Necessità della messa a terra del ponteggio metallico in un cantiere edile. Chiarimenti.

Sembra, dalle richieste dei nostri lettori, che non sia chiaro il fatto inerente i ponteggi metallici dei cantieri edili, e soprattutto quando diventi necessaria la messa a terra degli stessi.

Per chiarire gli eventuali dubbi su tale materia, abbiamo ricercate le varie normative, leggi e norme CEI, e vogliamo riportarvele nei punti più salienti, dove i redattori o commentatori qualificati delle stesse, hanno affrontato e dato chiarimenti su tale argomento.

Vogliamo iniziare, richiamando il punto E) della Relazione esplicativa circa "L’impianto elettrico per un cantiere edile", redatta ed aggiornata all’ 8 giugno 2012 dal P.I Fabio Pellegrinon Ispettore Tecnico del Lavoro presso la Provincia Autonoma di Bolzano . Ripartizione del Lavoro, Ispettorato del Lavoro 19.2 . 39100 Bolzano, nella quale si tratta anche la materia relativa al  ponteggio metallico in un cantiere edile, affrontando con estrema perizia il contesto che ci interessa e che, a nostro aprere rappresenta l’unicità per tutto il territorio italiano.

Ponteggio edile 1 1

"E – Necessità della "messa a terra del ponteggio metallico".

La necessità di collegare la struttura di un ponteggio metallico all’impianto di dispersione di terra risulta dall’analisi del rischio elettrico prescritta dai comma 2 dell’articolo 80 del D. Lgs. n, 81/2008 e successive modifiche, nella quale si prenderanno in esame, fra l’altro, le seguenti riflessioni:

 1) il ponteggio può essere considerate come una struttura metallica di notevoli dimensioni situata  all’aperto;

 2) il ponteggio può essere considerato come una massa e deve essere protetta contro i contatti indiretti;

3) il ponteggio può essere considerato come una massa estranea;.

Nota al punto 1):

    relativamente al cantiere edile, si possono considerare strutture metalliche di notevoli dimensioni situate all’aperto anche la gru edile, l’impianto di betonaggio, il silo per la malta premiscelata, ecc.,

    al fine di adempiere le prescrizioni di Legge, in alternativa alla realizzazione dell’impianto di protezione contro le scariche atmosferiche, si potrà conservare sul luogo di lavoro la relazione tecnica specificante l’efficacia della così detta autoprotezione della struttura edile o dell’area di cantiere, redatta secondo la norma EN 62305-2 (CEI 81-10/2, per la quale nel settembre 2008 e stata pubblicata la variante VI: fascicolo 9491) o altre nonne di buona tecnica da tecnico abilitato all’esercizio della professione. Nella suddetta relazione il tecnico indicherà, fra l’altro, anche le modalità tecniche per contrastare, efficacemente, le sovratensioni interne all’impianto elettrico, LPS interne (generalmente attuate mediante la realizzazione dell’equipotenzialità fra le varie masse metalliche e l’installazione di idonei scaricatori di sovratensione, SPD, all’ingresso delle varie utenze (energia elettrica, ev. telefono, ecc,).

Nota al punto 2):

    quando si presuma che sul ponteggio a nelle immediate vicinanze vengano installate od utilizzate attrezzature di lavoro alimentate elettricamente o quando in prossimità del ponteggio stesso sia presente una conduttura elettrica, al fine di rispettare la norma tecnica e di Legge, quale misura di prevenzione e protezione contro I’elettrocuzione, si deve realizzare l’equipotenzialità fra le masse metalliche che si realizza mediante collegamenti realizzati a "stella" verso i nodi rappresentati dai dispersori dell’impianto di terra,

    nel caso si renda necessario mettere a terra la struttura del ponteggio metallico, vanno realizzate connessioni all’impianto di messa a terra, costituite da conduttori equipotenziali con sezione minima di 6 mmq, almeno ogni 25 m di sviluppo del ponteggio ovvero almeno una ogni facciata del fabbricato.

Nota al punto 3):

    Il ponteggio appoggia sul terrene tramite i "piedini" (piastre), e costituisce quindi un dispersore naturale o di fatto,

    quando la resistenza verso terra del ponteggio (ma anche la gru edile, la baracca di cantiere oppure il silo per la malta premiscelata, ecc.) è inferiore a 200 ohm, il ponteggio costituisce una massa estranea che va collegata, ai fini dell’equipotenzialità, allo stesso impianto di terra esistente, al quale sono collegate le masse,

    se il terreno, sul quale installare il ponteggio (ma anche la gru edile, la baracca di cantiere oppure il silo per la malta premiscelata, ecc.) è asfaltato o ricoperto di ghiaia oppure è lastricato o costituito di roccia, marmo o similari; si potrà, ragionevolmente, non considerare il ponteggio come massa estranea, perche la sua resistenza verso terra supera senz’altro i 200 ohm,

    negli altri casi, o in caso di dubbio, bisogna misurare, strumentalmente, la resistenza verso terra del ponteggio.

Per realizzare l’impianto di messa a terra, di protezione contro le scariche atmosferiche e generalmente l’impianto elettrico all’interno di un cantiere soggetto alla c. d. "direttiva cantieri" (recepita dallo Stato Italiano mediante il Titolo IV del D. Lgs. n° 81 / 2008), il datore di lavoro dell’impresa esecutrice degli stessi necessariamente redige il proprio piano operative di sicurezza (POS – articolo 89, comma 1, lettera h) del D, Lgs. n. 81 / 2008), ne permette la verifica da parte del coordinatore della sicurezza in fase esecutiva (art. 92, comma 1. lettera b del D. Lgs. n. 81 / 2008) prima dell’effettivo inizio dei lavori. Almeno 10 giorni prima dell’effettivo inizio dei lavori, il datore di lavoro mette a disposizione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza il suddetto POS, unitamente al PSC (art. 100, comma 4 del D. Lgs, n° 81/2008)".

Ad integrazione ed ulteriore chiarimento, si  invitano i lettori a prendere visione anche del sottostante 2° File, di cui alla soc VEGA Formazione (La scuola elettrica – Confartigianato) "Gli impianti elettrici dei cantieri edili – La guida 64-17" e più precisamente a leggere, in particolare, per tale argomento, le pagine 72 e 73.

Adobe Reader PDF "L’impianto elettrico per un cantiere edile – Relazione esplicativa"

Adobe Reader PDF"Gli impianti elettrici dei cantieri edili – La guida 64-17"

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di
amedeu

4 commenti

  1. volevo solo chiarire una cosa : il Dlgs 106/09 ha soppresso l’art. 1.1.8 dell’allegato IV del DLgs 81/08 che riportava l’art. 39 de3l DPR 547/55 secondo il quale : “le strutture metalliche degli edifici e delle opere provvisionali, i recipienti e gli apparecchi metallici, di notevoli dimensioni situati all’aperto, devono per se stessi e mediante conduttore e spandenti appositi, risultare collegati elettricamente a terra in modo da garantire la dispersione delle scariche atmosferiche”. conseguentemente i verificatori che finora hanno preteso la messa a terra di ponteggi e gru indipendentemente dalla valutazione del rischio, perchè le dimensioni di una gru o di un ponteggio erano notevoli, ora non debbono più richiedere la messa a terra ai fini delle scariche atmosferiche dato che le notevoli dimensioni sono sparite dal testo unico per la sicurezza sul lavoro. penso che sia tutto chiaro

  2. Giovanni Bonifacio

    sono un architetto coordinatore della sicurezza di un cantiere che ha ponteggio pari a mq. 600/700 circa sotto il ponteggio insistono le basette in P.V.C. ed è alto circa m.10 . domanda “serve la messa a terra?

    • Per Giovanni Bonifacio.
      Rispondiamo che in ogni caso è sempre auspicabile una buona messa a terra.
      Comunque ti invitiamo a leggere l’articolo dal quale ci hai scritto e in particolare l’allegato in PDF.
      Amedeu e c.

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