Umidità di risalita. Un taglio chimico nelle murature.

Il nuovo ritrovato della SIMPRO srl www.simproitalia.com è senza dubbio destinato ad essere molto usato in tutte quelle costruzioni che hanno problemi di umidità di risalita dal terreno.

Non si tratta di un vero taglio delle murature, che altrimenti sarebbe contrario alla normativa antisismica, ma riguarda la creazione di una barriera chimica  nelle murature compromesse, tramite l’applicazione di un prodotto idoneo denominato Simprogel, il quale viene iniettato nella muratura tramite una semplice pistola per silicone.
 
La Simpro è una azienda che ha una esperienza di 70 anni nel campo dei prodotti deumidificanti, impermeabilizzanti e protettivi.
 
Questo nuovo ritrovato, derivante da una condotta professionale maturata nel campo dell’edilizia, può essere l’ideale per risolvere tante situazioni di fatiscenza ed ammaloramento delle murature.
 
Ma vediamo come la ditta ci espone questo nuovo ritrovato:

Usa delle immagini semplici ma significative, alle quali aggiunge una descizione tecnica idonea per effettuare qualsiasi intervento.

Il tecnico effettua il sopralluogo all’immobile con problemi di umidità di risalita.

Dopodichè l’operaio addetto pratica i fori per l’ntroduzione del prodotto per il taglio chimico.

Detti fori devono essere effettuati a circa 10 cm da terra, all’interasse massimo di 12 cm l’uno dall’altro.

La profondità di detti fori deve essere a – 5 cm (per esempio spessore del muro = 30 cm- forare a 25 cm).

Va usata una punta vidia da trapano da 12 mm.

Dopo avere effettuato tutti i fori nel perimetro interessato dall’umidità, si inserisce il Simprogel tramite una normale pistola al silicone:

L’ultima operazione da fare è quella di stuccare tutti  quanti i fori.

Nel visitare il padiglione addetto ai risanamenti ed impermeabilizzazioni al SAIE 2010 di Bologna, abbiamo avuto modo di vedere personalmente l’effetto del prodotto applicato ad un blocco di tufo (materiale che notoriamente sappiamo si inpregna velocemente di acqua).

Il blocco di tufo, come potete vedere nell’immagine sottostante, era stato forato, ed i fori riempiti di Simprogel.

Ebbene, immerso in una bacinella di acqua, l’umidità che doveva salire e saturare l’intero blocco, si era fermata al limite del taglio chimico, come ben potete vedere nel’immagine sottostante:

CLICCARE SULL’IMMAGINE

La ditta non può che pubblicizzare l’intervento con il committente soddisfatto del lavoro eseguito.

Indubbiamente è un prodotto di provenienza affidabile ed inoltre non comporta una eccessiva lavorazione.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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di
amedeu

33 commenti

  1. il sistema sembra appropiato.Da verificare

  2. la mia casetta di campagna costruita senza il minimo accorgimento di impermealizzazione presenta la parete non protetta da marciapiedi ampi con massetto tracce di umidità rilevante fino ad un altezza da terra di m 0,90/1,10. La parete perimetrale portante è costruita con blocchi di cemento da 0.20 x 0.50 con camere vuote all’interno. Chiedo di sapere se l’effetto del prodotto simprogel produce lo stesso effetto e la stessa barriera per l’umidità di un blocchetto pieno. Grazie

  3. Per Zappia.
    Dovrebbe avere lo stesso effetto, ma la quantità di prodotto da dare e quindi il costo sono senza dubbio superiori a causa dei vuoti del blocchetto.
    Se sei interessato mettiti in contatto con la http://www.simproitalia.com e chiedi garanzie ed un preventivo.
    Amedeu e c.

  4. in una parete fatta di forati (spessore quindi di 8 cm circa l’effeto di questo prodotto può essere efficace, grazie

  5. Per Nazzareno.
    Pensiamo di no, in quanto la malta (probabilmente bastarda) è la minima parte della superficie occupata dal forato (vuoti e laterizio),
    Amedeu e c.

  6. buonasera,ho una villetta in provincia di Benevento , all’ingresso c’e’ il giardino e una mezzaluna pavimentata, ma all’ interno in corrispondenza ho le pareti scrostate e umide.Sono molto confusa sui lavori da effettuare avendomi detto che pavimentando ulteriormente per la lunghezza del muro il problema si risolve ,mentre altri proponevano lo scavo con guaina pietre e tubi di drenaggio .Aiutatemi per favore

  7. Per Annarita.
    L’umidità di risalita. purtroppo va saputa riconoscere e poi va trovato il metodo opportuno per combatterla.
    Noi abbiamo fatto molti articoli su tale argomento, e puoi ritrovarli e leggerli scrivendo “umidità di risalita” nel riquadro “cerca” in alto nel sito.
    Però ti consigliamo di trovare una persona esperta (geometra ecc) che ti sappia consigliare su detta scelta, in loco, altrimenti rischi di spendere soldi per poi ottenere poco o nulla.
    Amedeu e c.

  8. Salve, complimenti per il sito; davvero molto esplicativo e utile per noi giovani tecnici che ci approcciamo per la prima volta a tali problematiche pratiche. Se possibile, desidererei avere alcune delucidazioni per quanto riguarda un risanamento di un locale p.terra, di un edificio costruito negli anni 70/80, che presenta un grave problema di risalita capillare.
    Il sistema strutturale è costituito da un telaio in c.a. e come tompagnature esterne si ha una doppia parete di forati con un intercapedine interna.
    Il pavimento verrà tutto rifatto, con abbattimento della maggior parte delle parete divisorie, con molta probabilità utilizzando un gattaiolato.
    Ho diversi dubbi su alcune soluzioni da adottare:
    1. Su un tipo di tompagnatura esterna descritta sopra è possibile effettuare il TAGLIO CHIMICO? Oppure è un intervento esclusivo per pareti totalmente piene? E quindi optare per soluzioni quali l’ELETTROSMOSI? Siamo in zona sismica, perciò è meglio non utilizzare il taglio meccanico sulla muratura.
    2. La risalita capillare che è presente alla base dei pilastri, che ha causato anche il distacco di 10 cm di copriferro lungo il perimetro del pilastro stesso, come si può bloccare? Si possono praticare anche nella sezione del pilastro iniezioni chimiche? O cosa?
    3. Nonostante il locale non sia interrato, è utile comunque praticare uno scannafosso lungo il perimetro della parete esterna che è soggetta maggiormente al fenomeno di risalita capillare o basta solo un intervento sulla parete stessa?

    Grazie mille per la disponibilità.

  9. Per Mary.
    Il taglio chimico è più indicato per pareti in muratura, in quanto per pareti doppie di tamponamento diventa più difficoltoso da eseguirsi e poi non di sicuro successo.
    Il Taglio meccanico, anche se sono per tamponature, essendo in zona sismica non è consigliabile.
    Puoi provare con l’elettrosmosi, però devi trovare una ditta che ti dia garanzie circa il risultato, ad entrambe le pareti del tamponamento, dell’apparecchiatura elettrica che ti crea la differenza di potenziale idonea.
    Cercando su internet puoi farti una idea di quali ditte contattare.
    Per la struttura in C.A. (Sarebbe opportuno prevedere in fase di getto un additivo impermeabilizzante da aggiungere al calcestruzzo tipo il Krytol Kim della Kriton – http://www.coffeenews.it/un-additivo-per-l%E2%80%99ottenimento-di-calcestruzzi-permanentemente-impermeabili-ed-autosigillanti) puoi adoperare il Fluid Enter della BetonSafe, a carattere liquido e che penetra per circa 4 cm nel cemento armato.
    Lo scannafosso sarebbe un’opera senza dubbio eccellente e ti permetterebbe di ottenere ottimi risultati.
    Devi però analizzare i costi, che sono senza dubbio eccessivi.
    Un intervento sulla parete controterra (tipo guaina protetta) potrebbe darti comunque dei buoni risultati.
    Amedeu e c.

  10. Ciao,
    Volevo chiedere se questo trattamento è possibile farlo anche all’interno della casa.
    grazie Fabio

  11. Per Fabio
    Si anche all’interno.
    Amedeu e c.

  12. Salve Amedeu . Vorrei se è possibile un tuo parere sui risultati che posso ottenere da lavori di ristruttorazione di un monolocale con bagno sito a pianterreno ,con muri perimetrali in tufo,con evidenti problemi di umidità di risalita.Mi consigliano di stonacare totalmente i muri interni,e rifare l’intonaco con malte traspiranti. Inoltre mi dicono di creare un vespaio di h 70 cm aereato con iglò.Sicuramente i costi di tale opera saranno elevati.A tal proposito pensavo di usare, iglò con h 5cm da porre sul pavimento esistente ,consapevole di sacrificare in altezza il piano di calpestio.Per le pareti interne pensavo di rivestirle con pannelli in cartongesso accoppiato (polipan) montati su montanti metallici tali da creare una intercapedine aereata. Nel ringraziarti ,sentitamente ti saluto.

  13. Per Ruggiero.
    I muri perimetrali, se sono realizzati con pietra di tufo, attirano l’acqua di risalita, data la particolarità di detta pietra.
    Inizialmente dovresti risanare dette murature con il sistema del simprogel .
    http://www.coffeenews.it/umidita-di-risalita-un-taglio-chimico-nelle-murature
    Dopo di che potrai fare un intonaco traspirante.
    Relativamente al vespaio o gattaiolato , va bene; devi mettere in opera gli igloo da 50 cm (hai scritto 5 cm e sicuramente è un errore) e sopra il massetto finito e stendere una guaina di elastomero bituminoso da 4 mm , che risvolti contro la parete di almeno 7/8 cm (Prima di fare l’intonaco traspirante), oppure adoperare questo altro prodotto ugualmente efficace: http://www.coffeenews.it/cosa-sono-le-guaine-impermeabili-bicomponenti-per-balconi-piscine-serbatoi-di-acqua-ed-altro-come-fare
    Amedeu e c.

  14. Amedeu buon giorno
    ho un problema nelle stanze a nord di casa mia, piano terra.
    I muri sono sopraelevati rispetto al piano campagna, con fondamenta fatte in roccia carsica cementata. Sopra queste posano i muri, che sono in mattone pieno, due file, con intercapedine tra esse (spessore totale 40cm.
    All’interno ho molti punti in cui si vede l’intonachino appena rasato (già da molti giorni, che è bagnato. Si formano goccioline d’acqua limpida che si estende per i primi 15 cm circa del muro. Negli angoli delle camere risale anche un po’ di più.
    Gli intonaci non erano particolarmente sgretolati e comunque non presentavano cristalli di sali (tipici dei muri delle cantine)..
    Questo prodotto trattato nell’articolo, che possa andare bene?
    Grazie mille per la cortesia
    buona giornata
    Pietro
    P.S
    Sto valutando una soluzione da adottare, ho già scritto in un altro articolo.
    Grazie

  15. Per Pietro.
    Nel tuo secondo commento dici di avere una certa conoscenza di tale problematiche, e che hai trovato la soluzione ecc.
    Se hai un sistema innovativo, puoi sempre comunicarcelo; noi siamo aperti ad ogni novità, purchè sia fattibile.
    Amedeu e c.

  16. Amedeu,nella scala del mio condominio costruito 50 anni fa,abbiamo problemi di risalita di umidità, tanto che da 1 anno e 1/2 abbiamo rifatto l’intonaco e adesso iniziano di nuovo le rifioriture con il distacco di alcun parti dell’intonaco.
    La risalita arriva a circa 1 mt., in considerazione che la maggior parte del perimetro esterno è a vista, è possibile secondo Lei utilizzare la barriera chimica con fori e immissione di simprogel ia dall’esterno che dall’interno.
    Abbiamo anche pensato successivamente di piastrellare l’ingresso fino al 1 pianerottolo. Attendo un tuo giudizio.

  17. Per Costantino.
    Il taglio chimico può risolvervi la situazione, però dovete prendere in esame anche la possibile umidità che vi sale dal pavimento, se questo è stato realizzato su di un vespaio quasi a terra.
    Per questo, non sarebbe male studiare una soluzione, in fase di lavori, quale la messa in opera di una guaina o di un prodotto impermeabilizzante tipo l’Osmocem della Kerakoll http://www.coffeenews.it/un-impermeabilizzante-per-il-contenimento-di-acqua
    da non dare sui muri, dove, dopo la barriera chimica sarà opportuno adoperare un intonaco traspirante, ma sotto il pavimento, con “risvolto” di 10 cm circa in verticale.
    Amedeu e c.

  18. Buongiorno Amedeu.
    ho problemi di risalita di umidità, in una muratura spessa circa 40 cm in mattoni, ho appena installato un vespaio.
    Ora è rimasta l’umidità che risale direttamente dalle fondazioni, volevo sapere se lei avesse informazioni sul funzionamento del sistema utilizzato dalla ditta aquapol
    e sulla veridicità di quanto pubblicato dall’azienda e sugli altri organi di informazione.
    grazie

  19. Per Daniele.
    Non lo conosciamo.
    Siamo andati sul link da te indicato ed abbiamo assistito alla dimostrazione tecnica.
    Da quello che abbiamo potuto apprendere, è un sistema basato sulla elettrosmosi, ma anzichè agire su ogni muro ci si affida ad un apparecchio centrale che inverte la polarità delle tensioni elettriche nei muri.
    La dimostrazione è stata interessante, però non ne conosciamo gli effetti sortiti, in quanto si è conclusa con il filmato iniziale.
    Occorrerebbe parlare e confrontarsi con persone che abbiano già usufruito di tale metotologia e vedere l’effetto avuto nel corso del tempo.
    Al momento non ne conosciamo, però se il sistema è efficace, il tam tam si propagherà in edilizia, e potremo allora essere più edotti in materia.
    Amedeu e c.

  20. Buongiorno,
    ho visitato con interesse il sito della simproitalia senza tuttavia trovare il prodotto SIMPROGEL.
    Come trovare il collegamento?
    Grazie.

  21. Per Vittorio.
    Scarica il catalogo formato PDF e troverai il Simprogel.
    http://www.simproitalia.com/prodotti/Catalogo_SIMPRO_2010.pdf
    Amedeu e c.

  22. Ciao vivo in una casa antica risalente come costruzione al 1785.E’ stata abitata per molti anni da contadini che utilizzavano principalmente le cantine usando un camino gigante.Il piano terra rialzato dove vivo io era privo di impiano di riscaldamento prima che arrivassi io.La casa e’ stata disabitata per 17 anni prima del mio ingresso.E’ successo che nel momento in cui ho messo in funzione i radiatori si forma in alcuni angoli della casa la condensa credo sia questa perchè trovo dopo un paio d’ore di riscaldamento in alcuni angoli della casa le mattonelle bagnate sia negli angoli che lungo il perimetro della parete.Premetto che sotto ho le cantine e sono freddissime avendo le finestre aperte dato che quando piove le mura di tufo assorbono umidità e la cacciano con il tempo fuori quindi faccio arieggiare per far asciugare.Il pavimento delle cantine è un leggero strato di cemento avente terreno sotto e quindi trovo chiazze bagnate perenni.Non so cosa fare a me interessa soprattutto avere il mio appartamento asciutto e che non si formi condensa visto che ho dovuto allontanare i mobili dove si creava.Un ultima cosa.Nella camera da letto non si forma avendo il soffitto a volta di 5metri e mezzo e quindi e’ piu fredda e si uniforma con il pavimento ghiacciato presente in tutta la casa ma dietro l’armadio della camera da letto si è formata sul muro.Dietro il muro dell’armadio c’è un cucinotto chiuso ma freddissimo con una nicchia in corrispondenza del centro dell’armadio.Lo spessore dei muri è di circa 75 cm.Cosa posso fare grazie mille e scusate se mi sono dilungato.

  23. Per Gaetano.
    La condensa nella tua vecchia abitazione si forma per la differenza di calore esterno interno, ma anche a causa dell’umidità della cantina e di altri ambienti freddi che hai in casa.
    Affrontare un problema quale è la condensa, in una costruzione dai grossi muri di tufo e piena di “acciacchi” dovuti all’età, non è cosa semplice.
    Dovresti intervenire con lavori radicali, creando una coibentazione interna o esterna (cappotto termico, ma data l’età dell’edificio forse non ti sarà possibile realizzarlo); inoltre intervenendo con l’impermeabilizzazione del solaio della cantina e con eventuali lavori di risanamento dell’umidità di risalita dalle fondazioni.
    Insomma, interventi lunghi e molto costosi.
    Puoi comunque ricorrere a dei “pagliativi”, installando dei condizionatori o pompe di calore, le quali creando il movimento dell’aria interna ti aiuterebbero notevolmente nel migliorare la tua situazione.
    Amedeu e c.

  24. Ciao Amedeu grazie per l’esauriente risposta.Riguardo al mio problema ancora esistente ossia pavimento ghiacciato avendo sotto cantine freddissime e condensa negli angoli del mio appartamento non potendo intervenire ora sul pavimento esistente cosa che farò in seguito togliendolo e mettendo materiali di isolamento posso per ora intervenire giu’ nelle cantine rivestendo il soffitto a volta con lana vetro secondo te riscalderà il pavimento non creando condensa.

  25. Per Gaetano.
    Mah! Siamo un poco scettici, in quanto fra la volta ed il pavimento c’è un “deposito” di molto materiale (Vecchia malta ed altro, se i pavimenti non sono mai stati ricostruiti).
    L’umidità che proviene dai muri, attacca sicuramente questo notevole spessore, e sale verso l’alto.
    Coibentando l’intradosso della volta, temiamo che tu risolva poco.
    Amedeu e c.

  26. Buonasera, vorrei sapere se il simprogel può essere applicato facilmente anche da una persona non del mestiere o se è necessaria una specifica professionalità. Inoltre vorrei sapere se avete riscontri di casi un cui tale intervento ha risolto il problema. Grazie e complimenti per l’ottimo lavoro e per gli interessantissimi articoli che proponete.
    Davide

  27. Per Davide.
    E’ un prodotto tedesco che garantisce un buon taglio chimico.
    Cerca Simprogel nel web e lo troverai anche in discussioni di alcuni Forum aperti.
    Amedeu e c.

  28. Ho dei seri problemi con l’umiditàin casa. Si tratta di una casa di campagna circondata da marciapiede in cemento rivestito di monocottura. Essedno una casa costruita agli inizi del ‘900 non ha fondamenta. In fase di ristrutturazione agli inizi degli anni 2000 le fondamenta sono stata rinforzate ed è stato fatto un vespaio per l’umidità. Da qualche anno l’umidità sta salendo da terra a vista d’occhio e sulle pareti interne si formano muffe che non riesco a debellare. Come posso risolvere il problema? Il perimetro esterno della casa è circa 50mt.
    Quanto mi potrebbe costare fare il taglio chimico nel muro e come funziona esattamente? Grazie

    • Per Patrizia.
      Vi sono vari sistemi e varie ditte che effettuano il taglio chimico delle fondazione (Fra l’altro leggi i nostri numerosi articoli in merito – usa il pulsante “Cerca” in alto a destra della Home), devi contattarne alcune e farti rimettere un preventivo dopo un accurato sopralluogo.
      Da parte nostra non possiamo cercare di “sparare” costi a caso, senza conoscere lo stato, gli spessori e le condizioni delle murature.
      Amedeu e c.

  29. Salve Amedeu
    complimenti per il bellissimo sito,
    abito in una casa costruita intorno al 1600,in un paesino della tuscia, eretta senza fondamenta, con muri perimetrali e di divisione interna che poggiano direttamente su una “rocca” di tufo o peperino, oltretutto sono abbastanza spessi (alcuni arrivano anche a 1 mt di larghezza),probabilmente sono stati realizzati a “sacco” e la casa è una porzione di un fabbricato plurifamiliare.
    Come immagina le scrivo perchè abbiamo un grave problema di umidità di risalita che arriva in alcune stanze a circa 1 mt dal pavimento, con evidente distacco dell’intonaco e con presenza di muffa.
    Quale potrebbe essere la soluzione più adatta per cercare di contenere questo fenomeno??
    La ringrazio per l’attenzione
    Enrico

  30. Buongiorno Sig. Amedeu, la ringrazio anticipatamente per la sua gentile disponibilità che dà a tutti noi neofati del settore.
    Dinanzi ad una struttura portante fatta da pietra lavica e cemento,come posso intervenire per eliminare l’umidità di risalita? Stesso problema sul pavimento con presenza di muffa sulle fughe e distacchi di pz di marmo del pavimento.
    Premesso che 2 lati della struttura si appoggiano ad altre abitazioni e 2 sulla strada.
    Le mura sono state coperte da intonaco… Converrebbe eliminarlo?
    Cordiali saluti
    Andrea

    • Per Andrea.
      Il problema dell’umidità di risalita non è semplice da rimuovere e non occorre un singolo intervento, ma una serie di interventi.
      Per fare un esempio, in una casa soggetta a tale problematica necessiterebbe un taglio chimico della muratura, un isolamento della pavimentazione al piano terreno e l’uso di arricci e intonaci traspiranti al piano terra.
      Ma questa è solo una delle tante soluzioni attuabili.
      Dovremmo vedere il lavoro e questo ci è, purtroppo, impossibile.
      Ti diamo un consiglio: usa il riquadro “Cerca” in alto a destra e scrivi le parole “umidità di risalita”, poi clicca.
      Ti apparirà una serie di articoli su tale argomento.
      Leggendoli sembrerebbero disarticolati l’uno dall’altro, ma non è così.
      Devi pensare che è necessario bloccare e non fare salire tale umidità, per cui devi selezionare (Se ci riesci) gli interventi a te più consoni: poi devi pensare alla loro applicazione in loco.
      Altrimenti devi appoggiarti a un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

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