Le distanze dai vari tipi di strade

Cerchiamo di chiarire, alla data  del 14/2/2013 quelle che sono "Le distanze dai vari tipi di strade" che le costruzioni , i manufatti (Tipo le recinzioni) e le piante, devono rispettare, appunto, dalle diverse categorie di strade.

Vanno presi come termini di riferimento il Nuovo Codice della Strada ed il suo Regolamento di Attuazione.

CLASSIFICAZIONE DELLE VARIE STRADE

L’art. 2. Del codice della strada definisce  la classificazione delle strade.

1). Ai fini dell’applicazione delle norme del codice della strada, si definisce “strada” l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.

2). Le strade sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi:

A – Autostrade;

B – Strade extraurbane principali;

C – Strade extraurbane secondarie;

D – Strade urbane di scorrimento;

E – Strade urbane di quartiere;

F – Strade locali;

F-bis. Itinerari ciclopedonali.

Le strade A e B corrispondono alle autostrade ed alle superstrade.

Autostrade 1 1

Le rimanenti lettere sono riferire a:

C – Strada extraurbana secondaria: strada ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine.

D – Strada urbana di scorrimento: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.

E – Strada urbana di quartiere: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata. 

F – Strada locale: strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade.

F-bis. Itinerario ciclopedonale: strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell’utenza debole della strada.

Piste ciclabili e pedonabili 1 1

Dal Regolamento di Attuazione del nuovo codice della strada, all’art 26  (Riferito  all’art 16 del cod. Str.) apprendiamo quelle che sono le fasce di rispetto da mantenere per i diversi tipi di strada

Strada fuori dai centri abitati 1 1

1). La distanza dal confine stradale, fuori dai centri abitati, da rispettare nell’aprire canali, fossi o nell’eseguire qualsiasi escavazione lateralmente alle strade, non può essere inferiore alla profondità dei canali, fossi od escavazioni, ed in ogni caso non può essere inferiore a 3 m.

2. Fuori dai centri abitati, come delimitati ai sensi dell’articolo 4 del codice, le distanze dal confine stradale, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade, non possono essere inferiori a:

a) 60 m per le strade di tipo A;

b) 40 m per le strade di tipo B;

c) 30 m per le strade di tipo C;

d) 20 m per le strade di tipo F, ad eccezione delle «strade vicinali» come definite dall’articolo 3, comma 1, n. 52 del codice;

e) 10 m per le «strade vicinali» di tipo F.

3. Fuori dai centri abitati, come delimitati ai sensi dell’articolo 4 del codice, ma all’interno delle zone previste come edificabili o trasformabili dallo strumento urbanistico generale, nel caso che detto strumento sia suscettibile di attuazione diretta, ovvero se per tali zone siano già esecutivi gli strumenti urbanistici attuativi, le distanze dal confine stradale, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade, non possono essere inferiori a:

a) 30 m per le strade di tipo A;

b) 20 m per le strade di tipo B;

c) 10 m per le strade di tipo C.

4. Le distanze dal confine stradale, fuori dai centri abitati, da rispettare nella costruzione o ricostruzione di muri di cinta, di qualsiasi natura e consistenza, lateralmente alle strade, non possono essere inferiori a:

a) 5 m per le strade di tipo A, B;

b) 3 m per le strade di tipo C, F.

5. Per le strade di tipo F, nel caso di cui al comma 3, non sono stabilite distanze minime dal confine stradale, ai fini della sicurezza della circolazione, sia per le nuove costruzioni, le ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali e gli ampliamenti fronteggianti le case, che per la costruzione o ricostruzione di muri di cinta di qualsiasi materia e consistenza.

Non sono parimenti stabilite distanze minime dalle strade di quartiere dei nuovi insediamenti edilizi previsti o in corso di realizzazione.

6. La distanza dal confine stradale, fuori dai centri abitati, da rispettare per impiantare alberi lateralmente alla strada, non può essere inferiore alla massima altezza raggiungibile per ciascun tipo di essenza a completamento del ciclo vegetativo e comunque non inferiore a 6 m.

7. La distanza dal confine stradale, fuori dai centri abitati, da rispettare per impiantare lateralmente alle strade siepi vive, anche a carattere stagionale, tenute ad altezza non superiore ad 1 m sul terreno non può essere inferiore a 1 m. Tale distanza si applica anche per le recinzioni non superiori ad 1 m costituite da siepi morte in legno, reti metalliche, fili spinati e materiali similari, sostenute da paletti infissi direttamente nel terreno o in cordoli emergenti non oltre 30 cm dal suolo.

8. La distanza dal confine stradale, fuori dai centri abitati, da rispettare per impiantare lateralmente alle strade, siepi vive o piantagioni di altezza superiore ad 1 m sul terreno, non può essere inferiore a 3 m. Tale distanza si applica anche per le recinzioni di altezza superiore ad 1 m sul terreno costituite come previsto al comma 7, e per quelle di altezza inferiore ad 1 m sul terreno se impiantate su cordoli emergenti oltre 30 cm dal suolo.

9. Le prescrizioni contenute nei commi 1 ed 8 non si applicano alle opere e colture preesistenti.

All’art. 28. (Riferito all’art 18 del CdS)  troviamo invece:

1. Le distanze dal confine stradale all’interno dei centri abitati, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle demolizioni integrali e conseguenti ricostruzioni o negli ampliamenti fronteggianti le strade, non possono essere inferiori a:

a) 30 m per le strade di tipo A;                                       

b) 20 m per le strade di tipo D.

Le distanze dai vari tipi di strade  Strada in un centro abitato 1 1

Per le altre categorie di strade valgono le fasce di rispetto previste dai vigenti piani urbanistici.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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di
amedeu

37 commenti

  1. Salve,
    la mia famiglia possiede un terreno di 5000mq, appena fuori dal centro abitato, inserito da pochi anni nel PRG come area edificabile.
    Al confine con la strada è stato posto il “vincolo di rispetto stradale”; a questo punto come faccio a sapere di che tipo di strada si tratta? anche perché non mi pare rientri nelle categorie sopra riportate, in quanto non sono presenti le banchine laterali, ma è una unica carreggiata con due sensi di marcia e relative “cunette”.
    Inoltre in caso di divisione del terreno in due parti, il proprietario della zona sottoposta a vincolo può aver diritto ad una superficie maggiore di terreno per equiparare il valore reale dei due lotti?
    Grazie mille.

    • Per Fabrizio.
      Per sapere quale è l’Ente proprietario di detta strada, sarà sufficiente che tu lo chieda all’ufficio Patrimonio del Comune, che ti darà la risposta anche se detta strada appartiene ad altro Ente.
      Relativamente alla seconda domanda, tale vincolo impone la non edificabilità in tale fascia di rispetto, però, ai fini del calcolo dell’Indice di fabbricabilità (E quindi del volume edificabile), del rapporto di copertura (20%, 30% del lotto ecc) e dell’altezza massima raggiungibile, non subisce alcuna restrizione.
      Di conseguenza, diventa difficile attuare quanto richiedi.
      Molto dipende anche dalla forma del terreno da dividere, e dal tecnico incaricato di effettuare il frazionamento, che dovrà farlo in maniera da accontentare (volumetricamente) entrambi i futuri proprietari.
      Amedeu e c.

  2. salve ho un quesito da porgere .. ho acquistato vecchia una casa di campagna, ( Ex case opera Sila )nel 2003 , con 660 mt terreno intorno ..confinante con altre casette disabitate ma che ora stanno ristrutturando .. ci divide una piccola strada comunale di servitù che sulle carte mappali risulta larga non + di 2 metri e che finisce dove ci sono delle vecchie porcilaie di cui io ne stò acquistando 1, confinante con il mio terreno … Quando ho recintato i miei confini (io ho recintato con palizzata in legno e edera rampicante ) . mi sono tirata indietro di 70cm x agevolare il passaggio delle macchine per arrivare mia all’entrata principale ….Ora i vicini stanno ristrutturando e vogliono fare recinzione in cemento cn cancello elettrico della loro proprietà ma secondo le loro misure uno dei punti del confine ricade al centro della strada comunale … cosi facendo non si potrebbe + arrivare nè ai porcili e nè io potrei passare cn l’auto e arrivare alla mia entrata….premetto che c’è una servitù di passaggio e nel terreno dei vicini esiste un tombino della condotta dell’acqua comunale .Ho chiesto loro di tiransi indietro ,come ho fatto io , di 50cm almeno ..e non credo che lo faranno …….. quesito : possono farlo?? .. la servitu di passaggio mi tutela ?… la distanza tra le abitazioni è di 3metri circa … grazie e aspetto vs notizie ..katia

    • Per Kaka.
      Parli di una strada comunale, ma probabilmente è una strada vicinale, se non addirittura una strada non censita al catasto (Devi controllare).
      In questi casi rimane da fare una sola cosa: incaricare un geometra professionista, che con lo strumento ti segni i confini in base ai controlli che lo stesso effettuerà all’ufficio del catasto ed alla conservatoria dei registri immobiliari.
      Amedeu ec.

  3. grazie x la celere risposta…la strada esiste sulle mappe catastali fatte circa 1 mese fà…il tecnico ha appurato che i miei veri confini ,come quelli degli altri vicini , sono indietreggiati di molto ,questo x una questione di logica e buonsenso.. … il problema sorge dagli ultimi arrivati che s’impuntano..tutti i vicini si sono spostati indietro x permettere il passaggio auto….. Cercare un incontro con i tecnici e magari verificare assieme i limiti e confini di ognuno sarà la mia priorità,ma sulla servitù cosa mi dite ?? possono impedire il passaggio cn la costruzione del cancello ?? scusami e grazie

  4. Buongiorno.. ho un abitazione, per arrivarci devo percorrere una strada vicinale, ai due lati dell abitazione, ci sono i terreni dei vicini…mi è stato detto che il confini sonoi muri, della casa stesa, i piu passando con i trattori distrugono la strada, redendo il passaggio alla mia abitazione, sempre piu complicato.. mi è stato detto di non poter parcheggiare la macchina d avanti casa mia, perché impedisce il passaggio del trattore… vorrei sapere se ho dei diritti e quali sono.

    • Per Maradea.
      Non puoi vivere nell’ignoranza di non conoscere quali sono i tuoi diritti e anche i tuoi doveri.
      Affidati a un buon tecnico professionista della tua zona (Geometra o altri) e fai eseguire le visure ipocatastali.
      Dopo di che, conoscendo le tue proprietà e le servitù attive e passive che vi gravano, potrai muoverti nella giusta maniera nei confronti dei vicini.
      Amedeu e c.

  5. Buongiorno, vorrei sapere se per le strade di tipo E ed F all’interno di centri abitati, siano ad oggi previste distanze da rispettare

  6. in una strada comunale zona urbana su delibera larga 3 metri ora trovasi finita con asfalto cunetta e banchina complessivamente metri 5 da circa 45 anni ceduta ampliamento volontariamente . su detta strada si può costruire un muro di cinta in cemento armato alto cm120 a contatto con la cunetta

    • Per Salgio.
      Devi presentare un progetto in Comune, firmato da un tecnico e in quel momento dovrai presentare l’autorizzazione scritta del proprietario della strada e della cunetta (Comune? Provincia? XX?)
      Amedeu e c.

  7. Buongiorno Amedeu,
    in un lotto di terreno edificabile (interno al centro urbano), il PGT prevede il futuro passaggio sotterraneo di una strada urbana di scorrimento. Il lotto viene tagliato in due dalla strada prevista. Come dovrò calcolare la distanza da tale tracciato? Sai darmi un tuo consiglio?
    Grazie molte
    Walter

    • Per Walter.
      Le distanze da detta strada ti vengono specificate sul relativo articolo della normativa urbanistica di riferimento.
      Controlla presso l’ufficio Urbanistica comunale.
      Amedeu e c.

  8. Salve,
    dovrei relizzare una nuova costruzione in zona urbanistica b in un lotto intercluso. L’accesso al lotto è dato da una strada “poderale” di mia proprietà e su cui ha servitù il vicino come spazio di manovra.
    Posso costruire in aderenza rispetto al confine della strada? o devo rispettare delle distanze minime?
    Esistono riferimenti normativi in merito?
    Grazie
    Erika

    • Per Erika.
      Normalmente è difficile poter costruire in lotti interclusi o comunicanti con un semplice passaggio.
      Comunque, devi effettuare una verifica presso l’ufficio Urbanistica comunale.
      Puoi scaricare anche via Internet dal sito del tuo Comune il Regolamento Edilizio comunale, che dovrebbe contenere le indicazioni di merito.
      Amedeu e c.

  9. Buongiorno, ho presentato con il Piano Casa l progetto per realizzazione di un edificio come ampliamento di una preesistenza in zona agricola E2. L’unica cosa che il comune mi ha contestato è il rispetto della distanza dalla strada, una via comunale assoggettabile al tipo F, fuori dal centro abitato. per tale tipologia di strada il Codice della Strada all’art. 26 prescrive una distanza di rispetto di ml 20. A commi 3 e 5 però si dice che all’interno di zone edificabili o trasformabili questa distanza non vale. Essendo una zona agricola l’edificabilità è prevista dalla Legge 11/2004, che io ho utilizzato e dal Piano casa. Io vorrei portare avanti questa tesi ma il comune mi chiede delle sentenze che chiariscano la questione a mio favore, in tal caso potrei costruire alla distanza da me prevista.
    Ci sono sentenze in merito?

    • Per Nicola.
      Se la costruzione è al di fuori del centro abitato, devi sottostare alle distanze previste dal Piano Regolatore Generale del tuo Comune e dalla vigente normativa stradale. “….d) 20 m per le strade di tipo F, ad eccezione delle «strade vicinali» come definite dall’articolo 3, comma 1, n. 52 del codice”
      Circa le sentenze, ti possiamo dire che forse puoi anche trovarne (A noi non ci risultano), però la ricerca deve essere accurata ed eseguita con pazienza, perchè non è raro trovare due sentenze che sullo stesso argomento diano due versioni contrapposte.
      Amedeu e c.

  10. Buongiorno, sono interessato ad un rudere che è in ZONA AGRICOLA (fuori dal centro abitato quindi), che confina su due lati con una strada comunale di tipo F sterrata (è proprio a ridosso della strada). Vorrei demolirlo e ricostruirlo (il comune lo permette), ma dovrei spostarmi all’interno del lotto e allontanarmi dalle strade. Nel regolamento comunale è indicato che per la distanza dalla strada tipo F bisogna rispettare il codice della strada, ma a me sembra un po’ ambiguo. Al punto 5 dice: “5. Per le strade di tipo F, nel caso di cui al comma 3, non sono stabilite distanze minime dal confine stradale, ai fini della sicurezza della circolazione, sia per le nuove costruzioni, le ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali e gli ampliamenti fronteggianti le case, che per la costruzione o ricostruzione di muri di cinta di qualsiasi materia e consistenza.”
    Se ho capito bene in questo caso non ho distanze minime da rispettare? grazie

  11. Buongiorno. Una curiosità, secondo la vigente normativa quindi non sarebbe più possibile avere negozi direttamente su strada e gli accessi a case in linea (giusto per fare un esempio) devono sempre trovarsi arretrati rispetto al marciapiede?!

    • Per Alessandro.
      L’arretramento delle case rispetto al filo strada dipende dalla zona urbanistica nella quale sono ubicate.
      Per esempio, in zona A di PRG che è zona storica, possono esistere fabbricati privi di marciapiedi e prospicienti stretti vicoli, per cui il Comune può anche rilasciarvi licenze per negozi.
      In altre zone di Piano Regolatore Generale, sono obbligatorie le distanze dalla strada e l’uso dei marciapiedi, per cui il negozio avrà una diversa collocazione.
      Amedeu e c.

      • Buongiorno, volevo porre un quesito: sono proprietario di appartamento pian terreno in un piccolo condominio dove si è deciso di realizzare una stradina carrabile per i veicoli dei condomini intorno al fabbricato. Volevo chiederle se c’è una distanza minima da rispettare, considerando che sul lato posteriore ove si costruirebbe a strada ho anche una finestra che da nella mia camera da letto. Se ediste una norma mi potrebbe indicare quale? Grazie mille

  12. Salve, ho un terreno in zona agricola e con il confinante mi divide una strada interpoderale. Il confinante ha costruito una recinzione e vorrei farlo anche io. Devo garantire una larghezza minima alla strada? Immagino di si…Quanto deve essere larga? La recinzione che andrò a costruire deve anche stare almeno a una certa distanza dall’altra? immagino di si…e a quanto deve stare?

    Grazie mille per la risposta.

  13. Buona sera , ho un terreno agricolo che è confinante con una strada extraurbana secondaria gestita dall’ente Anas. Vorrei recintarlo ma non ho capito bene se anche dovendo mettere una rete metallica elettrosaldata alta 1,80mt tenendo anche la distanza dei 3 metri, posso operare direttamente o devo domandare un permesso all’ente?
    Anche perché nella loro pagina Web non trovo nessuna informazione a riguardo.

    • Per Daniele.
      Probabilmente si ma, per prima cosa, ti consigliamo di recarti presso l’ufficio Urbanistica o Edilizia Privata del Comune, dove ti diranno se detta strada ha una fascia di rispetto da mantenere.
      Ti consiglieranno, inoltre, se chiedere il permesso all’Ente, oppure no.
      Amedeu e c.

  14. Buongiorno Amedeu

    Abito in una proprietà privata confinante con il ciglio di una strada comunale fuori dal centro urbano.
    Attualmente la divisione e quindi il confine da detta strada è costituito da una siepe di altezza massima di 2,5 mt.
    Ultimamente la siepe si è ammalorata e sono venuti a crearsi diversi buchi in essa, tanto da farmi pensare di sostituirla con un muretto h: 80 cm più classica rete metallica verde.
    Posso edificarlo al posto della siepe, quindi sul ciglio strada o devo arretrarlo da esso? se si di quanto? serve presentare permessi richieste progetti all’ufficio comunale? ringrazio x la risposta

  15. Buongiorno Amedeu,
    possiedo un terreno in zona agricola su cui insiste un rudere classificato in catasto come “unità collabente” che il PRG ci consente di recuperare. L’edificio risale a fine 1800 ed è collocato a 3,5 metri dal confine di proprietà. Al di la di questo confine in mappa catastale c’è una strada vicinale (mappale bianco) che sul posto non esiste e non è mai esistita. Lo spazio è occupato da una scarpata con alberi (alcuni secolari).
    Volendo operare una demolizione e ricostruzione del fabbricato, quale distanza potremo tenere dal confine di proprietà? E volendo aggiungere un ampliamento che la normativa ci concede, questa porzione che distanza dovrebbe tenere? Grazie mille in anticipo per la risposta e complimenti per l’utilissimo servizio! Francesca

    • Per Francesca.
      Stando al Codice della strada dovresti stare a 10 metri dal confine (Strada vicinale F, anche se non più visibile).
      Ti consigliamo però di recarti presso l’ufficio Urbanistica del tuo Comune, spiegando la cosa e dove sapranno dirti esattamente la distanza da tenere, sia dal punto di vista urbanistico che di qualsiasi altra zona di rispetto possa esistere cartograficamente.
      Amedeu e c.

  16. Buonasera Amedeu

    Una pista ciclabile nuova quanto deve distare da un’abitazione esistente con uscita verso la stessa?

    • Per Lara.
      Da quello che ci risulta non esiste una regolamentazione nazionale o regionale relativa alle piste ciclabili ed alla loro distanza dalle case.
      Riteniamo, però, che tali indicazioni, sempre che esistano, potrebbero trovarsi sul Regolamento edilizio di ogni Comune.
      Amedeu e c.

  17. Grazie per la risposta Amedeu

    Nel regolamento edilizio del comune ho trovato solo la distanza minima del fabbricato dalle strade che è di 5 metri.

    Dici che può valere come distanza minima anche per le piste ciclabili?

    • Per Lara.
      Una pista ciclabile non è esattamente una strada, per cui dovresti, qualora tu intendessi far valere la tua ragione, appellarti al giudizio di un giudice.
      In questi casi si sa quando tutto inizia, ma non quanto tempo occorre per arrivare al giudizio finale, il quale, a nostro parere, non è mai certo.
      Tutto questo dovrebbe includere anche le onerose spese legali che dovresti affrontare.
      Ti consigliamo, prima di intraprendere tale azione di verificare alcune piste ciclabili già realizzate e la loro vicinanza alle case.
      Quanto sopra perchè difficilmente un giudizio ti sarebbe favorevole qualora il giudice accertasse che mezza città (Per non parlare di mezza Italia) è nelle tue condizioni.
      Amedeu e c.

  18. Buongiorno Amedeu,

    sono il proprietario di un immobile di fine 800 ricadente in zona agricola. Tale immobile confina a ridosso di una strada comunale di tipo F, costruita da una precedente strada poderale agli inizi del 2000.
    Utilizzando il terreno agricolo di proprietà attorno all’immobile, vorremmo costruire un ampliamento dell’edificio in aderenza ad esso, estendendolo nella zona dell’edificio più lontana dal ciglio stradale (circa 15 m). Siamo però vincolati a mantenere la distanza minima dalla strada ad almeno 20m?
    grazie per chiarire il dubbio.

    Salvo

    • Per Salvo.
      Se la distanza prevista per quella zona è di 20 mt, un’eventuale ampliamento dell’edificio dovrebbe rispettarla.
      Senti comunque l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune.
      Amedeu e c.

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