Usucapione. Per immobili. Decennale e ventennale.

L’usucapione, della quale tutti noi abbiamo sempre sentito parlare,  è uno dei modi di acquisto di una proprietà o di un diritto reale  su di una cosa altrui , mediante il possesso (della cosa) o l’esercizio (del diritto) continuato , per un determinato tempo e sotto alcune particolari condizioni stabilite dalla legge.

Con l’usucapione, chiamata anche "prescrizione acquisitiva" il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge, perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.

La legge rende così certa la proprietà, attribuendola a chi, possedendola ed occupandola , l’ha fatta fruttare.

Una situazione giuridica che era solo "di fatto", si viene a trasformare  in una situazione "di diritto".

La durata del periodo necessario perchè un possesso si trasformi in proprietà, può essere di tre, dieci, e venti anni.

La triennale interessa i beni mobili, mentre adesso noi entriamo in merito della usucapione decennale e ventennale, che interessa in modo particolare i beni immobili.

) Abbiamo l’usucapione "decennale", quando si tratta di acquistare la proprietà o altro diritto reale di godimento su beni immobili, da chi non ne è proprietario, se il possesso sia stato "in buona fede"e con "titolo idoneo trascritto" (art.1159 del codice civile).

Quindi perchè vi sia una usucapione decennale sono obbligatorie le suddette due condizioni essenziali.

) Abbiamo invece l’usucapione "ventennale" in tutti gli altri casi nei quali non si può applicare quella decennale.

Per cui, la usucapione "ventennale" interviene anche quando il possesso è "in mala fede" e "senza che vi sia alcun titolo" (Art. 1158, 1160 1° comma e 1161 2° comma del codice civile).

Fa eccezione il possesso di un immobile, quando esso sia stato esercitato "violento" o "clandestino", per cui non può condurre ad alcuna usucapione , per tutto il tempo che dura la violenza e la clandestinità. (art 1163 del codice civile).

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA IN EDILIZIA.

di
Lampa

684 commenti

  1. Ho una casa di proprietà con un piccolo giardino.Il mio confinante è stato contattato un anno fa tramite raccomandata dal mio geometra perchè dalla planimetria catastale risulta che il muro di confine è nella mia propietà di oltre un metro e mezzo. Dopo un incontro di tecnici si conferma da ambo le parti questa situazione esistente da circa 20anni gli ho chiesto sempre nella raccomandata che se vuole entrare in possesso per usocapione sono daccordo ma deve aggiornare i confini al catasto e fare tutto per normalizzare questa situazione. Oggi ancora non ha fatto e comunicato nulla, posso avvalermi di questo silenzio per riprendermi la proprietà, e in caso di vendita cosa dicono le nuove normative sui confini catastali’grazie per i consigli.

    • ciao sono Angelo ,vorrei un informazione 30 fa mio padre aveva un terreno che poi a diviso a sei figli fra questi io dopo alcuni anni un mio fratello nella sua parte a costruito la casa,una sorella e un fratello Hanno venduto la loro parte a questo fratello,mio padre a sua volta ha costruito nel terreno mio di una sorella e un altro fratello dicendoci che ci avrebbe dato il valore del terreno,poi mio padre è morto e tutto e rimasto cosi un anno fa e morta mia mamma che viveva in quella casa con mio fratello non sposato,oggi i miei fratelli mi hanno riferito che la casa sara divisa in 6,e ha mia domanda quando avrei avuto i soldi del terreno mi sono sentito dire che il mio terreno era nella casa quindi non mi spettava che la sola parte della casa è possibile che io non abbia una percentuale in più,posso chiedere a mio fratello che sta sempre in quella casa, visto che non lo possiamo mandare via l’affitto,

      • Per Angelo Franco.
        Una situazione intricata che necessita della calma e dell’aiuto diretto, sul posto, di un buon tecnico professionista abilitato, nonchè dell’aiuto di un notaio di zona (Provvederà poi il tecnico a chiedere notizie al notaio).
        Amedeu e c.

    • Buonasera,ho un appartamento in una palazzina con solo due unità abitative,il tutto recintato.Il mio appartamento al secondo piano,i proprietari hanno messo in vendita l’appartamento al primo piano,è sempre stato in fitto,i proprietari sono all’estero.Noi ci siamo sempre occupati della pulizia e manutenzione del cortile che vogliono vendere con casa e box,tenendo conto che anche noi abbiamo due box e due posti auto nello spazio,pensa che abitando dal 2004,potremmo aver acquisito qualche diritto?Non so se può essere utile, facendo dei calcoli in metri noi abbiamo circa 20m quadrati in più.La ringrazio per l’attenzione.

      • Per Maria.
        Per poter avanzare per qualsiasi parte dell’immobile (Vani o terreno) diritti di usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge (20 anni), perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti”.
        Nel tuo caso, se l’appartamento del tuo vicino era affittato, non vediamo come tu possa accampare tali diritti.
        Amedeu e c.

  2. Per Silvio.
    L’interruzione della prescrizione acquisitiva o usucapioneè prevista dagli articoli 2943 e 2944 del codice civile quando il titolare del diritto (in questo caso tu) compie atti per legge validi ad esercitarlo o a mantenerlo in vita (come ad esempio un atto di messa in mora ad adempiere -art 2943, o quando un debitore riconosce il diritto del suo creditore art 2944- nel caso du diritti reali).
    L’interruzione ha per effetto di annullare il tempo trascorso o di dare inizio ad un nuovo termine prescrizionale.
    Nel tuo caso, ci sembra, che riconoscendo il diritto del tuo vicino e confermandoglielo per lettera raccomandata, tu abbia invece rafforzato la sua richiesta.
    Comunque questa nostra opinione la puoi verificare da un legale.
    Relativamente alla procedura catastale ed ai confini, hai avuto il tecnico di parte, il quale senza dubbio saprà come svolgere il suo lavoro ed al quale devi fare riferimento.
    Ciao.
    Lampa

    • Salve mi occorre un aiuto per fare una intestazione di una baracca di 40 metri quadri pagata 25 anni fa ma mai intestata con 500 metri di terreno perché il proprietario è deceduto ma Co. E fare per fare una intestazione per uso campione senza chiamare gli eredi si può visto che ho tutto pagato e di. O strabiliante con cambiali grazie

      • Per Anna Maria.
        Probabilmente dovrà essere effettuato un atto notarile al quale dovranno partecipare tutti gli eredi del vecchio fu proprietario.
        Ti occorre la consulenza di un tecnico professionista della zona per raccogliere la documentazione da portare al notaio.
        Circa la baracca, se abusiva, non potrai regolarizzarla, per cui, probabilmente, dovrà essere demolita.
        Amedeu e c.

  3. Salve,
    ho acquistato nel 2009 1/4 di una casa di 160 mq con regolare atto di proprietà registrato e protocollato da un Notaio.
    giorno 14.10.10 mi arriva una citazione cn data da presentarmi in tribunale da parte dell’avvocato del padrone dei 3/4 della casa.
    questa dice che lui ha comprato 2/4 nel 1978 ha iniziato a sistemarla nel 1980 da qui lui ha conteggiato i 20 anni per poter usufruire dell’usucapione.
    in realtà lui ha iniziato i lavori nel 1980 nei 2/4 della casa in suo possesso poi ha comprato nel 1999 l’altro 1/4 e io avevo una procura ufficiale fatta dal proprietario iniziale del rimanente 1/4.
    oggi 18.10.2010 il signor A. si ritrova con 3/4 di casa di proprietà ed io sono padrone del restante 1/4 il tutto è ancora indiviso.
    Adesso io vorrei sapere se io sono in possesso con regolare documentazione notarile di 1/4 di questa casa perchè questo mi sta citando davanti ad un giudice per poter usufruire di questo usucapione?
    così facendo può lui signor A. far annullare il mio atto di proprietà scritto e registrato in maniera ufficiale da un Notaio?
    grazie …

  4. Per Salvo.
    Abbiamo letto volentieri la tua lettera, ma la situazione ci appare alquanto complessa, per cui ti suggeriamo di rivolgerti da un buon avvocato portandoti dietro tutta la documentazione che hai, sia riferita al tuo possesso, che a quello dl tuo comproprietario.
    Amedeu e c.

    • Mio padre ha costruito un palazzo 40 anni fa su un suo lotto del terreno ma si e’ trattenuto la proprieta di una fascia di 4 metti
      Del cortile per avere una servitu di passagggio al fondo contiguo di nostra proprieta…nel frattempo i condomini hanno utilizzato questa fascia per parcheggiare…hanno usucapito questa fascia ? Altra domanda se esiste un opera abusa in questa fascia di puo interrompere l’ usucapione? Grazie

      • Per Giovanna.
        Il fatto che i condomini abbiano usato per più di 20 anni tale terreno, in maniera pacifica, continua e pubblica, può avere innestato il fenomeno dell’usucapione.
        Il fatto che su tale terreno si trovi una costruzione abusiva può permettervi di denunciarla ai vigili urbani e all’ufficio tecnico comunale.
        Il pericolo è che la denuncia per lavori abusivi venga indirizzata a voi, in quanto proprietario sulla carta del terreno su cui sorge e per il quale (Quasi sicuramente) non è stata richiesta la conferma di possesso da parte dei condomini, al giudice.
        Anche in questo caso ti consigliamo di sentire un legale della tua zona.
        Amedeu e c.

  5. nel 2004 ho aquistato un rudere di montagna posto su una corte comune,i confini di questo rudere coincidono su due lati con la proprietà del mio vicino.(anche lui con diritto su tale corte )posso io acquisire il diritto di sporgere il mio tetto di 50 cm sul suo terreno, avendo: gli stessi diritti su tale corte,il muro laterale di cinfine in comune e parte del suo tetto scarica sul mio .Grazie di tutto.

  6. Per Luca.
    Dispiace veramente ma non riusciamo a comprendere il quesito.
    Amedeu e c.

  7. mio fratello vive nella casa di propieta di nostra madre senza contratto a uso gratuito da 21 anni l’appartamento puo passare a usocapione?

  8. Per Anna.
    Riteniamo che non sia fattibile, in quanto darebbe la possibilità a tantissimi figli di effettuare il passaggio della possesso del bene o meglio ancora della comproprietà (in quanto erede legittimo) con sistemi diversi da quelli previsti dalla legge, quale il testamento o la successione in caso di morte.
    (da verificare eventualmente anche le sentenze della C.C).
    Amedeu e c.

  9. Mio zio ha lasciato con regolare e rigistrato testamento una casa grande a cinque nipoti due dei quali hanno rinunciato alla quota in favore di altri due ricevendo il relativo controvalore. Poiche’ per una serie di motivi non si e’ potuto procedere alla regolare registrazione del possesso, ciascuna delle tre parti puo’ esercitare il diritto di usucapione essendo passati 14 anni ed entrare così in piena e documentata proprieta’ effettiva?

  10. Per Marilina.
    Per la tua domanda, alquanto impegnativa sotto l’aspetto giuridico, ti consigliamo di rivolgerti da un buon avvocato per avere tutti i ragguagli possibili.
    Amedeu e c.

  11. Grazie per la celere risposta.
    Dario

  12. Mia madre abita in un condominio che ha anche un basso fabbricato (di proprietà del condominio stesso) affittato come negozio. Il proprietario dell’alloggio del 1° piano, avendo il balcone all’altezza del tetto del fabbricato, ha messo un cancelletto alla ringhiera, ha piastrellato parte del tetto el’ha recintato: L’ha così trasformato in una terrazza, senza chiedere niente. E’ così da più di 20 anni. Ora ci sono delle infiltrazioni nel negozio e lui dice di non dover pagare null’altro che la quota condominiale. E’ vero o è possibile contestargli l’usucapione della cosa e quindi far pagare a lui parte dei lavori? sper di essermi spiegata. Grazie

  13. Per Manola.
    Più che dall’articolo 1122 del codice civile (che puoi leggere), tale trasformazione sembra rientrare nell’art 1102 sempre del c.c. che cita: “sono innovazioni che possono essere vietate quelle che cambiano o alterano la “destinazione” delle cose comuni (da tetto comune a terrazza di uso proprio) …..di cui all’uso ed allo stato di fatto creatosi fin dall’inizio del condominio”
    A ciò devi aggiungere il fatto che nel caso di riparazione di qualsiasi terrazza, al proprietario che la usa e la calpesta spettano la pavimentazione e l’impermeabilizzazione, al condominio (si parla di parte condominiale) gli intonaci laterali e sottostanti.
    Amedeu e c.

  14. Grazie mille.
    Manola

  15. Ho un garage in comproprieta con mio fratello,affittato senza contratto
    da più di 20 anni.Le persone che l´ho hanno in affitto,da più di un anno non
    pagano.Prima pagavano regolarmente.Hanno diritto di Usucapione?
    Noi abbiamo sempre rilasciato delle ricevute di pagamento.
    Cosa posso fare per buttarli fuori?Cosa mi succede se cambio la serratura
    e non potranno più entrare?rischio conseguenze legali?grazie.

    Antonino

  16. Per Antonino.
    Non agire mai di impulso, quindi evita di fare azioni quali “buttarli fuori” o “cambiare la serratura”, in quanto sono azioni che si ritorcerebbero contro di te.
    Per bloccare una eventuale usucapione, vedi se puoi interrompere i tempi con una breve lettera raccomandata RR.
    Poichè il contratto non esiste e l’affitto è irregolare, ti consigliamo di rivolgerti da un legale, facendogli vedere le ricevute e per una eventuale lettera da inviare agli interessati.
    Amedeu e c.

  17. Grazie per la risposta.
    Non capisco pero cosa si puÒ ritorcere contro di me,se io cambio la serratura
    quando la loro macchina non è dentro il Garage.Io sono il proprietario.
    Questo agli occhi della legge deve pur bastare.
    Per quanto mi risulta se io costruisco una casa in un terreno di non mia
    proprieta,tutto a mie spese,agli occhi della legge il vero proprietario sarà
    colui che risulta essere padrone del terreno.La lettera raccomandata che mi si consiglia non è stata ritirata ed è tornata indietro.Per usufruire della legge sull´usucapione è vero che si deve dimostrare di aver pagato l´ICI.Cosa che non è stata fatta da coloro che si stanno abusando del mio garage.
    Grazie mille Antonino

  18. Per Antonino.
    E’ pur vero che non ti pagano l’affitto, ma devi agire secondo la legge.
    Non si possono “buttare fuori” le persone e cambiare la serratura: neppure per un garage.
    Amedeu e c.

  19. Gentilissimi non so come formulare questa domanta ma tentero’. Io vivo in un’unita di tre appartamenti la mia unita sopra copre le due sottostanti di padre e figlio parenti fra loro , ma divise e non sono parenti con me . Abbiamo in comune la stradina interna che rira il fabbricato per riporre le auto in garage la stradina e di parte comune i signori sotto di me nel venire ad abitare anno piantato una siepe sulla stradina verso altro confine per mascherare delle brutture a confine dicendomi che loro sono nella maggioranza e io NO ‘ detto questo mi domando lo hanno fatto , ed e passato un bel po’ di tempo circa 12 anni ma cosi restando io perdo la promiscuita’ del fondo dove e piantata la siepe e cosa dovrei fare per non perdere i miei diritti . Distinti saluti Giuliano

  20. Per Giuliano.
    Ci devi scusare, ma la tua situazione ci appare poco chiara.
    Ti consigliamo di parlarne con un tecnico professionista della tua zona, che, dopo avere effettuato un sopralluogo, ti consiglierà su da farsi.
    Amedeu e c.

  21. sono proprietario di un box auto, posto in un condominio.
    da oltre 15 anni l’ho lasciato in uso gratuito ad un amico senza alcun contratto registrato e senza canone d’affitto con il solo accordo di provvedere lui al pagamento delle quote condominiali e occuparsi della manutenzione ordinaria.
    da qualche tempo non ci sentiamo più e qualche remora mi sta venendo circa l’eventualità di trovarmi la sgradita soprpresa di qualche rivendicazione di possesso prolungato nel tempo (usucapione?).
    sono sufficienti quale dimostrazione della continuità della mia proprietà i rendiconti annuali delle spese condominiali in cui è evidenziata la quota a mio carico quale proprietario dell’unità riconducibile al box in questione?
    lui certamente vivendo da molto tempo in quel palazzo, facilmente può acquisire testimonianze sull’utilizzo (possesso?) continuato pacifico, senza violenza e ininterrotto..
    preciso che non esiste nessuno scritto che attesti la situazione, tutto è stato sempre gestito verbalmente.
    le spese condominiali sono sempre state regolarmente pagate con emissione dei cedolini separati, a mio nome quelle relative al proprietario (di cui ho sempre ricevuto copia quietanzata dall’amministratore) e a suo nome quelle relative al residente.
    ringrazio per i consigli.

  22. ieri ho inserito un post con un quesito.
    come mai è stato cancellato?
    conteneva percaso situazioni non consone? a me non sembra.
    poi comunque, avendo indicato la mia email personale, potevate anche comunicarmelo.
    mi piacerebbe avere qualche spiegazione.
    grazie.

  23. è magicamente ricomparso…
    ieri sera dopo cena e fino a poco fa non era più visibile.
    chiedo scusa ma sarebbe bello capire.

  24. Per Andrea.
    La usucapione decennale scatta allorquando c’è buona fede; nel tuo caso hai seguitato a pagare le spese condominiali, delle quali hai una dimostrazione, per cui il tuo amico difficilmente potrà sostenere il contrario.
    Comunque, ti conviene scrivere una lettera per interrompere la usucapione ventennale e ti consigliamo di scriverla (sentito un legale).
    Amedeu e c

  25. Per Andrea.
    Ai commenti che ci mandano i lettori cerchiamo di rispondere sempre, anche quando dobbiamo consultare dei testi o delle leggi per farlo.
    I commenti vengono tutti approvati da noi per evitare l’inserimento di spam o di linguaggio non consono;
    soltanto l’utente che lo ha scritto può vederlo subito pubblicato, ma soltanto durante la stessa sessione. Se chiude e riapre il browser il commento non è più visibile finchè non lo approviamo noi.

    Amedeu e c.

  26. ho rilevato una pizzeria al taglio nel 1996.Esistente dal 1989 con canna fumaria. nel 2001 ho comprato l’immobile dai propretari con atto notarile.
    nel 2003 i stessi propretari vendono l’appartamento sopra il mio locale ad altre persone.
    gli interesati cominciano da subito dopo che anno comprato a reclamare per la canna fumaria a tutt’oggi. la mia domanda è:
    quale usucapione posso far valere il decennale o il ventennale.
    dai documenti in mio posesso la canna fumaria e antecedente al 1989 ma non si sa in che anno perche l’immobile e del 1950 e non si trovano altri documenti. posso far valere la decennale visto che la canna fumaria è stata sempre a servizio della pizzeria grazie

  27. Per Luigi.
    Non hai problemi per la ventennale in quanto si parla del 1989; per la decennale deve essere sempre appoggiata da un documento che certifichi “la buona fede” (autorizzazione scritta, contratto, ecc.)
    Però, potrebbe essere valida anche la documentazione di apertura della pizzeria con il progetto in Comune o presso i Vigili del Fuoco, dove sarà menzionata o addirittura disegnata la canna fumaria
    Se la canna fumaria è in cemento amianto, attenzione, perchè è cancherogena e possono fartela togliere.
    Amedeu e c.

  28. buongiorno, 15 anni ho fatto dei lavori di ristrutturazione ad un appartamento di 2 piani che era diviso da quello vicino da una scala comune che collegava i 2 livelli. Nella ristrutturazione ci siamo spartiti i metri quadri di questa scala, io ho preso il piano di sopra ed il mio vicino quello di sotto per ampliare gli appartamenti facendo 2 bagnetti. ognuno poi si è realizzato una scala a chiocciola privata all’interno dell’appartamento. abbiamo effettuato tutte le pratiche comunali ma nessun atto notarile per spartirci il bene comune. volendo sistemare le cose e aggiornare le planimetrie catastali ci possono esere gli estremi per una usucapione decennale di quelle porzioni di edificio o è necessario frazionare il bene comune e fare un atto notarile per diventarne effettivamente proprietari?
    grazie
    davide

  29. Per Davide.
    Ti conviene sentire un notaio.
    Comunque a nostro parere la via più logica da seguire è quella di un atto notarile con planimetrie catastali aggiornate.
    Amedeu e c.

  30. buona sera, ho acquistato da poco una cantina con camino, il problema è che il proprietario soprastante ha eliminato il pezzo di canna fumaria che andava dal suo pavimento al soffitto (in maniera clandestina senza impresa edile) dicendo di averlo potuto fare in quanto l’ha acquistato per usucapione dopo 20 anni di non utilizzo dal precedente proprietario della cantina, il problema è che la canna è destinata a servire esclusivamente la mia cantina. che fare? grazie.

  31. Per Giovanni.
    Poco.
    Devi cercare un altro luogo per realizzare la canna fumaria.
    Amedeu e c.

  32. quindi è nel giusto? ha potuto eliminare la canna perchè è diventata di sua proprietà?

  33. Per Giovanni.
    Non è corretto dire che “è diventata di sua proprietà”, in quanto il muro è sempre a comune; è il diritto di averla interrotta che è caduto in prescrizione dopo 20 anni.
    Amedeu e c.

  34. Buona sera a tutti.

    Mio zio ha sempre vissuto in una casa di mio nonno, senza contratto, diciamo in uso. Mio nonno è morto da circa 25 anni e mio zio morto da circa 20 anni.
    Oggi in quella casa vive mia zia, lasciatagli dagli altri eredi sempre in uso, nel corso degli anni mia zia ha edificato in un lotto di terreno adiacente la casa ma sempre di prorpietà di mio nonno.
    Nel 2010 vengo a sapere che nel 2007 la mia cuginetta ha fatta domanda di usucapione.
    Volevo sapere se tale sentenza è impugnabile e toglierne la proprietà.
    Grazie a tutti.

  35. Per Marco.
    Non ci è chiaro . Se tua zia ha costruito una casa adiacente, dove ha vissuto tutti questi anni ? In entrambe le case? Tua cugina, quale casa intende prendere per usufrutto?
    Tua zia è vissuta in una casa e tua cugina nell’altra?
    Comprendi?
    Come facciamo a cercare di darti una risposta.
    In ogni caso il primo consiglio che ti diamo è di rivolgerti da un legale, ma devi andarci chiarendo bene la situazione pregressa ed attuale
    Amedeu e c.

  36. ieri sera ho inserito un post e oggi non lo vedo piu come mai?

    grazie

  37. Per Andrea.
    Prova a riformularlo.
    Amedeu e c.

  38. Intanto Grazie!
    Capisco che la situazione e complicata.
    mia Zia ha vissuto e ampliato la casa che era di mio nonno e vissuto con mia cugina nella casa.
    Ora mia cugina ha chiesto l’usucapione di tutta la casa, ma considerando che la proprietà fa parte di una eredità e quindi non comprende solo quella casa ma anche dei piccoli lotti di terreni, può essere considerata un usucapione con vizi? è possibile annullare la sentenza del 2007?
    Spero di essere stato leggermente più chiaro.
    Grazie anticipato per la risposta.

  39. Per Marco.
    Sei stato chiaro, ma purtroppo, in questo caso, assolutamente non semplice, non possiamo aiutarti, in quanto ti occorre un legale, che vista la sentenza, vada alla ricerca di altre sentenze contrarie e ti imposti la pratica di opposizione.
    Amedeu e c.

  40. Buongiorno. Vorrei sapere se un Bar che ha esercitato la sua attività commerciale in un locale di sua proprietà all’interno di un Condominio, costruendo una piattaforma con sedie e tavolini sul cortile condominiale di proprietà comune possa, laddova gli venga chiesto dall’amministratore di rimuovere le opere anche tramite giudizio, invocare l’azione di usucapione anche se sono passati solo dieci anni anzichè i venti normalmente previsti.
    Ho sentito dire infatti da voci di corridoio che in questi casi potrebbe invocarsi un qualche diritto di ritenzione anche soltanto con il decorso dei dieci anni di possesso ininterrotto.
    Può dirmi se questo trova fondamento nel diritto ed, eventualmente, in quali articoli, leggi o sentenze?
    Grazie. Stefania.

  41. Per Stefania.
    Non siamo a conoscenza di sentenze a riguardo, che comunque puoi cercare, con pazienza, su internet: il fatto che un condominio costituito da più unità immobiliari, abbia tollerato la permanenza di tale attività, potrebbe in effetti avere un effetto negativo sulla vostra richiesta.
    In quanto l’usucapione decennale si applica quando vi è “buona fede”e con “titolo idoneo trascritto” (art.1159 del codice civile).
    In questo vostro caso, probabilmente non esiste il titolo idoneo trascritto, ma un giudice potrebbe valutare il fatto che in un intero condominio , per tale durata di tempo non vi sia stata alcuna lamentela.
    http://www.diritto-civile.it/Proprieta-e-Condominio/Possesso-di-buona-e-mala-fede-possesso-vale-titolo.html
    Amedeu e c.

  42. Grazie mille. Proseguirò le ricerche come mi ha consigliato.
    Stefania.

  43. Salve, ho acquistato casa nel 2000 e nel contratto di vendita esiste servitu’ di scolo acque bianche e nere nella limitrofa proprietà del mio confinante, il quale aveva consentito verbalmente alla servitu’ con il proprietario di allora.
    (questa servitu’ è stata consentita nel 1997 per la costruzione di un secondo bagno- ora il confinante mi ha otturato il tubo di scarico dicendo che non ho servitu’. Domanda..dopo 14 anni che esiste questa servitu’ lo puo’ fare? GRAZIE

  44. Per Barbara.
    Per lo scarico delle acque bianche (di pioggia), devono essere trascorsi 20 anni per preservare detta servitù, però se hai un contratto di compravendita dove esiste tale onere, occorrono solo 10 anni.
    Relativamente alla scolo delle acque nere , se le stesse non sono incanalate e non finiscono nella pubblica fognatura nera o in altro sistema consentito dalle vigenti leggi, puoi incorrere in una ordinanza del Sindaco e della ASL, per inquinamento.
    Quindi, prima di accertarti della validità di tale servitù devi verificare di non esporti ad una denuncia.
    Amedeu e c.

  45. Grazie Amedeu, so di non essere in regola con le norme vigenti. e lo siamo tutti- SE mi voglio mettere in regola lo posso fare da sola? e che spesa piu’ o meno dovrei affrontare? La mia zona non è servita da rete fognaria pubblica.Grazie ancora.

  46. Per Barbara.
    Devi rivolgerti da una ditta di zona per un preventivo.
    Amedeu e c.

  47. all’incirca 10 anni fà la mia vicinata mi chiese di comprare una striscia di terra a confine della mia proprietà per farci un marciapiede per evitare che l’umidità gli rovinasse il muro di casa sua. Io decisi di non venderglielo perchè avevo idea di farci un parcheggio per la mia auto ma se lo voleva nel frattempo fare gli avrei dato il permesso. Oggi lei rivendica il marciapiede malgrado sia sulla mia terra,non vuole che ci appoggio le mie cose che puntualmente entrando nella mia proprietà mi sposta. Può rivendicare l’usocapione?? che diritti gli dà aver speso dei soldi per il marciapiede?? Posso appoggiarci le mie cose?? Se sono ancora in tempo come posso fare per ritornarne in possesso?? La ringrazio e distinti saluti.

  48. Per Daniele.
    Anche se non è il caso della usucapione ventennale, il solo fatto di avergli consentito la costruzione del marciapiedi (sperando che tu non gli abbia rilasciato autorizzazioni scritte), può essere un aiuto per il vicino per l’applicazione dell’usucapione decennale.
    Ti conviene rivolgerti al più presto da un legale della tua zona.
    Amedeu e c.

  49. Grazie Amedeu per il consiglio

  50. Nel 1978 mio padre aquisto’ un appartamento con regolare contratto che comprendeva anche un locale lavanderia a piano terra ad uso esclusivo. Da controlli successivi si è venuti a scoprire che lo stesso locale era stato accatastato in comune con i due condomini ai piani superiori. Uno di questi ha rivendicato nel 1990 i propri diritti sul locale stesso (forse solo alla luce di tale controllo) per poi desistere quando gli fu prospettata l’usucapione decennale sullo stesso. Ora sembra ritornare sulla medesima richiesta poichè al catasto il locale è tuttora in comune. Dal 90 ad oggi l’usucapione (anche ventennale) dovrebbe metterci al riparo da ogni sorpresa? Ringrazio sin d’ora e saluto

  51. Per Giorgio.
    Per rendere valida l’usucapione, non basta siano trascorsi 20 anni, ma occorre al termine di questi una trascrizione.
    http://www.coffeenews.it/limportanza-di-sapere-cosa-e-la-trascrizione-di-un-bene-immobile
    Amedeu e c.

  52. Mio padre è morto nel 1992 ed era proprietario per il 50% della casa dove viveva mia nonna che ne era l’usufruttuario, fino al 2005 quando è morta.
    La casa era divisa per gli altri 5/10 tra i fratelli di mio padre. La casa è rimasta chiusa per alcuni anni poi un mio cugino ci è entrato, ha fatto modifiche e lavori, e ora ci abita; ha acquistato alcune parti da alcuni zii, ma quasi sicuramente senza passaggio di proprietà. Il mio timore è che lui possa avvalersi dell’usucapione, ma non so se il periodo parte dalla data di morte di mio padre (10/03/1992) o dalla morte della nonna che ne è rimasta usufruttuaria anche dopo la successione a noi figli. Mi sapete dare dei chiarimenti e cosa posso fare per bloccare questo. grazie. Elisabetta

  53. Per Elisabetta.
    Devi rivolgerti da un avvocato della tua zona, per interrompere l’usucapione, che altrimenti scatta dopo 20 anni dal 10/03/1992.
    Amedeu e c.

  54. Nel 1964 mio padre insieme al fratello ed un cugino acquistarono un lotto di terra e subito dopo aver registrato l’atto il cugino si chiama fuori e venne liquidato con denaro contante e una stretta di mano. I due fratelli si sono divisi il terreno e ognuno ha costruito nella sua metà una trifamiliare. Oggi che vogliono intestare gli appartamenti ai figli sembrano esserci problemi perchè nel vecchio atto del terreno risulta ancora intestato al cugino moro ormai da + di 10 anni. Premetto che la sanatoria è stata fatta a nome di mio padre per la parte che gli competeva e che sta pagando l’ici regolarmente a suo nome da sempre. Possiamo andare con questi documenti dal notaio e farci intestare gli appartamenti?

  55. Per Pasquale.
    Sentite un notaio della vostra zona, ma probabilmente occorrerà fare un atto di modifica, nel quale occorrerà la firma di tutti gli eredi del cugino.
    Amedeu e c.

  56. Salve,
    sono proprietaria di una casa di montagna, al mio confinante,molti anni fa (più di 10), mia zia quale precedente proprietaria dell’immobile ha dato delle stanze in utilizzo al vicino confinante che ha regolarmente chiuso e alle quali io non ho assolutamente accesso. Il problema è che al catasto queste stanze risultano ancora quale parte integrante del mio immobile, comportando quindi il pgamento da sempre dell’ici a mio carico. Cosa posso fare perchè sia il mio vicino a pagare l’ici e a metetrsi in regola? se non lo dovesse fare posso rientrare in possesso delle stanze?
    Grazie

  57. Per Francesca.
    Tua zia ha dato queste stanze bonariamente o le ha regolarmente cedute con contratto?
    Se è il primo caso, il vicino può applicare l’usucapione decennale, se in buona fede e con un atto scritto che lo dimostri.
    Per la regolarizzazione del catasto, deve prima regolarizzare il passaggio di proprietà, facendo effettuare, da un legale, la trascrizione della usucapione.
    Dopo di che dovrà effettuare le variazioni catastali.
    Segui quanto sopra con l’aiuto di un tecnico abilitato della tua zona.
    Amedeu e c.

  58. Ringrazio per la celere risposta.
    Sicuramente la casistica rientra nel primo caso ma nel momento in cui il vicino non dovesse procedere alla regolarizzazione del passaggio di proprietà, posso richiedere la restituzione dei vani non regolarizzati, e con quale procedura?
    La ringrazio di nuovo per la cortesia.

  59. Per Francesca.
    Seconda ipotesi.
    Con tutti gli atti, la documentazione (foto e scritti vari) e con le date esatte degli avvenimenti, devi recarti da un legale, per interrompere l’eventuale usucapione (forse ventennale, in quanto la decennale è molto difficile da ottenersi).
    E’ una pratica che naturalmente durerà nel tempo.
    Amedeu e c.

  60. La ringrazio.

  61. Salve a tutti, un paio di anni fa ho comprato casa, una porzione di uno stabile che si sviluppa tutto a piano terra. La mia proprietà ha quattro lati di cui uno confina con la restante parte dello stabile che appartiene al vecchio proprietario, due lati con due strade ad angolo e l’altro lato con un giardino che io ho sempre saputo essere del proprietario. Adesso per caso ho scoperto che il giardino non è suo e lui lo sta occupando per poterlo avere in usucapione trascorsi i venti anni. Cosa posso fare se anche io voglio curarmi un pezzo di terra, che lei dice di essere sua, in modo da poterlo avare anch’io in usucapione? Sono ancora in tempo visto che i 20 anni non sono passati? Grazie mille

  62. Per Jonny.
    Onestamente non ci è mai capitato il caso di avere 2 proprietari, in contemporanea, che cercano di ottenere l’usucapione.
    Comunque, per poterla ottenere, necessita usare in maniera continua e illimitata un bene per 10 anni, a secondo se una persona è in possesso di titoli scritti oppure 20 anni se è anche in mala fede.
    Chi deve opporsi all’usucapione è il proprietario del bene, il quale, prima di detto periodo, può interromperla, facendo valere i suoi diritti.
    Se una persona sta esercitando questo diritto da vari anni, un subentrante successivo, a nostro parere, dovrebbe avere meno possibilità di poterne usufruire.
    Riteniamo che questo sia il tuo caso.
    Dovresti sentire anche un legale della tua zona.
    Amedeu e c.

  63. Ho un terreno dato in affitto fino a 19 anni fà con regolare contratto.dopo 19 anni ci siamo accorti che la siepe che il confinante ha impiantato è 4 metri dentro la mia proprietà (calcolati da rilievi fatti dal geometra),oltre ad aver cambiato l’accesso alla sua proprietà spostando di (circa 5 metri verso la mia proprietà) l’accesso alla sua casa facendo una strada a ridosso della siepe. I metri lineari aquistati da questo signore circa 40 anni fa erano inferiori di 4 metri (verifica dall’atto d’aquisto),mentre io mi trovo con 4 metri in meno rispetto a quanto registrato al catasto.Lo spostamento della stradina e l’impianto della siepe è stato fatto 14 anni fà,ma nel progetto relativo alla ristrotturazione della casa non sono riportate le distanze dal confine. Abbiamo convocato questo signore dal giudice conciliatore ma il punto fermo era che il confine è giusto dovè ed è stato messo in base ad un ceppo presente sul terreno ad oggi sparito,e che quall’area è stata sempre usata da lui,dichiarazione smentita dal coltivatore.
    Grazie

  64. Per Alessandra.
    Non hai formulato la domanda.
    Comunque, ciò che conta è il rilievo strumentale che il tecnico abilitato (geometra) farà in base a dei punti fissi catastali.
    I termini di confine possono essere stati spostati e quindi vanno verificati).
    Una volta accertato e comprovato quanto sopra, devi stare attenta che non ti scatti l’usucapione (sembra che sia quella ventennale).
    Amedeu e c.

  65. buongiorno,mi chiamo laura e ho un problema:cioè quasi 20 anni fà mio padre ha acquistato un appartamento che pagato lui e mia madre cioè con soldi loro ,ma che ha intestato a me e mia sorella in parti uguali .poi mio padre è morto e mia madre ha mantenuto sempre la sua residenza in questa casa e anche io e mia sorella.solo che tre anni fà mia sorella ha tolto la residenza perchè è andata a vivere con il compagno lasciandoci mia madre a titolo gratuito e io invece continuo ad avere la residenza in questa casa anche se poi ho vissuto con il mio compagno.ad oggi io mi sono lasciata con il mio ex compagno e a causa di dissapori con mia madre vivo fuori casa ma vorrei vendere la mia parte ma mia madre dice che ha diritto d’abitazione perchè è la casa coniugale e perchè l’ha acquistata con soldi(assegni)suoi e di mio padre. e quindi non posso mandarla via.è vero?è possibile? ps:le bollette ,spese condominiali ecc.sono intestate a me e mia sorella e poi a maggio sono 20 anni in cui la casa è stata acquistata.vi sarei molto grati se poteste aiutarmi sono davvero disperata!!!graziee :laura

  66. Per Laura.
    Rispondiamo mal volentieri a questa tua domanda, in quanto, senza volere essere moralisti, non possiamo fare a meno di chiederci dove verrà parcheggiata tua madre.
    Comunque, non avendo tua madre un titolo effettivo di possesso della casa, può avanzare solo la lunga permanenza nella stessa come inquilina a titolo gratuito.
    Le nuove leggi hanno bloccato gli sfratti, se non quelli per morosità (e non è il caso di tua madre).
    Volendo mandare avanti la questione devi rivolgerti da un legale della tua zona.
    Amedeu e c.

  67. accanto a casa mia c’è la casa di mia cugina, della quale ho le chiavi da sempre, visto che lei non vive in Italia e me le ha lasciate per gestire piccole problematiche. Lei non dà più notizie di sè dal 1992. L’ho cercata e fatta cercare, ma non è stato possibile rintracciarla per informarla che negli anni la sua abitazione si è lesionata ed è ormai pericolante, oltretutto minaccia la mia casa. Pensavo di avviare una pratica per diventare proprietaria per usucapione, così da poter riparare la casa. Ho però un dubbio, l’ICI non pagata da mia cugina negli ultimi 20 anni dovrei pagarla io?
    Grazie

  68. io vi ringrazio per avermi cortesemente risposto ,ma i problemi con mia madre sono una cosa irrimediabile a causa della sua ignoranza e non amore ,e non credo di essere l’unica con problemi di questo genere.io purtroppo mi sono a causa sua ritrovata a essere costretta a tutelarmi e a fare cio’ che non avrei mai voluto, ma quando una madre non si comporta come tale ma come una sostituta di madre, non mi rimane che provvedere per il mio bene. e cmq rimane il fatto che dove vada ad abitare non sono problemi miei poichè è in una condizione economica MOOOLTO SUPERIORE alla mia ,ovvero percepisce pensione e redditi da immobili e non paga nè affitto nè mutuo, contro un mio misero stipendio da dipendente statale e pago un affitto con spese condominiali pari a piu’ della metà dello stipendio.grazie di cuore.

  69. Per Tatiana.
    L’ICI non dovrebbe essere una grossa preoccupazione, tanto più che l’immobile, come affermi è in condizioni di rudere o similare.
    Per la pratica di usucapione puoi avanzarla liberamente.
    Amedeu e c.

  70. Per Laura.
    Se è così, ci scusiamo con te.
    Amedeu e c.

  71. ma ci mancherebbe altro ,niente scuse, giustamente non sapendo! vi ringrazio io per l’attenzione e cortesia.grazie di cuore.laura :-)))

    ps. certe cose problemi che si hanno con familiari peggio ancora con propria madre o padre non dovrebbero succedere ,ma purtroppo accadono e sono cose spiacevoli di cui me ne rammarico molto e intristiscono .Non lo auguro nemmeno al mio peggior nemico .io sono una persona molto sensibile e vorrei che non succedessero mai , ma mi illudo .posso solo farmi nel possibile una corazza per non essere annientata e morire di dolore.EVVIVA LA VITAAA!!!:-))))))) un bacione a tutti..

  72. buongiorno,
    i miei genitori vivono da più di ventanni in una casa appartenente a 10 eredi fratelli di mia madre,la successione non si è aperta perchè mia nonna è ancora in vita.
    alla morte di mia nonna gli eredi possono in base all’art533 c.c. far uscire fuori di casa i mie visto che non c’è contratto di locazione
    i miei genitori sono comunque per 1/10 eredi
    grazie

  73. Per Fabio.
    L’art 533 e successivi, vanno letti con attenzione ed adeguati ad ogni singolo caso.
    Prima di arrivare ad un punto di non ritorno (la morte di tua nonna), è il caso che vi rivolgiate da un legale della vostra zona, possibilmente legato ad un sindacato per inquilini tipo il SUNIA , per farvi trovare preparati di fronte a eventuali richieste degli altri eredi.
    Amedeu e c.

  74. Buongiorno,
    mio padre ha in comproprietà con due sorelle e un nipote un terreno d più o meno 7000 mq; da un po’ di anni il terreno viene coltivato da un nipote (il figlio di una sorella, non il comproprietario), però non hanno mai formalizzato niente perchè lo vedevano come una cortesia al figlio di una sorella che, tra l’altro, è comproprietaria. Mio padre insieme all’altra sorella hanno sempre pagato tutte le spese e mio padre è anche proprietario del contratto dell’acqua potabile sul terreno. Ora mio padre vorrebbe dividere e vedrebbe il consenso degli altri comproprietari, tranne di una sorella (madre di quel nipote che coltiva il terreno) perchè afferma che ormai il terreno è di proprietà del figlio. Abbiamo quindi capito che vogliono fare l’usucapione, possono farlo? Come possiamo fare per bloccarlo? Consideri che le spese sono state pagate tutte da mio padre e da un’altra sorella nel corso degli anni, mio padre è proprietario dell’acqua potabil e ne paga tutte l spese, ho delle fotografie di mio padre sul terreno ed, inoltre, ho una lettera di incarico di questa sorella (la madre del nipote che coltiva) fattaad un geometra che afferma chiaramente di essere comproprietaria e agire solo dopo aver avuto autorizzazione dagli altri.

  75. Per Anto.
    Possono sorgere dei dubbi se trattasi di usucapione decennale o ventennale.
    Con gli atti che avete, anche con la copia della lettera della quale parli, devi recarti da un legale della tua zona, il quale potrà, eventualmente, mandare una lettera di interruzione dell’usucapione alla sorella col nipote.
    Amedeu e c.

  76. Buongiorno,
    anni fa un condomino del palazzo aveva chiesto di trasformare una parte del tetto in una terrazza per suo uso esclusivo. L’assemblea (non all’unanimità) ha concesso il permesso e, in cambio, il proprietario si è impegnato a sostenere le spese per eventuali danni anche se in futuro avesse venduto l’appartamento. Ora il nuovo proprietario ha effettuato degli interventi sulla terrazza, perchè vi erano delle infiltrazioni e chiede la ripartizione delle spese fra tutti i condomini. Ma l’impegno che si era preso il vecchio proprietario non vale anche per lui? Il condominio potrebbe chiedergli di demolire la terrazza o il nuovo proprietario ha usucapito il diritto di tenersela?
    Grazie mille.

  77. Per Sabrina.
    Difficile a fargliela demolire, in quanto l’assemblea condominiale verbalizza tutte le riunioni, e certamente, cercando troverete il verbale con il quale avete consentito tale ristrutturazione del tetto ed imposto l’onere al condomino.Una volta trovato, si tratta di farlo presente “per scritto” al nuovo inquilino.
    Dovrebbe essere l’amministratore condominiale a fare tutte queste operazioni.
    Amedeu e c.

  78. Salve mi chiamo Calogero, vorrei porle un quesito. Mia madre e le sue tre sorelle sono comproprietarie di un bene indiviso che consiste in due stabili separati, composti da quattro appartamenti. Su un appartamento è stato abusivamente costruita da circa venti anni, da parte del marito di una delle sorelle, una mansarda comunicante dall’interno con l’appartamento sottostante. Tale mansarda è stata accatastata a nome del marito. Vorrei sapere se il marito potrebbe legalmente entrare nella divisione totale degli immobili.

    In attesa di una risposta le porgo i mie più cordiali saluti.

    • Per Calogero.
      Il catasto non è probatorio, cioè non costituisce prova di legge.
      Ciò che conta sono i contratti.
      Puoi fare una verifica presso l’Agenzia dei Registri Immobiliari (Ufficio Ipoteche) e chiedere le trascrizioni a favore e contro tale tuo parente.
      Se non compare, costui non ha alcun diritto.
      Potrebbe avanzare richiesta di usucapione ventennale, ma per fare ciò la mansarda deve essere regolarmente autorizzata dal Comune.
      Amedeu e c.

  79. salve, vorrei porre un mio problema. ho una casa di proprietà, attaccata alla mia c’è una stanza che era di proprietà di mio nonno, ormai deceduto da cinque anni e quindi entrata nell’eredità di cinque figli.
    questa stanza però viene inclusa nel recinto di casa mia e al piano superiore di questa stanza c’è la mia casa che si estende su due piani, per intenderci sopra a questa stanza c’è la stanza di mia figlia. ora,mio nonno ha vissuto con me per più di vent’anni perchè rimasto vedovo e alcune mie cose sono anche in questa stanza. posso dimostrare di aver usucapito questa stanza, considerato anche il fatto che rientra nel mio recinto?altrimenti cosa posso fare considerato che gli altri eredi non vogliono lasciarla a me?grazie e spero di essere stata chiara

    • Per Sabrina
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il nonno) non possono servire per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  80. salve e grazie per l’attenzione.
    sono un tecnico (ingegnere -poco esperto del settore) a cui un cliente, comproprietario di un bene – in particolare una casa-, ha chiesto quali sono i documenti che servono per poter intentare una pratica di usucapione. preso alla sprovvista ho risposto (FARFUGLIATO):
    1) atto di provenienza del bene sia per il mio cliente che per il cointestato;
    2) prove testimoniali che provino l’uso esclusivo (per il mio cliente) del bene;
    3) prove documentali (bollette, ici, ……..)
    4) certificato di morte del cointestato (che a detta sua è morto da più di 20 anni)
    non ho saputo dire altro……………….
    A) ho detto bene????
    B) ci sono altre cose da produrre?????
    C) qual’è la prassi corretta per intentare causa per usucapione

    per il cointestato, morto da più di 20 anni, non esiste successione e gli eredi non hanno mai avanzato diritti su l bene in questione.
    in realtà il mio cliente non è solo: insieme a lui ci sono la moglie e i figli e tutti insieme vorrebbero fare causa per usucapione. cambia qualcosa ?????

    saluti e buon lavoro
    roberto

    • Per Roberto.
      La cosa più importante, per completare un processo di usucapione, è la trascrizione della sentenza (Art 2651 del codice civile) che deve “accertare” l’usucapione.
      Detta sentenza non deve “riconoscere” una usucapione, ma solo prendere atto che la stessa sussiste (è avvenuta per il trascorso periodo previsto dalla legge).
      Solo dopo la trascrizione della sentenza il tuo cliente potrà entrare in possesso del bene
      La giurisprudenza in caso di materia di usucapione è vastissima e discorde in molti punti.
      Relativamente al tuo cliente, si consiglia di seguire la via di cui sopra e di fargli contattare un avvocato, il quale, in base ad una ricostruzione dei fatti, dei luoghi e delle date, gli chiederà quegli atti che gli potranno servire.
      E’ inutile, al momento, fargli ricercare foto, testimoni, fogli ecc, che magari non gli potranno essere utili.
      Amedeu e c.

  81. Salve
    la nostra situazione è questa: più di 30 anni fà, il nonno di mio marito e suo figlio hanno dato un terreno a mia suocera per potersi costruire una casa, questo terreno fà parte di un podere che era stato acquistato dagli stessi dalla Ex Opera Nazionale Combattenti e per una clausola di contratto era allora indivisibile sino alla fine del pagamento dello stesso alla Ex O.N.C..
    Per poter costruire la casa è stato fatto, in comune, un atto nel quale si dichiara la volontà del padre e del fratello di mia suocera di cedere questo terreno alla stessa per la costruzione.
    Questo terreno è stato così intestato a nome di tutti e tre, di conseguenza anche la casa al momento dell’accatastamento è stata registrata a nome degli stessi tre.
    Ora vorrei sapere visto che ormai sono passati più di vent’anni, che non c’è dubbio su chi abbia costruito la casa, che ici e tutte le varie spese sono state sostenute da mia suocera e che ci hanno sempre abitato in modo continuativo come possiamo far valere il diritto di usucapione? Cosa dobbiamo presentare e dove?
    vi ringrazio e vi saluto
    Savina

    • Per Savina.
      Ti riportiamo pari pari una risposta che abbiamo dato a un nostro lettore alcuni giorni fa:
      ” La cosa più importante, per completare un processo di usucapione, è la trascrizione della sentenza (Art 2651 del codice civile) che deve “accertare” l’usucapione.
      Detta sentenza non deve “riconoscere” una usucapione, ma solo prendere atto che la stessa sussiste (è avvenuta per il trascorso periodo previsto dalla legge).
      Solo dopo la trascrizione della sentenza il tuo cliente potrà entrare in possesso del bene
      La giurisprudenza in caso di materia di usucapione è vastissima e discorde in molti punti.
      Relativamente al tuo cliente, si consiglia di seguire la via di cui sopra e di fargli contattare un avvocato, il quale, in base ad una ricostruzione dei fatti, dei luoghi e delle date, gli chiederà quegli atti che gli potranno servire.
      E’ inutile, al momento, fargli ricercare foto, testimoni, fogli ecc, che magari non gli potranno essere utili”
      Amedeu e c.

  82. grazie Amedeu e c.

  83. salve.sono propietario di un immobile al 84% aquistato con regolare atto di compravendita.nel ottobre del 2005. Potrei usufruire del diritto, di usucopione decennale,visto che abito nel immobile,e pago,regolarmente le tasse x l’intero immobile.Ad oggi il restante 16% del immobile non ha fatto nessun tipo di richiesta sia da erede o di vendita .

    Distinti saluti.

    • Per Pietro.
      Dovresti attendere il 2015 pr l’usucapione decennale.
      Però abbiamo dei forti dubbi che tu possa servirtene; mentre altra cosa è la ventennle.
      Questo, in quanto a monte, avete un contratto di tacito assenso, di una situazione che poi non è cambiata.
      Amedeu e c.

  84. Allora,come si ottiene l’usucopione decenale: gentilmente può delucitarmi .

    Distintui saluti.

    • Per Pietro.
      Ci limitiamo a dire le cose come sono, in base a quanto ci dice il lettore.
      L’articolo 1147 del codice civile cita testualmente: “E’ possessore in buona fede chi possiede ignorando di ledere l’altrui diritto………”
      Sono trascorsi sette annni dall’acquisto e stai pensando già all’usucapione.
      Non si può parlare di buona fede.
      Amedeu e c.

  85. Buon giorno, vi sarei grato se poteste rispondere al seguente quisito:
    abito in uno stabile di 11 appartamenti. Adiacente al plesso c’è un’area scoperta condominiale che all’atto del rogito il costruttore assegnò in via esclusiva solo a 6 persone su 11.
    Premetto che tale area scoperta ha una forma trapezoidale la cui forma non permette a tutti gli assegnatari di farne uso. Solo 3 posti possono essere utilizzati comodamente.
    Uno dei 6 assegnatari, pur non essendogli stato assegnato nel rogito alcun numero fisso ove parcheggiare stabilmente le sue 2 macchine, approfittando del fatto che non tutti, come sopra detto, possono utilizzare i posti auto per la forma stretta dell’area, ha sempre parcheggiato le sue 2 auto nei primi 2 comodi posti dove è più ampio lo spazio.
    Gli ho fatto notare che sul suo atto di acquisto non gli era stato assegnato alcun numero fisso dove parcheggiare, per cui i 6 posti auto andavano utilizzati a rotazione da tutti gli assegnatari. Lui mi ha risposto che i primi due posti erano i suoi che il notaio, nell’atto del rogito e senza metterlo per iscritto, gli disse di utilizzare.
    Ad oggi non vi è stato modo di fargli cambiare idea, dice di essersi informato dal notaio sottoscrittore del rogito che, evidentemente ha confermato la sua versione.
    Per quanto sopra espostoLe, Le chiedo se le pretese di detta persona siano giustificate. Se non sono giustificate cosa gli da questa sicurezza e su cosa, secondo Lei si basa la certezza di questa persona? E’ possibile che avendo parcheggiato le sue auto per tanti anni abbia acquisito l’usucapione sui primi 2 posti citati? E perchè tutto ciò, se fosse vero, è possibile visto che l’area è stata assegnata e pagata da tutti e 6 gli assegnatari che hanno pari diritto di parcheggiare dove vogliono e che non lo hanno potuto fare perchè sono stati impediti sia dal fatto che l’area non è sufficiente per parcheggiare le 6 macchine, sia dal fatto che la persona che si arroga il diritto dei primi 2 posti ce lo impedisce?
    La ringrazio vivamente per la Sua cortese attenzione e nell’attesa Le porgo i miei più cordiali e deferenti saluti.
    Antonio

    • Per Antonio.
      Se non è scritto in alcun atto il condomino non può avanzare alcuna pretesa.
      Il fatto che il notaio gli abbia dato verbalmente l’autorizzazione è una pura invenzione di costui.
      Evidentemente approfitta della buona fede degli altri comproprietari.
      Non dovete comunque confermargli per scritto che costui li ha usati in maniera continua, pubblicamentee e per un periodo superiore di 10 anni, in quanto avalleresti un eventuale suo diritto di usucapione.
      Una vostra eventuale lettera (meglio se scritta da un legale) dovrebbe richiamare il condomino a non usare quasi sempre tali postio auto e di lasciarli usufruire anche agli altri.
      Amedeu e c.

  86. Salve.Mia madre vive in un appartamento dal 1979.L`appartamento fu occupato dopo versamento di 25 milioni lire,ma senza alcun contratto.Cio `che rimane e`un foglio scritto a mano in cui sia mio padre che il proprietario attestavano l`avvenuto pagamento.Ci sono poi ovviamente ulteriori prove della presenza (bollette luce-telefono).Il palazzo in questione fu utilizzato per ospitare I terremotati di Irpinia 1980,e per tale motivo molti anni sono passati senza alcuna richiesta,ed il proprietario e`deceduto.Ad inizio anni 2000 la figlia del proprietario si e`fatta viva ed e`iniziato un lungo percorso che ha portato ad una decisione del tribunale che l`usucapione richiesta da mia madre e da alcuni altri “proprietari” in analoga situazione non aveva ragione d`essere in quanto il foglio firmato per il versamento non aveva alcun valore.Sarei grato una vostra opinione anche in relazione ad un possibile appello (conviene farlo o no?) e se esistono ancora margini per far valere usucapione (mia madre e`in quell`appartamento ormai da 33 anni!).Grazie ,Saluti

    • Per Giustino.
      Ci domandiamo perchè in fase di giudizio non sia stato preso molto in considerazione il foglio scritto a mano (si presuppone del fu ex proprietario, altrimenti non avrebbe molto valore – certificato, eventualmente, con perizia calligrafica) nel quale si attestava l’avvenuto pagamento (di 25 milioni?) e si identificava il bene oggetto delll’accordo (?).
      Del versamento dei 25 milioni avrete portato anche le prova dei bonifici bancari o di possibili assegni?
      Tutti questi elementi (sempre ammesso che vi siano), dovrebbero avervi portato ad un riconoscimento della usucapione decennale (se avete usufruito per 10 anni ed oltre in maniera continuativa e pubblicamente del bene – fino al 2000); altrimenti come si può spiegare il pagamento di una somma così ingente?
      Si porrebbe anche il problema della sua restituzione (anche se a scomputo degli eventuali affitti non pagati)
      Fra l’altro, l’usucapione in buona fede è regolata dall’art. 1147 del codice civile, che cita testualmente:
      ”E’ possessore in buona fede chi possiede ignorando di ledere l’altrui diritto.
      La buona fede è presunta e basta che vi sia stata al tempo dell’acquisto”
      Sono nostre considerazioni, fatte, non conoscendo appieno la situazione reale.
      Controllate, se nella sentenza sono state affrontate e risolte.
      Amedeu e c.

  87. Ho annesso al mio appartamento (al PT) una cantina ad “uso esclusivo” situata al piano interrato.
    Ho costruito una scala interna che dal mio appartamento raggiungere direttamente la stessa cantina.
    Quindi ho demolito la scala interna che scendeva nella cantina per non uscire dal mio appartamento ogni qualvolta dovevo usufruire della cantina.

    La domanda che vorrei rivolgervi è la seguente: se la cantina è di “uso esclusivo” del mio appartamento potevo abbattere la scala inerna ad essa ? I condomini possono sollevare delle questioni ?

    • Per Stefano.
      Si spera che tu abbia chiesto le autorizzazioni comunali, poichè, in caso contrario la tua domanda diventa superflua, in quanto diventeresti “ricattabile” da tutto il condominio (per eventuali lavori abusivi).
      In caso contrario, se non hai manomesso strutture murarie portanti (e quindi comuni a tutti i condomini), non avevi l’obbligo di chiedere la loro autorizzazione.
      Amedeu e c.

  88. Abito da 34 anni in una casa dell’istituto autonomo case popolari, da 9 anni ho acquistato l’immobile con regolare contratto dal notaio.
    Circa un mese fà l’inquilino sopra la mia abitazione mi contesta il possesso illegale della sua cantina. Abbiamo controllato il catasto e in effetti l’istituto autonomo al momento dell’assegnazione della casa ha consegnato a noi le chiavi dell’appartamento, della cantina e del garage. Adesso volevo sapere se è maturato l’usocapione della cantina per potermi appellare alla richiesta dell’inquilino, non tanto per il locale cantina ma perchè ormai l’ho tutta ristrutturata e abilitata ai miei fabbisogni anche perchè questa è un po più grande, quindi un grosso problema riadattare i miei mobili alla cantina più piccola.
    Mi sono rivolta all’istituto delle case popolari per comunicare il loro errore e quindi chiedere aiuto, ma questi se ne sono lavate le mani, mi sono rivolta a un legale e questi mi ha detto che bisogna fare una causa e aspettare ik giudizio finale del giudice.
    Se potete in qualche modo consigliarmi il da farsi, ve ne sarei molto grata tenendo conto che vivo con mio marito di pensione e avrei molta difficoltà a investire denaro per improntare una causa che dicono costi minimo 5000 euro.
    Nell’attesa vi ringrazio

    • Per Rando.
      Ciò che conta è il contratto di acquisto con le Case Popolari; devi leggere il suo contenuto e la escrizione dei beni a te ceduti in vendita.
      Da tale lettura (che però avrà effettuato il tuo legale) potrai sapere come muoverti.
      Se per esempio, allegata al contratto, c’è una planimetria esplicatrice, oppure sono citati gli estremi catastali della cantina (particella, subalterno, categoria, mq, ecc), potrai sapere esattamente cosa hai acquistato.
      Alcune volte non si da molta importanza a tali indicazioni, dove invece sta la soluzione di molti problemi.
      Per quanto riguarda l’usucapione, precedentemente ai 9 anni trascorsi dall’acquisto (potevano essere 10 e applicavi l’usucapione in buona fede) eri una inquilina e non proprietaria della casa e della cantina, per cui ti occorrerebbe, come detto dal legale, un causa di riconoscimento giudiziale.
      In ogni caso, per i lavori effettuati, se hai le fatture , queste ti potranno servire per dimostrare in una eventuale causa, la buona fede.
      Amedeu e c.

  89. salve.vorrei sapere se e posiblile occupare una casa cantoniera abbandonata di piu di 12 anni ed investire dei soldi per la sistemazione per poterci abitare e poi di fare usocapione?devo andare da un avocato o un notaio?

    • Per Cristina.
      La casa cantoniera è di proprietà dello Stato o di altri Enti Pubblici?
      In questo caso non sarebbe possibile applicare l’usucapione.
      Qualora fosse di una società privata, invece puoi seguire quella via.
      Amedeu e c.

  90. buongiorno, vorrei gentilmente sapere se il diritto di abitazione (non usufrutto) che io proprietaria di una casa lascio a mio padre vedovo, un giorno che lui dovesse andar a miglior vita puo’ passare automaticamente alla sua attuale convivente per acquisizione dell’usucapione ventennale (vivendo insieme) oppure va a morire con la morte di mio padre.
    Secondo quesito è: e se loro si sposano anzichè convivere questo diritto di abitazione fatto a mio padre prima del matrimonio passa automaticamente a lei dopo 20 anni ? grazie mille per un vostro gentile riscontro. Jessica

    • Per Jessica.
      Gli articoli del codice civile che si interessano del dirito di abitazione sono i 1021/1026.
      Però devi fare riferimento, anche all’articolo 540 comma 2 del codice civile.
      Per il resto, ti consigliamo di sentire il parere di un legale esperto in materia.
      Amedeu e c

  91. Grazie per la vostra risposta.
    Ma allora vi chiedo: io nudo proprietario – mio padre usufruttuario, io posso vendere la nuda proprietà ad una terza persona o l’usufruttuario ha il diritto di prelazione ?

    • Per Jessica
      Il nudo proprietario può può vendere solo la nuda proprietà dell’appartamento, (a prezzi ragionevolmente ridotti rispetto all’età dell’usufruttuario). L’usufruttuario invece dispone del bene, può abitarci, può affittarlo ad altri (a meno che non ci sia diversa disposizione sul contratto di usufrutto).
      Non ha però diritto di prelazione sulla vendita del bene (sempre della nuda proprietà).
      Amedeu e c.

  92. Salve, vorrei porvi un problema
    vorrei cortesemente sapere se è possibile usucapire un bene (acquistato con scrittura privata non registrata) soggetto a fallimento di cui il possessore ha sempre avuto la disponibilità del bene protratto per oltre 20anni anche durante il fallimento dato che il curatore non ha mai rivendicato il bene.
    Il quesito che vorrei porvi è se la procedura fallimentare di per sè o la domanda per essere riconosciuto creditore chirografario (ammessa dal giudice) possano interrompere i termini per l’usucapione. In attesa di una vostra risposta vi porgo cordiali saluti. Maria

    • Per Maria.
      Di regola, l’usucapione non va riconosciuta dal giudice, ma automaticamente “scatta” al termine dei venti anni.
      La trascrizione che deve seguire, serve solo a riconoscere un diritto acquisito.
      C’è però una scrittura privata che è stata ammessa dal giudice, ed in base alla quale il processo dell’usucapione verrebbe ad interrompersi, (secondo il nostro parere) se la stessa scrittura fosse stata presentata in itinere, prima della scadenza del 20° anno .
      Trascorsi i 20 anni, sia pure in presenza di una prova chirografaria giudicata valida, ma presentata in ritardo, l’usucapione si è conclusa, per cui il creditore non dovrebbe avanzare richiesta alcuna.
      Si consiglia di sentire un avvocato di zona per ulteriori chiarimenti.
      Amedeu e c.

  93. salve amedeu
    avendo io e miei fratelli la casa dove abitiamo di proprieta dal 1991-con l’usuftrutto di nostra madre vivente possiamo noi avere diritto dell’usucapione
    e pagare l,ici come prima casa e non come seconda casa non avendo nostra madre mai usufrito del bene e mai fatto nessuna richiesta di usufrire. ed essendo passato piu di ventanni.saluti

    • Per Luigi.
      Non è molto chiaro.
      Avete una casa in proprietà, e di questa casa ha l’usufrutto vostra madre?
      E’ così?
      Però avete una seconda casa?
      Se è così, per la seconda casa dovete pagare l’IMU come tale e per la 1^ casa idem come tale.
      Amedeu e c.

  94. Dopo 25 anni mi sono separato da mia moglie. La casa familiare è stata divisa in 2 parti (una parte per ciascuno dei coniugi) ed è al piano di sopra dell’abitazione di mio suocero che 25 anni fa ci mi vendette l’appartamento. La mia macchina l’ho sempre parcheggiata nel cortile di mio suocero col suo accordo, ma adesso mi vuole impedire di parcheggiare l’auto perchè nell’atto a suo tempo stipulato non compare la vendita del posto auto. Ho qualche diritto oppure sono obbligato ad andare via?

    • Per Giorgio.
      Se hai parcheggiato la tua auto, per più di 20 anni, in maniera continuativa e mai interrotta, puoi avanzare un diritto di servitù (per usucapione).
      Cioè, da quello che ci dici, l’usucapione è già in essere; ti serve solo un legale per trascriverla.
      Amedeu e c.

  95. Ho acquistato a febbraio 2012 un immobile all’asta. Il precedente proprietario era entrato in possesso del terreno nel marzo del 1996. Dal 1996 il proprietario in una parte del terreno ha costruito una casa e nell’altra parte del medesimo terreno il padre del vecchio proprietario l’ha coltivato ad orto. Io sono entrato in possesso secondo sentenza di tutto il terreno e della casa. Il proprietario si è visto pignorare la casa nel 2007. Ho potuto accedere all’immobile solo da poche settimane e mi sono accorto che il padre continua a coltivare lì’orto e utilizzare il mio terreno come deposito per alcune cose.
    Può avviare una causa di usocapione? Come mi posso tutelare visto che l’immobile è al grezzo quindi non ci abito e non posso andarci tutti i giorni?
    Grazie
    Emanuele

    • Per Emanuele.
      E’ sufficiente una lettera raccomandata con RR inviata ogni pochi anni a chiarimento del tuo diritto di proprietà, e la tua presenza reiterata ogni tanto tempo, in maniera da interrompere eventuali periodi decennali o ventennali.
      Comunque consultati anche con un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  96. Buongiorno,
    vorrei sottoporvi la mia situazione per capire il vostro pensiero in merito.
    Alla morte di mia nonna, (da oltre 20 anni), la stessa lascia in eredità ai tre figli una palazzina con 3 appartamenti nella quale da 40 anni ognuno vive in uno di essi come fosse proprietario esclusivo. Dico fosse perchè la divisione dei beni mai è stata effettuata, vi è solamente la successione ai 3 figli.
    Deceduto mio padre, siamo subentrati nella quota di successione spettante.
    Quello che vorrei sapere, e se potevamo chiedere l’usucapione per la casa visti gli oltre 20 anni di possesso in buona fede dell’appartamento?
    Nessuno degli altri infatti a mai preteso nulla come noi mai abbiamo preteso da loro per gli appartamenti che da tacito accordo erano abitati nello stato attuale, ognuno nel suo.
    Può un erede rivendicare il nostro appartamento?
    Ci sono gli estremi per esercitare l’usucapione?
    In attesa di divisione/usucapione possiamo fare lavori di ristrutturazione interna all’appartamento senza toccare le parti strutturali senza chiedere il permesso agli altri eredi?
    Grazie
    Tony

    • Per Tony.
      Se è avvenuta la successione senza assegnazione dei beni, ma di fatto la stessa esiste da più di 40 anni, perchè andarsi a cercare l’usucapione.
      Conviene portare a termine la successione con la divisione come è in essere.
      Comunque senti un notaio dellatua zona, in quanto vi calcolerà le spese relative, oltre che a informarvi su tale possibilità.

      Amedeu e c.

  97. Sono proprietario di un terreno si circa 1 ettaro in Puglia ma v ivo a Roma, vorrei sapere se mio padre che da circa 8 anni lo coltiva e ne prende i profitti può diventare uaucapione ? Grazie .

  98. mio fratello con la moglie ha abitato nella casa di proprietà della mamma e papà dal 1982. Alla morte del papà ha ereditato il 50% edll’immobile indiviso.
    Mio fratello è morto nel settembre del 2009,non avendo figli, la quota dell’immobile risulta essere così composta:
    Moglie 16/48-mamma 30/48, sorella e fratello 1/48.
    va precisato che la mamma è ancora vita , ha sempre pagato l’Ici. e alla sua morte la sua quota del 50% va agli eredi, la sottoscritta più un fratello.
    La vedova chiede che vanga riconosciuta la proprietà per usocapione.
    E’ legittima la richiesta?.
    grazie

  99. Buongiorno,

    grazie per la risposta data in precedenza.
    Come vostro consiglio sto cercando di chiudere la divisione in maniera bonaria ma senza risultati. Un erede non vuole andare avanti con la divisione. A parte la mediazione e la successiva causa legale, mi sono rivolto ad un avvocato il quale mi ha detto che tra eredi non è possibile esercitare l’usucapione dell’appartamento in cui vivo da più di 40 anni in buona fede, in quanto ho già il titolo come proprietario. Infatti io chiedo l’usucapione ai restanti proprietari.
    E vero quel che dice l’avvocato?
    Un altro avvocato invece mi ha detto che in causa legale, alla richiesta di giungere alla divisione giudiziale per il mio appartamento posso chiedere l’usucapione. Chi ha ragione?
    Grazie
    Tony

    • Per Tony.
      Non puoi chiederci di fare come re Salomone, che fra le due madri in lite per il figlio prese la spada per dividerlo in due.
      Ti diamo un consiglio: vai da un terzo legale e poi segui la maggioranza.
      Amedeu e c.

  100. Buongiorno.
    Mia nonna e mia madre in seguito alla successione per la morte di mio nonno sono eredi di una porzione di una casa appartenuta alla madre di mia nonno e di cui mio nonno era erede insieme a suoi 4 fratelli anch’essi deceduti e con altri eredi.La casa in questione dopo la morte della proprietaria non è mai stata nè abitata nè utilizzata da nessuno,ma mia nonna e mio nonno sono stati gli unici a pagare le bollette di luce e tassa sui rifiuti(bollette intestate alla proprietaria deceduta e di cui siamo ancora in possesso delle ricevute) dal 1988 al 1998,dopodichè la luce è stata staccata e la tassa sui rifiuti non è stata più pagata in quanto la casa è stata dichiarata disabitata.
    Vorremmo sapere se è possibile chiederne l’acquisto della proprietà per usucapione.
    Grazie e saluti.

    • Per Caterina.
      E’ una situazione alquanto attrigata e complessa, per la quale ti occorre il parere di un legale della tua zona, al quale dovrai portare la documentazione che possiedi, riferita a detta casa.
      Probabilmente ci saranno regolarizzare le successioni.
      Amedeu e c.

  101. Ciao ti chiedevo un’informazione.Siamo in affitto in una casa da oltre 20 anni,a causa del terremoto la casa è inagibile,e il proprietario ha deciso di venderla.Siccome sono 3 i proprietari di questa casa,la madre e le 2 figlie,è sorto un problema.La madre siccome anziana e non capace di intendere,nonostante la figlia abbia la delega,per poter vendere anche la sua parte c’è da andare dal giudice.Allora loro mi hanno detto che siccome siamo dentro da oltre 20 anni potremmo acquistarla come usucapione,e evitare di aspettare tutta la burocrazia,visto che vorremmo poter metterla a posto e rientrare in casa.In questo modo detto da loro,aggireremo l’ostacolo di dover andare dal giudice.Siccome hanno venduto un’altro appartamento,a causa della signora anziana,il signore che l’ha acquistata,è proprietario per le 2 parti delle figlie,e non per la parte dell’anziana che stanno apettando il giudice da oltre 1 anno.Ci sono dei problemi a prenderla come usucapione?ma mi spieghi poi con i soldi come li facciamo figurare?In più come funziona l’usucapione?Grazie mille Anna

    • Per Anna.
      Prima di procedere ad un passo del genere e dare soldi in anticipo per una “usucapione”, ti consigliamo di parlarne con un avvocato della tua zona.
      L’usucapione la si acquista gratuitamente quando ci sono i termini per acquistarla.
      Leggi questo fra i diversi articoli che abbiamo fatto su tale argomento
      http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale
      Fra l’altro se avete pagato regolarmente l’affitto (Fino al momento del terremoto – e quale terremoto?) non vediamo come possiate fare.
      Segui il nostro consiglio.
      Amedeu e c.

  102. Occupo uno spazio (garage) dalla sua costruzione, 40/anni; dimostrabile attraverso testimonianze in quanto ad insaputa di tutto il condominio sorge su superfice abusiva, come altri posti auto.
    La sua occupazione e’ dimostrabile con documenti ufficiali dal 1986, (richiesta di condono per cambio di destinazione da cantine a garage, alla quale e’ allegata scheda tecnica, larghezza, lunghezza ed altezza, oltre a documenti fotografici)
    La concessione edilizia è stata rilasciata dall’ufficio tecnico del comune nel 1998 (dodici anni dopo la richiesta).
    Il calcolo dei tempi necessari alla maturazione dell’usucapione da dove inziano a trascorrere:
    dalle possibili testimonianze, dalla documentazione ufficiale o dalla concessione edilizia?
    Grazie.

    • Per Bruno.
      Domanda non facile, in quanto nel 1986 tale manufaatto era una cantina, ed hai ottenuto la sanatoria a garage, solamente nel 1998.
      Di regola i 20 anni dovrebbero partire dal 1986, data di presentazione della sanatoria, per la risoluzione della quale sono occorsi (attribuibili a chi?) 12 anni.
      Prima di procedere alla regolarizzazione dell’usucapione, ti consigliamo di consultare (atti alla mano) anche un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  103. Gentile Amadeus ho un contratto di compravendita di un BOX ,stipulato
    con data 28/01/1999 ,
    Il quesito è questo:ho versato una caparra di £.1.000.000(unmilione)
    vecchie lire,dal notaio è sorto il problema di un ipoteca che sussisteva sul box
    mi e stato detto che avrebbero risolto il problema e che ci saremmo rivisti dal notaio dopo aver sistemato il tutto.
    A tuttoggi sto ancora aspettando,preciso che la parte venditrice è una società
    e che a firmare il contratto di compravendita è stato l’amministratore unico,
    ho fotocopia dell’assegno versato intestato alla società.
    Come mi devo comportare?
    Rientro nei parametri di usocapione(Ho le chiavi del box nel quale ci tengo del materiale)

    Grazie per la risposta.

    • Per Vito.
      Hai quindi un compromesso nel quale hai versato una caparra di 1 milione.
      Dovrebbero bastarti 10 anni per una usucapione (appunto decennale).
      Devi però rivolgerti da un legale della tua zona, portandogli a vedere tutti gli atti che hai.
      Aggiungi anche le foto del garage (Che sicuramente avrai occupato), compensive delle tue cose che ivi hai alloggiato.
      Amedeu e c.

  104. sono un coltivatore diretto,proprietario di un piccolo terreno in collina per il quale ho sempre pagato le tasse.un vicino anche per tenerlo pulito raccoglie del foraggio(fieno)da molti anni,forse anche piu’ di 20 senza pagarmelo.potrebbe questi esercitare l’usucapione?anche se le tasse le pago io?vi sarei grato se mi rispondeste grazie!

    • Per Lino.
      L’usucapione è regolata dagli articoli 1158, 1159 e 1159 bis del codice civile.
      Può essere applicata anche in mala fede da chi la esercita, purchè la effettui in modo continuativo e costante per tutto il periodo di 20 anni prescritti dalla legge, con le stesse qualità e modalità di chi ne è proprietario.
      Nel tuo caso sei coltivatore diretto, e quindi costui, ci sembra, sta esercitando appunto una attività similare.
      L’articolo 1159 bis abbrevia la possibilità di usucapione ventennale, portandola a 15 anni, ma per le zone montane.
      Quindi, vedi se rientri in uno di questi casi e se è così, prima di muoverti in maniera errata, consigliati con un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  105. Mio fratello ha un fondo dove aveva l’attività di meccanico.
    Quattro anni fa lo ha lasciato ad un suo amico che lo utilizza a suo piacimento: il tutto senza nessun scritto (da quando glielo ha lasciato mio fratello ha lasciato l’Italia e tornerà fra 2 anni)
    Mio fratello continua a pagare luce e condominio.
    C’è pericolo che l'”amico” gli “soffi” il locale con l’usucapione?
    Grazie
    Rita

  106. Nel 1990 un confinante il fondo di mia proprietà ha realizzato un fabbricato avente uno dei muri perimetrali sulla linea di confine dei due fondi. Contravvenendo così alla concessione edilizia che prescriveva (come da regolamento edilizio) una distanza minima di 5 metri del fabbricato dal confine. Il vicino ha presentato nel 1995 istanza di sanatoria per abusi edilizi, ottenendo nel 2002 concessione edilizia in sanatoria “salvo diritti di terzi”(pubblicata sull’albo pretorio nel dicembre del 2002).
    Ciò detto volevo chiedere se sono ancora in tempo per far valere i miei diritti, oppure se nel frattempo è intervenuta la prescrizione per effetto dell’usucapione. In tal caso, da quando decorrono i termini dell’usucapione?

    grazie mille

  107. ciao a tutti avevo una domanda..mio zio vive da circa 19 anni nell’abitazione dei miei nonni senza contratto..l’anno prossimo scattano i 20 anni,può richiedere usucapione?? grazie in anticipo

    • Per Giovanni.
      Se ci vive in maniera continuativa, pacificamente e pubblicamente , esercitando le stesse funzioni del proprietario, dopo 20 anni può accedere all’usucapione.
      Ti conviene sentire un legale della tua zona, portandogli i documenti che puoi trovare.
      Amedeu e c.

  108. SALVE MIA MADRE è PROPRIETARIA DEL 50 % DI UN APPARTAMENTO DOVE ABITA DA PIU DI CIRCA 20 ANNI PAGANDO IMPOSTE E CONDOMINIO E MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL’APPARTAMENTO E L’ALTRA META è INTESTATA A MIO ZIO CHE è MORTO I FIGLI NON HANNO PRESENTATO SUCCESSIONE . POSSO RICHIEDERE L’USOCAPIONE???

    • Per Enrico
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., se gli atti sono compiuti con la tolleranza iniziale del proprietario (per esempio lo zio defunto) non possono servire per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      In altri casi è invece possibile
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  109. salve io e mia sorella abbiamo del terreno agricolo ereditato da mio padre è più di 20 anni che coltivo io la terra e in più ho impiantato un frutteto potrei chiedere il diritto di uso capione a mia sorella?

    • Per Luca.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza iniziale del proprietario (il padre) non possono servire per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu ec.

  110. Spero tantissimo di una vostra risposta .Grazie

    Il mio problema e’ !. Mio zio e morto lasciando due appartamenti , avendo solo due fratelli in vita e nessun’ altro erede lecittimo .1 ) Alla sua morte
    vengono fuori due testamenti , il mio e quello di mio cugino che oggi e lui il possessore di quella casa che dovrebbe essere mia ma lui non ci abitava allora e non ci abita oggi , cosa posso fare per riscattare la mia cuota? . 2)dicono che i testamenti hanno anomalie incomprese .3 ) il mio avvocato ha fatto causa a mio cugino per possesso e lui l’ ha vinta . Vorrei sapere quando ho di tempo per far valere il mio diritto, se ne ho ancora oggi con il testamento per l’ eredita’?mio zio e morto nel 2007 . la causa di possesso e finita nel 2009 .vi prego datemi una risposta anche se non mi tocca piu’ niente GRAZIE ancora a tutti.

    • Per Elicia.
      Che possiamo dirti, in presenza di una causa persa?
      Il tuo avvocato cosa ti ha suggerito? Di ricorrere o di accettare la sentenza?.
      Sei ad un punto della questione, che solamente un legale, ed in questo caso quello che ti ha seguito, che può aiutarti.
      Se ha la tua fiducia, consigliati con lui, altrimenti senti un altro legale della tua zona (Portandogli tutti i documenti che possiedi).
      Amedeu e c.

  111. Vi ringrazio tantissimo per avermi risposto . vi chiedo scusa ma vorrei chiedervi se posso oggi fare causa a mio cugino per l’ eredita’ ? e ancora incerta di chi e’ se mia o di mio cugino . e se puo mio padre chiedere la leggittima essendo lui e un altro fratello ancora in vita del fratello defunto.

    Il mio avvocato mi ha dato i documenti e dice che per lui ci vuole troppo e non sela sente di fare causa a mio cugino .Cosi sono rimasta sola .

    Io invece penso che mi abbia detto cosi per il solo fatto che io non posso pagarlo , perche sono solo una casalinga e non lavoro , ho mio marito in pensione , ma lui non vuole darmi i soldi . anche se siamo separati in casa da 5 anni non so piu a chi rivolgermi . Al mio avvocato gli avevo detto che alla fine della causa avrei saldato il tutto gli avrei dato anche la meta’ della mia casa. scusatemi ancora se vi ho disturbato e scusatemi degli errori il mio studio di scuola e stato solo la prima elementare .grazie

    • Per Elicia.
      Prima di tutto promettere la metà di una casa (anche se adesso non è tua) ad un legale, dà l’impressione di essere ua persona non del tutto equilibrata.
      Scusa la schiettezza.
      Ogni lavoro va pagato per ciò che vale, e mai promettere e dare di più.
      Non avendo soldi (Di questi tempi è normalissimo), dovresti rivolgerti presso un Ente o Patronato della tua zona, tipo l’INCA (http://www.inca.it/), dove hanno un avvocato d’ufficio.
      Parlando con il medesimo, spiega la tua situazione e chiedi se possono intervenire, facendo presente che, a causa finita, pagherai il dovuto e nulla di più.
      Porta la documentazione che hai.
      Amedeu e c.

  112. Buongiorno. Sono proprietario di una casa, dentro la quale (purtroppo) risiede un mio parente a nessun titolo. (Non è in affitto, non ha diritto ad usufrutto….ma ha la residenza ormai da 30 anni in quanto ci viveva con mia suocera la quale aveva diritto ad ausuffrutto fino a che era in vita.
    Mia suocera è morta ormai da un anno, ma questo parente non vuole liberare l’appartamento.
    Prima di tutto le chiedo che diritti ha,.. e/o come posso “sbatterlo fuori”, Grazie dell’aiuto

    • Per Ronaldo.
      Se questo parente può dimostrare che ha abitato in maniera continuativa, pacifica e pubblica, in tale appartamento, potrebbe avanzare dei diritti per avvenuta usucapione ventennale.
      Rivolgiti da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  113. Buon giorno

    circa 23 anni fà ho acquistato una casa in un condominio, ma il costruttore non mi ha fatto il contratto, dicendomi di farlo successivamente. Nel frattempo il costruttore è stato arrestato per truffa alle banche e mafia, dopo quasi sette anni dall’acquisto dell’immobile da parte mia. La truffa messa in atto dal costruttore stava nel farsi dare i soldi per costruire, mettendo come garanzia le stesse. Lui si faceva pagare gli immobili con soldi liquidi o assegni e rilasciava ricevute o a volte firmava delle cambiali, che ovviamente io ho in possesso. L’anno scorso si è presentato un’ ingegnere mandato dal tribunale per fare l’inventario, qualche mese fà invece è venuto un avvocato incaricato dal curatore per verificare i suoi effettivi residenti e dicendo che andranno all’asta. Io essendo senza contratto, posso avvalermi dell’usucapione? Nell’attesa vi auguro una buona giornata!

    • Per Giuseppe.
      La tua è una situazione alquanto complessa, per cui ti occorre sentire un buon avvocato della tua zona, portandogli in visione tutti gli atti che hai e fornendogli, anche, le date precise dei periodi trascorsi fra un evento e l’altro.
      Amedeu e c.

  114. Buongiorno, ho fatto richiesta di usucapione ed ora che mi stavano chiudendo la pratica in positivo salta fuori un cugino che dice di avere dei documenti che ne attestano la proprietà. Premetto, ho coltivato questo terreno continuamente per 35 anni.questo nn si e mai visto, può crearmi dei problemi..?GRAZIE IN ANTICIPO

    • Per Claudio.
      Non crediamo possa causarti alcun problema, in quanto, l’usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva”, scatta, quando il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge (20 anni nel tuuo caso), perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      E’ indifferente, se il proprietario sia stato Tizio o Caio: l’essenziale è che non abbia mai interroto tale tuo possesso, presentandosi, in qualsiasi momento, durante questi 20 anni) ad esercitare il suo diritto.
      Amedeu e c.

  115. Grazie.si e presentato solo ora che ho fatto richiesta quindi anche se lui possiede qualche vecchio documento che ne attesta la proprietà nn può fare niente? E 35 anni che guardo questo terreno. Questa persona nn si e mai interessata

  116. Non capisco perché una persona si debba oppore legalmente a questa cosa , se per 35 anni non si e mai interessata non ha mai messo piede in questo terreno , quindi anche se lui sostiene di avere questo documento che ne attesta la proprietà a questo punto , fosse realmente così disinteressandosi per35 anni io posso usucapire lo stesso, visto che il terreno era del mio bisnonno andato allevamento estero e poi defunto senza eredi , e delle ricerche al catasto era intestato ancora a lui.che caspita vuole questo cugino. Grazie e complimenti.mi devo preoccupare?

    • Per Claudio.
      Sembra, da quanto ripeti, che un poco di preoccupazione ci sia.
      Ti consigliamo, come già detto, di contattare un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  117. Salve avrei una questione da sottoporvi.
    Mio marito è proprietario di 1/108 di un appartamento ereditato alla morte del padre 21/9/1993, quando aveva solo pochi anni. Dalla visura catastale risultano al momento 3 proprietari di cui uno è mio marito, uno ha i 98/108 e vi anche una terza persona per i centesimi restanti. Questa eredità è stata gestita da mia suocera dato che mio marito era un bambino ma all’atto pratico lei non se ne è mai interessata, non pagando nulla di quello che il condominio le mandava. Ora ci ritoviamo con questa minuscola quota di appartamento e dovendo redarre la prima dichiarazione dei redditi non sappiamo come comportarci (intanto ne abbiamo pagato l’imu, seppur una cifra irrisoria) Il proprietario di maggioranza (che vi abita senza alcun consenso da parte di mio marito ne tanto meno di mia suocera che ne faceva le veci) può usocapire pur essendoci anche un terzo proprietario? Che diritti possiamo far valere? Fermo restando che occorrerà un parere di un legale gradirei una vostra opinione. Grazie mille.

    • Per Lori.
      Se avete interesse di mantenervi questa piccola quota dell’appartamento (Molto strana, per cui non si comprende da cosa derivi questa frazione di 1/108°), se non lo avete già fatto, andate a trovare il signore che vi abita interrompendo una probabile usucapione ventennale.
      Sarebbe forse opportuno avere dei testimoni e nella visita, parlare con il proprietario maggioritario, (bonariamente e amichevolmente), entrando nell’argomento della vostra quota parte.
      Sempre, come avete detto, con il parere di un legale della vostra zona.
      Amedeu e c.

    • Per Lori.
      Se avete interesse di mantenervi questa piccola quota dell’appartamento (Molto strana, per cui non si comprende da cosa derivi questa frazione di 1/108°), se non lo avete già fatto, andate a trovare il signore che vi abita interrompendo una probabile usucapione ventennale.
      Sarebbe forse opportuno avere dei testimoni e nella visita, parlare con il proprietario maggioritario, (bonariamente e amichevolmente), entrando nell’argomento della vostra quota parte.
      Sempre, come avete detto, con il parere di un legale della vostra zona.
      Amedeu e c.

  118. miononno.. piu di 30anni diede a mio padre un pezzo di terreno demoninato orto e un piccolo garage.. da quel momento mio padre l ha sempre usato.. premetto che i miei zii n l hanno mai potuto sopportare e dopo che e morta mia nonna hanno provato a riprenderselo ma mio padre ribatteva che era suo x usucapione.. ora mio padre e morto io ho sempre vissuto nella sua casa.. quindi in quanto erede anche quel garage e mio.. e successo però che i miei zii ora rivendicavano la proprietà. la mia domanda e.. chi ha ragione loro o mio padre??

    • Per Stefania.
      L’usucapione, di per se stessa si applica (nel caso peggiore di mala fede) dopo venti anni, quindi tuo padre la aveva già maturata abbondantemente.
      Il fatto è, che probabilmente, manca la presa d’atto del giudice e la trascrizione di tale usucapione.
      Ti consigliamo di sentire un legale della tua zona, portandogli in visione gli atti che hai e le date relative al periodo di tuo padre.
      Amedeu e c.

  119. Gentili Signori, vorrei se possibile una delucidazione. Sono proprietario di un’immobile ove, d’innanzi, vi è la “corte comune”. L’intero immobile è costituito da 4 unità immobiliari. Tutte le unità immobiliari sono state vendute a terzi e, nei rogiti di compravendita non vi hanno mai parlato di corte, ma solo dell’immobile (salvo la classica dicitura delle pertinenze attive e passive). Qualsiasi lavoro di ristrutturazione della corte (installazione dei paletti limitativi) è stato fatto integralmente dalla mia persona senza la partecipazione alle spese da parte dei terzi. Io per anni ho avallato che fosse mia tanto è vero, che i protocolli esposti all’Ente per il rilascio delle autorizzazioni riportano la dicitura “DI MIA PROPIETA'”. Ho acquisito i diritti oppure, sono obbligato a un iter giudiziario visto che, un nuovo proprietario, avalla la sua legittimità?
    Vi ringrazio in anticipo. Umberto.

    • Per Umberto.
      Di solito, le corti comuni non venivano citate nei contratti di compravendita, limitandosi, il notaio, a indicare i dati catastali dell’immobile.
      Ciò non vuol dire che detta corte comune, se graffata al catasto, oppure indicata proprio come “comune alle particelle n°…….) non possa essere di altri.
      Se però tu hai usufruito, come possessore, per più di 20 anni, il diritto su detta corte o parte di essa (ben definita), esercitandolo in maniera pubblica, continua e pacifica e senza che tale esercizio sia mai stato interrotto da un proprietario, allora, puoi avanzare richiesta di usucapione, effettuando la trascrizione della stessa.
      A maggior chiarimento, ti consigliamo, con le planimetrie ed alcune foto della corte, di sentire anche l’opinione di un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  120. salve sono una figlia che vive con i genitori da 10 anni pensavo che i miei genitori fossero proprietari della casa ma ho scoperto che la casa è di una mia sorella ma i miei genitori vivono qui da 40 anni loro anno paura se un giorno nn ci sono più se io posso chiedere usucapione xchè nn ho nulla e anno paura che mi possono buttare fuori con i miei figli minori…..
    I miei genitori vivono qui senza avere nulla scritto manco l’ussofrutto ma hanno solo un foglio con scritto dal vecchio propretario che la casa andava a mia madre

    • Per Stella.
      Adesso che i tuoi genitori sono ancora in vita, cerca di regolarizzare la loro , ma anche la tua posizione.
      Dici che non hai documentazione, però, poi, fai presente che hai un foglio scritto da parte dei vecchi proprietari.
      Come avrai letto nel nostro sito, l’usucapione la si acquista dopo 20 anni (Anche se in mala fede), però, poi, passa in giudizio e va trascritta.
      (Con il pulsante “Cerca” in alto a destra della Home, scrivi la parola “Usucapione” e leggi gli articoli inerenti: troverai lo spunto per il tuo caso.
      Ti consigliamo, comunque, di recarti da un legale della tua zona, portandoti dietro i genitori ed il foglio che hai.
      Amedeu e c.

  121. Grazie Amedeu, purtroppo nella mia zona, i legali non hanno una conoscenza “professionale” su questi casi. Non tanto io, quanto i miei avi, hanno sempre esercitato la piena proprietà sulla corte, prendendosene cura con lavori di tipo ordinario ed extraordinadio (manutenzioni e concessioni). Il diritto è stato esercitato per oltre 30 anni. A data odierna io sono possessore come subentro al de cuius. I nuovi proprietari di uno dei locali (acquistato nel 2005) stanno avallando il loro diritto a 1/4 della corte (che è solo graffata, ma non vi è attribuzione di particella poiché considerata “a corpo”). Al momento avrei pensato solo nell’aggiornare i dati dell’Agenzia del Territorio, consapevole che non hanno valenza giuridica.
    Lei mi consiglia nell’avviare il procedimento giudiziario al fine cautelativo?

    • Per Umberto.
      Ticonsigliamo di portare la documentazione che hai, compreso le foto della corte, da un legale.
      Se non lo trovi nella tua zona, devi cercarlo im una città vicina.
      Amedeu e c.

  122. Grazie amedeu. Seguirò a pieno il tuo consiglio. Vedrò cosa riuscirò ad ottenere.

  123. grazie mille amedeu seguirò il tuo sonsiglio spero tantissimo di fare qualcosa che dio mi aiuti un grazie mille

  124. salve scusate il disturbo io vorrei sapere cosa debbo fare per “Usucapione ,sono una donna di 84 anni e mio marito 72 dove abitiamo il vero proprietario la messa in vendita io con mio marito abiamo deciso di comprare la casa ma nel momento del compavendita dal notaio ci sono stati dei problemi e cosi per comprare la casa abbiamo dovuto fare in testare il roggito ad una mia figlia con il marito però la casa labbiamo pagata tutta io e mio marito in fatti sul foglio del pagamento della casa c’è scritto il nome di loro ma c’è anche scritto provisorio xchè dopo finito il pagamento dovevano fare una finta vendita cosi la chiamo io ma ora mia figlia nn vuole farla più e io nn ho nulla in mano a tutto lei io ho solo un foglio del vecchio propretario che dice che la casa andava a me ,,,,,,,cosa posso fare questa casa è stata comprata 30 anni fa ……….grazie mille

    • Per Chiara.
      Sono 30 anni che abitate in una casa, (si ammagina) senza pagare affitto,; casa che risulta intestata a vostra figlia, anche se la vendita è avvenuta nella maniera che avete descritto.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la figlia) non possono servire per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità, quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che voi sentiate anche un legale della vostra zona.
      Portategli in visione il foglio che avete e copia del contratto. Se non ne siete in possesso, potete chiederlo presso l’Archivio Notarile della vostra città.
      Amedeu e c.

  125. grazie per la risposta ho già capito che ci troveremo in mezzo ad una strada …

    • Per Chiara.
      Non saremmo così pessimisti.
      Fai come ti abbiamo suggerito, dopo di che potrai sapere cosa ti devi aspettare. Comunque, data l’età (scusa, ma l’avete citata voi), ed il tempo che avete abitato nella casa, riteniamo che sia quasi impossibile che vi capiti una cosa del genere.
      Amedeu e c.

  126. salve, sono giuseppe e vivo con mia madre in una casa in affitto. la prorpietà è di una confraternita cattolica cristiana. da più di 20 anni i miei genitori hanno vissuto in questa casa senza nessun tipo di contratto ma solo per gentile concessione del vecchio priore della confraternita. le uniche ricevute di “affitto” erano fogliettini scritti a mano in cui si specificava la somma forfettaria che i miei genitori davano al Priore. erano trascorsi più di ventanni quando nel 2009 il nuovo priore chiese a mio padre, (mio padre è deceduto un anno e mezzo fa) di firmare un contratto d’affitto regolarmente registrato. vorrei sapere se una volta firmato il contratto, mio padre ha perso automaticamente il diritto di usucapione sull’immobile? o ci sono possibilità di rivalsa? ci terrei tanto ad aver chiara la situazione. anticipo i miei ringraziamenti nel darmi le risposte giuste.
    giuseppe

    • Per Giuseppe.
      I “fogliettini” che il priore rilasciava a tuo padre costituiscono una prova che c’è stato un pagamento in corso, anche se irrisorio, per cui per quegli anni non potresti avanzare alcun diritto.
      Ti conviene comunque portare la documentazione che hai da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  127. ci terrei ad aggiungere che in questa casa abbiamo apportato negli anni migliorie di ogni genere: dalla costruzione di un soppalco adibito a cameretta , alla ristrutturazione continua di pareti e pavimenti; costruzione di due bagni e divers e modifiche apportate a scalini e muri. dico questo in funzione del fatto che oltre ad abitarci in maniera continuativa, affinche si svolga la funzione di usucapione, ci sia anche la volontà di usare il bene come proprio.
    Dimenticavo un altro particolare ai fini della corretta comprensione della nostra situazione. tutte le bollette delle utenze e le fornuiture dall’elettricità all’acqua e telefono riguardanti la casa in questione, arrivano tutte a questo indirizzo e sono tutte intestate o a mio padre oppure a mia madre.
    grazie ancora

    • per Giuseppe.
      Ciò, sta a confermare la nostra prima risposta.
      Oltre alla docomentazione che hai, porta al legale anche una nota degli interventi che hai fatto durante gli anni, e citagli le bollette pagate da sempre.
      Amedeu e c.

  128. spett.Amadeus.Nel 1970 i miei genitori sono andati via dalla loro casa di proprieta per andare ad abitare in un altra casa,la casa di proprieta e stata affittata, dopo due anni di affitto disatroso,i miei mi anno consentito che ci andasi a vivere senza nessuna clausula,nel 1981 mio padre e deceduto,mia madre e noi tre fratelli abbiamo ereditato,alcuni anni dopo mia madre a comprato altra casa dove vive e a dato a noi tre la casa,io in tutti questi anni ho continuato a viverci dentro senza problemi,negli anni trascorsi in casa ho fatto lavori di vario tipo(manutenzioni, ecc.) senza mai chiedere soldi o quantaltro perche consapevole di non pagare oneri ai due miei fratelli,da alcuni anni i mie fratelli hanno incominciato qualche lamentela sul pagamento loro del ici sulla casa, alla mia richiesta di volerli rimborsare non mi anno dato risposta, sei anni prim a uno dei miei fratelli davanti ad un notaio mi disse che la casa sarebbe diventata mia,e ci si sarebbe scambiati la quota che io avrei sulla casa di mia madre, tre anni fa io ho rifatto tutto il tetto della casa in questione sempre a mie spese e senza chiedere niente,da questo rifacimento e come se avessi levato il coperchio di una pentola in ebollizione, perfino con minaccie di sfratto. Volevo sapere come comportarmi e se ho diritto a parlare di usocapione.Grazie!

    • Per Filippo.
      Ti diamo la risposta che abbiamo usato in altri casi analoghi.
      Tale risposta dipende dal fatto, che ci sono molte sentenze in merito, e che vanno ricercate e fatte valere in una eventuale causa.
      Per questo ti serve un legale, con il quale devi analizzare bene la questione, alla luce, anche, della eventuale ducumentazione che hai.
      Comunque uno dei primncipi dell’usucapione fra parenti stretti si può riassumere in poche parole:
      “Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario non possono servire per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti (madre e fratelli), in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Amedeu e c.

  129. Salve, con la morte di mia suocera e venuto a cadere l’usufrutto di una abitazione su due livelli. il piano terra è intestato a mia moglie e il primo piano a mia cognata. I due piani sono collegati da una scala interna che e nata insieme alla casa. Ora va demolita e chiuso il solai fra i due piani, la scala e tutta nel piano di mia moglie, a chi spetta l’onere per la demolizione della scala e la chiusura del solaio? in parti uguali e una delle due ha piu’ oneri?
    Ringraziando anticipatamente
    porgo Distinti saluti.
    Marco

    • Per Marco.
      Se data in mano a due legali , questa vicenda potrebbe diventare materia di una sentenza da citare spesso.
      Noi, consigliamo di dividere il costo del’intero lavoro in due parti uguali.
      In definitiva, il solaio è utile a entrambi, e la scala serviva al piano primo, ma se lasciata da demolire rimarrebbe in carico al piano terra.
      Per cui è certo più saggio dividere le spese.
      Amedeu e c.

  130. Sarebbe la cosa migliore, solo che mia cognata non ne vuole sapere di pagare la metà, in quanto dice che la scala ricade nella proprietà di mia moglie.
    Saluti, Marco

  131. Buongiorno! Ho acquistato una casa nel 1999, in cui era già presente sul mio confine una costruzione per uso garage, la cui altezza è di circa 3m, risulta che è stata costruita nel 1988.
    Ha acqisito l’usocapione, oppure, posso fargliela spostare a distanza di legge?
    Grazie!

    • Per Elena.
      Se tale garage ha riportato l’autorizzazione comunale , che viene rilasciata “fatti salvi i diritti dei terzi”, e sono trascorsi più di 20 anni,il tuo vicino può regolarizzare tale servitù.
      Amedeu e c.

  132. Buonasera, si può chiedere l’usucapione su un terreno se ci sono anche altre persone che lo coltivano su autorizzazione dei proprietari? Mi spiego meglio: ho un terreno in comproprietà che è stato mantenuto da tutti, ma negli ultimi anni veniva utilizzato più frequentemente dai discendenti di un comproprietario. Ad una nostra richiesta di dividere, abbiamo capito che è loro intenzione fare l’usucapione. Ma su questo terreno altre persone (non proprietarie, ma parenti) coltivavano e coltivano come loro su autorizzazione dei proprietari. Inoltre in alcune lettere loro dichiarano espressamente di essere comproprietari. Infine noi abbiamo sempre provveduto alle spese, abbiamo i contratti intestati, siamo iscritti al consorzio dell’acqua agricola, io vado regolarmente sul terreno, prendo la frutta, ho messo a dimora degli alberi….. Possono farlo lo stesso? GRAZIE

    • Per Ino.
      A nostro parere non puo avvenire l’usucapione, in quanto, per accedere ai diritti dell’usucapione chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge, perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      In questo caso, a quanto ci dici, non c’è un unico possessore e il terreno viene coltivato da altri su autorizzazione del proprietario (Il quale ne esercita il suo pieno diritto)
      Amedeu e c.

  133. nel 1995 abbiamo proceduto ad acquisire con usucapione un piccolo fabbricato rurale tramite una dichiarazine sostitutiva di att notorio presentata in comune e indicando l’intenzione di usucaire il bene sulla dichiarazione di successione di nostro padre. ora in questi giorni alcuni nostro parenti si sono dichiarati all’oscuro di tutto e ci hanno detto di voler rivendicare la propretà del bene (a catasto risulta intestato e me e mio fratello). possono dopo tutto questo tempo contastare l’usucapione? non so quali fossero le norme in quegli anni ma presumo fosse regolare usucapire cn un semplice atto notorio se il tecnico incaricato lo aveva fatto e soprattutto se a catasto lo hanno accettato.
    grazie. cordiali saluti

    • Per Milena.
      Se il vostro tecnico professionista vi indicò tale via, avrà avuto le sue buone ragioni.
      Evidentemente erano trascorsi i 20 anni, per cui regolarizzavate una usucapione già avvenuta.
      IL catasto non è probatorio, ma nel caso di cui sopra potrebbe costituire un elemento a vostro favore.
      In ogni caso ti diamo il consiglio che è di prassi dare in questi casi.
      Con tutti i documenti che avete, rivolgetevi da un buon legale della vostra zona, il quale saprà darvi i migliori input per risolvere tale situazione.
      Amedeu e c.

  134. Salve a tutti,
    mia nonna e mio nonno hanno lasciato una casa in eredita’ tramite testamento ad un mio cugino, dopo la loro morte i loro rispettivi figli (4) si sono accorti del testamento e vorrebbero sapere cosa si puo’ fare per riscuotere una parte della proprieta’.
    In questo caso potrebbe avvenire l’usucapione del bene immobile da parte di mio cugino?Dopo quanti anni?
    E dopo aver impugnato il testamento, mio cugino potrebbe ancora usufruire del la casa mentre la causa e’ in atto?
    Quanto tempo durano di solito queste cause?

    Ringrazio Anticipatamente

    Silvio

    • Per Silvio.
      Ai figli spetta la legittima, e nessuno può toccargliela.
      Dovete rivolgervi da un legale della vostra zona portandogli la documentazione che avete.
      IL tempo che occorre ve lo dirà l’avvocato.
      Amedeu e c.

  135. Abito e sono residente in un appartamento dal anno 1990, dove ho convissuto con un uomo dal 1989 fino al anno 1993, con il quale ho avuto due figli. Nel 1993 mi sono dovuta rasferire con i figli da un altra parte.

    Nel 1997 e tornato a prenderci e ci ha portato nuovamente nello stesso appartamento. Dopo un mese, lui si è andato via di casa. Per tutto il periodo cioè dal 1990 fino ad oggi ho sempre avuto la residenza in questa casa.

    Di più, di circa 20 anni lui non ha la residenza in questo appartamento. L’unica ad avere la residenza sono io e da qualche anno anche i miei figli.

    Non ho mai pagato alcun affitto e dal 1998 è stata anche una sentenza dal giudice che la casa veniva assegnata a me in quanto genitore affidatario.

    Da un anno lui ha una nuova compagna e cerca in tutti modi minacciosi di allontanarmi da questa casa.

    Vorrei sapere se in queste condizioni : essere per più di 20 l’unica residente in questo appartamento, non pagando, mai, alcun tipo di affitto, pagando tutte le bollete, posso diventare proprietario di diritto non solo proprietario di fatto di questo appartamento?

    In che condizioni?

    Cosa devo fara?
    Grazie

    • Per Maria.
      L’usucapione, per essere dichiarata tale, deve avere 3 elementi, senza i quali il poproprietario, che per un certo periodo di tempo, fissato dalla legge, non ha esercitato in alcun modo i suoi interessi, perde ogni suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      La continuità, nel tuo caso, sembra partire dal 1997, in quanto, precedentemente era stata interrotta dalla presenza, anche se saltuaria dell’uomo.
      Inoltre hai una sentenza del giudice, che va attentamente letta e valutata.
      Per ipotesi, potrebbe anche delinearsi una usucapione decennale.
      Ti consigliamo, con gli atti che hai, di consultare un legale della tua zona, il quale ti saprà indirizzare opportunamente.
      Amedeu e c.

  136. mio padre ha iniziato ne l 1982 a coltivare un terreno dell’enpas nel 1989 è subentrato il figlio e fino al 2007 è stato il possessore del terreno
    ha continuato ad esercitare il diritto fino ad oggi
    l’inps ha contestato l’usucapione perche dice che nel 2007 ha partecipato a cause civili per la proprietà
    ho usucapito o no?
    garzie

  137. grazie per la veloce risposta
    vorrei precisare
    proprietà enpas acquistata nel 1960 e tuttora e proprietaria sia al catasto sia all’ufficio del registro
    nel 1981 enpas è stata dichiarata estinta , tutte le assistenze sono passate alla USL , 1994 nasce inpdap e le assistenze delle USL sono passate all’inpdap
    enpas era proprietaria in Gorizia e tutte le proprietà di quella zona sono state trasferite all’inpdap nel 2012 l’inpdap è confluita NELL’INPS
    la proprietà di Pistoia dell’enpas è rimasta orfana e non a reddito e dal 1982 mio padre e dal 1989 io l’usucapione si è concluso nel 2002? grazie ancora saluti cordiali

  138. salve,
    ho acquistato all’asta dal tribunale di Roma un immobile nel 2007,ho fatto anche una ipoteca per prendere un prestito …
    ora mi fanno causa i vecchi proprietari che rivogliono l’immobile vantando un usucapione del bene…
    come mi posso difendere??

    • Per Sandro.
      Ci è difficile comprendere come i vecchi proprietari, cui il bene è stato messo all’asta, forse, per motivi di morosità, possano richiedere l’usucapione della loro ex proprietà.
      Amedeu e c.

  139. Vivo in un appartamento di non mia proprietà dal 1988 senza un contratto regolare di affitto. Il proprietario non ha mai rilasciato alcuna ricevuta di pagamento per tutto questo periodo. Da questo anno tramite legale, oltre a pretendere la registrazione di un contratto, ne ha rilasciata una – la prima -. Come devo comportarmi?. Quali sono i miei diritti? Posso richiedere l’usucapione?. Grazie. Elio

    • Per Elio.
      Per l’Usucapione, pensiamo proprio di no, (a parte il fatto che non chiarisci come sia avvenuto il pagamento; se in contanti o per bonifico) in quanto è avvenuto sempre un pagamento relativo all’affitto e comunque, per il primo caso, sta sempre all’inquilino e non al proprietario dimostrare di avere le ricevute mensili.
      Egli può anche sostenere di averle perdute
      Comunque ti consigliamo di rivolgerti da un buon sindacato degli inquilini, tipo il SUNIA.
      Amedeu e c.

  140. Buona Sera,
    – nel 1977, una casa ultracentenaria appartenente ad un solo proprietario, e’ stata frazionata ed e’ stato redatto un regolamento di condominio Notarile.
    – nel 1978 e’ stato ceduto un appartemento facendo riferimento alla planimetria allegata al citato Regolamento. Peraltro dette planimetrie sono approssimative ed in particolare nulla dicevano circa il balcone antistantie l’appartamento e di un servizio esterno ivi esistente.
    – nel lug. 1993 i nuovi proprietari hanno presentato in catasto una planimetria riportante la situazione di fatto, complessiva del balcone e del servizio trasformato in sgabuzzino.
    – nel 2001 ho comprato detto appartamento convinto della pacifica proprieta, anche del balcone e dello sgabuzzino essendomi stata fornita la planimetria depositata.
    Inoltre il notaio, nel mio atto, non ha fatto solo riferimento al precedente atto ed al regolamento di condominio ma anche alla planimetria depositata.
    Precisi che al balcone si accede dalle portefinestre dell’appartamento e da una porta che da sul vano scala di cui mi furono consegnate le chiavi di cui sono il solo ad esserne in possesso.
    Ora un nuovo condomino (che ha acquistato un’appartamento confinante con il mio) mi intima per Raccomandata di aprire la porta e di consegnargli le chiavi in quanto dice che il bagno sarebbe comune ?!?.
    Come posso difendermi e non fare passi falsi?
    Grazie
    Roberto

    • Per Roberto.
      Per difenderti e non fare passi falsi devi contattare un legale della tua zona fornendogli tutta la documentazione che hai.
      Comunque, a nostro parere, il catasto non è probatorio, per cui la planimetria catastale del 1993 doveva essere corredata a priori di una autorizzazione comunale che la rendeva legittima.
      Il fatto, è, che dal 2001 ad oggi, non sono ancora trascorsi 20 anni, per cui non puoi giustificare una usucapione ventennale (20 anni anche se in mala fede) http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale
      Un tuo legale, trovandosi in presenza di un atto notarile basato su tale planimetria catastale, potrebbe sostenere la buona fede, e richiedere l’accettazione giudiziale dell’usucapione decennale.
      Sono presupposti che devi controllare con il legale stesso.
      Amedeu e c.

  141. A precisazione di quanto richiesto preciso che il pagamento è sempre stato in contanti. Come posso recuperare caparra di tre mesi rilasciata sempre senza ricevuta nel 1998?. Saluti. Elio

  142. Salve vivo da 22 anni in un appartamento che ho pagato..ma per il quale l’imprenditore dice che mancano delle quote, ergo vige una controversia legale..ormai da più di venti anni, la casa è ancora intestata all’impresario, ora vorrei sapere se posso usucapire la casa in cui abito ininterrotamente da 22 anni, grazie

    • Per Franco.
      In questi anni avrete avuto dei rapporti, se non altro di corrispondenza con il costruttore o con i suoi legali, per cui, vediamo con difficoltà la possibilità che tu riesca ad usucapire; poicè trattasi di un diritto che che viene attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato.
      Amedeu e c.

  143. Salve,
    Nel 2005 ho ereditato dai miei genitori con una donazione, un appartamento di mq 55.
    Codesto appartamento si trova al piano rialzato di una palazzina.
    Sul retro della palazzina c’è un piccolo cortile recintato, annesso alla nostra proprietà, al quale vi accediamo direttamente dall’interno del nostro appartamento oppure da un cancello esterno.
    Da più di trent’anni il cortile viene solo da noi utilizzato in buona fede ed ora vorrei ampliare il mio appartamento utilizzando parte del cortile, costruendoci una tettoia in legno sotto la quale realizzeremo la cucina.
    Premesso che il cortile non compare ne sull’atto di donazione ne sulla planimetria dell’appartamento, e neanche sull’atto di acquisto dei miei genitori del 1980, ma in esso c’è sempre stata una camera adibita a ripostiglio, come dobbiamo procedere? Può essere applicata l’usucapione?

    • Per Stella.
      Da come ci prospetti la questione, sembra che non vi sia alcuna difficoltà per il riconoscimento di una usucapione
      Ti servirà un legale per renderla effettiva.
      Ti consigliamo, di accertarti che detta proprietà già non ti appartenga.
      Al catasto, anche se non è probatorio, devi controllare che detto cortile non sia “graffato” alla tua abitazione.
      Se è così, puoi controllare presso l’Ufficio Dei Registri Immobiliari come appariva tale terreno nei riguardi dei soggetti che ti hanno ceduto l’appartamento (Contratto con il quale gli stessi comprarono detto bene prima di venderlo ai tuoi genitori)
      Amedeu e c.

  144. Salve,in questi giorni ho ricevuto una citazione in giudizio mandata a me,mio fratello e ai miei cugini per richiesta di usucapione da parte di parenti di terzo grado.
    Mi spiego meglio: “Quando sono morti i nonni dei nostri genitori,c’era una casa da dividere per 4 fratelli,uno di questi era il babbo dei nostri genitori,non essendo lui non in grado di intendere e di volere,i nostri genitori firmarono una rinuncia alla propietà. Noi non abbiamo mai saputo niente di questa storia fino ad adesso e sono passati più di 30 anni,sembra infatti,che avendo rinunciato i nostri genitori,per legge automaticamente la propietà è passata a noi figli che allora eravamo piccoli.Ne noi ne i nostri genitori sapevamo di questa cosa,fatto sta che questi parenti reclamano la propietà per usucapione chiedendo che se viene da noi accettata le spese vanno pagate a metà!!!! Ma è possibile questo?Non sapevamo neppure di possedere una parte di quella casa,loro la pretendono e noi bisogna anche pagare?Loro invece erano perfettamente a conoscenza che questa quarta parte era di nostro nonno,ma si sono ben guardati dal dirci mai niente!Potete darmi un consiglio?Bisogna presentarsi in tribunale e pagare anche le spese?Se è cosi è il caso di dire becchi corn… e bastonati!!!

    • Per Annalisa.
      Se pretendono l’acquisizione tramite usucapione, le spese relative di trascrizione dovranno pagarsele.
      Però, con il fatto di parentela stretta: nonni, genitori, nipoti, l’usucapione non è sempre facile
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il nonno) sono difficili da far valere, per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata, dal giudice, con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Può darsi, che questi parenti, intendano, invece, acquisire la casa tramite un regolare contratto, al quale vogliono fare partecipare tutti gli eredi, per la firma.
      Fatti spiegare bene cosa desiderano. In fondo è tuo diritto sapere perchè ti chedono di pagare.
      Poi, puoi consultare un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  145. ho una cantina che utilizzo da più di 20 anni.
    vi è adesso una signora che afferma che ha comprato una casa con annessa la mia cantina.cosa devo fare posso utilizzare l’usucapione.

    ila prego di rispondermi in tale attesa cordialità joseph

    • Per Joseph.
      Se sono trascorsi più di 20 anni, ed hai usato la cantina in maniera pacifica, continuativa e pubblica, sarà sufficiente che ti rechi da un legale per regolarizzare la sua acquisizione.
      Amedeu e c.

  146. Per Adele.
    Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
    Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il padre) non possono servire per usucapire un bene.
    Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
    Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
    Amedeu e c.

  147. Per Sara.
    Per correttezza, se vuoi una risposta, riformula la domanda ed introduci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  148. Grazie molte Amedeu mi sei stato di grande aiuto un grande saluto.

  149. Grazie molte Amedeu saluti joseph

  150. Salve
    nel 2008 quando sono diventato proprietario del mio appartamento ho ricevuto dal vecchio proprietario le chiavi di un sottoscala (non citato nell’atto di compravendita) e l’ho usato fino all’anno scorso come deposito insieme ad un altro condomino che ne ha sempre rivendicato la propriatà anche senza averne titolo. Un giorno, senza motivo mi cambia la settatura e mi avverte telefonicamente che lo ha fatto perchè gli aveva dato fastidio il deposito (senza avvisarlo -non ne vedevo il motivo-) da parte mia di un motociclo all’interno del sottoscala. Premesso che il locale in questione è ricavato da una parte comune e che all’interno ci sono ancora beni di mia proprietà.
    Il signore in questione, possiede il sottoscala dopo averlo chiuso con cancello abusivo, da un tempo X da verificare, e ha sempre negato l’accesso ai condomini tranne che al vecchio propritario del mio appartamento e detiene dei documenti (a mio avviso palesemente falsi) dove si attesta che in un ‘occasione lui si è proeoccupato di fare dei lavori all’interno e di fare una derattizzazione.
    Come può il condominio riprenderselo e quindi metterlo a disposizione di tutti i condomini? o come posso io a questo punto rivalermi contro di lui?

    • Per Leonardo.
      Da quello che dici, le cose, al momento importanti, sono due.
      La prima riguarda i beni di tua proprietà, dei quali vuoi rientrare in possesso, e che il condomino non poteva chiuderti all’interno del sottoscala.
      La seconda, invece, è relativa alla riappropriazione da parte del condominio di un’area comune della quale si è impossessato il condomino.
      Riguardo ai tuoi beni, riteniamo che sia sufficiente inviargli una raccomandata RR, nella quale gli devi fare l’elenco esatto e particolareggiato delle cose di tua proprietà, chiedendone la restituzione entrto tanti giorni (Per esempio 15 dal ricevimeto della lettera).
      In caso di mancata restituzione, sarai costretto a fargli scrivere da un legale.
      Per la parte condominiale, deve essere l’amministratore del condominio, autorizzato dall’assemblea condominiale, a farsi avanti, contestando l’acquisizione di una parte comune.
      Fra l’altro, da quello che dici, questo condomino, fino al 2012 ha usato tale spazio contemporaneamente a te, per cui può essergli contestata una eventuale usucapione ventennale, per la quale occorre, che il bene venga acquisito dopo tanti annni, purchè usato continuamente, pacificamente e pubblicamente dal richiedente l’usucapione.
      Sembra che non sia affatto così.
      Am,edeu e c.

  151. Grazie mille!

  152. Un supercondominio collinare ha un terreno antistante adibito a parcheggio ed uno retrostante a giardino, il tutto su terreno di sua proprietà .All’atto della costruzione nei primi anni ottanta l’impresa edificò una strada laterale di cantiere, mai demolita, che consente a tutt’oggi il collegamento tra parcheggio e giardino. Questo pezzo di strada (semicurva a salire), è su terreno di terzi (accatastato ad orti irrigui e mai utilizzato nè rivendicato dai proprietari risultanti a catasto).
    Oltre a transito a piedi e con le auto è utilizzato a parcheggio condominiale. Questa situazione si protrae da 30 anni ma salvo il manufatto in cemento armato che sostiene la strada, non vi è documentazione ufficiale della sua esistenza che può essere solo testimoniata della gente del quartiere che lo vede ed usa da illo tempore. E’ usucapibile con siffatte prove?

  153. Salve,
    sto acquistando un immobile in vendita presso un’agenzia immobiliare.
    A Novembre abbiamo fatto il preliminare d’acquisto pensando che fosse tutto in regola, ma solo 1 mese fa abbiamo appreso che la venditrice non aveva pagato ancora la successione. Inoltre siamo venuti a scoprire che colei che permane nell’immobile in questione non è la figlia della signora, ma un ospite che risiede lì da 20 anni. Lascerà la casa poco prima del rogito; ovviamente noi il mattino stesso del rogito andremo a controllare che effettivamente sia libera.
    Domanda: Può avvalersi del diritto di usucapione? Anche se quando l’agenzia faceva vedere l’appartamento agli interessati ne era al corrente? Può richiederlo anche dopo che se ne è andata? Come fare per tutelarmi? Mi informo su chi effettivamente paghi le bollette o il condominio relative al suddetto immobile?

    Grazie

    • Per Giada.
      Riteniamo che l’inquilina dovrebbe consegnarti le chiavi di casa (Dopo che hai controllato che la casa sia completamente libera), davanti ad un avvocato, oppure al notaio, alla firma contestuiale dell’atto.
      IL notaio scriverà, poi, nell’atto, che l’appartamento viene ceduto libero da ipoteche, gravami vari ecc.
      Consigliati comunque con il notaio stesso prima del contratto.
      Amedeu e c.

  154. Può richiedere l’usucapione anche pagando la successione il proprietario legittimo diviene un altro? e decide di vendere?

    Grazie ancora

  155. Un supercondominio collinare ha un terreno antistante adibito a parcheggio ed uno retrostante a giardino, il tutto su terreno di sua proprietà .All’atto della costruzione nei primi anni ottanta l’impresa edificò una strada laterale di cantiere, mai demolita, che consente a tutt’oggi il collegamento tra parcheggio e giardino. Questo pezzo di strada (semicurva a salire), è su terreno di terzi (accatastato ad orti irrigui e mai utilizzato nè rivendicato dai proprietari risultanti a catasto).
    Oltre a transito a piedi e con le auto è utilizzato a parcheggio condominiale. Questa situazione si protrae da 30 anni ma salvo il manufatto in cemento armato che sostiene la strada, non vi è documentazione ufficiale della sua esistenza che può essere solo testimoniata della gente del quartiere che lo vede ed usa da illo tempore. E’ usucapibile con siffatte prove?
    Ringraziando per la risposta mi scuso per il primo invio nel quale non avevo ringraziato preso com’ero dalla scrittura.

    • Per Marco.
      Vedreammo la situazione che ci presenti, più come una servitù, che una acquisisione di un bene per usucapione.
      Il fatto che non vi siano manufatti stabili a confermare la vostra versione (tipo recinzioni, cancelli o altro), ma solamente testimonianze, potrebbe non esservi di aiuto.
      Vi consigliamo di rivolgervi da un legale della vostra zona, portandogli delle planimetrie e foto del passaggio e dei 2 lotti confinanti.
      Amedeu e c.

  156. Per Adele.
    Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
    Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il fratello e padre) non servore molto per usucapire un bene.
    Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
    Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona.
    Amedeu e c.

  157. Grazie per opinione e consiglio.

  158. salve, espongo il mio problema: 4 anni fà ho comprato un rudere di casa formata da due stanze limitrofo alla mia; oggi ho contattato un ingegnere per provvedere alla demolizione e ricostruzione della stessa con relativo progetto per ampliamento del mio edificio esistente, ma lo stesso si accorge che parte dello stabile acquistato insiste su porzione della particella del confinante pur essendo un’unica unita immobiliare nel momento dell’acquisto.
    verifico che nell’atto d’aquisto in effetti e riportata una particella di superfice inferiore cioè senza la porzione della particella limitrofa su cui insiste l’immobile ed nelle planimetrie catastali risulta la stessa cosa.
    mi chiedo allora quali diritti ho sul bene, cioè,dopo aver aquistato una casa di mq. 50 in realta visiva ma senza aver ingenuamente visionato bene le visure catastali che ne riportavano 35 mq? grazie

    • Per Salvo.
      Quattro anni sono pochi, per applicare una usucapione, per cui, l’unica cosa che ti consigliamo di fare, è quella di chiarire bene i confini con il tuo architetto, e quindi, con il contratto, rivolgerti da un legale della tu zona, per trovare una possibile via (ammesso che esista).
      Amedeu e c.

  159. salve sono uno studente che ha cambiato casa da poco… la mia camera ha un contratto registrato pero solo per una meta di quanto pago… mentre l altra parte e sotto il nome di pagamento per l usura dei mobili… e una cosa normale? me la possono chiedere? la proprieta dei mobili rimane cmq del proprietario?

    • Per Simone.
      Devi contattare un ente patronato, addetto a tali compiti, quale per esempio il SUNIA.
      Riceverai tutte le informazioni del caso.
      Amedeu e c.

  160. Salve vorrei porvi il mio problema.
    Nel giardino di casa, ho un pollaio, costruito dai miei nonni oltre 30 anni fa, quando il territrio era agricolo. Il giardino di casa all’epoca non aveva una recinzione, in quanto era l’unica casa presente nella zona.
    In questi ultimi anni, hanno iniziato a costruire, e anche il nostro confinante ha costruito una casa. Ora vuole farci abbattere il pollaio in quanto è abusivo e non rispetta i 5 metri dal confine. Posso fare valere l’usucapione, o devo per forza demolirlo? Mi date un suggerimento?

    • Per Anna.
      Potrebbero esserci gli estremi di una usucapione ventennale, però, dovresti rivolgerti da un legale della tua zona, portandogli in visione una planimetria della zona, con indicata l’ubicazione del pollaio.
      Amedeu e c.

  161. Nei primi anni ottanta mia madre ha costruito un fabbricato abusivamente, lasciandolo allo stato rustico, successivamente noi figli abbiamo completato le abitazioni e le abbiamo condonate ed accatastate “ciascuno per i propri diritti”. Al momento di fare gli atti notarili, la notaio ci ha detto che nostra madre non poteva donarci il terreno ma doveva “venderci” le abitazioni ed il relativo terreno, disconoscendo i nostri diritti e l’accatastamento stesso. Vi sembra regolare o debbo cambiare notaio?

  162. Ho un esercizio pubblico da più di 30 anni ora in fase di ristrutturazione e sotterraneo con cantine del condominio confinanti durante un sopralluogo del condominio e saltato fuori che ci siamo inpossesati di un cantina di proprietà di un condominio ma il locale e sempre stato strutturato in quiel modo e nnessuno si e mai fatto vedere per dire quello e la mia cantina e aperto dal 1980 e la planimetria mostra che li ce una cantina che nel interno non ce ora il condominio la rivuole cosa devo fare e come mi devo comportare far finta di nulla oppure …?
    Datemi un aiuto grazie

    • Per Pasquale.
      Rivolgiti da un avvocato della tua zona.
      Se sono trascorsi più di 20 anni ed hai usato questo locale in maniera pacifica, continuativa e pubblica, potrai chiederne l’usucapione.
      Amedeu e c.

  163. abito nel centro storico e sono confinante con un palazzo d’epoca che è stato messo in sicurezza con puntellature ed abbattimento di mura perimetrali al primo piano (sono rimasti in piedi alcuni resti di queste mura). Ho chiesto circa 7-8 mesi fa l’intervento dell’ufficio tecnico perchè a mio avviso adndava ulteriormente messo in sicurezza. l’intervento dell’uff. tecnico mi ha dato ragiore della cosa redigendo un verbale delo stato di sicurezza dello stabile ma a tutt’oggi non ha ancora provveduto ad avvisare i proprietari per questi lavori. Cosa posso fare? Inoltre questi proprietari vorrebbereo abbattere lo stabile d’epoca per farne appartamenti, lo posso fare? Frazie per un eventuale consiglio.

    • Per Sossio
      Isdividua alcune buone ragioni di parti effettivamente pericolose, e sostieni fermamente e con poche parole decise la tua convinzione e la tua paura di essere coinvolto da un possibile crollo.
      Manda una lettera raccomandata RR al Comandante dei Vigili del Fuoco della tua città, nella quale richiedi un loro immediato intervento a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, e chiedi di essere informato per scritto.
      I VVF intervengono inmmediatamente e poi mandano un fax, rispettivamente al sindaco del Comune ed alla locale Prefettura.
      La questione assume un carattere diverso e l’ente interessato si muoverà con tempestività, in quanto subentrano responsabilità personali.
      Purtroppo le cose vanno così.
      Quanto sopra, ammesso, che il pericolo che tu esponi, ci sia davvero.
      Amedeu e c.

  164. salve. siamo in tre ad essere proprietari di un negozio, e io da solo l’ho fittato ad un privato gestendo tutto io per quanto riguarda spese di registro del contratto tasse ecc. senza mai dividere con gli altri sia le spese che le entrate. questo va avanti da circa 17 anni e la mia domanda è questa: posso diventare io l’unico prorpietario per usucapione visto che il tutto è gestito solo da me?
    Vi ringrazio Saluti

  165. 30 anni fa, mio suocero, unitamente ad altre 4 persone hanno acquistato un ettaro di terreno agricolo, che poi si sono divisi, con una scrittura privata firmata e controfirmata, ognuno per propria il particella di terreno.
    A distanza di tempo ad uno dei proprietari di una particella, una banca gli ha pignorato il terreno.
    23 anni fa mio suocero, ha costruito un’abitazione dove vive, la banca vorrebbe dei soldi anche da mio suocero perché, il terreno
    non e’ mai stato regolarizzato avanti un notaio.
    Per cercare di risolvere il problema, abbiamo fatto una causa per usocapione.
    Il nostro avvocato dice che il Giudice per emettere la sentenza, ha chiesto il certificato in sanatoria dell’immmobile. Ma puo’ essere vera una questa cosa? Non e’ che l’avvocato faccia il doppio gioco?

    • Per Lorenzo.
      L’avvocato ha detto bene, in quanto un edificio che, per esempio, è abusivo e non è stato mai regolarizzato, non ha diritto di esistere; anzi, i costruttori sono passibili anche di denuncia penale.
      La concessione in sanatoria è il minimo che vi poteva chiedere, in quanto sarebbe stato più logico farvi presentare l’agibilità comunale ottenuta dopo tale sanatoria.
      Amedeu e c.

  166. Scusate non vi avevo ringraziato.
    Grazie!

  167. buonasera, da pochi mesi vivo con il mio compagno in una casa “regalata” dai miei suoceri (premetto che loro ci hanno vissuto per 30anni) si sono trasferiti nella palazzina di fronte alla nostra. La casa è intestata a mio suocero, chiedevo se loro hanno diritto di avere le chiavi di questa casa ed entrare sempre a mia insaputa. Li trovo in casa in qualsiasi ora e fanno quello che vogliono senza nessun tipo di privacy!!! Questo immobile come viene identificato un bene gratuito? e che diritti ho? Ringrazio anticipatamente!

    • Per Silvia.
      Più che un problema edilizio, ci sebra una questione di mancanza di chiarezza fra due persone che devono costruirsi una vita insieme
      A nostro parere, devi chiarire con il tuo compagno, e non con i suoceri, che desideri convivere con lui e che per tale motivo vuo avere tutta la privacy necessaria per tale impegno
      Sta poi al tuo compagno parlare con i genitori, e far comprendere loro la cosa.
      Se sono intelligenti comprendranno, ed allora potrai cambiar la serratura di casa.
      Amedeu e c.

  168. salve ho una casa con terreno adiacente di mia proprità da circa 30 anni, accanto a me abitano dei vicini che hanno acquistato casa 20 anni fa dallo stesso proprietario, ma senza terreno adiacente. circa 15 anni fa hanno iniziato a costruire abusivamente nel mio terreno, io per i primi anni nn mi sono resa conto di niente anche perchè erano lavori soterranei dopo di chè hanno costruito un muro per ampliare la casa proprio attaccato al mio, io nn ho fatto proteste per non avere problemi, circa un mese fa mi hanno recapitato un foglio nella quale mi chiedevano di poter costruire un muro che in realtà esiste già da dieci anni ed è abusivo, io allora ho rifiutato e ora mi hanno fatto causa perche vogliono tutta quella parte di terreno ricostruita abusivamente ad usocapione cosa posso fare?

    • Per Carmela.
      Se è costruita abusivamente, devi rivolgerti da un legale della tua zona, il quale provvederà a scrivere una lettera a questi confinanti.
      Può darsi che l’avvocato decida di denunciare tali persone in Comune, per l’abusivo, avvenuto a tua insaputa. Amedeu e c.

  169. ho un resede di circa 20 mq. il mio confinante oltre ad aver recintato con la rete e con un cordolomi ha fatto causa per apposizione di termini, dicendo
    che il termine circa determina un margine di incertezza.
    faccio presente che io detti metri li ho scritti nel contratto .
    circa che valenza ha in giudizio

  170. scusate vorreste cancellare il mio nome e cognome dal messaggio

  171. vorrei sapere la parola circa . es. nel contratto d acquisto circa 20 mq.
    come viene interpretata giuridicamente

  172. usucapione si deve chiedere durante la causa in corso.

  173. Per Lucy.
    “Circa”, è un termine che i notai, molte volte hanno inserito nei contratti.
    Comunque puoi trovare la esatta superficie facendo una visura al locale catasto.
    Poi, vai da un legale della tua zona e portagli in visione il contratto ed il certificato catastale.
    Amedeu e c.

  174. Nel 1961 l’Istituto Case Popolari consegnò 8 alloggi in una palazzina con patto di futura vendita. Purtroppo consegnò a tutti le cantine errate: in pratica le cantine consegnate non corrispondevano a quelle risultanti al Tavolare – l’immobile è a Trieste – mentre il catasto rispecchiava la situazione di fatto. Il tutto è venuto fuori solo ora perchè io sono la prima che deve vendere l’appartamento e l’agente immobiliare ha rilevato l’errore tra catasto e tavolare e quello di consegna delle cantine. La signora che occupa da 50 anni la cantina che sarebbe mia da documenti, si rifiuta, e la capisco, di trasferirsi nella sua reale cantina, fra l’altro più piccola. Io non sapevo che ero proprietaria di questa cantina ora contesa ma ho sempre pagato ICI e tasse relative al mio immobile, nel cui foglio tavolare è anche la cantina. La signora ha i titoli per l’uso capione, che non vuole trascrivere, perchè non vuole spendere? Ho i titoli per allontanarla dalla cantina che risulta mia, magari intimandole uno sfratto? Il fatto è che devo trovare il sistema più veloce e non molto costoso perchè devo vendere l’immobile: mi hanno prospettato una compravendita delle rispettive cantine ma dovrebbe essere totalmente a mio carico, sempre perchè l’altra persona non vuole affrontare spese. grazie

    • Per Patrizia.
      da quello che ci sembra di avere capito, esistono due sole soluzioni: una , che è quella della prospettata compravendita con oneri a tuo carico , e l’altra, poichè anche tu occupi una cantina, anche se più piccola, da più di 20 anni, regolarizzare la tua usucapione.
      Amedeu e c.

  175. salve il mio quesito è questo:
    nel 2002 ho acquistato un piccolo appartamento a 1° piano di una palazzina a 3 piani dove vi abito; I due piani soprastanti al mio, unitamente di proprietà di una coppia defunta o eredi di cui non esiste successione, sono stati abbandonati da almeno due anni prima da quando vi abito io. Già dal primo inverno, a causa dell’incuria e per gravi infiltrazioni d’acqua piovana, mi vidi costretto ad occuparmi della cura dell’immobile soprastante,che causò danni sia alla facciata (balconi compresi) che al mio stesso appartamento. Avendo fatto alcune indagini per rintracciare gli ipotetici eredi, mi resi conto che; per un numero notevole di potenziali eredi, e per discordanze tra loro, pur avendo informato “verbalmente” una delle figlie dei problemi e dei danni causatimi, nessuno ha intenzione di responsabilizzarsi verso questo immobile. Nei giorni a venire, ne presi possesso, sia per continuare a impedire nel possibile l’avanzamento delle infiltrazioni, sia per utilizzarlo come uso proprio. Premetto che, ho allacciato la luce proveniente dal mio appartamento; che ho chiesto l’intervento dei vigili del fuoco per parti cadenti nel 2004, e che pur avendo informato l’ufficio tecnico del Comune per l’abbandono con conseguente degrado,(tutto documentato anche con foto) a tutt’oggi 2013, nessuno si è presentato per legittimarsi proprietario ed assumersi le responsabilità e pagare i danni. Visto che pur avendo limitato le infiltrazioni nel mio appartamento ma continuano nel piano sopra, causando ulteriori crolli di solette interne e mettendo in pericolo il mio stesso appartamento, volevo sapere se esiste una procedura riguardo all’abbandono con degrado, per ottenere l’usucapione prima dei 20 anni, “cioè 10” (per potere affrontare spese di notevole entità che servono per il risanamento della terrazza e altro, e salvaguardare l’intera palazzina.) In oltre, se dovessero presentarsi (figli dei figli dei defunti proprietari, che diritti avrebbero senza alcuna successione fatta dai loro genitori? Eventualmente l’esito dell’usucapione è negativo, cosa posso fare per tutelarmi riguardo al degrado?
    grazie attendo risposta.

    • Per Fabio.
      Non siamo in grado di dirti se puoi acquisire dette proprietà con una usucapione decennale, in quanto occorrerebbe valutare tutta la documentazione in tuo possesso, le eventuali lettere ed altro che hai scambiato con i parenti o eredi.
      Tutto ciò può farlo solo un avvocato della tua zona.
      Relativamente alle spese che hai sostenuto, devi averle ben documentate, possibilmente tramite fattura, in quanto queste potrebbero costituire, specie se alte, un deterrente contro i presunti eredi.
      Comunque ricorda, che alla base di ogni usucapione sta il fatto che la stessa deve essere a esercitata in maniera continuativa, pubblica e pacifica.
      Amedeu e c.

  176. Salve, io ho acquistato un immobile, questo ha sulle cartine anche una corte che attualemnte (come al momento della contrattazione) è recintata e integrata in altra proprietà, i proprietari che mi hanno venduto l’immobile hanno sempre sostenuto che questo era in uso gratuito e che gli occupatori erano già informati che al momento della vendita avrebbero dovuto ridimenzionare i confini. Tutto questo no e successo, anzi ho saputo che i proprietari erano ben a conoscenza che i signori vicini avevano già fatto partire la richiesta di usocapione, che di conseguenza ora stanno giarndo a me. Nell’atto con il notaio (non ostante lui abbia espressamente chiesto cosa fosse) hanno detto che era corte esclusiva dell’immobile. In che modo posso tutelarmi? posso denunciare o chiedere danni a chi mi ha venduto l’immobile? L’agenzia che non ha verificato la cosa ha delle responsabilità?

    • Per Roberto.
      Se la vendita è stata chiaramente individuata dal notaio, sul contratto, dovrebbe corrispondere allo stato di fatto.
      Nel tuo caso, ci sembra, che la recinzione che incorpora una parte della proprietà del venditore in quella dei vicini, non sia assolutamente segnata nè individuata, per cui l’atto non corrisponde alla situazione di fatto.
      A nostro parere potrebbero esservi gli estremi di nullità dell’atto stesso.
      Fra l’altro, dite che, c’è in corso una usucapione, per cui (Da verificare), la stessa è già avvenuta, cioè sono trascorsi tutti gli anni per renderla tale, e probabilmente, è in fase di accettazione da parte del giudice: per cui non poteva essere ignorata dai venditori.
      Ti conviene rivolgerti da un legale della tua zona, portandogli il contratto.
      L’avvocato saprà anche come indirizzarvi circa l’agenzia immobiliare..
      Amedeu e c.

  177. per la usucapione la deve decidere il giudice in corso di causa?

  178. salve.. la mia puo sembrare un idea un pò surreale però provo comunque a porvi il mio quesito.
    vicino a casa mia c’è questa casa disabitata da almeno 25 anni e vorrei occuparla e restaurarla. A quali rischi legali incorro? E’ vero che potrebbero farmi pagare l’imu arretrata?
    Come posso fare per far partire il conteggio degli anni di usucapione? grazie

    • Per Omar.
      Se occupi una casa disabitata devi essere sicuro che non vi siano proprietari o eredi, oppure che non sia di proprietà di qualche Ente pubblico: nel qual caso rischieresti una denuncia penale.
      Se invece puoi entrarci liberamente e utilizzarla in maniera pacifica, pubblica e continuativa (Senza alcuna interruzione), il conteggio degli anni di usucapione (20 anni) parte dal giorno di tale “occupazione”, che dovrebbe, a nostro parere, essere documentata da un documento scritto, tipo una fattura dedicata, o altro di simile.
      Amedeu e c.

  179. Buongiorno, da circa 50 anni lavoriamo un piccolo pezzo di terreno confinante con il nostro in zona golenale. Ora il fiume si è portato via del terreno e un pezzo di argine. Vista la pericolosità il comune ci intima di mettere in sicurezza la zona transennandola in modo invalicabile. La domanda é : visto che ne mio padre quando era in vita e neanche noi eredi abbiamo fatto richiesta di possesso per usucapione del terreno in questione, il comune ha il diritto di intimarci il tutto o deve rivolgersi a quelli che sarebbero i proprietari effettivi?
    Grazie dell’attenzione

  180. Buonasera ,nel 1985 il mio compagno e’ stato costretto a rinunciare all’eredita’ del padre morto nell’84 perche’ risultavano esserci solo debiti .Il fallimento della societa’ e’ stato chiuso d’ufficio nel 1988 ma sono rimasti fuori dall’ elenco fallimentare 3 boschi che in tutti questi anni sono stati gestiti dalla madre del mio compagno che dal padre era divorziata .Tutto questo all’insaputa del figlio! I boschi risultano ancora intestati al padre malgrado questo sia morto da quasi 30 anni .Ora siamo venuti a sapere che la madre ha rivendicato l’usucapione ma il giudice gliel’ha negato concedendole il possesso.Con l’avvocato di famiglia ha comunque redatto una promessa di vendita ad una terza persona nel caso riuscisse ad ottenere l’usucapione . Puo’ il mio compagno impugnare il dolo o il possesso clandestino? Grazie mille per la risposta

    • Per Lucia.
      A monte di tutto sta la rinuncia del tuo compagno all’eredità del padre, per cui, molto probabilmente non può presentarsi come avente diritto.
      Comunque, e devi studiarlo con un legale della tua zona, potrebbe risultare il fatto, che detti 3 boschi non erano assolutamente reperibili al momento di detta rinuncia (Perchè non comparenti negli atti catastali o altro.)
      La madre, dovrà dimostrare di avere esercitato il possesso si tali beni, per 20 anni, in maniera pacifica, pubblica e continuativa.
      3 requisiti non sempre facili da dimostrare.
      Amedeu e c.

  181. Grazie Amedeu ! l’unica casa che il mio compagno voleva contestare era il possesso dal momento che il giudice non ha concesso alla madre l’usucapione .Avevamo sentito parlare di un articolo del c.c che dice come il possesso possa essere negato nel caso sia esercitato in mala fede e in modo nascosto e , in questo caso e’ stato nascosto al figlio del proprietario che ,se fosse stato in vita ,non avrebbe mai permesso all’ex moglie di coltivare i boschi ..

    • Per Lucia.
      Difatti; la definizione tipica dell’usucapione è la seguente: “.. con l’usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge, perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti”.
      VI devono essere i tre requisiti di cui sopra, altrimenti non è fattibile.
      Ecco perchè è consigliabile sentire un legale della tua zona, anche perchè il tuo compagno , se non erriamo, ha rinunciato all’eredità paterna; e questo va affrontato visti gli atti di cui siete in possesso
      Amedeu e c.

  182. Salve,
    avrei un quesito da porre, mi scuso anticipatamente se non utilizzo la corretta dialettica.
    Sto usucapendo un piccolo terreno posseduto dai miei genitori da oltre 50 anni, con il consenso dei vecchi proprietari del terreno che avevano piena coscienza del perdurare di tale possesso.
    Ora la casa a me confinante è stata venduta e sono stato costretto a rivolgermi ad un legale per avviare le pratiche di usucapione.
    preso atto che possiedo pienamente il titolo per usucapire tale terreno (pavimentato e recintato nella mia proprietà appunto da 50 anni), mi sorge soltanto un dubbio….
    all’interno del terreno è presente uno scarico di acque bianche al quale il mio vicino ed io siamo ad oggi allacciati e che si all’accia ala rete pubblica, è presente un piccolo tombino (presumibilmente mai registrato) è tuttavia da oltre 10 anni che tale scarico nn viene utilizzato dal mio vicino.
    potrebbero a tal senso decadere i presupposti per usucapire il terreno? dato che tale scarico è “utilizzato” dal mio vicino.
    grazie per le risposte.
    buona serata a tutti

    • Per Omar.
      Se il tuo vicino si ricorda di tale scarico, può portarti alle lunghe con una causa civile, dall’esito sempre incerto, e che potrebbe finire con una usucapione o non, ma anche con una usucapione con servitù di fognatura.
      Non sappiamo quale consiglio darti, in quanto non conosciamo lo stato dei luoghi nè tanto meno questo tuo vicino.
      Una decisione che devi prendere tu.
      Amedeu e c.

  183. Buongiorno, vorrei proporvi il seguente quesito:
    Mio suocero, dopo che si è sposato, circa 50 anni fà, ha sempre abitato, nella quota parte della casa paterna a lui spettante, divisa alla “buona” con il fratello, la cui quota è rimasta sempre disabitata. Oggi mio suocero vorrebbe regolarizzare questa situazione facendo con un geometra il relativo frazionamento e quindi intestazione della sua quota. Purtroppo gli eredi del fratello, che è morto, sono un pò restii a tale passo perchè vorrebbero che mio suocero acquistasse la quota del fratello defunto.
    Può mio suocero, per quanto sopra esposto, fare a questo punto l’usucapione della sua quota?
    Distinti saluti.

    • Per Giuseppe M.
      In teoria l’usucapione potrebbe essere già avvenuta, essendo trascorsi più di 20 anni.
      Fra l’altro rimane il dubbio, ci sembra di comprendere, che non sia chiara la parte che toccava ai due fratelli, in quanto la divisione è stata fatta alla buona.
      In pratica, però, i giudici che dovrebbe prendere atto della avvenuta usucapione, sono restii a concederla fra parenti.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il suocero) possono non essere accolti per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  184. Salve Amedeu,
    volevo ringraziarla prima di tutto per la celerità della risposta, la pratica di usucapione è già stata attivata dal mio avvocato di fiducia,
    diciamo che la fognatura e visibile in quanto persiste un tombino sul terreno, tale fogna è utilizzata sia da me che dal mio vicino (o per meglio dire la utilizzava fino a 15 anni addietro) è una piccola fognatura chiaramente visibile e che in 50 anni nessuno ha mai reclamato, nella quale affluiscono acque chiare (un suo lavandino e la mia fontana) che poi confluiscono nella rete pubblica.
    Non mi preoccuperebbe se l’usucapione avvenisse con servitù di fognatura in quanto non mi comporterebbe particolari problemi.
    dalle vostre esperienze, appurato che possiedo numerosi testimoni della valenza al dirittto di usucapire tra cui i vecchi proprietari dell’immobile vi è la possibilità che un usucapione venga a mancare del principio di valenza per tale situazione?
    grazie a tutti.

    • Per Omar.
      L’usucapione, come già specificato in altre occasioni, deve avere tre requisiti fondamentali: essere pubblica, continuativa e pacifica.
      Il fatto che esista un “bene” sia pur limitato quale è un ramo di una fognatura di proprietà del vicino, potrebbe essere un ostacolo alla continuità, in quanto, si presuppone, (Perchè un caso è sempre diverso dall’altro), che costui si faccia forza di tale fogna per impugnarti l’usucapione stessa.
      Senti comunque anche il tuo legale che ti segue la pratica.
      Amedeu e c.

  185. tanti anni c era un passaggio tra due dei miei fabbricati di circa 6 m il nuovo proprietario lo ha chiuso e lo ha fatto divantare un magazzino dicendo che quando lo ha acquistato c era gia una chiusura con tettoia e porte non fissate secondo voi puo chiudere e attaccarsi ai miei muri

    • Per Cesira.
      Devi controllare due cose: a chi appartiene per contratto (Non al catasto, in quanto non è probatorio) tale striscia di terreno e quanti anni sono che il vicino ha chiuso e costruito il magazzino.
      Se non hai il contratto, devi eseguire una ricerca all’ufficio dei Registri Immobiliari (Ex Ipoteche) e leggere i contratti relativi.
      Se il vicino ha occupato tale striscia di terreno da oltre 20 anni, anche se non ne è il proprietario, può diventarlo, tramite l’usucapione ventennale.
      Ti consigliamo di rivolgerti da un tecnico della tua zona. (Ingegnere, architetto o geometra).
      Amedeu e c.

  186. Buongiorno, in relazione a quanto precedentemente esposto volevo sapere sempre in merito all’usucapione, che si possa fare “l’usucapione non dichiarata con sentenza” ossia intestarsi la quota dell’immobile solo catastalmente e invece quella con sentenza del giudice che genera l’atto legale di possesso, o sbaglio? Sono tutte e due valide? o solo quella con sentenza……

    • Per Giuseppe M.
      La valida per eccellenza è l’usucapione con la pubblicizzazione finale con sentenza del giudice.
      L’usucapione non dichiarata può avvenire, ma il notaio rende sempre edotte le parti dei rischi che possono correre.
      In definitiva, non viene ad esserci un titolo legale di provenienza, per cui possono ingenerarsi delle difficoltà in fase di atti successivi e di conseguenti volture.
      Amedeu e c.

  187. vivo in un appartamento da più di trentanni senza contratto, pago regolarmente un affitto in contanti senza ricevute, posso richiedere l usucapione??

    • Per Ornella.
      Tu riuscissi ad ottenere la sentenza di un giudice su una simile usucapione, probabilmente daresti un contributo non indifferente al pagamento degli affitti in nero, costringendo tutti quei proprietari a denunciare ciò che effettivamente percepiscono e che invece evadobno.
      Per usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge, perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      I tre requisiti sopra esposti, sono fondamentali, per cui devi avere usufruito del bene continuamente in questi 30 anni, in maniera pubblica e in modo pacifico.
      Questi 3 requisiti sono difficili a dimostrare, in quanto il proprietario, per 30 anni non dovrebbe avere posto piede in casa tua.
      Comunque consigliati con un legale della tua zona, spiegandogli attentamente tutta la questione.
      Amedeu e c.

  188. grazie per la risposta,parlavo per conto di uno zio che secondo me ha interrotto l usucapione perchè ultimamente minacciato di sfratto ha pagato l affitto con vaglia postale con scritto affitto e ha fatto una denuncia alla guardia di finanza per mancato contratto e udite udite ha ricevuto una multa di 180 euro perchè ritenuto responsabile come il proprietario….

  189. Salve,
    sono proprietario di un appezzamento di terreno, acquistato nel 1984.
    Il proprietario precedente nel 1979, insieme ad altri confinanti ha costituito una strada, che attraversando circa quattro proprietari arriva alla mia proprietà, e a tuttoggi da me utilizzata, ora succede che il proprietario del terreno prima del mio, ha messo un cancello sulla sua proprietà, impedendo il passaggio verso il mio fondo, come mi devo comportare?
    Premetto che sul contratto di vendita del 1984 e sulla piantina catastale non è riportata detta strada.
    L’unica cosa materiale che possiedo è la fotocopia di una rcevuta, in cui
    si legge la ditta che ha costruito la strada , il costo dell’opera e la quota versata dal proprietario precedente nel 1979.
    In attesa di vostra risposta, vogliate gradire
    cordiali saluti.
    Vito

    • Per Vito.
      In questi casi l’unica soluzione che rimane è quella di recarsi da un legale di zona portandogli in visione la documentazione che possiedi.
      Amedeu e c.

  190. Grazie Amedeu per le risposte.
    In merito all’usucapione di mio suocero e in relazione a quanto da te gentilmente risposto, volevo far presente che all’epoca quando fu fatta la divisione bonaria tra fratelli fu anche decisa quale doveva essere la propria porzione spettante, tanto che mio suocero nella sua parte ha fatto nel tempo, più lavori di ristrutturazione, sia quando era ancora viva la madre sia successivamente, madre che ha sempre vissuto nella porzione con il figlio (mio suocero – il padre è morto molti anni prima) senza che il fratello abbia mai reclamato e lo stesso non ha mai dopo la suddivisione, abitato nella sua quota, tanto che al momento sta cadendo letteralmente a pezzi. Adesso, come sopra descritto, gli eredi del fratello morto, in considerazione che la loro quota è in pezzi, hanno ventilato l’ipotesi di rifare la spartizione in quanto quella dell’epoca era bonaria o in alternativa di acquistare la loro parte.
    Può mio suocero intanto fare l’usucapione quella senza sentenza?
    Grazie per la disponibilità.
    Distinti saluti.

    • Per Giuseppe.
      Ti abbiamo già risposto in questo senso e leggi attentamente tale nostra risposta.
      Tutto dipende dal notaio, che potrà effettuarla, rendendovi edotti dei rischi che correte.
      Amedeu e c.

  191. salve.. di fronte il palazzo mio c’è un pezzo di terra non di mia proprietà però io ho un cane da 10 anni e mio padre ci coltiva qualcosina ma proprio piccola un quadratino e il proprietario è morto adesso ci sono i figli del proprietario che hanno incaricato ad un operaio di pulirlo dall’erba ed è incolto volevo sapere se posso fare qualcosa x prendermi un pezzettino grazie..

    • Per Valerio.
      Per acquisirlo con l’usucapione ti occorrono 20 anni.
      Fra l’altro, con l’usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge, perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      Amedeu e c.

  192. salve io abito in un appartamento con mia madre da piu’ di 16 anni, ho un bambino di 5 anni, mio padre e’ morto da 4 anni. Questa casa era chiusa e appartenevano allo iacp, dopo 9 anni ci citano in causa perche’ un figlio di una persona che ci ha vissuto prima di noi solo 18 mesi ha fatto l’atto di proprieta’ da premettere che questa persona manca da 30 anni, ora siamo in causa e l’anno prossimo c’e’ la sentenza di primo grado posso perdere la casa o passa all’usucapione?

    • Per Claudia.
      Come possiamo indovinare l’esito di una sentenza?
      Se hai un legale che ti difende, avrà preso in considerazione l’eventuale usucapione, che però, per immobili di Enti pubblici è di difficile, se non impossibile applicazione.
      Amedeu e c.

  193. ciao
    essendo proprietario di un appartamento assieme hai miei 7 fratelli posso abitare in questa casa senza che loro mi dicano qualcosa , non pagando pigione avendo solo cura della casa stessa .

    • Per Vincenzo.
      Devi trovare un accordo con gli altri 7 fratelli, i quali potrebbero pretendere un affitto
      Dovresti pagare: l’affitto mensile stabilito per l’appartamento come fosse affittato ad una terza persona, diviso 8 e moltiplicato 7.
      Amedeu e c.

  194. Egregio Studio,
    ho acquistato un attico ex lavatoio sanato (tutto in regola ora) con relativa terrazza al 90 per cento di mia proprieta’ ed una piccola parte condominiale con 2 locali tecnici condominiali in uno stabile di 4 appartamenti in cui esistevano all’origine 2 proprietari .

    Il primo proprietario,Mister Y, (deceduto e fallito ,attualmente gestito da un curatore fallimentare) ha 3 appartamenti .

    Il secondo proprietario ,Mister x, ha un appartamento al IV PIANO che sta vendendo e l’ attico ex lavatoio con terrazza che ha ceduto a me.
    Ora e’ in atto una richiesta di Usucapione, da parte del proprietario,Mister x, che mi ha ceduto l’attico per i 2 locali tecnici in uno dei quali c’e’ un contenitore di ‘amianto e un garage malandato .
    I due locali sono chiusi a chiave .

    Domanda

    Dal momento che il 29 Aprile 2013 ci sara’ il rogito del nuovo proprietario dell’appartamento del IV piano e non sara’ piu’ Mister X proprietario di nessun appartamento ed avra’ solo questa richiesta giudiziale di usucapione per i 2 locali tecnici e del garage,In attesa della determinazione giudiziale,con relativa sentenza del giudice, ha diritto il vecchio proprietario,Mister X, a tenere chiusi i locali ?
    Posso aprirli di mia iniziativa ?
    A cosa vado incontro?
    l’usucapione e’ valida solo dalla data di determinazione e nella fase intermedia chi gode i diritti?
    Dal 29 Aprile 2013,saremo 3 proprietari (Io, il nuovo proprietario ed il curatore
    Ringrazio per la disponibilita’
    Voglio aggiungere che il motivo per cui voglio aprire i due locali e la presenza nei 2 locali tecnici di 2 grossi contenitori i di AMIANTO (serbatoi acqua) e ……..non sono tranquillo per niente.Cordiali saluti
    e buon 1 Maggio

    • Per Michele.
      I due contenitori di amianto non ci sembrano un motivo valido perchè tu chieda di aprire detti locali.
      Difatti l’amianto è comunemente ritenuto pericoloso quando spolvera o viene utilizzato, per esempio, per deposito di acqua ad uso alimentare.
      Comunque, per farli aprire e per risolvere le varie problematiche, devi agire secondo legge, tramite un legale e non prendendo iniziative che ti porrebbero dalla parte del torto.
      Amedeu e c.

  195. buongiorno,
    la mia casa è stata comprata all’asta, mi hanno dato solo un mese per lasciare l’immobile, come posso avere una proroga di tempo’
    mi hanno detto che il giorno stabilito mi butteranno fuori di casa anche se ho una figlia minorenne.
    resto in attesa.
    grazie

    • Per Valentina
      Devi scusarci per la risposta che non possiamo darti.
      Questo 1° maggio, dopo anni, abbiamo voluto prenderci tre giorni di riposo e le domande nel frattempo accumulate sono state talmente tante che non ce la facciamo a rimetterci in pari con l’arretrato.
      Risponderemo alle nuove domande a partire dal giorno 03 maggio 2013
      Grazie.
      Amedeu e la Redazione

  196. salve amedeus, se sono case di enti pubblici come ha fatto quel tizio a fare l’atto?

    • Per Claudio.
      Devi procurarti l’atto giudiziale di accettazione dell’usucapione e leggerlo.
      Può darsi che si riferisca ed eventuali sentenze, delle quali noi non siamo, al momento, informati.
      Amedeu e c.

  197. Per Anna.
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua email.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  198. Salve!!!
    Vorrei un’informazione.
    Mio padre è proprietario di una casa che vive con mio fratello e famiglia(quale se è trasferito li per guardare mio padre che ha bisogno de assistenza e lui ha la sua amministrazione legale),la casa è divisa in 3 appartamenti, ( con 3 numeri civici), e siamo in 4 fratelli , un’altro fratello abita nella casa, con tanto di residenza da anni, un’altro viveva prima pero se è trasferito in un’altro comune portando via anche la residenza, abbiamo fatto una divisione de proprietà fra noi, nel caso de morte de mio padre, il problema è che questo mio fratello che si è trasferito ha fatto un comodato gratuito a una terza persona che si è trasferita nella sua “futura” proprietà, attestando che è il possessore del immobile, ma si può fare? una persona che no è ancora proprietario perché mio padre è sempre vivo e che no ha più neanche la residenza ,e questa è una casa di eredita, con un accordo fra noi dopo la morte de mio padre; mio fratello che vive con mio padre e è il suo amministratore legale, con tanto di firma davanti un giudici di tutti fratelli, questo può contestare il possesso e l’affitto essendo lui amministratore di mio padre?
    la ringrazio
    grazie

    • Per Ellen.
      Situazione alquanto strana.
      Se avete fatto un accordo “bonario” tra di voi, per la suddivisione della casa, dopo la morte del padre, tuo fratello non aveva alcun diritto di fare il comodato gratuito.
      Cosa che cambia, se invece avete fatto un atto scritto e registrato.
      Ti consigliamo di rivolgerti da un legale della tua zona con la documentazione della quale sei in possesso.
      Amedeu e c.

  199. Salve Amadeu
    Abbiamo fato una scrittura privata e no registrata, comunque ringrazio per il chiarimento.
    Distinti salute
    Ellen

  200. Buonasera, volevo un consiglio sulla situazione di mio nonno.
    costrui ormai 30 anni fà una piccola casetta in legno adibita a pollaio e legnaia ad una distanza inferiore di 5 metri dal confinante. ora dopo 30 anni il confinante che mai si è visto ne sentito per 30 anni, chiede le distanze di confine per la costruziona abusiva. Ha qualche possibilità mio nonno per riuscire a non abbaterla, l’usucapione anche per la distanza inferiore può intervenire?
    Grazie per una vostra risposta.

    • Per Anna.
      Per l’usucapione potrebbe andare bene, ma rimane il fatto che tale casetta in legno è abusiva agli effetti comunali, per cui il vicino con un esposto inoltrato in Comune potrebbe richiedere un sopralluogo per lavori abusivi.
      Amedeu e c.

  201. Buonasera,volevo un parere sulla seguente situazione:
    Avendo in affitto un’appartamento condominiale con contratto non registrato da 30 anni,i proprietari non hanno fatto la trascrizione di possesso,essendo l’appartamento prima di proprieta’ del comune.C’e’ la possibilita’ di usocapione?Grazie

    • Per Paolo.
      Con i documenti che hai (Scritti, ricevute, verbali di consegna della casa, contratti, ecc) e rifacendo la storia dall’origine, devi recarti da un legale della tua zona, il quale ti dirà come comportarti.
      Amedeu e c.

  202. salve, nel 2000 ho acquistato una casa con un posto auto scoperto posto sul prolungamento della casa di fronte. I proprietari ( della casa di fronte) pretendono il possesso del posto macchina in quanto, anche loro ne hanno usufruito, io li ho fatti parcheggiare da buona vicina, io ci pago le tasse, io ho scritto nel contratto la proprietà della particella, ma loro ….niente…..Adesso , di quel posto, vorrei usufruirne solo io, ma loro possono chiedere il possesso ? E se si, gli verrà dato dal giudice ? GRAZIE

    • Per Grazia.
      Se il posto auto è tuo, non vediamo perchè tu non possa pretenderne il possesso.
      Fra l’altro, se i tuoi vicini usano tale area da più di 20 anni potrebbero richiederne la servitù per usucapione.
      Se è fronteggiante la strada, fai richiesta al Comune di metterci una catenella di plastica, ed in caso di rimozione devi rivolgerti da un legale della tua zona.
      Amedeue c.

  203. salve, nel 2000 ho acquistato una casa con un posto auto scoperto posto sul prolungamento della casa di fronte. I proprietari ( della casa di fronte) pretendono il possesso del posto macchina in quanto, anche loro ne hanno usufruito, io li ho fatti parcheggiare da buona vicina, io ci pago le tasse, io ho scritto nel contratto la proprietà della particella, ma loro ….niente…..Adesso , di quel posto, vorrei usufruirne solo io, ma loro possono chiedere il possesso ? E se si, gli verrà dato dal giudice ? GRAZIE

  204. Grazie per la risposta. Proprio stamani il tibunale ha convocato per il 21 prossimo dei testimoni di ambo le parti per testimoniare l uso sporadico del posto auto. Io ho messo un dissuasore qualche mese fa, ma la controparte lo contesta, anzi, si avvale del fatto che l ho messo per impedire la sua sosta. ho comprato l appartamento ed il posto 13 anni fa, loro dicono di averlo utilizzato qualche volta anche prima, volevo sapere se il mio acquisto ha interrotto l eventuale usucapione. Ho fatto delle ricerche e dal 1969 al 2000 ha cambiato 3 proprietari.Se il giudce dicesse di continuare ad adoperarlo entambi, che posso fare ( oltre mettere l avvocato ) per contestare ? .GRAZIE aspetto le risposte

    • Per Grazia.
      La servitù acquisita per usufrutto necessita di tre requisiti essenziali: la continuità dell’uso nel tempo, l’utilizzo pacifico, ed infine pubblico, senza alcun sotterfugio.
      Per cui, se anche una sola volta, dimostri, di avere interrotto tali requisiti, non dovresti avere difficoltà a far valere le tue ragioni.
      Parlane comunque con il tuo legale.
      Amedeu e c.

  205. Buongiorno a tutti. Nel 2007 ho acquistato una casa(bifamiliare) con corte comune, al momento del acquisto tra le due abitazioni c ‘era un fioriera in legno di 1m-1,2m di lunghezza e sul lato dalla strada c’era una siepe con due alberelli e due vasi in cemento. Dal’ acquisto sono passati quasi due ani prima che io andai ad abitare li. Da subito o notato dei cambiamenti nella corte comune che prima non c’erano, la fioriera in legno tra le due abitazioni(insistente sulla corte comune) era diventata piu ampia/lunga di due metri con tanto di basamento in cemento, tra le autorimesse un altro muro in cemento lungo 1.2 metri e sul’ lato strada la siepe non c’era piu, ma una bella aiuola con tanto di prato e vari fiori ad uso esclusivo . Praticamente mi sono trovato solo con il diritto di passaggio e alla mia richiesta di demolire i manufatti in cemento(che mi impedisce tuttora di parcheggiare) e di usare in modo equo il cortile non o ricevuto nessun riscontro. Dopo vari tentativi dal giudice di pace,mediazione,un paio di mesi fa ho intentato a giudizio il vicino che mi ha gia fatto sapere che si avalera dell usucapione. . .praticamente mi sta gia seguendo un avocato ma volevo sapere anche un altro parere. . .il tutto e documentato con relative foto di prima e dopo. vi ringrazio

    • Per Silvio.
      Ti diamo il nostro parere.
      Se riesci a dimostrare che il vicino ha eseguito dette trasformazioni da meno di 20 anni, questi non può invocare l’usucapione.
      Puoi ricercare anche il progetto approvato in Comune, (ammesso che ci sia e che la casa non sia molto vecchia); i disegni contenuti nel quale potrebbero esserti di aiuto.
      Amedeu e c.

  206. anticipatamente ringrazio per la risposta

  207. buongiorno, da qualche anno ho in affitto un garage che è l ultimo della fila, continuamente gli inquilini dello stabile ci parchggiano davanti , io non lo uso per metterci la macchina ma mi impediscono il passo con cose ingombranti, ho messo un cartello di sosta vietata …..ma niente. faccio presente che la strada è privata condominiale e che i condomini sono stati avertiti del disagio . Grazie per la risposta

    • Per Anna.
      Devi cercare, sempre nell’ambito del buon vicinato, di fare liberare l’accesso al garage, dopo di che metti davanti a questi la tua macchina, o altro mezzo che hai, in maniera da impedire l’ingombro di altri oggetti.
      Amedeu e c.

  208. ringrazio e resto in attesa

  209. salve oggi ho scoperto che i miei genitori vivono da anni in una casa che non sono proprietari ne anno ussofrutto …la casa e di una figlia che aspettano solo il loro momento per fare entrare le figlie….ma io ho un’ altra figlia con figli che viveno con me vorrei sapere se posso entrare come usucapione per non lasciare un domani mia figlie e i sui figli in mezzo ad una strada ….ho anche scoperto che mia figlia dal 89 fino ora non a mai pagato ice imu ho una paura di tutto questo non pagare allo stato e un problema io pagareri pure io ma solo se posso fare restare mia figlia che ma curato per anni ..grazie mille

    • Per Stella.
      Se hai abitato con tua madre (Usufruttuaria) di un appartamento di proprietà di tua sorella, e lo fai da oltre 20 anni, potrebbero esserci gli estremi di una usucapione, ma il fatto che siete parenti, non ti avvantaggia.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la sorella o la madre come usufruttuaria) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  210. salve sono una donna che vive da più di 20 anni nella casa si mia sorella senza in contratto daffitto ho solo la residenza con i miei tre figli ora lei vuole la casa io non lavoro non so dove potere andare volevo sapere se posso chiedere usucapione…e se davvero lei mi può mandare via subito da questa casa con dei minori

    • Per Chiara.
      La prima cosa che devi fare è quella di rivolgerti da un sindacato inquilini, tipo il Sunia, dove hanno dei legali che possono instradarti sul cosa fare.
      Abbiamo adoperato la parola “Inquilino”, ma può darsi che tu non abbia mai pagato l’affitto a tua sorella, per cui potresti pensare ad una usucapione.
      Con l’usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge, perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      Attenzione, però nel tuo caso la questione non sarebbe così semplice, in quanto per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la sorella) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche il legale di cui sopra.
      Amedeu e c.

  211. Salve le pongo la mia domanda sperando di essere chiara, i miei genitori hanno abitato per 10 anni nella casa di mio nonno, senza pagare nulla, morto molti anni prima senza lasciare testamento, era una casa costruita e lasciata a mio papà senza contratto o altro, poi è morta anche mia nonna anche lei non aveva lasciato testamento, e dopo molti litigi tra mio papà e i miei zii siamo stati mandati via. Sono passati 9 anni da quando ce ne siamo andati, e mi chiedevo se sussisteva il diritto di usucapione e se potevamo fare qualcosa per rientrare in possesso dell’immobile. Grazie Elisa

    • Per Elisa.
      A nostro parere potevate, prima di uscire dalla casa, avanzare richiesta di riconoscimento di usucapione, anche se, fra parenti, i giudici sono molto restii ad accettarla.
      Adesso diventa tutto molto più difficile.
      Ti consigliamo di contattare un avvocato della tua zona.
      Amedeu e c.

  212. Grazie per la celere risposta, proveremo a fare qualcosa visto che ora i miei stanno in una casa popolare e non sono messi molto bene, vedremo. Grazie Elisa

  213. Salve,
    Mio cognato vuole comprare una bilancia di pesca su un lago.
    Il venditore di questa bilancia è 43 anni che la possiede ma non ha mai formalizzato l usucapione dal giudice.
    Mio cognato acquistando rischia un giorno di vedersi sottrare il bene dal reale proprietario o anche se non formalizzato l usucapione di questo signore che se ne occupa da 43 anni sorregge comunque il suo acquisto?
    Grazie in anticipo

    • Per Valentina.
      Non chiarisci se tale lago sia privato oppure pubblico.
      Comunque tutte le acque sono soggette al demanio pubblico, per cui, anche se trascorsi 43 anni, dovreste informarvi attentamente presso il Demanio Idrico.
      Non è detto che possa attuarsi, in certi casi l’usucapione.
      Ti riportiamo la dizione che viene citata a proposito di tale demanio
      “Il demanio idrico è regolato dall’art. 822 del c.c. e dall’art. 1 del T.U. 1775/33.
      L’art. 822 che tratta in generale del Demanio pubblico, sancisce:”Appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico [c.c. 1145] il lido del mare [c.c. 942], la spiaggia, le rade e i porti; i fiumi, i torrenti [c.c. 945], i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia [c.c. 2774; c.n. 28, 29, 692]; le opere destinate alla difesa nazionale [c.c. 879].
      Fanno parimenti parte del demanio pubblico, se appartengono allo Stato, le strade, le autostrade e le strade ferrate; gli aerodromi; gli acquedotti; gli immobili riconosciuti d’interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia, le raccolte dei musei, delle pinacoteche degli archivi, delle biblioteche; e infine gli altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del demanio pubblico [c.c. 11, 823].
      Altresì l’art. 1 del T.U. 1775/33, detta: “Sono pubbliche tutte le acque sorgenti, fluenti e lacuali, anche se artificialmente estratte dal sottosuolo, sistemate o incrementate, le quali, considerate sia isolatamente per la loro portata o per l’ampiezza del rispettivo bacino imbrifero, sia in relazione al
      sistema idrografico al quale appartengono abbiano ed acquistino attitudine ad usi di pubblico generale interesse” ed ancora”Le acque pubbliche sono inscritte, a cura del Ministero
      dei lavori pubblici, distintamente per province, in elenchi da approvarsi per decreto reale, su proposta del Ministro dei lavori pubblici, sentito il Consiglio superiore dei
      lavori pubblici, previa la procedura da esprimersi nei modi indicati dal regolamento …..”
      Amedeu e c.

  214. Salve,
    Grazie per la celere risposta comunque no hanno detto a mio cognato che non si tratta di un bene demaniale.
    Se è un bene privato come sembra usucapione non formalizzato da un giudice può valere per la vendita o no?
    Grazie davvero!
    Valentina

    • Per Valentina.
      Ci risulta che siano avvenute delle vendite, senza che il giudice avesse regolarizzato l’avvenuta usucapione, però, il notaio rogante ha sempre fatto presente alle parti contraenti i rischi che correvano.
      Tali rischi possono consistere in una richiesta di annullamento dell’atto avanzata da un legale.
      Dovresti consultare un avvocato di zona, con la documentazione che hai e sentire se può intervenire o meno.
      Amedeu e c.

  215. salve amadeu,
    ti ho scritto l 8 maggio e il 9 maggio, riguardo al posto macchjna e ti aggiorno sulla situazione : il giudice ha ascoltato i testimini da ambo le parti e tutti hanno detto che hanno parcheggiato nel posto auto perchè è stato sempre trovato vuoto Solo che la controparte ha portato a testimoniare una persona invalida. Il mio avvocato non è ottimista, Ma io dico , se quel posto io l ho scritto sul contratto di acquisto, perchè il giudice dovrebbe dare il possesso a loro ? grazie

    • Per Grazia.
      Non possiamo dirti alcuna parola di conforto non conoscendo a fondo la questione come il tuo legale.
      Forse il pessimismo del tuo legale si dimostrerà infondato.
      Speriamo.
      Amedeu e c.

  216. Grazie mille ancora!
    Lo farò sicuramente!
    Valentina

  217. sai, mi ha chiamato il legale proprio adesso……..abbiamo perso, il Giudice ci fa togliere anche il dissuasore, Che posso fare ?? Grazie e scusami del disturbo

  218. ti terrò informato grazie

  219. scusa amadeu, un ulteriore domanda, se decidessi di andare avanti, qual è l iter da seguire per riavere il possesso esclusivo della mia proprietà ?

    • Per Grazia.
      hai un legale che ha curato perfettamente la tua pratica ed ha anche anticipato il verdetto del giudice.
      Quale occasione migliore che chiedere allo stesso notizie in merito.
      Tanto più che conosce tutti gli antefatto del caso.
      Amedeu e c.

  220. Buongiorno, ho una domanda. I miei (promissari venditori) nel febbraio del 1989 hanno stipulato un contratto preliminare di compravendita di un terreno, prevedendo che il definitivo doveva stipularsi entro agosto 1989. In realtà ad oggi non è stato mai stipulato. Col preliminare si trasferiva all’acquirente il possesso e material godimento ma la proprietà si trasferiva alla stipula del definitivo, vi è stato anche versamento denaro a titolo di caparra, il resto alla stipula del definitivo. Oggi l’eredi del promissario acquirente deceduto citano i mie in giudizio per accertamento e dichiarazione avvenuto acquisto per usucapione. L’acquirente senza dare comunicazione d’inizio alcuna nel 1990 ha costruito sul fondo un fabbricato abusivo ( demolito nel 2012)ed ha piantato alberi ulivo e viti che dopo la morte le figlie hanno continuato a manutenzionare/coltivare. Il mio dubbio è il seguente: credo che l’acquirente sia un semplice detentore e che non sia intervenuta interversione del possesso visto che: 1)nella la pratica relativa alla regolarizzazione dei dati catastali in seguito alla demolizione del fabbricato abusivo sono stati i miei a dichiararla e firmarla; 2)sempre a nome dei miei l’arch. viene delegato a presentare istanza di correzione catasto terreni/fabbricati; 3) nel 2008 un Geom. è stato incaricato ad effettuare il frazionamento, l’atto/istanza di aggiornamento catastale tipo frazionamento trova la firma dei miei. Voi che ne dite? tali documenti con la firma/ intestazione dei miei bastano ad interromper l’usucapione e a provare che gli eredi dell’acquirente promissario hanno avuto solo corpus e non animus? e se si, mi conviene fare domanda riconvenzionale? Spero di essere stata chiara, vi ringrazio in anticipo. Minu

    • Per Minù.
      Ti consigliamo di portare in visione ad un legale della tua zona tutti gli atti che hai, rifacendogli la storia con una relazione scritta.
      Saprà cosa consigliarvi per il meglio.
      Amedeu e c.

  221. Maria antonietta

    Salve vorrei farvi una domanda,i miei genitori è dal 1988 che abitano in una villetta a schiera della IACP di lecce hanno fatto un solo contratto senza mai rinnovarlo hanno sempre pagato regolarmente l’affitto e tutto ciò che mandavano di conguaglio,dopo tanti anni ancora queste case non sono in vendita ,oltre tutto ho saputo che il terreno dove sono state costruite è ancora di proprietà del comune quindi queste case a chi appartengono?e vorrei sapere visto che sono passati più di 20 anni mio padre può chiedere l’usocapione? vi ringrazio anticipatamente .

    • Per Maria Antonietta.
      Per prima cosa devi leggere attentamente l’articolo dal quale ci hai scritto e poi controllare se hai rispettato tutte le clausole in esso contenute.
      I beni degli Enti Pubblici fanno parte del Demanio Pubblico, il quale a sua volta comprende i beni indisponibili (Strade, piazze, giardini, aree giochi, scuole, immobili di civile abitazione dati in affitto, ospedali, biblioteche, ecc) e di quelli disponibili, i quali, in realtà, non sono mai ben identificati, ma che appaiono tali, come per esempio un appezzamento di terreno lasciato incolto, un immobile senza pregio abbandonato, e così via.
      I beni indisponibili non sono oggetto di usucapione, mentre quelli disponibili lo sono.
      IL fatto che la casa sia abitata da una famiglia che ha sempre pagato l’affitto, poco che sia, rende, a nostro parere, tale bene indisponibile, per cui non può essere usucapito.
      Amedeu e c.

  222. Buongiorno. Mio fratello ha acquistato una casa, con tanto di atto notarile nel mese di agosto 2012. Al catasto la casa risulta di tot metriquadri comprendenti una striscia di terra di 80 cm dietro la casa. Non ci sono modi per accedervi a questa striscia quindi questa area è sempre stata delimitata da dei paletti. Qualche anno fa i paletti sono spariti e i vicini affermano che questa proprietà è loro, dicendo di avere anche foto. Può essere vera la cosa avendo carte catastali del 2012?

    • Per Daniele.
      Probabilmente la reclamano per avvenuta usucapione.
      Per sapere come stanno esattamente le cose, devi recarti presso un legale della tua zona, portandogli in visione delle foto del terreno e tutta la documentazione che tuo fratello possiede (contratto, piante catastali, compromesso ecc.)
      Contatta anche il venditore e controlla con il medesimo le date e gli anni (Hai detto “Qualche anno fa…) dell’eventuale possesso da parte dei vicini (Ammesso che ciò che sostengono sia vero)
      Amedeu e c.

  223. Salve,
    una mia zia possedeva la casa dove abitava (costituita da 4 piani e in ogni piano c’è un appartamento indipendente). Alla sua morte è stato trovato un testamento olografo con cui assegnava ad ognuno di noi nipoti un appartamento. Purtroppo, però, mia zia non ha mai regolarizzato l’acquisto della proprietà dell’immobile (aveva acquistato l’area con una scrittura privata nel 1965 e poi vi aveva edificato il fabbricato di cui sopra). La pubblicazione del testamento olografo costituisce proprietà in capo ad ognuno di noi nipoti? E se così non fosse, cosa dovremmo fare?
    Grazie

    • Per Carlo.
      Il testamento olografo può essere valido per l’assegnazione degli appartamenti a voi nipoti.
      Il problema sussiste nella regolarizzazione che dovrete fare circa la proprietà, che, da quanto dici, non figura in testa a tua zia ma ai vecchi acquirenti.
      E’ una questione mai definita che va affrontata con una certa delicatezza e celerità.
      Vi consigliamo di sentire prima un notaio, circa ciò che dovete fare, dopo di che, potrete rivolgervi da un legale della vostra zona (Portandogli eventualmente la scrittura privata e la pratica comunale di costruzione della casa – se la stessa era a nome di vostra zia).
      Amedeu e c.

  224. MI CHIAMO PAOLA SONO PROPRIETARIA INSIEME A MIA MADRE E A MIA SORELLA DI UNA PORZIONE DI CASA IN UNA CASCINA.LA CASA ERA DI MIO PADRE CHE DOPO LA MORTE L’HA LASCIATA IN EREDITà A NOI.LA CASA HA DELLE STANZE CONFINANTI CHIESE SOLO COLE SEMTE CON LA CASA DELLA NONNA CHE ORA NON ABITA PIU Lì PERCHè è IN UNA CASA DI RIPOSO.LA NONNA HA UN AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO CHE ORA è COSTRETTO A VENDERE L’IMMOBILE DELLA NONNA PER POTERLE PAGARE LA RETTA DELLA STRUTTURA CHE L’ASSISTE.IO VORREI ACQUISTARE LA CASA DELLA NONNA PERCHè AVENDO LE STANZE CONFINANTI CON QUELLA CHE GIA ABBIAMO POTREMMO RISTRUTTURARE E FARE UNA UNICA CASA.POSSO AVERE IL DIRITTO DI PRELAZIONE VISTE LE STANZE COMUNICANTI,UN PASSAGGIO CHE DA CASA MIA MI PORTA SULLA SOFFITTA PASSANDO NELLA CASA DELLA NONNA E ANCHE DATO CHE PR ANDARE ALLA CASA DELLA NONNA DEVONO PASSARE DAVANTI A CASA MIA PERCHè QUELLA DELLA NONNA è IN FONDO AL PORTICO?

    • Per Paola.
      Il diritto di prelazione di un immobile è regolato dall’Art 732 del codice civile e dal quinto comma art 38 della Legge 392/1978.
      Essendo coerede della nonna, e volendo alienare la tua quota parte ad un estraneo devi notificare la proposta di alienazione.
      Prima di prendere una qualsiasi decisione, leggi attentamente l’articolo 732 del codice civile, dopo di chè, se vuoi procedere, devi rivolgerti da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  225. Mio zio ha lasciato la sua casa, tramite testamento, alla donna che lo assisteva negli ultimi anni della sua vita. Un nipote di mio zio però ha fatto causa pretendendo che questa casa andasse a lui, anche perché secondo lui il testamento era falso. E’ stata fatta la perizia calligrafica al testamento ma è risultato valido: la scrittura era effettivamente di mio zio. Arrivando al dunque, il nipote di mio zio ha le chiavi di questa casa e non vuole restituirle alla donna, la quale si è rivolta ad un avvocato con l’intenzione di cambiare la serratura della porta di casa. L’avvocato però ha risposto che non può farlo perchè il nipote di mio zio ha il possesso di tali chiavi. Com’è possibile se nel testamento la casa è stata lasciata alla donna? Per poter essere effettivamente proprietaria cosa deve fare questa donna?

    • Per Fra.
      Deve seguire quanto consigliato dal suo legale.
      Le chiavi, ammesso che la legge le consenta di entrare in possesso di detta casa, devono essere consegnate, al limite con sentenza del giudice, e la signora non può assolutamente forzare la porta dell’appartamento.
      Amedeu e c.

  226. Per Paola.
    Con tutta la buona volontà, ma come si fa a comprendere esattamente la tua domanda quando scrivi:” LA CASA HA DELLE STANZE CONFINANTI CHIESE SOLO COLE SEMTE CON LA CASA DELLA NONNA ….”
    Amedeu e c.

  227. Ripropongo la domanda cercando di farmi capire meglio: E’ possibile che uno dei figli faccia valere il diritto all’usucapione per un appartamento concessogli ad uso gratuito da un genitore per oltre 20 anni pur avendo altri fratelli?
    Grazie

    Marco

    • Per Marco
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la madre) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  228. nel 1999 abbiamo acquistato una appartamento in una villetta a due piani con l’entrata dal cancello in comune ma la scala e il relativo sottoscala, con una porta di accesso che dava sul passaggio per il garage dei proprietari sottostanti, di nostra esclusiva proprietà.
    Ora il comune ha fatto dei lavori per il il cedimento del territorio e ci ha diviso le entrate con due cancelli e ricostruito la nostra scala con relativo sottoscala aprendo la porta sul nostro giardino anzichè nella loro proprietà eliminando di fatto il passaggio che avevamo.
    Ora questi signori, pur sostenendo che siamo sì noi i proprietari ma loro, avendo le due facciate del sottoscala sulla loro proprietà ne rivendicano il diritto di comproprietà, dicendo che possono fare quello che vogliono (pitturare, fare uno zoccolo, coprire le pareti….) al limite chiedendo il nostro parere. E’ vero?
    Grazie

    • Per Annunciata.
      Scusaci, ma la tua domanda non ci appare assolutamente chiara, per cui, con tutta la buona volontà, non possiamo darti una risposta.
      Forse ti conviene fare eseguire un sopralluogo da un tecnico della tua zona, il quale ti consiglierà come agire.
      Amedeu e c.

  229. Sempre nel 1999 con l’acquisto della casa abbiamo acquistato il garage , di fianco a quello dei proprietari sottostanti.
    Sopra il garage c’è prato che di fatto da allora abbiamo sempre curato e tagliato noi (anche perchè loro non possono neppure salirci).
    Non solo, sulla facciata di loro proprietà abbiamo dei pannelli solari per scaldare l’acqua in garage.
    Ora questi signori voglio sistemare e venirci ad abitare e…iniziano i problemi.
    Come possiamo comportarci visto che sono passati 14 anni e non hanno MAI fatto commenti se non una volta all’inizio che ci hanno segnalato i pannelli sulla loro proprietà pur avendogli noi chiesto se c’erano problemi prima di acquistare casa? Naturalmente la risposta era stata negativa.
    Che diritti possono vantare?
    Grazie ancora

    • Per Nuccy.
      Riteniamo che in questo caso valga una servitù acquisita per usucapione ventennale, per cui, 14 anni sono pochi, e questi vicini, potrebbero, tramite un loro legale, ottenere ciò che chiedono.
      Amedeu e c.

  230. MIA NONNA HA UNA PORZIONE DI CASA CONFINANTE CON LA MIA NELLA QUALE PERò ANCORA NON ABITO.LE DUE CASE HANNO DELLE PORTE COMUNICANTI ALL’INTERNO CHE IO, ORA CHE LA NONNA NON ABITA PIù LI PERCHè è IN UNA STRUTTURA CHE LA CURA VISTO CHE NON è CAPACE DI INTENDERE E VOLERE,HO CHIUSO,ALTRIMENTI I FIGLI DI MIA NONNA POTREBBERO ENTRARE IN CASA MIA.LA CASA DELLA NONNA ORA è IN VENDITA PER POTER PAGARE ALLA NONNA LA RETTA MENSILE DELLA CASA DI RIPOSO(QUESTO DECISO DAL GIUDICE E DALL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO).A ME INTERESSEREBBE ACQUISTARE QUESTA CASA VISTO CHE CONFINA CON LA MIA E VISTO CHE SOTTO LO STESSO PORTICATO ABITANO MIA MAMMA E MIA SORELLA.C’è PERò UN PROBLEMA….MIA ZIA LA FIGLIA DELLA NONNA CON LA QUALE NON ANDIAMO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO DA ANNI PER FARMI UN DISPETTO VUOLE ACQUISTARLA.CHIEDO:-POSSO AVERE UN DIRITTO DI PRELAZIONE VISTO CHE CONFINA CON LA MIA CASA,HA PORTE COMUNICANTE E INOLTRE L’UNICA MIA POSSIBILITà DI ACCESSO AL MIO SOLAIO è PASSARE DALLA CAMERA DELLA NONNA(QUESTO FIN DALL’INIZIO DELLA COSTRUZIONE DEL CASCINALE)?per favore rispondetemi per me è molto importante.

  231. nel 1993 ho costruito una casa sul suolo di mia madre ma ho la residenza li dal 1991 ma ora a seguito di motivi famigliari mi vogliono mandar via e prendersi la casa e mia madre la vuole vendere alle figlie. Lo puo’ fare? grazie a chi mi risponderà

  232. Un bene immobile non frazionato di proprietà di tre fratelli, può essere azionata una causa per usucapione da parte della figlia di uno di questi, in possesso dei requisiti previsti dalla legge.

    • Per Giuseppe.
      L’usucapione fra parenti è sempre la più difficile da ottenere.
      Comunque, se ci sono i requisiti e la documentazione in possesso, ti conviene recarti, con quest’ultima, da un legale della tua zona, che saprà come meglio consigliarti.
      Amedeu e c.

  233. Vorrei acquisire la proprietà della casa dove è nata mia nonna (si tratta di un rudere) che però al catasto del comune non risulta e quindi NON E’ proprietà di nessuno. Come posso fare?
    Un geometra potrebbe fare il rilievo della casa e poi accatastarla a mio nome?
    Grazie a chi mi risponerà.

    • Per Floriana.
      Se la casa non è riportata al catasto, non è detto che non abbia diritto di esistere, ed eventualmente di essere ripristinata e ristrutturata.
      IL rudere può presentarsi con le sole fondazioni o solo con il tetto scoperchiato, per cui è obbligatorio vederlo
      Ti suggeriamo di rivolgerti da un tecnico della tua zona, di fargli fare un sopralluogo al rudere, e di richiedergli di sentire l’ufficio comunale preposto e poi di presentarti (Sempre che tu lo desideri) un progetto ad hoc.
      Amedeu e c.

  234. salve,
    ho un terreno lasciato da mia nonna che adesso è deceduta,di circa 400 mt qudrati.Di questo terreno non è stata fatta la successione hai figli, tra cui uno di questi e mio padre che non è più presente da poco più di ventanni e questo vale anche per i restanti due,diciamo che l hanno abbandonato!successivamente ho costruito su questo terreno, anche se ancora non l ho messa al catasto la costruzione.volevo sapere visto che su questo terreno non è mai stata fatta una successione quindi c e una mancanza di interesse dei proprietari e mai nessuno è venuto a reclamare niente ed io a più di ventanni che ho la residenza qui dimostrabile sia per il certificato di residenza e testimoni posso avvalermi del usocapione visto che ha più di ventanni che abito qui?

    • Per Angelo.
      Ma di detta costruzione hai un regolare Permesso di costruzione comunale?
      Se non è così, il tutto si complica e rischi di subire una denuncia civile e penale per abusivismo.
      Se invece hai una regolare autorizzazione del Comune (Il Catasto non conta, perchè non è probatorio, cioè non costituisce prova di acquisizione di un diritto reale), ed hai costruito con il diritto di superficie
      (http://www.coffeenews.it/il-diritto-di-superficie-cosa-e-e-come-si-esercita)
      puoi tentare di acquisire il terreno con una usucapione ventennale.
      Ti servirà comunque un legale.
      Amedeu e c.

  235. Salve, il mio defunto Padre nel 1992 mi ha donato alcuni piccoli terreni boschivi situati in zona montuosa che lui aveva acquisito per usucapione.Dal 1970 li curava per un mese all’anno,quando tornava in ferie dalla svizzera dove lavorava ed io insieme ai nonni andavo a raccogliere le castagne e le noci,a volte pagava anche degli operai che andavano a pulire i rovi che crescevano vicino alla strada.poi nel 1982 è rientrato definitivamente in italia e si è preso cura dei terreni fino alla donazione.I terreni erano intestati a 8 fratelli della mamma di mio padre compresa lei per 1/8 emigrati in America nel 1920/1930 e mai ritornati in italia.Mia nonna è vissuta dal 1960 a Como ed è morta nel 1991.A distanza di tanti anni si è presentato uno dei 6 fratelli di mio padre anche lui a Como dal 1965 che viene a rivendicare il terreno.Io penso che lui non centri niente con questa cosa,come gli è stato risposto dagli altri fratelli che lui aveva interpellato per farmi causa .Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra risposta.

    • Per Tony.
      E’ una domanda che va chiarita a tavolino con le carte che possedete in visione.
      Troppi parenti e molta confusione.
      Ti consigliamo di rivolgerti da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  236. Salve,
    vivo insieme alla mia famiglia in una porzione della villa di mio suocero ormai da 20 anni.
    il figlio,mio marito,ha avuto dei problemi con il padre ed ora ci troviamo la villa completa messa in vendita,compresa la nostra porzione.
    premetto che mio marito e mio suocero hanno anche l’attività lavorativa in comune e i nostri figli hanno 19 e 14 anni,ma nostro figlio più piccolo a breve dovrebbe anche essere riconosciuto di l’invalidità civile.
    Può mio suocero mandarci via di casa?
    L’uso della casa ci è stato dato a titolo gratuito,ma i lavori di ristrutturazione li abbiamo pagati tutti noi.
    Cosa potrebbe accaderci?
    Grazie

    • Per Tiziana.
      Ti consigliamo di consultare il legale di un patronato degli inquilini (Tipo il Sunia), anche se voi siete in una situazione particolare, in quanto non pagate l’affitto da oltre 20 anni.
      Sono legali che affrontano quotidianamente tali problematiche e sapranno aiutarti.
      Amedeu e c.

  237. grazie per la celere risposta

  238. Buongiorno.
    Il mio vicino occupa dal 1990 la striscia di terreno sotto la grondaia del mio garage, come parte del suo giardino.
    Per accedere alla parete esterna ed alla grondaia del garage (per esempio, per la manutenzione) è attraversando la casa del vicino.
    Ho comprato la casa nel 2011 e, nella piantina catastale, il confine corre lungo il bordo esterno della grondaia. Nel mio rogito non c’era nessun riferimento ad eventuali servitù nella proprietà del vicino.
    Sono ancora in tempo a fermare l’usucapione del terreno?
    In caso contrario, come potrei fare manutenzione delle parti del mio garage accessibili solo dalla sua proprietà? Sono usucapite anch’esse?
    Grazie mille in anticipo.

  239. Salve,
    possiedo una casa al mare da oltre 20 anni, unico ingresso da una corte comune, gli altri inquilini hanno invece un ingresso proprio, posso quindi vantare il diritto di collocare un cancelletto in questo ingresso, poiché sono trascorsi 20 anni , , entro solo io da questa corte comune , anche se non risiedo stabilmente li tutto l’anno ??
    Grazie anticipatamente

    • Per Giuseppe.
      Il dubbio, è quello che avendo una residenza saltuaria, in caso di lite giudiziaria possano esserti valutati i 20 anni per tale servitù acquisita per usucapione.
      Difatti, il diritto di usucapione viene attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      Poi, parli di collocare un cancelletto, per cui (Adesso non abbiamo presente la situazione reale, ma ce la possiamo immaginare) il diritto a conservare tale cancelletto lo acquisiresti dopo 20 anni dalla sua collocazione, a meno che trattasi di un manufatto interno ad area tua o comunque usucapita.
      Con planimetrie e documenti alla mano recati da un legale della tua zona. Ti chiarirà meglio il tutto.
      Amedeu e c.

  240. La ringrazio per la celere risposta …
    seguirò il suo consiglio per ulteriori chiarimenti
    Saluti

  241. Salve, mio padre possiede una casa in campagna con relativo appezzamento di terreno.
    Dal 1991 mio marito ha lavorato il terreno (oliveti e vigneti) , producendo anche del vino.
    Questo terreno e abitazione viene usufruito anche da mio padre e dalla mia sorella.
    Il 10 agosto , al rientro dalle ferie, ho trovato tutte le serrature cambiate sia al cancello di accesso al terreno che di tutte le serratyre della casa.Ho chiesto spiegazioni a mio padre,, il quale mi ha detto che la mia sorella non gliele ha ancora portate e me le farà avere. Cosa devo fare, devo ancora aspettare o devo andare a fare una denuncia?
    Saluti

    • Per Antonietta.
      Cerca di parlare amichevolmente con i tuoi congiunti e può darsi che tutto finisca in una bolla di sapone.
      Altrimenti non avrai altra soluzione che quella di recarti da un legale di zona, portandoti dietro i contratti e i documenti che hai.
      Per principio, sono questioni che vanno affrontate con la massima calma.
      Amedeu e c.

  242. grazie per la celere risposta!! Riprovo a parlare con mio padre, ma credo mio malgrado di dover ricorrere ad un legale. Mia sorella continua a non consegnare le chiavi nemmeno a mio padre che è il proprietario.
    Saluti
    Antonietta

  243. Salve,
    mia sorella, gestisce da quasi 20 anni un terreno vicino casa in un piccolo paese della basilicata.Il terreno in questione è di proprietà di tre fratelli che si trovano tutti fuori.Di tanto in tanto, uno dei tre nell’arco degli anni, è sempre andato su questo terreno.Può la sorella che se ne serve chiedere l’usucapione?
    Saluti
    Domi

  244. Salve, dal 1955 mio padre coltiva un terreno i cui proprietari sono fuori paese. Lui ha sempre pagato l’affitto senz aalcun contratto e pagato la guardia campestre. Ha fatto fruttare il terreno prendendosene costantemente cura.
    Dall’anno scorso mio padre ha deciso di non pagare più l’affitto ed ora loro dicono di lasciarlo se non vuole pagare. Può fare domanda di usucapione? Deve rivolgersi ad un legale?
    Grazie per l’attenzione.

    • Per Loren.
      La guardia campestre cosa è? Scusa, ma non comprendiamo.
      Comunque con l’usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge, perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      Devono esserci tutte e tre le condizioni sopra descritte.
      Ti serve comunque un legale per l’eventuale riconoscimento finale del giudice.
      Amedeu e c.

  245. Buongiorno,

    sono il pronipote di una signora di 86 anni, residente in un vecchio rustico di campagna da oltre 70 anni. La suddetta, ha solo il possesso dell’immobile e di un appezzamento di terreno di circa 2500 mq ad uso agricolo. Nelle ricerche catastali, oltre ai vari famigliari ed eredi, figura un nominativo estraneo alla famiglia. Tale nominativo risulta essere il precedente proprietario che in tempi remoti, risulta aver venduto tutta la proprietà con un semplice accordo verbale, ad uno dei miei antenati. Pochi giorni fa questa zia, venuta a conoscenza della possibilità di acquisire la PROPRIETA’ del bene tramite usucapione, ha espresso il desiderio d’incaricare il sottoscritto per attuare le varie procedure per usucapire i beni descritti in precedenza. Dopo varie ricerche(registri parrocchiali, archivio di stato ecc.) sono riuscito a ricostruire l’albero genealogico della mia famiglia e del nominativo estraneo alla mia parentela. Premesso che in circa 70 anni, alla morte dei vari eredi non sono state versate le imposte di successione, (l’ici prima e l’imu poi, non sono stati mai versati, risultano pagate solo le utenze e lavori di mantenimento dell’immobile e del terreno adiacente) chiedo: 1) In caso di avvio della procedura d’usucapione, le imposte di successione di chi sono a carico in caso di rinuncia o meno degli eredi? 2) Posso agire con procura o delega, in nome e per conto di questa prozia, redigendo un documento in carta semplice? Magari con un testimone che possa attestare la firma di tale documento e accordo che potrebbe intercorrere tra il sottoscritto e questa zia? Perdonate la complessità della spiegazione. Grazie anticipatamente.

    • Per Matt.
      Stai ponendo una serie di domande che necessitano obbligatoriamente della presenza di un legale, al quale devi produrre tutti gli atti che tua zia ha, compreso poi una relazione esplicativa circa tale usufrutto.
      Probabilmente il legale si servirà di un tecnico professionista della tua zona per le ricerche ipotecarie e catastali.
      Amedeu e c.

  246. Buongiorno vorrei avere dei chiarimenti in merito all’usucapione. mio zio vive da 20 anni in una casa di proprietà di mia nonna senza pagare l’affitto e senza contratto solo a titolo di piacere. Ora lui vorrebbe vantare il diritto di usucapione. Può farlo visto che mia madre ha ancora il contratto del telefono a suo nome ( anche se le bollette le ha lui ) e mia nonna è ancora in vita. Premesso che mio nonno è deceduto da poco e stando a quanto dice mia nonna la casa gli fu donata dal padre, Mia madre e la sorella non posso almeno pretendere la parte di mio nonno che ora non c’è più o se è stato dato a titolo di donazione a mia nonna loro non hanno diritto neanche alla parte di mio nonno. O possono fare qualcos’altro? Vi ringrazio anticipatamente per la Vs attenzione.

    • Per Rosa.
      Se tua madre ha ancora il contratto del telefono intestato, e può dimo0strare che ha interrotto i termini previsti dalla legge per l’usucapione , occupandosi di tale allaccio presso gli uffici addetti ed altro, tuo zio troverà dei validi ostacoli per regolarizzarla.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la nonna) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  247. salve premetto che la mia situazione è molto complessa, allora 28 anni fa i miei genitori si son spostati nella casa dove abito attualmente, è una casa di campagna su 2 livelli, fino a 2 anni fa c’era anche mia nonna in vita e abitava al piano sotto (anche se la casa è indivisibile e unica), mia nonna è appunto deceduta ed ora siamo in guerra soprattutto con una sorella di mio padre, c’è anche un terreno con cascinali e noi vorremmo usucapire la casa al 100% e avere 1/3 di cascina/terreno ma questa zia non vuole e vorrebbe lasciarci solo con la casa anche se in passato gli accordi non erano questi… preciso che le tasse son sempre state pagate da tutti nelle loro quote ma la casa ha subito alcune piccole ristrutturazioni (cambio di piastrelle,sanitari,montaggio di 2 clima fissi,cambio di una stufa al piano di sopra), le bollette son sempre state intestate a mia nonna ma in gran parte le pagavamo noi abitandoci così come tutte le altre spese), da 2 anni a questa parte però le bollette son state intestate a mio padre…… i parenti non si son mai curati di questa casa e per dirla tutta nemmeno del terreno, abbiamo buone possibilità di vincere in una causa di usucapione??? preciso che i parenti vorrebbero vendere la cascina con terreno annesso peccato che non potrebbero in quanto mio padre ovviamente non firmerebbe l’atto di vendita (ribadisco che lui è proprietario di 1/3 di cascina)…..

    • Per Giulio.
      La casa era di proprietà di tua nonna? Non lo specifichi.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la nonna) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Relativamente alla cascina ed ai terreni tuo padre potrà opporsi alla vendita, ma la cosa non potrà durare all’infinito, e qualora le parti contrarie si rivolgessero ad un avvocato, la sentenza di un giudice non è mai scontata
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  248. p,s so che è una situazione complessa quindi chiedetemi qualsiasi dettaglio

  249. la casa era intestata a mia nonna a mio padre e agli zii, da quando è deceduta mia nonna tutto si è suddiviso per 3 come da legge…. ma noi qua ci abitiamo da oltre 25 anni e nel tempo la nostra volontà è sempre stata quella di possedere questa casa (la cosa fino a poche settimane fa era scontata anche x i parenti che tutt’ad un tratto hanno cambiato idea),ripeto che abbiamo fatto alcuni lavori in questa casa e le zie non hanno le chiavi….. sottolineo come ha detto lei che la situazione già è insostenibile e non potrà andare avanti all’infinito, e la nostra volontà è di usucapire i loro 2/3 di casa la cascina invece no deve essere di tutti e 3,oguno deve avere la propria parte ma non della casa…… i giudici so che seguono la legge ma io mi chiedo se sbattere fuori di casa una famiglia a causa della cattiveria di certe persone sia semplice e soprattutto non penso si mettano pochi anni…… almeno chiedo parere anche alei, ho appuntamento con un legale visto che potrà immaginare la situazione è molto molto “nera” e complessa….. scusi se sono ripetitivo….

  250. buona sera, ho un appartamento con indicato al rogito giardino condominiale a uso esclusivo. il giardino è un terrapieno, sotto non c’è nulla; posseggo l’appartamento da 11 anni ed il giardino è sempre stato gestito e curato dal sottoscritto essendo solo di mio godimento; posso reclamare la proprietà del giardino per usucapione facendolo così diventare di proprietà?
    grazie e saluti
    raffaele

  251. salve son andato oggi dal legale e mi ha confermato che l’usucapione è impossibile e diciamo che siamo in granm parte fregati, inizierà una guerra che distruggerà in primis me e la mia famiglia e creerà anche ai parenti dei danni nel lungo periodo, volevo dire inoltre che la legge itagliota fa schifo come del resto questo paese grazie e saluti

  252. Buongiorno,
    più di 20 anni fa mio padre ha comprato una casa al mare, per la nascita di mia sorella. Per qualche anno hanno fatto vacanze regolari in questa casa, poi per motivi personali hanno deciso di non andarci più. Per tutto questo tempo abbiamo però pagato le spese condominiali e le tasse, ora abbiamo deciso di tornare a vedere com’è per poterla sfruttare nuovamente. I miei genitori hanno però il dubbio che sia stata occupata “abusivamente” da altre persone, essendo passati più di 20 anni, possono ottenere la casa tramite usucapione o nel caso in cui fosse occupata, possiamo riappropiarcene subito?
    Grazie

    • Per Vanessa.
      Ti suggeriamo, per prima cosa, di controllare come sta la situazione.
      Dopo di che potrai rivolgerti da un sindacato dei proprietari (Cerca su internet), dove troverai anche un legale che ti sarà di aiuto.
      Amedeu e c.

  253. Grazie per il link a mia richiesta 27 Settembre 2013
    Saluti Raffaele

  254. Buona sera, relativamente alla mia domanda del 25-09-13 di usucapire il giardino condominiale ad uso esclusivo annesso al mio appartamento, ho letto la sentenza che mi avete gentilmente linkato…..purtroppo necessitano 20 anni prima eventualmente di far valere il diritto.

    Le espongo il mio problema più in dettaglio:
    ho necessità di costruire una cantina nel sottosuolo di tale giardino ad uso esclusivo; il comune mi darebbe la concessione e interpellato il Notaio mi ha detto che per costruire necessito della proprietà della superficie sottostante e per fare questo il 100% dei condomini deve firmare un atto di cessione appunto della superficie sottostante. In questo modo io divento proprietario del sottosuolo e posso costruire, mente la superficie rimane condominiale ad uso esclusivo; per me sarebbe OK ma 1 condomine su 12 TOTALI non vuole firmare ne c’è stato alcun modo di convincerlo.

    C’è qualche modo per aggirare il problema ?
    Grazie e saluti
    Raffaele

  255. Salve, ho nella mia città una casa con giardino piccolo abbandonati da più di mezzo secolo. Questa è assalita ripetutamente da vandali ed è abbandonato.
    Posso muovermi deciso a “usucapirla” manifestando la mia signoria e voler possederla come se fosse mia, iniziare a chiudere il cancello e fare aggiustamenti che ci sono da fare (recinto, terreno, aggiustare il canile, mettere cani miei) e infine alla casa (come allacciare utenza)?
    Gli eredi, presumo, non hanno richiesto l’eredità e saranno sparsi in tutta l’italia, e non si sono minimamente interessati alla proprietà.
    Cosa si fa per iniziare l’usucapione in “regola”?

    • Per marco.
      Ci sono 3 regole essenziali da rispettare
      ” Con l’usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge, perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti”.
      Amedeu e c.

  256. Grazie mille Amedeu e c.,
    Perfetto, ma in questo caso muovendomi con un atto idoneo trascritto e la “occupo” è sempre comunque mala fede?
    Oppure si può dimostrare di essere in buona fede perchè, come hai detto tu, gli altri eredi non lo stanno esercitando il diritto.
    Un ultima domanda: una volta iniziato ad occuparla ed esercitare il diritto come se fosse mia, gli altri estranei (che non c’entrano nulla) possono contrastarmi e impedirmi l’usucapione?

    • Per Marco.
      La buona fede, in questi casi (E la tua domanda ne è il classico esempio) è molto difficile da provare.
      Si, altri possono avere la tua stessa intenzione e contrastarti.
      Amedeu e c.

  257. salve, vorrei avere delle delucidazioni su una situazione familiare, mio nonno ha lasciato un ‘appartamento dove adesso vive mia nonna e il resto dei 2/3 è ai tre figli ( tra cui mio madre ), uno dei fratelli vive con la madre, mia madre come coerede cosa può fare se questa situazione non comporta un beneficio a noi. possiamo richiedere un quota di affitto?

    • Per Marco.
      Non pensiamo tu possa avanzare richiesta di riconoscimento dell’usucapione, in quanto difficilmente viene accettata fra parenti stretti.
      Comunque senti l’opinione di un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  258. Buongiorno,volevo porvi un quesito.Sono proprietario dal 2008 di una piccola casa di campagna dove fuori c’era un capannone accatastato adibito a legnaia, costruito dal vecchio proprietario ed oltretutto mio confinante.Il capannone e stato rialzato su un muro di controterra di 2 metri fatto almeno 30 anni fà senza nessun regolamento e con materiali da risulta, il muro si trova per 5 metri nel mio confine e 3 metri a dislivello sotto il terreno del vecchio proprietario,con le piogge torrenziali questo muro e ceduto provocando dei danni al fabbricato adiacente il confinante non vuole saperne niente dice che e il mio terreno che cede e non il suo.e possibile che questi non abbia nessuna responsabilità grazie.il tecnico mi dice che e la mancata regimentazione delle acque.

  259. Vivo da trent’anni in una casa ke è di proprietà di mia nonna, nn c’è contratto nè mutuo nè nulla. Ho fatto anche dei lavori di ristrutturazione ultimamente. Ciò ke volevo sapere era se alla morte di nonna un fratello di mio padre, quello ke si occupa di nonna, può vantare qualcosa sulla casa e cacciarmi di casa, come già ha fatto con un altro fratello.
    Inoltre: l’immobile è usucapibile?

    • Per Gaetano.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la nonna) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  260. Per gaetano
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c

  261. salve il mio vicino di casa mi ha chiesto cortesemente se gli faccio interrare nel mio terreno un tubo che vada sino al suo terreno per irrigare
    le sue piante da frutta io sono in buoni rapporti e lo farei a titolo gratuito
    pero vorrei tutelarmi da usocapione come potrei impostarla? grazi

    • Per Luciano.
      Potrebbe essere sufficiente un atto di obbligazione redatto nelle forme legali, e nel quale, il medesimo, si impegna, a semplice tua richiesta, a rimuovere detto tubo.
      Ti consigliamo, comunque, di sentire anche un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  262. Il mio confinante ha costruito una parte della sua casa sul mio terreno, me ne sono accorta da meno di due anni, fermo restando che ha sanato la casa nel 2006, che all’oscuro di tutto parte di quella particella catastale la comprai nel 1990 come una quota di una eredità ed ho pagato regolarmente le tasse, adesso non ho diritto a nessun indennizzo? Intendo anche se vale l’usocapione non ho diritto a nessun risarcimento?
    Grazie

    • Per Silvana.
      Non ci dici l’anno di costruzione dell’abuso (Cioè di realizzazione della casa).
      E’ importante, in quanto da detta data possono essere trascorsi i venti anni necessari per l’usucapione.
      Amedeu e c.

  263. La casa esiste da tantissimo tempo, ma nel 1987 il padre dell’attuale proprietario ha ampliato abusivamente dal lato del mio terremo che aveva recitanto da non so quando , era stato il nonno sempre dell’attuale propritario
    a recintare il terreno. L’attuale erede ha fatto il condono edilizio e sanato tutto nel 2006, portando come attestato di proprietà 950mq del mio terreno, trattasi di terreno non edificabile, ammesso che ci sia l’ usocapione, non ho dititto a nessum indennizzo? Mi ha chiesto quanto volevo adesso in denaro ma la mia offerta a lui è sembrata eccessiva , parliamo di una villa di su due piani di circa450( 100+250 +100 di mansarda)mq, per un terzo è sul “mio” terreno, vorrei citarlo ai danni, posso?

    • Per Silvana.
      Pensiamo che dovresti, anche perchè nella tua prima domanda eri stata molto sintetica e non chiarivi di che immobile si trattava.
      Ti consigliamo di contattare un buon tecnico professionista della tua zona, il quale ti dovrà mettere in condizione di avere tutti i dati, i disegni, la documentazione catastale, contrattuale e quanto altro sarà necessario.
      Il tecnico dovrebbe farti anche una relazione dettagliata e firmata su quanto ha riscontrato.
      Dopo di che, avrai le idee molto chiare su cosa dire al tuo legale circa la cifra da chiedere.
      Amedeu e c.

  264. Salve, vorrei porvi un quesito, mio suocero vive da quasi 35 anni () in casa di sua sorella,che a sua volta l’aveva ereditata da suo padre, ormai deceduta da circa 5 mesi, si sta procedendo a effettuare le pratiche per la successione, mi è venuto oggi un dubbio… non fosse che mio suocero potesse usucapire la casa dove abita? ho letto che per famigliari prossimi, sia un po difficile, ha sempre sopportato tutte le spese e pagato le tasse (esclusa l’ICI che era solita pagare sua sorella), mio suocero, ha sempre detto di essere in comodato d’uso gratuito, ma effettivamente non c’è stato nulla di registrato… prima di far partire la successione, non si potrebbe chiedere l’usucapione?
    Grazie e saluti Siria

    • Per Siria.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la sorella) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  265. Posseggo le mura di un esercizio commerciale che furono acquistate nel 2001 dall’ unico erede allora noto del defunto proprietario con regolare atto notarile. pochi giorni fa una persona che sostiene di essere stata legalmente riconosciuta figlia naturale del defunto proprietario nel 2010 mi chiede con causa civile il locale in dietro. Visto che nel corso di questi anni ho regolarmente pagato le tasse e mantenuto il bene e in perfetta buona fede lo ho acquistato da quella che al tempo era l’unica erede riconosicuta posso far valere l’uso capione o un simile diritto?

    • Per Angelo.
      Hai acquistato l’unità immobiliare con regolare contratto, quindi, a nostro parere, potresti usucapire il bene essendo trascorsi più di 10 anni (In buona fede).
      Comunque, poichè c’è il riconoscimento di un figlio naturale nel 2010, sarebbe opportuno che tu contattasi anche un buon legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  266. Pongo il mio quesito: casa indipendente di proprietà di mio padre dove sono stati ricavati tre appartamenti singoli regolarmente accatastati. In uno di questi appartamenti vivo io da 23 anni mentre gli altri due sono rispettivamente di mio padre e mio fratello. Volevo sapere se c’era la possibilita di ottenere la proprietà per usocapione. Se si, a chi mi posso rivolgere e che documenti vanno presentati. Grazie

    • Per Fausta.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il padre) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  267. buongiorno. ho un problema da risolvere. nel 1982 mio padre ha alzato con regolare permesso una tettoia aperta sul confine di prorietà. la prte più bassa che dava sul confine, era di mt 2.50. il vicino non ha mai intimato ne verbalmente ne legalmente alla sua demolizione o al suo allontanamento delle distanze legali di mt 5.0. nel 2003, cioè prima del condono, abbiamo trasformato la tettoia in un capannone chiuso sempre nello stessa posizione, modificandone l’altezza minima a mt 4.0 e condonando il tutto nel 2004. ad oggi però, il vicino, dopo avermi prima dato parere favorevole verbale, con testimone, sulla realizzazione della struttura, mi chiede l’allontanamento alle distanze legali. per il momento la richiesta è solo verbale, ma mi ha intimato che diventerà legale. premettendo che ero intenzionato a modificare la struttura sia in altezza che in larghezza, vista la possibiltà di legale ampliamento, posso aver usucapito negli anni il limite di proprietà? esiste qualche sentenza analoga? fatemi sapere al più presto, cordiali saluti, antonio.

  268. Buongiorno.Mia sorella mi ha dato la possibilità di costruire una casetta di 50mq sul suo terrazzo.la casa ad oggi è abusiva ma catastata.pago regolarmente la spazzatura e l’imu ,poichè l’intestatario della casa è sempre mia sorella mi spetta pagare l’imu come seconda casa.la mia domanda:ho fatto richiesta di utenza di luce e acqua ma oltre ai documenti catastali non ho nessun documento.c’è una soluzione?grazie

    • Per Lorenzo.
      Purtroppo non esiste alcuna soluzione.
      Fra l’altro una casetta di 50 mq su di un terrazzo, comporta anche delle verifiche statiche di quest’ultimo, per cui, pur non potendola regolarizzare, fai magari effettuare quest’ultime.
      Amedeu e c.

  269. Salve voglio porre il mio quesito. Sono proprietaria di una casa dove da quasi 20 anni ci sono in affitto gli stessi inquilini. I primi 14 anni non c’è stato nessun regolare contratto, poi ne è stato stipulato uno. La mia domanda è: siccome stanno quasi per compiersi i 20 anni di affitto, siccome tutte le bollette nel corso degli anni sono state pagate ed intestate a questi inquilini che da me non hanno mai ricevuto nessuna ricevuta di pagamento di affitto (quasi sempre pagato da loro tramite assegno) e siccome nel corso degli anni questi inquilini hanno apportato modifiche varie tutto a loro spese (camino, cucina in muratura, pitture varie) possono al compimento del 20esimo anno avvalersi dell’usucapione? E quando andranno via possono chiededrmi un eventuale “rimborso spese” dei lavori da loro voluti fare? grazie la saluto.

    • Per Laura.
      Non avendo alcun contratto di affitto puoi trovarti a pagare grosse penali nel caso di azioni legali e rivalse.
      Per poterti cautelare, cerca di rintracciare gli assegni avuti come pagamento e poi vai da un legale della tua zona.
      Saprà cosa consigliarti.
      Amedeu e c.

  270. Buongiorno,
    vorrei sottoporvi un quesito.
    Più di 50 anni fa mio padre ha concesso al fratello di edificare a confine tra le loro due proprietà, senza alcuna distanza, anzi con una gronda di 45 cm aggettante sul nostro terreno ( accordo verbale, nulla di scritto). Ora i miei cugini, eredi e proprietari della abitazione costruita sul confine con la mia proprietà, vogliono alzare il tetto e ricostruire la gronda sempre aggettante sul mio terreno.
    Vorrei sapere se il diritto di far sporgere la vecchia gronda, intervenuto nel frattempo per usucapione,, vale anche per la nuova costruzione o se posso oppormi alla nuova gronda aggettante sul mio terreno. Oppure se posso chiedere un impegno scritto a rimuovere tale gronda nel caso decidessi di costruire a mia volta, come è mio diritto, in aderenza al loro muro.
    Grazie mille

    • Per Claudia.
      Bella domanda!
      Naturalmente non troverai alcun articolo di legge che ti dia un risultato completo su tale questione.
      Comunque, poichè la gronda esiste da più di 20 anni , è scattata una servitù per usucapione.
      Relativamente alla demolizione della stessa e ricostruzione sopra un nuovo piano, la logica ci direbbe che una volta demolita ne ha perso il diritto, ma non essendo certi di questo, ti suggeriamo di ricercare una o più sentenze relative a casi similari.
      Puoi provare anche su questo link
      http://www.giustizia-amministrativa.it/webcds/frmRicercaSentenza.asp
      Amedeu e c.

  271. salve ho un grande dilemma, nel 1981 comprai un terreno dove costriui per la mia famiglia ( composta da me da mia moglie e una figlia e un figlio) una casa, poi nel 1992 sopra la casa feci due appartamenti per i miei figli, una si è sposata il 1993 l’altro nel 1997. con mio figlio non ci trattiamo, sono molto cattivi nei nostri riguardi mancandoci di rispetto, per colpa del figlio non ho voluto intestare loro ancora casa e io pago a tutte e due le tasse dell’imu . vorrei sapere se tolgo l’usucapione a mio figlio che non ha maturato ancora i 20 anni la moglie potrebbe pretenderlo lei con il passare degli anni?

    • Per fra72,
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (tu) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  272. Salve mi chiamo enzo, le pongo un quesito: e’ possibile usucapire dei locali di un convento dopo essere stati tenuti in possesso da privati da oltre 50 anni e fatti passare per successione tra parenti?

    • Per Enzo.
      Pensiamo di si, però vanno ricercate tutte le leggi che interessano tale argomento, ed anche eventuali sentenze in merito.
      Un lungo lavoro di ricerca che può farti solo un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  273. salve ho un terreno in affitto da 2 anni con scadenza in 2 anni,su questo terreno ho fatto un allevamento di animali. adesso che sono finiti i 2 anni possono cacciarmi via? i miei animali che fine faranno? i recinti che ho fatto nei terreni e tutte le altre migliorie?

    • Per Mario.
      Hai in affitto il terreno con un regolare contratto di affitto, con un foglio scritto, oppure solo sulla parola.
      Devi portare la documentazione, se ce l’hai, da un legale della tua zona.
      Nel terzo caso, non avendo alcun documento, a nostro parere, hai anche pochi diritti e due anni sono pochi.
      Amedeu e c.

  274. ho un foglio scritto da lui dove dice che mi da i suoi terreni per 2 anni

  275. scusi allora con questo foglio che diritti potrei avere ?

    • Per Mario.
      Non abbiamo la possibilità di vederlo e tanto meno di leggerci quello che ci avete scritto e come lo avete fatto.
      Ti abbiamo dato un buon consiglio.
      Se ti interessa, seguilo.
      Amedeu e c.

  276. nel 1992 ho acquistato un monolocale in una palazzina di 2 unità abitative senza condominio. Sotto il mio monolocale al piano terra c’era una cantina abbandonata con finestra che da su strada,piena di rottami che ho svuotato e rimesso a nuovo e l’ho resa abitabile. Ad oggi dopo 21 anni nessuno ha reclamato anche perché non sono mai riuscito a sapere chi fosse il proprietario. Come unica fonte di prova ho le fatture dei lavori eseguiti all’epoca e le i foto di com’era e di come l’avevo trasformata. Posso esercitare il diritto di usucapione pur non sapendo chi siano i proprietari?
    Grazie, Davide.

  277. Salve.Dal ’90 circa insieme ai miei genitori occupiamo un terreno,di possesso di mio nonno.Qui vi è una casa non in regola,che non abbiamo sistemato a nostre spese(ma nn abbiamo messo in regola in quanto non di nostra proprietà),paghiamo acqua della trivella comunale e luce invece a nostro nome.ogni cosa,o lavoro su terreno lo paghiamo noi,mio nonno e figli sanno che occupiamo il terreno e non si son mai lamentati.possiamo richiedere l usucapione?Grazie.

    • Per Santy
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il nonno) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  278. Buona sera,
    Un erede legittimo. Riconosciuto dal tribunale nel 2010 rivendica la mia proprietà io ho acquistato nel 2009 da un signore che a sua volta acquisto ‘ da un erede collaterale nel 2001. Nel 2013 mi arriva un atto di citazione di un erede legittimo che rivendica e chiede la restituzione :ci sono i termini per l’usucapione abbreviato decennale? L”usucapione si interrompe da quando è stata riconosciuta erede dal tribunale o da quando mi ha notificato l’atto di citazione?
    La ringrazio
    Buona sera

  279. salve scriva da parte di una mia amica….propietaria di 1 abitazione e di un garage….ma 9 anni fa dei vicini di casa gli chiesero se potevano utilizzare il garage infatti hanno messo 1 armadio sedie tavolo bottiglie ecc…..da allora sono passati 9 anni la mia amica voleva le chiavi del garage ma loro hanno rifiutato……ora cosa deve fare perche questi signori non prendino possesso?

    • Per Daniela.
      Vai immediatamente da un avvocato della tua zona, il quale provvederà ad interrompere il periodo di eventuale usucapione (Anche se occorrono 20 anni in questo caso).
      Provvederà inoltre, pensiamo, a scrivergli una lettera intimandogli di lasciare detto garage.
      Amedeu e c.

  280. salve, nel 2010 ho acquistato una proprietà, con reletivo atto notarile, derivante da una donazione del 1996, che precedentemente è stato dichiarato un usocapione ultraventennale pacifico derivato da una successione del 1981, NB. TUTTI GLI EREDI HANNO DICHIARATO L’USOCAPIONE PACIFICO (praticamente un usocapione donato con atto notarile), faccio presente che il donante è deceduto il 2003. Volevo sapere, visto che devo ipotecare la proprietà per un mutuo, se tutto ciò mi può pregiudicare la relazione ventennale del notaio.
    GRAZIE

  281. Salve,
    secondo lei dopo una causa di usucapione persa con un parente (io ho la proprietà di un box, lei ne ha dimostrato il possesso) che possibilità ho di vincere un ricorso alla sentenza per la mancata considerazione della nostra tolleranza all’utilizzo del box in primis di mio padre,poi di mia madre e poi di mia sorella? e come si puó dimostrare?
    (non so se possa incidere ma non si è tenuto neanche conto del fatto che da quando ho comprato il garage da mia sorella ovvero sia 4 anni ho sempre pagato io l imu)
    la ringrazio anticipatamente.

    • Per Giulia.
      Purtroppo i pagamenti di IMU o tasse varie non hanno grande importanza ai fini del riconoscimento di una usucapione.
      Con l’usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge (10 o 20 anni), perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha CONTINUAMENTE, PACIFICAMENTE e PUBBLICAMENTE esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      Per cui sono i sopradetti tre elementi a favorire una usucapione.
      Se li puoi dimostrare hai delle speranze.
      Amedeu e c.

  282. la mia parente questi tre elementi li ha dimostrati infatti la sentenza ha dato ragione a lei facendole usucapire il mio box. quello che vorrei sapere è se secondo lei posso fare ricorso a questa sentenza appellandomi al fatto che il giudice non abbia preso in considerazione la mia tolleranza all’utilizzo del mio box da parte della mia parente .

    Ho letto infatti in qualche suo post precedente che “ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (in questo caso,io) non servono molto per usucapire un bene”. Secondo lei c è possibilità di recuperare la proprietà del mio box appellandomi a questo articolo?

    La ringrazio ancora per l’attenzione e la cortesia.

    • Per Giulia.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (mamma, babbo e tu) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      La parentela con la vincente causa è stretta?
      Parlane con il tuo legale, se tale parente ti è molto vicina (Sorella, madre, figlia, cioè parente “stretta”)
      Amedeu e c.

  283. Una cantina intestata a 4 fratelli deceduti tra i quali anche mio padre che ne ha usufruito e pagato le varie tasse per 70 anni consecutivi. Io figlio unico per fare usucapione serve mandare notifica agli eredi,ma alcuni di questi non si trovano o risiedono all’estero.Come posso fare?Ci sono altre vie?
    Ringrazio,Saluti

    • Per Tonino.
      Se una persona non è reperibile, e sono trascorsi più di 20 anni, dovrebbe essere perseguibile la via della pubblicazione, per un determinato periodo, nell’albo pretorio del Comune.
      Circa la procedura, devi parlarne con il tuo legale.
      Amedeu e c.

  284. Buongiorno.
    Mia moglie è proprietaria dal 1970 di un terreno con livello a favore del Comune, per il quale non è stato mai né richiesto né corrisposto alcun canone. Nel tempo, sono stati realizzati alcuni abusi edilizi, parzialmente condonati; ed una parte del terreno è stata trasferita dal catasto terreno al catasto fabbricati, trasferendo anche sull’edificio di nuova costruzione il canone livellario di cui sopra.
    Attualmente, a causa di un’intricata controversia civilistica ed amministrativa con un confinante, quest’ultimo ha sostenuto (e fatto rilevare al Comune) l’esistenza del suddetto canone; da ciò sono derivate molteplici seccature.
    Pertanto, ci è stato consigliato di procedere alla eliminazione del canone. Poiché, però, ci dicono che la procedura di affrancazione sarebbe molto onerosa, vorremmo proporre l’usucapione del bene.
    Le domande sono quindi due:
    1) si può parlare, nel caso di specie, di intervenuta usucapione? E se sì, come possiamo proporla?
    2) in via subordinata, come si calcola l’importo dell’eventuale affrancazione, tenuto conto che il canone annuo ammontava, nel 1939, a £ 9,74 annue? E come si propone la relativa domanda?
    Ringrazio per l’attenzione e attendo una Vs. cortese risposta.

    • Per Giuseppe
      Per L’usucapione, se sul terreno grava una enfiteusi a favore del Comune, dovresti trovare delle difficoltà, in quanto, di regola non è ammessa, quando trattasi di beni di proprietà pubblica.
      In questo caso è un livello e non una proprietà, ma troverai ugualmente delle difficoltà che però sono difficili da prevedere.
      I livelli o enfiteusi che gravano su terreni una volta di proprietà di enti pubblici o religiosi, comportavano il pagamento di un canone annuo, in denaro o in frutti di natura.
      L’enfiteusi è trattata dagli articoli 957 e seguenti del codice civile: la si può estinguere pagando una somma pari a 15 volte l’ammontare del canone annuo.
      Art. 971 del codice civile.
      Leggi tutti gli articoli e troverai la soluzione ai tuoi problemi.
      Amedeu e c.

  285. Buongiorno,
    nel 1988 ho acquistato insieme a mio marito un terreno sul quale abbiamo successivamente costruito una casa.
    La costruzione della casa è stata completata nel 1993. Al momento dell’ accatastamento è emerso che una striscia del terreno (quella confinante col marciapiede) da noi acquistato era di proprietà di un terzo sconosciuto (probabilmente l’ originario lottizzatore del terreno) .
    Il risultato è stato che la nostra casa risulta accatastata a nome mio, di mio marito e di questo terzo sconosciuto (probabilmente ormai deceduto) vecchio proprietario con la formula “ciascuno per i propri diritti”.
    A distanza di 25 anni dall’ acquisto del terreno e di 20 anni dall’ accatastamento della casa, cosa possiamo fare per risolvere questo “problema” ? Dobbiamo necessariamente avviare una pratica per usucapione oppure esiste un modo più rapido , tipo richiedere una variazione e/o correzione catastale ?
    Ringrazio anticipatamente per la preziosa consulenza.

    • Per Paola.
      Tali situazioni non si regolarizzano con il catasto, che è non è probatorio.
      Ci vuole un atto di trasferimento, ed a quello che dici è impossibile, oppure il riconoscimento di una usucapione ventennale, per la quale ti dovrai appoggiare ad un avvocato di zona.
      Amedeu e c.

  286. Salve,
    il mio quesito è il seguente..in una proprietà ci sono 5 box auto in comune, ciascuno occupato da oltre vent’anni da uno dei cinque proprietari ma senza che sia stato fatto alcun atto di divisione.
    In tal caso è applicabile l’usucapione? E in che modo?
    Grazie

    • Per Tanya.
      L’usucapione la si acquisisce dopo venti anni, però va formalizzata (Da un legale), tramite atto giudiziale.
      Potrebbe essere il tuo caso.
      Amedeu e c.

  287. Gentile Amedeu,

    sono proprietario di un appartamento da qualche mese. Insieme all’appartamento mi è stata venduta la cantina che risultava in planimetria catastale.
    Purtroppo la cantina di mia proprietà risulta occupata da un condomino che la utilizza da 20 anni circa, ma che è consapevole del fatto che sul suo atto di proprietà (possiede un appartamento nel condominio), la sua cantina è in realtà un’altra.

    Prima che io comprassi l’appartamento, questo era in affitto ad un inquilino da circa 40 anni.
    Ho scoperto che in passato questo ex-inquilino (affittuario) che occupava il mio appartamento, non utilizzava la cantina e quindi la faceva utilizzare a questo altro condomino, ma senza il consenso dei proprietari che non ne sapevano nulla.

    Questo condomino ora può avvalersi del diritto di usucapione?

    E io, cosa posso fare per avere quanto mi spetta, acquistato a caro prezzo?

    Non ho mai affrontato cause legali…a quali e quante spese vado incontro se si entra in causa? E quali possibilità ho di vincere in un caso come questo? Sono un ragazzo giovane, e ho bisogno di tutto fuorchè di problemi ulteriori e spese.

    Grazie

    • Per Alex.
      Purtroppo, in questi casi, se non riesci , con metodi bonari, a far liberare la cantina da colui che la occupa da più di 20 anni, sarai costretto a rivolgerti da un legale.
      La cosa strana, è che costui non abbia ancora pensato a far valere l’usucapione già acquisita con il vecchio proprietario.
      Rispetto alle spese, non siamo in grado di quantificartele e devi chiederlo al legale stesso.
      Amedeu e c.

  288. Abito in un quartiere in cui ci vivono da oltre 20 anni famiglie con una stessa parentela, i proprietari delle case sono tutti fratelli,i terreni su cui sono state costruite erano stati acquistati senza aver fatto nessun atto scritto, quindi risultano ancora intestati ai vecchi proprietari.
    Noi siamo proprietari dell’abitazione ma non del terreno.
    come possiamo diventare proprietari del terreno sottostante l’abitazione?
    é possibile fare un’unica udienza di usucapione (decennale o ventennale?) per tutti gli appezzamenti?
    Ringraziandola..
    Cordiali Saluti

    • Per Mariantonietta.ù
      Non è un fatto strano, in quanto il Diritto di Superficie, previsto dagli articoli 952/956 del codice civile prevede simili casi
      http://www.coffeenews.it/il-diritto-di-superficie-cosa-e-e-come-si-esercita
      Se avete il terreno a disposizione da più di 20 anni e ne esercitate il possesso come proprietari potete chiedere la regolarizzazione dell’usucapione tramite un legale (Seguirà l’atto del giudice).
      (Con l’usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita, per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo, e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge -10 o 20 anni-, perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha CONTINUAMENTE, PACIFICAMENTE e PUBBLICAMENTE esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti).
      Riteniamo, quindi, che possiate farlo congiuntamente intestandovi il terreno a comune fra di voi.
      Amedeu e c.

  289. Buongiorno, in un unico caseggiato vivono tre famiglie (una è la mia), sul retro passa la strada pubblica a cui hanno accesso diretto le due famiglie di testa (una è la mia) mentre sul davanti esiste un cortile di cui ognuno è proprietario esclusivo per la parte relativa alla sua abitazione. Su questo cortile esiste un diritto di passaggio per usocapione che permette soprattutto alla famiglia centrale passando sulla proprietà altrui indifferentemente a dx o a sx di accedere alla pubblica via. Io vorrei recintare la mia proprietà installando due sbarre di accesso una a confine con il mio vicino (la famiglia centrale) e una sull’accesso alla pubblica via; entrambe insisterebbero sulla mia proprietà e ne darei le chiavi ai miei vicini. Questo è possibile o devo avere il loro permesso? Grazie.

    • Per Gianstefano.
      Se vai a modificare una soluzione esistente sia catastalmente che sui contratti, devi ottenere l’approvazione scritta degli altri condomini.
      Amedeu e c.

  290. Ciao Amedeu,
    un domanda a cui non sono riuscito a trovare risposta:
    mia sorella ha sopraelevato sulla casa dei miei e costruito un appartamento, ora in sede di separazione
    il suo avvocato dice che deve pagare la metà del valore della casa al suo quasi ex marito. Faccio presente che la scala che porta all’appartamento insiste sul terreno dei miei genitori e che nulla è stato dato loro per poter
    costruire l’appartamento. La quota che l’avvocato afferma che deve versare è in linea con i prezzi di mercato
    degli immobili ma l’appartamento sorge su terreno e colonna d’aria dei miei genitori. Deve trovare un altro avvocato? Grazie

    • Per Charles.
      Trattasi di una questione alquanto delicata che entra in merito di divisioni fra ex coniugi.
      Poichè tua sorella ha un legale che ben conosce tutta la sua documentazione, ti consigliamo di affidarti allo stesso.
      Nel caso lei non abbia fiducia di tale legale, niente può impedirle di rivolgersi da un altro della tua zona.
      Amedeu e c.

  291. salve
    Da più di 30 anni mia madre(ormai ottantenne),con i suoi fratelli si sono diviso un terreno del loro nonno in tre parti uguali, da allora però il terreno è sempre rimasto intestato al nonno ovviamente defunto. Oggi possiamo rivendicarne la proprietà del solo pezzo di terreno di mia madre, visto che in tutto questo tempo lo ha coltivato lei?

    • Per Loredana.
      Riguardo ad applicare l’usucapione, riteniamo che sia molto difficile, in quanto per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il nonno, la madre, ecc) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Potete dividervi il terreno facendo un regolare atto del notaio, il quale vi chiarirà, prima, se è possibile fare una successione.
      Amedeu e c.

  292. Salve, mio marito ha abitato con residenza continuativa dal 1988 una casa di proprietà di mio suocero. Poi ci siamo sposati ed anche io ho vissuto in questa casa per 14 prendendo recudenza e domicilio nella stessa. Purtroppo pochi mesi fà mio marito è deceduto lasciando me e mio figlia di 4 anni in questa casa. Mio suocero mi ha già intimato di lasciare la casa libera. Durante tutti questi anni, io e mio marito abbiamo provveduto a pagare tutte le tasse, utenze a noi intestate e apportando migliorie all’abitazione sia interne che esterne. Cosa posso fare? Posso portare anche questa casa in successione o prenderla per usucapione?

    • Per Anna.
      E’ una situazione che può essere affrontata solo con la visione di tutti gli atti che avete da parte di un legale della tua zona.
      Questi può suggerirti la soluzione valida per questo caso.
      Relativamente all’usucapione, riteniamo che non sia cosa facile, in quanto per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il padre del marito o nonno della figlia) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche questo legale della tua zona
      Amedeu e c.

  293. salve, avrei un quesito da chiederle, faccio una premessa che nella mia zona cè un terreno abbandonato da anni i proprietari non si sono fatti vivi e nel mio piccolo mi sono preso la cura e la tutela di questo terreno negli ultimi mesi ho avuto il bisogno di potermene appropriarmi dove ho costruito una piccola casa per andare a vivere, sono andato al comune dove ho fatto il cambio di residenza presso questo terreno, ora la mia domanda e semplice cosa accade dal momento in cui i vigili hanno riscontrato che effettivamente io vivo in questo terreno? a cosa vado in contro? La ringrazio anticipatamente della sua cortese attenzione.

    • Per Michele.
      Se sono più di 20 anni che usi tale terreno come tu fossi il proprietario, in maniera pubblica, pacifica e continuativa, puoi chiedere di regolarizzare l’usucapione tramite l’intervento di un giudice.
      Avrai necessità di un avvocato.
      Riguardo alla casa, se l’hai costruita abusivamente ne risponderai in sede civile e penale.
      Se invece hai ottenuto il permesso (Cosa che ci suona un poco strana, in quanto un permesso di Costruire, DIA o SCIA, sono legati all’effettivo titolo di proprietà), non ti resta che regolarizzare prima dell’agibilità, l’usucapione (Cosa che, ripetiamo, ci sembra alquanto anomala).
      Amedeu e c.

  294. C’è una casa abbandonata da più di 60 anni, è bellissima, ma in totale degrado ed abbandono, che viene visitata e colpita ripetutamente dai vandali.
    I proprietari non si sono fatti vivi tutto questo tempo (pagano l’IMU? o gli eredi staranno in causa? boh)
    Posso provare a usucapire prendendola in possesso (in malafede ovviamente, questo lo so)
    Ma la domanda è: chi può contrastare il mio tentativo di usucapione? Basta una persona qualsiasi, nonostante abbia iniziato per primo manifestando la volontà di essere unico proprietario o solo i veri proprietari possono annullare l’usucapione?

    • Per Lawliet
      Senza affannarci molto a trovare la giusta risposta ti riportiamo quanto sotto citato:
      fonte wikipedia
      http://it.wikipedia.org/wiki/Invasione_di_terreni_o_edifici
      L’atto di invasione di terreni o edifici da parte di singoli o di nuclei familiari o di gruppi organizzati, per fini abitativi o meno, può essere trattato dal punto di vista del diritto, come da quello sociologico, evidentemente strettamente correlati e spesso implicanti questioni di ordine pubblico e di ordine etico. L’occupazione di detti beni immobili non è configurabile nell’ambito dell’acquisizione delle cosiddetteres nullius, che per definizione, nel diritto italiano, afferiscono solo ai beni mobili. Il possesso continuativo, per lunghi periodi, dei citati beni immobili conduce a volte, in assenza di querele, all’acquisizione degli stessi, come regolamentato dalle norme sull’usucapione.
      L’invasione di terreni o edifici, in diritto penale, è un delitto previsto e punito dall’art. 633 del codice penale italiano ai sensi del quale: Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con la multa da lire duecentomila a due milioni (Ora in €… vedi la somma attuale)
      Amedeu e c.

      • BUONGIORNO DA 18 ANNI HO ACQUISTATO UN CAPANNONE INDUSTRIALE CON UNICO INGRESSO PRINCIPALE E UN SECONDO PER FUGA DI SICUREZZA, AL SECONDO ANNO DELL’ACQISTO IL PROPRIETARIO VENDE ANCHE IL CAPANNONE LIMITROFE PER POTER VENDERE L’ALTRA PARTE HA DOVUTO DARE IL PASSAGGIO DI SERVITU PER LA FUGA DI SICUREZZA CHE ALLORA ERA ATTRAVERSO LA PROPRIETA DELLO STESSO CAPANNONE. PASSAGGIO CON CORTE ESCLUSIVA COME SI EVINCE DLL’ATTO PASSAGGIO LIMITATO DA RETE METALLICA E CANCELLO, IL NUOVO PROPRIETARIO HA FATTO SUO IL CANCELLO E STRADA, IO ALLORA SAPEVO DI AVERE IL PASSAGGIO E PASSAVO SOLTANTO QUANDO MI SERVIVA E ANCHE ADESSO, NEL 2011 VOLEVO METTERE IN REGOLA IL CAPANNONE INVITANDO UN GEOMETRA, AL QUANTO IL TECNICO MI DICE CHE IL PASSAGGIO E DI CORTE ESCLUSIVA, I VIGILI DEL FUOCO NON MI ACCETTANO LA RICHIESTA IN QUANTO IL PASSAGGIO RISULTA CHIUSO DA DUE SARRACINESCHE E COPERTURA IN FERRO, VADO DALL’AVVOCATO E FACCIO RACCOMANDATA PER AVERE IL PASSAGGIO LIBERO, IL LIMITANTE NON SENTE RAGIONE MI MANDA UNA RACCOMANTATA DAL SUO AVVOCATO, IL QUALE SCRIVE CHE: IL PASSAGGIO OCCUPATO DA COPERTURA E SARRACINESCHE SONO STATE CATASTATE IN SUA PROPRIETA, IO HO RIVENDICATO IL DIRITTO PER ISCRITTO DOPO 1 ANNO CHE AVEVA OSTRUITO IL PASSAGGI, MI DICE CHE IL PASSAGGIO E STATO RIVENDICATO DOPO 14 ANNI, DICE ADESSO E DI SUA PROPRIETA. COSA DEBBO FARE. GRAZIE ASPETTO RISPOSTA

        • Per Natale.
          Vi sono dei punti che non sono molto chiari nella tua spiegazione, comunque un consiglio te lo possiamo dare, e pensiamo sia l’unico che possa sortire qualche effetto.
          Dici che il vicino afferma che sono 14 anni che non eserciti il diritto di passaggio (E’ così?)
          Se è così, ma avevi diritti di passaggio tramite un contratto, o comunque perchè tale passo era indicato in precedenti contratti e al catasto, dovresti, allora, far verificare quanto sopra, da un geometra (Va bene anche un ingegnere o un architetto) professionista, presso la Conservatoria dei Registri immobiliari e presso il catasto (Agenzia del territorio).
          Appurato il tuo iniziale diritto di passo, riteniamo che tu possa contrastare l’azione del vicino, che probabilmente intende aver acquisito il tutto per avvenuta usucapione.
          A nostro parere tale usucapione dovrebbe essere ventennale e non decennale (In quanto esercitata in mala fede), per cui potresti interromperne i tempi tramite l’intervento di un legale.
          Sono comunque tutte cose da verificare.
          Amedeu e c.

  295. ciao mi chiamo massimo…40 anni fa fu donato un terreno a 5 fratelli da una zia..vivendo a roma uno di loro rinunciò… tutti si allargarano,guindi mio padre che era confinante con il suo fini quasi tutto in questo terreno. poi costrui una casa sempre con la convinzione che fosse propietario del terreno..perchè si era stabilito cosi
    io 25 anni fa l ho ampliata .. ci si abita normalmente . ..ma 25 anni fa questo mio zio mori improvvisamente..si è tentato di aggiustare la casa ma loro i figli hanno rifiutato adesso la casa risulta un 4a mio padre e il rimanente a mio zio..perchè non si è potuto andare avanti.. mio padre è morto l anno scorso..abbiamo tentato di nuovo di sistemarla la questione.. e loro in risposta vogliono che lasci la casa e paghi tutti gli anni che sono stato li..dicono che sono un abusivo..casa fatta da mio padre .testimoni che possono dire che mio zio ha rifiutato il terreno..abbiamo tutti i documenti che la casa è nostra..non vengono qui da 25 da quando è morto mio zio…. sono morti alcuni zii e non si sono fatti vivi neanche con un messaggio di condoglianze..che gente…

  296. ciao amedeu..ieri ho mandato un messaggio..neanche un consiglio per me??se non è arrivato te lo rimando…ciao mi chiamo massimo…40 anni fa fu donato un terreno a 5 fratelli da una zia..vivendo a roma uno di loro rinunciò… tutti si allargarano,quindi mio padre che era confinante con il suo fini quasi tutto in questo terreno. poi costrui una casa sempre con la convinzione che fosse proprietario del terreno..perchè si era stabilito cosi..ma 25 anni fa questo mio zio mori improvvisamente
    io 20 anni fa l ho ampliata .. ci si abita normalmente . …si è tentato di aggiustare la casa ma loro i figli hanno rifiutato adesso la casa risulta un 4a mio padre e il rimanente a mio zio..perchè non si è potuto andare avanti.. mio padre è morto l anno scorso..abbiamo tentato di nuovo di sistemarla la questione.. e loro in risposta vogliono che lasci la casa e paghi tutti gli anni che sono stato li..dicono che sono un abusivo..casa fatta da mio padre .testimoni che possono dire che mio zio ha rifiutato il terreno..abbiamo tutti i documenti che la casa è nostra..non vengono qui da 25 da quando è morto mio zio…. sono morti alcuni zii e mio padre non si sono fatti vivi neanche con un messaggio di condoglianze..che gente…un consiglietto ..grazie amedeu…ciao

  297. ciao amedeu..la ringrazio

  298. Ciao,avrei bisogno di un consiglio ,nel 1993 ho comprato insieme a mio marito una casa al mio paese.Io vivo in Germania dal 73 anche mio marito ha vissuto fino al 2000 in Germania,comunque il 1995 ci siamo separati e poi divorzio avvenuto inGermania, della casa non si é mai interessato io e miei anche suoi figli abbiamo sempre trascorso le ferie lí nella casa dopo ch l`ho aggiustata, da sola. All`aquisto non era abitabile perché solo rustico.Poi lui per problemi giudiziari e per non pagare gli alimenti se né andato al suo paese un altra regione, della mia, in Italia Non ho avuto mai piú contatti con lui , ora ha saputo che io mi son risposata, e si é fatto vivo da mia figlia, e dice che vuole la sua quota di casa,posso usare l`usucopione ?Io non voglio dargli niente perché non si é mai curato dei figli né de lla casa, non ho mai visto una lira di mantenimento, e adesso ? Come posso procedere?Grazie in anticipo del vostro consiglio

    • Per Meike.
      Si tratta di una questione che esula dal nostro campo, che è basato prevalentemente sull’edilizia, l’urbanistica ed il diritto legato all’edilizia.
      Ti conviene rivolgerti da un buon avvocato che prenda in mano la tua situazione.
      Amedeu e c.

  299. Salve. Circa trenta anni fa ho comperato un terreno che ho subito recintato. Vi ho costruito una casa e nel 2003 ho avuto il condono a tutti gli effetti di legge. Qualche mese fa si presenta un avvocato di una impresa di costruzione, sostenendo che circa un metro del mio terreno (solo terreno, non casa) è di loro proprietà e che l’uso capione è invalidato dal fatto che solo nel 2003 abbiamo fatto il condono della casa (uso il plurale perché la cosa riguarda cinque villette allineate il cui terreno dove sorgono è stato acquistato da cinque venditori diversi). Ora tutti ci chiediamo: è possibile che tutti e cinque i precedenti proprietari del terreno abbiano sbagliato le misure (catastali?). La società in questione intendeva costruire degli appartamenti a schiera nel terreno che appunto confina con il nostro, ma il loro geometra, ha pasticciato, calcolando più terreno di quello acquistato dalla suddetta società. La mia domanda è: possiamo considerare la cosa come un tentativo di truffa, anche perché l’uso capione dissolve ogni perplessità, oppure come il loro avvocato sostiene, l’uso capione parte solo dal momento in cui è stata condonato l’immobile? Grazie infinite

    • Per Giuseppe.
      Per toglierti ogni e qualsiasi dubbio devi chiedere l’intervento di un buon tecnico specializzato della tua zona (Un geometra va bene), che effettui le misurazioni e tiri i confini esatti.
      Lo farà, probabilmente usando strumenti idonei quali il Tacheometro.
      Dopo di che, il tecnico ti consiglierà il da farsi.
      Amedeu e c.

  300. vivo in una casa in cui sono propietari oltre a me anche altri 2 fratelli io abito li da piu di 20 anni e non ho mai pagato affitto a nessuno pago la mia parte di ici e tutti i lavori di manutenzione e riqualificazione dell’immobile li ho sempre fatti a mie spese senza chiedere ne autorizzazione ne soldi ai miei fratelli.
    Posso rivalermi del diritto di usucapione??

    cordiali saluti

    • Per Giammario
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (i fratelli), non dovrebbero servire a molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  301. Mi scusi ma cosa intende quando dice “anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui” …????

    grazie

    • Per Giammario.
      E’ il principio dell’usucapione: Vuoi usare un immobile come se fosse tuo, non riconoscendo la reale proprietà che altri hanno su detto bene.
      Usando tale principio, anche in malafede, dopo 20 anni ti impossessi di un bene appartenente ad un proprietario disattento, o comunque assente per altri motivi.
      Amedeu e c.

  302. Buonasera. Mi servirebbe un parere (anche se mi manca un esame per la laurea in giurisprudenza però, si sa, si imparano i manuali e come si consultano i codici, ma non l’interpretazione e il diritto vivente).
    Il mio vicino ha costruito, 4 anni fa, una tubatura sul muro che confina con il mio soggiorno. Tale tubatura crea molto rumore quando viene usata e sicuramente serve per il carico di qualche elettrodomestico come lavatrice o lavastoviglie. Abbiamo cercato in tutti i modi di chiedere la rimozione o, almeno, il non utilizzo della tubatura, ma è stato invano. Ora dico: se citiamo il vicino sull’art. 889 c.c. possiamo aspettarci l’eccezione dell’acquisto per usucapione. Sarebbe facile, però, dimostrare, con un perito, che la tubatura non è ventennale. Qua sta il punto: potrebbe portare un testimone dicendo che ha eseguito i lavori di sostituzione di una precedente tubatura? In questo modo, ovviamente, dimostra che c’era una tubatura precedente, ma non che risale a vent’anni addietro. E potrebbe, allora, portarne un altro per dire che quella tubatura precedente era lì da vent’anni?
    Oppure mi converrebbe cercare una conciliazione facendomi effettuare dei lavori in casa per rivestire il muro di cartongesso (dato anche che, se andassimo a fondo, ci sarebbero delle macchie di umido nella sola zona interessata che potrebbero far sorgere un risarcimento nei nostri confronti)?

    • Per Angelo.
      L’articolo 889 del codice civile asserisce che le tubazioni devono stare ad almeno mt 1,00 dal confine
      http://www.coffeenews.it/distanze-dal-confine-per-le-tubazioni-di-acqua-pura-o-lurida-di-gas-e-simili
      Il fatto è, che moltissimi edifici in condominio (Condominio costituito anche da due sole unità immobiliari), presentano sui muri di confine tubazioni varie sia dell’acquedotto, dell’impianto di riscaldamento ed anche di scarico delle apparecchiature sanitarie.
      La moderna tecnologia delle costruzioni ha senza dubbio sorpassato il contenuto di molti articoli del c.c.
      Fra l’altro, specie nei condomini, è normale che una colonna montante di scarico serva due file di appartamenti posti attigui in verticale, e magari non facenti parte della stessa scala.
      Conclusioni: la questione può essere affrontata in fase di lite giudiziaria fra i rispettivi legali, ma l’esito è, e rimane sempre incerto.
      In questi casi, allorchè il rumore diventa insopportabile conviene affrontare la problematica dal punto di vista della rumorosità, facendo misurare i decibel e la frequenza dell’uso degli sciacquoni odi altre apparecchiature rumorose.
      L’ente idoneo sarebbe l’ASL di zona , ufficio Igiene Pubblica, ma non si interessa di attività private, asserendo giustamente che sono questione regolate dal diritto privato; per cui occorre servirsi di tecnici professionisti abilitati e di ricorrere in causa contro i vicini.
      Amedeu e c,

  303. Buongiorno
    Mio nonno ha lasciato in eredità un locale per il 50% a mio padre e per il 50% a mio zio. Mio zio per 30 anni non si è mai interessato e continua a non interessarsi della sua parte, mio padre invece ha usato tutto il locale come se fosse suo pagando bollette, tasse comunali e facendo opere di ristrutturazione. Può mio padre ottenere l’usucapione dell’intero immobile? Grazie e buona giornata

    • Per Luigi.
      Potrebbe ottenerla, però vi sono delle pregiudiziali.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (lo zio) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  304. buongiorno, condominio con due appartamenti uno al piano terra uno al primo. ingresso comune ma cortile di proprietà del piano terra come scritto nell atto notarile. chi abita al piano superiore ha però il diritto di uso del cortile come si legge nell atto. le planimetrie mostrano poi una porzione del cortile( come fosse il passaggio per accedere al piano superiore) invece che delimitate da linea tratteggiata sono con linea continua. questo fa credere al geometra che quella porzione di cortile possa essere del piano di sopra. preciso che il cortile è contrassegnato da una particella assegnato all piano terra mentre nessuna particella risulta al piano superiore. può trattarsi di un errore facilmente risolvibile? e come? infine il diritto di uso significa che può fare nel cortile ciò che vuole? gazebo festa sdraio etc? senza chiedere permesso? all epoca era stato concesso x lavare panni in fontana e stenderli non essendoci balconi sopra. grazie mille

    • Per Andrea.
      Ciò che conta è il contenuto del contratto, poichè il catasto non è probatorio.
      Comunque, in questo caso, può nascere il dubbio relativamente alla linea continua indicata, che però può essere un semplice errore tecnico.
      Per risolvere definitivamente la questione, recati presso l’Agenzia del Territorio (Catasto), portandoti dietro un contratto e cerca di parlare con il tecnico addetto alla correzione degli errori catastali.
      Dovresti risolvere il problema.
      Amedeu e c.

  305. Grazie per la risposta. il fatto è che non si tratta di un condominio né di edifici costruiti insieme. Il loro appartamento è sorto qualche anno prima, ma comunque, dal ’93 al 2012, non abbiamo mai sentito questa tubazione che, quando è in attività, procura un rumore fastidioso. Non so se supera la normale tollerabilità, so solo che si sente lo scorrimento dell’acqua e questa non è una cosa normale specie, appunto, per il fatto che non si tratti di condominio o edifici costruiti insieme.
    Proprio il fatto che la tecnica, oggi, permette di costruire tubi senza il rispetto pedissequo del codice, immagino che per il caso non siano stati presi i dovuti accorgimenti per la regola d’arte. Infatti, parlando con un amico geometra mi diceva che bastava usare condotte con rivestimenti fonoassorbenti per evitare il tutto.
    Angelo.

  306. Salve,
    ho stipulato un contratto di subaffitto per un immobile ad uso magazzino, premetto che la persona ha stipulato un contratto di affitto con una società che a sua volta l’ha ricevuto in affitto dal proprietario, il quesito è questo: il primo affittuario non pagava più il canone al propiretario da moltissimi anni e quindi lo ha affittato ad un’ altra persona che in seguito me lo concedeva in subaffitto, io non sapevo tutti i retroscena lo sono venuto a sapere in seguito e sioè quando il proprietario a cominciato a muoversi per ritornare in possesso dell’immobile, dopo molte udienze il tribunale ordinava il rilascio dello stesso, ho preso atto di ciò e non ho più pagato il canone dalla sentenza del tribunale, la persona che mi ha concesso in subaffitto dice che ho un contratto e che lo devo rispettare, premetto che il primo contratto non era più valido e che il secondo e il mio sono stati regolarmente registrati, come mi devo comportare? visto che prima o poi il proprietario deve tornare in possesso del suo immobile.
    Roberto

  307. Anna maria vittoria

    Buonasera,
    Le scrivo per un consulto su una situazione spiacevole nella quale ci siamo imbattuti.
    Mio padre ha ereditato la casa nella quale siamo dalla madre e da vari passaggi di proprietà nei quali risultano 40mq di giardino..attaccato a tale giardino c’è un altro pezzo di giardino di 50mq…una zia di mio padre ha sempre insistito dicendo che quel giardino fosse uno solo in quanto presente ai contratti stipulati da nonna e fratelli/sorelle…dall’83 ad adesso abbiamo sempre chiesto chiarimenti al geometra di famiglia che ha sempre dichiarato che fossero del cugino di mio padre avuti in eredità dal padre(marito della zia di mio padre,morta nel69) essendo recintato e documentato dall’architetto e dal geometra con l’eredità e fogli del catasto,non abbiamo mai fatto altre contestazioni onde evitare di invadere terreno altrui senza titoli…visto che l’altra zia di mio padre insiste tutt’ora ho voluto fare una ricerca al catasto ed ho scoperto che è vero che tale cugino ha ereditato il terreno nel 94 ma che il padre e la madre non hanno mai avuto dono o vendita di tale pezzo da parte di nonna!!!
    Come ha potuto un notaio quindi convalidare tale proprietà?!
    Sulle basi di questi documenti non abbiamo mai potuto fare movimenti…
    Vale anche in questi casi l’usucapione?
    O si tratta di appropriazione indebita o clandestinità?
    Mi scuso se ho scritto strafalcioni o domande per lei assurde ma mi proietto ora in questo mondo e mi sembra tutto così assurdo…può una persona appropriarsi di un terreno così?

    • Anna Maria Vittoria.
      A parte i giri di parole di cugini, padre, nonna, marito e zia e che ci confondono solo le idee, vuoi sapere se Tizio che ha segnato sul contratto una particella di terreno, come la stessa possa essere diventata di sua proprietà senza che gli sia pervenuta tramite un regolare atto di compravendita.
      Se è così, probabilmente c’è stato un errore notarile nella redazione del contratto dove appare, per la prima volta citata, detta particella.
      L’usucapione fra parenti viene difficilmente accolta in fase giudiziale, poichè per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la eventuale tolleranza del proprietario (la nonna) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Ci troviamo, però, in presenza di un regolare contratto registrato e trascritto (Anche se, forse, contenente un errore), per cui potrebbe costituire, in fase di giudizio, una prova per l’applicazione dell’usucapione decennale (In buona fede).
      Quindi è difficile azzardare una ipotesi di sentenza di un giudice in questo caso.
      Come consiglio ti diamo quello di rivolgerti presso l’Agenzia del Territorio (Catasto), illustrando la problematica e seguendo poi quello che ti potranno suggerire i tecnici catastali.
      Amedeu e c.

  308. Una persona (il nonno) e’ il proprietario di un fondo consistente in 3 stanze, tra i quali una e’ un negozio. Ognuna delle dette 3 stanze ha una sua porta indipendente che da alla strada, ma una volta entrato in una de esse si puo’ accedere nelle altre 2. Il nonno lascia un legato a favor di 2 nipoti (figli di uno dei suoi stessi figli) il detto negozio, soggetto all’usufrutto a favor di loro padre vita durante. Tutto questo accadde 50 anni fa. Il padre (che e’ morto 15 anni fa) dei nipotini ha fatto uso di tutti le 3 stanze e da 15 anni ne fanno uso i nipoti. Ora i nipoti pretendono che essi hanno acquistato la proprietà delle altre 2 stanze per prescrizione acquisittiva, perche argomentano che loro padre aveva l’animo di godere dell’usufrutto di tutte le 3 stanze e allora negli stessi anni loro prescivevano qua nuda proprietari. Pensate che hanno ragione?

  309. Buongiorno Signor Amedeu,intanto grazie di poter scrivere in questo sito .Io e mio fratello abbiamo ereditato una casa singola il cui lato est confina, tramite recinzione fatta nel 1963 mediante stretta di mano,con una altra casa singola .Il proprietario di detta casa non ha mai avuto figli; gli eredi sono stati altri. Attualmente in catasto vi è un lotto a cavallo del confine(una specie di garage isolato)che era un progetto appunto risultante sulle mappe catastali ma realmente MAI COSTRUITO vicino.
    Stiamo cercando un accordo con gli eredi mediante il nostro geometra e il loro notaio,tale accordo sarà reso noto ai nostri acquirenti nel momento in cui noi venderemo la nostra casa.il geometra che è stao scelto da mio fratello dice due case aventi in comune il num.6 e il num.7,cioè dice che per uso capione andremmo avanti 6 o 7 anni e che come spesa saremmo intorno ai 6 o 7mila euro!? attualmente il geometra non sta scegliendo la strada dell’uso capione.distinti saluti, fabrizio.

    • Per Fabrizio.
      Abbiamo cercato di sistemare la tua domanda, ma forse non ci siamo riusciti completamente.
      Vediamo di ricapitolare: la casa la avete ereditata e la recinzione fra detta casa e quella vicina venne realizzata con semplice stretta di mano, cioè senza che venissero tirati i confini.
      Se è così, proseguiamo.
      Catastalmente, a cavallo di detto confine, cioè fra le due case, figura un appezzamento di terreno dove doveva esserci costruito un garage, mai realizzato.
      Se è così andiamo avanti.
      Adesso voi cosa volete? Acquisire questo lotto intermedio e che, a quanto ci sembra di comprendere, i precedenti proprietari della vostra casa hanno sempre utilizzato?
      Se avete acquisito la casa per eredità, in caso di successione mortis causa, il possesso continua nell’erede con effetto dall’apertura della successione. Il successore a titolo particolare può unire al proprio possesso quello del suo autore per goderne gli effetti (articolo 1146 del Codice civile – Successione nel possesso. Accessione del possesso).
      Per cui calcolate se potete usufruire dell’usucapione in base agli anni trascorsi.
      Se si, i tempi di 6 o 7 anni per regolarizzarla ci sembrano eccessivi , in quanto, una volta appurati gli anni trascorsi, si tratta solamente di formalizzare l’usucapione tramite un legale e presso un giudice.
      Per cui, ammesso che le cose stiano come da noi scritte, consultate, per verifica, un legale della vostra zona.
      Amedeu e c.

  310. Buongiorno, sono nuda proprietaria di una casa della quale mio papà è usufruttuario, stessa cosa per il garage e cantina sottostante. questo da più di 17 anni, le bollette sono intestate a me , pago da sempre le mie spese condominiali e ho fatto vari lavori all’interno e all’esterno della casa. Ho un comodato d’uso gratuito da 3 anni (voluto da mio padre,giustamente) su quest’immobile dove vivo con il mio compagno e i miei bambini . mia madre vorrebbe buttarci fuori,e di fatto ci ha chiuso l’accesso al garage dove teniamo dentro la macchina e vari attrezzi da lavoro, ha fatto fare all’interno del garage( in nero ) un muro per mettere una porta così che noi non possiamo neanche più entrare dall’interno! ora vorrei sapere si può chiedere l’uso capione per una situazione del genere anche se io ho proposto a mio padre di pagargli l’usofrutto per piantarla lì con questa situazione vergognosa che crea mia madre?

    • Per Cecilia.
      Dispiace dover rispondere a casi del genere, in quanto fra genitori e figli vi dovrebbe essere sempre l’accordo.
      Comunque, per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (in questo caso il padre) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Ti consigliamo, però, di consultare anche un legale della tua zona, in quanto non ci risulta regolare che una persona possa chiudere l’accesso ad un garage con il contenuto che non è suo.
      Amedeu e c.

  311. Buongiorno! Mia sorella vive ad uso gratuito, da oltre 20anni, in un appartamento di proprietà di mia madre, pagando regolarmente bollette e condominio. Inoltre ha fatto, a spese sue, ristrutturazioni e altri lavori . Vorrei sapere se può avanzare diritti di usocapione, praticamente se l’appartamento in questione può essere ritenuto al di fuori dell’asse ereditario. Grazie Marco

    • Per marco.
      Riteniamo di no.
      Difatti, per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la madre) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  312. Buona sera, vorrei un’informazione. Il mio convivente è proprietario al 50% con la sorella (deceduta nel 2003) dell’immobile in cui abitiamo. La proprietà è stata acquisita per eredità della morte del padre (1999) con usufrutto vitalizio alla madre. La madre è deceduta a settembre 2014. La sorella non si è mai interessata di niente e i suoi eredi nemmeno, c’è la possibilità di usocapire il suo 50%? Grazie

    • Per Lorella
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (Il padre e poi la madre) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  313. Buongiorno !
    Oggetto: Usucapione.
    Volevo chiedere la vostra cortese opinione in merito al mio problema con un immobile che io e la mia ex-moglie avevamo acquistato nel 1992, consisteva in una casa e in un rustico, il notaio aveva tracritto l’atto di vendita dicendo che il rustico non era stato intestato ai precedenti proprietari per un errore del precedente atto notarile di acquisto. Pensavamo che tutto fosse regolare perchè il notaio aveva redatto un nuovo atto di vendita inglobando anche il rustico nella proprietà che è stata a noi venduta. L’anno scorso a causa del divorzio, ho acquistato il 50% della proprietà intestata alla mia ex-moglie ma il geometra che ha effettuato la pratica per la preparazione dei documenti necessari mi ha detto che il catasto non accettava di trasferirmi la proprietà al 100% perchè l’atto nontarile non era ben redatto e non si capiva di chi era la proprietà perchè il rustico risultava si censito al catasto ma senza proprietario. A questo punto il geometra mi ha consigliato di acquisire la proprietà del rustico con l’usucapione data che sono passato più di 20 anni ed ho usufruito del rustico per tutto questo periodo. La mia domanda è: posso usufruire dell’usucapione se non c’è un proprietario certo? Posso usufruire “dell’acquisto in buona fede” ? A chi dovrei rivolgermi ? ad un avvocato?
    Grazie e cordiali saluti
    Dario

    • Per Dario.
      Dopo 20 annoi si acquisisce l’usucapione anche se in mala fede.
      Relativamente al tuo caso, per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la moglie) potevano crearti delle difficoltà per usucapire il bene.
      Tale norma, difatti, viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Hai però il vantaggio che sei separato dalla moglie, per cui il giudice che deve convalidare l’usucapione potrebbe essere consenziente.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  314. Buonasera, scrivo per esporre un problema singolare. Abito in un condominio composta di sei appartamenti tutti uguali circondato da un terreno . Su questo terreno uno dei condomini ha creato un recinto, prima dicendo che doveva rinchiudervi la cuccia del cane poi, morto il cane, lo ha trasformato in una legnaia. Può usucapire questo fazzoletto di terra ? Grazie

  315. Salve,mio suocero con sua sorella ereditano un immobile ,si fanno le carte di proprietà dal notaio senza fare il frazionamento, in entrambi sanno qual’è il suo. Mio suocero ha pagato successione, ha frazionato la sua quota la accatastata,ha messo tutto a norma, adesso la vuole vendere e non può, perchè non è divisa da quella di sua sorella,sua sorella gli vuole fare un capriccio e non vuole firmare la divisione come può fare.

    • Per Salvatore.
      Quindi hanno ereditato diventando proprietari di 500 millesimi cadauno su proprietà indivisa?
      Natale si avvicina e tutti si diventa più ragionevoli.
      Organizzate un bel banchetto natalizio con i due fratelli invitati e fatti sedere, a tavola, vicini.
      Chissà! Può darsi che tutto si sistemi.
      Amedeu e c.

      • Buongiorno sono Vincenzo,alla morte di mia madre separata da 20 anni ereditavamo il 50 per cento dell’immobile dove io e mia sorella viviamo da trentanni.mio padre vuole vendere e vuole un affitto dalla morte di mia madre 2013.Mio padre non ha mai contribuito alle spese straordinarie non ha mai dato il mantenimento a mia madre.Lui è proprietario ora di 6/9 possiamo chiedere l’usucapione non si è mai interessato della casa dopo la separazione?

        • Per Vincenzo.
          Tuo padre era separato e non divorziato?
          Se è così vi conviene riunire tutta la documentazione che avete del passato, specie quella relativa a lavori eseguioi alla casa e da voi pagati, e portare il tutto in visione da un legale della vostra zona, il quale saprà indirizzarvi per il meglio.
          Amedeu e c.

  316. Salve, vorrei dei chiarimenti.
    Mi sono aggiudicata all’asta un immobile, messo all’asta dal Giudice per volere degli eredi, in quanto uno degli eredi è andato ad abitarci da circa 12 anni fino ad oggi. Nel momento in cui diventerò proprietaria dell’immobile qual è la procedura da attuare e il tempo utile per liberare l’immobile dall’erede abusivo?
    in attesa la

    • Per Carla.
      Un caso che dovresti vedere attentamente con il cancelliere del tribunale, in quanto la vendita di tale immobile, sembra, da quello che ci dici, effettuata come immobile occupato; e se è così, ricadrebbe nella solita procedura di sfratto da eseguirsi per vie legali.
      Circa i tempi, difficile da pronosticarli.
      Amedeu e c.

  317. salve,sono in possesso del 33.33 % di una corte esterna su cui regolarmente pago la mia parte di tasse e passo carrabile,ora che ho chiesto di fare a turno per posteggiare l’auto,mi viene risposto che non mi spetta perchè per usocapione spetta a chi ci ha sempre posteggiato,chiedo se è mai possibile ,visto che regolarmente pago quanto mi spetta per quel bene

    • Per Massimo.
      Recati da un legale della tua zona con copia del Regolamento e pagamenti effettuati.
      Pensiamo che scriverà una lettera agli interessati.
      Amedeu e c.

  318. salve. Mia nonna detiene in possesso ininterrottamente una casa da oltre trenta anni. Essa e’ di proprieta’ di un prozio emigrato in america oltre 40 anni fa e di cui non si sono avute piu’ notizie. la domanda e’ questa: puo’ ora mia nonna donare tale casa a me nipote con un regolare atto notarile e regolarizzare questa proprieta’? se si, io ne sarei completamente proprietario senza riserve..?

    • Per Gino.
      Tua nonna deve diventare prima proprietaria della casa e per questo può farlo tramite un legale cui deve portare tutti i documenti di cui è in possesso.
      Può attuare l’usucapione, anche se fra parenti è difficile che un giudice la avalli; però il tuo legale può trovare il sistema per risolvere la questione.
      Amedeu e c.

  319. Salve, disturbo per chiedere alcune delucidazioni.
    Mio nonno e mia nonna in comunione di bene comprarono un appartamento nel quale viveva anche la figlia in quanto studente, mentre mio padre già sposato non viveva più con loro. Successivamente mio padre come forma di investimento decise di comprare l appartamento sopra quella dove vivevano i miei nonni e lo mise a reddito affittandolo.
    Successivamente nel 94 mia zia decide di sposarsi. Questo comporta che mio padre d’accordo con mio nonno per dare un tetto a mia zia e al marito decide di rescindere il contratto di affitto con l inquilino del suo appartamento e di darlo come abitazione a miei nonni dove si sono trasferiti e mio nonno da il suo appartamento a mia zia tutto ovviamente senza scritture private ne nulla. Gli appartamenti rimangono intestati uno mio padre e uno a mio nonno e nonna. Ora la beffa. Mio nonno muore, mia zia ci fa scrivere da un avvocato che avanza la pretesa di usocapione sull appartamento di sotto( quello di mio nonna) sia nei confronti di mio padre sia nei confronti di mia nonna. Inoltre richiede anche la collazione dell appartamento di mio padre adducendo che si è intestato a mio padre ma l avrebbe pagato mio nonno cosa assolutamente falsa. Dell appartamento di mio nonno dove abita mia zia, fino alla morte di mio nonno tutte le spese condominiali e relative tasse ici ecc erano pagate da mio nonno. Solo dalla morte di mio nonno avvenuta 3 anni fa loro pagano queste spese. Secondo voi potrebbe essere accettata dal giudice la loro richiesta di usucapione? Grazie mille

    • Per Luca.
      Come finirà la causa è difficile pronosticarlo, sarebbe più facile vincere un terno al lotto.
      Per aiutarti, possiamo, però, aggiungere questo:
      ” Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessaria, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni), anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il nonno) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza”.
      Relativamente all’appartamento acquistato da tuo padre, siamo ugualmente dell’idea che valga, per il giudice, un discorso simile a quello sopra, in quanto sono rapporti tra parenti stretti, nei quali, il più delle volte diventa difficile dimostrare chi abbia veramente pagato il bene.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  320. Salve,
    vorrei porre un quesito alla vostra cortese attenzione.
    Abito dal 1992 con la mia famiglia in un piccolo stabile di soli tre nuclei, uno su piano. La casa era di mia nonna e alla sua morte l’unico erede era mio padre. Gli altri appartamenti ,appartenenti ai miei zii, nel corso degli anni sono stati venduti ad altri, e dei proprietari originari siamo rimasti solo noi. Sopra al nostro piano (non sul nostro pianerottolo) c’è l’entrata al piccolo terrazzino dove stendiamo i panni e teniamo nostri oggetti, e un sottotetto non abitabile, dove pure è presente nostra oggettistica varia. Negli anni ci abbiamo sempre fatto di tutto, manutenzione, panni, etc, pensando fosse effettivamente nostro -perlomeno io così credevo- ma leggendo gli atti ho scoperto che c’è scritto che erano di uso comune. Noi usiamo a scopo personale anche lo spazio tra la nostra casa e la porta di sopra, tenendoci molte cose di nostra proprietà, e ci è sempre sembrato normale farlo perché nessuno si è mai lagnato e così faceva pure mia nonna. Ora mi è venuto il dubbio, dopo aver letto per pura curiosità gli atti (mettevo a posto scartoffie e mi son detta:”toh, diamo un’occhiata”, altrimenti non avrei mai saputo nulla) che magari qualcuno potrebbe reclamare diritti di uso o proprietà su spazi che noi abbiamo sempre considerati nostri e intimarci di levare le nostre cose (si tratta di panni, scatole, cose varie). Mio padre ascoltando i miei dubbi mi ha risposto: “credo proprio che dopo tutti questi anni ci sia l’usucapione, stai tranquilla, l’abbiamo sempre usato noi lo spazio…”, ma io sono un tantino ansiosa e già mi vedo in tribunale a litigare, e io ODIO litigare per queste questioni…
    ps: anni fa, un vecchio vicino mise roba sua nel sottotetto accanto alla nostra, questo per poco tempo, ma si permise di vendere come suo lo spazio, senza carte, così, a voce…noi chiarimmo subito la questione con il nuovo vicino e non si pose più il problema. Ora, dopo aver letto questa cosa mi sto preoccupando, ma mio padre mi ha comunicato oggi che lui paga la tarsu sul sottotetto, solo che francamente non lo sapevo e non so spiegarmi il motivo, come mai ci paga le tasse sopra? Aiutatemi a districarmi in questa selva oscura! Grazie e buona domenica!

    • Per Elettra.
      La pagherà come locale sgombero di un appartamento.
      Ma a parte la Tarsu, che è una imposta e non un atto notarile,come dice tuo padre può effetivamente scattare l’usucapione se sono più di 20 anni che utilizzate tale sottotetto in maniera pubblica, pacifica e continua.
      Sono tre elementi, che dimostrati, portano alla convalida del giudice di una usucapione.
      Sta a voi applicarla ora (occorre un legale), o attendere.
      Amedeu e c.

      • Capisco, quindi è consigliabile rivolgersi a un legale per tutelarsi meglio…ne parlerò con mio padre sicuramente! Chiedo venia per l’insistenza ma sò de coccio mi sa e non ci capisco un’acca, vale lo stesso concetto pure per il piccolo terrazzo e lo spazio che porta da casa mia a sopra? O quello è un passaggio pubblico? Purtroppo non siamo un condominio, si è sempre fatto tutto senza regole precise anche se senza cattiveria o intenzione di danneggiare altri, e questa scoperta casuale ha mandato in tilt me e mia madre (mio padre ride sempre, beato lui! certe volte penso che siamo una famiglia di ingenui o di fessacchiotti fuori dal mondo, ci potrebbero rivoltare come un calzino e non ce ne accorgeremmo), che avendo una casa piccola ci siamo sempre basate sullo spazio di sopra per mettere stendini, coperte e altro…se dovessimo togliere tutto mi dispiacerebbe tanto ma lo farei se me lo dice la legge, non voglio avere questioni con nessuno.
        Altra domanda: MI AVETE RISPOSTO DI DOMENICA?!?!? GRAZIE! Adesso però non pensate ai miei “scleri”, aspetterò la risposta con calma, non voglio essere maleducata e approfittarne…Grazie ancora e buona serata!

        • Per Elettra.
          Le alternative sono 3 e sta a te scegliere quella che più ti aggrada.
          1) Non fai nulla, segui quello che ti ha detto tuo padre e interverrai con un legale solo quando i vicini si dovessero fare avanti.
          2) Ti assicuri che siano trascorsi i 20 anni per ottenere l’usucapione, dopo di che vai da un legale per renderla esecutiva dal giudice.
          3) Vai immediatamente da un legale, portandogli gli atti (Contratto, ecc.) e poi seguirai quello che il medesimo ti consiglierà.
          Amedeu e c.

          • Grazie mille per la gentilezza e per le risposte, adesso sono un po’ più tranquilla! Buona giornata e buon lavoro!

  321. salve, abito ed ho la residenza dal 1993, da 22 anni,in un villino di campagna che era di proprietà di mio padre; acquistato in comunione di beni con mia mamma. quando sono venuto a vivere in questa villetta la stessa versava in condizioni precarie. Nel tempo e con grandi sacrifici ho reso questa abitazione vivibile : impianto elettrico, idraulico, ristrutturazione, porte nuove, impianto di riscaldamento e così via, tante spese e tanti sacrifici. Per quanto riguarda la sanatoria e le tasse sull’immobile ha sempre provveduto mio padre, le utenze a me intestate le ho sempre pagato io. Adesso mio padre è deceduto, una delle mie sorelle e mia mamma hanno rinunciato all’eredità, l’altra sorella che ha due figli minori benchè si sia disinteressata da sempre del bene adesso reclama gli stessi diritti miei. tengo a precisare che mia sorella vive per i fatti suoi con la sua famiglia e mia madre che è ancora in vita le potrebbe lasciare in eredità la propria casa di sua esclusiva proprietà. essendo il valore dei beni decisamente diverso ( la villetta dove vivo €250mila e la casa di mia madre €120mila ) mia sorella vorrebbe riconosciuta la differenza entrando in quota nella casa dove vivo. Adesso chiedo : 1) ho usocapito la proprietà dove vivo negando ogni diritto a mia sorella ? 2) abbiamo diritto alla stessa quota della villetta ? dovrei riconoscere un affitto per la quota a mia sorella ? se rientrasse in quota mia sorella potrebbe vendere la villetta senza il mio consenso o viceversa? grazie anticipatamente

    • Per Manlio.
      Non possiamo rispondere a tutto, poichè così facendo renderemmo inutili i processi, e saremmo, fra l’altro, dei notevoli indovini, prevedendo in anticipo i risultati delle sentenze.
      Per quanto riguarda l’usucapione, riteniamo che sia molto difficile che tu la ottenga, in quanto per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il padre) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Più che diritto alla stessa quota della villetta, dovreste ricevere la stessa quota di eredità, potendo essere, per esempio, una parte del bene immobile bilaciata da una somma di denaro o da altro immobile.
      Per L’affitto devi ricercare se vi sono delle Sentenze del Consiglio di Stato ecc.
      Per la vendita da parte di tua sorella pensiamo di no, in quanto deve essere prima definita l’eredità, e solo se in quella fase a tua sorella spetterà l’intera villetta.
      In ogni caso ti suggeriamo di rivolgerti da un legale della tua zona, se non altro per fargli esaminare gli atti che hai.
      Amedeu e mc.
      Possiamo

  322. Salve,ho comprato una piccolo rudere attaccato a casa dei miei genitori per ristrutturarlo,siccome la casina è più bassa di circa un metro e mezzo rispetto la casa dei miei genitori volevo alzarla a pari tetto,anche per riuscire ad avere le altezze giuste per i due piani,il problema è che mio nonno a suo tempo(50 anni fa) ha comprato una particella senza poi fare il rogito e questa confina con la casa che ho comprato,mio padre sta facendo l’usocapione,posso alzare il tetto di questa casa con un usucapione affianco?

    grazie mille
    Elisa

    • Per Elisa.
      Se si tratta solamente di rialzare il tetto per crearvi una soffitta non abitabile, ma solo per motivi strutturali della copertura (Cordolo perimetrale in Cemento Armato) o di risparmio energetico; cioè alzando la casa in gronda di 30/50 cm, allora il Comune non dovrebbe impedirtelo.
      Se invece intendi rialzare la tua casa di un piano, è necessario che questo rispetti le distanze di legge dal confine e dalle pareti finestrate fronteggianti (Rispettivamente 5 e 10 metri).
      Comunque, è sempre ottimale informarsi presso l’ufficio Edilizia Privata del tuo Comune.
      Amedeu e c.

  323. salve,ho lasciato un messaggio ma non appare come mai’

  324. Salve avrei un quesito da esporre:i miei genitori hanno donato a noi figli (4) ad ognuno un appartamento siti in un unica palazzina.nel seminterrato c è un garage usato sempre n comune.ora sull atto c’è scritto che ognuno di noi ha diritto ad 1/4 di questo locale di 100mq.poi nelle varie note c’è scritto che tutti e 4 figli si impegnano a dividere questo garage(con pareti ovviamente non esistenti ora)e riservarsi l uso privato della propria parte.ora due miei fratelli hanno sfrattato le mie coseper prendersi lala propria

    • Per Luca.
      La divisione del garage può avvenire di comune accordo fra i 4 figli, oppure tirata a sorte sempre tra di loro.
      Comunque per dividere questo locale in 4, se non è stato fatto nell’atto originario di donazione, va eseguito un tipo di frazionamento, fatto un nuovo rogito notarile, ed inoltre presentata domanda di SCIA in Comune per la realizzazione delle pareti divisorie (Ammesso che le eseguiate).
      Da quello che ci dici, sembrerebbe, invece, che i genitori abbiano lasciato ad ognuno dei 4 figli 250/1000 in comproprietà indivisibile.
      Amedeu e c.

      • Grazie per la rapida risposta!!!non ho potuto continuare a scrivere e quindi concludo nel dire che 2 miei fratelli hanno già preso possesso della loro parte(già concordata tra noi)senza aver fatto divisioni con mura d entrano con le auto e io non posso in quanto la mia porzione è al lato della serranda

  325. buongiorno,
    10/12 anni fa abbiamo acwuistato un appartamento situato in un contesto di tre condomini più giardino in comune. il parcheggio davanti ai condomini per una convenzione con il costruttore e il comune era area pubblica…. adesso dopo circa 10 anni è stata riacquistata dal costruttore , il quale vuole rivendere ogni singolo parcheggio ad un prezzo notevole.
    volevo sapere se tutto questo è possibile!!! perchè il comune ha venduto l’area del parcheggio al costruttore e non a noi proprietari degli appartamenti???
    grazie

    • Per Giulia.
      Secondo l’articolo 9, comma 5, della legge Tognoli n. 122/1989 i parcheggi realizzati su superfici pubbliche, o nel loro sottosuolo, nell’ambito di un programma urbano, non potevano essere venduti separatamente dalle abitazioni ed i relativi atti di cessione erano nulli.
      Quanto sopra è stato convalidato anche con il D.L. Semplificazioni (2012) che ha diversificato la vendita di quelli privati, ma non di quelli esterni pubblici.
      Il regime dei parcheggi “Tognoli-pubblici” rimane invariato: essi non sono trasferibili se non insieme alla unità immobiliare a cui sono destinati quali pertinenze.
      Se dunque il parcheggio dovesse esser venduto senza l’appartamento o se l’appartamento dovesse esser trasferito con esclusione del parcheggio, il contratto di compravendita sarebbe nullo.
      Amedeu e c.

  326. Una casa in fase fallimentare può essere soggetta all’usucapione?

    • Per Liliana.
      Il proprietario di un diritto su di un immobile, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge (10 o 20 anni), perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha CONTINUAMENTE, PACIFICAMENTE e PUBBLICAMENTE esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti.
      Questo come principio generale per poter applicare l’usucapione.
      Se tale immobile è di proprietà di persone che sono in stato fallimentare, occorrerà che il giudice stabilisca se è valido il diritto di usucapione dopo che è trascorso tale periodo di tempo, oppure se questo periodo è stato interrotto, in itinere, dai proprietari.
      Amedeu e c.

  327. Gent.issimo, possiedo un garage di circa 300 mq sotto casa mia,esso è diviso da otto spazi limitati dalle colonne portanti che sorreggono la mia abitazione.Alcuni di questi sono vuoti,ma alcuni sono affittati senza contratto a dei vicini di casa che mi pagano normalmente l’affitto.Uno di questi spazi è occupato dalla mia automobile.Desidero sapere per cortesia se chi occupa attualmente gli spazi con la propria auto può recriminare un domani l’uso capione degli spazi in cui deposita la propria auto non essendoci alcun contratto.
    Ringrazio in anticipo per la gentile risposta
    Flavio

  328. buona sera
    il 31-01-2005 ho comperato da mio suocero una casa di tre vani che lui aeva da piu di venti anni quindi me l ha venduta per possesso.nel gennio 2015 si é fatto avanti un signore reclamando la proprietà da mettere in chiaro che era un rudere e che l ho pagato 7.500.00 euro. puo questo signore togliermi la sudetta proprietà.
    ringrazio in aticipo per la vostra risposta
    francesco.

    • Per Francesco.
      Una domanda molto difficile a cui rispondere.
      Occorre controllare il diritto che aveva tuo suocero su tale immobile per poterlo vendere come possesso: era proprietario, aveva un regolare atto di compra vendita, aveva ereditato tale casa? aveva una usucapione ventennale regolarizzata? ecc.
      Ti consigliamo di contattare nuovamente il notaio che ha stipulato l’atto di possesso tra te e tuo suocero, e sentire cosa ti suggerisce.
      Amedeu e c.

  329. Buongiorno.
    Nel 1970 circa mio padre ha costruito la casa in cui tuttora abito, a parte un periodo dal 1985 al 1993. Alla sua morte, avvenuta nel 1995, mia madre ha ereditato 1/3 e noi 5 figli i rimanenti 2/3. Fin dal lontano 1973 abbiamo abitato nella casa io e mio fratello più giovane, purtroppo deceduto prematuramente nel 2002. Attualmente quindi la situazione è che in questa casa abita mia madre, molto anziana ma fortunatamente abbastanza autonoma, ed il sottoscritto con moglie e figlia. Ovviamente io mi occupo di mia madre, nel senso di fare la spesa, contattare il medico, portarla a fare le visite, ecc. Per il resto, è ancora abbastanza autonoma e vuole assolutamente “arrangiarsi”.
    Recentemente abbiamo ricevuto 2 raccomandate da parte di un legale per conto di mia sorella la quale, dopo avere premesso che occupiamo l’immobile ed annessi (ovvero un capannone adibito a garage ed il giardino) “senza titolo” ci intima di pagare una indennità relativa al periodo dalla morte di mio padre ad oggi ed il rilascio degli immobili.
    Vorrei quindi sapere: 1) è vero che occupiamo la casa senza titolo? Soprattutto mia madre. 2) non avendo mai ricevuto prima alcuna richiesta, anzi essendosi in passato offerta di contribuire alle spese per una badante, può richiedere un’indennità per un periodo oltretutto di 20 anni?
    Grazie per la consulenza.

    • Per Stefano.
      Tua madre, in qualità di moglie del defunto dovrebbe avere anche l’usufrutto della casa.
      Relativamente al fatto di richiederti le indennità, siamo alquanto dubbiosa che possa ricevere assenso da un giudice, in quanto potrai dimostrare, come hai accennato, di esserti presa cura dei genitori ed in particolare della madre (Anche se in parte autonoma).
      Comunque non potrai evitare una causa civile e ti occorrerà un legale che difenda la tua posizione.
      Amedeu e c.

  330. Buongiorno,mio papà nel 1979 ha ristrutturato la casa di un suo zio trasferitosi in Australia (col quale aveva un accordo verbale) e alla sua morte questa casa passa al figlio anch’egli residente a Melbourne. Nel 2008 si presenta un cugino di mio padre dicendo che la casa è di sua proprietà in quanto ereditata dall’altro cugino (quello australiano) e gli fa firmare un contratto di comodato d’uso gratuito dicendo che è solo una formalità e che può stare li quanto vuole. Mio padre si fida di lui, firma il contratto ma dopo un anno questo vuole che gli venga pagato l’affitto per 100 euro al mese altrimenti ci caccia via. Capito l’escamotage, si va per vie legali e il cugino chiede la restituzione del bene mentre mio padre chiede di poter fare l’usucapione in quanto possessore della casa per più di venti anni. Si arriva alla sentenza e il giudice da ragione al cugino…è giusto? Qualora dovessimo restituire la casa mio padre può pretendere che gli venga restituito i soldi che ha speso fino ad oggi visto che era un rudere?grazie mille.
    Giulio

    • Per Giulio.
      Ci chiedi di dare un giudizio su di una sentenza di un giudice?
      Assolutamente no.
      Per il resto devi contattare un buon legale della tua zona.
      Amedeu me c.

  331. Salve vorrei porvi anche io alcune domande:da quando mio padre nel 1971 ha acquistato il fondo per il suo negozio che adesso ho rilevato,la cantina sottostante è sempre stata sottoposta ad infiltrazioni di acqua la cui provenienza è finalmente stato accertata sia dal pozzo utilizzato dagli operai comunali per varie esigenze.Il tecnico comunale si giustifica dicendo che usano l’acqua ma non conoscono il proprietario del pozzo.Dato che sono almeno 44 anni che il comune lo gestisce, chi ne è il responsabile? So,ma solo a parole che il proprietario del negozio accanto al mio fece murare una botola che andava in un pozzo che è proprio di fronte allo sportello da dove viene attivata la pompa comunale.quindi poteva essere lui il proprietario ed ora gli eredi.Nessuno sa niente,ed io non posso utilizzare la cantina(mq 30).P.s:il pomeriggio del 14 febbraio ho dovuto chiamare i pompieri,c’era m 1,50 di acqua,la mia pompa si era bloccata…ringrazio anticipatamente e saluto.Ida Maria

    • Per Ida Maria.
      Ti suggeriamo di far scrivere al Sindaco da un tuo legale, il quale ti stilerà una lettera Raccomandata AR, con parole dosate atte a far intervenire il Comune per rimediare a ciò che ti sta apportando un danno.
      Amedeu e c.

  332. nel 1990 la proprietaria muore e lascia due immobili con verde contiguo ai due figli, uno dei due costruisce su meta del verde e apre delle finestre e una porta sul verde rimanente. Nel 1994 i figli suddividono la proprieta e tramite tacito accordo rimangono le aperture. Nel 2001 avviene il pignoramento della casa con il verde non costruito e la vendita viene effettuata nel 2013 tramite asta giudiziaria . Nella perizia si denota tutto. Il nuovo proprietario può chiedere la chiusura delle aperture (trasformandole in luci e finestre con grata) o deve accettare il tutto per usucapione servitù art 1062 o altro.

    • Per Paolo.
      Ciò che non ci torna, è come sia stato possibile, nel 1994, che uno dei figli abbia potuto costruire aprendo porta e finestra, da quello che ci sembra di comprendere, non a distanza di legge di 10 mt (DM 1444/68)
      http://www.coffeenews.it/le-distanze-urbanistiche-di-cui-alle-leggi-nazionali-vanno-rispettate-no-alle-deroghe
      Anche se la proprietà era unica, le distanze dovevano essere rispettate.
      Relativamnete alla possibilità di ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni)vi sia anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il fratello) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  333. Ciao Amedeu , ho ereditato dai miei genitori una casa,lasciando abitare i miei fino alla loro morte senza alcun contratto(usufruttuario). Ora abita li ancora mia madre da sola visto che mio padre e scomparso già da 5 anni, con mia madre ora nn sto in buoni rapporti già da un’anno e visto che c’è una mia sorella perfida e me ne sta facendo una più del diavolo, vorrei sapere se loro mia madre e mia sorella in collaborazione possono fregarmi la mia propietà.grazie anticipatamente della risposta

    • Per Matteo.
      Stai parlando per usucapione?
      Se è così, sappi, che per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (tua) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  334. buongiorno,mia madre insieme a 2 suoi fratelli ha coltivato da più di 30 anni un uliveto del loro nonno senza mai provvedere in realtà a intestare il terreno a nessuno di loro (visto che il nonno era morto da anni) . oggi mi chiedo se si può chiedere l’usucapione della sola parte di terreno spettante a mia madre visto che gli altri 2 fratelli non intendono sistemare la situazione e continuano a coltivare un uliveto intestato ancora al loro nonno

    • Per Loredana.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessaria, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni), anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il nonno) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  335. Buongiorno, desidero sapere se è possibile definire un frazionamento di terreno partendo dai metri quadrati scritti sull’atto d’acquisto del suddetto terreno.
    grazie
    cordiali saluti

    • Per Loredana.
      Normalmente i metri indicati su di un atto pubblico (A meno che non sia specificato “circa” o “A corpo e non a misura”) derivano da un tipo di frazionamento o da una particella catastale nata con tale metraggio.
      Amedeu e c.

  336. Buonasera,
    Mio suocero ha ereditato dal padre una casa in montagna, la casa esiste dal dopo guerra, ora si è fatta viva la curia la quale dice che il terreno sul quale esiste la casa e di sua proprietà. In tutti questi Anni circa 50 mio suocer ed il padre prima di lui hanno provveduto a coltivare la terra, ed utilizzarne i frutti. Secondo voi è possibile fare causa per ottenerne la proprietà per usucapione?
    La chiesa da quel che dice mio suocero in realtà chiede il 30% del valore dell’immobile, possibile? In questo caso essendo la struttura diz 30 anni fa’ il valore sarebbe da calcolare sul valore attuale o su quello dell’epoca secondo voi? Grazie Stefano

    • Per Stefano.
      Se in questi 50 anni (Ne bastavano 20) tuo suocero ha esercitato l’azione di proprietario: pacificamente, pubblicamente e continuamente, sarà sufficiente che vi rivolgiate da un legale per rendere valida l’avvenuta usucapione.
      Ammedeu e c.

  337. Salve sono proprietaria di una casa in un condominio, da poco mi sono accorta che il muro confinante del mio giardino è stato messo 2 metri prima del reale confine,il mio vicino mi dice che ormai sono trascorsi 20 anni e quindi è diventato suo …….le mappe catastali non sono state aggiornate posso fare qualcosa per riprenderlo?

    • Per laura.
      Se detto muro è stato realizzato più di venti anni fa, e da allora non avete più avanzato richieste di entrare in possesso del terreno, o comunque esercitato atti comprovanti la vostra proprietà su detto terreno distaccato, il vicino non deve fare altro che richiedere il riconoscimento del giudice per l’avvenuta usucapione ventennale.
      http://www.coffeenews.it/usucapione-per-immobili-decennale-e-ventennale
      Circa il catasto, riteniamo, che dopo che avrete regolarizzato le proprietà puoi far modificare, a cura di un tecnico professionista, le planimetrie accampionate.
      Amedeu e c.

  338. Buonasera, le scrivo in quanto siamo andati alla ricerca del frazionamento, ma non si trova negli appositi uffici. In tal caso sono validi i mq. dell’atto notarile?

    • Per Roberto.
      Se sull’atto sono specificati i dati catastali del lotto e la superficie del terreno (Purchè non sia scritto la dizione “circa”), va presa ber buona tale superficie.
      In caso di disputa con un confinante, oltre che la superficie, devi fare controllare anche i confini del lotto, le cui misure, il tecnico che effettuerà il confinamento, dovrà prenderle nella planimetria catastale (Comunemente in scala 1:2000).
      Amedeu e c.

  339. Salve ,volevo chiedere un informazione,io e la mia famiglia abitiamo in un appartamento di propietà di mio suocero da ormai 16 anni ,nn paghiamo l’affitto ,in comodato d’uso ,e possibile che poi i 20 anni usufruiamo dell’usocapione?Ci sono altri 2 fratelli oltre mio marito…grazie

    • Per Arianna.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il suocero) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  340. salve per poter costruire una tettoia con regolare progetto, su un terrazzo dove io ci accedo tramite apertura dal mio appartamento il geometra mi ha fatto firmare una scrittura privata con mio fratello che abita sotto questo terrazzo. Sul documento c’è scritto che mio fratello mi concede l’uso gratuito ed esclusivo del terrazzo di sua proprietà e che ho facoltà di poter apporre le migliorie necessarie al suo miglior utilizzo e che io mi impegno a utilizzare il terrazzo nei limiti precisati all’interno del presente atto.
    La domanda è: io posso essere proprietario esclusivo del terrazzo? tenendo conto che il terrazzo è di proprietà di chi ci accede dal proprio appartamento? Oppure con questa scrittura il proprietario resta mio fratello la scrittura risale al 2004 ma io già ci accedevo dal 1982, si può far valere l’usucapione? Grazie

    • Per Goffredo.
      Il geometra senza dubbio valutò la situazione esistente.
      Comunque, da ciò che ci dici, il geometra aveva appurato che tale terrazzo era di proprietà di tuo fratello.
      Probabilmente indicava la parte strutturale del terrazzo che grava sopra la sua abitazione.
      Adesso tu hai l’uso della superficie dello stesso e sei tenuto alla manutenzione della pavimentazione e della sottostante impermeabilizzazione.
      Qualora tu voglia eseguire una copertura al terrazzo devi richiedere l’autorizzazione scritta a tuo fratello che ne è proprietario.
      Il fatto che tu usi il terrazzo fin dal 1982 potrebbe comportare, in casi normali, la presa in proprietà tramite usucapione.
      Per rendere esecutiva l’usucapione servirebbe una sentenza di un giudice, che a nostro parere non potrà emettere con facilità, in quanto esiste una lettera scritta di autorizzazione e inoltre per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il fratello) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  341. Salve,ho una parete della mia abitazione che si affaccia sul fondo del vicino….non effettuandoci nessun tipo di manutenzione potrei perdere con il tempo il diritto a questa?il vicino per estetica mi sta chiedendo di non cambiare la zoccolatura,che attualmente è uguale per entrambi,perché gli rovino l’estetica.

    • Per Stella.
      Devi verificare se tale muro è tutto nella tua proprietà oppure a cavallo del confine.
      In quest’ultimo caso la parete sarebbe di proprietà di entrambi.
      Nel primo caso è tua.
      Amedeu e c.

  342. Salve,ho una parete della mia abitazione sul fondo del vicino….sto cambiando la zoccolatura esterna di tutta casa e quindi dovrei farlo anche per quella parete.il vicino mi ha detto però che in questo modo vado a rovinargli l’estetica,visto che finora la zoccolatura era uguale per entrambi….se lasciassi la parete cosi come è potrei perdere negli anni il diritto ad essa?potrebbe appropriarsene il vicino visto che risulterebbe che io mi sia rifiutata di fare manutenzione su quella parete?

  343. Grazie per la risposta,la parete non è a cavallo,è mia,ma la mia domanda è se ci fosse la possibilità di perderne il diritto alla manutenzione se per buon senso lasciassi la vecchia zoccolatura per non rovinare l’estetica del piazzale al vicino.Non vorrei,con il tempo,risultasse che se ne prenda cura lui,avendo la zoccolatura uguale a quella di casa sua e non iinvece come quella che appartiene a me.Se dovessi cambiare il colore esterno delle mura di casa farei anche quella parete,è ovvio,quindi avrebbe senso ora non cambiare la zoccolatura ?andrei comunque con il tempo a variare l’estetica attuale….

  344. mio padre paga le tasse mentre mio fratello paga bollette e spese di condomioni ordinarie + straordinarie.
    Potrebbe pretebere l’usocapione dell’immobile ?
    grazie
    giovanni

    • Per Giovanni
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il padre) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  345. grazie per la vostra risposta
    giovanni

  346. Salve ,nel 1998 ho acquistato casa in un condominio . Palazzina di nuova costruzione. Assieme alla stessa ho voluto una cantina , che però all’epoca risultava non ho capito bene se abusiva , non registratta o chè. Il costruttore mi disse che successivamente avremmo regolarizzato il tutto , dopo avergli pagato in lire 10.000.000 . Da tale data , ho in uso la cantina , cioè da circa 18 anni, dove da subito ho anche portato la corrente alacciata a casa mia . Costui ha sempre visto e accettato , naturalmente una cosa pagata . Due settimane fa , in cocomitanza di un mio ricovero per un intervento chirurgico , costui sfonda la porta , della mia cantina , mi porta via tutto quel che cìera dentro e lo fa sparire . Oltre a questo chiude le porte tagliafuoco che portano in cantina , sostituendo le serrature . Queste trall’altro pertinenze condominiali , inquanto portano aalla cabina dell’ascensore , nonchè ai contattori dell’acqua ed anche alla mia cantina. ( per quest’ultimo , ha una denuncia in tribunale ART 700 . da amministratore condominio ). Per quanto riguarda me , Vi chiedo , posso , esiste qualche speranza che iopossa rientrare in possesso della cantina e dei beni ivi custoditi ?
    Spetto Vs graditissima risposta
    Saluti
    Giampaolo

    • Per Giampaolo.
      Potrebbe intravedersi una manifesta violenza verso cose altrui.
      Per reclamare però la proprietà di detta cantina, dovresti trovare degli atti relativi al suo pagamento o al suo passaggio di proprietà (Per esempio un compromesso o similare).
      In ogni caso è una situazione che devi affrontare con il massimo equilibrio e per la quale ti occorre un buon legale che ti difenda e faccia valere i tuoi diritti.
      Amedeu e c.

  347. Buongiorno, le scrivo per sapere dove mi devo rivolgere per avere copia dell’atto di frazionamento di un terreno che si è tenuto con atto a rogito presso il Notaio in data 12 gennaio 1964, registrato ad Avigliana (Torino) il 15 gennaio 1964 con il n. 1422.
    Grazie
    Cordiali saluti
    Loredana

    • Per Loredana.
      Trovare in catasto la copia del tipo di frazionamento relativo a un rogito del 1964 può diventare un’impresa ardua, in quanto con l’avvenuta informatizzazione del catasto la parte cartacea è quasi introvabile.
      Allora, con i dati che hai scritto nella domanda, aggiungendo però il nome e cognome del Notaio che stipulò l’atto, devi rivolgerti all’Archivio Notarile della tua città (O provincia) (Da non sbagliare con la Conservatoria dei Registri Immobiliari).
      Prenderai visione dell’atto originale stipulato in tale data ed al quale dovrebbe esserci allegato il frazionamento.
      Puoi richiederne una copia a pagamento, te la prepareranno e potrai ritirarla dopo alcuni giorni.
      Amedeu e c.

  348. Gentilissimi, mio padre è proprietario,con altri 5, di una tettoia attaccata ad una casa anch’essa di proprietà,ma esclusiva di mio padre. Dopo oltre 50 anni la tettoia,sotto la quale è posto un torchio vecchissimo marcito, è pericolante,nessuno ha interesse ad intervenire,così mio padre ha pensato che si potrebbe tentare la strada dell’usucapione per divenire unico proprietario. Negli anni lui è l’unico ad averla “usata” come deposito.
    Vi sembra una strada percorribile? Chiedo ancora:pare difficoltoso trovare tutti gli attuali proprietari e molti eredi non sanno neanche dell’esistenza di questa tettoia e non hanno documenti che ne attestino la proprietà,questo può essere di ostacolo?
    Grazie mille!

    • Per sara.
      Se tuo padre ha usato tale tettoia per più di 20 anni, in maniera continua, pubblica e pacifica, può chiedere il riconoscimento, da un giudice, dell’avvenuta usucapione.
      Naturalmente ti servirà l’intervento di un avvocato della tua zona.
      Amedeu e c.

  349. Per Rosa
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  350. Salve, i miei genitori sono proprietari di un appartamento situato al secondo ed ultimo piano della palazzina… al di sopra del medesimo piano vi è un vano tecnico con annesso terrazzo, il quale non è condominiale ma in possesso dall’ acquisto del secondo piano… mi chiedevo dato che sull’atto notarile non vi è riportato, se posso dimostrare in qualche modo questo diritto di proprietà del terrazzo… (il secondo piano è stato costruito acquistando l’area quindi dovrebbe essere di proprietà esclusiva e non condominiale) se non dovesse essere così, ovvero, che la proprietà del lastrico sia condominiale, potrei acquisirla per usucapione dato che sono passati più di venti anni di possesso? in attesa di una risposta vi ringrazio in anticipo.

    • Per Michele.
      Di solito il lastrico solare (Vedi l’art 1126 del codice civile) appartiene al proprietario dell’ultimo piano.
      Per esserne certo devi effettuare una ricerca ipotecaria e visionare i contratti inerenti tale parte dell’immobile.
      Devi cioè effettuare una ricerca storica.
      Se, comunque, adoperi tale terrazza da più di 20 anni in modo esclusivo, pubblicamente continuamente e pacificamente, trascorso tale periodo, tramite un legale e poi il giudice, puoi richiedere l’avvenuta usucapione della stessa.
      Amedeu e c.

  351. Vivo da 22 anni in uns Casa senza contratto di affitto von utenze intestate alla propietaria che viveva al piano di sotto fino ad un anno da.
    Ora ha affittato l’appartamento e scopro che la corrente della camera da letto e’ collegata al mio appartamento…….le domande sono due……posso avvalermi dell’usocapione anche avendo solo fogli di carta firmati da lei…….e posso essere risarcita della corrente?

    • Per Lory.
      Si tratta di un caso che potrebbe configurarsi come furto di corrente elettrica, per cui ti suggeriamo di rivolgerti da un legale della tua zona.
      Costui ti saprà dire anche se ci sono le condizioni per una evenutale usucapione.
      Amedeu e c.

  352. Per Silvana.
    Se pregata, se vuoi una risposta, di fare la tua domanda omettendo epiteti e valutazioni puramente personali verso altri tuoi vicini.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  353. Buongiorno, da fine Ottobre 1994 abito con mia moglie in un appartamento all’interno di un cascinale di proprietà di mio suocero. Ho partecipato con mia moglie ai costi di costruzione dell’alloggio per circa 65.000.000 di lire ma l’alloggio è comunque intestato a mio suocero.
    Date le presenti difficoltà finanziarie di mio suocero vorrei acquistare la proprietà dell’appartamento. Successivamente alla mia proposta di acquisto le 2 sorelle di mia moglie ritengono che la quota versata da me e mia moglie all’atto della costruzione non abbia valore, in quanto non ho mai pagato l’affitto dell’alloggio (dato il mio contributo alle spese di costruzione non è mai stato richiesto alcun affitto).

    Nel corso degli anni ho sempre sostenuto le spese di manutenzione , tasse e assicurazioni relative all’appartamento come se ne fossi stato l’effettivo proprietario, inoltre ho sempre condiviso con mio suocero le spese per il mantenimento della proprietà in generale (cascinale con 64.000 m2 di terreno).

    Come devo comportarmi? Ritengo nel tempo di aver acquisito dei diritti sulla proprietà.

    Che offerta devo fare a mio suocero per acquistare l’appartamento in cui abito? (Ipotizzando che l’appartamento abbia un valore x da stimare)?

    Grazie per ogni suggerimento

    • Per Edoardo.
      Una trattativa estremamente difficile, che ti conviene portare avanti con il massimo equilibrio possibile, evitando, se possibile, di adire alle vie legali che risulterebbero lunghe e onerose.
      Tra l’altro non possiamo darti alcuni parere tecnico, in quanto tale situazione è estremamente aleatoria.
      Hai abitato in una casa di proprietà di altri per circa 21 anni, per cui la pretesa delle due sorelle di riscattare i 65.000 € in conto affitto, potrebbe anche non essere del tutto campata in aria.
      Per il calcolo dell’affitto annuo, andrebbe calcolato in base all’entità e valore dell’immobile, che solamente tu puoi valutare in base ai prezzi della tua zona.
      A tale cifra, a nostro avviso, potresti detrarre le spese che hai sostenuto per il mantenimento della proprietà intera (Dimostrabili).
      Altro non possiamo aggiungerti, ma ti suggeriamo, eventualmente, di incaricare (Insieme alle sorelle) un tecnico professionista abilitato, possibilmente di una zona vicina e a voi estraneo, che potrebbe fare da intermediario ed eseguire una valutazione più precisa del tutto.
      Amedeu e c.

  354. Buongiorno, avrei necessità di esporle la mia situazione:
    Nel 1976, ho acquistato insieme a mia sorella un terreno di 600 mq ed abbiamo realizzato 2 appartamenti, uno al piano terra ed uno al primo piano.
    Nel 1980, abbiamo terminato i lavori della struttura ci siamo divisi gli appartamenti, lei al piano terra ed io al primo piano.
    Ognuno di noi, ha poi completato le rifiniture a proprie spese.
    Nel 1982, sul terreno davanti alla casa, viene realizzata una terrazza e mia sorella la utilizza come portico.
    Per quanto riguarda il terreno o la corte, questa viene divisa in parti disuguali con dei muretti abusivi.
    Nel 2014, siamo ancora comproprietari dell’immobile e durante la realizzazione di un muro di sotto scarpa viene abbattuto un muretto divisorio per problemi operativi.
    Ho sempre fatto presente a mia sorella che lei si era recintata la terra davanti casa in adiacenza alla strada e buona parte del terreno retrostante utilizzato come orto.
    Da una perizia fatta da un tecnico, oggi viene fuori che mia sorella ha un valore maggiore di 45000 euro.
    Può mia sorella fare domanda di usucapione se siamo sempre stati comproprietari?
    Bisogna considerare che il terrazzo e’ stato realizzato nella sua parte di terreno, che io ho sempre pagato l’ici e l’imu, che il muretto retrostante è stato abbattuto e quindi la parte dietro e’ tutta libera.
    È passato più di un anno e mi dicono che lei ha perso l’eventuale diritto di esclusività.
    Io in qualità’ di comproprietaria, non ho permesso la ricostruzione di tale muretto perché essendo abusivo ci voleva la concessione che non ho voluto richiedere.
    Pertanto, sto’ chiedendo lo scioglimento della comunione e la restituzione di parte del terreno, dall’altra parte mia sorella sostiene che per lei va bene così e non è disposta a restituirmi parte del maggior valore che lei ha.
    Grazie per l’attenzione

    • Per Tiziana.
      Tua sorella potrebbe avanzare richiesta di usucapione ventennale, difatti per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per quanto riguarda l’accoglimento da parte del giudice dell’avvenuta usucapione, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (Tu) non dovrebbero servire a molto per usucapire un bene.

      “Art. 1144. c.c. citato
      (Atti di tolleranza).
      Gli atti compiuti con l’altrui tolleranza non possono servire di fondamento all’acquisto del possesso.”

      In generale, tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  355. Buongiorno,
    nel 1986 i miei genitori hanno fatto una vendita fittizia ( i soldi della vendita in realtà sono serviti per la ristrutturazione della casa ( 50 milioni delle vecchie lire)) di metà della casa (primo piano) alla sorella di mio marito.
    A mio marito hanno donato l’ altra metà (piano terra) riservandosi l’ usufrutto. La casa è stata ristrutturata ed è stato aggiunto un sottotetto accatastato metà lavanderia e metà a rustico. La proprietà di questo è al 50%.
    Purtroppo la ristrutturazione è lievitata di costo e dei 50 milioni previsti si è arrivati a quasi 200. A questo punto per aiutare la sorella che si doveva sposare mio marito ha deciso di fare un mutuo di altri 50 milioni più due prestiti di 25 milioni uno sempre suo e uno di suo padre ( Pagato sempre da lui ). in più mio marito si è accollato le cambiali di muratori e idraulico e carpentiere per ancora due anni. Quando poi nel 1990 abbiamo deciso di sposarci, per forza, abbiamo dovuto finire il sottotetto e sistemarlo per abitarci (non abitabile). Tutta questa situazione a portato ad un accumulo di debiti. In seguito è stato fatto ancora un mutuo di consolidamento che però ha portato con una cifra elevata di rata al pignoramento della casa. Questa però è stata salvata nel 1999 con un altro mutuo intestato solo alla sorella, che però è stato pagato fino al 2012 metà ciascuno. Nel 2005 abbiamo dovuto sistemare il sottotetto per adeguarlo all’allargamento della famiglia e abbiamo fatto un altro mutuo solo mio e di mio marito e pagato solo da noi. Ora con i genitori ammalati sono sorti dei disaccordi con la sorella e a questo punto chiedo se noi possiamo chiedere usucapione del sottotetto sempre abitato da noi dal 1990 come prima casa e se mio marito, alla morte dei miei suoceri, rischi di vedersi chiedere la legittima dalla sorella. Purtroppo questi quesiti ci assillano anche perché noi non avremmo mai creduto di arrivare a questo punto.

    • Per Maria.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la sorella del marito, anche se non proprio parente di primo grado) non dovrebbero servire molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona che ti affronterà anche la legittima della sorella.
      Amedeu e c.

  356. Buongiorno,

    Abbiamo una casa in un paesino dell’Abruzzo che utilizziamo come seconda casa per le vacanze. Questa proprietà e’ divisa a meta tra me e mio fratello che vive all’estero.
    Non si occupa della proprietà ne ci va da anni.
    Fino a 4 anni fa erano vivi i nostri genitori e si occupavano loro dell’immobile, io andavo con i miei figli con i miei genitori ma mio fratello poco e niente.
    Da quando sono morti i nostri genitori sono solo io che me ne occupa e lui non partecipa neanche alle spese (anche se io gli mando i conti fa orecchie da mercante). Paga solo la sua meta dell’Imu (piccolissima cosa).
    Tra le altre cose e’ una casa parzialmente danneggiata dal terremoto e quindi sono sempre io che vado alle riunioni e che ora mi sto occupando del trasloco e mi occuperò poi di andare a vedere i lavori e di tutto quello che questo comporterà’.
    Anche quando e’ in Italia, non mi chiede, non se ne interessa e non ci va mai.
    Io invece sono particolarmente legata a la casa anche per motivi affettivi.
    Mio fratello non e’ persona generosa da cedermi la sua meta’……ed io non sono in grado di acquistarla purtroppo.

    Vorrei quindi sapere se ho il diritto di chiedere l’usucapione per incuria della sua parte?
    Se e’ possibile in questo caso come si fa a calcolare il tempo dell’incuria?
    Grazie

    • Per Giulia.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il fratello) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Altro discorso invece può essere legato al completo disinteresse per l’immobile e alle spese che hai sempre sostenute, e che tramite un geometra e un legale, come supporto, potrai presentare al fratello come rimborso.
      Amedeu e c.

  357. salve, alla morte di mia madre la casa di famiglia per eredità si è divisa tra me e mio padre al 50%. Otto anni fa io me ne sono andata mentre mio padre è rimasto assieme a mia nonna usufruttuaria. Quest’anno dopo la morte di mia nonna i rapporti con mio padre sono andati “a farsi friggere!” . abbiamo quindi deciso di mettere in vendita la casa, anche lui ha lasciato la casa di fatto ma nn so se ha cambiato la residendenza. Fatto degl’ultimi gg mi sono recata a casa per fare delle foto per una persona che sembra interessata all’acquisto e mi sono accorta del cabio di serratura. Io ho cose ancora mie all’interno, le cose di mia nonna e mia madre, che nn voglio lasciare nè a mio padre e tanto meno alla sua nuova compagna. Al telefono mi sono sentita rispondere che per entrare devo aspettare che ci sia lui presente. Può davvero comportarsi così?

    • Per Jess.
      No,non è un comportamento civile; comunque trattasi di una questione regolata dal diritto privato, per cui ti occorre l’intervento di un legale della tua zona.
      Comunque, prova a fare una nuova richiesta a tuo padre e se otterrai un diniego netto, avvisalo che gli farai scrivere da un legale.
      Amedeu e c.

  358. Salve. Nel 1999 mio padre ha acquistato un appartamento che ha intestato al fratello. Da quell’anno ad oggi risiediamo regolarmente in tale appartamento, abbiamo qui la residenza, regolari contratti a noi intestati di luce, abbonamenti tv e quant’altro. Purtroppo mio padre non ha mai chiesto un documento legale che potesse tutelarsi dal possesso dell’abitazione, tanto meno un contratto di affitto. Come accade anche nelle migliori famiglie, il fratello ha deciso di vendere l’abitazione e di informarci di tale vendita tramite sms, invitandoci ad abbandonare l’appartamento entro 3 mesi. Volevo sapere se è possibile avvalersi dell’usucapione, portando anche dei testimoni che attestino che l’appartamento è sempre appartenuto a noi. Attendo vostra risposta è vi ringrazio anticipatamente

    • Per Giulia
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il fratello) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  359. Per Giulia
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  360. Buongiorno,
    è possibile usucapire, nella qualità di possessore, un magazzino la cui particella comprende fabbricati che appartengono ad altri. Grazie

    • Per Gaetana.
      E’ possibile, se risulta chiaro che tu sei l’unica persona che esercita il possesso del tutto, da venti e più anni, in maniera pacifica, pubblica e continuativa (Sono i tre elementi fondamentali dell’usucapione).
      Amedeu e c.

  361. Salve, mio padre aveva ereditato una villetta insieme alla sorella da mio nonno nel 1977. La sorella non ha mai chiesto nulla al fratello e il fratello non ha mai chiesto nulla alla sorella. Nel 2000 mio padre ha fatto dei lavori di ristrutturazione perché la villetta era in pessime condizioni. Ha contribuito in misura pari di oltre il doppio rispetto alla sorella. Nel 2012 viene a mancare e io e mamma divieniamo proprietari della sua quota. Ora la sorella di mio padre vanta diritti dopo 40 anni circa. Quali diritti ho di usucapire la casa dal momento che mio padre ha sempre contribuito a mantenerla in buono stato senza l’impegno della sorella?

    • Per Salvo
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il fratello e la sorella) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  362. Salve,
    sono in possesso di una casa confinante con un terreno edificabile, il cui proprietario non ha accesso sulla strada perciò a lui non servirebbe a nulla… io da dal 96 sono costretta a tenerlo pulito e in ordine per evitare la formazione di animali e quant’altro, potrei rivendicare qualche diritto? tenendo conto che essendo un terreno incolto è diventato il wc ambulante dei turisti del luogo? grazie per la risposta

    • Per Giulia.
      Se eserciti nei confronti di tale terreno una azione possessoria continuativa, pubblica e pacifica ed inoltre senza che il proprietario sia mai comparso sul posto, puoi esercitare, con l’aiuto di un legale l’acquisizione del terreno per usucapione ventennale (2016).
      Amedeu e c.

  363. Buongiorno. Vivo in una tipica corte del centro storico. Dal portone sulla via principale in origine si accedeva a tre abitazioni al piano terra e a due abitazioni al primo piano-. A quest’ultime si accede da una scala, con ingresso dalla corte, che smonta su una terrazza di passaggio che in parte funge da lastrico solare per una delle abitazioni a pianterreno.
    Negli ultimi anni sono diventato proprietario di tutte le abitazioni ad eccezione di una al pianterreno, nello specifico quella il cui solaio corrisponde in parte con la terrazza a livello e in parte con le camere da letto della mia abitazione.
    L’inquilino di questo appartamento da tempo utilizza la terrazza a livello per spandere i panni e per anni anche l’androne delle scale (utilizzato dai proprietari del tempo soprattutto nel periodo estivo) come deposito. Alle mie rimostranze verbali ha provveduto a sgomberare lo spazio della scala e la terrazza a livello da vasi e oggetti simili ma ha continuato a utilizzarla per spandere i pann (davanti alle mie finestre e a quelle dell’altro appartamento al primo piano)i. In presenza di una personalità non molto disponibile al dialogo e al confronto ho evitato lo scontro ma adesso ho in programma una ristrutturazione complessiva con pavimentazione della terrazza a livello e parziale copertura. Negli atti notarili di acquisto del vicino in questione è specificato l’uso comune dell’atrio ma non si fa alcun riferimento alla scala e alla terrazza, né al loro utilizzo. Come devo comportarmi? Si può configurare una servitù per usucapione (il vicino ha acquistato l’immobile nel 1995 e probabilmente lo ha utilizzato per spandere i panni in maniera continua, ad eccezione – certamente – dei due-tre anni in cui io ho ristrutturato la parte superiore della casa e utilizzato la terrazza a livello per stoccaggio di tegole, conci di tufo e quant’altro).
    Non ho mai fatto lettere né di diffida, tantomeno di autorizzazione all’uso. Solo in una circostanza il vicino verbalmente ha affermato di avere avuto il permesso dal proprietario dell’altro immobile al primo piano, ora da me acquisito. Grazie

    • Per Marco.
      IL tuo vicino lo sta utilizzando da 20 anni, per cui potrebbe accampare un diritto di usucapione, salvo che tu riesca a dimostrare che nel periodo di ristrutturazione gli hai impedito di farlo.
      Riteniamo che la tua questione non sia risolvibile se non attraverso l’intervento di un legale della tua zona, al quale dovresti portare in visione gli atti che hai.
      Amedeu e c.

  364. Salve, nel 1987 mi sono sposato e ho cominciato ad abitare nella casa di mio suocero che lui ha lasciato avendo costruito un capannone dove conduceva il suo lavoro, con abitazione annessa e dove lui ha abitato fino a 15 anni fa, nel frattempo le circostanze lo hanno portato al fallimento e le ipoteche hanno fatto sì che hanno portato alla vendita giudiziale del capannone e dell’appartamento adiacente. Anche l’abitazione dove abito ha avuto 2 date fissate all’asta, l’ultima 4 anni fa, ma è andata deserta. Posso avvalermi dell’usucapione visto che abito da 28 anni? Grazie

    • Per Saverio
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il suocero) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Inoltre, poichè hai detto che l’asta è andata deserta, in caso di una nuova asta, ci sembra, tu possa avere delle ottime chance per aggiudicartelo.
      Amedeu e c.

  365. Salve, avrei un grosso dubbio ovvero io sono proprietaria a metà (metà mio e l’altra metà di mio fratello)di un appartamento dove però attualmente abita mio fratello da 18 anni, chiedo può suddetto appartamento passare usucapione??

    • Per Cristina.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (in questo caso tu) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  366. Buon giorno,
    è possibile usucapire una piccola parte di un cortile condominiale che risulta di proprietà di un lottizzante che ha in corso un fallimento considerando che il condominio usa l’area esclusivamente da quasi 40 anni?
    Grazie.

    Paolo.

    • Per Paolo.
      Circa il tempo trascorso (40 anni), è possibile.
      Trattandosi però di un fallimento in corso dovrete vedervela con modalità lunghe e inconcludenti, per cui il vostro legale dovrà ben valutare la situazione prima di muoversi definitivamente.
      Amedeu e c.

  367. Vorrei ristrutturare, insieme con mio fratello, una casa di proprietà che mio padre ci ha donato e che ha ereditato, a sua volta in parte, per usucapione. Al piano terra di questa casa ci sono due piccoli locali ad uso ripostiglio, sempre stati occupati da noi. Ora il nostro vicino ritiene che uno dei due locali è di sua proprietà e lo ha chiuso (La casa è disabitata al momento). Al catasto quindi tutta la casa con annesso un orto, risulta di nostra proprietà e vorrei sapere se possiamo procedere con i lavori di ristrutturazione o dobbiamo attendere l’esito delle vie legali. Da notare che proprio la parte in questione versa in uno stato di abbandono e necessita di lavori. Il vicino non possiede alcun titolo mentre noi siamo in possesso dell’atto notarile di donazione e della dichiarazione di un familiare della persona (ora deceduta) che ha tenuto per nostro conto sia l’orto che i due ripostigli ubicati nell’androne per oltre un ventennio. Grazie in anticipo per una cortese risposta.

    • Per Francesca.
      Sicuramente avrai un legale ed anche un tecnico professionista che ti dovrà curare il progetto di ristrutturazione ed eseguire la direzione dei lavori.
      Devi affidarti al parere di costui, che, in base alla conoscenza del sito, ai sopralluoghi eseguiti, saprà ben consigliarti anche sulla parte di proprietà.
      Amedeu e c.

      • Grazie, si il mio avvocato per il momento ha scritto un paio di lettere chiedendogli di lasciare libero il ripostiglio perchè noi siamo i leggittimi proprietari ma questi si rifiuta e insiste a dire che è suo. In origine questa famiglia aveva un diritto di passaggio nell’androne e sulla scala per accedere alla porta della loro casa che quarant’anni fa circa chiusero in seguito alla costruzione di una nuova scala cosicchè la vecchia scala è stata utilizzata solo da noi.
        Il tecnico si sta occupando del progetto di ristrutturazione e io ho paura però che il vicino mi ostacola nei lavori perchè dice che l’androne deve rimanere così come è. La mia domanda è può questo signore condizionarci o bloccare i lavori per un ripostiglio che a suo dire sarebbe suo, senza avere nessun documento che lo provi, e come lo si può obbligare a lasciare il piccolo locale senza arrivare ad una causa legale? In attesa cordiali saluti.

        • Per Francesco.
          Non conosciamo sul posto la situazione e questo pregiudica una corretta risposta, comunque parlane con il tuo tecnico e il medesimo saprà con esattezza quali diritti hai di ristrutturare e quale importanza avrà il ripostiglio nella ristrutturazione.
          Se il tuo vicino non ha alcun documento per avvalorare una eventuale usucapione del ripostiglio (Occorrono 20 anni con esercizio del possesso in modo pacifico, continuativo e pubblico) vedi (Sempre con il tecnico e il legale), se hai ancora la possibilità di dimostrare la tua comproprietà a detto bene.
          Altro non sappiamo aggiungerti.
          Amedeu e c.

  368. Salve, sto comprando una casa costruita nel 1975. Palazzina di 2 piani con 4 appartamenti. 2 alpiano terra rialzato e 2 al primo piano. Sotto la casa tramite una rampa si accede a tre locali non accatastati, praticamente inesistenti al catasto ma sempre sfruttati dai proprietari originali come cantine. Una decina di anni fà, anno venduto l’appartamento del primo piano con tanto di giardino posto sul retro della palazzina regolarmente di proprietà quindi accatastato per l’appartamento del primo piano. Ora io sto comprando l’appartamento al piano rialzato che ha anchegli un giardino di proprietà, regolarmente accatastato. Domanda, i locali cantina con la rampa di accesso tramite cancello vorrei che siano di mia proprietà, come lo sono sempre stati per l’appartamento che sto comprando. Ma lo sono stati solamente perchè i vecchi proprietari senza scrivere su carta che il primo piano non poteva avere diritto di quei locali. Ma poteva solamente usufruire per il passaggio verso il loro giardino di proprietà. Il fatto è che su quel vialetto e locali c’è da spendere soldo per sistemarli. La signora oramai vecchia sono anni che non gli dà una ripulita. Che consigli mi date? P.s. in quei locali è stato sempre vietato l’accesso hai proprietari del piano primo.

    • Per Silvano.
      Devi verificare che questi locali siano stati approvati dal Comune (Il catasto non è probatori; Solo in questo caso il notaio potrà farti l’atto con citati i locali suddetti.(Dichiarazione verirtiera del venditore)
      http://www.coffeenews.it/legge-122-del-30-luglio-2010-aggiornamento-del-catasto-planimetrie-sempre-in-regola
      In carenza di tale documentazione l’atto potrebbe essere annullabile.
      Qualora vogliate procedere in altra maniera, dovrete consultare un tecnico della vostra zona, che vi consiglierà per il meglio.
      Amedeu e c.

      • MIA MADRE ABBITAVAIN UNA CSA DI MIO NONNO COME USO GRATUITO DAL1957 A OGGI.MIA MADRE PERò è DECEDUTA NEL 2000 è MIO PADRE èMORTO IL 3 MARZO 2016 NOI FIGLI POSSIAMOUSUFRUIRE DELLA LEGGEDEL USOCAPIONE GRAZIE COME FARE

        • Per Concetta
          Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
          Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il nonno) non servono molto per usucapire un bene.
          Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
          Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
          Amedeu e c.

  369. Buon giorno 9 anni e 7 mesi fa ho comprato un appartamento con cantina .
    LO stesso propietario ha venduto questo mese un altro appartamento e mi ha detto che la mia cantina è dell’appartamento che sta vendendo e la rivuole.
    Io non sono d’accordo di rendergli la cantina perché per sua comodita mi ha sempre negato la mia cantina dicendo che sono case del primo 900 non sono regolari le planimetrie e questa è la mia.
    potete aiutarmi a capire .
    Grazie

    • Per Gianantonio.
      Devi leggere accuratamente il contratto di acquisto e controllare che vi sia scritto della cantina, con indicato il foglio, la particella e il subalterno.
      Qualora tale cantina non compaia nell’atto, poichè non sono trascorsi i 20 anni per una usucapione ventennale, in caso di giudizio, tramite legali, ti troveresti in difficoltà.
      Amedeu e c.

  370. Grazie gli farò sapere Gianantonio

  371. Buona sera! Mi chiamo Adrian. E 1messe che ho acquistat un appartamento e da pocco ho scoperto che la soffita che sto usando( che usata anche il ex proprietario da 17 anni), non risulta mia come da disegno catasto.ho trovato chi usa la mia come da catasto e i ho spiegato la situazione chiedendo di fare lo scambio…la signora (una vecchietta da 70 anni) sapeva l’anomalia gia da anni pero non ha mai detto nnt.il problema e che adesso lei non vuole per nnt fare lo scambio…cosa devo fare?riusciro a entrare in posesso della mia soffitta come da disegno catasto? La mia paura e che un domani se voglio vendere avro sti problemi e voglio essere in regola…grazie anticipatamente

    • Per Florin Adrian.
      Il catasto non è probatorio, ma lo è invece il contratto con il quale hai acquistato la casa.
      Devi leggere attentamente nello stesso, se è citato anche l’acquisto della soffitta.
      In caso positivo fai leggere il contratto alla vecchia signora.
      Qualora la medesima si opponga non ti rimane altra via che ricorrere ad un avvocato che, quasi sicuramente, le scriverà una lettera.
      Amedeu e c.

  372. Buona sera. Le espongo il tutto. Mio padre coltiva e ed è in possesso del terreno da piu di20 anni. Terreno di proprieta di suo padre ma passato alla asta un anno fa. E stato acquisito da terzi all’ insaputa di mio padre e adesso vorrebbe chiedere usufrutto. È POSSIBILE?

    • Per Rosa.
      Se tale terreno è entrato in possesso di persona estranea al gruppo familiare di tuo padre, potrebbero esserci gli estremi dell’acquisizione ventennale per usucapione.
      Devi, però, rivolgerti da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  373. buon giorno oh aquistato un fondo di terreno adibito a pascolo , oggi il terreno e diventato un giardino con uliveti e una villetta costruita . nel lontano 1982 fu fatto una scrittura privata dove si evince l’importo pqagato in anticipo ,
    e una scrittura do mi impegnavo a pagare la somma restante con effeti a scadenza.
    nel fratempo passati un anno aviene un pignioramento della vecchia proprietaria .ci fermiamo di pagare preche’
    non si sapeva come finiva. dopo trentanni la vechia proprietaria riprende il possesso per mancata richiesta dei debitori. possiamo chiedere l’uso capione ventennale visto che e da 30 anni che ne possediamo il fondo.
    vi ringrazio anticipatamente. corrado

    • Per Corrado.
      Se le cose stanno come da te spiegate e non siete parenti della vecchia proprietaria, riteniamo che tu possa avanzare richiesta di riconoscimento di usucapione ventennale.
      Devi rivolgerti da un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  374. salve, abito in casa popolare da 23 anni, non sono assegnatario e mai mi hanno mandato avvisi di locazione quindi mai pagato, posso esercitare l’uso capione?

    • Per Andrea.
      Ci sono 3 regole essenziali da rispettare
      ” Con l’usucapione, chiamata anche “prescrizione acquisitiva” il proprietario di un diritto, che non lo esercita ( per inerzia, per incuria o per qualsiasi altro motivo – per 20 anni e più) e per un certo periodo di tempo fissato dalla legge, perde tale suo diritto, che viene così attribuito a quel possessore, che di fatto, lo ha continuamente, pacificamente e pubblicamente esercitato, e pertanto il possessore ne diventa legalmente proprietario a tutti gli effetti”.
      Se hai i tre requisiti di cui sopra, recati da un legale per attivare l’usucapione ventennale.
      Amedeu e c.

  375. salve mia nonna è morta ormai da più di 3 anni e sono a conoscenza che ha lasciato un testamento (dove io sono menzionato) ad un suo notaio di fiducia. non avrebbe già dovuto contattarmi? qual’è il termine massimo? anchè perchè il testamento l’ha già letto ad altri eredi… quindi è a conoscenza del fatto che mia nonna sia morta. grazie in anticipo.

    • Per Calo.
      Se sono trascorsi tre anni e non sei stato convocato e nel contempo sei sicuro che vi eri menzionato, ti conviene recarti direttamente a chiedere spiegazioni al notaio di fiducia di tua nonna.
      Amedeu e c.

  376. abito da piu di 30 anni in un appartamento dei miei suoceri senza nessun tipo di contratto e spese d affitto………..ora mi impongono entro un mese di andarmene,,possono farlo ? cosa posso fare?

    • Per Barbj.
      Se sei tuttora coniugata con il figlio del suocero è molto difficile che tu possa ottenere l’usucapione ventennale.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il suocero) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  377. ciao Amadeu
    Ho un quesito per te, acquisto la piena proprietà di 2/3 di una palazzina all’asta e alcuni mesi dopo acquisto una porzione di terreno da un vicino il quale aveva acquistato il terreno , di cui il frustolo da me acquistato faceva parte, anche lui all’asta due anni prima, sia il terreno acquistato dal vicino, che la casa da me acquistata erano dello stesso proprietario.
    Nella palazzina da me presa all’asta, al piano terra, abita il figlio della signora esecutata, il quale vanta usucapione sul terrenno da me acquistato, in quanto, a suo dire, dal 95 ha acquistato piante per il giardino, solo che lo stesso in quegli anni abitava e faceva nucleo famigliare con la madre, che non ha avuto il possesso esclusivo del terreno, ma anzi a prendersene cura è stata sempre la madre e che non ha mai fatto menzione nè a me nè al mio vicino della possibilità, da parte sua, di usucapire,anzi, quando abbiamo parlato del terreno lo abbiamo fatto perchè gli avevo prospettato la possibilità di fare un garage coperto visto che avevo tanta terra e gli avrei dato la possibilità di parcheggiarci anche la sua auto e lui mi ha anche ringraziato, quindi non era assolutamente palese il possesso. A inizio anno mando una r/r per diffidare il figlio della signora, interrompere i termini di usucapione e avvisarlo che avrei provveduto al riconfinamento, cosa che ho provveduto a fare, salvo poi accorgermi che lui di notte aveva tolto i paletti messi dal geometra e li aveva fatti sparire (provvederò a presentare querela). Tu credi che le sue rivendicazioni possano avere delle basi’

    • Per Pissed.
      Se le cose stanno come ce le hai descritte, un legale non avrà difficoltà a farti riavere tutti i tuoi diritti.
      Amedeu e c.

      • grazie Amedeu per la solerte risposta, ti assicuro che è come ho scritto, ti dirò di più, sono riuscita a fargli ammettere tutto davanti a testimoni.
        Spero di avere al più presto buone notizie da comunicarti
        Continua a fare ciò che fai, sei di aiuto a molti
        Pissed

  378. Buonasera, vorrei una informazione. Mio fratello nel 2009 a seguito di una separazione è tornato a vivere con i nostri genitori. Nel 2011, essendo deceduta mia madre, abbiamo fatto la successione regolarmente e lui è rimasto in casa con nostro padre. Ora sono un paio di anni che convive altrove con la sua nuova compagna ma non ha cambiato la residenza ed ha i testato contratto di affitto ed utenze alla compagna.Potrebbe un domani vantare qualche diritto sull’immobile?
    Grazie.
    Enrico.

    • Per Enrico.
      Il fratello no, in quanto per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (la la madre) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Discorso diverso, invece, se ha intestato l’affitto e le utenze alla sua compagna, la quale potrebbe, dopo 20 anni, accedere alla proprietà per usucapione.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  379. Buongiorno mio marito ha acquistato un immobile da una persona che lo aveva avuto per usucapione, dieci anni fa è stato fatto l’atto d’acquisto, ora vuolevenderlo, ci sono atti da compiere o basta che siano passati dieci anni dall’acquisto? (USUCAPIONE ABBREVIATO)

    grazie
    Francesca

    • Per Francesca.
      Se sei sicura che per acquisire l’immobile era sufficiente l’usucapione decennale e non la comune ventennale, per potere effettuare l’atto di vendita, l’usucapione (Se non è stato fatto prima), deve essere registrata dal giudice, tramite l’intervento di un tuo legale.
      Questo, sempre che tale usucapione sia stata citata nell’atto di acquisto di tuo marito, oppure, comunque, sia stata posta la formula standard (o similare) che si vende e si acquista tutto ” compreso oneri, diritti,….. e quant’altro posseduto”.
      Altrimenti, a nostro parere, si può rischiare che l’atto successivo possa essere impugnato.
      Amedeu e c.

  380. Buongiorno, siamo sette nipoti che abbiamo ereditato per successione un immobile e un giardino al 100/100.
    L’immobile è accostato ad un altro immobile di proprietà di una persona che è sparita dagli anni 70 con un pezzetto di terreno (quasi un rudere che nostra zia usava come magazzino per attrezzi mentre per il terreno piantava fiori e altro). La proprietà e a Trieste dove esiste una diversa registrazione delle proprietà, noi abbiamo l’Ufficio Catasto come in tutta italia e l’Ufficio Tavolare al posto delle Conservatorie)
    Noi vogliamo vendere la proprietà, ma purtroppo non possiamo vendere prima di fare un piano di corrispondenza tra il Tavolare ed il Catasto in quanto essendo i piani molto datati 1900/1920 necessitano degli aggiornamenti che abbiamo chiesto di fare ad un Geometra.
    Volevamo sapere se noi eredi possiamo fare causa di USUCAPIONE dell’imm. e terreno che nostra zia usufruiva ( i beni sono stati usati dalla stessa per più di 40 anni, ma non ha mai chiesto l’usucapione) e contemporaneamente vendere e passare la pratica avviata da noi al nuovo acquirente senza che lo stesso debba aspettare i famosi 20 anni.
    Se è possibile, circa a grosse linee quanto verrebbe a costare, un tanto per calcolare i costi e benefici
    Ringrazio anticipatamente Egidio

    • Per Egidio.
      Rispetto alla spesa non sappiamo quantificartela in quanto varia da zona a zona e ci sembra di comprendere che tu viva in località con doppia classificazione.
      Relativamente all’usucapione, poichè si trasmette per eredità, puoi avvalertene, facendola però registrare da un giudice previo l’aiuto di un legale.
      Amedeu e c.

  381. Salve, vorrei comprare una casa con relativo terreno, però un pezzetto dello stesso fu venduto dal proprietario nell’anno 2013 e deceduto nel 2017 con scrittura privata non registrata, l’atto oltre l’acquisto del terreno e relativo importo cita: I Sig A e B insieme ai loro eredi vengono autorizzati dal sig. C (proprietario) ad accedere al terreno, oggetto della presente compravendita mediante la parte del terreno (che io andrei a comprare). Le premetto che gli acquirenti in precedenza, accedevano al pezzetto acquistato dalla propria proprietà.
    Attualmente, però, su quella fascia hanno costruito delle casette in legno precludentosi il passaggio.
    Sono tenuto io, dopo l’acquisto (per quella scrittura priva a concedere il passaggio attraverso la proprietà che andrei a comparare?
    Possono gli eredi (attuali proprietari) non accettare il diritto di passaggio.

    Grazie

    Dionisio

    • Per Dionisio.
      Se il terreno è stato ceduto, sia in forma bonaria, meno di 20 anni fa, il vicino non può appellarsi all’usucapione ventennale, per cui ne è possessore ma non proprietario.
      Per cui i suoi diritti sono molto limitati.
      Inoltre dici che vi ha costruito dei manufatti che possono essere abusivi.
      Puoi indagare presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune (Magari senza effettuare la denuncia) e poi facendo presente al vicino il rispetto dei tuoi diritti.
      Amedeu e c.

  382. Buongiorno volevo chiedere informazioni riguardo all’usicapione Ventennale di una casa. Io e la mia famiglia viviamo in una casa familiare da quasi trent’anni, ma per via di gravi litigi non parliamo più Con i nostri parenti e vicini, solo che oggi mio nonno che ha ancora l’usufrutto della casa fino alla morte si è presentato minacciandoci di sfrattarci e ci ha detto che manderà la lettera a suo avvocato per lo sgombero della casa, volevo sapere se è davvero possibile che possa farlo e se mi devo preoccupare

    • Per Angelica.
      Per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il nonno) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

  383. Buongiorno una domanda,
    ho una casa di proprietà ed a linea del confine è attaccato una casetta in muratura sui 40 mq alla mia, di proprietà del vicino.
    Mi aveva garantito a parole che vendendo la sua casa mi avrebbe ceduto il pezzo di terreno con la casetta e piccolo giardino che come da mappa, al sottoscritto siccome fa parte della casa originale prima costruzione (che ho ristrutturato) dove abito già ancora prima che fosse stata divisa, la casetta è sempre stata utilizzata come magazzino dal vicino.
    Ora l’ha venduta a un’altra persona con la vendita della sua casa senza avvisarci nulla.
    Posso io avere una possibilità legale per impugnare il diritto di acquisto della casetta adiacente alla mia casa?
    Grazie mille buona giornata.

    • Per Matteo.
      La prossima volta, se vuoi una risposta attendibile, inserisci la tua email.
      Comunque se la casetta era di proprietà del vicino e non si trova in area agricola e tu non sei coltivatore diretto, reputiamo che tu non abbia diritto alcuno circa la preferenza di vendita del vicino.
      Questo, naturalmente, fatti salvi eventuali esistenti patti scritti e registrati.
      Amedeu e c.

  384. Buonasera e complimenti per l’articolo.
    Mio padre più di 70 anni fa ha preso in uso esclusivo uno dei 5 terreni in possesso di mio nonno deceduto (gli altri 4 li hanno presi in uso esclusivo gli altri 4 fratelli). Di questo terreno risulta però tutt’ora proprietario al catasto in percentuale al 20%. Su questo terreno recintato mio padre ha costruito la propria casa, anch’essa quindi risulta al catasto per 1/5 proprietario mio padre e per gli altri 4/5 gli altri fratelli.

    DOMANDA: come può mio padre diventare possessore al catasto al 100% del terreno e della casa visto che sono più di 60 anni che li possiede inequivocabilmente? Bisogna fare un atto notarile interessando tutti gli eredi degli altri 4 fratelli? Oppure è necessario un atto giudiziale? Quale potrebbe essere la via più breve?

    • Per Carlo.
      Le vie potrebbero essere 2: per usucapione ventennale, oppure tramite atto notarile con la presenza degli altri comproprietari (Fratelli o loro eredi).
      La prima via la sconsigliamo, in quanto per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (in questo caso 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza dei vari proprietari (In questo caso i fratelli o eredi) non servono molto per usucapire un bene.
      Difatti, tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona.
      E’ invece possibile la seconda via, purchè tu riesca a mettere d’accordo tutti i comproprietari (4 fratelli o loro eredi), affinchè partecipino tutti all’atto, firmandolo.
      Amedeu e c.

  385. Buongiorno, in una proprietà bifamiliare composta; piano terra 2 piani e attico con proprietari fratello e sorella, nell 1994 è stata avvantaggiata la sorella (mia moglie) sia nella divisione dell’attico mettendo il muro di separazione tutto dento al confine anche perchè tutta la SEPARAZIONE è stata a spese nostre, ma comunque ho dovuto contribuire alla chiusura anche del suo terrazzo per venirgli incontro. Poi la separazione del garage al piano terra. Siccome i loro genitori per non abitare nella stessa abitazione con il figlio ne hanno fatto diventare un bilocale per viverci, e con il piacere anche del figlio, sulla divisione centrale sono stati presi 50cm in più. Oggi dopo 30 anni alla morte dei genitori il fratello pretende che non posso vendere se non sia regolarizzato il tutto. Come mi posso comportare. Grazie

    • Per Ciro.
      Dici che sono trascorsi circa 30 anni, per cui pensi all’usucapione dei 50 cm di terreno.
      In tal caso molto probabilmente dovresti aprire uuna causa civile con i parenti.
      In questo caso, per ottenere la proprietà di un bene per usucapione è necessario, oltre all’utilizzo materiale dello stesso per un certo periodo (10 o 20 anni) anche la volontà di usare il bene come proprio, non riconoscendo il diritto altrui.
      Per tale motivo, ai sensi dell’art. 1144 c.c., gli atti compiuti con la tolleranza del proprietario (il fratello) non servono molto per usucapire un bene.
      Tale norma viene applicata con rigidità quando ci si trova di fronte a rapporti tra parenti stretti, in cui è più frequente che vi sia tale tolleranza.
      Comunque non è male che tu senta anche un legale della tua zona
      Amedeu e c.

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.