Come fare: marcapiani e riquadri in muratura di vecchie finestre. Ricostruzione

Nella nostra Italia, le case stile settecento,  ottocento e novecento  abbondano; sono caratteristiche per l’imponenza dei fregi in facciata, le cornici alle finestre ed i marcapiani che delimitano generalmente i primi due piani.

Non tutte queste case hanno questi fregi e riquadri in pietra, ma moltissimi sono in muratura e talvolta si presentano ammalorati e cadenti, tanto da dare alla casa un aspetto deprimente di sciattezza ed abbandono.

Molte case, dall’aspetto di ville sono in queste pessime condizioni.

Riprendere tal, i fregi e marcapiani è molto costoso, in quanto ci vogliono molte ore di lavoro per ricostruirli, per cui il più delle volte i proprietari sono costretti a togliere le parti cadenti  senza più ricostruirle.

Fra l’altro molti marcapiani e davanzali finestre presentano delle rotondità, per cui diventa ancora più problematico, per il proprietario, per motivi economici, decidersi a sistemare le facciate della propria casa.

Affrontiamo adesso il discorso da un punro di vista pratico e vediamo come facevano i nostri antenati a realizzare queste opere, e come fanno (o dovrebbero fare) le ditte chiamate ai ripristini.

Prendiamo per esempio un davanzale con tutta la cornice sottostante di  una delle tante palazzine.

La cornice inizialmente aveva un profilo ben preciso, chen lo troverete certo ad una delle vostre finestre.

Adesso, si deve riportare il profilo della sagomatura su un  foglio di cartone che poi va ritagliato.

La sagoma che si riporta sul foglio di cartone deve essere in scala 1:1, cioè avere le stesse dimensioni dell’esistente.

Ci vorranno alcuni aggiustamenti, ma poi il profilo sarà riportato e segnato a lapis sul cartone.

Adesso deve essere ritagliato ; fatto questo, va presa la sagoma di cartone corrispondente allo "specchio" della cornice della muratura.

Vedete i disegni di cui sotto e certo capirete a volo come  si deve procedere: comunque spendiamo due parole a proposito.

 

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Il profilo del cartone va riportato su di una lamiera , tipo quelle zincate, non spessa, ma che non deve piegarsi.

Va costruito adesso un piccolo manufatto in legno chiamato comunemente "MODINE";

La lamiera ritagliata, va aggiustata in maniera da essere inchiodata al modine di legno e deve sporgere lato cornice finestra di almeno 3 cm.

Seguiamo il disegno e realizziamolo.

Il "modine" deve avere la funzione di strusciare su di una riga  in alluminio diritta,fermata da due sergenti in ferro,  in maniera che scorrendo lungo tale riga possa ricostruire la cornice, il fregio o il marcapiano. (In questo caso il davanzale sotto la finestra)

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Il più delle volte,  i pezzi mancanti di questi fregi sono piuttosto consistenti, per cui prima di procedere al lavoro, nella parte di disegno dove è segnata "Malta" va costruita una piccola armatura di sostegno che può essere realizzata praticando dei fori, con iltrapano, nel muro, ci vanno quindi inseriti dei chiodi di lunghezza opportuna e possibilmente di acciaio inox, che poi vanno collegati fra di loro con filo di ferro zincato passato più volte.

Attenzione che questa armatura rimanga 1cm e mezzo/ 2cm all’interno dell’intonaco finito.

Adesso con della malta bastarda alla quale va mescolato un poco di primer lattice aggrappante tipo P5 della Kera Koll, usando lo sparviere, si inizia ad  riempire i vuoti.

Questo lavoro deve essere eseguito a più riprese, in tempi diversi, dando il tempo alla malta sottostante di tirare, qualora vi siano dei grossi vuoti, altrimenti si procede più speditamente.

Una volta che la malta ha raggiunto l’altezza sufficiente per essere "tirata" dal modine, si inizia a farlo scorrere lungo la riga, e data la sua fattura correrà in piano, purchè venga tenuto aderente alla riga di alluminio sottostante.

Ricostruito e risagomato il riquadro, il giorno dopo lo si intonaca con intonaco fine tipo l‘ RS 350 della Weber.

Tutto qui!

La tinteggiatura a piacere e secondo lo stile della casa.

Continuate a seguirci, di seguito i prossimi interessantissimi articoli

di
amedeu

17 commenti

  1. Sto restaurando i muretti esterni del prospetto della mia casa di tre piani in paese.
    Il muratore nel rifare i muretti del balcone li ha allargati fino a 17 cm. ponendovi sopra una lastra di marmo di 23 cm. Non sono molto larghi la lastra di marmo e il muretto? Che dimensioni dovrebbero avere esteticamente e solitamente?
    Grazie per l’attenzione

  2. Per Teresa.
    Se sono terrazzi in cemento armato,i parapetti vengono effettuati anche nello spessore di cm 12, intonacati dai due lati, più una copertina sopra.
    Quindi possono andare bene.
    Comunque hai un tecnico professionista che è progettista e direttore dei lavori e che senza dubbio ha valutato la parte statica dell’opera.
    Amedeu e c.

  3. Intendo fare delle cornici in rilievo attorno a due finestre al piano terra della mia abitazione. L’idea è di fare delle fasce con la finitura a cemento (quindi da non pitturare), magari con delle striature che imìmitino la pietra…Premetto che sono abbasstanza pratico di muratura, ma questa cosa non l’ho mai fatta.
    Chiedo cortesemente delucidazioni sulla metodologia operativa e sui materiali da utilizzare. In particolare: 1)Visto che la facciata è già stata intonacata (velo incluso), come posso garantire che la malta attacchi, non tiri crepe e il lavoro sia duraturo? 2)Sarebbe possibile fare tutta la fascia direttamente di rena fine e cemento …aspettare che asciughi un pò e poi grattare o creare delle striature con una scopetta? Oppure è meglio fare la fascia con normale malta da intonaci e poi finire con un velo di cemento e rena fine?

    ..mi sono dimenticato di dire che lo spessore delle fasce sarebbe intorno a 2 cm.

    Grazie infinite per i suggerimenti che riuscirete a darmi.

  4. Per Mario.
    Ci stai chiedendo un lavoro che pochi muratori del passato sapevano fare alla perfezione, dato che le facciate arrivate fino ad oggi, specie quelle color marmo travertino rigato, sembrano ancora attuali.
    Uno dei nostri colleghi, che ha superato i sessanta anni, si ricorda che suo padre, muratore, gli aveva insegnato questa arte, ma purtroppo sta facendo un poco di confusione nel ricordare (scusiamolo).
    Vediamo di ricostruire il lavoro.
    Devi lavorare sull’arriccio cementizio finito e tirato bene con righe di alluminio.
    Dovresti scartare la pittura e fare invece della malta bastarda (sabbia fine, 1/3 di cemento e 2/3 di calce) colorata con ossido (oppure, ma in seconda scelta, puoi trovarla già confezionata premiscelata, a secondo del colore che desideri)
    Sull’arriccio dovresti passare una mano di primer o lattice aggrappante.
    Però tu affermi che la casa è intonacata, per cui la malta seccando ti “strapperebbe ” via il velo di intonachino.(?)
    Qui noi ci siamo soffermati a lungo.
    Che dirti? Non vorremmo suggerirti un lavoro scorretto.
    Pensavamo, andando avanti con il nostro discorso, di stendere la malta, farla tirare ma che sia sempre lavorabile, e poi passarci il frattazzo a faccia metallica graffiante usato anche per i massetti a pavimento) e quindi con le righe di alluminio e un frattazzo allungato ripassare i contorni e gli angoli , per una larghezza di 2/3 cm.
    La balza dovrebbe essere effettuata durante le giornate senza sole, oppure protetta dal sole e bagnata spesso per permettere un ritiro uniforme.
    Altrimenti, fare un lavoro moderno, e scegliere la pittura graffiata o similare e seguire le istruzioni sul contenitore.
    Ce l’abbiamo messa tutta.
    Fai tu.
    Amedeu e c.

  5. salve vorrei fare la facciata esterna della mia villa come dovrei fare essendo che sto vicino al mare è molto umido e il muro tende sempre a essere bagnato cosa mi consigliate….. grazie in anticipo

  6. Per Maria.
    Per fare un ottimo lavoro specie in una zona marittima, dovresti usare pitture con resine acriliche, e più propriamente con resine silossaniche, le quali consentono la migrazione del vapore contenuto nelle murature verso l’esterno, e contemporaneamente impediscono alle gocce di pioggia e all’umidità di penetrare all’interno della muratura.
    Comunque leggi attentamente quanto contenuto a questo indirizzo: http://www.sigmacoatings.it/pdf_zip/Silossanici_cr.pdf
    Amedeu e c.

  7. Buongiorno, io e mia moglie al mare , abbiamo il solaio a terrazza e 2 balconi, dove sopra c’è il travertino con gocciolatoio, il problema è che è brutto e si sporca e quando piove sporca i muri , volevamo toglierlo e realizzare le tipiche mura delle case in grecia , cioè togliere il travertino e stondarli e poi ritinteggiare il tutto. Come si realizza ? è sicuro da un punto di vista dell’umidità ? Ci sono delle malte apposite ? 1000grazie per la vostra consulenza. Alessandro Niccolai

  8. Per Alessandro.
    Non abbiamo presente i gocciolatoi della Grecia, e dovremmo vedere la facciata del fabbricato per darvi un parere idoneo.
    I magazzini edili vendono i gocciolatoi in plastica da fissare sotto la soletta del terrazzo: questo però non vi risolverebbe il fatto che il frontale dei terrazzi si sporca.
    Vi consigliamo allora di fare vedere il lavoro da un tecnico o da un buon muratore di zona che sapranno indicarvi la soluzione adatta.
    Amedeu e c.

  9. Ho da ristrutturare delle cornici in calce intorno alle mie finestre. Un muratore mi dice che le rifarebbe usando calce e sabbia come erano fatte un altro usando un prodotto chiamato mapei. Cos’è meglio? Qualcuno mi ha detto che il mapei è un prodotto molto + duro della calce e che quindi presto spaccherebbe il resto della cornice fatta in calce è vero?

  10. Per Simona.
    I prodotti Mapei sono eccellenti, però noi concordiamo con chi ti ha dato questo suggerimento.
    Se la cornice o il fregio di una finestra è vetusto ed è stato realizzato con malta di calce, dovrebbe essere ripreso con malta di calce o eventualmente con malta bastarda (leggi l’articolo dal quale ti stiamo rispondendo e gli altri articoli in merito alla malta bastarda; li troverai usando il pulsante “cerca”).
    Amedeu e c.

  11. fermo restando che il lattice aggrappante di cui parlate spesso sarà senza dubbio il miglior prodotto per rendere la malta più adesiva possibile, ho visto diversi muratori, soprattutto quelli attempati, usare invece la semplice colla per piastrelle, miscelata, talvolta nel rapporto 1:1, con la malta bastarda o il premiscelato di turno (ad esempio kc1, ig21 etc) specie su sottofondi poco rugosi.
    mi interesserebbe sapere quale é la vostra posizione a riguardo elencando i pro e i contro di questa “tecnica” alternativa. Tra i pro credo ci sia il costo decisamente più contenuto della colla rispetto al lattice
    saluti

  12. Per Giordano.
    Come contro hai i diversi tempi di ritiro fra colla e malta: la colla secca molto prima.
    Fra l’altro nella scheda tecnica di molte colle (presso il sito dei produttori di tale colle) ci dovrebbe essere specificato che le stesse vanno miscelate con trapano e punta da miscela. e che non è conveniente mescolarle a cemento.
    Amedeu e c.

  13. Buongiorno,
    ho letto il vostro articolo e lo trovo molto interessante e vorrei sapere se la malta bastarda fa anche al caso mio. Infatti ho deciso di sistemare le cornici bianche esterne alle finestre della vecchia villetta di mia nonna che credo siano in realtà dei prefabbricati. Alcune presentano delle fessure dato il tempo oltre evidenti scrostature della vernice. Per colmare le fessure posso usare la malta bastarda ? Mentre per rimuovere la vernice pensavo di passare il cannello a gas e usare una spatola. Dopodichè passerei lo stucco, poi il fissante e infine vernice al quarzo. Pensate possa andar bene?
    Grazie

  14. Per dare un po’ di personalità ad una facciata di una casa che sto ristrutturando, ho pensato di utilizzare delle cornici e dei marcapiani prefabbricati in cemento. L’idea mi viene adesso che la tinteggiatura esterna è già fatta.
    Ho visto su internet dei prodotti in cemento (cemento vibrato o cemento colato), ma non vorrei spendere troppo.
    Pensavo di prendere dei prodotti in cemento grigio e dargli poi la tinta Bianca.
    Ho qualche domanda :
    Pensate che si possano applicare sulle facciate direttamente con la colla tipo colla da mattonelle o qualche altro modo?
    Se metto delle cornici intorno alle finestre, alla lunga non potrebbero apparire in basso lateralmente delle tracce di colatura delle acque piovane ?
    Pensate che il cemento grigio lo posso titeggiare in bianco da me?
    E tra cemento vibrato e cemento colato più caro che differenza?
    Ovviamente sui siti ducono che i prodotti sono tutti ottimi, al top…
    Grazie

    • Per Elio.
      Oltre che ai siti che visiti, devi anche leggere il contenuto degli articoli e saper discernere con il tuo giudizio personale.
      Circa le cornici incollate ne esistono e di vari tipi, ma conviene comunque, se le stesse sono ingombranti e pesanti, fissarle anche con agganci alle murature portanti.
      In osservanza alla pubblica e privata incolumità.
      Amedeu e c.

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