Come fare: 14 – costruzione di tetto in muratura

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Nel precedente articolo abbiamo realizzato il secondo solaio della nostra casa, e gettato insieme ad esso l’aggetto di gronda, costituito da tavelloni armati e collegati alle gabbie in ferro del cordolo del solaio.

Ricordiamoci che il disarmo del solaio va effettuato previo ordine del Direttore lavori, e comunque mai prima dei 27 giorni.

La copertura della nostra casa, abbiamo deciso, di effettuarla in laterizio, come spiegheremo di seguito.

La pendenza normale di un tetto, (eccetto per le zone di montagna) è del 30%.
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Effettueremo la copertura in laterizio, con paretine di forati murati a malta bastarda e soprastante strato di tavelloni da mt. 1,00.

Questo affronteremo nel presente capitolo.

Partiamo dalla pendenza e calcoliamo quanto deve essere l’altezza del colmo del tetto.

La casa e larga mt. 5,70 ai quali sommiamo, in pianta, gli aggetti gronda (cm 40 + cm 40), per cui il totale viene mt. 6,50.

Il tetto che intendiamo costruire (vedi progetto) è a padiglione, cioè con le pendenze verso i 4 lati.

Il colmo del tetto si troverà al centro dei mt 6,50, per cui la sua altezza sarà : (6,50:2)x30% = mt 0,975 cioè mt. 1,00.

Vedere nella piantina soprastante che la lunghezza del colmo è stata calcolata in mt 4,20:

Il colmo viene quindi lungo mt. 4,20 ed alto mt 1,00 e si incrocia con le bisettrici dei 4 angoli (8 angoli di 45° cadauno).

Si costruiscono le due falde del tetto usando forati 25x12x8 e tavelloni da 100x25x6.

Seguendo il disegno sottostante che mostra la sezione assonometrica di una parte di falda, si deve partire con il lavoro dall’aggetto di gronda e si mura la prima fila di forati, in maniera che rimanga lo spazio sovrastante per il tavellone (cm6).

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A distanza interasse di mt 1,00 si alza la seconda paretina di forati, naturalmente murati a malta bastarda, poi ancora la terza paretina, e così via fino a raggiungere la distanza giusta dalla parete di colmo.
Si deve tenere di conto, come da disegno, che la loro parte superiore o estradosso deve formare una  linea diritta di pendenza fra il colmo e l’aggetto di gronda, al netto del tavellone (cioè tenendo conto che sopra ci vanno adagiati i tavelloni che devono formare un unico piano con i tavelloni della gronda)
Passando da una falda a quella prospiciente, dovremo alzare le paretine in forati , in pendenza naturalmente e che corrono lungo le bisettrici dei 4 angoli della casa

Posando in opera i tavelloni, non vanno murati sopra le paretine; vanno solo unti con della malta bastarda fatta con sabbia fine nella loro costola lunga laterale che va spinta a contatto con il tavellone sguente.

I tavelloni vanno invece murati, con malta bastarda, solo nei cunei che rimangono sopra le paretine, in maniera da rendere tutta la superficie compatta ed uniforme.

Alla fine si rifinisce con la malta il colmo ed è così terminato, al grezzo, il tetto con le sue pendenze.

Facile questo lavoro! No?

Segue ./. VAI ALL’ARTICOLO N° 15

Continuate a seguirci, di seguito i prossimi interessantissimi articoli                        

di
amedeu

4 commenti

  1. ESSENDO LE PARETINE ELEMENTI PORTANTI IN LATERIZIO ORDINARIO NON DOVREBBERO AVERE UNO SPESSORE MINIMO SECONDO NTC2008 TAB 7.8.II?
    DOVE TROVO NELLE NTC2008 IL RIFERIMENTO AL POSSIBILE UTILIZZO DI FORATI SP.8CM?

    • Per Daniele.
      Si parla, in muratura, di pareti portanti, ad iniziare da uno spessore di cm 25.
      Una parete spessa cm 8 è da considerarsi come tramezzo, avente il compito di dividere i vani ma non di sostenere il peso di solai o altro.
      Amedeu e c.

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