Costruzione di una porta ad arco in una parete interna esistente.

Adesso dobbiamo affrontare la realizzazione di una porta ad arco a tutto sesto in una parete esistente in forati, dello spessore di cm 10 complessivi (cioè 8 di forati e 2 di intonaco).

Per prima cosa dobbiamo esaminare il disegno che è stato fatto dell’arco e misurarne la sua larghezza complessiva.
Se tale larghezza è, per esempio pari a ml. 1,00, in questo caso dobbiamo aprire nella parete una apertura di ml. 1,20, cioè ml.1,00 + 10 cm per lato che ci consentano di lavorare e di effettuare le rifiniture.

Consideriamo anche l’altezza complessiva della porta ad arco a tutto sesto.
L’imposta, cioè la partenza della curvatura l’abbiamo a ml. 2,00 ai quali dobbiamo sommare il raggio dell’arco + 10 cm.
Complessivamente il taglio raggiungerebbe ml.2,60: in una moderna vasa di civile abitazione le altezze dei vani abitabili, per legge sono di ml. 2,70, per cui i tagli che andremo ad eseguire andranno da pavimento a soffitto, con demolizione della parte interna ad essi.
Nel Caso di soffitti molto più alti, sapremo che ci occorre un’altezza libera di mt. 2,60, per cui taglieremo orizzontalmente a quella misura.      

Nelle pareti in forati, dato il loro modesto spessore, non dobbiamo attaccarle a martellate, in quanto rischieremmo di fare più danni che altro, ma dovremo effettuare i tagli, segnati prima nel muro, con uno scalpello a taglio affilato, battuto con una mazzetta; l’impatto deve essere sempre misurato.
Iniziamo a tagliare dall’alto e quando ne avremo effettuato 40 – 50 cm, inizieremo a togliere i forati battendoli con il manico della mazzetta, muovendoci sempre in maniera misurata, togliendoli interi, o a pezzi se murati con malta di solo cemento.

Comunque non sarà difficile demolire questo tratto di parete di 120 cm di larghezza.

A questo punto, portate via le macerie di resulta, inizieremo a realizzare la muratura delle spallette laterali della porta,con malta bastarda (Sabbia, cemento e calce) fino ad arrivare all’imposta dell’arco.
Affinchè dette mazzette risultino forti e ben imparentate con la parete esistente, dovremo, a mano a mano che saliamo togliere, sempre con lo scalpello i pezzi di forati che sono segnati in nero nel disegno sottostante e che permetteranno un buon incastro dei nuovi forati.
Logicamente la realtà della parete può essere diversa da quella del disegno, ma ciò che conta è il concetto, cioè le nuove mazzette devono ben entrare ed essere murate nella parete esistente.
Consiglio di tagliare i forati occorrenti con la mola a disco, in luogo aperto, usando la massima attenzione; può darsi che i nuovi pezzi dei forati da murare debbano essere anche aggiustati in altezza, per consentire di ungerli bene con la malta prima di infilarli nei rispettivi vuoti.
Completate le mazzette, il giorno dopo inizieremo a realizzare l’armatura lignea, seguendo le indicazioni del nostri  articoli dell’ 1 gennaio 2009. e di quello del 17 febbraio 2009

 

 

 

Montata e zeppata l’armatura, non ci resta altro che murare i forati sopra l’arco, incastrandoli seguendo sempre il disegno di cui sopra e con le modalità di cui all’articolo sopracitato.

Tenete sempre a portata di mano una riga di metallo o di legno ben diritta, in modo da controllare l’andamento della nuova muratura nei confronti di quella preesistente ed in modo da lasciare sempre lo spazio per l’arriccio e l’intonaco di rifinitura.

Dopo alcuni giorni, potremo disarmare.

Circa l‘arriccio e l’intonaco, cercheremo prossimamente di aprire un nuovo capitolo.

 

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

di
amedeu

Un commento

  1. amedeu sei un grande!
    grazie per questi utilissimi articoli.

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