Come proteggere le fondazioni dall’umidità di risalita.

Sull’umidità di risalita abbiamo consumato fiumi di inchiostro, in quanto è un argomento che interessa una gran parte dei nostri lettori.

Per evitare che l’umidità di risalita danneggi le fondamenta di una casa, occorre intervenire preferibilmente in fase di costruzione prendendo tutti gli accorgimenti indispensabili per proteggere le fondamenta della casa stessa.

Occorre agire drenando le acque sotterranee, ed impermeabilizzando le pareti con uno sbarramento verticale.

Agendo in questo modo si riesce a proteggere i muri dall’insorgere di problemi di capillarità, anche in quei terreni a carattere argilloso, dove esiste una scarsa capacità drenante.

Le fondazioni di una casa, e talvolta anche i muri perimetrali, sono a contatto diretto con il terreno e questa è la causa maggiore  che determina quel fenomeno particolare che degenera in ambienti malsani, macchie di umido nei muri, comparsa di acqua dai pavimenti dei piani a contatto del terreno ed altri inconvenienti ancora.

Gli accorgimenti che vedremo, sono adatti alla prevenzione in fase di costruzione, ma possono essere usati anche durante una ristrutturazione o un risanamento di un edificio.

 Passiamo adesso a vedere l’immagine sottostante.

      CLICCARE SULL’IMMAGINE

Il disegno  mostra la sezione di un piano seminterrato, con le fondamenta, il muro perimetrale della casa, il pavimento costruito  su di un massetto, o vespaio, a contatto con il terreno.

L’umidità di risalita proviene dal basso e, come detto, per capillarità, sale verso l’alto.

E’ necessario allora provvedere all’isolamento dei muri perimetrali, tramite la creazione di un idoneo drenaggio di pietre.che allontani l’acqua piovana dalla casa.

Nel contempo sarà  necessario anche provvedere ad impermeabilizzare il pavimento interno.

Al piede del drenaggio va posato un tubo drenante  che attraverso idonee fessure  fa entrare l’acqua piovana e la allontana dall’edificio indirizzandola verso un fosso o terreno posti più in basso.

Il muro perimetrale della casa andrà isolato e protetto da una membrana impermeabilizzante. In commercio, presso i magazzini edili, si trovano diversi tipi di tali membrane, ma di solito hanno uno spessore da 8/12 mm , sono leggere e compatte ed in grado di resistere alle compressioni ed alle basse temperature. 

Le più comuni si trovano accoppiate con un  geotessile in polipropilene.

Una volta poste a contatto con le fondazioni e le murature, la loro parte rigida esterna, protegge l’impermeabilizzazione aderente ai muri dall’urto e dalla spinta delle pietre di drenaggio.

 Le pietre di drenaggio vanno sistemate, in maniera che le più grosse stiano a contatto con il tubo, mentre in alto devono essere poste le pietre più piccole.

Questo ad evitare, nel tempo, possibili intasamenti.

Ma vediamo il tubo drenante;

        

Sopra le pietre va posto uno strato di tessuto non tessuto, che ha il compito di impedire il passaggio di terra o di materiale organico, che altrimenti intaserebbe il  drenaggio stesso

 

      CLICCARE SULL’IMMAGINE

vediamo da vicino il particolare del tessuto non tessuto

E’ sempre preferibile adoperare questo sistema od altri similari, per evitare quel  fastidioso inconveniente quale è l’umidità di risalita, anche per evitare future e non indifferenti spese di risanamenti.

 

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

 

di
amedeu

63 commenti

  1. Ciao a tutti,
    sto costruendo una casa in campagna in muratura e mi ritrovo a dover risolvere un problema abbastanza comune in questi casi: portare l’acqua proveniente dal terreno lontano dalla casa in modo da evitare l’umidità di risalita. Infatti una volta fatto lo scavo e costruite le fondazione ci siamo accorti che dietro la casa si raccoglie un pò d’acqua proveninete dal terreno che deve essere in qualche modo drenata. Il terreno è argilloso e il costruttore, per risolvere il problema mi ha proposto di costruire un contromuro alto come le fondazioni (80cm) spesso 25 cm e posto a 1 metro dalle fondazioni costruito tutto intorno alla casa. La sua idea è quello di creare una zona ventilata tra le fondazione e tale muretto ed evitare il contatto diretto tra la guaina che protegge le fondazioni ed il terreno. Cosa mi consigliate a proposito? La soluzione proposta nell’articolo sopra pensate possa fare al caso mio? Quale tra l’articolo in questione e quella spiegata in precedenza vi sembra la soluzione migliore?
    Vi ringrazio anticipatamente.
    Saluti
    Fabio

  2. Per Fabio.
    Leggi questo nostro articolo, che ti suggerirà la soluzione, secondo noi, più idonea.
    http://www.coffeenews.it/quando-un-edificio-ha-bisogno-di-uno-scannafosso-come-fare
    Amedeu e c.

  3. Grazie mille Amadeu!!!

  4. salve, sono proprietario di un locale posto al piano terra della mia abitazione situata al secondo piano, il quale per il fatto che non puo’ esserne allrgata la porta, pensavo di destinarlo a taverna. Il problema è che il predetto locale lungo 10 mt e largo dai 2,5 ai 4 mt, sopra i quali per 14 mt si estende l’abitazione, termina con una gola in tufo adibita a cantina. In pratica il locale consta di tre parti, il corpo principale dove verrebbe collocato il “living” (maxi tavolo e divani), una seconda parte di 4mt per 4mt adibito a disimpegno, ed infine la terza costituita dalla “gola” che si estende per circa 30 mt in pendenza adibita a cantina, piu’ una quarta costituita da un piccolo bagno da ricavare nel sottoscala. Il mio problema è sigillare la cantina impedendo all’umidità di risalire, ma allo stesso tempo di non comprometterne la funzionalità, pensavo di aerarla con dei tubi che arrivino fino alla strada camminando sotto il pavimento. Mi puo’ suggerire una soluzione? grazie ps le allego uno schizzo e tre foto

  5. Per Francesco.
    Non abbiamo trovato il messaggio dello schizzo e delle tre foto nella posta [email protected].
    Ti preghiamo di inviarcelo di nuovo.
    Amedeu e c.

  6. Per Francesco.
    Abbiamo preso visione delle tue foto, ed effettivamente è uno spazio che sembra abbastanza asciutto.
    La cantina si intravede ma comprendiamo che sia umida.
    Vuoi applicare una porta alla cantina ma nello stesso tempo areggiarla, in maniera da non compromettere, con l’umidità, la restante parte.
    Per avere un effetto permanente di circolazione di aria, senza tenere sempre in funzione un sistema di canale con aspiratori o pompe elettriche, vi devono essere almeno 2 direttrici di aerazione , contrapposte o messe in ortogonale.
    La doppia aerazione che l’ufficio di Igiene della ASL chiede sui progetti edilizi, per una buona vivibilità, si basa sempre su questo principio.
    Detto quanto sopra, non possiamo aiutarti oltre, in quanto devi studiare la pianta, lo spessore dei muri e la sezione e vedere se riesci a ricavare questa doppia aerazione.
    Amedeu e c.

  7. in effetti la parte principale è asciutta, mi consulterò con un tecnico per la realizzazione di questa aerazione, grazie mille e complimento per il sito, ci sono mille spunti anche dalle questioni sollevate dagli altri utenti

  8. Salve a tutti.

    Sono uno studente di ingegneria civile, iscritto all’ultimo anno della laurea magistrale.
    Nell’ambito di un esame, mi appresto a dover realizzare un manuale sull’utilizzo dei geotessili per la protezione della membrana impermeabilizzante nelle fondazioni.
    Ti chiedo se mi puoi dare qualche consiglio per la corretta posa del geotessile, con particolare attenzione agli spigoli e cambi di direzione.
    Grazie, Bruno

    • Per Bruno.
      Per avere un quadro completo del geotessile, meglio conosciuto come “tessuto non tessuto”, devi semplicemente andare su Wikipedia e troverai la storia e gli usi.
      In linea di massima, poichè è un prodotto molto usato in edizia, possiamo dirti, che nel caso di impermeabilizzazioni da effettuare per locali interrati o seminterrati, tramite l’uso di guaine di elastomero bituminoso o bicomponenti, viene poi “steso” e fermato a protezione di tali impermeabilizzazioni, in quanto ha la orditura delle maglie che permettono il passaggio delle acque ed impediscono quello del terreno.
      Per tale motivo viene molto usato anche per i rilevati stradali
      Normalmente è di colore bianco, di diversi spessori, lanoso, ruvido al tatto, se “tirato a strapparlo, si “sfila” tipo il feltro.
      Amedeu e c.

  9. Salve, ho di recente fatto degli interventi di ristrutturazione esterna alla mia casa in pietra e vorrei alcune informazioni in merito al drenaggio da fare intorno al muro di casa per eliminare un po di umidità.
    E’ una casa costruita tantissimi anni fa, e a suo tempo non penso sia stato fatto nessun drenaggio, io vorrei farlo per togliere un po di umidità sia dentro casa che negli scantinati, il problema è la difficoltà a scavare fino alle fondamenta della casa per fare questo drenaggio. Volevo sapere se è utile fare questo lavoro ugualmente anche se non si riesce ad arrivare alla fondazione oppure è un lavoro inutile. datemi qualche consiglio. Mi sono informata con due imprese e una dice l’opposto dell’altra.
    Attendo un vs. riscontro se potete aiutarmi a capire meglio.
    Grazie Buona Giornata

  10. Ciao,
    vi scrivo per un problema che sto avendo con una casa appena ristrutturata. Ho acquistato un casa da completare (c’era la solo struttura di CA) e ho ingaggiato un architetto per farmi fare il progetto di ristrutturazione e il relativo computometrico.
    Il tecnico ha fatto la documentazione e, con il computometrico realizzato ho completato la ristrutturazione ingaggiando un’impresa.
    In questo momento pero’ si sta verificando un fenomeno che il tecnico non ha previsto: la cantina è molto umida.
    Ho fatto una scavo (una specie di pozzetto) per capire da dove venisse l’acqua e, bucando il pavimento della cantina e a circa 50 cm di profondità mi sono imbattuto nell’acqua.
    Ho chiesto ai vicini e tutti hanno avuto problemi di acqua sistemati grazie a impermeabilizzazioni e drenanti intorno alla casa in fase di ristrutturazione.

    A questo punto vorrei capire questo: visto che mi trovo in condizione di dover fare un intervento molto costoso per ridurre il problema.
    Ma il tecnico che mi ha fatto il progetto e non ha preso in considerazione questo problema non ha alcuna responsabilità?
    Non esistono delle assicurazioni o qualcosa che mi aiuti a intervenire e sistemare questo problema?
    Lo devo denunciare?

    Grazie
    Alessandro

    • Per Alessandro.
      Prima di tutto vorremmo chiederti se prima del progetto è stata fatta una perizia geologica del terreno, che normalmente tutti i Comuni chiedono di allegare al progetto stesso.
      Tale perizia serve, fra l’altro, a conoscere la consistenza del terreno ed il suo stato idrogeoloico.
      In base a quanto sopra, il progetto viene studiato e realizzato.
      Non si tratta di denunciare il tecnico, in quanto, per prima cosa non ne verresti mai a capo, ed infine dovresti sospendere i lavori per molto tempo.
      A nostro parere, devi cercare una soluzione idonea per tenere bassa la falda freatica nell’area dell’edificio (Pozzetto con pompa ad immersione o altro); e quindi cercare di fermare l’acqua di risalita nei muri portanti.
      Si spera che all’esterno del piano interrato sia stata applicata una guaina di elastomero bituminoso, o un prodotto similare.
      Miglior cosa sarebbe stata la realizzazione di uno scannafosso.
      Altro non possiamo aggiungerti.
      Amedeu ec.

  11. Grazie mille per le risposte.
    Giusto a chiarimento io non voglio denunciare il tecnico “per forza”, ma possibile che non abbia una responsabilità?

    Consideri che la prima edificazione della casa è avvenuta nel 96. sono state fatte le fondamenta e i muri portanti.
    Non stata messa alcuna guaina purtroppo e i muri della cantina si compromettono molto facilmente purtroppo.

    Ad oggi la casa l’ho finita, a meno del problema della risalita d’acqua che andro’ a sistemare come suggerito da lei, con un pozzo con pompa a immersione.

    Purtroppo con questa ristrutturazione me ne sono capitate tutte (compresa l’impresa che è fallita e si è portata via un po di’ soldi) e sono stanco dover pagare solo io gli sbagli e le leggerezze di altri.

    E’ questo il motivo della domanda. Il tecnico l’ho profumatamente pagato e non si è alzato dalla scrivania. Io sono un ingegnere e lavoro con clienti e le assicuro che dai clienti vado e mi prendo le repsonsabilità del mio lavoro. Quello che mi è successo mi fa pensare a un ambiente piu’ vicino al “far west” dove il piu’ forte o il piu’ furbo la fa franca.

    Mi scuso per lo sfogo e la ringrazio ancora per la cortese risposta
    Saluti
    Alessandro

    • Per Alessandro
      Se sei ingegnere, comprenderai anche che un tuo collega, anche se esperto in un ramo diverso, deve progettare e seguire attentamente i suoi lavori, e prendersene a pieno la responsabilità.
      Peccato che tu lo abbia già pagato.
      Amedeu e c.

  12. Salve Amedeu. sto realizzando una casa in campagna ed al momento sono alle prese con l’impermeabilizzazione esterna del seminterrato (coperto su tre lati). Il costruttore mi ha prospettato un tubo drenante coperto da “tessuto non tessuto” e sopra pietre di media grandezza, nel muro (alto circa 3 mt) una protezione di “pallottonato”. Non che non mi fidi, anzi, pero’ visto che non è un lavoro che in qualsiasi momento si possa andare a rifare, mi sto documentando dettagliatamente. Premesso che ho gia’ preso spunto dai Vs articoli, ho anche visto qualche video su youtube dove ho visto anche l’apposizione di guaina sul muro stesso. Detto cio’, avrebbe qualche consiglio da darmi in tal senso?
    Grazie.

  13. salve Amedeu ho appena ristrutturato casa, è una villetta vecchia di 60 anni,castruita con mattoni pieni,mi ritrovo con l acqua in casa vicino ai muri perimetrali, in futuro devo rifare la facciata, va bene fare il cappotto? altrimenti cosa mi consigli? grazi

    • Per Chiara.
      Prima di fare un cappotto termico, fai eseguire un sopralluogo da un tecnico professionista della tua zona, per cercare di individuare la provenienza dell’umidità e qundi di eliminarla.
      Amedeu e c.

  14. salve Amedeu volevo chiederti un consiglio per proteggere un locale taverna dall’acqua che entra nel punto di collegamento tra il muro esterno e il pavimento. Quando piove molto infatti lungo tutto il lato esterno l’acqua si infiltra. La casa è stata costruita negli anni 60 e non isolata. Volevo sapere se esiste una soluzione da applicare alle case già costruite
    Spero di essere riuiscita a spiegarmi
    Grazie mille
    Michela

    • Per Michela.
      Parli di una taverna, quindi si tratta di un locale interrato o seminterrato?
      Se si, devi controllare che l’acqua non si infiltri fra il marciapiedi esterno ed il muro, e nel qual caso devi chiudere le eventuali crepe trovate.
      Puoi cementale e rifinirle con una o due mani di asfalto a freddo, dato a pennello.
      In caso contrario, potrebbe trattarsi dell’acqua piovana che penetra nel muro attraverso il terreno, per mancanza di un idoneo scannafosso esterno o di una guaina bituminosa applicata sulla faccia esterna del muro perimetrale, prima di addossarci la terra.
      In questo caso, trovare un rimedio diventa molto complicato ed oneroso (Scannafosso o guaina)
      Sono ipotesi che facciamo a distanza e che tu puoi verificare con l’aiuto di un tecnico (o anche di un muratore esperto) della tua zona.
      Amedeu e c.

  15. Salve volevo un vostro aiuto.ho comprato una casa in campagna volevo sapere se sotto al pavimento al piano terra ho umidta per la terra ,mi e stato detto che dvrei rompere e metterci un telo per la risalita dell’umidita ma sunziona?perche anche d’estate ce fresco?prima di rompere si puo vedere se ce umidita?grazie aspetto con anzia un vostro aiuto salve.

  16. Vecchia casa in tufo. Ho deciso dopo sopralluogo di fare un’ispezione a livello marciapiede per capire che isolamento è stato fatto. Domanda: è possibile che tra il vespaio e il pavimento del piano (rialzato quindi non è a terra) ci sia una sorta d’intercapedine?

    • Per Riccardo.
      Il pavimento di calpestio potrebbe essere stato effettuato con travetti e pignatte, oppure con parti in mattoni e tavellonato; in ogni caso è possibile l’ipotesi che hai avanzato.
      Amedeu e c.

      • Salve.

        Ho una cantina di 16 mq al piano terreno all’interno di una palazzina costruita nel 1930 e questa presenta segni di umidità di risalita sui muri e sul pavimento fatto da vecchie marmette 20*20. Mi è stato suggerito di praticare al centro della stanza un pozzetto più profondo delle fondamenta dei muri dove far confluire l’acqua che verrebbe poi eliminata. Sapreste dirmi che dimensioni dovrebbe avere tale pozzo?

        • Per Stefano.
          Tale pozzetto, dove dovrebbe essere alloggiata una pompa ad immersione predisposta per allontanarti le acque dalla cantina, può esserti utile solo nel caso che la falda acquifera sotto la tua casa subisca degli improvvisi rialzi, per cui la pompa mettendosi in funzione potrebbe servirti.
          Se invece hai problemi di umidità di risalita dovuti esclusivamente alla capillarità del terreno (Per esempi in zona di collina o montagna, oppure anche con parti vicine rialzate), allora dovresti adoperare uno dei sistemi da noi spiegati nei tanti articoli dedicati all’argomento.
          Usa il pulsante “Cerca” in alto a destra della Home ed inserisci le parole “Umidità di Risalita”, e cerca l’articolo che fa per te.
          Amedeu e c.

  17. Sto facendo adesso il canale di drenaggio alla mia abitazione, premetto che la casa ha una cassa di fondazione di 160 cm riempita con ciotolame al di sopra della quale è stata poi costruita la casa. questa cassa non è stata impermeabilizzata ed è a contatto con il giardino composto da terreno argilloso. Adesso io ho scavato intorno ad essa un canale profondo sino alla scarpa di fondazione e largo 70 cm, allontanando cosi tutta l’argilla. al di fuori di questo canale adiacente alla scarpa di fondazione ho scavato una buca che va ben al di sotto del livello della scarpa di fondazione dove istallero un pozzetto di raccolta con una pompa sommersa. Nel canale invece ho realizzato una gettata di cemento con delle pendenze che convogliano l’acqua in questo pozzetto. Adesso sto per chiudere il tutto lasciando la cassa senza inpermeabilizzazione e dal lato del terreno sto coprendo il tutto con un tessuto permeabile all’acqua, riempendo il canale con del ciotolame abbastanza grosso. Chiedo ai Vs esperti un parere su questo lavoro ed eventuali consigli sia sull’opera sia sull’intonaco da utilizzare per evitare l’inestetica umidità di risalita. inoltre chiedo consiglio se è giusto lasciare la cassa libera senza inpermeabilizzazione.

    • Per Francesco.
      Si tratta di un intervento atto a salvaguardare la parte strutturale dell’edificio, del quale, a quanto ci sembra di comprendere, le fondazioni sono state eseguite a sacco, ma senza malta.
      Per cui ti consigliamo, prima di procedere, di fare eseguire un sopralluogo da un tecnico professionista abilitato della tua zona, il quale ti seguirà anche la direzione dei lavori.
      Amedeu e c

  18. Salve, abbiamo una casa costruita negli anni 60 praticamente sulla sabbia, attualmente tra la casa e la spiaggia c’è una pista ciclabile, il bagnasciuga è a circa 50 metri, ma sicuramente sotto la casa, a 1-2 metri c’è acqua. Lo scorso autunno dopo una pioggia torrenziale si sono spostate alcune pietre del vespaio sottostante, il pavimento si è avvallato e si sono create delle crepe nei muri divisori. Abbiamo consultato tre tecnici: uno di una società famosa del nord italia che ci ha fatto un preventivo per delle infiltrazioni nel vespaio con una resina, e successivamente riparare le crepe e il pavimento, un secondo, ingegnere, checi ha sconsigliato l’uso di resine così vicino all’acqua e ci ha consigliato di abbattere i muri interni e di rifare il pavimento con una rete metallica e poi il massetto, un terzo che sostanzialmente ci ha consigliato lo stesso intervento delle infiltrazioni ma con il cemento, praticamente fissare la pietre del vespaio “annegandole” nel cemento, e poi rifare il massetto del pavimento e riparare le crepe. Tutti e tre hanno detto che non era assolutamente compromessa la stabilità della palazzina che peraltro è di un solo piano oltre il pianoterra. Vorremmo sapere da lei cosa è più opportuno, un muratore ci sconsigliato di cementificare il vespaio perchè equivarrebbe a non fare più respirare la casa e ci ritroveremmo l’acqua dai muri perimetrali, lei che ne pensa? La ringrazio anticipatamente! Daniela

    • Per Daniela.
      La pioggia torrenziale può avere portato via una parte di sabbia sotto il vespaio, per cui adesso difficilmente riuscirai, con i sistemi normali, a riempire tale vuoto (Piccolo o grande che sia).
      Può darsi però che con un nuovo scroscio l’acqua si introduca nella via già aperta da quella precedente allargandola o anche richiudendola in parte (Ipotesi meno realistica).
      Una valutazione teorica ma possibile.
      Cosa fare?
      Hai avuto il sopralluogo di tre tecnici ingegneri esperti nel ramo che ti hanno dato pareri, che tu dici contrastanti.
      La sabbia può essere un buon sottofondo per una costruzione, ma in questi casi occorre stabilizzare la parte sotto il fabbricato.
      Relativamente all’uso di resine date ad iniezione dovresti informarti meglio: esistono ditte (Tre almeno sono conosciutissime) che hanno una esperienza decennale.
      La problematica delle resine è rappresentata dall’andamento del terreno, in quanto in zone molto in pendenza riduce la sua utilità.
      Potresti, perciò, contattare altre ditte similari e farti rilasciare un preventivo con allegato disegno , molto descrittivo circa il lavoro da fare.
      Insieme a tale preventivo chiedi la durata della garanzia che ti rilasceranno.
      Altro non possiamo aggiungerti, in quanto è un parere rilasciato da lontano, non sorretto da un sopralluogo sul posto.
      Amedeu e c.

  19. Grazie mille Amedeu, sono davvero contenta della tua pronta e competente risposta, volevo chiederti un’ultima cosa: se, come mi sembra, ritieni possibile fissare le pietre del vespaio rimaste e colmare il vuoto con una resina, perchè non usare il cemento? Probabilmente una malta un pó speciale (l’ingegnere che è venuto a fare il sopralluogo ha esperienza nella ristrutturazione delle case all’aquila), ma teoricamente meno rischiosa per la vicinanza con l’acqua e forse più economica. Il mio timore sulla chiusura del vespaio e la conseguente umidità possibile sui muri perimetrali , il rischio credo sia lo stesso sia per le resine, sia per il cemento. Che ne pensi? Grazie ancora.

    • Per Daniela.
      L’iniezione di resine, avviene tramite sistemi brevettati ed in grado di spargersi uniformemente, mentre, forse, con il cemento non otterresti lo stesso risultato, avendo il medesimo meno propensione a infiltrarsi (Seccando) nel terreno sabbioso.
      Circa l’occlusione degli spazi del vespaio è un timore giustificato ma, onestamente, non vediamo quale altra soluzione tu possa scegliere, se non quella di spaccare il sottofondo dei pavimenti per renderti conto della situazione realmente creatasi, per poi operare più in tranquillità.
      Amedeu e c.

      • salve sig. amedeu, cercando un po’ in rete ho trovato il vostro forum e’vista la vostra competenza volevo sottoporle la mia situazione ovvero, ho un immobile in fase di costruzione per il momento vi è soltanto la struttura di cemento realizzata su un terreno agricolo la quale procedura di realizzazione e’ stata: abbassamento del terreno di circa 60 cm per gettare circa 10 cm di magrone di sottofondo su quale poi sono state realizzate le travi,sulle quali lateralmente e’ stata spalmata una guaina liquida di colore nera, per poi una volta finite quest ultime all’interno della superficie sono stati posizionati i cosiddetti ragni per poi farla breve finire col cemento i pilastri ed il tetto, infine tutto attorno la casa per realizzare la banchina hanno gettato sotto pietre porose.

        La mia domanda per la quale ho un po’ di paura e’ la seguente: ho il timore che potrebbe salire umidita’ dai pilastri per poi riempire tutta casa dato che qualcuno mi ha detto ultimamente che sopra il magrone doveva mettersi un telo una sorta di guaina in modo da proteggere la struttura, da parte mia le informazioni che posso darle e’ che il terreno si trova in sicilia, il sottosuolo e’ privo di rocce ce solo terra ma non è argilloso, concludo dicendo nonostante la struttura sia stata realizzata si è ancora in temp per ovviare ha questo genere di problemi importantissimi????? grazie anticipatamente!!!!

        • Per Salvatore.
          Per impedire che l’umidità salga attraverso la struttura oppure la pavimentazione, è necessario che queste siano completamente isolate dall’umido esterno.
          Cosa che puoi ottenere in molte maniere.
          Usa il pulsante “Cerca”, in alto a destra della Home ed inserisci la parola “Umidità”, poi clicca: ti apparirà una serie di articoli dedicati a tale argomento.
          Leggili e troverai il sistema che più si adatta alla tua situazione.
          Amedeu e c.

  20. salve Amedeu volevo chiederti un consiglio riguardo una casa a pinterreno in pietra con problemi di umidità capillare di risalita. mi sono rivolto ad una ditta che mi ha consigliato per l’esterno di realizzare uno scavo intorno la casa fin sotto le fondamenta dove verrà realizzata un intercapedine areata in cemento armato dove sopra verrà realizzato un marciapiede. e come seconda soluzione più economica: la realizzazione di una trincea drenante con sassi con tubo drenate con una cunetta in cemento sotto il tubo e sopra il marciapiede. mi sono orientato per la seconda opzione ma ho qualche dubbio. la ditta mi ha detto che i sassi vengono messi direttamente a contatto con la casa, non c’è bisogno della guaina, questo mi sta bene perchè in questo modo l’umidità dovrebbe sfogare e asciugarsi…ma ho il dubbio che si formi della condensa li sotto e di fatto non risolverei nulla le pareti saranno sempre umide e avrò lo stesso effetto della terra a contatto con le fondamenta.
    Spero di essermi riuscito a spiegare. Spero in un vostro consiglio
    Grazie

    • Per Andrea.
      Più che la ditta dovevi sentire il parere di un buon tecnico professionista abilitato (Ingegnere, architetto, geometra), in quanto esistono anche altri sistemi meno invasivi e costosi per combattere l’umidità di risalita.
      Usa il pulsante “Cerca” in alto a destra delle nostre pagine ed inserisci la parola “Umidità” o “Umidità di risalita”.
      Poi divertiti a leggere i numerosi articoli che trattano dei sistemi per combattere tale fenomeno e trova quello a te più congeniale.
      Amedeu e c.

  21. Ciao Amadeu,
    Ti scrivo perché purtroppo mi trovo a fronteggiare il problema dall’umidità di risalita. Si tratta di una casa degli anni ’50 in campagna. È pure presente un pozzo sorgivo. Abbiamo ristrutturato due anni fa circa rifacendo anche i pavimenti. Il problema è che sono spuntate delle chiazze d’acqua nei muri esterni/interni e formazione di sali. L’esterno non è ancora stato rifatto, possiamo intervenire esternamente? Scusami, ma sinceramente sono abbastanza scocciata di spendere soldi inutilmente…grazie mille e buona serata

    • Per Ale.
      Le chiazze sono indice dell’umidità di risalita, che per capillarità sale dal suolo lungo le mura perimetrali.
      Ci sono vari modi per combattere o mascherare tale fenomeno e puoi informarti accuratamente usando il pulsante “Cerca” in alto a destra delle nostre pagine ed inserendo le parole “Umidità di risalita”.
      Poi leggi i vari articoli e scegli il metodo più adatto per risolvere il tuo caso.
      Amedeu e c.

  22. Gentile Amadeu,

    Mi rivolgo a Lei per chiederLe un consiglio in merito alla guaina saldata all’isolamento posto al piede della muratura. L’impresa edile che sta costruendo la mia casa la consiglia vivamente nonostante l’impresa che si occupa dell’impianto di riscaldamento a pavimento abbia previsto una protezione in nylon.
    Il ns geometra non ha previsto nessuna delle due protezioni nel capitolato (trattasi di capitolato per opere al grezzo). Mi stupisce assai che ora sia lui stesso a consigliare caldamente la guaina; non avrebbe dovuto includerla nel capitolato?

    RingraziandoLa sin d’ora per l’attenzione, Le porgo i miei più cordiali saluti.

    Vania

    • Per Vania.
      Se l’immobile è in muratura e tale impermeabilizzazione deve essere fatta sopra il cordolo di ripartizione allo spiccare delle pareti portanti, non sarebbe regolamentare, in quanto se trattasi di zona sismica, costituirebbe un interruzione della struttura portante.
      In effetti, però, il consiglio del tecnico ha le sue motivazioni, in quanto tale guaina preserverebbe i muri dall’eventuale umidità di risalita dal terreno.
      Per cui non possiamo che consigliarti di parlarne con il geometra e trattare di tale argomento, vedendo se è possibile trovare altra soluzione similare ma più regolamentare.
      Amedeu e c.

  23. Ciao, stiamo ristrutturando casa, abbiamo fatto uno scavo a monte perché il nostro appartamento è sotto la strada.. Dovevamo isolare dall’umido.. Abbiamo un’impresa che fa il lavoro.. Ci ha fatto un muro attaccato alla casa per risanare la caso e poi ha messo una plastica chiamata platon mi pare per fare passare aria, poi ha ricoperto di sassi grossi cioè materiale dello scavo. Infine sotto il tubo. Ma non hanno messo ne guaina e neppure tessuto non tessuto che ne pensi? Grazie mille!!

    • Per Sonia.
      I sistemi di risanamento di un edificio possono essere affrontati in maniera diversa e spesso sono ugualmente efficaci.
      Non potendo vedere il lavoro eseguito non possiamo ben valutarlo, ma poichè tu hai, (o dovresti avere) un tecnico direttore dei lavori che cura i tuoi interessi (Poichè devi pagarlo per questo), ti suggeriamo di farti spiegare attentamente sia le modalità del lavoro eseguito che l’efficacia dei materiali usati.
      Amedeu e c.

  24. Siamo un complesso di villini situati sotto una collinetta,il problema che abbiamo trovato e che tutti quanti abbiamo umidità che sale da alcuni punti delle pareti quindi ci siamo preoccupati di capirne la causa.dopo vari tentativi di risanamento abbiamo scoperto che sotto le nostra fondamenta ci sono delle piscine d’acqua sorgiva circa 40cm chi 50cm dovute a una falda o sorgente che non trovando un drenaggio adeguato e un sottosuolo argilloso non permette all’acqua l’assorbimento e quindi il ristagno della stessa.Chiaramente abbiamo cercato di pompare queste piscine ma l’infiltrazione continua a salire anche se in minor misura.Tenendo conto che siamo in estate e non piove da qualche mese sono preoccupato per il prossimo inverno e se tutto questo possa causare un cedimento strutturale a tutto il complesso di villini.Cosa possiamo fare?
    Grazie

    • Per Mauro.
      Non si tratta di rispondere a una domanda circa il sistema di eliminare l’umidità di risalita da un edificio; qui il problema sembra essere molto più complesso, in quanto la falda acquifera può interessare la struttura dell’immobile.
      Pertanto ti suggeriamo di fare eseguire un sopralluogo di verifica da un buon ingegnere professionista abilitato.
      A seguito di tale sopralluogo questo tecnico potrà trovarvi la soluzione che cercate.
      Amedeu e c.

  25. O acquistato un villino in una zona di Roma detta bassa e ho scoperto che è stato costruito sopra ad una falda acquifera mi è stato detto che la casa è stata impermeabilizzata e che le acque vanno a confluire in un pozzo che si trova in un punto del giardino può essere pericoloso? La casa è stata costruita 5 anni fa’è pur non essendo stata mai. Abitata non sembra umida se non fosse stata fatta con i criteri che mi sono stati detti entro quanto tempo si potrebbero verificare i problemi,e potrebbe essere a rischio crollo grazie per la risposta buona sera

    • Per Giulia.
      Non bastano poche parole per giudicare la stabilità strutturale di una costruzione; occorre comprendere bene la situazione reale nella quale si trova e, riteniamo, ti occorrerebbe il parere tecnico di un geologo del posto, rilasciato dopo un idoneo sopralluogo.
      Amedeu e c.

  26. Tubo drenante perimetrale abitazione con sbocco in pozzo perdente.
    Domanda: È normale che, anche dopo diverse ore da quando ha terminato di piovere (pioggia anche moderata), dal tubo continua ad uscire acqua come da una fontanella per molte ore??
    Grazie!

    • Per Eros.
      Il tubo è drenante, ha, normalmente, il diametro di 100 mm ed è un corrugato.
      I fori che lo ricoprono possono far passare l’acqua in uscita, ma in caso di forti o continue piogge anche in direzione opposta.
      Le acque piovane dovrebbero finire nel pozzo disperdente.
      Piuttosto, siamo perplessi nel comprendere come tu faccia a vedere che l’acqua esce dal tubo.
      Deve trattarsi di un circuito completamente interrato e nel caso si manifesti quanto da te indicato, oltre che l’acqua, dovrebbero uscire anche i rimasugli del liquame nero rimasto nel tubo.
      Se ciò avviene e lo vedi in superficie del terreno, può darsi che lo stesso sia giunto a saturazione (A causa magari di una falda di argilla) e non recepisca più di tanto i liquami neri.
      Amedeu e c.

  27. Gentile Amedeu,

    Sto valutando l’acquisto di una villa unifamiliare su due piani fuori terra. Il problema è su tre lati del piano terra c’e la presenza di umidità di risalita,(il quarto lato è salvo grazie ad una intercapedine larga di 2 mt dove c’è anche il serbatoio acqua proveniente dal pozzo). La villa è disposta così: la parte est sta piano al terreno mentre quella ovest sta interrata per circa 2 metri, ma tra il terreno e le mura di casa c’è un’intercapedine sopradescritta che salva le mura di quel lato di casa. Sulle restanti tre facciate si vede l’umidità di risalita manifestata esternamente da intonaco cadente/rovinato ed internamente da mura annerite. Come risolveresti il problema? Mi hanno parlato anche di intervento che dall’esterno con fori verso l’interno e riempiti con speciali resine, distanziati 20 cm l’uno dall’altro, fanno in modo che l’umidità risalita si cristallizzi col contatto di queste resine. Un altro intervento che mi hanno detto, molto più “casareccio”, è quello di creare sul muro esterno delle scavature orizzontali per circa 20 cm e perpendicolari al piano terra per 80 cm, in modo da incastrare due curve in pvc come una sorte di intercapedine all’interno del muro dal piano sotto al marciapiede al piano fuori terra.
    Cosa ne pensi in merito, grazie.

    • Per Riccardo.
      Nelle zone dove hai l’umidità di risalita evidente, ti consigliamo di effettuare un taglio chimico tipo il seguente
      http://www.coffeenews.it/umidita-di-risalita-un-taglio-chimico-nelle-murature
      I sistemi di tagloi chimico sono diversi, e perciò ti invitiamo a prenderne visione di alcuni che abbiamo illustrato in passato.
      Usa il pulsante “Cerca”, in alto a destra della Home e introduci le parole “Umidità di risalita” e poi cerca l’articolo, a te più congeniale, tra quelli che ti appariranno.
      Amedeu e c.

  28. Gentilissimo sigr amedeu, vorrei alcuni consigli sulla realizzazione di un intercapedine perimetrale ad un alloggio che ho acquistato da poco! Io dovrei scavare intorno al mio alloggio su pareti lunghe sui 6 metri, l’intercapedine dovrei farla 1 metro e scendere alemno 1,5 metri! Questo perché il piano dell’alloggio è piu basso del piano stradale. Ora i miei quesisti sono:
    1 una volta effettuato lo scavo ed effettuato un massetto in calcestruzzo, le pareti come posso realizzarle!?
    2 dato che le pareti sono in pietra e mattoni, e tali pareti portanti molto probabilmente non poggieranno su un basamento di cemento armato ( sono costruzioni vecchie ) dovrei lasciarle a vista ( all’interno del l’intercapedine ) o mettere guaina!?
    3 come ho detto le pareti probabilmente non poggieranno su basamenti in cemento armato, lo scavo occorre svolgerlo fino a dove arriva la parete o fermarsi un po prima!?
    Grazie per l’attenzione

  29. Ciao,
    vorrei chiederti un consiglio contro l’umidità che sta intaccando il muro esterno della mia abitazione. Il muro è costruito con pietre e terra, confina con un giardino, all’interno della stanza sono presenti delle macchie di acqua sul pavimento (sotto c’è il vespaio).
    La parte esterna del muro che confina con il giardino presenta delle macchie abbastanza grandi causate dall’umidità in risalita. Su questo muro ci sono delle piante.
    L’abitazione è stata ristrutturata secondo i criteri dell’antisismico.
    Vorrei procedere con l’inguainamento esterno, scavando per alcuni metri lungo la parete, costruire un muretto in cemento armato e incollare, come divisorio, una guaina di catrame.

    Iole

    • Per Iole.
      Hai una casa con pareti portanti in pietra e calce e forse con la parte interna riempita di terra, come usavano fare i fabbricati tipo vecchio.
      Il tuo problema è che l’umidità di risalita ti proviene attraverso le murature verticali per capillarità, ma probabilmente passa anche attraverso il vespaio e il pavimento.
      Dovremmo eseguire un sopralluogo per darti una risposta attendibile, ma questo non è possibile.
      Ti inviamo a un nostro articolo che tratta tale fenomeno in generale
      http://www.coffeenews.it/umidita-di-risalita-conoscerla-e-combatterla-con-un-sistema-idoneo
      Comunque le problematiche legate all’umidità di risalita vanno affrontate cercando il sistema giusto e meno oneroso per la nostra abitazione.
      Per tale motivo inserisci le parole “Umidità di risalita” nel riquadro in alto a destra e poi clicca.
      Ti apparirà una serie di articolo dedicati a questo fastidioso inconveniente.
      Leggili e ti formerai un’idea sul come affrontare il tuo caso.
      Amedeu e c

  30. Dante Sebastiano

    Salve, noi stiamo facendo eseguire proprio questo lavoro di risanamento, ma non siamo per niente contenti di come stà operando la ditta. innanzitutto la guaina l’ha messa corta, ovvero quando il fosso che abbiamo scavato tutt’intorno sarà ricolmo la guaina non sborderà dal terreno. Poi ha coperto il tubo di dranaggio con il tessuto in TNT. Invece di usare delle pietre, staà mettendo pietrisco piccolo, che ok non passa nelle fessure del tubo, ma è veramente piccolo. Mi sembra di combattere con i mulini a vento. Sono io che mi stò preoccupando troppo?

    • Per Dante Sebastiano.
      Il lavoro va eseguito indicativamente come da nostro articolo.
      Devi fare seguire detta lavorazione dal tuo tecnico Direttore dei Lavori, chiarendo che è soprattutto sua la responsabilità di una cattiva riuscita (Sarebbe inutile dirglielo, ma ti consigliamo di farglielo presente).
      Amedeu e c.

  31. Buonasera Amedeu, ho una casa in tufo costruita negli anni 70, con un locale seminterrato alto 2, 20 m ha 2 finestre alte circa 60 cm e lunghe 1 m e due porte, la parte interrata è forse di 1,5 m. Volevo ristrutturarlo per fare una tavernetta, sulle pareti mi hanno consigliato cartongesso idrorepellente, il problema è il pavimento, che poggia sul terreno fatto ora in cementi, non c’è molta umidità, ma vorrei essere sicuro di non aver, in futuro, problemi di risalita, il tecnico mi ha detto che basta un telo antirisalita, ma io vorrei mettere un vespaio di 5 cm avendo anche problemi di altezza. Cosa mi consigli?
    Grazie mille
    Paolo

    • Per Paolo.
      Con un telo non risolverai alcunchè.
      Per proteggere un seminterrato dall’umidità di contatto e di risalita devi effettuare dei lavori per descrivere i quali ci vorrebbero alcune pagine.
      Ti consigliamo di servirti del riquadro “Cerca” sito in alto a destra della nostra pagina, inserendo le parole che desideri consultare; per esempio: “Umidità di risalita”, oppure “scannafosso”
      Ti compariranno vari articoli, leggendo i quali diventerai un vero esperto circa le problematiche che devi affrontare per i tuoi locali.
      Amedeu e c.

  32. Salve. Ad una recente riunione di condominio ho sentito parlare del fatto che l’edificio in cui abito ha una falda sottostante e che spesso si allagano le cantine. Gli altri condomini sembravano essere al corrente della situazione e non farsene alcun problema. Io invece da quando l’ho saputo non sono tranquilla, perché temo che queste infiltrazioni d’acqua possano rovinare le fondamenta e far crollare il palazzo. Si tratta di una struttura di 5 piani in cemento armato…
    Secondo voi la situazione dovrebbe essere valutata da una ditta competente? Siamo a Firenze: potete suggerirmene una?
    Grazie.

    • Per Enza.
      Come facciamo a dare una risposta attendibile senza eseguire sopralluoghi o individuare sui disegni la situazione della struttura esistente?
      Ti consigliamo di rivolgerti da un ingegnere del luogo per avere assicurazioni in merito.
      Amedeu e c.

  33. Salve, Avrei bisogno di un consiglio. sto ristrutturando una cantina e volevo mettre le piastrelle pero un vicino mi a detto di non farlo perche altrimenti le piastrelle si bagnano perche sale l’umidita dal terreno. Io ho isolato in parte il terreno mettendo delle pietre per un’altezza di circa 10centimetri. e ora vorrei fare una base di cemento per poi mettre le piastrelle.
    Lei cosa ne dice e fattibile la cosa ?. Ho lei cosa mi consiglia ?
    se vuole le posso mandare le foto del locale cosi sene fa un’idea.

    • Per Osvaldo.
      L’umidità di risalita che proviene dal terreno, specie in una cantina umida e non protetta da scannafossi e altro, è difficile da eliminare
      https://www.coffeenews.it/search?q=Umidit%C3%A0%20di%20risalita
      Prima o poi ti affiorerà sia sui muri interni che sul pavimento.
      Il consiglio che ti diamo, se proprio vuoi mettere in opera una pavimentazione è quello di non usare il cotto o altre piastrelle che possono assorbire facilmente l’umido e che con il tempo si presenterebbero bagnate superficialmente e con tracce, anche forti, di muffa.
      Vai su mattonelle di ceramica o meglio di gres smaltato.
      Amedeu e c.

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.