Applicazione di olio e cera per conservare e ravvivare il legno.
Questo articolo è dedicato al trattamento dei mobili delle nostre case, e più precisamente a quelle due operazioni essenziali che possiamo effettuare sugli stessi.
Occorre trattare i nostri mobili al fine di preservarli dagli agenti atmosferici, salvandoli nel tempo da ossidazione, umidità, muffe e funghi o danni domestici quali i fumi delle cucine, dei camini, gli unti, ecc, al fine di preservarne il tono od il colore originale.
I due trattamenti più semplici da effettuare allorchè vediamo che perdono la loro brillantezza e bellezza, consistono nel trattarli con olio oppure con cera.
Normalmente, e come principio, per olio si intende l’olio paglierino per legno; per la pulitura dei mobili d’epoca è però preferibile l’olio di glicerina.
In commercio si trovano i migliori tipi di oli già colorati a seconda del fondo del mobile.
Per cera si intende la cera carnuba o la cera d’api, miscelate in parti uguali, e sciolte in essenza di trementina.
Applicazione dell’olio
Per prima cosa si deve effettuare la pulizia del legno sopra il quale si va a operare per I’applicazione dell’olio.
E’ necessario, però, che le finiture precedenti debbano essere rimosse.
II sistema di applicazione più efficace consiste nel passare I’olio sul legno con uno straccio morbido e senza filamenti, preparato come quello per le normali tinture.
Si deve applicare, a straccio o a pennello, uno strato abbondante di olio sulla grana del legno.
Quindi occorre lasciarlo penetrare per pochi minuti, poi si elimina I’eccedente strofinando con stracci puliti.
Dopo sei ore circa si può applicare una seconda mano di olio ancora più abbondante della prima.
II giorno successive si applicano la terza mano e quella finale.
Per la finitura definitiva e appena brillante si deve lucidare con panni morbidi.
Gli stracci oliati non si devono conservare, ma si devono smaltire dopo averli fatti asciugare: durante la lavorazione del legno, e a mano a mano che si usano occorre metterli provvisoriamente in recipienti metallici a tenuta stagna, dopo di che si srotolano e si lasciano asciugare all’esterno prima di metterli nei sacchetti dell’immondizia
Lucidatura a cera legno nuovo
Sotto vediamo una confezione di impregnante di cera, ma per esterni.
Per lucidare a cera il legno nuovo, prima lo si deve sigillare con una mano di vernice trasparente (Si usa la gommalacca per gli arredi di pregio).
Questa operazione impedisce che il legno assorba troppo in profondità la cera e assicura una durata maggiore alla finitura.
Lucidare a cera il legno vecchio
Prima di applicare la cera a vecchie finiture trasparenti, si devono ripulire a fondo le superfici.
Per rimuovere la cera sporca, si deve mescola I’acquaragia con un 25% di olio di lino, dopo di che si passa il liquido sulla superficie quasi dura usando degli stracci ruvidi.
Se i miglioramenti non sono evidenti, si deve effettuare una prova passando nel verso delle fibre una paglietta di ferro molto fine e immersa nella soluzione di cui sopra.
In questo sistema si effettua la rimozione della sporcizia e della vecchia cera, senza danneggiare la finitura.
Una volta pulita la superficie occorre lavarla con stracci e acquaragia e quindi si lascia asciugare.
Per applicare la cera si possono usare degli stracci morbidi, ma nel caso che si debba stendere la cera liquida per superfici più ampie sarà opportuno e più comodo usare il pennello.
Dopo aver versato la cera liquida nell’imbottitura dello straccio, si deve strofinare il legno con movimenti circolari seguiti da passate parallele nel verso delle fibre.
La prima mano di cera deve essere abbondante.
Dopo un’ora circa si deve lucidare, quindi si applica la seconda mano, meno abbondante, solo data nel verso delle fibre.
Si lucida con mano leggera e si lascia indurire per parecchie ore.
Per ottenere delle finiture superficiali molto lucide, si deve strofinare con panni morbidi.
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