Un particolare micropalo per sollevare e consolidare le strutture

Vediamo un sistema innovativo costituito essenzialmente da un particolare micropalo per sollevare e consolidare le strutture trasferendo il peso del fabbricato a strati di terreno più profondi e resistenti.

La struttura di questo nuovo palo è costituita da un micropalo a pressione in acciaio rullato e da un dispositivo di precarica regolabile.

Il nuovo sistema di micropali 1   

Si tratta veramente di una novità apprezzabile, in quanto permette di operare con agilità e sicurezza per il risultato finale: questo palo, denominato “Lift Pile” è prodotto ed usato dalla ditta Novatek ( Società già conosciuta nel campo edilizio per il consolidamento delle strutture lesionate o inclinate), in vasti campi di applicazione, e più propriamente nel: 

1)Sollevamento e consolidamento di strutture inclinate o cedute

– Edifici inclinati

– Cedimenti differenziati con comparsa di crepe sulla struttura

2) Consolidamento preventivo di platee di fondazione per la costruzione di edifici nuovi o prefabbricati

3) Incremento di portanza delle fondazioni per sopraelevazioni

4) Consolidamento di fondazioni, pavimentazioni e basamenti in cemento armato

Cedimenti delle fondazioni 1   

– Pavimentazioni industriali su cui poggiano o transitano macchinari pesanti

– Pavimentazioni su cui poggiano scaffalature

– Pavimentazioni esterne

– Fondazioni di silos e serbatoi

– Basamenti in cemento armato

– Fondazioni di piscine

 In particolare ci interessa il punto n° 1) , cioè  il Sollevamento e consolidamento di strutture inclinate o cedute

Sotto vediamo, schematicamente,una casa lesionata e subito dopo lintervento con i micropali "Lift Pile"

  Casa con lesione 1     Consolidamento con micropali 1  

Di seguito, una casa inclinata e raddrizzata con una serie di micropali "Lift Pile"

 Casa inclinata 1   Casa raddrizzata e consolidata 1

 Principali cause di tale fenomeno

Scarse caratteristiche meccaniche del terreno;

Sottodimensionamento della portata delle fondazioni,

Movimenti del terreno dovuti all’escursione della falda;

Graduate e progressive dilavamento del terreno dovuto alla casttiva regimentazione delle acque meteoriche o a perdite degli impianti;

Variazione dei carichi gravanti sulle fondazioni;

Ampliamento su terreno di riporto;

Presenza di apparati radicali di alberi e arbusti nelle immediate vicinanze della struttura.

Invasività e spazi di intervento

Con il nuovo micropalo a pressione in acciaio rullato e con un dispositivo di precarica regolabile sarà possibile intervenire anche in spazi ristretti, sia per il lavoro da parte di una macchina operatrice, che per quello di un operatore con una carotatrice a mano.

Sotto vediamo gli spazi necessari per operare, e ci accorgiamo che sono veramente minimi, per cui si possono risolvere tante situazioni difficili, anche dove l’accesso è difficoltoso.

Per il semicingolato:

Macchina operatrice 2   Ingombro in pianta del mezzo semicingolato 1

Per L’operatore con carotatrice a mano:

Ingombri e spazi necessari per l’utilizzo del mezzo semicingolato con carotatrice o colonna di infissione

I mezzi semicingolati sono stati progettati per il loro impiego anche all’interno degli edifici, infatti hanno dimensioni contenute anche in altezza, sono dotati di cingoli in gomma per non rovinare le pavimentazioni interne e sono alimentati elettricamente per ridurre al minimo la rumorosità ed evitare I’emissione di eventuali gas di scarico.

E’ possibile procedere alla posa di “LIFT PILE” anche in presenza di spazi ridotti attraverso I’utilizzo di perforatori manuali e martinetti idraulici trasportabili senza ausilio dei mezzi semicingolati.

Ingombri e spazi necessari per l’utilizzo della carotatrice manuale  e della colonna di infissione.

Fasi di messa in opera 1  

A differenza di molti tipi di altri pali, che vengono bloccati alle fondazioni esterne tramite ancoraggi metallici, i micropali di cui stiamo parlando devono attraversare le fondazioni, ed al termine delle operazioni vengono bloccati (Inghisati) alle stesse

Esecuzione del foro passante la fondazione con carotatrice a mano

A)    Ingombri in sezione di un operatore con carotatrice a mano

B)    B) Ingombri in pianta di un operatore con carotatrice a mano

Esecuzione del micropalo in profondità con colonna d’infissione posizionata a mano

A)    Ingombri in sezione di un operatore con colonna di infissione posizionata a mano

B)    B) ingombri in pianta di un operatore con colonna d’infissione posizionata a mano.

Specifiche tecniche

Micropalo a pressione “Lift Pile” in acciaio rullato 60×8 mm

Il micropalo è costituito interamente in acciaio S 355

Ha il diametro esterno di 62 mm

Lo spessore di 9 mm

La lunghezza di un singolo modulo e di mt 1,00

Giunti filettati per la connessione degli elementi modulari.

I diversi moduli di micropalo vengono fissati gli uni agli altri a mezzo di grani filettati con dimensione e geometria riportate nella seguente immagine

un particolare micropalo per sollevare e consolidare le strutture 1  

Voce di capitolato

“Lift Pile” – Micropalo a pressione con dispositivo di precarica regolabile

Posa moduli “Lift Pile"

II micropalo è costituito da moduli tubolari in acciaio S355, di lunghezza di un metro e dimensioni 60 x 8 millimetri, ed  hanno una filettatura esterna che ne aumenta la superficie di contatto con il terreno di circa il 46%

Caratteristiche del micropalo 1   

L’intervento prevede I’esecuzione di fori del diametro di 6,4 centimetri che attraversano verticalmente la fondazione fino al raggiungimento del terreno sottostante.

Attraverso questi fori i moduli, agganciati tra loro mediante un giunto filettato, vengono infissi a pressione nel terreno da un martinetto idraulico, senza alcuna asportazione di terreno.

II martinetto idraulico è dotato di un manometro che permette di leggere la pressione necessaria per infiggere i moduli in acciaio nel terreno e contemporaneamente di verificare singolarmente la portata di ciascun micropalo.

II martinetto viene rimosso non appena il micropalo incontra una formazione stratigrafica che gli permetta di resistere ad una forza di infissione di un massimo di 250 kN.

II valore della resistenza d’infissione, può essere considerato cautelativo rispetto alla resistenza caratteristica del singolo micropalo.

Infatti a lungo termine, in particolar modo in terreni coesivi saturi, i micropali presso-infissi fanno registrare

un incremento della capacita portante.

Tale fenomeno è dovuto alla dissipazione delle sovrapressioni neutre nei giorni seguenti rispetto all’infissione.

Connessione e attivazione del dispositivo

II dispositivo di precarica regolabile è un elemento in acciaio che viene connesso alla sommità del micropalo e bloccato all’interno della fondazione.

Qui si precede all’attivazione del dispositive con I’utilizzo di una specifica chiave dinamometrica fino a raggiungere la forza di precarica stabilita da progetto

Inghisaggio e completamento del “Lift Pile”.

Una volta raggiunto kil valore di consolidamento e sollevamento prestabilito avviene la cementazione definitiva alla fondazione mediante colata di cemento per inghisaggio.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

di
amedeu

3 commenti

  1. Complimenti per l’articolo.
    Per completezza l’azienda che svolge questo tipo di lavorazioni la si può contattare all’indirizzo: http://www.novatek.it

  2. Vorresi sapere per quali terreni sono indicati questi pali, che portanza hanno, che dimensioni hanno (diametro – profondità), se sono adatti per fondazioni in muratura esistenti e già interessati da importanti cedimenti.

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