Come combattere l’efflorescenza salina nelle murature. Fai da te.

L’efflorescenza salina è quel particolare fenomeno che si nota in molti edifici e caratterizzazo da quella significativa "muffa bianca" che altera e corrompe gli intonaci esterni, distruggendo in poco tempo il lavoro effettuato da una ditta edile nel rifacimento di una facciata.

Vediamo sotto una efflorescensa salina che ha attaccato le pareti esterne di una scala di una abitazione bifamiliare:

CLICCARE SULL’IMMAGINE

E’ un segno evidente della presenza di umidità, quasi sempre proveniente dal terreno e più volte da noi affrontata come "umidità di risalita".

Però, nel caso che vi abbiamo mostrato nella foto di cui sopra, questa umidità può provenire anche da infiltrazioni continue di acqua piovana. La scala della quale vi abbiamo mostrato il parapetto attaccato dall’efflorescenza, è rivestita esternamente in marmo tipo travertino.

La sua collocazione esterna, avrebbe comportato la messa in opera di battiscopa rampanti,  laterali  a dettii scalini; invece questo non è avvenuto ed i muri laterali sono stati semplicemente arricciati, intonacati e pitturati.

Il lavoro è durato beno poco, ed adesso la ditta è stata richiamata a mettere in opera questi necessari battiscopa.

Una volta effettuato questo intervento, si deve eliminare il danno prodotto dall’umidità sul prospetto della casa. Cosa fare?

L’efflorescenza salina è dovuta alla presenza di Nitrati, cloruri solfati, contenuti nei laterizi o provenienti dal terreno e  che a causa dell’umidità che evapora in continuazione verso l’alto, tendono a formare questa fioritura bianca, che talvolta, nei casi gravi, raggiunge anche lo spessore di alcuni cm.

Se voi osservate la foto soprastante, noterete che l’angolo verticale dell’arco rampante dipinto in giallo, sta letteralmente "scoppiando" a causa della sottostante presenza di efflorescenza, che si gonfia e tende a strappare il soprastante "intonaco".

Nei nostri precedenti articoli abbiamo visto come combattere l’umidità di risalita, ed anche in questo caso abbiamo trovato la provenienza ed è stato provveduto alla riparazione.

Ma una cosa necessaria ed indispensabile, a questo punto, diventa l’eliminazione completa della salinità, a mezzo di prodotti detergenti (ne troverete di tutti i tipi presso i magazzini edili).

Quindi, per prima cosa va asportato l’intonaco cadente, poi va spazzolata la sottostante parete con una pazzola di saggina o di plastica, dato con un pennello o a spruzzo il prodotto antisalino detergente, lasciato almeno 30-60 minuti senza toccarlo; infine va fatto un lavaggio accurato di tutta la superficie trattata.

A conclusione va realizzato un arriccio ed intonaco del tipo traspirante (tipo Termit o altro).

Ciò vale per questo piccolo intervento e per altri di maggiore entità.

Relativamente a come rifare gli arricci e gli intonaci,vi rimandiamo ai capitole da noi realizzati e che troverete nelle categorie di lato a destra di tutte le pagine del sito.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

di
amedeu

28 commenti

  1. Ho comperato un immobile nel maggio 2009 e dopo pochi mesi ho avuto il problema in oggetto indicato, dovuto alla pioggia battente nella terrazza quadrata in tutti e 4 i lati sia perimetrali del terrazzo che sul muro perimetrale della casa e nel balcone esternamente ed internamente. Più volte nell’arco del tempo il costruttore (tre mi pare!!!) ha fatto stuccare e riverniciare ma L’efflorescenza salina, come da voi ben evidenziato, che è dovuta alla presenza di Nitrati, cloruri solfati, contenuti nei laterizi si è ripresentata puntualmente. Il problema quindi causato dall’umidità che evapora in continuazione verso l’alto, fa formare questa fioritura bianca, che sta letteralmente “scoppiando” e tende a strappare il soprastante “intonaco” lasciando al di sotto una polvere bianca.
    Volevo chiedere se il sistema simprogel è definitivo in tal senso così da consigliarlo al costruttore prima di rifare un’ulteriore lavoro inutile e prima di adire ad altri mezzi. Inoltre volevo chiedere se i fori, nel caso dello specifico prodotto Simprogel, devono essere orizzontali o obliqui o se posso ovviare al problema solamente con prodotti a spruzzo o da rullo/pennello. Grazie per la gentile risposta e complimenti per il sito.
    Saluti Fabio

  2. Per Fabio.
    I sistemi a spruzzo o a pennello sono meno affidabili di quelli che affrontano il problema dall’interno.
    Per avere tutte le informazioni che desideri visita questi indirizzi link :
    http://www.simproitalia.com/
    Amedeu e c,

  3. Ho una machia a media altezza a un muro interno probabilmente dovuto a sabia salata nell’intonaco. Che prodotto passare? n.b. la pittura si arriccia o si gonfia e cade.
    grazie

  4. Per Alberto.
    Prima di applicare qualsiasi prodotto all’intonaco, devi trovare da cosa dipende la macchia di umidità: probabilmente hai uno sversamento a parete, oppure la rottura di una tubazione.
    Devi riparare il guasto, ed una volta che la macchia sarà asciutta, potrai spazzolare la parte interessata e risanarla con intonachino pronto e con la pittura.
    Ogni altro tentativo, in presenza di umidità, è destinato a farti perdere solo del tempo.
    Amedeu e c.

  5. gentili signori, ho visto una casa in vendita nell’isola di maio a capo verde che vorrei comperare.
    Alcuni conoscenti mi sconsigliano l’acquisto perché è vicina ad una salina, circa 150 mt .
    La casa è rialzata di alcuni scalini e aprendo una finestra si vede che sotto la casa c’e’ il vuoto per circa un metro e mezzo. io ora ci sto in affitto ma la casa è in vendita. Internamente non vedo alcun tipo di umidità. la casa è stata costruita 3 anni fa. solo esternamente sul muro perimetrale quindi che poggia direttamente sul terreno (senza scavo) ci sono dei distacchi di intonaco. nulla esternamente la casa.potete cortesemente darmi un consiglio

    • Per Emanuela.
      Non è ben chiaro il tuo problema, comunque, non conosciamo i sistemi costruttivi di Capo Verde, per cui dovresti rivolgerti da tecnici del luogo.
      Amedeu e c.

  6. Ho una scala esterna che penso presenti lo stesso problema.E’ realizzata in cemento armato intonacato e verniciato con idropittura al quarzo e gli scalini e i pianerottoli sono in porfido senza battiscopa rampanti ( non credo l’uso del porfido lo preveda ).
    La scala e soggetta alla pioggia ma il fenomeno non si presenta sulle pareti verticali ma su quelle sottostanti le rampe o i pianerottoli ( in pratica il soffitto della rampa inferiore ).
    Siccome parlate di umidità che tende ad evaporare verso l’alto e quì il fenomeno si rivela a testa in giù si può parlare lo stesso di eflorescenza salina ?Nel mio caso Le caratteristiche sono quelle descritte da voi : rigonfiamenti dell’intonaco che scoppiano e lasciano uscire una polvere bianca.

    Grazie

  7. Grazie Amedeu per la risposta !

    Avevo già visto prodotti simili a quello da lei cosigliatomi ma leggendo la scheda di quest’ultimo ho notato che si tratta di un prodotto che forma una pellicola trasparente sulla superficie da trattare,la cosa mi lascia perplesso perchè temo che quest’ultima alteri troppo l’aspetto delle superfici e che col tempo si sfogli.
    Da una ricerca che ho fatto ho visto che ci sono prodotti ( come il WR-S della GATTOCELL o il POLIVETRIX della DAVID ) che vengono spruzzati direttamente sulla superficie da trattare con un irroratore da giardino e che penetrando nel materiale formano una berriera protettiva senza lasciare traccia all’esterno,è esplicitamente specificato nella scheda tecnica che non formano pellicole.Lei conosce questa tipologia di prodotti e me la potrebbe consigliare ? Nel caso decidessi comunque di usare un prodotto come quello da lei consigliato dovrei applicarlo su tutta la superficie o basterebbe solo lungo le fughe ?
    Comunque il porfido usato sulla mia scala è grezzo.

    Grazie !!!

    Maurizio

    • Per Maurizio.
      Non conosciamo il prodotto che hai indicato e che, comunque può essere ottimo; leggi la sua scheda tecnica.
      Abbiamo sempre usato il Sigillaterrazzi e, appunto l’Icopox, e ci hanno dato ottimi risultati (In particolare questo ultimo).
      Puoi provare ad acquistare solamente un litro di tale prodotto (Pensiamo che sia commerciabile in tale quantità) e provare a darlo su un tratto di superficie del balcone. Potrai così avere un’idea di come si presenta una volta applicato.
      Noi abbiamo sempre usato entrambi i 2 prodotti sull’intera superficie, ma non è detto che non possano essere dati a pennello solo sulle fughe.
      Può darsi, però, che poi si noti la differenza di brillantezza con il resto del pavimento.
      L’unico modo per accertartene è, appunto, quello di effettuare una prova.
      Amedeu e c.

  8. Buongiorno il mio problema è sul mattone paramano,in quanto sin dai primi anni di costruzione ha iniziato a scoppare sulla parte a vista ,in pratica si crepa e cade in pezzi.Da inesperto credo sia un problema di cotture dello stesso .Il mattone è situato come parapetto dei due terrazzini,e si sfalda sia l’interno che l’esterno del terrazzo.Può darmi cortesemente dei consigli?Grazie.

    • Per Angelo.
      Stai parlando delle copertine in cotto dei parapetti?
      Se è così, può essere un difetto delle stesse in fase di cottura nel forno laterizi, che combinata all’azione delle intemperie (Sole ed acqua) porta alla crepatura e rottura).
      Ti consigliamo di farle vedere da un esperto della tua zona (Riteniamo sia sufficiente anche un buon muratore)
      Amedeu e c.

  9. Buongiorno e buon anno, chiedo gentilmente anch’io un consiglio per quanto riguarda il muro esterno che mi circonda la casa, detto muro è in cemento armato. In poche parole questo muro da una parte fa da fermo controterra (essendo la casa un piano rialzato), dalla parte opposta,cioè la facciata verso la strada, la vernice continua a staccarsi (si è quasi completamente staccata)ed è sempre umido. Il muro è di colore grigio chiaro, invece dove si è staccata la vernice adesso si vede un colore grigio scuro(tipico di un muro umido, bagnato). Guardandolo bene non sembra che abbia delle crepe essendo anche abbastanza spesso. Il muro è alto 120cm e la parte dentro il cortile e coperta per circa 100cm di terra, invece la parte verso la strada è libera, è stato verniciato ultima volta 2 anni fa. Vorrei sapere se secondo lei questo fatto è dovuto solo magari ad una scarsa verniciatura che è stata applicata o si tratti di un altro problema ben più grave?Secondo lei possa provare a pulirlo per bene e riverniciare nuovamente o quali sarebbero i passaggi da fare per un ottimo lavoro?

    • Per Alessandra.
      Come dici, il muro è in cemento armato, per cui, ammesso che il colore scuro sia dovuto all’umidità di risalita, puoi fare degli interventi limitati e mirati.
      Se tale muro è verniciato, come ci sembra di comprendere, sarebbe opportuno togliere la vernice superficiale e trattarlo con una malta da intonaco del tipo traspirante, che puoi trovare presso tutti i magazzini edili.
      Essendo un muro in cemento armato, sicuramente avrà le superfici planari e ben rifinite, per cui sarà sufficiente che tu lo intonachi solamente, bypassando la fase del rinzaffo e dell’arriccio, ma adoperando prima di detto intonaco solamente un primer liquido aggrappante (Che troverai sempre presso il magazzino edile).
      Altrimenti una soluzione migliore e definitiva, certo più costosa, e non sappiamo se esteticamente valida per la tua casa (Occorrerebbe vederla), sarebbe quella di rivestire detto muto con materiali fini (Pietra, piastrelle o similari) da incollarsi allo stesso.
      Amedeu e c.

  10. Ho un nuovo recinto costruito su una base di cemento prefabricato a pezzi ora hanno costruito uno con pietre bucate e cementate !il nuovo proprietario dice che la causa non è del nuovo recinto costruito con le pietre che fra l’altro fanno uscire una polvere bianca ma dell’albero che esisteva prima della costruzione del vecchio prefabbricato!dimenticavo di dire che l’albero ha 50anni e non ha mai dato probllemi ora invece nel nuovo dopo due mesi e uscita una piccola crepa !possibile sia il mio albero?oppure e la qualità delle pietre?

    • Per Savina.
      La spiegazione non è chiara, comunque possiamo dirti che se le crepe apparse nel muro sono verticali, dipende dalle fondamenta dello stesso che, forse, non sono state fatte a regola d’arte.
      Se vuoi avere un’analisi chiara di quanto hai inteso comunicarci, ti consigliamo di fare eseguire un sopralluogo da un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  11. Nella mia casa al mare, in fase di ristrutturazione, ho fatto mettere la nuova pavimentazione in gres porcellanato sulla vecchia in graniglia, dopo un po di tempo, dalla fuga, ma solo in alcuni punti, è fuoriuscita una muffa bianca e sono saltate le fughe. Problema simile sul terrazzo di un’altra abitazione ma in questo caso le piastrelle sono state posate in modo normale cioè con guaina e massetto, in tal caso però è fuoriscita una sostanza grigia di colore e consistenza simile al cemento. Come risolvere i due problemi? Grazie per la risposta.
    Antonio.

    • Per Antonio.
      Potrebbe essere il pavimento che al sole subisce delle deformazioni che possono portare a tale difetto.
      Forse, (Dipende comunque dalla grandezza del pavimento) dovevano essere lasciati dei giunti di dilatazione.
      Per il secondo caso, puoi eliminare l’efflorescenza con una soluzione di acqua e varechina al 15 %, data con una spugnetta.
      Amedeu e c.

  12. Buongiorno, chiedo gentilmente anch’io un consiglio per risolvere un problema che perdura da anni e non trovo rimedio. Ho una casa costruita fine anni ’50 in pietra di tufo e sulle pareti interne,l’intonaco devo rifarlo ogni 5 anni circa perchè dal pavimento fino all’altezza di un metro o due si gonfia, si stacca dalla pietra di tufo e presenta muffa bianca. La casa non è singola, essendo ubicata nel centro storico le case sono attaccate l’una alle altre , tutte hanno la cantina sottostante e presentano lo stesso problema alle pareti del piano terra. Secondo il parere di alcuni non si risolve il problema perchè le pietre “salmastre” continueranno a fare da spugna. Non essendo convinta chiedo a voi esperti un parere.
    Grazie della vostra disponibilità.
    Carmen

    • Per Carmen.
      Vi sono varie soluzioni per bloccare o nascondere questa umidità, denominata “Umidità di risalita”.
      IL sistema meno costoso è quello di stonacare i muri portanti fino a 60/70 cm sopra la riga di arrivo dell’umido.
      Poi rifare l’arriccio e l’intonaco tramite prodotto traspiranti tipo Tasciugo della Kerakoll
      http://www.coffeenews.it/due-malte-naturali-traspiranti-da-intonacatura-e-risanamento
      Tal sistema non toglie del tutto l’umido, ma fa scomparire gli effetti dello stesso
      Altri metodi, più costosi, comprendono il taglio chimico delle murature e poi la stonacatura e intonacatura dei muri tramite il sistema di cui sopra.
      Per prendere visione di questi vari metodi, usa il pulsante “Cerca” in alto a destra della pagina e inserisci le parole “Umidità di risalita”.
      Poi, divertiti a leggere i vari articoli che compariranno e che ti consentiranno di scegliere quello che più ti aggrada.
      Amedeu e c.

  13. Buongiorno, vorrei un consiglio su una situazione molto incresciosa: sono in affitto da meno di un anno e mezzo in una casa al piano terra consegnatami inizialmente ritinteggiata e apparentemente in buone condizioni…dopo poco tempo però ha fatto capolino in tutte le stanze tranne il corridoio il fenomeno dell’efflorescenza con caduta di intonaco nei primi 60-70 cm circa di altezza e nella camera da letto dei ragazzi, nel bagno di servizio e nel ripostiglio dell’efflorescenza è uscita molta muffa, che nonostante dei miei piccoli interventi casalinghi con antimuffa e stucco di ripresenta a cicli di 10-15 giorni. Il proprietario, mio vicino di casa, è stato avvertito a voce ma nega il problema è non interviene. In sincerità ora vorrei andarmene, ho trovato dei mobiletti ammuffiti e ho dovuto buttare 3 borse e 12 paia di scarpe, si bagna persino la lettiera del gatto che conservo nel ripostiglio. Le piastrelle del bagno sono umide e se le tocco c’è sopra una specie di patina grigio-verde. Ho molte foto tra cui le mie riparazioni fai da te e la roba ammuffita, ma non so come agire e se dare disdetta immediata senza pagare gli ultimi 3 mesi richiesti dal contratto oppure fare disdetta anticipata ma rimanendo 3 mesi. I rapporti purtroppo si sono rovinati con il locatore e la sua famiglia perché per loro siamo “rompiscatole” e io non so più come comportarmi perché non è mio interesse fare guerre, voglio solo non regalargli più 500 euro al mese per avere i figli con le allergie. La casa è fredda ma loro hanno fatto venire tempo fa un loro amico di nome e professione non meglio specificata che in una indegna recita se ne uscì con un “signora com’è calda la casa!” e se ne andò. Mi vergogno per loro. Grazie dell’attenzione, le invio i miei saluti.

    • Per Anna.
      Senza farti attendere inutilmente per due o più giorni ti invitiamo a leggere accuratamente la parte contrassegnata in rosso nel link del nostro sito.
      http://www.coffeenews.it/scriveteci
      Questo è dovuto al fatto che dobbiamo dare moltissime risposte e le lunghe lettere non ci permettono di soddisfare tutti in modo attendibile.
      Amedeu e c.

  14. Ho una casa con volte a botte nella sala dove abbiamo fatto fare l’alveare! Dopo circa sei anni i muri si sono bagnati e abbiamo scoperto che c’e Lo sfogo dell’alveare nella canarina dell’acqua . Abbiamo rimediato ma da allora ho continuamente fioriture. Secondo voi cosa è meglio fare?

    • Per Marianna.
      Usi termini non comuni, quali alveare e canarina.
      Senza dubbio la seconda è la canalina dell’acqua ma, per avere una risposta attendibile, devi specificare a cosa ti riferisci con il termine “alveare”.
      Amedeu e c.

  15. Abito in una palazzina al primo piano,sui battiscopa dei balconi un po’ dappertutto si è gonfiato e staccata quella vernice intonaco granuloso che si mette con un frattazzo di plastica liscio,tempo fa ho spazzolato con spazzola d’acciaio bene quel friabile e quel salnitro, adesso è da diversi mesi che ho spazzolato il tutto,non sta riuscendo il salnitro,mi consigliate cosa fare,i battiscopa stanno ben incollati, grazie.

    • Per Achille.
      Probabilmente i balconi non sono esposti al sole e forse non hanno sufficiente pendenza verso l’esterno, altrimenti non si spiegherebbe la formazione di muffa e efflorescenza caratteristica dei piani bassi.
      Nel tuo caso puoi ripulire il tutto come hai già fatto, e qualora si riformasse, ogni volta, detto inconveniente puoi asportarlo con una soluzione di acqua e varechina al 10% (10 parti di acqua ed una di varechina).
      Dopo di che puoi pitturare il tutto.
      Comunque, controlla che, sotto, il battiscopa sia ben sigillato al pavimento del balcone, altrimenti fallo, usando una malta di solo cemento: impedirai all’acqua di aggredire la muratura.
      Amedeu e c.

  16. Buongiorno,
    Ho un problema Di umidità di risalita nei muri interni della casa, (due piani, il problema si trova solo al primo piano)
    Quando siamo entrati non c era nulla, forse dato dalla bella stagione ecc, con L inverno invece lungo tutta la base del muro per i primi 30 cm si forma questa muffa bianca e i battiscopa k avevamo applicato non si sono mai attaccati bene, infatti poi li abbiamo tolti.
    Un altro problema penso sempre legato all umidità di risalita, è venuto fuori quando abbiamo fatto fare il foro di ariAzione perché abbiamo installato una stufa, all inizio tuto apposto poi sempre con il freddo ecc, si è gonfiato il muro intorno al buco e battendo si sente il vuoto.
    Vorrei chiedere come bisogna intervenire per eliminare definitivamente il problema?
    Grazie

    • Per Isabella.
      Quello che tu chiami piano primo è il piano terreno della casa?
      Se si, si tratta proprio di umidità di risalita, la quale costituisce un vero problema per le costruzioni realizzate senza una membrana impermeabilizzante posta all’uscita dell’edificio dal suolo, durante la sua costruzione.
      Come fare per combatterla o toglierla è molto difficile da spiegarsi in poche parole, per cui ti rimandiamo ai nostri numerosi articoli redatti per tale materia e con le varie soluzioni più appropriate.
      Usando il tasto “Ricerca personalizzata” nella Home del sito in alto a destra, componi le parole “Umidità di risalita” e poi clicca.
      Ti apparirà una serie di articoli, leggendo i quali ti farai un’idea esatta dell’inconveniente del quale stiamo parlando.
      Potrai trovarvi anche la soluzione che cerchi.
      Amedeu e c.

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