c’era (purtroppo chi ha venduto a me era in lite con i suoi parenti ed io ho pagato nell’atto diritti che questo precedente proprietario non possedeva) poi perchè non c’è niente da annaffiare tutta la zona è stata edifificata. Il passaggio dove c’è la servitù c’è il cancello non l’ho tolto, ma è aperto (non chiuso a chiave), chiunque potrebbe passare non è colpa mia se nessuno ci passa ed è pieno di erba. Ma non posso tenere questa spada in eterno? avrò anche il diriitto di chiudere a chiave l’accesso alla mia proprietà.
    Quando a suo tempo c’è stata la sentenza, ho pagato il tutto e ho aspettato qualche mossa della controparte che non c’è stata, l’unica cosa che ho avuto è la ricevuta del pagamento.

    • Per Veronica.
      Comprendiamo tutte le tue ragioni, ma cosa possiamo dirti?
      In presenza di una sentenza del giudice, si deve adempiere: non dipende più dalla volontà e dalle mosse del vicino, ma semplicemente va rispettata tale sentenza.
      Può darsi che passi nel dimenticatoio,(anche in quello del vicino – è però difficile!) ma ti troverai sempre con la spada di Damocle appesa sulla tua testa.
      Ed in caso di inadempienza aumenteranno le sanzioni, specie quella penale.
      Consigliati con un avvocato vicino a te, e senti cosa ti suggerisce.
      Amedeu e c.

  489. Buongiorno amedeu , sono alla ricerca di una risposta ad un quesito ovvero:

    Tra due fondi esiste un confine che per sentenza del tribunale è rappresentato dal Rio che li divide ,così come catastalmente individuato, è stata fatta apposizione dei termini lapidei , si è evidenziato che il Rio ,nel corso del tempo si è spostato(poco male) senonchè , il vicino perdente causa ha interpellato la provincia con un esposto(mai visto ) e quest’ultima richiede ore le somme per
    occupazione di area demaniale.Preciso che il calpestio del Rio fisico(diverso da quello catastale ) è di libero calpestio per il pubblico, mentre quello individuato da sentenza del tribunale ,No è sbarrato da muri fuori confine ed addirittura abusivi(appena scoperto)
    E’ lecito per la provincia richiedere somme per un’occupazione demaniale, anche se il demanio si è preso la parte rappresentata dal rio ,che scorre sulla mia propietà ,senza mai aver comunicato o variato nulla?Ed ora addirittura vuole l’occupazione demaniale ,anche per il passaggio ,visto che il fondo è su due livelli e quindi per accedervi con veicoli agricoli si deve transitare propio sul rio fisico?inoltre negli anni 70 ,l’intubamento concordato con il comune è stato effettuato a spese nostre, mi sembra tutta una gran presa in giro.
    grazie mille

    • Per Andrea.
      Scusaci, ma abbiamo capito poco o nulla.
      Comunque, nell’ultimo nostro articolo, abbiamo trattato la questione di terreno che passa di proprietà, a causa di spostamenti di RII.
      Altro articolo simile verrà pubblicato oggi.
      Leggili e vedi se ti possono aiutare.
      Amedeu e c.

  490. Grazie mille per la tempestività con cui mi ha risposto! Ne approfitterei per porle un ulteriore quesito sempre in merito al muro di recinzione.

    Premetto che il lotto di terreno su cui insiste la mia villetta e quella del mio vicino un tempo facevano parte di un unico lotto di terreno acquistato da due sorelle che decisero di dividerlo in due diverse proprietà. La mia ex proprietaria, avendo costrutito per prima, delimitò la sua proprietà (da quella della sorella) con un muretto di pietra e cemento alto 70 cm con relativi paletti e rete. Il muretto in questione è il pomo della discordio con il mio attuale vicino.
    Dai rilevamenti effettuati dietro suo suggerimento, è emerso che dai punti di appoggio, individuati sui muri di recinzione, vi è un ammanco di 30 cm per una lunghezza di 50 mt.
    Volendo sostituire il muro di confine perchè pericolante con paletti e filo, posso ampliare il mio confine, appropriandomi di tale fascia di terreno di mia pertinenza? Premetto che sono passati 40 anni dalla realizzazione del muro perimetrale e 3 da quando ho acquistato questa proprietà.
    Potrebbe gentilmente indicarmi la prassi che dovrei intraprendere per
    la riappropriazione?
    E come potrebbe contestare il provvedimento il mio vicino, non consensiente?
    Grazie mille!

    • Per Mariapia.
      Se questa striscia di terreno è stata per 40 anni dalla parte di una proprietà (Ci sembra di comprendere del tuo vicino), tu, rifacendo il muro, non puoi spostare il confine, in quanto il vicino, per usucapione ne ha acquisitò la proprietà.
      Fra l’altro sono solo 3 anni che hai acquistato la casa, per cui non hai diritti decennali o ventennali.
      Amedeu e c.

  491. buongiorno,
    per contrasti con il mio vicino di casa avrei intenzione di mettere dei paletti per delimitare lo spazio di isolamento ( lasciato in egual misura ) tra le nostre abitazioni, ma così facendo impedirei all’altro proprietario di entrare con la macchina nel suo garage. le costruzioni esistono da oltre venti anni. ho il diritto di farlo?

    • Per Giuseppe.
      Se il tuo vocino ha usato per più di 20 anni il passaggio per accedere al suo garage, ne ha acquisito l’usucapione, per cui non avresti il diritto di farlo.
      Amedeu e c.

  492. Salve, vorrei chiedervi un parere: in una campagna spezzina sono istallati 9 bungalow di proprietà. Per accedere ad alcuni di questi ci serviamo di una stradina all’interno della corte che li comprende.Detto viottolo è parte comune pagato da tutti i propietari. Dietro al mio bungalow e nella parte comune adibita al passaggio per leggere i contatori dell’acqua esiste da 35 anni un lavandino di ceramica cm 120x 40 da me istallato posto dietro al mio bungalow. Devo rimuoverlo in caso di contestazione di uno dei proprietari, o per usucapione può rimanere al suo posto? Cordialmente vi ringrazio.

    • Per Sergio.
      Quando si parla di spazi attrezzati, campeggi o similari, si deve tenere conto, che sono sempre disciplinati da precise regole interne, dettate dall’ordine, igiene, pulizia ecc., ed alle quali tutti i “condomini” devono attenersi.
      Ne consegue che sono casi specifici, ognuno valutabile secondo tali regolamenti o disciplinari.
      Devi perciò prenderne atto e regolaerti di conseguenza.
      Eventualmente non esista alcun atto di tal genere, dopo 20 anni hai acquisito il diritto di tenerlo.
      Amedeu e c.

  493. Grazie Amedeu per la risposta celere, provo a spiegarmi meglio.
    Dunque esistono due fondi separati da un Rio, di cui la parte a monte non è intubata,mentre la parte a valle è intubata.Originariamente il rio rappresentava il confine tra i fondi,o meglio, i fondi confinano entrambi con il rio, uno con la sponda destra ed uno con la sponda sinistra.
    Il vicino ,un giorno il vicino asserisce che il rio fisico attualmente esistente non corrisponde alle carte catastali, ed ha avuto ragione, se non fosse che il Rio si era spostato, ma verso la mia propietà, il vicino ,inizia causa, che con sentenza del tribunale passata in giudicato e stabilisce che il confine è rappresentato dal confine catastale e quindi vengono apposti termini lapidei che sono oltre il rio fisico e verso la propietà del vicino.
    Il vicino infuriato per la sentenza a suo sfavore ,oltre non rispettarla ,chiama in causa la Provincia che vanta diritti sulle acque , e mi richiede il pagamento del canone di utilizzo perchè per accerdere a parte del mio fondo (che è su due livelli) devo passare sul Rio intubato.
    Ora la mia domanda è questa: premesso che il tribunale ha stabilito dove catastalmente è il Rio, può la provincia richiedere il pagamento di canone sul Rio fisico che si trova sul mio terreno,in difformità rispetto a quello catastale?Per la magistratura il rio si trova da altra parte, la provincia non avrebbe dovuto richiedere variazione catastale del percorso del rio?Grazie

    • Per Andrea.
      C’è una sentenza el tribunale, comunque noi ti invitiamo a leggere i nostri 2 articoli, e comprenderai perchè il tuo vicino è “arrabbiato”
      “http://www.coffeenews.it/laccessione-ovvero-incorporazione-di-cosa-immobile-ad-altra-immobile
      http://www.coffeenews.it/accessione-ovvero-incorporazione-di-cosa-immobile-ad-altra-immobile-parte-2
      Il Rio, spostandosi dal letto precedente, gli avrebbe permesso di acquistato quella proprietà .
      A parte ciò, ormai è superato, la variazione catastale dovrebbe essere effettuata, ma, a nostro parere, non dalla Provincia, ma con tua iniziativa ed a tue spese.
      Fra l’altro (leggi sempre i suddetti erticoli), tale rio può darsi che si sposti ancora, a meno che non venga cementato completamente (azione da evitare in ogni caso).
      Amedeu e c.

  494. Buongiorno,Amedeu,mi chiamo Gabriele e volevo sapere:
    Abitando a Bologna,voglio tirare giu’una casina di legno che
    non e’ in regola,ma in sostituzione pensavo di farla in muratura,
    che non oltrepassi il 1,80mt visto che mi hanno detto che non fa
    cubatura,quindi ampliamento dell’immobile,ed il tetto un telone come
    quello che si usa per i camion.Secondo te comunque devo presentare
    dei progetti,chiedere permessi?
    Cordiali saluti,Gabriele.

    • Per Gabriele.
      Qualsiasi opera edilizia è soggetta ad una “autorizzazione”, sia essa SCIA, DIA, Permesso di Costruire od altro.
      La legge non fa distinzione di cubaggio (a meno che non si tratti di alloggi contatori dei servizi pubblici).
      Dovresti comunque leggere il Regolamento Edilizio del tuo Comune (anche via internet), e vedere se trovi un articolo relativo a tale manufatto.
      Amedeu e c.

  495. Salve, vivo in una villetta a schiera con giardino che confina con il terreno del mio vicino. Al momento non esiste un muro che divida le due proprietá.
    Il mio vicino non é interessato a contribuire nelle spese per costruire la separazione e quindi dovremmo procedere da noi.
    La domanda é, facciamo il muro di cinta nel nostro terreno o lo dobbiamo fare comunque tra il suo ed il nostro??
    Che diritti avrebbe il vicino sul muro fatto da noi??
    La ringrazio in anticipo dalla sua risposta.
    Un saluto, Raquel

    • Per Raquel.
      Se il muro di cinta lo fai sul tuo terreno, con approvazione del Comune ed interamente a tue spese , il vicino non potrà avanzare alcuna pretesa.
      Amedeu e c.

  496. La mia abitazione confina con altri lotti edificati ai quali si accede mediante una strada privata. circa 30 anni fa, Per la creazione di essa ogni frontista ha ceduto in parte uguale una piccola frazione del proprio terreno , senza che sia stato stipulato atto notarile. Tutti i frontisti eccetto quello di testa hanno recintato la propria proprietà rispettando l’accordo, eccetto quello di testa, che autonomamente ha deciso di lasciare più terreno. Negli anni tutti i frontisti hanno goduto del più comodo passaggio nel tratto di strada non recintato da cui si accede alla strada comunale. Attualmente il terreno non recintato ha un nuovo proprietario che intende delimitare la sua proprietà e mettere a disposizione la stessa quantità di terreno degli altri frontisti.
    Tale situazione di fatto modificherebbe la strada privata che si era venuta a creare (parte che è utilizzata da tutti i residenti) .

    Le mie domande sono:
    – quel proprietario può avanzare queste richieste o l’attuale tracciato della strada privata è ormai oggetto di usucapione?
    – è necessario che ogni proprietario della strada dia il proprio consenso alla modifica?

  497. la mia abitazione confina con altri lotti tutti edificati da anni, ai quali si accede mediante una strada privata. Per la creazione di essa ogni frontista ha ceduto volontariamente, senza alcun atto notarile, più di 30 anni fa, parte del suo terreno. Il primo proprietario che si è insediato nel suo lotto ha provveduto più di 30 anni fa a realizzare la strada che era stata tracciata come da accordi e considerato che all’epoca passava con mezza agricoli, per sua comodità aveva lasciato più terreno degli altri per realizzare una strada che nel suo tratto è più ampia. Ovviamente negli anni di questo beneficio hanno approfittato tutti.
    Ora un nuovo proprietario intende modificare parte del tracciato (parte che è utilizzata da tutti i residenti) in quanto intende cedere alla strada la stessa quantità di terreno ceduta dagli altri residenti.
    Mi sono informato e non risulta alcuna formalizzazione delle cessioni di terreno che ogni residente ha suo tempo ha eseguito, anche se nella mappa catastale la stradina in argomento risulta tracciata in parte, dato che manca proprio il pezzo che il nostro vicino vuole riportare alle dimensioni precedentemente concordate

    Le mie domande sono:
    – quel proprietario può avanzare queste richieste o l’attuale tracciato della strada privata è ormai oggetto di usucapione?
    – è necessario che ogni proprietario della strada dia il proprio consenso alla modifica?
    -nel caso in cui al nuovo proprietario dovesse essere per legge indicato di astenersi dal modificare l’attuale strada, gli altri residenti dovrebbero cedere altro terreno uniformandosi al primo? ( per gli altri residenti sarebbe un problema dato che in passato tutti hanno eseguito una recinzione in muratura della proprietà a confine della strada ad eccezione del soggetto intenzionato a restringere la strada, dato che anche lui vuole recintare la sua proprieta )

    • Per Fabio.
      Se la strada esiste da più di 20 anni, si è stabilita una servitù di passaggio, comune a tutti voi ed avvenuta per usucapione.
      Questa servitù comprende una strada nata in una certa maniera e che ancora adesso conserva lo stato di fatto iniziale.
      Ne consegue, che, di regola, il nuovo proprietario non potrebbe cambiare a suo favore tale stato di fatto preesistente.
      Riteniamo, però, che una servitù, derivante per usucapione, acquisisce la legalità dopo 20 anni, ma andrebbe trascritta dopo il 20° anno, nei Registri Immobiliari.
      E per fare questo vi occorre l’intervento di un legale.
      Amedeu e c.

  498. Noi non abbiamo mai trascritto l’usucapione per cui chiedo se possiamo fare richiesta anche dopo che il nostro vicino avvii i lavori di restringimento della carreggiata o all’atto della presentazione della dichiarazione lavoro in Comune

  499. Salve una domanda,stanno costruendo una strada pubblica che passa e confina con il marciapiede circa un metro e mezzo sopra il mio lotto dove ho casa, devono farmi il muro di contenimento per legge anche perchè la terra sotto il marciapiede prima è libera e potrebbe col tempo franare ,mi date un consiglio per come devo comportarmi?Grazie

    • Per Giampaolo.
      Devi muoverti con celerità, contattando il Direttore dei Lavori di tale strada.
      Eventualmente, scrivi una raccomandata RR all’Ente proprietario della strada (Comune, Provincia, o ecc) chiedendogli di effettuare un muro di contenimento, che impedisca alla terra costituente la scarpata, di creare dei disagi e danni alla tuaproprietà.
      Amedeu ec.

  500. Grazie Amedeo per la rispostaHo cercato di vedere il codice stradale ma non ho capito bene, volevo saper se per legge mi spetta anche perchè loro hanno alzato il manto stradale rispetto al mio lotto quindi il disaggio è stato creato da loro,hanno fatto una specie di scivolo sul mio terreno che per altro mi prende un metro di spazio; piu’ che altro qui si tratta di risparmiare un po di soldi in quanto ho chiesto un preventivo e occorrono quasi 6000 euro, se è un mio diritto avere il muro di contenimento non vedo perchè dovrei farlo a mie spese se vuoi ti mando alcune foto.Ti ringrazio per l’aiuto Cordiali saluti Gianpaolo

  501. Salve a tutti Il mio Comune ha deciso di chiudere il transito un tratto di strada in prossimità della parrocchia per limitare il traffico transitante per motivi di sicurezza…. in quanto la zona è utilizzata da persone per la passeggiata serale…..abbiamo già raccolto una buona quantità di firme per la riapertura del tratto cosa altro possiamo fare….. Grazie

    • Per Fabrizio,
      I Comuni, quando chiudono dei tratti di strada, specie per motivi di sicurezza (Pubblica incolumità), lo fanno tramite una delibera o una ordinanza del sindaco.
      Se è così, potete fare ben poco.
      Comunque vale sempre la pena di leggere tale documento presso l’ufficio Protocollo o Polizia Municipale del Comune.
      Amedeu e c.

  502. Ciao Amedeu ti ho mandato le foto

    • Per Giampaolo.
      Dall’ultima foto che ci hai inviato (la 034), sembra che il tuo terreno abbia una destinazione diversa da edificabile (Non si comprende bene, ma si vede un terreno agricolo), per cui, probabilmente non si sentono obbligati a dare una sistemazione muraria, come invece avverrebbe in presenza di un edificio con giardino.
      Stanno realizzando il marciapiedi stradale anche dal tuo lato, e sembra che, la scarpata, intendano sistemarla in pendenza, forse con un fosso di raccolta acque nella parte bassa, lungo il tuo confine.
      Che dirti?
      Ti consigliamo di parlare con il Direttore dei Lavori del Comune, cercando di farti spiegare attentamente come verrà il tutto, a lavoro finito.
      Cerca, parlando con il medesimo, di ottenere una sistemazione più confacente.
      Eventualmente fatti accompagnare da un tecnico della tua zona.
      Amedeu e c.

    • Per Giampaolo.
      Dall’ultima foto che ci hai inviato (la 034), sembra che il tuo terreno abbia una destinazione diversa da edificabile (Non si comprende bene, ma si vede un terreno agricolo), per cui, probabilmente non si sentono obbligati a dare una sistemazione muraria, come invece avverrebbe in presenza di un edificio con giardino.
      Stanno realizzando il marciapiedi stradale anche dal tuo lato, e sembra che, la scarpata, intendano sistemarla in pendenza, forse con un fosso di raccolta acque nella parte bassa, lungo il tuo confine.
      Che dirti?
      Ti consigliamo di parlare con il Direttore dei Lavori del Comune, cercando di farti spiegare attentamente come verrà il tutto, a lavoro finito.
      Cerca, parlando con il medesimo, di ottenere una sistemazione più confacente.
      Eventualmente fatti accompagnare da un tecnico della tua zona.
      Amedeu e c.

  503. Lo sò…… ciò nonostante proseguiamo con il protocollo delle firme e la loro autentica…….e faremo presente la situazione tramite un consigliere attraverso una mozione in consiglio comunale ma temo che sarà abbastanza inutile….se hai altre idee sono ben accette

  504. Ciao Amedeu quello è un lotto edificabile dove c’è la scarpata devo fare i muri di recinzione,il progetto è gia’ avviato per cui quelle pendende dovro’ eliminarle infatti la mia domanda si riferiva al fatto che dovendo fare li la casa,se per legge loro dovevano farmi il muro di contenimento.Grazie

    • Per Gioampaolo.
      Non c’è alcuna legge in merito, ma poteva esserci (se la casa esisteva già), una serie di motivazioni molto valide per chiedere il muro; quali per esempio l’invasione del tuo giardino di acqua piovana con relativa umidità per la muratura dell’edificio, e di detriti portati giù dalla scarpata, con relativa occupazione del tuo giardino già sistemato.
      Amedeu e c.

  505. Salve..innanzitutto complimenti per il sito..ho un grave problema con la mia
    vicina anzi purtroppo l’ho sempre avuto..abito da 35 anni in una casa in
    campagna dove confino con una vicina che avendo solo il terreno non pulisce mai
    e a causa di ciò ogni anno si incendia sempre il mio nonostante lo abbia pulito
    e potato gli alberi..L’ultimo incendio che risale all’estate scorsa mi ha
    bruciato tutti gli alberi di frutto.gli uliveti.le querce.e i vigneti.e persino
    tutta la casetta della legna ma i vigili del fuoco sono riusciti a salvarmi la
    casa.ecc.Premetto che nonostante le mie richieste per farglielo pulire sono
    state vane ho deciso da maggio di mettere dei pannelli anti-fuoco all’interno
    del mio terreno lasciando i pali di legno e rete all’esterno, per ora ho fatto
    solo la prima fila di 1 metro..avrei intenzione di fare la seconda così almeno
    con questa altezza e impiantati nel terreno correrò zero rischi di incendi
    infatti l’unico modo che si potrebbe incendiare il mio terreno potrà poi essere
    solo gettando qualcosa per questa l’ altezza..arrivo al dunque esiste un pezzo
    scosceso davanti casa con una grossa quercia secolare che all’epoca
    dell’acquisto era nel mio terreno ma con il tempo è sceso e nn si è potuto mai
    recintare nemmeno con i paletti di legno perchè mi ha fatto sempre problemi in
    effetti con quell’apertura lei riuscirebbe a venire benissimo davanti casa e
    appena metto il muso fuori casa mi è capitato di vedere che si nasconde dietro
    gli arbusti per spiare (forse anche per questo non vorrebbe i pannelli)..cmq
    non viene mai è talmente incolto che nn le interessa nemmeno raccogliere le
    olive o la frutta dai suoi alberi..ora sta venendo quasi tutti i giorni a fare
    polemiche e a minacciarmi che mi denuncia che ho preso metri in più e che è una
    cosa illegale e che ci doveva essere lei presente quando si facevano i lavori..
    infatti nn posso uscire di casa che me la trovo sempre la..premetto che ho
    tutti i rilievi tecnici e che sono nel giusto infatti ho fatto venire il mio
    ingegnere per un sopralluogo e gli sembrava strano il fatto che una persona che
    lascia il terreno in quello stato ha pure voce in capitolo..non capisco che
    fino a quando lasciavo tutto aperto e con il fuoco che ha svaluto il mio
    terreno le andava bene e nn veniva mai ora invece viene spesso e riferisce di
    averlo sempre pulito e l’incendio nn era a causa sua..dovrei aggiungere che lei
    ha due casette malandate e sporche che fanno anche cattivo odore e a causa di
    ciò si vedono aggirare topi e serpenti anche nel mio terreno..Non vorrei fare
    cause perchè ne ho fatte due una perchè mi hanno tagliato 20 querce secolari e
    l’altra perchè si sono appropriati di una mia particella e che a causa di
    testimoni falsi ha vinto per usucapione..infatti lei conoscendo bene le cause
    che ho avuto con queste due persone mi sta minacciando dicendo di farmi fare
    la terza mettendo tutto il paese a testimoniare infatti è un paesino piccolo di
    500 abitanti e nn per fare un commento ma è d’obbligo per capire si appropriano
    di terreni altrui senza coltivarli o pulirli solo per dimostrare che sono
    proprietari terrieri..Le chiedo infatti come bisogna comportarsi con soggetti
    così isterici e che nn ragionano( infatti in passato ho subito molti soprusi
    giusto per citarne uno ..mi aveva chiesto di togliere il cane che gli dava
    fastidio che abbagliava e che mi minacciava di avvelenarlo e purtroppo così ha
    fatto me ne ha avvelenato 3..e il Comune fa orecchie da mercante a tutto ciò).
    La ringrazio in anticipo e le invio solo alcune delle foto che mostrano una
    parte di terreno della mia vicina che dice di pulire e che purtroppo è
    attaccato alla mia abitazione perchè in passato ha recintato una stradina che
    serviva ai confinanti per passare ma nessuno si è lamentato perchè serviva solo
    a me per controllare gli alberi da sotto).
    Marialuisa

    • Per Marialuisa.
      Viste le foto che ci hai mandato e dobbiamo dire che rappresentano veramente un bel bosco con delle bellissime piante.
      Se vivi in campagna ed hai pauira degli incendi, specie, se come affermi, sono causati dalla vicina, devi scrivere una bella lettera Raccomandata RR al Comandante del Corpo Forestale dello Stato presso la città a te vicina e dal quale dipendono tutte le guardie forestali della zona.
      In tale lettera, senza scrivere tante lungaggini, ma con sobrietà e chiarezza, fai presente che il sottobosco vicino alla tua proprietà è incolto ed abbandonato ed hai paura di incendi dolosi.
      Chiedi il loro pronto intervento per fare pulire detto sottobosco dai proprietari (Naturalmente sarà possibile, tale intervento, effettuarlo nella stagione appropriata).
      Chiedi che ti diano una risposta scritta.
      Amedeu e c.

  506. Scusatemi se non so scrivere coretetamente italiano . Ma vorei chiedere una cosa noi siamo proprietari di una casa e tereno . Sul nostro tereno passano le fognie del vicino da 40 anni . Mi e ciaro che ha il dirito di passare, ma mi chiedo se i tupi dove sono adesso io dovrei fare un scavo e i tupi del vicino devo metere piu profonede e devo spostarle chi deve pagare questo spostamento ?
    Cordiali saluti,Karl.

  507. buongiorno,
    mi piace molto questo sito e vorrei anche io porre 2 quesiti:

    1) ho la necessità di riparare il tetto del mio garage perchè ormai è tutto bucato ed entra acqua quando piove. poi, questo garage ha due portoncini per fare entrare le nostre due auto che vorrei spostare il più a destra possibile perchè in uno riesco a ricoverare l’auto, nell’altro invece l’altra auto non riesce ad entrare in quanto l’ingresso è ostacolato dalla ringhiera della scala della mia cantina. devo richiedere qualche autorizzazione ? la struttura rimane tale e quale per altezza e volume, sono quattro muri e un tetto senza lucernari nè servizi igienici nè impianti idraulici quindi è un garage molto molto semplice ( non ha nemmeno il pavimento con le piastrelle ) l’unica cosa che mi lascia perplessa è il fatto che mi servano autorizzazioni comunali per spostare i due portoni di accesso al garage.

    2) voglio assolutamente fare un muro di cinta tra me e la confinante. il muro sarà lungo in totale sui 3 metri. il comune mi ha detto che il nuovo regolamento comunale prevede un muretto alto al massimo 1 mt e la ringhiera alta al massimo 1,5 mt in modo tale da arrivare ad una altezza complessiva di 2,5 mt. questo muretto voglio farlo tutto a confine sulla mia proprietà sostenendone interamente le spese per evitare discorsi con la confinante. il comune dice inoltre che costruendo sulla mia proprietà non devo chiedere il consenso al confinante. è così ?

    ringrazio tantissimo e saluto

    • Per Giovanna.
      Purtroppo ti serve l’autorizzazione comunale ed un tecnico per il progetto e la direzione dei lavori.
      Per il muro è così, in quanto non vai ad occupare la proprietà confinante.
      Amedeu e c.

  508. Salve. Abbiamo una casa con uno scoperto privato delimitato da un basso muretto con ringhiera e cancello. Lo scoperto confina con una stradina privata chiusa di cui siamo comproprietari (3 in tutto, una quarta persona ha servitù di passaggio). Avevamo intenzione di costruire un garage, tutto sul nostro terreno, ma a pochi centimetri da questo confine (lo scoperto è piccolo, se arretrassimo non ci starebbe neppure l’auto): in pratica il portone del garage corrisponderebbe all’attuale cancello. Prima di procedere con il progetto avevamo chiesto ed ottenuto il consenso verbale degli altri due proprietari a costruire. Ora, quando tutto è pronto, un proprietario ci ha negato il consenso scritto. Premetto che non ci sono problemi di viste o vedute, solo di distanza dal confine con la strada di cui siamo noi stessi proprietari. La domanda è: il loro consenso scritto è realmente necessario? In caso, essendo la strada comune tra 3 proprietari, sarebbe sufficiente il consenso di 2 su 3? Potrebbe il loro considerarsi un atto di emulazione, visto che prima si erano detti favorevoli e si sono opposti solo dopo che eravamo andati incontro a spese, senza motivi apprezzabili?
    Grazie delle sempre cortesi e puntuali risposte.

    • Per Paolo.
      La risposta non è semplice, in quanto comporta una spiegazione valida, ma non assimilata da tutti i Comuni Italiani.
      Un garage, oppure un edificio, può essere edificato, solamente se rispetta i parametri urbanistici di zona (Fra cui le distanze dai confini e dalle strade) e se non contrasta con gli articoli del codice civile o di altre leggi (vedi il DM 1444/68).
      Quindi devi controllare sul Piano Regolatore Generale, quali siano le distanze previste (per il garage) dagli strumenti urbanistici, e quindi devi rispettarli.
      Molti Comuni (A questo punto sorge il caos), ritengono di superare le distanze di codice civile e addirittura di PRG, facendo portare una autorizzazione scritta dal vicino confinante.
      La cosa è del tutto illegittima, in quanto non vi possono essere deroghe a detti strumenti nè a leggi vigenti.
      Quindi, se abiti in un Comune che richiede (erroneamente) tale autorizzazione, devi forzatamente produrla per scritto, in quanto ti consente l’edificazione.
      Amedeu e c.

  509. Salve,la mia storia è un po’ complessa e dai risvolti tristi.cercherò di essere breve anche se vorrei avere delucidazioni in merito a tante cose.
    Sono proprietaria di una casa con un piccolo giardino confinante con il giardino di mio zio,senza nessuna recinzione.quest’anno io e mio marito abbiamo trovato il giardino recintato.fin qui nulla di strano se non fosse che gli zii pretendono di elevare la recinzione a cm 180(ora 160 cm)e larete coperta da finte foglie in plastica che non lascia passare aria.in quest casi qual’è l’altezza massima visto che la recinzione è distante dalla veranda m 2 con altezza m. 2.10? Grazie Lucia

    • Per Lucia.
      Per eseguire la recinzione, occorre sempre una autorizzazione comunale: quindi puoi verificare se ne sono in possesso, rivolgendoti presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune, dove hanno il dovere di farti visionare la pratica edilizia (Ammesso che ci sia).
      Relativamente all’uso di fogliame in plastica, può eventualmente rientrare in un atto di emulazione, regolato dall’art 833 del codice civile.
      Leggi queso nostro articolo
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      E’ però difficile dimostrarlo, e devi fare ricorso ad un avvocato della tua zona.
      Amedeu e c.

  510. volevo sapere se esiste una legge che autorizzi un comune ad intervenire presso i privati per espropriare una striscia di terreno che dalla strada statale conduce ad un ponticello della ferrovia per la realizzazione di un passaggio pedonale per il mare,evitando così ad un congruo numero di cittadini, anziani e bambini ad attraversare pericolosamente la linea ferrata,Grazie.

    • Per Nicola.
      Il Comune deve intervenire, quando vi sono interessi comuni dei cittadini, riguardanti la pubblica incolumità o l’igiene pubblica.
      Nel tuo caso abbiamo la pubblica incolumità e l’interesse pubblico (che puoi recuperare facendo firmare a numerosi tuoi concittadini una richiesta in tal senso ed inviandola al Sindaco del Comune con lettera Raccomandata RR), per cui, ne consegue, che il comune dovrebbe attivarsi, con l’esproprio o con la pattuizione bonaria con i proprietari privati per la creazione di una servitù perpetua di passaggio.
      Sta a voi muovervi in tal senso.
      Amedeu e c.

  511. Ho acquistato un lotto in un area edificabile, ora dovrei iniiare i lavori di costruzione ma dovendo costruire il muro del seminterrato a ridosso del confine l’impresario mi ha detto che devo chiedere il permesso al proprietario del lotto confinante per eseguire gli scavi provvisori per la costruzione del muro. Alla mia richiesta il proprietario mi ha chiesto 20.000euro per il disturbo. Premesso che stiamo parlando di prato verde e siamo all’interno di un PEC (nel regolamento del PEC non ho trovato nulla a riguardo) è possibile che io debba sottostare a questo ricatto?

    • Per Aldo.
      Non ci è molto chiaro il discorso “degli scavi provvisori”
      Comunque, devi controllare, con l’aiuto del tuo tecnico progettista e direttore dei lavori, se nella zona di PRG o di Piano Esecutivo Convenzionato, è consentita la costruzione a confine, e non vanno rispettate, invece, distanze urbanistiche.
      Nel primo caso, non avresti alcun obbligo nei confronti del confinante, se non la “preoccupazione”, durante i lavori, di arrecare dei dissesti e danni vari al suo edificio.
      Sempre nel primo caso, sarebbe inutile dare 20 mila euro al confinante, quando poi, in caso di danni dovresti ripagarli ugualmente e completamente.
      Dovrebbe essere il suddetto tecnico a studiare una soluzione statica che consenta alla ditta di lavorare in sicurezza.
      Lavori del genere vengono eseguiti continuamente nelle città, costruendo edifici fronteggianti la pubblica via ed attaccati l’uno all’altro.
      Quindi, sempre considerando il primo caso, la ditta intende tutelarsi per non essere chiamata, un domani, in causa, per crepe, lesioni o ancora peggio causati all’edificio del vicino.
      Una precauzione da prendere sempre in questo caso, è quella di procurarsi una consistente documentazione fotografica relativa allo stato di fatto dell’edificio limitrofo.
      Nel secondo caso, non consentendo il PEC costruzioni sul confine, si sconsiglia di effettuare lo scantinato a confine, e di tenersi alla distanza regolamentare.
      Amedeu e c.

  512. salve io ho un problema con il vicino al confine della mia proprieta ho un muro di cinta alto circa 2,70m tutta la parte inferiore circa 50 cm e il pavimento e sempre bagnato per una lunghezza di circa 7-8 m nonostante io lo abbia chiamato e fatto notare ciò lui dice che non centra nulla e non ne vuole sapere nulla cosa devo fare ? (grazie)

    • Per Alessandro.
      Va effettuato un sopralluogo accurato, per rendersi conto della situazione, vedere da cosa deriva l’umidità e quali possono essere le opere di risanamento.
      Questo può farlo solo un tecnico professionista della tua zona.
      Dopo di che farai le dovute rimostranze (prima verbali, educatamente, e poi scritte) nei confronti del vicino.
      Amedeu e c.

  513. Scusate, ma non mi sono spiegato bene: il lotto dove ho intenzione di costruire confina con un altro lotto dove attualmente non c’è nulla (prato verde). Sul confine io voglio costruire il muro con la rampa di accesso ai box interrati, la parte fuori terra (la casa) sarà costruita a 5mt dal confine come da regolamento comunale, il progetto è già stato approvato dal comune. Per costruire il muro suddetto però io devo scavare provvisoriamente il terreno confinante per permettere ai muratori di lavorare sul lati esterni del muro, ovviamente appena il muro sarà terminato lo scavo nella parte del vicino sarà nuovamente riempito ripristinando la situazione originale. La richiesta del vicino nasce dal fatto che secondo lui io non ho diritto a occupare provvisoriamente la sua proprietà se non autorizzato da lui e minaccia una denuncia per occupazione di suolo privato.

    • Per Aldo.
      In questo caso il vicino è dalla parte della ragione e dispone del proprio terreno come meglio crede; anzi se in corso dei lavori (esempio) gli causi delle frane o smottamenti, può chiederti i danni ed ottenerli.
      Quindi valuta la situazione, anche se , onestamente, la cifra di 20 mila euro ci sembra esagerata.
      Amedeu e c.

  514. Dimenticavo:
    grazie per l’interessamento

  515. grazie di aver risposto, tecnico professionista intendi dire un architetto un geometra o chi altro?

  516. grazie per l’aiuto

  517. salve e grazie anticipatamente per la disponibilità.
    sono proprietario di una villa singola recentemente ristrutturata.
    In tale proprietà esiste un pilastro angolare che permette l’accesso, tramite via privata, ad unica altra villetta limitrofa ove la strada finisce.
    Quel proprietario oggi mi chiede la rimozione del pilastro, a sue spese, e che comunque esiste da circa 60 anni in quella posizione, affermando che rende difficoltoso il passaggio delle autovetture e delle autoambulanze salvavita.
    Premetto che:
    trattasi di via privata sulla quale il vicino ha diritto di passo a piedi e con veicoli;
    il passaggio con veicoli risulta comunque sufficiente,anche se con accesso a gomito, (strada larga mt 3) per accedere in entrata ed uscita;
    il pilastro dista dalla loro abitazione circa 25 metri:
    la strada che conduce alla loro abitazione e’ a fondo cieco e davanti alla stessa non esiste spazio di manovra alcuno;
    eventuali autoambulanze comunque dovrebbero indietreggiare a retromarcia con notevole perdita di tempo;
    nella fase terminale dei lavori di ristrutturazione della mia abitazione, prima di completare l’opera di recinzione su quel lato, fu proprosta a tali vicini dal sottoscritto e dal prioprietario di un terreno sul retro al quale si accede da un passo da me lasciato per la necessità (stradina di mt 3 parallela a qualla precedente) l’opportunità di concorrere nelle spese dell’abbattimento del pilastro, della asfaltatura di una piu ampia strada larga cosi mt 4,5, che avrebbe loro permesso una piu agile sua percorribilità;
    in sostanza esistono due vie parallele larghe mt 3 ciascuna con un pialastro in testa alle stesse, una via di mia proprietà pilastro compreso, che conducono a due lotti confinanti; la proprosta era volta alla creazione di una unica via larga mt. 4,5;
    gli stessi vicini rifiutarono categoricamente di concorrere in ben che minima parte alle spese necessarie per tali opere;
    ad oggi ricevo una lettera da un loro legale che mi impone, non so in base a quale articolo di legge che comunque non cita, di rimuovere il pilastro e di ricostruirlo in posizione piu adeguata per il passaggio anche delle autoambulanze, oltre che delle loro vetture, con oneri a loro carico;
    praticamente dovrei indietreggiare il mio pilastro di confine per far passare, sulla mia proprietà, le loro automobili ed eventuali mezzi salvavita.
    Mi chiedo: perche’ dopo 60 anni ora hanno premura di voler passare agevolemente e gratuitamente su altra proprietà quando solo pochi mesi orsono hanno rifiutato di partecipare alle spese ?
    io potrei autorizzare la sosta e la manovra di eventuali mezzi di soccorso, nella mia via, in modo da permettere ai sanitari l’accesso a quella villetta, premetto distante solo 25 metri da tale zona, facilmente carrabile con le moderne barelle munite di ruote, portando le cure del caso e nel frattempo effettuando le manovre con il mezzo di soccorso.
    Ringrazio nuovamente e porgo distinti saluti oltre ad un augurio di buon lavoro.

    • Per Vittorio.
      La controversia, ci sembra, facilmente risolvibile con un poco di buona volontà da parte di entrambi.
      Fra l’altro un mezzo di soccorso che si fermi a 25 mt da una casa (Autobotte dei VVF compresa), non è poi tanto una cosa anomala.
      Comunque, ti consigliamo di fargli rispondere da un legale della tua zona, al quale è opportuno portargli delle foto ed una planimetria, per fargli comprendere bene il problema.
      Amedeu e c.

  518. ho un muro di confine di proprieta’ del vicino ed e piu di 50 anni dove ho fatto alcune manuntezioni di lavaggio. Adesso vorrei tinteggiare e vorrei sapere se posso tinteggiare dalla mia parte anche se il vicino e contrario. Grazie. Giorgio.

    • Per Giorgio.
      Puoi chiedere la comunione forzosa del muro a confine, secondo gli articoli 874 ed 876 del codice civile.
      Ti servirà un legale.
      Altrimenti, essendo il muro del vicino, puoi obbligarlo a tenerlo in buono stato di manutenzione, ma non ad effettuare l’imbiancatura.
      Amedeu e c.

  519. Buongiorno,
    la mia proprietà è già separata dalla proprietà del vicino da un muretto basso di mia proprietà sul quale è montata una ringhiera di proprietà del vicino. Vicino ad un estremo del muretto e in posizione laterale ad esso, il vicino ha la porta-finestra della cucina. Per garantirmi privacy, sopra il muretto e staccato dalla ringhiera vorrei mettere un grigliato in modo che l’altezza totale da terra sia di 1,80m. C’è qualche controindicazione legale ? Devo osservare distanze particolari ?
    Grazie.
    massimo

  520. sale,ho un grosso problema con il vicino.ho acquistato una porzione di villa trifamiliare anche la mia vicina l’ha acquistata mesi prima di me.ci siamo accorti guardando la planimetria catastale che il muro di confine che ci divide il giardino è spostato di circa 2 metri praticamente il mio giardino è piu grande del disegno planimetrico.adesso il mio vicino vuole riprendersi il suo giardino e spostare il muro di confine.Io al momento dell’acquisto della porzione di villa sono venuto a visitarla con l’agenzia in presenza del venditore e sul preliminare da me firmato e accettato ci sono delle clausole del tipo PREZZO DELL’IMMOBILE IN OGGETTO IL TUTTO COME NELLO STATO DI FATTO AD OGGI COSI COME VISTA E PIACIUTA. Io l’ho acquistata per come l’ho vista con gia’ il confine . Ora vi chiedo come mi devo comportare ?gli devo restituire la parte di giardino ?ho pagato la casa per come l’ho vista.fatemi sapere grazie dei vostri consigli.

    • Per Claudio.
      Situazione alquanto difficoltosa.
      Se hai firmato solo l’atto di compromesso e non il contratto, puoi recedere dall’acquisto, e se al preliminare c’era allegata una planimetria nella quale compariva il terreno come da situazione reale, puoi chiedere il doppio della caparra versata.
      Oppure il venditore può aprire un caso di usucapione (se la situazione e esistente da più di 20 anni), risolta la quale può cederti il terreno conteso
      Se invece avete stipulato l’atto di compravendita, sei costretta a rivolgerti da un legale della tua zona, in quanto, probabilmente, non potrai adire all’usucapione come nuova acquirente, per cui dovrai cercare le motivazioni per richiamare in causa il venditore e richiedergi eventuali danni.
      Amedeu e c.

  521. Salve,
    il 3 agosto ho inviato una richiesta alla quale non ho più ricevuto riscontro, mentre è stata data risposta alla richiesta successiva di un altro utente . Ho forse commesso qualche errore nella compilazione o cosa altro ? Grazie

    • Per Massimo.
      Probabilmente l’errore lo abbiamo fatto noi, in quanto, come avrai avuto modo di constatare, le domande sono veramente molte, e talvolta possono sorgere degli errori di indirizzo o addirittura di cancellazione.
      Per cortesia rifai la domanda.
      Grazie.
      Amedeu e c.

  522. Salve,
    Il mio confinante ogni volta che deve arare il campo fa un solco nel fosso perchè inizia proprio da dentro, volevo sapere: esistono delle distanze da mantenere per l’aratura e la semina? se continua così col tempo il fosso sparirà..
    grazie

    • Per Consuelo.
      Devi chioederlo ad un esperto in agraria, oppure ad un contadino della zona.
      Ci dispiace ma non possiamo darti la risposta.
      Amedeu e c.

  523. Ecco la domanda.
    la mia attuale proprietà è già separata dalla proprietà del vicino da un muretto basso di mia proprietà sul quale è montata una ringhiera ugualmente bassa di proprietà del vicino. Ad un estremo del muretto e in posizione laterale e rientrata rispetto ad esso, il vicino ha la porta-finestra della cucina. Per garantirmi privacy, sopra il muretto e staccato dalla ringhiera vorrei mettere un grigliato in modo che l’altezza totale da terra sia di 1,80m. C’è qualche controindicazione legale ? Devo osservare distanze particolari ?
    Grazie.
    massimo

    • Per Massimo.
      Valgono i regolamenti locali, e quindi dovresti controllare il Regolamento Edilizio comunale.
      Il grigliato, è un’opera di edilizia libera, ma è la distanza ( adiacente alla ringhiera) che potrebbe portarti dei fastidi
      Da considerare inoltre la reazione del confinante, che potrebbe tramite un legale contestarti l’opera come un “atto di emulazione”
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      Forse è il caso di affrontare l’argomento con il confinante, in maniera inteligente e pacata.
      QAmedeu e c.

  524. Buongiorno, vorrei un consiglio per risolvere questo problemaSono proprietaria di un locale al piano terra che confina con il cortile/giardino di un’altra abitazione.Il mio vicino ha deciso, senza consultarmi, di mettere improvvisamente dal suo lato del muro in comune un’imposta per coprire una grata di ferro a suo dire antiestetica per il suo cortile.Tale grata sporge sul suo cortile ed è l’unica fonte di luce per il mio locale .Quando tiene le imposte chiuse ovviamente io non ho più luce se non aprendo il portoncino d’ingresso..La grata esisteva da almeno 40 anni e solamente dal mio lato c’erano ovviamente le imposte.Lui abita in questa casa da meno di 10 anni e non si era mai lamentato .Quale articolo specifico del C.civile può tutelarmi?Può mettere queste imposte promettendo di lasciarle aperte per migliorare l’estetica del suo muro? Spero di essere stata chiara e Vi ringrazio anticipatamente per la risposta

    • Per Pina.
      Devi controllare se tale apertura è da considerarsi come una luce o una veduta.
      Per poterlo fare, devi leggere i nostri articoli su tali argomenti (Ricercando “Luce- o – veduta-) con il pulsante “Cerca” in alto a destra.
      Se risulterà una luce, hai ben poco da fare, in quanto il vicino può costruirci in aderenza, viceversa, se ha le caratteristiche di una veduta (o perlomeno non è luce completa), non ha diritto (dopo 40 anni) di chiuderla, e sei obbligata a rivolgerti da un legale della tua zona per tutelare i tuoi diritti.
      Amedeu e c.

  525. Grazie per la risposta.E’ sicuramente una veduta in quanto guardando attraverso la grata io vedo direttamente e ampiamente il cortile del vicino e il suo cancello d’ingresso.Un’ ultima domanda che mi viene dopo il colloquio avuto ieri sera con il vicino: ora si lamenta non solo della grata ma anche dell’imbotto di legno che circonda la grata.( a suo dire vecchio e antiestetico.) Può obbligarmi a cambiare l’imbotto adducendo magari scuse di pericolosità per eventualii schegge che potrebbero fare del male a chi inavvertitamente si avvicinasse? Per avvalersi di tale scusa gli basterebbe magari una relazione di un perito privato o dovrebbere rivolgersi ai vigili urbani del luogo per affermare e validare con un documento le sue affermazioni? Grazie ancora per la disponibilità.

  526. Ciao!Mio nonno ha da moltissimi anni un terreno insieme a suo fratello

  527. salve, ho comprato un’immobile ad una asta giudiziaria, questo bene è una porzione di bifamiliare, con gli appartamenti speculari tra loro ed un cortile intorno all’edificio; hanno un’accesso unico che passa per il sub3 e poi per il sub 1. (questo passaggio avviene per una discesa che cosateggia l’edificio su due lati).
    la particella su cui è l’immobile è divisa in 3 sub. con l’edificio posto circa al centro della particella:
    sub.1 il mio appartamento con porzione di cortile e via di accesso al bene
    sub 2: altro appartamento con altra porizione di cortile
    sub. 3: bene non censibile comune ai 2 sub.
    premesso che:
    1. il sub 1 e ilsub 3 sono gravati da servitù bonaria di passaggio pedonale e carrabile a favore del sub 2.;
    2. al sub 1 appartiene una corte esclusiva di mq 340.
    3. sono in possesso di un elaborato planometrico rilasciato dal ministero delle finanze-dipartimento del territorio-ufficio tecnico erariale del capoluogo sul quale sono disegnate i vari sub.
    vorrei sapere:
    1. i 340 mq di corte esclusiva del sub1 potrebbero esssere gravati di servitu di passaggio?
    2 l’elaborato planiometrico può essere rappresentativo delle dimensioni reali dei vari sub?
    3. cosa vuol dire servitu bonaria?
    4. dove è possibile reperire una eventuale mappa con confini per delineare gli stessi?
    grazie

    • Per Enrico.
      Rendi più chiara la tua domanda, inviandoci, magari, un elaborato grafico attraverso l’uso del pulsante in alto della Home “Invio allegati”.
      Ti risponderemo.
      Amedeu e c.

  528. nel giardino in uso esclusivo ad un condomino , sono cresciuti, in maniera esagerata, degli alberi che mi ostruiscono la vista del panorama di cui godeva il mia berceaux. Posso chiedere al condomino (tramite l’Amministratore) di ridimensionare (non abbattere) gli alberi in questione?

    • Per Mario.
      La questione dovrebbe appunto competere l’amministratore del condominio, il quale dovrebbe intervenire affinchè un condomino non subisca conseguenze negative dovute ad azioni di altri condomini.
      Il tutto si potrebbe risolvere facendo potare convenientemente dette piante.
      Non esiste però un particolare articolo di codice civile relativo al tuo problema: puoi comunque prendere visione di questo nostro articolo (immagine n°3) che ci sembra sia il più vicino alla situazione da te lamentata.
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      Amedeu e c.

  529. grazie! Certe situazioni si potrebbero risolvere con un pochino di buon senso e buona educazione, ma non sempre ci si riesce. Grazie ancora e salurtoni!!!

  530. ciao, vorrei delimitare la mia proprietà con un muretto, mi sono recato al catasto rilevando le planimetrie e le visure ed ho avurto la conferma che la sua proprietà finisce oltre la mia porta finestra, come si vede dall’allegato che vi ho mandato(nell’allegato la finestra non si vede ma è all’interno della mia proprietà con l’affaccio sulla proprietà altrui), cosa succederebbe alla mia finestra se tirassimo questo muro?
    Dato che il mio vicino ha una servitù bonaria di passaggio sulla mia proprietà per raggiungere il suo appartamento, e che anche la sua proprietà si affaccia sulla strada comunale, potrei obbligarlo a crearsi un’accesso per conto suo(premetto che la strada è sopra il livello del coretile di circa1,7 metri)?

    • Per Enrico.
      Alla tua precedente domanda corredata da fotografie, ti avevamo risposto direttamente via email.
      Poichè i problemi sembrano aumentare, ti consigliamo di rivolgerti da un tecnico professionista della tua zona, che dopo avere eseguito un sopralluogo e visti gli atti che gli fornirai, saprà consigliarti per il meglio.
      Amedeu e c.

  531. la vicina con giardino confinante BUCA la rete di confine tra i 2 giardini per permettere al suo gatto una più facile circolazione tra i vari giardini del vicinato

  532. grazie, come tecnico intendi un’avvocato oppure un geometra?

  533. Per Adolfo.
    Di regola, l’immobile può essere affittato, a meno che, sul contratto di compravendita non sia stata inserita una particolare clausola che lo vieta.
    Relativamente all’uso del giardino, che a quanto dici è diviso in due, anche se non c’è una recinzione vera e propria, sarà sufficiente che tu imponga agli inquiilini di tenersi nel tuo terreno.
    Al limite, puoi alzare (di comune accordo con il confinante) una recinzione provvisoria, in paletti di ferro zincato e rete plastificata.
    Amedeu e c.

  534. Salve, ho da porvi due domande:
    1. Ho acquistato un terreno, non precisamente delimitato ma circondato da fossi di scolo che per i vicini costituiscono da sempre i veri e propri confini. Siccome ho intenzione di recintare , per stare tranquillo ho chiamato un geometra per effettuare i rilievi per il riconfinamento….i punti rilevati solo in minima parte coincidono con i fossi, per il resto si scostano dai fossi dai 20cm a 2metri. Cosa mi consigliate di fare? Dove posso posizionare la recinzione?
    2. Su un lato il terreno del mio vicino è 30cm più alto del mio e io ho intubato il fosso per portare in piano il mio pezzo per poi successivamente realizzare muretto e recinzione sulla mezzeria dello stesso. secondo lui non potevo farlo, secondo me un canale intubato ben dimensionato e che lasci immutata la linea di confine non dovrebbe essere affatto un problema. Cosa ne pensate? In generale se uno dei due confinanti decide di intubare adeguatamente un fosso a sue spese può farlo??
    Grazie

    • Per Francesco.
      Iniziamo dalla seconda domanda: se il fosso è a comune occorre l’autorizzazione di entrambi.
      Relativamente alla prima domanda, devi porre la recinzione dove è stata tracciata dal tuo geometra, che sicuramente avrà posto dei termini di confine.
      Sta poi al confinante, se non gli torna qualcosa, contestarla, facendo eventualmente effettuare una verifica, tramite un suo geometra.
      Amedeu e c.

  535. Buongiorno, la mia casa confina col fondo finitimo su un lato lungo cui insiste un canale di scolo delle (mie) acque meteoriche. Il canale é di mia proprietà ed é realizzato con duplice funzione di raccolta (mie) acque piovane e di terrapieno, essendo i due fondi a quote differenti.
    Recentemente, il proprietario del fondo confinante ha eretto una bella legnaia di dimensioni 2m x 1,2m x 12 m che, partendo a filo di una mia veduta, corre sul filo esterno del canale. Questa legnaia, rendendo poco agevole se non impossibile il mio accesso alla parete posteriore della casa, crea un’ intercapedine che sta favorendo la crescita di muschio sulle pietre di casa e schizza pioggia di rimbalzo su una buona parte del paramento (distanza 60 cm dalla mia parete, canale profondo 70 cm).

    Sono a chiedere se una legnaia di tali dimensioni (poggiata a metà su pali di cemento prefabbricati e metà su platea di calcestruzzo gettato, con colonnine di cemento prefabbricato a sostenere la copertura in lamiera) possa essere considerata “costuzione” e quindi assoggettata al rispetto delle distanze legali tra prorietà. Se basti la destinazione d’uso data dal proprietario ad autorizzarne le dimensioni, i materiali utilizzati e la non-temporaneità di un quantitativo di materiale privo di un ciclo di accumulo-consumo?
    Scusandomi per la lunghezza ringrazio e saluto.
    Michelangelo

    • Per Michelangelo.
      La legnaia necessita dell’autorizzazione Comunale ed inoltre di quella del confinante (Se non rispetta le distanze previste dal vigente Piano Regolatore comunale e per il quale devi controllare presso l’ufficio Urbanistica del Comune).
      Per cui, se tale legnaia è abusiva, volendo, puoi segnalarla alle autorità competenti.
      Amedeu e c.

  536. salve avrei dei chiarimenti da chiedere. Mio padre circa 30 anni nel recintare il proprio terreno non badò all’errore fatto dagli operai che facendo lo scavo “regalarono” circa 80 cm al vicino. Ora, non è per i cm, ma gli stessi sono stati causa di un cambio in tutto il progetto edilizio. Il problema ora è: il vicino ha già un cancello attaccato sul pilastro della proprietà di mio padre e lo vorrebbe sostituire con uno nuovo e per far ciò dovrebbe rompere il pilastro. Lo può fare visto che non è suo? e poi non essendo più mio padre il proprietario ma i figli quest’ultimi possono pretendere gli 80 cm e l’abbattimento del cancello? grazie, Daniela

  537. Buon giorno sono proprietario di un appartamento con un giardino nel giardino ho un muro interrato che fa da confine con la proprietà che è tre metri circa sotto il mio giardino. il muro in questione dalla parte del mio vicino si è gonfiato l’eventuale manutenzione a chi aspetterebbe pagarla? ad entrambi o a uno dei due?

  538. Buongiorno, la mia casetta si collega con la publica via tramite una strada privata di cui ho diritto insieme a altri, al passaggio. Il proprietario A della stradella, nonchè confinante del fondo che si estende in rilievo lungo tutta la strada decide di apporre la recinzione a piede della scarpata del suo confine con la stradella, chiudendone di fatto la luce.La domanda è lo può fare? o deve lasciare una distanza di stallo dalla stradella e quindi recintare sulla parte superiore della scarpata?.Grazie

    • Per Mario.
      Visto il disegno.
      La recinzione può essere posta sul confine fra i due fondi, che in questo caso è il piede della scarpata e la strada.
      Salvo naturalmente che non vi sia un fosso di raccolta delle acque provenienti dalla scarpata, nel qual caso la recinzione non deve ostacolare il naturale scorrimento delle acque piovane verso tale fosso.
      La miglior cosa, in questi casi, è trovare un accordo bonario, concordato sul posto.
      Amedeu e c.

  539. Buongiorno. Abito in una villetta a schiera e come muro divisorio ,tra i due giardini, vi e’ un rete divisoria di altezza di circa 1 metro. Il mio vicino ha messo dei pali di legno nel terreno e del pexiglass. Non passa aria e luce. Potrei invitarlo a levare questa struttura che ha costruito in precedenza?
    Inoltre, le volevo chiedere, se posso realizzare un inferriata nella mia proprieta’ per ottenere una maggiore privacy nel giardino d’ingresso. L’inferriata,la vorrei costruire qualcentimentro prima della reta divisoria che abbiamo in comune. L’inferriata ha un altezza 1,60 metri ossia un metro e mezzo circa. L’inferriata consente sia il passaggio di aria e luce. In seguito metterò delle piante artificali con appositi pannelli per abbellire l’ingresso . Posso realizzare questo lavoro?La ringrazio per la sua sicura e cordiale disponibilita’. Cordiali saluti.

    • Per Luca.
      Qualora vi sia un accordo fra i proprietari non esistono difficoltà nel realizzare una recinzione quale tu desideri.
      Ma poichè, ci sembra di comprendere che non sia così, ti suggeriamo di rivolgerti presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune, ponendo le stesse domande.
      Amedeu e c.

  540. Per amedeu,grazie per la risposta ho risolto con una DIA come mi avevi anticipato,ovviamente attenendomi al decreto,che varia da comune a comune,(nel caso mio è stata stabilita ad un altezza di 2,50),volevo scusarmi e chiarire che quanto riguarda la mia descrizione ho fatto confusione nel dire A e B,ed è al contrario in pratica.grazie gentilissimo saluti

  541. salve parecchi anni fa mio suoero ha venduto un pezzo di terreno,il nuovo propietaro la vuluto abbassare,e ha fao un muro di contenimento se no il nostro terreno franava essendo rimasto al libello superiore.sul suo muro si è appoggiato facendo un capannone, adesso il muo sta cedendo non essendo fatto ha norma (PRIVO DI FERRO E FATTO A META CON BLOCCHHI)se il muro cade possiamo chiedere i danni.saluti ENZO

    • Per Enzo.
      Ma se ha fatto il capannone sotto al muro, non è che questo serve come controspinta al muro?
      Ti consigliamo di rivolgerti da un legale della tua zona, portandogli in visione alcune fotografie dello stato di fatto (muro/capannone).
      Amedeu e c.

  542. Buona sera a tutti, voglio porre una domanda, io sono proprietario di una casa che dista a sole 3 mt da un altro fabbricato di proprietà di mio cugino. Tra le due case a delineare il confine vi è un muro di 80 cm di altezza, mio cugino vorrebbe installare su questo muro una ringhiera di ferro dell’altezza di un metro. Il problema consiste nel fatto che la parete del mio fabbricato e finestrata quindi un domani mi troverò una ringhiera all’apertura delle finestre a una distanza minima di 1,50mt. e sinceramente la cosa mi da un po fastidio.
    il punto di domanda è, mio cugino può installare tale ringhiera oppure c’è qualche normativa che lo impedisce?
    ciao e grazie.

    • Per Franco.
      Gli articoli del codice civile non ti potranno aiutare, in quanto la recinzione dista mt 1,50 dalla tua casa.
      Non lo dici, ma riteniamo che il muro di confine appartenga sia a te che a tuo cugino.
      In questo caso occorre, però, l’autorizzazione dell’altro confinante.
      Sono questioni che si risolvono male ed in maniera difficoltosa, per cui, conviene, sempre, trovare una soluzione amichevole: per esempio una ringhiera con le aste molto distanti, in maniera da essere il più “ariosa” possibile.
      Amedeu e c.

  543. Salveo sono in affitto in una maisonette il cui.giardino cnfina con il corridoio d accesso dei condomini.per avere un po di privacy ho messo un frangivento sulla ringhiera dalla parte interna che sporge in h di cm 50;avendo chiesto soloverbalmente il permesso,mi è arrivata una lettera dell amministratore che sollecita alla rimozione della cosa in quanto non deliberato in assemblea.dice inoltre che il regolamento vieta l istallamento di qualsiasi cosa fuorche le piante…devo toglierla?intanto che crescono le piante la mia privacy?grazie

    • Per Ivana.
      Purtroppo il Regolamento di condominio va rispettato.
      In luogo dei frangisole, puoi mettere delle piante, in vaso, all’interno del tuo terrazzo, che siano rampicanti su canna centrale.
      In breve tempo avrai la privacy che desideri e alcuno ti dirà niente.
      Amedeu e c.

  544. Salve Amedu,
    puoi darmi qualche “dritta”?

    Zona residenziale.
    Due costruzioni con terreno circostante.
    Uno, fondo inferiore, a proprietà individuale.
    L’altro, fondo superiore, a proprietà condominiale.
    All’epoca di edificazione del condominio (fondo superiore) il terreno a confine con il fondo inferiore, per tutta la sua lunghezza, è innalzato artificialmente cosicché da formare una rampa che ha la sua base a ridosso di una staccionata in legno (senza opere murarie) posizionata nel terreno di proprietà del fondo inferiore.
    Alla sommità di detta rampa è costruita una strada di accesso al condominio.
    Da detta rampa scivolano nel fondo inferiore sassi e terra nonché in caso di pioggia una quantità di acqua che invade letteralmente il fondo inferiore.
    Alle rimostranze manifestate dal proprietario del fondo inferiore al condominio la risposta è stata che il condominio ha presentato ed ottenuto dal comune una concessione edilizia in sanatoria.
    Cosa si può fare per far tutelare i diritti di integrità sulla proprietà del fondo inferiore?

    Grazie!

  545. Pensavo più all’art. 913 (Il fondo inferiore è soggetto a ricevere le acque che dal fondo più elevato scolano naturalmente, senza che sia intervenuta l’opera dell’uomo….) ed anche all’art. 2043 Codice Civile (qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno), ma l’ndicazione all’art. 844 mi pare molto pertinente.
    Grazie per l’indicazione!
    Mauro

  546. Per Amedeu Buon Giorno.
    Sono proprietario di una villetta con strada privata e recintata, circa venti anni fa ho concesso ad un confinando di un allacciamento telefonico telecom attraverso tutta la recinzione di mia proprietà circa m.150 nella canalina di plastica da me installata precedentemente adesso mi ritrovo con ben sette cavi della telecom e vorrebbero passarne ancora due e non solo siccome la cosiddetta canalina e piccola vorrebbero addirittura sostituirla con una più grande,io adesso sono stufo posso chiede alla telecom di eliminare quei cavi? visto che sono li da circa vent’anni. grazie per una eventuale risposta.

    • Per Vincenzo.
      Quando una persona ha a che fare con Enti che producono servizi pubblici, è sempre azzardato fare un pronostico.
      Probabilmente troverai varie difficoltà.
      Comunque, prova a chiedere, con la speranza di essere ascoltato.
      Amedeu e c.

  547. SONO IN UNA SITUAZIONE DI CONFINE COME QUELLA DELLA FIGURA
    N. 3 , LA RECINZIONE CONTINUA A FILO CON LA PARETE DELLA MIA ABITAZIONE.
    IL MIO CONFINANTE SBATTE IL CANCELLO( MALRIDOTTO) A BATTENTE CONTRO LA PARETE DELLA MIA CASA FACENDO UN RIMBOMBO ASSORDANTE , QUALI SONO I MIEI DIRITTI, L’HO AVVERTITO DI METTERE UN FERMO PER TERRA MA NON LO FA.
    RINGRAZIO E E SALUTO
    Sabina

    • Per Sabina.
      Relativamente al confine, s sei dalla parte del proprietario “B” della terza immagine dell’articolo, vuol dire che il muro è di tua proprietà.
      Relativamente al cancello del vicino, se hai a che fare con una persona non troppo educata, ti consigliamo di risolvere la situazione mell’ambito del buon vicinato, dandogli così un insegnamento morale.
      Puoi applicare al muro, dove sbatte il cancello, dei consistenti “respingenti” di gomma, (Costeranno poco) in maniera da eliminare ogni rumore.
      Amedeu e c.

  548. salve mi chiamo daniele avrei un piccolo problemino durante l estate ho deciso di di fare un muro di confine nel mio terreno,ho presentato il proggetto al comune il quale me lo ha approvato ,successivamente il mio vicino mi ha denunciato perche diceva che il muro era nella sua zona mentre al catasto risulta che la terra e di mia proprietà visto che il comune si e accertata di cio ma la cosa piu importante è che il restante terreno non e di proprieta del mio vicino ma di una terza persona e lui a distanza di anni se ne impadronito abusivamente costruendoci un garage in cemento e altro .ora il nesso è che il comune mi ha dato 2 possibilità ho una sanatoria da pagare o la demolizione tutto cio però dopo aver approvato il proggetto e dopo aver finito il lavoro naturalmente a spese mie ora vorrei sapere cosa posso fare soprattutto se posso fare ricorso contro il comune perche mi ha firmato precedentemente il proggetto per poi negarmelo cona scusa banale del tipo ” che sul proggetto non era specificato che tipo di recinzione era” ora io mi chiedo perche non ci ha pensato prima di firmare,cosa posso fare ,attendo risposta distinti saluti.

    • Per Daniele.
      Purtroppo, i permessi di costruire ( anche le DIA, SCIA ecc) vengono rilasciati “Fatti salvi i diritti dei terzi”.
      Con ciò, il Comune ne esce sempre pulito, in quanto sta al richiedente l’autorizzazione, informarsi circa le distanze ed ogni altro rapporto con i privati.
      Rientrante tutto ciò nel diritto privato.
      Fra l’altro siete arrivati ad una fase (Una denuncia in corso), per cui trovare un accordo con il vicino e presentarlo in Comune, ti diventerà difficile se non impossibile.
      Puoi comunque tentare questa ultima soluzione, ammesso che i rapporti con il vicino te lo permettano.
      Amedeu e c.

  549. Gentile Redazione,
    il confine fra la mia proprietà (particelle contrassegnate con P1 nell’allegata mappa catastale) e quella del mio vicino (particelle contrassegnate con P2 ) corre al centro di un affossamento del terreno largo circa 3 mt .
    Non so bene come classificare questo affossamento (canale di scolo o mulattiera o strada militare ) e per chiarirne la natura allego tre fotografie, scattate rispettivamente da est verso ovest (Foto 1), una all’angolo fra il lato verso nord e quello verso ovest (Foto2) ed una fatta da nord verso sud (Foto3) , segnando sulla mappa il punto e/o la direzione in cui queste tre fotografie sono state scattate.
    Come si può vedere , sul lato dalla parte del vicino l’affossamento è bordato da un muretto a secco il cui scopo sembra essere quello di sostenere il terreno la cui pendenza non è banale ; sul colmo di questo muretto il vicino ha fissato una rete di recinzione .
    In alcuni tratti del lato ovest ( evidenziati con una X sulla mappa e dove la pendenza è maggiore e dove la mia proprietà è a quota inferiore ) il muretto presenta dei cedimenti ( Foto 3, 4-5, 6-7) . Il vicino intende coinvolgermi nella sistemazione dello stesso sostenendo( anche a seguito di non meglio chiarite ulteriori misurazioni) che il muretto è “ anche “ di mia proprietà e addossandomi eventuali responsabilità civili e/o penali dovute a caduta massi o deviazione delle acque .
    Da notare che circa tre anni fa il muretto di cui alla foto 2 ha già subito sistemazioni da parte sua senza alcun coinvolgimento da parte nostra.
    Sperando di aver illustrato sufficientemente la situazione sono quindi a chiederVi :
    1)di chi è competenza la riparazione in questione ?si consideri fra l’altro che parte del muretto(vedi foto 7 )è ben all’interno della sua recinzione
    2)premesso che i cedimenti , almeno finché di questa entità , non mi causano alcun fastidio è obbligatorio , anche dal punto di vista legale , procedere alla riparazione ?
    RingraziandoVi anticipatamente della Vostra cortese risposta
    Cordiali saluti

    P.S. con successiva mail allego mappa catastale e fotografie

    • Per Lidia.
      Dalla planimetria catastale che ci hai inviato, il fosso, o stradell0 vicinale che sia, porta segnata al centro una linea continua.
      Questa linea dovrebbe rappresentare il vostro confine, e passa direttamente al centro dello stradello.
      Quindi, il crollo della recinzione e dei muretti è avvenuto in proprietà del tuo vicino.
      Per esserne sicura, vai al locale catasto (Ora Agenzia del Territorio) e chiedi conferma, circa la simbologia sopra detta, ad un tecnico catastale.
      Amedeu e c.

  550. Salve, vorrei porvi questi quesito:
    all’interno di una proprietà composta da un impiamo di agrumi, distante dal confine di un altro proprietario anche lui con un impianto di agrumi, sorge una struttura con pali in cemento fissati al terreno per un altezza di circa 15 mt. Sui pali e disposta una rete ombreggiante di pari altezza che costeggia l’intero impianto per tutta la sua lunghezza. La distanza fra i pali con la rete ombreggiante con il confine e di circa 2 mt.
    La domanda che vorrei porvi è se l’altezza dell’ombreggiante è regolare, visto la vicinanza di 2 mt con un altra proprieta dove risiede un impiano di agrumi, che negli anni ha ricevuto danni di gelature a seguito dell’ostacolo della rete che deviava i venti evitnado cosi nell’appezamento un ricircolo dell’aria.
    Grazie e buona giornata

  551. Il comune dice di aver occupato 1 metro di scarpata comunale di una vecchia strada senza sbocco e riservata solo ai residenti e che il mio muro di recinzione esiste dal lontano 1956, solo adesso si accorgono di questo dicendo che il muro è stato fatto da poco tempo, cosa devo fare.

    Giuseppina

    • Per Giuseppina.
      Se proprio ci tieni a datare l’età del muro, togli l’intonaco ad una parte dello stesso, fai vedere lo stato della muratura ai tecnici comunali, e se non sono soddisfatti (E tu dici la verità), porta ad analizzare dei frammenti della malta ad un laboratorio di Scienze delle costruzioni a te vicino.
      Amedeu e c.

  552. vorrei porre un quesito: la mia proprietà, di nuova acquisizione, confina con altre due (e tutte fanno parte di un complesso di 21 appartamenti indipendenti) ed è diviso dalle due da un muretto basso traforato, in una zona che individua i tre posti auto coperti, uno per ciascuna proprietà. la mia domanda è: devo chiedere permesso se voglio sostituire questi muretti traforati con un muro vero e proprio, chiuso, che arrivi fino al soffitto, delimitando in tutto e per tutto la mia proprietà? a chi, eventualmente, solo ai due confinanti o a tutti gli abitanti del complesso? si tratta di una casa al mare.

    • Per Annamaria.
      Diremmo che si tratta di una modifica sostanziale estetica per l’intero complesso di 21 appartamenti.
      Per cui, prima di muoverti, chiedi ai tecnici dell’ufficio Edilizia Privata del Comune.
      Probabilmente ti eviteranno di spendere dei soldi inutilmente.
      Amedeu e c.

  553. grazie per la sua risposta…ma dimenticavo di specificare che i 21 appartamenti, pur essendo sostanzialmente identici nella struttura, sembrano tutti diversi quanto a rifiniture esterne, colori, rivestimenti delle pareti esterne etc… non conosco ancora i miei vicini ma, stando così le cose, potrebbe cambiare qualcosa?

    • Per Annamaria.
      Se la cosa sta così, il Comune potrebbe prendere in considerazione la domanda, fatta salva l’autorizzazione scritta condominiale.
      Amedeu e c.

  554. Salve,
    ho recentemente acquistato un immobile con area di terreno circostante in una zona omogenea A3. Ho proposto al comune di nascondere completamente la recinzione (semplice rete e paletti) all’interno della siepe, ma mi hanno risposto che dato che la mia porzione di terreno è all’interno di un complesso storico-culturale isolato non accettano nessun tipo di recinzione, anche se nascosta visivamente, ma solo la siepe. Ora mi chiedo: questo vincolo di PRG non va contro l’articolo 841 del codice civile? Nel momento in cui mi si concede la siepe, perché evitare la rete nascosta?
    Al momento tra l’altro, proprio per mancanza di recinzioni, qualunque persona passa fondo di continuo anche se si tratta di proprietà privata…
    Specifico che non ci sono servitù di passaggio.
    Vi ringrazio per l’attenzione e vi porgo i miei più cordiali saluti.

    • Per Rita.
      Cosa possiamo dirti.
      Praticamente hai ragione, però, se le Norme di Attuazione del PRG impongono tali vincoli, essi vanno rispettati, ed un tecnico comunale non può derogare, di sua iniziativa, dal loro contenuto.
      Amedeu e c.

  555. Grazie,
    gentilissimi e veloci.

  556. buongiorno a tutti. la mia proprietà confina con un altra, assieme creano un cortile senza divisioni usato in comune dalle parti per gli accessi dei mezzi ai rispettivi box da piu di 50 anni. ora il mio vicino vuole delimitare con rete e paletti la sua proprietà, cosi facendo mi verrebbe meno la possibilità di manovra e accesso al mio box con la mia auto.puo farlo o è tenuto a lasciarmi la possibilità di manovra e accesso al box? grazie infinite

    • Per Fabio.
      Devi fare comprendere educatamente a questo tuo vicino, che dopo 20 anni hai acquisito una servitù per usucapione, per cui non può delimitare ciò di cui non è stato l’unico possessore per 50 anni.
      Ti servirà certamente un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  557. ho una causa in corso, circa 2o anni fa ho acquistato un appartamentocon piccolo resede di circa 20 mq scritti sull atto notarile. il mio confinante aveva recintato da se stesso il suo spazio con cordolo sormontato da una rete.
    tale resede è sempre stato usato come posto macchina .
    il mio confinante ha solo una mappa di accampionamento senza i propri mq. e mi ha fatto causa. il le mappe catastali sono un pochino meno dei metri quadri descritti nel contratto. il gtiudice terrà conto che lui ha delimitato da se il suo spazio?

    • Per Lucy64.
      Vediamo se abbiamo ben capito.
      Il tuo confinante pretende indietro i 20 mq di terreno che sono suoi, anche se il recinto lo aveva eseguito lui stesso?
      Se è così, e sono trascorsi 20 anni (Ma addirittura si potrebbe azzardare 10 anni se dimostri che la recinzione la eseguì il vicino), potrebbe applicarsi il diritto di usucapione.
      Ti servirà un avvocato, se non lo hai già.
      Amedeu e c.

  558. Buona sera, spero vivamente che mi siate d’aiuto.
    Inizialmente il mio vicino ( indicato nel disegno con la lettera C) aveva chiesto di posizionare un cancello elettrico sul ponte, che avesse anche due passaggi pedonali separati e dividere la spesa. Ora vuole dividere le proprietà posizionando una rete come previsto da un contratto del g.ennaio 1953. Il contratto cita Ingresso carrale per ponte sul vaso Cesaresca resta di comune godimento e le spese di riparazione del ponte e del cancello si convengono a metà tra i contraenti. sulla linea di confine verrà costruito dopo il 1956 a spese comuni muretto + paletti ferro +rete.Tale muro però dovra costruirsi a distanza dal centro del cancello dai 4 ai 5 metri in modo da permettere per entrambi l’accesso agli autoveicoli o carri.
    Il muro non è mai stato costruito ed io la proprietaria dell’area indicata come sub A risiedo nell’abitazione da ben 30 anni e parcheggio la mia auto di fronte alla casa di abitazione utilizzando per entrare ed uscire una piccola area a cavallo tra le due proprietà in mira al ponte. vorrei sapere se ho acquisito qualche diritto, se segnare il confine con qualcosa sul cortile di cemento è sufficiente a soddisfare la garanzia prevista dal codice civile sulla delimitazione. preciso che il mio vicino vuole a tutti i costi dividere con una rete e due cancelli messi V come prevedeva il vecchio contratto. Con ulteriore email allego planimetria ringrazio per la risposta.
    Se avete suggerimenti o ulteriori consigli sono graditi. Ancora grazie

    • Per Lidia.
      E’ quasi paradossale parlare di una condizione posta su di un contratto del 1953 e mai attuata.
      Il fatto, però, è che tale condizione cita testualmente: “…..sulla linea di confine verrà costruito dopo il 1956 a spese comuni muretto + paletti ferro +rete.Tale muro però dovra costruirsi a distanza dal centro del cancello dai 4 ai 5 metri in modo da permettere per entrambi l’accesso agli autoveicoli o carri”.
      La perplessità ci nasce dal fatto, che il contratto dice “dopo il 1953”, senza specificare un termine a tale vincolo.
      Vi conviene risolvere la questione bonariamente, cercando una soluzione che soddisfi entrambi.
      Ti diciamo questo, in quanto, a nostro parere, una eventuale causa, sarebbe di esito molto incerto.
      Amedeu e c.

  559. Ho acquistato nel 2002 un pezzetto di terreno comunale sul quale ho costruito una piccola abitazione. Mi sono accorta poco tempo fa che il pezzo di terreno da me acquistato sconfina di ben 10 mt. oltre la recinzione che il mio vicino ha fatto decenni fa nella terra limitrofa alla mia, sempre di proprietà del comune, ma che lui non ha mai acquistato come posso fare per avere inidetro quel pezzo di terra? Il mio vicino può avvalersi del diritto di usucapione? quali vie legali posso percorrere per far valere i mie diritti e contro chi? se sapete darmi una risposta grazie

    • Per Concetta.
      Certo, il tuo vicino potrebbe valersi dell’usucapione, specie se il terreno è recintato e da lui usato da più di 20 anni.
      Il consiglio: rivolgerti da un legale della tua zona, che saprà suggerirti come muoverti.
      Amedeu e c.

  560. Salve, e grazie per avermi risposto così velocemente. In verità le avevo rivolto questa domanda perchè ho letto su alcuni siti web che i beni patrimonio degli enti locali territoriali (in questo caso il comune) sono esclusi dal diritto di usucapione. In questo caso il diritto di usucapione dovrebbe aver valore solo dalla data in cui la terra è diventata di mia proprietà, ossia nel 2002, ed allora io avrei ancora tutto il diritto e il tempo per richiedere indietro il mio pezzo di terreno visto che non sono ancora passati venti anni. Potrebbe informarmi meglio in merito. Visti i costi dei legali vorrei qualche certezza in più prima di muovermi. Grazie

    • Per Concetta.
      Ci scusiamo per non avere ben interpretato la tua prima domanda.
      Il terreno del tuo vicino è sempre di proprietà comunale?
      Se è così, forse conviene rivolgersi all’ufficio Patrimonio del tuo Comune (Collegato sempre all’ufficio Tecnico).
      Essendo un Ente pubblico, tende sempre a regolarizzare le proprie pratiche, e non intenterà mai una azione di usucapione nei tuoi confronti prima di vendere (eventualmente) al tuo vicino; anche perchè gli Enti pubblici, specie in questo periodo, non sono propensi a spendere denaro in cause per appropriarsi di un tratto di terreno, i confini del quale (molto probabilmente) non sono stati mai “tirati”, oppure tirati e sbagliati, proprio da un tecnico comunale.
      Puoi sempre contattare tale ufficio, e chiedere che i tecnici comunali, ritraccino i tuoi confini e ti venga restituita la parte di terreno che hai acquistato.
      Amedeu e c.

  561. Grazie era proprio quello che avevo intenzione di fare. Infatti la terra che ha recintato il mio vicino, sulla quale peraltro ha costruito la sua abitazione, è ancora tutta di proprietà del comune. Io ho comperato prima di costruire il mio vicino ha costruito ma non ha ancora comprato. Voglio sistemare questa cosa prima che passi troppo tempo ho solo paura che il mio vicino farà un sacco di opposizioni e dovremo risolvere la cosa legalmente. In questo caso secondo lei le spese legali a chi toccherebbero?

  562. Buonasera Amedeo. Il mio è il caso di tanti…Abito in una villetta a schiera delimitata da una mura in comune (alta circa 25 cm) con sopra una rete metallica alta circa 100cm. Nella parte frontale vi era, nella mia parte di confine, una siepe che, in seguito a un grosso litigio con il vicino, è stata rasa al suolo. Sulla parte dietro dell’abitazione, abbiamo posto due fioriere con tralicci in legno e dietro una rete frangivista verde che il vicino non ha contestato (ma poteva?) e avremmo intenzione di proseguire fino al limite del confine nello stesso modo. Questo è possibile senza incorrere in problemi legali?
    Ho esposto al mio vicino l’intenzione di erigere una rete frangivista anche sul muretto frontale raggiungendo un altezza di circa 170/180 cm. Lui ha obiettato dicendo che gli sembrerebbe di avere un muro e che ho tutto questo bisogno di privacy che faccia ricrescere la siepe.
    Io ho riferito che avrei trovato una soluzione per far valere i miei diritti tentando di non ledere i suoi…
    Ponendo questa rete frangivento davanti, su dei pali appoggiati al muretto in comune, MA SULLA MIA PROPRIETA’, con un altezza massima di 170/180 cm andrei a ledere qualche suo diritto?
    Tengo a precisare che la sua proprietà ha poi la visuale aperta sugli altri tre lati. E’ possibile poi che il regolamento comunale imponga un altezza massima di (cito testualmente) siepi, reti, cancellati, grigliati ecc. con un altezza massima di 1,5 mt?
    Spero tanto che come reti non si riferiscano anche alle reti frangivista.
    Ti ringrazio se mi vorrai rispondere.

    • Per Marisa.
      Le reti verdi che vendono comunemente ai consorzi agrari chiamate “ombreggianti” (Ci sembra di capire che ti riferisci a quelle), vengono tollerate quasi da tutti, in quanto hanno un carattere di estrema precarietà ed inoltre sono di materiale talmente fine da sembrare inconsistenti.
      E’ raro che qualche vicino si opponga all’installazione di queste reti “ombreggianti”, ma può avvenire, ed in quel caso la questione assume immancabilmente un aspetto legale: a quel punto l’esito della lite è sempre discutibile e mai certo.
      Che dirti?
      Cerca di chiarire, in Comune, che il materiale che tu usi, non può definirsi come una recinzione vera e propria, ma solo una protezione dal sole e dal vento.
      Amedeu e c.

  563. ho comprato venti anni fa un resede di circa 20 mq. tali metri sono scritti nel rogito notarile. il mio confinante mi ha fatto causa perchè la sua particella del catasto terreni è superiore al mio resede , quindi invaderebbe la mia proprietà. cosa vale di più in giudizio la particella del catasto terreni oppure
    il rogito notarile?

    • Per Lucy 664.
      L’atto notarile è quello che conta: solamente che , dici, c’è scritto “circa” 20 mq, per cui dovresti ritrovare il tipo di frazionamento (se deriva da una particella maggiore)presso il locale catasto.
      Oppure affidarti ad un geometra per tirare gli esatti confini in base a determinati punti fissi della zona.
      Am edeu e c.

  564. Carissimi, forse mi sono perso qualche risposta e la mia domanda è gia stata fatta ma , sinceramente non ho trovato un caso analogo.
    la mia villetta ha un giardino che confina con una proprietà. su di un lato del giardino la mia costruzione dista a 6 metri dal muretto di confine (alto 50 cm con rete di 1.80mt). la costruzione del vicino dista a 15 metri da detto muro di confine quindi, seppur con diverse distanze le due costruzioni distano piu di 20 metri. prescindendo da tutte le autorizzazione del comune che sono sicuramente alla mia portata il quesito è il seguente:
    posso allocare il capanno attrezzi in legno a 50 cm dal muretto di confine? (capanno alto 2mt). qualsiasi costruzione che sia o meno soggetta ad autorizzazioni credo, leggendo un po, che non ha limiti dal confine dato che la costruzione del vicino dista a 15 met dal muretto. In ogni caso, da quanto ho letto (ma il dubbio è presente), potrei collocare una palizzata di confine mia, vicino a quella presente, alta fino a 3 metri.
    potete darmi un vostro parere a questi miei dubbi??
    grazie

    • Per Maurizio.
      Ricorda che le distanze dai fabbricati limitrofi di 3 metri, la distanza dal confine di mt 1,50 e l’altezza del muro fino a 3 metri, sono contemplate dal Codice civile, il quale viene applicato in forma restrittiva, là dove non esistano regolamenti (Edilizi) locali.
      In questo caso devi controllare il regolamento edilizio del tuo Comune (Anche tramite via Internet) e cercare gli articoli che ti interessano.
      Comunque, sappi, che anche per un manufatto in legno , alto 2 metri, occorre l’autorizzazione comunale., e va posizionato secondo le distanze previste dai regolamenti locali.
      Amedeu e c.

  565. Una casa divisa per eredità tra due figli presenta al primo piano un terrazzo di proprietà del primo figlio confinante con il muro alto 10 metri e largo 20 metri costituente un lato della casa di proprietà del secondo figlio, che è in comune dal piano terra al primo piano ma si innalza sul terrazzo del primo figlio per ulteriori 10 metri. Detto muro è di proprietà del secondo figlio o è in comunione tra i due figli?
    Grazie della risposta. Antonio

  566. Per Anonimo.
    Se desideri una risposta riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua email ed il tuo nome.
    Amedeu e c.

  567. Dal 2000 ad oggi ho sempre utilizzato tutto lo spazio di tutta una tettoia di proprietà di mia madre. Dal 2006 con donazione della metà della proprietà, e con questa giustamente anche metà della tettoia, all’attuale proprietario con usufrutto mia madre. Questo ora pretende la metà della tettoia, volevo chiedere se lo può pretendere.
    Preciso che la mia metà e di esclusiva mia proprietà.
    Grazie MAURIZIO64

    • Per Maurizio64.
      Sei pregato di riformulare la domanda chiarendo meglio la questione, in quanto dalla lettura non è ben chiara la situazione.
      Amedeu e c.

  568. Buonasera, chiedo scusa se la domanda è già stata posta in passato. La mia abitazione è circondata da un terreno di proprietà, confinante su di un lato con un terreno edificabile ancora libero. Al momento non c’è nulla che separa le due proprietà, ma avrei in previsione di costruire un muretto di recinzione per dividere. Da quanto so, la spesa per la costruzione (essendo esattamente a metà fra le due proprietà) dovrebbe essere sostenuta da entrambe le parti (50%). Ora mi chiedo: se il proprietario del terreno non volesse partecipare alla spesa, può opporsi? Oppure ho diritto che lui paghi la sua parte? Posso “obbligarlo” a partecipare? …potrei fare la mura tutta nella mia proprietà, ma ciò oltre ad essere troppo oneroso, non mi sembra giusto che lui “guadagni” a zero costo una mura di recinzione…oltre che a qualche centimetro!! Grazie per quanto saprete dirmi!

    • Per Enrico.
      La costruzione di un muro di cinta sul confine e la proprietà di esso sono definiti dagli articoli 874 ed 885 del codice civile.
      L’articolo 874 cc, tratta della eventuale comunione forzosa del muro da parte del proprietario che non ha partecipato alla costruzione, e che dovrà pagare metà del valore del muro stesso e metà del valore del suolo.
      Amedeu e c.

  569. Dal 1990 ho vissuto con mia madre e fino ad oggi ho sempre utilizzato una tettoia costantemente. Nel 1996 mia madre a venduto tutta la proprietà, metà a me e l’altra metà a mia sorella, con mia madre su quest’ultima metà usufruttuaria. Oggi mia sorella a distanza di molti anni pretende metà della tettoia sebbene che da 4..5 anni abbia affittato l’appartamento e ad oggi non abbia mai preteso metà della tettoia.
    Volevo sapere se mia sorella può pretendere questo, o io posso utilizzare la regola dell’usucapione o quant’altro ?
    grazie

    • Per Maurizio64.
      Dovresti portare gli atti che hai da un legale della tua zona, per vedere se è possibile procedere con l’usucapione decennale, in quanto quella ventennale (dal 1996) non è ancora avvenuta.
      Amedeu e c.

    • Per Maurizio64.
      Dovresti portare gli atti che hai da un legale della tua zona, per vedere se è possibile procedere con l’usucapione decennale, in quanto quella ventennale (dal 1996) non è ancora avvenuta.
      Amedeu e c.

  570. Salve, abbiamo costruito una nuova villetta e la veranda finisce sul confine. Dal progetto iniziale la distanza tra i confini era regolare, poi per tenere più basso il livello dell’ingresso all’abitazione (entrata per disabile in carrozzina) si e’ costruito più indietro. A questo punto si presenta il problema veranda. Il geometra ha detto che dobbiamo chiudere con un muro il lato veranda verso confine. Questa idea non mi piace assolutamente perche’ a mio parere la veranda rimane buia e poi il fatto di uscire dalla cucina e trovarmi un muro davanti mi sembra triste. Quali altre soluzioni potrei trovare? Grazie per il suo aiuto.

    • Per Nadia
      Devi scusarci per la risposta che non possiamo darti.
      Questo 1° maggio, dopo anni, abbiamo voluto prenderci tre giorni di riposo e le domande nel frattempo accumulate sono state talmente tante che non ce la facciamo a rimetterci in pari con l’arretrato.
      Risponderemo alle nuove domande a partire dal giorno 03 maggio 2013
      Grazie.
      Amedeu e la Redazione

  571. salve ho aquistato una un appezzamento di terreno con un fabbricato in mezzo questo appezzamento ha una strada di servizio che meta e mia e meta del mio vicino, tra me e il mio vicino ce’ una recinzione che arriva nella nello spiazzo comune mio e suo, dove io dovrei mettere un cancello per chiudere il mio terreno e dal suo lato lui anche per chiudere il suo, il problema e che ho controllato la mappa catastale e questa rete di confine e posizionata 5 metri lineari nella mia proprieta’ volevo sapere se avevo diritto a riconfinare il terreno o no io l’ho aquistato da 2 anni ma questa recinsione avra piu di 10 anni ma specifico che il fondo non e tutto chiuso manca il suo e il mio cancello cosa posso fare grazie

    • Per Alex.
      Di solito una usucapione del genere scatta dopo 20 anni, per cui, ti consigliamo, con planimetrie e foto della recinzione e degli accessi, di recarti da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  572. Salve mi trovo in una situazione molto strana. Ho comprato un terreno edificabile. Progetto e concessioni tutto in regola. Ma i vicini dicono che se io lo recintassi loro non potrebbero più passarci per andare alle loro rispettive case. Si precisa che loro non sono i miei confinanti. Loro abitano 2 lotti dopo il mio e per accedere alle loro abitazioni c’è una strada sterrata. Visto che uno di questi vicini è avocato non perde tempo e mi cita in tribunale. Il costruttore mi dice che per evitare che rallentino i lavori sarebbe meglio concederli (come da loro chiesto ) il provvisorio passaggio sino a che il comune non abbia asfaltato e dotato d’illuminazione la strada comunale già esistente. Io acconsento. Costruisco un locale commerciale e lascio un lato aperto e non recintato come da accordi. Ora il mio confinante posto di lato al mio lotto ha deciso di realizzare la recinzione ( con regolare permesso e concessione edilizia ) e mi chiede di contribuire nella misura del 50% . io accetto. Stessa richiesta viene fatta all’altro confinante. Cioè al proprietario del lotto dietro il mio che confina con il mio e con il suo. Alche lui da il consenso e chiede che la terra scavata per realizzare la fondazione della recinzione venga disposta sul suo terreno in modo tale da impedire il passaggio delle macchine sulla sua proprietà. Quelli che usufruivano del passaggio si lamentano e minacciano azioni legali.
    Mi domando: possono riuscire a continuare il loro via vai sul mio terreno e su quello del mio vicino?
    Se così fosse. Cosa posso fare per riprendermi il mio terreno maldestramente concesso.

    • Per Valerio.
      Ti consigliamo di portare la cartografia e la documentazione che possiedi, oltre ad eventuale foto da un legale della tua zona, il quale, in seguito, saprà come agire.
      Amedeu e c.

  573. salve atutti!!!la mia casa confina con una proprietà con una piccola castta!il proprietario ha recintato con una ringhiera….puo farlo o deve essere recintato con una rete??e per la privacy visto che dà sul mio cortile!!!grazie

  574. Abbiamo recentemente acquistato una casa di corte con un prezzetto di terreno con rustico, confinante con un terreno completamente recintato con rete metallica. Dopo aver sistemato l’accesso al rustico e posizionato un cancello per chiudere la proprietà, abbiamo sistemato il giardinetto posizionando dalla nostra parte della rete metallica un telo verde oscurante. Il vicino vuole farcelo togliere perchè ritiene che sia il muretto di 60 cm che la rete è sua e quindi non possiamo appendere niente. Possiamo mettere il telo o ha ragiono il vicino?
    grazie per la disponibilità-
    cinzia

    • Per Cinzia.
      Se la recinzione di confine appartiene al vicino ha ragione questi.
      Per verificarlo devi far controllare i confini da un tecnico abilitato della tua zona.
      Amedeu e c.

  575. grazie mille amedeu!

  576. SONO PROPRIETARIA DI UNA VILLETTA A SCHIERA, DAL 1993. NEL 1999 HO ACQUISTATO UN TERRENO CONFINANTE CON LA MIA VILLETTA DALLA PARTE RETROSTANTE E CON ALTRA VILLETTA (SEMPRE DELLO STESSO COMPLESSO E ANCHE QUESTA CONFINANTE DALLA PARTE RETROSTANTE L’INGRESSO PRINCIPALE). NEL TERRENO HO REALIZZATO UNA PICCOLA PISCINA E QUINDI PER LA PRIVACY VORREI METTERE SUL MURO DI CINTA DELL’ALTRA VILLETTA, ALTO MT 2,20, UNA RETE METALLICA CON OMBREGGIANTE ,ALTA MT 1,50 . HO PRESENTATO LA SCIA. I PROPRIETARI SI OPPONGONO ASSERENDO CHE IL MURO E’ DI LORO PROPRIETA’. DA ACCERTAMENTI EFFETTUATI AL CATASTO, MI HANNO RIFERITO CHE E’ MOLTO DIFFICILE RISALIRE A CIO’ , ED ANCHE IL COSTRUTTORE MI HA CONFERMATO LA COMPROPRIETA’ DI TALE MURO. POSSONO OPPORSI, COME POSSO ACCERTARE LA VERITA’?
    GRAZIE

  577. Salve
    Ho una proprietà confinante con un lotto che è stato acquistato da stranieri dopo che è morto il vecchio proprietario.
    Le proprietà sono divise da un muro e abbiamo già avuto cause varie causa nostro diritto di passaggio e loro rifiuto ecc.
    la mia domanda è questa : il muro è stato costruito più di 60 anni fa dai “vecchi” e si trova sul confine. Non ci sono documenti riguardo la proprietà del muro xkè si erano messi d’accordo verbalmente. Però il muro sorregge il mio terreno prima di sporgere sopra. In pratica dalla loro parte scende di un altro mezzo metro mentre a me sorregge il “terreno” e il passaggio.
    Il muro è da considerarsi comune o di mia proprietà? Non ha spioventi o altro x chiarire ma solo il fatto che a differenza di loro mi sorregge.
    e se io volessi alzare il muro o comunque sistemarlo, in caso di proprietà comune dovrei sì pagare le spese io ecc ma dovrei anche fare una proposta di progetto da presentare a loro x approvazione ecc?
    Grazie in anticipo

  578. molte grazie

  579. Salve, il confine col mio vicino di lato è il giardino finora lasciato libero di comune accordo, vi avevam piantato solo un piccolo ulivo sulla mezzeria. Ora, senza nessun accordo e/o preavviso, son tornata la sera ed ho trovato sul confine paletti di ferro e rete metallica, i quali, essendo sul fronte della casa ed essendo il terreno in salita, risulta essere una decisione alquanto antiestetica. Sarebbe invece molto più indicato continuare con la recinzione di ferro brunito, così com’è tutta la recinzione in comune che delimita il perimetro del fabbricato a n.4 appartamenti!
    Posso oppormi e come posso proporre la mia valida alternativa?
    grazie 1000

    • Per Simo.
      Non comprendiamo se tale giardino sia di proprietà del vicino.
      Se è così, il proprietario può recintarlo, ma tale recinzione va autorizzata dal Comune.
      Trattandosi di una recinzione molto semplice, ai sensi della legge 22 maggio 2010 n° 73 art 6 comma 2 lettera C potrebbe essere intesa come “Libera edilizia”, per la quale serve sempre e comunque una comunicazione al Comune.
      http://www.coffeenews.it/legge-73-del-22-maggio-2010-lavori-senza-dia.
      Puoi rivolgerti presso lo Sportello Unico del Comune, parlare con il tecnico addetto, facendo presente che tale recinzione realizzata, non corrisponde alle altre esistenti nell’edificio, ne peggiora l’estetica, per cui dovrebbe essere autorizzata tramite una DIA.
      Amedeu e c.

  580. Abito una bifamiliare con unico accesso all’area comune sino a 5 anni fa. Con il nuovo comproprietario decidemmo di dividere detta area ed io, rinunciando all’accesso comune dalla strada comunale, provvidi ad aprire un passo carraio nella via laterale (prettamente privata) dove esistono altri sei passi carrai con cancelli scorrevoli. La D.I.A. per l’apertura del passo carraio fu presentata dal Tecnico di fiducia (fratello del comproprietario) a nome mio, di mia moglie e del comproprietario, ma nella DIA non si faceva menzione della installazione di un cancello scorrevole ed uno pedonale, ed io, erroneamente, non mi accorsi di tale omissione. Ora a distanza di otto anni, per una vicende di “mal vicinato”, il comproprietario ha chiesto al Comune di accertare la regolarità o meno dell’opera. Il Comune di conseguenza mi intima il ripristino del luogo entro 60 giorni, trascorsi i quali infruttuosamente, procederà ai sensi di legge. Ciò premesso come mi devo comportare ? Devo rimuovere i cancelli o è ammessa una sanzione e di che entità ? Ringrazio per la risposta. Nino 39

    • Per Nino.
      Ti consigliamo di rivolgerti al più presto da un buon tecnico della tua zona, il quale, visti i disegni, presi i contatti con il Comune, ti indicherà la via migliore da seguire.
      Amedeu e c.

  581. Per Amedeu.
    Ti ringrazio per il consiglio che seguirò senz’altro.
    Mi rivolgo anche a qualcuno che abbia vissuto la mia stessa vicenda per sapere come l’ha risolta. Grazie per la cortese attenzione.
    Nino

  582. Salve a tutti.
    Avrei un quesito. ho venduto la casa dei miei nonni, erditata in comproprieta con altri, ad una signora. Dopo un anno esce fuori che uno storico passaggio gravante sul fondo di mio nonno a favore di un fondo confinante non è segnato sull’atto. Io a mala pena lo ricordo e non ho mai visto alcuno passare di li’. La signora mi dice ora che si vuole rivalere su di noi in quanto non l’abbiamo avvertita. Io sapevo per sentito dire che esisteva tale passaggio ma ripeto non ho visto mai nessuno passare.
    In questo caso può la signora rivalersi su di noi? anche se non era segnato da nessuna parte tale passaggio?
    grazie

  583. Buona sera,
    volevo sapere se sono costretto a spostare un tubo del gas già esistente che da sul muro di casa del vicino, dato che dobbiamo fare la separazione del giardino.
    Grazie in anticipo , saluti.

    • Per Luigi.
      Sarebbe il caso, dato che dovrete fare un contratto, mettere nello stesso che le servitù esistenti per le tubazioni, rimarranno come sono adesso.
      Amedeu e c.

  584. buon giorno, non molto tempo fa ho acquistato un abitazione da un costruttore che ne era il propietario,adesso nel terreno confinante che è sempre di sua proprietà costui vi ha montato una gru a ridosso del confine senza nessuna concessione edilizia. Ho chiamato lo spisal e mi hanno risposto che non essendoci nessuna dichiarazione di inizio attività, loro non possono fare niente. mi potresti dire se costui può piazzare una gru a confine senza nessun motivo e se ci sono delle normative che ne stabiliscano le distanze.

  585. Un proprietario può occupare con una parte dell’autovettura, in quanto troppo lunga per lo spazio privato a disposizione, una parte del suolo in comune?
    grazie

    • Per Maurizio64.
      Di regola no, in quanto avrà il suo spazio o posto auto assegnato.
      Se però lo spazio comune occupato è poco, non conviene prendersela più di tanto.
      Amedeu e c.

  586. salve,
    ho comprato un terreno agricolo terrazzato.
    sul confine/muretto di una terrazza con altro limitante che sta sopra di me ho fatto mettere (per 120 mt) una recinzione in pali di castagno e rete.
    Posso chiedere al mio confinante l’addebito del 50% delle spese di questa recinzione?

  587. …. continuo per chiarire meglio…
    credo di trovarmi in una situazione come dalla vs pagina “fondi contigui posti a dislivello”
    “http://www.coffeenews.it/fondi-contigui-posti-a-dislivello”
    come da vs foto, io sono A, il mio confinante è B.
    ho comprato il terreno l’anno scorso, e non esisteva nessun “bc”.
    Io ho costruito, a mie spese, una recinzione “bc”.
    Il mio confinante dice che il muro di confine è suo, perché “lo ha costruito suo papà”.
    Il mio tecnico dice che il muro di confine è in comproprietà, di tutti e due (negli atti di provenienza non è citato nulla).
    Adesso che ho messo la rete di recinzione (circa 2000 euro), il mio confinante ora vuole denunciarmi perché ho messo la rete sul SUO MURO.
    A questo punto, voglio addebitargli il 50% delle spese da me sostenute.
    Come posso raggiungere questo obiettivo ?

    • Per Fabio.
      Ti abbiamo già risposto alla prima domanda.
      Devi solo accertare che il muro su cui hai posato la recinzione sia a metà di tua proprietà; altrimenti devi seguire ciò che dice l’articolo.
      Amedeu e c.

  588. terreno in pendenza, io abito al primo piano ed il mio vicino ha messo una siepe che mi ha tolto la visuale, aria ed ho i balconi pieni di insetti. quello di sotto ha siepe oltre 4 metri e pure lui mi ha tolto la visuale. Entrambi i miei vicini sono a pian terreno. Quella di sotto ha la siepe che è all’altezza del mio poggiamano del balcone e quello di sopra ha la siepe alta che non mi fa più vedere il parcheggio e la sua siepe è alta 2 metri. Come posso fare per avere sia la visuale che aria visto e considerato che sono al primo piano?. Grazie infinitamente

  589. Salve,
    io e mia sorella abbiamo ereditato da mia madre tramite testamento olografo una villetta al mare su due elevazioni. Nel testamento si specifica che il piano terra viene assegnato a me e il primo piano a mia sorella e che le aree verdi rimangono in comune. In particolare il piano terra dispone di un ampio patio (circa 50mq.) coperto dal primo piano sovrastante. Sia io che mia sorella concordiamo sulla necessità di separare e rendere indipendenti i due appartamenti ma mia sorella sostiene cheanche il patio come le aree verdi deve essere diviso in parti eguali come se si trattasse di area comune. Le attuali piantine catastali descrivono esclusivamente i due appartamenti non definendo quindi le reali dimesioni della villetta (aree verdi, ingressi, ecc.) . Mi preme sapere se la pretesa di mia sorella (divisione al 50% del patio) è fondata visto che il patio è parte integrante del piano terra. grazie

    • Per Fausto.
      Il patio è coperto, ma anche aperto lateralmente, per cui la situazione rimane alquanto dubbia.
      Non tutti i casi sono risolvibili per legge o tramite codice civile, e questo è uno dei tanti.
      Il consiglio che ti diamo è quello di ricercare, via internet, se esiste una sentenza, che abbia trattato su tale argomento.
      Amedeu e c.

  590. Grazie per la tempestività nel rispondere. Ad oggi non sono riuscito a trovare nessuna indicazione su internet. Hai per caso una idea su qualche sito in particolare?
    grazie

  591. Salve, Ho un problema di “cancello” con i vicini.Dunque, io abito in affitto nell’ultima casa che chiude una serie di 4, il padrone di casa ha non proprio tacitamente lasciato uno pseudo diritto di passaggio ad una famiglia per accedere ad una cantina retrostante alla casa:premetto che non è l’unico passaggio, vi accedono anche da casa, ma per il mio cortile ci passano con la carriola per riordinare il giardino e portare i fiaschi di vino. Il problema nasce dalk fatto che il cancello che divide le 2 proprietà, a detta loro, è stato istallato dal padre del mio padrone di casa, quindi si apre sulla mia proprietà, limitandone il godimento a pieno, tanto che ho dovuto litigare anche per mettere la piscina ed ora per toglierla perchè la signora “non ha voglia di fare 2 manovre con la carriola per entrare” . So che non posso fare nulla per limitare o rendere meno agevole l’accesso alla loro proprietà, ma siccome loro si dilungano nel costruire un nuovo cancello che si apra verso la loro proprietà io mi chiedo:E’ mio il cancello, quindi posso toglierlo? Levandolo la signora non avrebbe più problemi di “manovra” ed io non ho animali che potrebbero “sconfinare”

    • Per Alice.
      A nostro parere togliere o modificare il cancello (Per esempio farlo scorrevole in maniera che non si apra verso alcun fondo), dovrebbe essere un’azione più che legittima.
      Ti consigliamo, però, di non farlo di tua iniziativa se non sei sicura che il cancello appartenga al tuo padrone di casa, ma di concordarlo con tale vicino, e naturalmente con il tuo affittuario.
      Amedeu e c.

  592. Per quanto riguarda un terreno in pendenza, è vero che la recinzione va posta ad un terzo dalla proprietà sovrastante e quindi a due terzi da quella sottostante?

    • Per Enrico.
      A meno che non vi siano dei regolamenti, delle norme locali o lo prescrivano le Norme di Attuazione del PRG, la recinzione va posizionata sul confine di proprietà comunque sia il terreno.

  593. Buongiorno,ho affittato un prato che confina da due lati con due proprietari, da un lato con un fiume e da un lato con la strada comunale, devo mettere una rete alta 1,80 con pali di legno, quali distanze devo rispettare? se ho ben capito: 3 metri dalla strada, 1,5 metri da altri fondi, 4 metri dal fiume?
    grazie per la vostra attenzione,
    Giuliano

    • Per Giuliano.
      Devi recarti presso l’ufficio Urbanistica del tuo Comune, ed individuare sulla cartografia il terreno del quale parli.
      La cartografia e le relative Norme di Attuazione del PRG ti indicheranno le distanze da rispettare dal fiume (area di rispetto per la pulizia dello stesso), dalla strada (Area di rispetto variabile, a secondo che la strada sia comunale, provinciale o statale).
      Per gli altri 2 lati, riteniamo che tu possa rialzare la recinzione sul confine, comunque troverai le indicazioni sulle norme stesse.
      Ti occorrerà anche una autorizzazione comunale per la realizzazione della recinzione.
      Amedeu e c.

  594. Salve, vorrei porre il seguente quesito: la mia proprietà e quella del confinante sono suddivise da una rete di 1,30 di altezza, che poggia su un corsolo. Tale recinzione é stata eseguita dai nostri rispettivi genitori. Poiché vorrei un po’ di pryvaci quando sono in giardino, mi piacerebbe poggiarvi sopra dalla mia parte, una rete a maglie più fitte, dalla mia parte. Posso farlo? La rete é di proprieta comune poiché delimita oò confine?. Grazie

  595. salve vorrei un chiarimento
    sono proprietario di un terreno agricolo con un passaggio di servitu
    per il mio confinante questo signore senza permesso ha fatto
    uno scavo e messo dei tubi per irrigazione e luce
    secondo me dovrebbe toglierli voi che mi dite

    • Per Emanu.
      Se è solo servitù di passaggio, il vicino non poteva farlo.
      Ti sta creando una possibile nuova servitù di elettrodotto e acquedotto.
      Amedeu e c.

      • Salve.volevo sapere in una zona di due palazzi zona privata con approvazione di tutti i condomini posso mettete una catena per delimitare la mia zona privata e se occorre permesso del comune grazie.

        • Per Rocco.
          La catena va approvata dal Comune e di solito si tratta di una SCIA che viene portata in Commissione Ristretta.
          Questo, in quanto le catene possono intralciare la viabilità pedonale e costituire un pericolo per la pubblica incolumità.
          Comunque rivolgiti presso l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune per avere ragguagli in merito, soprattutto in base al vigente Regolamento Edilizio comunale.
          Amedeu e c.

  596. nel 2006 ho acquistato una villetta confinante con un’altra (permesso di costruire parlava di bifamigliare- ma secondo me’ c’e’ gia’ abuso) ma questo lo sto gia’ controllando. Chiedo solo se e’ esatto che per la mia proprieta’ composta da villetta e terreno cintato, tutto il terreno sia considerato BCNC solo perche’ le due villette sono state unite (mascherando per me la questione bifamigliare) da un doppio muro di 2,5 zona autorimessa e da una separazione per 7 mt. in legno che chiude la tettoia del vicino, la quale si appoggia per 40 cm. al mio muro del giardino e e’ visibile per 10 cm. il suo pavimento. la gronda e’ sulla mia proprieta’.si puo’ sistemare?? puo’ invalidare l’atto??.
    aggiungo- che tutto nasce da un frazionamento di una particella 260(vicino) che viene ulteriormente suddivisa con la 263 (mia) . Inoltre cosa assoluitamente importante e’ che tutto il giardino rientrerebbe nella fascia di rispetto cimiteriale, il muro della casa e’ a 50 mt. dal cimitero, sull’atto non se ne fa menzione anzi, senza nessun vincolo, risulta riportato. tutto acquistato dal costruttore a luglio 2006.

    • Per Mary.
      Con tutta la buona volontà, ma non siamo in grado di risponderti, in quanto dovresti fare frasi brevi e compiute, tralasciando di spiegare cose marginali (pavimento, gronda, doppio muro, mascheramento questione bifamiliare, …. ecc?, e mettendo solo le cose necessarie alla risposta .
      Fra l’altro chiarisci che cosa è stato classificato come Bene Comune Non Censibile.
      Amedeu e c.

      • Mi scuso se e’ passato un po’ di tempo. Ma chiarisco il punto. Concessione per costruire in un lotto di 1000 mq. due case bifamigliari, che vengono costruite a L, in comune hanno solo una tettoia di circa 2 metri. Successivamente il costruttore cinta e suddivide le due proprieta’ in due lotti uno di 400 mq e l’altro di 600 mq. Al rogito vende due appartamenti e sulle schede catastali allegate i giardini esclusivi di ogni costruzione (perché cintati ed inacessibili a terzi) riportano la dicitura BCNC. Anzi sulla mia proprieta’, dopo aver richiesto l’elaborato planimetrico, il piazzale a Ovest risulta “corte comune spazio di manovra”. il giardino a est e’ cintato ma insiste nel limite cimiteriale dei 50 mt. Sull’atto non compare il limite cimiteriale. In comune non esiste disegno della recinzione (anzi si trova traccia che era assolutamente vietato recintare la zona cimiteriale ed agricola (dell’altra casa). Costruzione del 2006 venduta a luglio 2007. Elaborati e disegni richiesti a dicembre 2013, dopo dubbi, dovevo farlo prima lo so!!! ma purtroppo e’ andata cosi. Cosa posso fare ora??? invalidare l’atto e richiedere uno sconto sul prezzo, mi e’ stato venduto una cosa diversa (bifamiliare e non villetta singola), mancata indicazione del vincolo cimiteriale, cinta abusiva e quant’altro??? Aggiungo anche che mi e’ stata venduta con un’altezza nel seminterrato di 230 mt, ma secondo il grande geometra era una taverna, gia’ con pavimenti e impianti caloriferi.
        La concessione parlava di garage, ma poi sulle schede catastali appare ripostiglio. In Comune non si trova traccia del cambio destinazione d’uso.

        • Per Mary.
          Abbiamo rintracciato la tua richiesta risalente al gennaio 2014 e notato che hai molte problematiche per tale casa e che se le unisci a quelle attuali diventa veramente un groviglio inestricabile.
          Ti diamo il consiglio di allora, anche perchè noi dovremmo eseguire un sopralluogo e verificare gli atti; cosa che non è possibile fare.
          Devi affidarti a professionisti seri della tua zona, che ti seguano e risolvano (Se possibile) tale situazione.
          Amedeu e c.

  597. Un bassissimo muretto con sovrastante inferriata di circa un metro divide la mia proprietà da quella del vicino. Il vicino ha posizionato un lampione sul muretto, ma al di qua dell’inferriata, cioè dal lato della mia proprietà. Può farlo?

    • Per Claudio.
      Se l’inferriata è il limite delle due proprietà e ne costituisce il confine, il vicino doveva porre il lampione dalla sua parte.
      Amedeu e c.

      • Buongiorno Amedeu e c., vorrei sapere se posso posizionare su di una rete metallica già esistente una rete ombreggiante della stessa altezza rivolta dalla parte del vicino. Dalla mia parte lascerei correre un bel Partenocissus (vite americana) che si arrampicherebbe nelle maglie della rete.
        Anticipatamente grazie.

        • Per Franca.
          E’ conveniente ed auspicabile applicare l’ombreggiante dalla tua parte, per non trovarti a liti per possibili futuri danni alla stessa.
          Amedeu e c.

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.