Decreto Legislativo n° 152/1999. Autorizzazione agli scarichi fognari, controllo e sanzioni.

Molti nostri lettori ci richiedono attraverso i "commenti", notizie riguardanti gli scarichi fognari, siano essi da recapitare in fognatura pubblica, oppure in aperta campagna con sistemi prescritti dalle vigenti normative, quali le fosse Imhoff, le subinrigazioni, la fitodepurazione, i depuratori a ossidazione e clorazione.
 
Abbiamo fatto una cernita dei paragrafi più inerenti tali domande e che di seguito riportiamo.
 
Si tratta di articoli contenuti nel decreto legislativo 152/99 aggiornato e corretto..
 
Per quanto riguarda invece i sistemi da adoperare per gli scarichi di cui al 2° punto di cui sopra, si rimanda alla lettura dell’ultima parte della delibera del Comitato dei ministri per la tutela delle acque dall’inquinamento del 4/2/1977. 
Ma vediamo attentamente gli argomenti più richiesti dai nostri lettori, i quali, scorrendo l’articolo, si renderanno conto quanto sia pericoloso non attenersi strettamente alla normativa sull’inquinamento fognario:
 
 
Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152
"Testo aggiornato del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, recante "Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e ……….. a seguito delle disposizioni correttive ed integrative di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 258 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 246 del 20 ottobre 2000 – Supplemento Ordinario n. 172
 
Capo II
Autorizzazione agli scarichi
Art. 45
Criteri generali
1. Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati.
 
2. L’autorizzazione e’ rilasciata al titolare dell’attivita’ da cui origina lo scarico. …………in caso di violazione delle disposizioni del presente decreto. Si applica l’articolo 62, comma 11, secondo periodo, del presente decreto.
 
3. Il regime autorizzatorio degli scarichi di acque reflue domestiche e di reti fognarie, servite o meno da impianti di depurazione delle acque reflue urbane, e’ definito dalle ………………..
 
4. In deroga al comma 1 gli scarichi di acque reflue domestiche in reti fognarie sono sempre ammessi nell’osservanza dei regolamenti fissati dal gestore del servizio idrico integrato.
 
5. Le regioni disciplinano le fasi di autorizzazione provvisoria agli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue per il tempo necessario al loro avvio.
 
6. Salvo diversa disciplina regionale, la domanda di autorizzazione e’ presentata alla provincia ovvero al comune se lo scarico e’ in pubblica fognatura. L’autorita’ competente provvede entro novanta giorni dalla recezione della domanda.
 
7. Salvo quanto previsto dal decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 372 (a), l’autorizzazione e’ valida per i quattro anni dal momento del rilascio. Un anno prima della scadenza ne deve essere chiesto il rinnovo. Lo scarico puo’ essere provvisoriamente mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all’adozione di un nuovo provvedimento, se la domanda di rinnovo e’ stata tempestivamente presentata. Per gli scarichi contenenti sostanze pericolose di cui all’articolo 34, il rinnovo deve essere concesso in modo espresso entro e non oltre sei mesi dalla data di scadenza; trascorso inutilmente tale termine, lo scarico dovra’ cessare immediatamente. La disciplina regionale di cui al comma 3 puo’ prevedere per specifiche tipologie di scarichi di acque reflue domestiche, ove soggetti ad autorizzazione, forme di rinnovo tacito della medesima………………………..
……………………………..
 
Capo III
Controllo degli scarichi
Art. 49
Soggetti tenuti ai controllo
1. L’autorita’ competente effettua il controllo degli scarichi sulla base di un programma che assicuri un periodico, diffuso, effettivo ed imparziale sistema di controlli preventivi e successivi.
2. Fermo restando quanto stabilito al comma 1, per gli scarichi in pubblica fognatura l’ente gestore, ai sensi dell’art. 26 della legge 5 gennaio 1994, n. 36 (a), organizza un adeguato servizio di controllo secondo le modalita’ previste nella convenzione di gestione.
Art. 50
Accessi ed ispezioni
1. Il soggetto incaricato del controllo e’ autorizzato a effettuare le ispezioni, i controlli e i prelievi necessari all’accertamento del rispetto dei valori limite di emissione, delle prescrizioni contenute nei provvedimenti autorizzatori o regolamentari e delle condizioni che danno luogo alla formazione degli scarichi. Il titolare dello scarico e’ tenuto a fornire le informazioni richieste e a consentire l’accesso ai luoghi dai quali origina lo scarico.
Art. 51
Inosservanza delle prescrizioni dell’autorizzazione allo scarico
1. Ferma restando l’applicazione delle norme sanzionatorie di cui al titolo V, in caso di inosservanza delle prescrizioni dell’autorizzazione allo scarico, l’autorita’ competente al controllo procede, secondo la gravita’ dell’infrazione:
a) alla diffida, stabilendo un termine entro il quale devono essere eliminate le irregolarita’;
b) alla diffida e contestuale sospensione dell’autorizzazione per un tempo determinato, ove si manifestano situazioni di pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente;
c) alla revoca dell’autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che determinano situazione di pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente.
 
TITOLO V
SANZIONI
Capo I
Art 54

Sanzioni amministrative

1. Chiunque, salvo che il fatto costituisca reato, nell’effettuazione di uno scarico supera i valori limite di emissione fissati nelle tabelle di cui all’allegato 5, ovvero i diversi valori limite stabiliti dalle regioni a norma dell’articolo 28, comma 2, ovvero quelli fissati dall’autorita’ competente a norma dell’articolo 33, comma 1, o dell’articolo 34, comma 1, e’ punito con la sanzione amministrativa da lire cinque milioni a lire cinquanta milioni. Se l’inosservanza dei valori limite riguarda scarichi recapitanti nelle aree di salvaguardia delle risorse idriche destinate al consumo umano di cui all’articolo 21 ovvero in corpi idrici posti nelle aree protette di cui alla legge 6 dicembre 1991, n. 394 (a), si applica la sanzione amministrativa non inferiore a lire trenta milioni.
 
2. Chiunque apre o comunque effettua scarichi di acque reflue domestiche o di reti fognarie, servite o meno da impianti pubblici di depurazione, senza l’autorizzazione di cui all’articolo 45, ovvero continui ad effettuare o mantenere detti scarichi dopo che l’autorizzazione sia stata sospesa o revocata, e’ punito con la sanzione amministrativa da lire dieci milioni a lire cento milioni. Nell’ipotesi di scarichi relativi ad edifici isolati adibiti ad uso abitativo la sanzione e’ da uno a cinque milioni.
 
3. Chiunque, salvo che il fatto costituisca reato e al di fuori delle ipotesi di cui al comma 1, effettua o mantiene uno scarico senza osservare le prescrizioni indicate nel provvedimento di autorizzazione ovvero fissate ai sensi dell’articolo 33, comma 1, e’ punito con la sanzione

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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di
amedeu

132 commenti

  1. il mio comune mi ha espropriato di un picccolo terreno che ho davanti casa -ma il problema è che ci vuole installare un depuratore a servizio di un cinquantina di famiglie della frazione. La distanza dal mio cancello sarebbe di circa 6metri. Non esiste un normativa che prevede distanze minime dalle abitazione civili??? Sono disperato un causa civile non so se posso permettermela….potete indirizzarmi? grazie.

  2. Per Giorgio.
    Di solito i Comuni costruiscono i depuratori pubblici dove pare loro.
    Non siamo riusciti a trovare notizie in merito.
    Vedi se ti può aiutare la lettura del
    Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152
    Amedeu e c.

  3. Buon giorno, il mio vicino ha fissato il tubo di scarico del wc al MURO esterno della sua abitazione, attaccata alla mia abitazione, e a volte emana cattivi odori…volevo chiedervi se è previsto dalla legge il fissaggio al muro esterno di questi tubi?grazie….

  4. Per Enzo.
    Che ci risulti non esistono leggi o normative inerenti la posizione degli scarichi dei WC.
    Come tubazioni, ai fini del diritto, dovrebbero rispettare le seguenti distanze:
    http://www.coffeenews.it/distanze-dai-confini-di-pozzi-cisterne-fossi-tubi-canali-ed-altro.
    Comunque sei sicuro che sia proprio uno scarico e non un tubo di sfiato del WC, che serve per portare sul tetto i cattivi odori provenienti dalla fognatura?
    A parte ciò, la realizzazione di uno scarico interno alla costruzione rientra “nella buona regola d’arte” che va applicata per ogni opera realizzata.
    Difatti è possibile trovare uno scarico esterno, solamente in vecchie case di città o di campagna ma all’interno di vecchi cortili, dove le tubazioni in eternit o gres porcellanato, in passato, venivano attaccate sulla facciata posteriore dei fabbricati.
    Per ovviare a tale inconveniente puoi rivolgerti al comando dei vigili urbani, e protestare per il cattivo odore, chiedendo il loro intervento, atto, appunto, a far eseguire un lavoro “a regola d’arte”.
    Amedeu e c.

  5. Grazie mille..

  6. Buongiorno, desidero per favore sapere la distanza minima dalla rete fognaria pubblica per poter istallare una fossa imhoff in presenza di attivita industriale, visto che mi trovo in campagna. e la distanza dai confini dei vicini. Vi ringrazio anticipatamente e porgo i miei saluti.

  7. Per Nunzio.
    Parli di scarichi in una attività industriale.
    Sono vigilati attentamente dalle ASL di zona.
    Ti consigliamo di rivolgerti, appunto, presso la tua ASL, chiarendo cosa vuoi fare.
    Amedeu e c .

  8. sto ristrutturando una vecchia casa in conproprietà con un altro inquilino e vorrei cortesemente sapere come fare per passare la tubazione della fogna nella rete fognaria esterna, e se ce una legge che dice che io posso fare questi lavori. Perchè il comproprietario dice che il muro esterno è suo.

    Grazie

  9. Per Ciro.
    La fognatura nera di una casa va diretta e smaltita in quella comunale, nel tuo caso, tramite la via più breve e che arrechi meno danni ad altre proprietà.
    Sono servitù di passaggio di cui agli articoli 1032/1062 del codice civile.
    Comunque leggi anche questo nostro articolo sulle servitù.
    coffeenews.it/la-servitu-art1027-del-cc-un-peso-imposto-sopra-un-fondo
    Nella tua domanda parli del muro (di cinta?) e non dici se il terreno interno ad esso e che devi attraversare è tuo.
    Qualora fosse così, il divieto del confinante, nei confronti di un attraversamento della fognatura di un semplice muro non ha molta consistenza legale.
    In ogni caso muoviti amichevolmente, e rivolgiti da un legale prima di aprire qualsiasi lite, probabilmente, per un fatto inconsistente.
    Amedeu e c.

  10. Ho letto con iinteresse il vostro sito e vorrei farvi una domanda:
    ho un terreno edificabile in una strada senza fognatura pubblica, questa passa a circa 100 m di distanza, tutte le villette della strada sono state costruite con la biologica…sono andato al comune e mi han detto che se voglio costruire devo fare la fognatura pubblica della strada con regolare gara d’appalto e così via…. il tutto per una spesa di circa 60mila euro a me sembrava che invece c’era la possibilità di fare una conduttura privata (tubo geberit) per collegarmi alla fogna ma senza dover fare la fagnatura a tutta la via a spese mie….. voi cosa ne pensate? c’è qualche regolamento o legge che potete citarmi? grazie mille…

  11. Per Marco.
    Purtroppo è un sistema classico usato da molti Comuni: se una abitazione distante dalla fognatura intende allacciarsi, viene lasciata la spesa e la grana ai suoi proprietari.
    Gli altri prospettanti sulla strada, potranno poi attaccarsi a loro piacere, pagando il Comune per l’allaccio, in quanto il tratto che tu fai, in definitiva è su strada pubblica, e tale diventerebbe la tua fognatura.
    Comunque il Comune dovrebbe toglierti la spesa dal pagamento degli oneri di urbanizzazione.
    A parte ciò, il sistema giusto dovrebbe essere l’intervento diretto del Comune, oppure un accordo fra tutti i prospettanti della strada con ripartizione delle spese.
    A questo punto ti consigliamo di mettere in opera una fossa Imhoff ( vedrai che i tuoi vicini avranno questo sistema, in quanto altri non sono consentiti dalla legge) con subinrigazione o fitodepurazione, oppure un piccolo depuratore, (troverai i sistemi descritti in questi sito – adopera il pulsante “cerca”).
    Amedeu e c.

  12. ma se lo scarico già è stato accettato nel 2005 , ovvero quando il costruttore ha finito lo stabile . ma per un difetto tecnico , ovvero si allaga il wc posto al di sotto del suolo pubblico , costruissi un pozzetto prima della fogna principale , collegandolo a quest’ultima con una pompa sommersa . per fare questo tipo di lavoro , comunque bisogna avere gli stessi permessi o un permesso di ordinaria manutenzione visto che si tratta di migliorare lo stato dei fatti?

  13. Per Enzo 75.
    Puoi realizzare un lavoro simile al nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/scarico-di-acque-nere-in-un-alloggio-posto-sotto-il-livello-della-fogna-nera-stradale.
    Ti occorreranno i pareri comunali e della ASL.
    Amedeu e c.

  14. buonasera a tutti,
    ho comprato un appezzamento di terreno con un po’ di olivi.
    Poco distante, a circa 50 metri, c’è un abitazione che scarica i liquami provenienti da una imhoff a pochi passi dal mio confine generando cattivo odore e sporcizia. cosa posso fare?
    grazie

  15. Per Mario.
    Il tuo Comune dovrebbe avere un Regolamento degli Scarichi, dove puoi trovare i dati relativi alla tubazione di subirrigazione che esce dalla fossa Imhoff, che deve avere i bracci di lunghezza pari a tanti mt per abitante servito, ed inoltre le distanze da rispettare dai confini per dette tubazioni.
    Nel qual caso non trovassi tale Regolamento, controlla (sempre tramite via internet) il Regolamento Edilizio Comunale:
    In carenza anche di notizie su questo ultimo, puoi rivolgerti alla ASL della tua zona.
    Amedeu e c.

  16. Per allacciarsi alla fogna pubblica, essendo nella prima di 3 villette a schiera, sono obbligato a concedere il passo ( delle tubazioni ) nel mio giardino privato. E se si senza alcun onere a carico delle altre proprietà ?

  17. Per Claudio.
    L’allaccio delle tre villette a schiera dipende da due fattori essenziali: il tuo contratto di compravendita, nel quale può essere stata inclusa la clausola della servitù di passaggio degli scarichi delle altre due villette; oppure l’impossibilità di queste ultime di potere passare da un’altra parte.
    Per esempio, se le tre villette a schiera sono fronteggianti la pubblica via, possono allacciarsi direttamente alla fognatura pubblica e non vi è la necessità di attraversare il tuo giardino.
    Amedeu e c..

  18. Le 3 villette sono a schiera ed in verticale rispetto al fronte stradale, come parte in comune esiste sul lato opposto un passo carraio con dei perdenti che forse dovranno essere anch’essi regolarizzati. In ogni caso posso io chiedere delle contropartite.

  19. Per Claudio.
    Non conosciamo esattamente la situazione, ma comunque chiedere è lecito e rispondere è cortesia.
    Amedeu e c.

  20. la fossa biologica del palazzo a noi vicino è sita nel nostro cortile, proprio davanti alla nostra porta di ingresso.
    Il tubo di scarico della stessa è rotto e l’acqua invade il nostro piazzale.
    Mi sono già rivolto al Comune e all’asl ma in 3 anni di solleciti non ho ricevuto risposte o interventi esaurienti. Riempio la fossa con del cemento a pronta presa? A chi mi posso rivolgere per obbligare il condominio vicino per sistemare lo scarico? Grazie.

  21. Per Valerio.
    Se una fossa biologica tracima liquami luridi, sorgono dei problemi igienico sanitari, dei quali devono occuparsi sia il Comune, tramite i propri Vigili Urbani, che la ASL di zona, tramite i propri agenti addetti.
    Devono effettuare una ordinanza a chi sversa i liquami e procedere come da legge.
    Per cercare di farti ascoltare, se hai il PEC (Posta Elettronica Certificata), che comunque puoi sempre aprire tramite internet e poi la Posta (è gratuita), puoi mandare una Email (Che ha valore di raccomandata con ricevuta di ritorno) a entrambi i soggetti di cui sopra (Al Comandante VVUU ed al Dirigente ufficio di igiene della ASL).
    Nella tua lettera metti nome e cognome dei responsabili degli uffici cui mandi la email e chiedi che ti rispondano..
    Questo servirà a responsabilizzarli in prima persona.
    Risolverai il tuo caso.
    Amedeu e c.

  22. salve, abito in una palazzina di 2 piani all’interno di una corte. non abbiamo l’amministratore ed io abito al piano terreno. da circa una settimana ho notato un trasudamento di liquami dal soffitto dell’atrio del piano terreno dovuta alla rottura del tubo di scarico che raccoglie i liquami wc dei condomini del 1 e del 2 piano. oltre a sentire odori nauseabondi, è comparsa della muffa nella zona interessata e l’intonaco ha comincoiato a gonfiarsi. la perdita di liquami passa proprio in mezzo al cavo elettrico di alimentazione dei contatori enel. l’inquilina del primo piano, che ha affittato l’appartamento è irreperibile e quello del secondo piano nega l’evidenza. come devo comportarmi per risolvere questa situazione
    grazie

  23. Per Giuseppe.
    In questi casi, se una persona ravvede del pericolo dovuto alla vicinanza di cavi elettrici, è consigliabile che si muova immediatamente contattando gli altri proprietari (e non gli inquilini).
    nel caso di mancanza di risposta ti puoi rivolgere dal Comando di Polizia Municipale, che in questi casi aiuta sempre le persone a trovare una soluzione.
    Amedeu e c.

  24. Buongiorno, ho fatto ristrutturare uan vecchia casa di corte , mi sono accorto che ho una fossa biologica , ma non so se è a norma dato che è ayttaccata al mio muro perimetrale , e non so se è impermeabilizzata , potete dirmi come sono le regole grazie

  25. Salve voglio chiedervi un consiglio. Abito in un condomino al secondo piano e l’inquilino del primo piano ha modificato la colonna montante incassandone parte nel muro di tomapagno e collegando il pezzo preesistente al nuovo, incassato nel muro, per mezzo di un raccordo.
    Volevo chiedervi se questa operazione è legale, se può arrecare danni ai condomini e soprattutto se ci sono leggi in materia che vietano tali operazioni sulle colonne di scarico.
    Grazie, cordiali saluti.

  26. Per Antonio.
    La colonna montante è di uso comune di quei condomini che hanno i loro scarichi attaccati alla stessa.
    Per modificarla occorre l’autorizzazione di tutti questi, o dell’assemblea condominiale.
    Amedeu e c.

  27. Buongiorno, il nuovo proprietario dell’alloggio soprastante al mio sta ristrutturando l’appartamento. Invertirà la posizioni del bagno e della cucina, inserendo i tubi di scarico nella fogna nella colonna dove sono allacciate le cucine degli altri condomini e viceversa. E’ possibile questa modifica o è necessaria un’approvazione dell’assemblea condominiale? Grazie per l’informazione

  28. Per Franco.
    Entrambi gli scarichi confluiscono nelle fognature nere, quindi non dovrebbero esserci particolari problemi, a meno che la colonna montante delle cucine non abbia un diametro inferiore a 100 mm (che è quello dei bagni wc)
    Nel creare il bagno sopra la cucina, inoltre, potrebbe usare tubazioni fonoassorbenti in PVC (contro i rumori indesiderati).
    Per tali motivi sarebbe opportuno che informasse il condominio circa il lavoro che sta effettuando, anche perchè entrambe le colonne di scarico sono “comuni” a tutti i proprietari.
    Amedeu e c .

  29. io vorrei sapere perche’ occorre autorizzazione della Provincia per mettere un depuratore mobile a nuove costruzioni, fatte con la legge 167 in provincia ri roma a Marino

  30. Per Cnzia.
    E’ una novità che devi verificare presso l’ufficio Edilizia Privta del Comune.
    Inoltre con depuratore mobile cosa intendi esattamente?
    Amedeu e c.

  31. buongiorno, e grazie di esistere;
    al mio vicino gli è venuta la brillante idea di bypassare la fossa biologica perchè non vuole pagare l’autospurghi una volta all’anno per la sua pulizia.
    Dice di essersi interessato e che in comune qualcuno gli ha detto che non serve nessuna atorizzazione, basta solo verificare la pendenza fino alle condotte della fogna comunale. Abitiamo in una piccola corte subito all’interno della starda principale dove passa la fogna del comune, ma siamo in pianura, e da quanto letto sui vari forum, tra leggi varie e discussioni, a me pare che non si possa fare e che cmq si debba chiedere l’intervento al gestore della rete e so che il comune deve autorizzarti ad eseguire qualsiasi tipo d’intervento, e il tutto, se fattibile, ha un costo. La domanda è, sI possono baypassare le fosse biologiche?

  32. salve a tutti volevo farvi una domanda. possiedo una casa con un piccolo cortile chiuso da un cancello. il comune mi ha fatto passare il tubo della fogna proprio nel mio cortile senza chiedermi il permesso per farlo. volevo sapere se poteva o doveva chiedermi il permesso? come mi devo comportare io? non è giusto che in casa mia nel mio cortile debba passare una tubatura di una fogna! nel caso il comune non puo farlo, cosa devo fare? grazie in anticipo.

    • Per Maria.
      Il Comune era tenuto a chiederti l’autorizzazione.
      Se non aveva altra possibilità di fare passare la fognatura, doveva contrattare con te il passaggio e pagarti la servitù di fognatura che è andato praticamente a costituire e che ti troverai per sempre.
      Quindi, scrivi una lettera Raccomandata RR al Dirigente (metti il suo nome e cognome) dell’Ufficio Tecnico comunale (Sez Fognature) e chiedi perchè abbiano attraversato una proprietà privata senza la dovuta autorizzazione e senza risarcire i proprietari della servitù creata.
      Il Comune può effettuare, in casi di igiene pubblica, anche una “occupazione di urgenza” e poi fare un esproprio o costituire una servitù: cosa, che come ci sembra di comprendere non ha fatto, ed effettuarla a posteriore non è assolutamente corretto.
      Per cui devono darti una giustificazione
      Chiedi una risposta scritta.
      Amedeu e c.

  33. salve a tutti, ho un probblema con un confinante. Costui ha una villa dove vive abitualmente, mi sono accorto che dal muro di confine fuoriesce un tubbo di scarico del 100, fuoriesce di circa un metro per poi dividersi a T in due lati opposti, i 2 tubbi che si diramano sono bucati dalla parte sottostante e in corrispondenza a piantato piccole piante. é evidente che ha creato una fogna a cielo a perto ma sul mio terreno. Cosa devo fare? sono stato alla asl del mio comune e mi è stato detto che se dovessero venire in loco, sarei io multabile, perche l’inquinamento eventuale è sul mio terreno, ossia a loro nn interessa da dove viene anche se evidente. tutto questo è possibile? allora a chi devo rivolgermi? grazie

    • Per Maurizio.
      Alla ASL ti hanno informato male, in quanto va emessa una ordinanza a carico di coloro che inquinano e non di quelli che subiscono l’inquinamento.
      A meno che tu non sia stato conseziente nel fargli ricavare la fossa di dispersione dei liquami: in questo caso saresti corresponsabile.
      Ciò che ti consigliamo, per prima cosa, è quella di scrivere una lettera Raccomandata AR al tuo confinante (Eventualmente falla scrivere da una persona che conosci, tecnico o similare), chiedendogli di eliminare immediatamente lo sversamento sul tuo terreno e da te mai autorizzato (se è così).
      Dopo di che devi scrivere una lettera alla ASL (Ufficio di Igiene), allegando una copia della lettera che hai mandato al vicino e dalla quale si evince che sei estraneo al fatto.
      Nella lettera alla ASL, richiedi che intervengano immediatamente per fare eliminare lo sversamento dei liquami neri da parte del vicino e che sta causando gravi problemi igienico sanitari.
      Chiedi di avere una risposta scritta in merito.
      Amedeu e c.
      Amedeu e c.

  34. grazie per la risposta amedeu, ti confermo che il confinante a fatto questa pseudo fossa sul mio terreno senza alcun consenso, metre x quello che riguarda la asl o parlato con il responsabile dell’ufficio di igene, era convinto di quello che sosteneva cioe del fatto che se loro come ente sarebbero venuti x un sopraluogo, sare stato multato io, ma portato l’esempio di quando si presta l’auto ad una persona che poi prende una multa, chi la paga? il propietario dell’auto, piu’ volte jo detto che l’esempio nn reggeva visto che in questo caso io nn ho prestato il mio terreno a nessuno, ma lui insisteva dicendomi che è una semplice controversia fra confinanti e quindi dovrei andare o da un avvocato o da carabbinieri x una denuncia. tu sostieni invece che loro come als sono tenuti a fare un’ordinanza a chi inquina……. che devo fare? rivado da alla asl per parlargliene di nuovo. cmq faro’ poi cio che mi hai consigliato. grazie ancora.

    • Per Maurizio.
      Se un dipendente di una pubblica amministrazione prende una posizione, diventa molto difficile fargliela cambiare, anche perchè, probabilmente, ha sempre agito nella maniera che ti ti ha descritto ed è difficoltoso tornare indietro.
      Secondo il nostro modesto parere, se tu riesci a dimostrare che non eri a conoscenza del lavoro fatto dal vicino e per di più porti a fargli vedere la diffida che gli hai inviato, dovrebbero escluderti dall’ordinanza di sversamento di liquame nero, che dovrebbero emettere.
      In definitiva tu stai segnalando uno sversamento abusivo, ed agisci da buon cittadino (Sempre ammesso che tu non ne fossi a conoscenza).
      Prova comunque, a sentire anche un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  35. Nel cortile annesso alla mia proprietà si trova una fossa biologica dove confluiscono scarichi anche di altri appartamenti.
    Dopo la depurazione la parte liquida viene immessa nelle fogne da una pompa ad immersionei in quanto il pozzo è sottoposto alla rete fognaria,la parte solida viene prelevata da una persona che percorre a piedi una strada pubblica con dei secchi pieni di questa sostanza puzzolente infine solleva il tombino della fogna e lo riversa dentro.
    Alcuni condomini sostengono che cio è legale,io sostengo invece che lo smaltimento deve avvenire con autospurgo con relativa documentazione
    cioè con formulario identificazione rifiuti
    Grazie.

  36. ho due case ubicate in strade diverse a pian terreno,in un centro abitato, in puglia e qualche settimana ho ricevuto una lettera da parte dell’acquedotto puglese che mi richiedeva i dati catastali per ciascuna abitazione, per l’allacciamento alla rete fognaria.
    Vorrei sapere se sono obbligato a fare questo allacciamento, e a vostro modesto parere qual’è la cifra da spendere circa ? è una cifra conteunuta ? la cifra è moltiplicata per 2 da to che ho appunto due abitazioni ?

    • Per Marcello.
      Se ti trovi i un centro urbano dove esiste una fognatura pubblica, e fino ad ora non sei stato allacciato, risulta obbligatorio l’allaccio delle due case.
      Di solito i Comuni interessano il Comando di Polizia Municipale per denunciare, per sversamento, chi adopera altre soluzioni non consentite dalla legge.
      Amedeu e c.

  37. In un vecchio immobile appena condonato mi ritrovo senza allaccio alla fognatura condominiale che scarica in quella comunale.
    L’edificio ha 10 appartamenti e solo il mio non è allacciato all’impianto, consistente in una vasca con pompe di sollevamento che portano alla fogna comunale su strada.
    Dopo aver verificato che l’impianto condominiale attuale sia dimensionato anche per ricevere il mio scarico, mi chiedevo se per eseguire i lavori servisse presentare il progetto al Comune ed alla USL locale (come in caso di nuovo allaccio alla fogna comunale, oppure se potessi eseguire detti lavori senza dover chiedere autorizzazioni particolari.
    Dovendo allacciarmi ad un impianto “privato” (condominiale) già esistente da 10 anni e non dovendomi allacciare direttamente alla fogna comunale ritengo di non dover richiedere alcuna autorizzazione.
    Sono nel comune di Roma.
    Chiedo maggiori lumi al riguardo…
    Stefano

    • Per Stefano.
      Se il tuo scarico riceve l’approvazione della maggioranza degli altri 10 condomini per allacciarsi alla fognatura dell’edificio, ed hai controllato che la stessa può sopportarlo perchè ben dimensionata, a nostro parere non dovresti avere bisogno di autorizzazioni esterne. in quanto non effettui un nuovo allaccio.
      L’unica cosa che devi controllare riguarda le imposte comunali, che molte città applicano sulle quote dell’allacciamento idrico, ricaricato di una percentuale dovuta all’allacciamento fognario.
      Amedeu e c.

  38. Grazie per la risposta precedente.
    Un ultimo quesito…secondo quanto rispostomi mi sembra di capire di dover chiedere il “permesso” ai condomini per eseguire i lavori, quindi immagino con un’assemblea straordinaria indetta dall’amministratore.
    Possono quindi i condomini negarmi l’accesso all’impianto condominiale??
    Io ho il dovere e l’obbligo di allacciarmi e non vedo come possano opporsi.
    Avevo trovato dei riferimenti di sentenze e normativi che mi consentivano lavori senza nulla chiedere al condominio, ma ora non ritrovo.
    Grazie per l’attenzione.

  39. Grazie mille.
    Dal link postato estraggo:
    “Sono da ritenersi « urgenti » quelle spese che devono essere erogate immediatamente (senza attendere la relativa autorizzazione) in quanto una qualsiasi dilazione comporterebbe un danno alle cose o ai servizi comuni ed anche alle proprietà individuali”
    Se non mi allacciassi alla fogna continuando quindi ad espellere in dispersione provocherei danno al condominio.
    Sbaglio?

  40. Salve, ho un problema con l’inquilino di sopra. Posseggo un abitazione sottomessa vecchio stile con uscita solo fronte. L’inquilino di sopra sta realizzando il bagno propio sopra il mio ingresso e vuole fare lo scarico che scende nella mia facciata accanto alla porta d’ingresso, in alternativa vuole incassarlo ma penso che in futuro una perdita, mi ritrovo i liquami dentro. Cosa posso fare per oppormi?
    Grazie

    • Per Giovanni.
      Anche la proposta di uno scarico in facciata, non va bene, a meno che, il tuo coinquilino, non intenda racchiuderlo in una cassetta in muratura.
      Passare all’interno della tua abitazione, magari in un angolo, potrebbe essere la soluzione migliore, ma devi essere d’accorto tu.
      Amedeu e c.

  41. Salve, un inquilina del mio palazzo ai tempi che vivevano i suoceri quindi una ventina di anni fà… hanno spostato la cucina dal lato dove noi altri abbiamo i bagni scaricando nella fogna nera e non quella bianca causando a volte otturazioni alla fognatura causandomi danni a me che sono al primo piano…..volevo sapere tutto questo è legale?e cosa si può fare?vorrei un consiglio GRAZIE

  42. Buon giorno

    Circa due mesi fà, dopo mie numerose comunicazioni, il comune ha fatto eseguire uno scavo nella strada prospicente alla mia abitazione, bloccandone l’uscita, in quanto era in atto un evidente cedimento del piano stradale. Il comune non mi ha informato preventivamente dell’inizio dei lavori e non mi ha informato dei risultati dello scavo. il risultato è stato che man mano che passavano i giorni lo scarico della mia abitazione diventava sempre più lento fino a bloccarsi del tutto. In un incontro con il Sindaco, da me richiesto, mi sono sentito dire che il problema era l’allacciamento della mia abitazione e che avevano sostituito un pezzo di tubazione, per la parte restante ci dovevo pensare io. Non è stato risolto nulla in quanto la pezza di asfalto posta sopra lo scavo stà nuovamente cedendo. Le mie domande sono:
    – Il comune ha l’obbligo di informare i cittadini dei lavori stradali qualora comportino il blocco di un passo carraio?
    – Dove termina la mia competenza e dove comincia la competenza del comune nella rete fognaria?
    – Il comune ha l’obbligo di effettuare tutte le riparazioni necessarie al buon funzionamento rivalendosi poi sul cittadino?
    Grazie in anticipo

    • Per Stefano.
      Il Comune è proprietario della strada e concede il permesso (a pagamento) dell’apertura di passi carrabili.
      Quando viene iniziato un lavoro in una strada comunale, non per legge, ma per semplice correttezza, i tecnici comunali che seguono i lavori, contattano le persone interessate e spiegano cosa stanno eseguendo.
      Se nel corso dei lavori viene tagliato o danneggiato un allaccio privato alla fognatura Bianca o Nera, il Comune, tramite la propria ditta o i propri operai, provvede a ripristinare la parte danneggiata, a spese dello stesso Ente.
      Relativamente all’asfalto che sta cedendo sopra lo scavo, può derivare dal mancato compattamento del materiale arido e terreno posto a riempimento e chiusura dello scavo stesso.
      Per tale motivo, molti comuni, adoperano nel riempimento di questi scavi il Calcestruzzo Alleggerito, che non cala e nel contempo permette, in futuro, una facile escavazione.
      La tua competenza fognaria, termina al confine della tua proprietà.
      Per tale motivo, devi accertarti, prima di controbattere l’ente pubblico, che non vi siano perdite fognarie, derivanti dalla tua proprietà, e dirette verso la strada antistante.
      Amedeu e c.

  43. Buongiorno, un inquilino che sta creando un nuovo bagno, vuole installare un trituratore al WC e poi scaricarlo nelle acque bianche… Può farlo? Non dovrebbe scaricare nelle acque nere? Qual è la norma che disciplina acque chiare e nere?
    Grazie mille.

    • Per Valerio.
      Da quello che ci risulta, le acque nere, ed i derivanti dalle acque nere, sia pur se triturati, dovrebbero recapitare nella fognatura nera.
      Eccezionalmente, può avvenire uno scarico in un fosso aperto di campagna, ma solo quando le acque luride sono trattate da un idoneo depuratore con clorazione ed ossidazione finali.
      Amedeu e c.

  44. Buongiorno,
    vorrei fare una domanda, il Comune ci ha mandato segnalazione che presso la nostra via effettuerà i lavori per la fognatura pubblica, ma essendo che la nostra villetta ha già le vasche biologiche che le facciamo pulire regolarmente, vorrei sapere se siamo costretti ad allacciarci e quindi ad effettuare i lavori oppure possiamo andare avanti ad utilizzare le nostre e nell’ eventualità se le una volta effettuati i lavori se le vasche biologiche attualmente presenti vanno tirate su e tolte.
    Grazie.

    • Per Cristina.
      Il Comune, una volta effettuata la fognatura imporrà l’allacci alla stessa a tutti i frontisti, e difficilmente potrai sfuggire a tale imposizione, che viene preceduta sempre da atto deliberativo o ordinanza comunale.
      Relativamente alla fossa Imhoff, se la stessa era idonea per lo scarico in campagna e non trattasi invece di una semplice fossa o bacino biologico standard, http://www.coffeenews.it/differenze-sostanziali-fra-fossa-imhoff-e-fossa-biologica-standard
      non potrà più esserti utile, per cui la soluzione sarà: l’abbandono o la bonifica con asportazione.
      Dipende da quanto deciderà il Comune.
      Amedeu e c.

  45. Salve, io abito in un palazzo di tre piani. Al piano terra l’appartamento è stato affittato a un signore che ha aperto un pub. Purtroppo questo signore da quando ha aperto questa sua attività ha sempre scaricato nello “scarico” riservato solo ai condomini e quindi capirà che abbastanza spesso ci siamo ritrovati con le fognature intasate, per non parlare della puzza nauseante che ne risale. Altro dato rilevante che vorrei dirle è che non credo nemmeno i proprietari dello stesso stabile quando hanno costruito abbiano seguito tutte le normative relative agli scarichi del palazzo quindi penso addirittura che si tratta di “un pozzo nero” abusivo. La mia domanda è: cosa devo fare per evitare che questo signore continui a scaricare nello scarico riservato solo ai condomini? A chi devo rivolgermi? Grazie in anticipo.

    • Per Irma.
      Lo scaricare in uno stabile condominiale, anche se eventualmente non potesse, è una questione puramente privata tra questo signore ed il condominio, e va risolta attraverso via legale con il diritto privato.
      Altra cosa, invece, se esiste un pozzo a tenuta (O pozzo nero), proibito dalle vigenti leggi.
      I Vigili urbani e la ASL di zona possono intervenire per sversamento inquinante e costringere al regolare allaccio alla fognatura pubblica.
      In questo caso, risolvereste il problema, non indifferente, dell”allaccio fognario, ma non quello dell’attacco della fognatura di costui, il quale potrebbe rimanere allacciato alla vostra anche dopo l’intervento degli enti amministrativi.
      Quindi, il mezzo più sicuro rimane l’intervento di un legale.
      Prima, però, vi consigliamo di far visionare il tutto da un buon tecnico professionista della vostra zona.
      Potrebbe trovarvi una soluzione pratica e poco costosa in alternativa a quanto sopra, ed inoltre, in caso contrario, potrebbe rimettervi una relazione da passare al legale.
      A,medeu e c.

  46. salve cortesemente volevo rivolgerle una domanda: dovendo fare dei lavori ad una casa acquistata da poco dovrei spostare il bagno in un’altra ala del fabbricato dove non esiste scarico fognario per poter ovviare a questo ho solo due alternative 1) creare una nuovo scarico che esternamente dall’androne del palazzo si colleghi al pozzetto posto al piano terra (credo ci voglia l’autorizzazione dei condomini?) 2) immettermi sullo scarico del palazzo confinante posto nel muro accanto al futuro bagno da costruire (per questo dovrei chiedere l’autorizzazione al condominio confinante, che non so se mi venga concessa.) nel caso mi immetta senza autorizzazione cosa si rischia? la ringrazio anticipatamente

  47. Buongiorno,

    piu’ di 100 anni fa e’ stata costruita la fogna e questa passa sotto casa. Ora questa fogna perde sono gia’ venuti a fare una video ispezione ed hanno trovato che i tutti sono in un pessimo stato.

    I primi tempi i responsabili della fognatura si sono fatti ‘sentire’ in un primo momento volevano che io partecipassi al costo, poi dovevamo fissare un incontro al quale hanno disdetto da quel momento (circa 2 mesi) dopo mie varie mails di sollecito non ricevuto alcuna risposta.

    Come posso fare per sbloccare la situazione?
    grazie
    saluti

  48. Buongiorno,
    sono proprietaria di una casetta situata al termine di un vicolo privato.
    La fognatura pubblica passa dalla via principale al termine del vicolo privato da 20 anni e nessuna delle abitazioni si è allacciata, anche se vi è l’obbligo. In Comune mi hanno detto che per il rilascio della concessione edilizia per la ristrutturazione devo prevedere l’allaccio alla fognatura. I vicini non hanno alcuna intenzione di allacciarsi a meno che il Comune non li obblighi. Il geom dell’ATO che gestisce la fognatura mi ha detto che non hanno intenzione di obbligarli e mi dice di fare un esposto all’ASL agirà con una diffida ad adempiere entro 90 giorni.
    E’ corretto scaricare sull’ASL? Io non voglio certo inimicarmi tutto il vicinato ma nemmeno sostenere € 20.000 per allacciarmi in fognatura!
    Mi può dare un consiglio? grazie e saluti

    • Per Teresa.
      Gli interventi in caso di sversamenti fognari, vengono effettuati dai vigili urbani unitamente a vigili sanitari della ASL.
      Per cui, se tu segnali per scritto ad uno di questi due enti, l’altro automaticamente deve intervenire.
      Il fatto di denunciare un immobile non allacciato è cosa legittima, in quanto scaricando in altro sistema (Probabilmente irregolare) si inquinano le falde acquifere sottostanti.
      Quindi, non dovresti porti certe problematiche.
      Amedeu e c.

  49. Salve, ho realizzato un secondo bagno all’acciandomi alla colonna della cucina (diametro 7 ) ma utilizzando un sanitrit, l’amministratore mi ha detto che la colonna cucina è solo x acque chiare. Come devo comportarmi? Grazie

    • Per Romolo.
      Le acque della cucina sono nere e confluiscono nella fognatura nera previo passaggio in un degrassatore.
      Le acque bianche sono solamente quelle piovane del tetto che confluiscono tramite i pluviali discendenti nella fognatura bianca
      Quanto sopra ammesso che nella tua zona esistano dette due fognature, in quanto in alcune zone d’Italia esiste ancora una fognatura detta mista dove vanno le acque nere e quelle bianche del tetto.
      Amedeu e c.

  50. 29 giugno 2015 ore 02.05

    Carissimo Amedeu,
    abito in un casolare di campagna, mi stanno rovinando la tranquillità della mia pensione!
    Davanti a casa mia, ho la corte, che ci accedo tramite la mia strada privata, tutto con regolari disegni catastali ecc…dal 1992.
    La corte si estende in lunghezza, metà è mia e metà è di mio fratello. Sono più di due anni che mi parcheggiano i mezzi nel suo! ma davanti casa mia a mò di stalking condominiale e ci siamo fortemente litigati! Nel pezzo di corte sua a piano terra, hanno una cucina e due stanze senza il bagno, per sue modifiche di 45 anni fa e penso di aver capito che vogliano costruirci il bagno per metterci una famiglia. Il terreno è in pendenza naturale verso la mia proprietà e non mi sento assolutamente di dargli il permesso di costruirci una fossa biologica, lo scarico penso abbiano intenzione di metterlo nella fossetta della mia strada, dalla parte che confina con il suo campo e non sarei d’ accordo! Secondo Te, la fossetta di chi è? Per piacere, potresti darmi delle dritte, come potrei comportarmi? a chi mi devo rivolgere, quali sono le regole? Di avvocati ne ho avuti in passato e non li auguro a nessuno!
    ti ringrazio. Saluti. Danilo.

    • Per Danilo.
      Fa dispiacere apprendere di queste liti condominiali, specie se riguardano due fratelli.
      La prima cosa che noi abbiamo sempre consigliato è quella di vivere in armonia condominiale, in quanto il contrario rende la vita difficile, e non vale assolutamente la pena di litigare, specie per un pezzo di terra.
      Comunque, circa la corte devi appurare se è divisa da una rete tra te l’altra proprietà, oppure la avete in condominio per 500/1000 cadauno.
      In questo secondo caso i condomini hanno diritto di agire in egual maniera su tutta la superficie della corte.
      Relativamente allo scarico del bagno, poichè ci sembra di comprendere che la zona non è servita da fognatura nera pubblica, occorre realizzare uno scarico conforme alla legge e che preveda una fossa Imhoff con successiva dispersione nel terreno tramite pozzo disperdente o subirrigazione oppure fitodepurazione.
      Non è ammesso scaricare in fossette a cielo aperto.
      http://www.coffeenews.it/scarichi-per-immobili-non-collegati-alla-pubblica-fognatura
      http://www.coffeenews.it/tag/fitodepurazione-a-flusso-orizzontale
      Amedeu e c.

  51. 03 luglio 2015

    Amedeu, aspetto la tua risposta alla mia del 30 giugno 2015 ore 22,46 .
    quale essa sia, per piacere rispondimi, grazie. Saluti Danilo.

  52. Buongiorno,
    premetto che sono comproprietaria di un hotel che dal 2010 è in liquidazione giudiziaria. L ‘ hotel ha un cortile privato con diritto di passaggio a tre unità abitative.

    La mia domanda è Il liquidatore giudiziario designato dal tribunale per la liquidazione del 51% dell ‘ immobile ha facoltà di concedere alla proprietà confinante che ha costruito una nuova unità abitativa di allacciarsi con
    La nuova rete fognaria direttamente sulla rete fognaria dell ‘ hotel invece di allacciarsi direttamente su quella
    comunale posizionata qualche metro più distante?
    Ha inoltre dato concessione di ampliamento del cancello carraio che da sul cortile privato dell ‘ hotel.
    Grazie

    • Per Lorella.
      Riteniamo che il liquidatore giudiziario debba interessarsi al valore dell’intera proprietà (In questo caso il 51%), mantenendolo in essere fino ad una eventuale vendita.
      A nostro parere l’aver concesso un allacciamento ad altri e consentito l’ampliamento del cancello, può, in effetti aver diminuito il valore del’immobile stesso in fase di liquidazione.
      Amedeu e c.

  53. Buongiorno,

    volevo porre la seguente questione: vivo a Roma in un quartiere semicentrale, dunque dotato di tutti i servizi compresa la rete fognaria. Un locale adibito a ristorazione situato nei pressi del mio palazzo e che aveva problemi con il suo allaccio in fogna, ha ritenuto opportuno ovviare all’inconveniente realizzando un nuovo allaccio grazie alla possa in opera di tubature esterne che partono dal retro del bagno del locale e, poggiandosi sul lastrico solare degli edifici confinanti a piano unico, si snodano lungo il cortile interno di alcuni condomìni e finiscono nei locali di una ex autorimessa entrando dalla finestra della medesima e allacciandosi, presumibilmente, allo scarico di quest’ultima. Il percorso delle suddette tubature, ripeto tutto esterno, ha diversi angoli retti e addirittura scavalca un muro di recinzione posto a quota più alta del locale dal quale parte la tubazione. Gli operari che hanno realizzato questo “capolavoro” sostengono essere un allaccio provvisorio (provvisorio per un anno!) e che il gestore del suddetto locale avrebbe ottenuto l’autorizzazione del condominio dove confluisce la suddetta tubatura.
    Da quanto ho letto mi pare di capire che le tubature fognarie in esterno siano vietate per legge, tanto più mi pare assurdo che attraversino indisturbate i cortili di civili abitazioni (poggiando, in un punto, nientemeno che su un secchio di vernice!) Mi conferma questo punto? Oppure è possibile realizzare una cosa del genere in via “provvisoria”?
    Tutto l’”accrocco” non è ancora entrato in funzione perché il locale che l’ha fatto realizzare proprio in questi giorni ha chiuso per ferie, ma noi temiamo che, a regime, dovrà utilizzare pompe molto potenti (e rumorose) per spingere l’acqua di scarico almeno 2 metri sopra il livello del locale stesso e far sì che possa coprire un percorso tanto tortuoso. Inoltre se i tubi subissero una qualsivoglia lesione che ne causasse una sia pur minima perdita i liquami allagherebbero immediatamente l’appartamento posto al piano terra del mio palazzo!

    Mi conferma che tutto ciò non è in linea con la normativa?
    La ringrazio per qualsiasi chiarimento voglia darmi

    • Per Paola.
      Hai spiegato bene le cose e altrettanto ne hai tratte le conclusioni.
      Se vuoi intervenire, fai eseguire un sopralluogo dai vigili sanitari della ASL (Ufficio di igiene pubblica) e da un vigile della Polizia Municipale.
      Vai a parlare di persona presso questi uffici, dove ti diranno come comportarti.
      Amedeu e c.

  54. buongiorno,vorrei porre una domanda ,stiamo in procinto di aquistare una casa in campagna con terreno,per i fine settimana purtroppo abbiamo riscontrato che c,e una rete fognaria ma non stata mai richista autorizzazzione.che fare…

  55. Condominio composto da dieci inquilini, fabbrcato rurale in campagna, la fossa biologica è una imov in quanto nella zona non passa una rete fognaria comunale. Tale fossa biologica è dotata di pompa soffiante.
    Un inquilino possessore di sei o sette cani ha aperto, in un resede di sua prietà, prima con terreno filtrante poi reso, con opere in muratura terreno non filtrante, ha aperto una buca, collegandola ad un tubo dove ci butta gli escrenti dei cani e successivamente con tubo ci riversa acqua in abbondanza per far defluire il tutto nella fossa biologica. Non si capoisce bene se nel degrassatore oppure nelle acque scxure. Inoltre asserisce che detto pozzetto è un pozzetto di ispezione che non figura nella plinimetria delle fosse biologiche.
    lLa mia domanda, può fare tutto ciò? è lecito usare impropriamente la fossa biologica senza untorizzazione dei condomini? lL’amministratrice condominiale non si pronuncia perchè dice che la maggionanza deve dare aLei “il mandato per operare” ma è giudsto? Vorrei un consiglio su quale strada intraprendere

    • Per Remo.
      Ogni smaltimento di liquami che avviene non per via di fognatura pubblica, va approvato dal Comune sentita la locale ASL.
      Viene rilasciata una autorizzazione agli scarichi che dura 4 anni e che va rinnovata allo scadere del 3° anno.
      Ne consegue che anche il vostro sistema di scarico deve avere tale autorizzazione, altrimenti è abusivo.
      Di conseguenza vi conviene verificare in Comune presso l’ufficio scarichi e fognature (Ufficio Tecnico) come sta la vostra pratica di scarico e come è stata configurata.
      Può darsi anche, che abbiate un sistema di scarico vetusto e mai approvato dall’amministrazione comunale.
      Effettuando tale verifica sarete in grado di riportare il tutto alla situazione legale e, eventualmente, obbligare il vicino a regolarizzare per conto proprio lo scarico dedicato ai cani.
      Date incarico all’amministratore di effettuare tali accertamenti e di esporli in assemblea condominiale.
      Dopo di che deciderete il da farsi.
      Amedeu e c.

  56. Se ho l’obbligo di allacciarmi alla pubblica fognatura per via della distanza inferiori ai 100 metri, ma non voglio farlo, devo ugualmente pagare la tariffa per fognatura e depurazione in bolletta?

    • Per Manu.
      Domanda alquanto difficile.
      A nostro parere, se il Comune ha la possibilità di applicare tale norma, non puoi sottrarti dalla realizzazione di tale tratto fognario.
      Il rinunciare a detta costruzione, sempre a nostro parere, non ti esonerà dal pagamento della tariffa per la depurazione in bolletta, in quanto per te esistono le condizioni di un regolare allaccio.
      Amedeu e c.

  57. é possibile che il mio amministratore esegua personalmente la pulizia della fossa biologica , con mezzi artigianali e senza nessuna autorizzazione per eseguire quesata attivita.
    il D Lgs 1527 99 lo consente ?

  58. ..buona sera, sto ristrutturando una vecchie casa al centro storico..gli inquilini di sopra, hanno messo un tubo di scarico fognature, esterno che scende nel mio muro…dicono che il muro e’ condominiale, ma io penso che lo scarico della fogna deve essere fatto internamente al muro….se gentilmente mi può’ dare un consiglio cosa devo fare, grazie…

  59. Nel condominio in cui risiedo manca lo sfiato delle fogne ad una delle colonne delle acque bianche.
    Il condominio è degli anni 60 e le acque bianche grigie e nere sono radunate nella stessa vasca.
    Io, che abito al terzo e ultimo piano, ho il tubo-colonna in questione, in cui scarichiamo le acque del lavello cucina, all’altezza del pavimento.
    Il tubo di scarico del lavello cucina mio e del vicino del muro in questione entrano tramite una Y di diametro molto più piccolo nel tubo-colonna di scarico del palazzo e, a parte qualche cm di cemento e della carta per evitare che il cemento schiacci la Y, non c’è nessun tappo a quel tubo di scarico.
    Il vicino ha tutta la parete a mattonelle mentre la mia è solo cemento e vernice.
    Ergo, dal muro di casa mia in cui arriva la colonna fuoriescono gli odori delle fogne.
    in una riunione di condominio, alla richiesta di provvedere allo sfiato, i condomini dei piani sottostanti e il vicino ( dove gli odori non arrivano come da me che sono ” a tubo aperto” ) si sono rifiutati di spendere per lo sfiato.
    C’è qualche normativa di legge che preveda l’obbligatorietà di uno sfiato nel momento in cui si prenda atto della sua mancanza?
    E’ una spesa imputabile a tutto il condominio o solo a chi ne trae servizio?( su 3 colonne di scarico di acque bianche solo questa non ha lo sfiato).
    Grazie in anticipo,
    Francesco

    • Per Francesco.
      La progettazione delle fognature nere (Lo scarico delle cucine è fognatura nera, mentre le bianche sono solo quelle che provengono dal tetto tramite i pluviali discendenti) è regolato dalla norma UNI EN 12056-2, che non ha carattere obbligatorio di legge, ma comprende i principi tramite i quali va realizzata una fognatura domestica.
      Leggi questo nostro articolo ti potrà aiutare
      http://www.coffeenews.it/la-progettazione-degli-impianti-di-scarico-delle-acque-reflue-in-base-alla-norma-uni-en-12056-2
      Per cui la buona regola d’arte, che è ricercata in ogni lavoro, a maggior ragione va applicata dove esistono delle norme specifiche dettate da commissioni di esperti, quali sono quelli che dettano le norme UNI.
      Amedeu e c.

  60. Buongiorno, ho acquistato un appartamento al piano terra. I proprietari dell’appartamento al primo piano vogliono spostare la conformazione di casa e realizzare una colonna di scarico della cucina dove non esiste. Per far questo devono spaccare il mio mattonato per arrivare al pozzetto delle acque che è all’interno del mio giardino. Posso impedirlo? Se gli dico di si (siamo soltanto due) la mia casa perde di valore avendo aggiunto un ulteriore servitù? Se dovesse rompersi a chi spetterebbero le spese (solo lui sarebbe allacciato li)?
    Inoltre devono realizzare un altro bagno e di conseguenza allacciarsi al pozzetto esistente penso passando sul muro condominiale in cortina, devono poi ripristinare la situazione attuale? Grazie

    • Per Gabriele.
      Se eseguono il lavoro lo devono fare a regola d’arte e ripristinare il tutto dandolo per finito.
      L’esecuzione del lavoro dipende logicamente dal tuo nulla osta o meno.
      Logicamente si viene a creare una servitù a tuo carico.
      Detto ciò, non possiamo suggerirti cosa decidere, in quanto sta a te valutare i rapporti che hai con questo tuo vicino e altre cose similari che noi, a distanza, non possiamo conoscere.
      Amedeu e c.

  61. Ho una parete, all’interno della quale passa un tubo di scarico dei bagni del condominio, che spesso emana cattivo odore. Come eliminare detto problema? Abito al quarto piano e sopra di me ho l’attico. Grazie.

    • Per Claudio.
      Parlane con l’amministratore del condominio e pretendi di eliminare il cattivo odore che proviene da detta canalizzazione. (Probabilmente si è rotto o allentato qualche raccordo in PVC)
      L’amministratore ne dovrà parlare in assemblea condominiale.
      Le spese occorrenti graveranno anche sui tuoi millesimi.
      Ti invitiamo, adesso, a leggere questo nostro articolo sulle recenti modifiche apportate alla legislazione condominiale.
      Apri in particolare il file doc al termine dell’articolo.
      Saprai, così, come comportarti per ogni evenienza condominiale.
      http://www.coffeenews.it/modifiche-alla-disciplina-del-condominio-negli-edifici-legge-11-dicembre-2012-n-220
      Amedeu e c.

  62. Salve, abito in una casa in aperta campagna con un terreno confinante un canale, al di là hanno costruito un depuratore fognario acque nere proprio dv la direzione della casa veduta colli. Ho la visuale di due colli abbastanza vicini in linea d’aria dove creano un’eco a favore dei venti e quindi potenziano di più i rumori.. A lato della casa hanno creato la strada.a di passaggio ancora da asfaltare la conseguenza è che creano nuvole di polvere e rumori di passaggio spesso con gli camion enormi però spurgo. Ho perso la causa con il tecnico che lavorando con il comune e la ditta adatta di appalto e ora devo dare 5 mila euro? Ma l’unione europea cosa dice?devo morire di puzza e rumori insopportabili?

    • Per Maria Angela.
      E’ una società che dovrebbe tutelare tutti i cittadini.
      Per cui scrivi una lettera A.R. alla locale ASL (Ufficio di Igiene Pubblica) e chiedi un sopralluogo per i miasmi che sei costretta a sopportare.
      Chiedi un sopralluogo, per essere aiutata circa come poter risolvere tale inconveniente anche chiamando in causa il Comune oltre che al vicino.
      Amedeu e c.

  63. Ho acquistato da pochi giorni un terreno adiacente dove, fino allo scorso anno un mio vicino di casa per anni ha scaricato liquami domestici nel fosso a cielo aperto, senza essere conscio di esserne il responsabile (!!!). Ha fatto denuncia in Comune, il quale ha verificato che il responsabile era lui stesso. Ha chiuso lo scarico ed ora il fosso si è seccato. Potrei chiedere la corresponsione delle spese per una eventuale bonifica/pulizia? Se la risposta è affermativa, in quale modo?

    • Per Franco.
      Chiedi per scritto un sopralluogo congiunto di tecnici del Comune e della locale ASL.
      Provvederanno a prendere i provvedimenti del caso.
      Amedeu e c.

  64. Buon giorno,
    sto eseguendo in questi giorni dei lavori di ristrutturazione al mio appartamento a Roma posto al piano terra di un palazzo dei primi anni 50 (sotto di me non ci sono ne garage ne cantine ma solo le fondamenta del palazzo). Rimuovendo le vecchie pavimentazioni che i precedenti proprietari avevano posato negli anni e’ emerso un quadro raccapricciante dell’impianto fognario condominiale, una vera e propria bomba ecologica con cui involontariamente ho vissuto da quando ho acquistato questo appartamento nel 2004 ad oggi in cui ho avuto finalmente a possibilita’ di effettuare dei lavori di ristrutturazione adeguati. Ebbene scavando, gli operai hanno trovato ben 3 pozzi di raccolta delle fognature condominiali (di acque, luride, nere etcc…) di cui uno rotto con relative infiltrazioni finite tra le fondamenta di tufo e vere e proprie colonie di topi comodamente stanziate (i lavori sono stati immediatamente sospesi e in questi giorni una societa’ di derattizzazione incaricata dall’amministratore sta’ procedendo alla bonifica). A valle di una videoispezione e’ stato verificato che i 3 sopracitati pozzi e i relativi raccordi servono ben 2 intere colonne di appartamenti sopra il mio (11 oltre al mio). Ebbene la prima cosa che mi e’ sembrata ovvia e’ stata quella di chiedere al condominio, oltre all’immediata bonifica, l’adeguamento immediato dell’impianto fognario spostando nel contiguo cortile condominiale (dove risiede peraltro il pozzo principale di raccolta fognario del condominio) i pozzi e le relative derivazioni. A velle di un progetto redatto da una ditta incaricata temporaneamente dall’amministratore la cosa verrebbe eseguita tra l’altro senza nemmeno eccessivi oneri (circa 4000 euro complessivi compreso gli aspetti tecnico-burocratici etc..questo anche grazie al fatto che una parte di lavori compreso la demolizione e rimozione della pavimentazione etcc.. gia’ li hanno fatti i miei operai per la mia ristrutturazione). Il problema e’ che a detta dell’amministratore (parte in causa in quanto anch’egli condomino interessato) la spesa dovrebbe essere comunque a carico mio. La cosa naturalmente mi e’ sembrata allucinante (cosa dovrei fare secondo lui lasciare i pozzetti aperti in camera da letto o in salone per le dovute ispezioni? oppure chiudere tutti i raccordi impedendo gli scarichi dentro il mio appartamento?..insomma, prima di adire le vie legali (oltretutto i miei lavori sono fermi da diverse settimane e sto sostenendo delle spese come affitto, deposito mobili etc…) vorrei avere un vostro parere su come procedere. Giusto per completare le informazioni, faccio presente e ribadisco che di tale situazione, impianti e allacci non ne era a conoscenza nessuno e non esistono tracce documentali come servitu etc… accordate con i precedenti proprietari.

    • Pere Claudio.
      La situazione disastrosa che hai trovato, da quello che ci sembra di comprendere, interessa tutti gli scarichi del condominio, per cui le relative spese vanno suddivise tra i condomini secondo le carature millesimali (se le avete).
      Qualora sorgano delle difficoltà, fotografa la situazione e recati presso l’ufficio di Igiene pubblica della locale ASL.
      Chiedi il loro intervento, magari per scritto, facendo presente che è interessata la salute pubblica a causa dei miasmi, dei topi e di quanto altro potrai loro comunicare.
      Emetteranno una intimazione di eliminazione di sversamenti di liquami neri.
      In tale ordinanza sarà compreso anche il tuo nome, oltre a quello degli altri condomini, ma ci sembra il sistema migliore per procedere.
      Amedeu e c.

  65. Buonasera ho un quesito da porvi,abito in una casa la quale non è allacciata alla rete fognaria comunale ma ad un pozzo nero, volendo allacciare alla suddetta conduttura,la quale passa ad una cinquantina di metri dal mio confine,e per farlo devo attraversare un terreno privato deve essermi concessa la servitù di passaggio?? Aggiungo che è l’unica soluzione in quanto non avrei altri accessi alla rete fognaria in quanto mi trovo al di sotto del livello stradale e dalla parte opposta si trovano i binari ferroviari.
    In attesa di risposta porgo cordiali saluti

  66. Salve, abito da anni in una cassa e ho scoperto che i miei confinanti scaricano la loro fogna nei miei tubi … la mia casa essendo al di sotto della strada abbiamo un raccoglitore di acqua con pompe sommerse che riporta tutto sula strada dove si trova la condotta fognaria . come posso fare? posso richiedere il loro permesso di allaccio in fogna grazie in anticipo

    • Per Filippo.
      Non comprendiamo perchè, essendo la tua casa sotto il livello della fognatura stradale, tu consenta l’allaccio ai tuoi confinanti.
      Tale operazione fa lavorare continuamente le tue pompe e non è assolutamente auspicabile.
      Parla amichevolmente con questi vicini, fai comprendere loro il problema e cercate una soluzione unitaria che possa accontentare tutti.
      Vi occorre, a nostro parere, l’ausilio di un tecnico professionista della vostra zona.
      Amedeu e c.

  67. Ho una casa in campagna con impianto di scarico acque sia chiare che scure costruito recentemente con certificato del tecnico abilitato ed approvato dalla USL competente. Mi sono accorto però che il tubo uscente dal depuratore, circa 10 metri più a valle scarica acqua nel sottostante campo del vicino il quale vorrebbe che eliminassi tale in conveniente. Cosa mi consigli?. Grazie

  68. Buongiorno,
    In un appartamento di una palazzina di 15 unità si verifica, almeno una volta all’anno, un rigurgito fognario dal bagno. Una video ispezione della rete degli scarichi ha visualizzato due avvallamenti nella linea delle nere con ristagno di acqua. I due avvallamenti si trovano nella proprietà di altri 2 condomini. Questi ultimi si possono opporre alla richiesta di riparazione? Se si, i condomini che subiscono il problema fognario possono chiedere i danni? Grazie

  69. Buongiorno,
    il mio è un condominio di villette unifamiliari per il quale si rende necessario un adeguamento della rete fognante. Il problema è che la fogna bianca si intasa con le forti piogge a causa dell’afflusso di acque dalle singole villette (ed in particolare da quelle che si raccolgono sulle rampe di accesso ai box) e al non funzionamento di una delle due pompe sommerse.
    Personalmente però:
    – Non contribuisco a tale afflusso in quanto non ho rampa di accesso ai box
    – Non ricevo danni da questa situazione in quanto la mia casa è lontana dalla zona di allagamento.
    Stante quanto sopra, posso oppormi alla decisione dell’assemblea di effettuare i lavori di adeguamento (sostituzione pompa), o comunque non contribuirvi?
    Grazie mille

    • Per Paolo
      Dipende dalla conformazione condominiale delle villette.
      Se avete un Regolamento Condominiale unico, un amministratore unico ,aree a verde o parcheggi a comune, servizi vari unici, ecc, riteniamo che sia difficile che tu riesca a svincolarti da tale lavoro.
      Amedeu e c.

  70. Buongiorno.
    Volevo sapere se sia possibile che in una palazzina sia completamente assente un pozzetto di controllo per le acque scure prima del raccordo con il sistema fognario comunale.Esiste una norma o un riferimento a una legge in quest’ambito?

  71. Buongiorno, ho questo problema che si sta trascinando ormai da anni e che sembrerebbe difficilmente risolvibile, secondo i diretti interessati nonché responsabili dell’opera abusiva. Si tratta di due scarichi di acque nere e chiare realizzati probabilmente parecchi anni fa dai vicini senza autorizzazione, che confluiscono in una roggia interrata e non più attiva sotto casa mia, causando continui odori sgradevoli. La roggia non è demaniale ma di proprietà di un ente privato, i responsabili dello scarico, dopo mille sopralluoghi di tecnici ed esperti, mi riferiscono che non possono (o non vogliono) allacciarsi alla vicina rete fognaria e, come se non bastasse, si rifiutano di installare un wc chimico al posto di quello tradizionale, scelta che risolverebbe il problema con costi minimi. A questo punto, stanco di stare alle loro scuse e ai loro tempi, mi piacerebbe sapere come muovermi e a chi rivolgermi per indurli a risolvere la questione. Sono eventualmente sanzionabili? Magari il timore di una multa pesante potrebbe convincerli….Grazie

    • Per Gianluca.
      Gli scarichi o gli allacci alla fognatura pubblica da parte dei privati sono regolati dalle vigenti leggi, e a tale proposito ti invitiamo a leggere accuratamente l’articolo dal quale ci hai scritto.
      In pratica, però, puoi recarti presso l’ufficio tecnico del tuo Comune, sezione Fognature, e prendere visione del locale Regolamento fognario che devono avere tutti i comuni.
      In tale regolamento sono indicati i metodi ammessi per scaricare le fognature nere nel terreno (Zone di campagna ) o con allaccio alla fognatura pubblica (In zone urbane).
      L’ASL di zona, controlla insieme al Comune il buon andamento di tali scarichi o allacci.
      Per cui, se riscontri una diversità da quanto contenuto nel Regolamento Fognario Comunale, puoi scrivere ai Vigili Urbani e anche all’ufficio di Igiene pubblica presso l’ASL e chiedere il loro intervento.
      Questo naturalmente porterà, se tutto non è in regola a sopralluoghi, ordinanze e sanzioni a carico degli inadempienti (Te compreso).
      Per quanto riguarda il tuo caso, spiegato in poche parole, è nostro parere che quella che tu chiami Roggia non sia consentita.
      Comunque vedi un esempio di un allaccio fognario regolamentare e da noi spiegato in un articolo.
      http://www.coffeenews.it/allaccio-di-una-casa-alla-fognatura-nera-pubblica-lavori-e-particolari-come-fare
      Amedeu e c.

  72. Salve nella mia proprieta privata esiste gia una fogna… il proprietario di un locale a fianco si puo allacciare alla fogna senza chiedere il permesso ?? Grazie

    • Per Paolo.
      Se la fognatura è privata, ne può disporre solo il relativo proprietario.
      Vicini o confinanti possono allacciarsi solo con il consenso del proprietario.
      Comunque la situazione ottimale è sempre quella di fare allacciare ogni singola unità immobiliare alla fognatura pubblica.
      Amedeu e c.

  73. Salve,dove abito io sono stati fatt da due proprietari i dei lavori senza permesso senza autorizzazione e comunicazione né da me e tanto meno all’amministratore praticamente sono stati fatti i’dei lavori abusivi.in pratica sono stati effetuati dei scavi in giardino mettendo tubi e tombini per recupero acque meteoriche per ridurre l’umidità. .E’ stato chiamato un perito un mese fa circa per controllare se i lavori sono stati eseguiti bene.Dalla perizia fatta secondo il perito i lavori sono stati fatti a regola d’arte.A mio parere credo di no visti i risultati e nella perizia scritta non ha indicato dove si sarebbero allacciati…Tempo fa ho segnalato per questi lavori sia i vigili e al mio comune dimostrando nessun interesse A questo punto cosa posso altro fare ?Avevo pensato di segnalare tutto ciò alla società dei l’acqua per segnalare l’allacciamento abusivo,ma poi ci sarà la sanzione ?dovrò pagare anch’io anche se non sono coinvolto?grazie

    • Per Roberto.
      Si tratta, purtroppo di una questione legata al diritto privato.
      Per mandarla avanti devi rivolgerti da un tecnico e da un legale della tua zona.
      Il tecnico professionista, in base ad un sopralluogo redigerà una relazione firmata per l’avvocato.
      Sulla base di tale relazione (Con foto e quant’altro necessario), il legale ti consiglierà se fare una causa privata al vicino.
      Amedeu e c.

  74. Buongiorno,
    vorrei avere un consiglio in merito ad un problema che abbiamo con un condominio a noi adiacente, nello specifico riguardo allo sversamento di liquami provenienti dalla fogna del condominio nella nostra proprietà: il muro da cui fuoriesce il liquame è comune. Più volte abbiamo chiesto di sistemare la fogna e le tubature in quanto in media ogni anno i liquami si versano nella nostra proprietà con disagi riguardo a puzza e sicuramente di igiene in quanto dobbiamo anche raccogliere i liquidi fognari che si accumulano. A quale disposizione legislativa possiamo appellarci per le nostre rimostranze al condominio ed eventualmente quali sanzioni comportano?

    Mille grazie Rosella M.

    • Per Rosella.
      Ogni Comune ha un regolamento fognario cui bisogna attenersi e inoltre l’ufficio di igiene delle locali ASL è ferratissimo in materia di sversamenti di liquami privati.
      Tecnici del comune, unitamente a personale delle ASL eseguono i sopralluoghi per i quali vengono poi emesse ordinanze dal sindaco.
      Per cui rivolgendoti alla ASL di zona, dovrebbero darti tutti i suggerimenti del caso.
      Molte volte sono restii ad eseguire sopralluoghi in zone private (Se chiamati), per cui, forse, ti converrà far presente che tale sversamento è fortemente inquinante per tutta la zona.
      Amedeu e c.

  75. Buongiorno,
    in un condominio servito da due distinte colonne montanti, una per fogna nera l’altra per acque grigie, un condomino ha collegato un wc su quest’ultima colonna montante scaricandoci quindi fogna nera. E’ stato possibile capire questo a seguito di verifica in tutti gli appartamenti da parte dell’amministratore ed altri condomini. Verifica resasi necessaria a causa della continua presenza di cattivi odori che ancora fuoriescono da elettrodomestici e lavabi collegati ovviamente sulla colonna montante per acque grigie, oltre che per intasamento del pozzetto alla strada causato da straccio per il pavimento (straccio che poteva essere erroneamente gettato solo da un wc). Tutti i condomini hanno chiesto al responsabile di eliminare nel più breve tempo possibile questo allaccio abusivo, ripristinando la condotta al solo scorrimento di acque grigie. Ad oggi purtroppo la situazione è sempre la stessa. Come mi consiglia di agire e quali riferimenti normativi regolamentano la questione? Grazie
    Pasquale

  76. Egregio sig Amedeu
    Gradirei sapere se un allaccio di fognatura presso un’abitazione civile, nella quale insistono dei vincoli cimiteriali e archeologici, il comune può dare l’autorizzazione all’allaccio di una fognatura pubblica.
    Le sarei grato se mi desse una risposta in merito con le eventuali leggi o decreti
    Grazie Giovanni

    • Per Giovanni.
      Più che decreti e leggi dovresti controllare cosa prevede il Regolamento Edilizio e quello Delle Fognature, comunali per quella zona.
      A nostro parere, se esiste nell’ambito della zona di rispetto cimiteriale e archeologico una preesistente vecchia costruzione, non si possono impedire gli allacci vari ai servizi di zona, quali fognature, ENEL, gas (Se c’è) e impianto idrico.
      Se la costruzione è recente, può sorgere il dubbio che sia abusiva e poi sanata con autorizzazione comunale, anche se la cosa ci appare alquanto strana.
      Ti consigliamo, perciò, di rivolgerti da un un tecnico professionista della tua zona, per verificare quanto sopra, tramite visure da effettuare presso gli uffici Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune.
      Amedeu e c.

  77. buonasera ho acquistato casa circa 5 mesi fà durante i lavori di ristrutturazione mi accorgo che la fossa risalente agli anni 80 circa era completamente piena e in parte rotta, posso richiedere risarcimento danni al venditore? posso procedere a denunciare il caso ? non so ancora se la tubazione datata porti il tutto in dispersione a giorni dovrò far periziare il tutto da un geometra e geologo, grazie..

    • Per Alessio.
      Un suggerimento: nel caso di zona sprovvista di fognatura nera pubblica, per sapere se sei a posto con i nulla osta di legge, devi rivolgerti presso l’ufficio Fognature dell’Ufficio Tecnico Comunale.
      Dovrebbe esserci un progettino con allegato il nulla osta quadriennale e i rispettivi disegni della dispersione (Per subirrigazione?)
      Relativamente agli eventuali danni possiamo solo dirti che sono previsti in caso di acquisto da ditta edile dopo il relativo certificato di abitabilità e a tale proposito leggi questo nostro articolo:
      https://www.coffeenews.it/responsabilita-per-lavori-edili-successive-al-termine-dellappalto
      Avendo tu acquistato da un privato da soli 5 mesi, siamo del parere che una causa avanzata nei confronti del venditore, potrebbe essere di esito alquanto incetro, poichè ben difficilmente si può verificare con esattezza se una fossa biologica interrata abbia subito dei danni.
      Amedeu e c.

  78. Salve, vorrei un parere, ho letto tutti i commenti e mi complimento per la sua competenza e precisione.
    Siamo un gruppo di case in un borgo colonico-exmulino, e anni fa prima degli anni 2000 -in un lasso di tempo penso che va dal 1995 al 2000 – fu fatto uno scarico per gli abitanti, dato che non siamo allacciati alla fognatura comunale che non passa dalla zona. Il sistema è fatto da una fossa che convoglia tutti i pozzetti bi o tricamerali delle famiglie, con una tubazione che prosegue in un altro pozzetto in pendenza alla fine dell’abitato – gigante – con un filtraggio con anelli, ghiaia in fondo, il tubo di immissione nel fondo (anzi due tubi perchè in seguito ci si è allacciata un’altra famiglia) e un ulteriore tubo che parte dal fondo del pozzo verso l’alto e fuoriesce interrato nel terreno fino a raggiungere un fiumiciattolo vicino. L’acqua all’interno è pulita e senza odori. A quell’epoca non fu presentato niente in comune perchè forse non obbligatorio, ma comunque il geometra deve avere seguito delle regole consultandosi con i tecnici comunali perchè il lavoro è stato fatto a regola d’arte. Nel 2004, anno in cui potevamo regolarizzarci, non lo abbiamo fatto per ignoranza e siamo a farlo ora. Siamo stati in comune e il tecnico del comune presume che sia un sistema di filtraggio e che rientrerebbe come accettabile per il regolamento relativo, e ci ha dato poi le istruzioni come procedere. A chi possiamo rivolgerci per stabilire che sia un vero e proprio filtraggio (come nelle piscine), per ripristinare il sistema e indagare sulle condizioni del tubo affinchè si possa dimostrare al comune che è effettivamente così? Quali eventualmente potrebbero essere le alternative? Le altre utenze, per una serie di rivalse e dispetti personali, verso chi si è allacciato dopo, vorrebbero fare un sistema completamente nuovo, partendo da zero, spaccando tutta la strada per fare un sistema di dispersione a terra con un costo e disagio notevole per me, fra l’altro su un terreno che non appartiene a noi ma a un’azienda agricola che ci coltiva. La ringrazio in anticipo.

    • Per Tania.
      Per sapere se il sistema da te attualmente adoperato è conforme alle norme regionali ed a quelle igieniche sanitarie, è indispensabile che ti rivolgi all’ufficio Fognature dell’ufficio Tecnico comunale, dove ti daranno una prima risposta sia pur molto generica.
      I liquami in uscita e prima di essere immessi nel fiumiciattolo devono rispettare dei parametri di legge, per i quali è necessario il prelievo da parte della USL di zona (Ufficio di Igiene Pubblica).
      Molte Regioni ammettono le sole Subirrigazioni e Fitodepurazioni (Cerca nel nostro sito adoperando il pulsante “Ricerca personalizzata” in alto a destra della pagina”)e non ammettono scarichi all’aperto se non dopo un trattamento da parte di un idoneo piccolo depuratore a fanghi attivi.
      Ecco, facendo parte, a quello che ci sembra di comprendere, di un nucleo di abitazioni, potresti dirigere la tua scelta verso quest’ultimo tipo di smaltimento (Dal costo accettabile):
      https://www.coffeenews.it/depuratori-biologici-a-fanghi-attivi-per-le-acque-di-scarico-ad-uso-civile
      Comunque servono sempre il N.O. della ASL e le autorizzazioni del Comune.
      Amedeu e c.

      • Grazie della sua risposta, sono passati molti mesi, e abbiamo deciso per un depuratore biologico areobico per il numero di abitanti equivalenti. Il modello rientra in tabella 4 con scarico a cielo aperto secondo la scheda tecnica. Il geologo però dice che il tubo di scarico va interrato lo stesso, tot metri per abitante equivalente, mentre la scheda tecnica riporta che basta una decina di metri, per il tipo di depuratore. Possibile che pur essendo un depuratore di massima categoria sia necessario un metraggio d scarico così lungo? Inoltre vogliono fare lo scarico a fiume, con relativa necessità di concessione demaniale. Noi siamo quattro soggetti senza condominio, ma il tubo è unico per tutti, il geologo dice che la concessione viene data a tutti e quattro pur pagando per un tubo unico, ma a me risulta che la concessione viene intestata ad una persona singola con un singolo codice fiscale, dove posso informarmi per bene? Non vorrei servitù di concessione, come invece temo che avvenga. Grazie in anticipo per i suoi preziosi consigli.

        • Per Tania.
          Fai bene ad essere preventivamente oculata.
          Ti possono chiare i dubbi i funzionari dell’ufficio di Igiene presso la locale ASL.
          Ti sapranno dire se la tua Regione accetta il tipo di depuratore biologico e se (Importante) puoi scaricarlo nel fiume.
          Una volta ottenuto il loro parere preventivo il geologo saprà come comportarsi (Se già non li ha contattati).
          Amedeu e c.

          • Salve spero in una risposta al mio quesito ; vendo al dunque ho un condizionatore che alla accensione emana odori di urina ora dopo una ricerca ho capito almeno penso che l’idraulico ha scaricato nella braga wc e ad una analisi più attenta la colonna sedi scarico che dal piano superiore esce sul tetto ha la funzione di esalatore che però a detta di tecnici essendo sottodimensionato non espelle gli odori a sufficienza il diametro dovrebbe essere sentito tecnici valsir del diametro della braga ossia 110 mm . Ora mi chiedo se ci sono sanzioni per aver omesso la normativa UNI-12056 ovviamente dovrò intervenire ma non è stato nemmeno installato un’ispezione in casa per pulire e ispezionare il sifone del condizionatore qual’ora ve ne fosse bisogno certo spaccare si va bene ma dove ? Se no si Sto arrivando! Dove c’è il sifone con il rischio di danneggiare anche l’appartamento confinante . Pensando a quello che andrò incontro mi sto già arrabbiando se potessi rintracciare colui che ha fatto una cos simile non so e mi fermò qui grazie per un consiglio cordiali saluti Giacomo

          • Per Giacomo.
            Occorrerebbe un sopralluogo ed è impossibile, per cui andiamo per esclusione.
            Trovare dove immettere il tubo di scarico di un condizionatore, non è molto difficile.
            Di solito viene deviato verso un pluviale discendente nella fognatura bianca (Acqua che proviene dal tetto).
            Collegarlo alla fognatura nera è un errore, in quanto i miasmi della stessa, oltre che a emettere cattivo odore, con il tempo corrodono i metalli.
            Può darsi, però, e lo devi controllare, che il tubicino sia stato attaccato alla fognatura bianca e che nella stessa vi siano degli utenti che scaricano acque nere abusivamente, creando il cattivo odore.
            Devi, perciò, far controllare la situazione esistente da un tecnico che installa i condizionatori e che provvederà a sistemarti il tutto.
            Amedeu e c.

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