Rivestimento con gradini in pietra serena. Rifinitura sottogradi. Parte seconda. Fai da te

Nel precedente capitolo abbiamo parlato della rifinitura della parete laterale della scala. Adesso affrontiamo l’argomento relativo alla rifinitura dei sottogradi.

Dato lo spessore di circa 2 cm che dovremo ricoprire con la malta, adopereremo un arriccio  di  malta bastarda, con sabbia per metà grossa e per metà fine.

Quindi dopo tale "rifinitura", andranno definitivamente intonacati con intonachino pronto e poi frattazzati.

Ma veniamo al lavoro da eseguire:

Iniziamo bagnando adeguatamente il primo sottogrado (Partendo sempre dalla parte alta della scala e poi una volta terminato uno scalino passeremo a quello sottostante.

               

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Nella seconda immagine iniziamo a spalmare la malta bastarda, servendoci di una piccola cazzuola a punta; nella terza immagine abbiamo completato due scalini; nella quarta immagine 4 scalini.

Proseguiamo eseguendo questa operazione fino all’ultimo scalino in basso, dando così tempo alla malta di asciugare, in maniera da poterla lavorare come vedremo.

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Quando la malta ha incominciato a tirare ed a asciugare, non vedremo più l’acqua superficiale di cui alla foto soprastante.

Dovremo allora incominciare a lavorarla.

Per prima cosa usiamo un lungo frattazzo o "pialla" in legno e passiamo la stessa, premendola e  facendola scivolare longitudinalmente sulla malta.

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Ogni volta che interrompiamo detto lavoro, vedremo delle parti di malta che non sono state "strusciate" dal frattazzone, per cui con la cazzuolina le ritocchiamo con la malta e quindi ripassiamo il frattazzone di legno.

Questo fino a che non apparirà una superficie compatta e quasi liscia (Vedi seconda foto sopra).

Gli angoli li rifiniremo approssimativamente usando il frattazzo come "margine" (Vedi foto sotto)

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Durante tale operazione, dovremo controllare con il metro, sia a destra che a sinistra, che gli aggetti del gradino siano 3 cm, altrimenti li ritocchiamo.

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Fatto ciò, ripartiamo dal primo scalino in alto ed usando un frattazzo allungato in spugna (vedi foto sotto) lo passiamo sulla malta rifinendo ancora meglio le superfici.

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Terminato di frattazzare uno scalino, ripuliamo attentamente il gradino in pietra serena servendoci di un primo straccio, poi passiamo una pennellessa intrisa di acqua limpida ed infine lo asciughiamo con uno straccio più spesso.

Ecco come appare la scala frattazzata:

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 Si ricorda, che la malta data è fatta di sabbia grossa mista alla fine, per cui come ultima rifinitura dovrà essere dato un lieve strato di intonachino pronto, che dovrà poi essere frattazzato.

Lo vedremo nel prossimo capitolo.

Per ultimare la rampa, rimane anche la fascia laterale esterna, che come si vede nell’immagine sottostante è da rifinire.

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Sta venendo una buona scala.

Al prossimo capitolo

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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di
amedeu

9 commenti

  1. stiamo costruendo 1 scala .
    il telaio sara inacciaio, poi verra rivestita (gradini ,frontali) con lo stesso materiale del resto della casa, il mio dubbio è, che mettendo una pietra di comiso sul muro laterale come battiscopa, conviene metterlo o rischiamo di fare confusione e trovarci in difficolta’ per poterlo montare essendo 1 pietra in rilievo?

  2. Per Federico.
    Per la scelta del battiscopa rampante laterale, ci sembra che sia più una valutazione estetica che tecnica.
    Difatti, se incollato al muro, non graverà sulla scala.
    Dal punto di vista estetico e qualitativo dovrete decidere voi, abbinandolo al restante rivestimento, o addirittura escludendolo.
    Amedeu e c.

  3. Nel mio condominio c’è una lunga scala esterna in curva con molte lastre e sottogradini sbeccati per l’usura e per il gelo. Vorrei entrare in contatto con un referenziato restauratore nella zona di Casalecchio di Reno (Bologna).
    Grazie
    Giovanni

  4. Per Giovanni.
    Ti pubblichiamo l’articolo, ma non conosciamo ditte della zona.
    Amedeu e c..

  5. Le pedate da 4 cm in beola per una scala esterna devono avere il goccciolatoio?
    Per ogni gradino è prevista anche l’alzata.
    Grazie

  6. G.le
    Amedeu,
    Le chiedo un chiarimento.
    nel suo articolo dice che la pedata deve avere un aggetto di 3 cm., quindi viene posato sul grezzo con una sporgenza di 3 cm., poi successivamente dice che per la rifiniutura del sottogrado bisogna dare 2 cm. di spessore con malta ma così facendo, a posa ultimata, la pedata non avrà più i 3 cm. di aggetto ma soltanto 1 cm..
    Ho capito male ?
    Grazie

    • Per Speranza.
      I tre cm di aggetto dovranno essere misurati dall’alzata finita, per cui nel caso di sottogradi spessi 2 cm, la pedata al grezzo dovrà stare almeno a 6 cm dal bordo scalino (3+2+1 di colla o malta).
      Amedeu e c.

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