Un vecchio solaio. Rimozione fino alle travi in legno.

Facciamo seguito al nostro precedente articolo nel quale avevamo parlato di un solaio sovraccaricato nel corso degli anni. In tale articolo era stato affrontato il discorso relativo alla cattiva esecuzione dei lavori effettuati e la necessità di rimuovere, per prima cosa, la soletta armata di calcestruzzo, la quale non essendo ancorata alle pareti perimetrali, costituiva un peso inutile ed eccessivo per la struttura lignea portante

Vista l’impossibilità di togliere "pezzo per pezzo" il cemento della soletta, data la sua consistenza e l’impossibilità di lavorare in modo pericoloso, dovuto all’eccessivo "scuotimento" del solaio, è stato optato dalla Direzione Lavori di proseguire in altra maniera

Durante le fasi successive del lavoro le travi in legno restano ancora "puntellate" con "cristi" di ferro.

Il solaio è stato diviso a strisce larghe 60 cm circa, quindi è stato necessario intervenire con il martellino elettrico, effettuando il taglio longitodinale di tale strisce; poi le stesse sono state tagliate a riquadri più piccoli, ed infine con la cesoia tagliaferri è stata tagliata la rete elettrosaldata.

Dopo di ché le strisce di calcestruzzo sono state prelevate , con la massima accuratezza, camminando sempre su tavoloni stesi fra trave e trave, ed allontanate fino al luogo di scarico in cantiere.

Sotto vediamo alcune lastre della soletta accatastate:

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Un particolare da evidenziare: le lastre sono state asportate con facilità dal sottofondo, in quanto la soletta era stata gettata direttamente sopra uno strato di vecchia sabbia, materiale inconsistente, di risulta del pavimento sottostante: per tale motivo la soletta faceva "corpo a se stante", senza contribuire in alcun modo alla stabilità del vecchio solaio.

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Tolta la soletta, è stato ripulito, con la cazzuola ed infine con una scopa di saggina, il manto di mezzane posto sopra i travicelli.

Lo smontaggio dello stesso è avvenuto dall’alto e partendo da un angolo della casa. Tolte le prime tre file di mezzane in cotto sono stati asportati i vecchi travicelli (I quali non erano inchiodati alle travi sottostanti, ma semplicemente appoggiati e lo spazio posto fra l’uno e l’altro era stato murato con mattoni e vecchia malta di calce).

Dato il pessimo stato di conservazione dei travicelli stessi, sono stati tagliati per essere poi bruciati.

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Il lavoro è proceduto togliendo le mezzane dall’alto (sempre camminando sui tavoloni in legno) e passandole ad un operaio che si trovava sul piccolo ponteggio fisso ( ma a 4 ruote) che vedete nella foto sopra a sinistra e che ha permesso un "passamano" ed una movimentazione che ha facilitato l’esecuzione dello smontaggio del manto di mezzane.

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A lavoro ultimato sono rimaste in essere solo le travi di legno, due delle quali, oltre che ad essere molto "inflesse" presentano dei grossi schianti longitudinali.

Prive del loro sovraccarico sono state, al momento,  liberate dai cristi in ferro per passare alla fase successiva.

La Direzione dei lavori ha deciso la sostituzione di tali travi, e della quale parleremo la prossima volta.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA IN EDILIZIA.

di
amedeu

14 commenti

  1. ho un problema, il mio imbianchino mi ha colorato di bianco le travi già trattate di colore marrone dicendomi che veniva un bel lavoro; ma è venuto uno schifo, con due mani di smalto bianco pensavo che i travi si coprissero uniformemente, ma invece sono tutti a chiazze; mi potreste dare un consiglio per far si che i travi vengano belli bianchi?

  2. Per Sandro.
    Ci viene un poco da sorridere, perchè una cosa simile è accaduta anche ad uno di noi.
    Fatto il danno, l’unica via da seguire era quella di eliminare ogni residuo di vernice dalle travi, per cui l’amico optò per una sabbiatura delle stesse (In effetti è l’unico sistema per ripartire da zero) per poi trattare il legno con solo un impregnante trasparente
    Commise però l’errore di non fare un saggio in una piccola zona di una trave.
    A sabbiatura finita tutto risultò pulito, ma le travi originarie erano talmente impregnate di fumo di un antico camino, che rimasero di un brutto colore fra il marrone ed il nero.
    A parte questa piccola divagazione, la via da seguire è quella della sabbiatura.
    Amedeu e c.

  3. Gent.mo Costruttore,
    Le espongo rapidamente il quesito (in commento a questo argomento, che mi sembra il più “vicino”)
    ex casa agricola (regione Em.Rom.), sottotetto hmax 2mt, hmin 0.5mt. Dovrei chiedere l’autorizzazione per sistemare il tetto, ossia demolire il cemento armato (travetti+laterizi) e rifarlo in legno. Non essendoci i famosi 2.40mt minimi, mi è concesso un aumento di 25-30cm sia sul colmo che sulla parte più bassa ma avevo intenzione di effettuare il lavoro solo su una falda.Mi chiedo:
    1) è possibile effettuare tale modifica, da un punto di vista strutturale?
    (NB ci sono due pilastri portanti ma le falde sono “legate” tra loro col ferro, quindi è assente la trave di colmo che consentirebbe di reggere la parte in legno)
    2) in caso contrario, ci sono accorgimenti che Lei potrebbe consigliarmi?
    La ringrazio anticipatamente e complimenti per il sito
    MarcoR

  4. Per marco.
    Devi eseguire una modifica strutturale non indifferente, che va approfondita tramite sopralluoghi, progettazioni, calcoli, elaborati tecnici e quanto altro necessario.
    Non possiamo darti consigli a proposito, in quanto, oltre che a non essere visivamente a conoscenza della situazione, ti risulterà necessario l’intervento di un tecnico professionista abilitato, che oltre che alla progettazione ti segua la direzione dei lavori.
    Amedeu e c.

  5. grazie per la tempestiva risposta e per i suggerimenti.
    cordiali saluti
    M

  6. Gentilissimi,
    sono a esporvi un dubbio che mi attanaglia.
    La vecchia casa di mia nonna (regione Trentino),non piu’ abitata salvo qualche giorno in estate,presenta la soletta che divide il piano terra dal solaio fatta in due strati di travi,coperte da assi di legno.
    Mi spiego meglio.Dico due strati in quanto e’ presente tra essi un’intercapedine di circa 20 cm piena di “fiorume” isolante (i classici residui della paglia),metodo usato allora per isolare.Il mio dubbio nasce dal fatto che i fili elettrici dell’impianto della casa passano all’interno di tale fiorume!!!
    Non voglio nennemo pensare alle conseguenze di un’eventuale corto circuito….
    Domanda:dato che rifare l’intera soletta comporterebbe una spesa troppo alta per noi attualmente cosa mi consigliate in merito.Togliete il fiorume attuale e sostituirlo con altro materiale isolante ma non infiammabile??Lasciare il fiorume e togliere i cavi elettrici ecc in esso contenuti (a patto di trovarli tutti)???Grazie mille e saluti

  7. Per Anonimo.
    La prossima volta non ti dimenticare il nome.
    Se usate la casa di montagna poche volte all’anno e tale “fiorume” non vi ha mai creato disturbi, dal punto di vista statico, di pulizia o di incendio, ti conviene abbandonare l’impianto elettrico esistente e rifarne uno nuovo, magari in canalette autoestinguenti esterne (a norma di legge).
    Oppure, puoi, come dici tu, togliere tale fiorume e sostituirlo con un coibente termico sempre autoestinguente (ma in tale occasione sarebbe opportuno che tu sistemassi anche i fili elettrici che vi passano.
    Devi decidere tu.
    Amedeu e c.

  8. Salve, vorrei acquistare una casa indipendente che le seguenti caratteristiche:
    50mp di superficie e un soffitto di circa 3,80m di altezza.
    è presente nel soffitto una botola di accesso al sottotetto (il tetto è a spiovente) ed è stata rilevata un’altezza, nel punto massimo di 1,60m.
    bene, fin qui tutto ok…sembra che il soffitto sia costruito con travi in legno ma la mia domanda è un’altra:
    potrei spostare il soffitto ad un’altezza diversa? che danni implicherebbe alla struttura del tetto o comunque all’immobile? ci sono metodi per evitare che il tetto mi caschi addosso? cosa devo rilevare per rispondere ad alcune delle mie domande?
    mi fermo perchè i dubbi sono tanti e non so a chi rivolgermi.
    Grazie

  9. Per Guido.
    Prima di tutto devi leggere questo nostro articolo relativo agli standard urbanistici-edilizi che devono rispettare i vani e le costruzioni.
    http://www.coffeenews.it/edifici-di-civile-abitazione-parametri-e-standards-edilizio-urbanistici-da-rispettare
    Prima di affrontare la realizzazione di un sottotetto abitabile, dal punto di vista costruttivo, devi verificare, presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune o presso un tecnico abilitato della tua zona, se il Piano Regolatore comunale ti consente un tale tipo di operazione.
    Difatti, lo sfruttamento del sottotetto agli effetti abitativi comporterebbe un aumento di volume.
    Relativamente alle altezze, quella del piano abitabile può essere portata a mt 2,70, e quella del sottotetto a mt 2,70 nel punto medio ((per esempio mt 1,80 minimo e mt 3,60 sotto il colmo).
    Non hai tali musure, però, può darsi che il PRG ti consenta un aumento di altezza e di volume (Piano Casa della tua Regione ?)
    Dal punto di vista costruttivo tutto si può fare, dipende naturalmente dal costo delle opere da eseguire.
    Amedeu e c.

  10. ho intenzione di realizzare un massetto con rete elettrosaldata in una cantina di un edificio storico del 1400-1500.
    Premesso che sotto c’è il terreno, la rete deve essere ancorata ai muri perimetrali oppure non è necessario?
    Ancorando il massetto ai muri perimetrali, non c’è il rischio che le forze che dovessero provenire dal terreno si potrebbero scaricare sui muri esterni?

    Grazie, buona giornata.

    Mirco

    • Per Mirco.
      Se trattasi di un massetto posto come sottofondo di un pavimento, non occorre ancorarlo ai muri perimetrali.
      Se hai dei problemi di umidità di risalita proveniente dal terreno, devi opportunamente impermeabilizzare il massetto ed eventualmente tagliare le murature con una barriera chimica.
      Per comprendere meglio, usa il pulsante “Cerca” in alto a destra della Home e digita le parole “Umidità di risalita”.
      Po leggi gli articoli che ti compariranno.
      Amedeu e c.

  11. Buona sera, in ritardo di qualche anno… ma ci provo comunque…..
    Io sarei in procinto di acquistare una casa del 1940di 3 piani per un totale di 250 mq. Tra i 1000 lavori da fare, vorrei sapere se il pavimento in Legno ( mi spiego meglio) per pavimento intendo il sotto parquet…. meglio revisionare? o ? purtroppo non avendola ancora comprata non sò cosa mi aspetta li sotto Le sembrerò confuso, ma in realtà lo sono. Grazie e scusi.

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