Come consolidare un muro a sacco o delle colonne.

Molte delle nostre case sono vecchie, in quanto questa è la conformazione dei nuclei urbani italiani.

Per tale motivo, talvolta, presentano le murature portanti in pessimo stato di conservazione.

Volendo approfondire la questione tramite dei saggi, non di rado ci capita di imbatterci in murature o pilastri eseguiti "a sacco", cioè con le due "pareti" o muri laterali in pietra e calce o mattoni e calce, e la parte centrale eseguita con materiale sconnesso, quasi di riporto: purtroppo questo era il sistema usato dai nostri antenati che ce lo hanno lasciato in eredità.

Murature che hanno attraversato i secoli, ma che adesso necessitano di un consolidamento.

Che fare?

Logicamente, se vi sono dei pilastri in muratura, e di modesta sezione, occorre rinfiancarli, magari chiudendoli in una armatura di cemento armato; talvolta però si presentano di  grande sezione, ed allora anche per essi è necessario usare il sistema di cui sotto parleremo.

La ditta Simpro s.r.l. (www.simproitalia.com) produce e commercializza un prodotto idoneo a tale scopo, atto a rinforzare la parte centrale delle vecchie murature a sacco.

Il prodotto si chiama Simprocem -23A, ed è costituito da una malta autolivellante ad  alta dispersione, esente da ritiro e ad altissime resistenze meccaniche.

Il suo uso è di facile applicazione, e ve lo mostriamo con le immagini sottostanti:

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L’esperto ha individuato la problematica e si appresta ad usare il prodotto Simprocem-23A confezionato in sacchetti tipo la comune calce o il cemento.

Deve naturalmente fare arrivare la malta ad alta dispersione fino all’interno della muratura a sacco, e per questo motivo deve praticare con una punta da trapano da 25/30 mm dei fori obliqui nella stessa.

Li praticherà tramite un idoneo trapano elettrico di giusta potenza.

Nell’immagine sottostante si può notare la distanza in verticale ed in orizzontale fra un foro e l’altro.

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Eseguiti i fori, l’operaio deve preparare la malta autolivellante Simprocem-23A, dandogli la giusta dose di acqua, come specificato sulla confezione del prodotto.

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La malta viene immessa attraverso un idoneo "imbuto" nei fori, agendo naturalmente per file,dalle più basse e salendo verso l’alto. Si dovrà versare la malta fino al rifiuto della stessa.

Una volta chiusi con malta a pronta presa i fori in basso si dovrà agire nella linea superiore eseguendo la stessa operazione, e questo fino all’altezza voluta.

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A lavoro ultimato la muratura a sacco sarà stata consolidata.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo 

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

di
amedeu

2 commenti

  1. Il cancello da 3 mt., a 2 battenti, è ancorato a due pilastri, uno dei quali contiene i contatori luce e gas. I pilastri col gelo si “muovono ” tanto che la serratura centrale non chiude e le ante del cancello vanno sfiorare il pavimento. I pilastri non sono “legati” fra loro. Che lavori vanno fatti per impedire il movimento dei pilastri?
    Grazie.
    Sergio

  2. Per Sergio.
    Leggi questo nostro articolo, forse potrà aiutarti.
    Amedeu e c.

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