Creare effetti decorativi su pareti e mobili di casa
Tali effetti venivano creati sulle pareti e soffitti delle case, ma anche sui mobili ed accessori vari; questo per dare un particolare effetto cromatico alla normalità delle comuni pitturazioni.
Con il tempo questa arte è andata scomparendo, in quanto la gamma delle vernici oggi in commercio è talmente vasta, che si possono ottenere effetti similari solo usandole a spruzzo.
Comunque, in questo articolo riportiamo la metodologia usata per ottenere certi effetti importanti e che noi raggrupperemo in due articoli successivi.
Il primo di questi è dedicato alle finiture: macchiettata, puntinata e marezzata.
Nel secondo articolo parleremo invece della granitura e della marmorizzatura
Importanza della pratica
Sebbene alcune tecniche siano facili, prima di affrontarle ne locali è opportuno fare pratica su una tavola piana.
E’ necessario dire che la grana della superficie della parete può influenzare il risultato finale, ma in ogni caso effettuare le prove permetterà di impadronirsi del sistema di lavoro da usare
Qualora i risultati non soddisfino, nessun problema, si potrà sempre ritinteggiare o tappezzare.
Ogni effetto decorativo può essere adoperato anche sul legno, ma comunque i risultati migliori verranno conseguiti sulle superfici piane intonacate.
E’ evidente e logico che una preparazione accurata sarà fondamentale per ottenere un lavoro di qualità.
Mano di base
Per le tre finiture che illustreremo in questo articolo, è indispensabile una mano di base (o di fondo) del colore prescelto.
La si applica a pennello, a rullo o a spruzzo: quindi si lascia asciugare.
Dopo di che si passa ad eseguire gli effetti decorativi desiderati e che di seguito riportiamo in sequenza
Macchiettatura
L’effetto macchiettato si ottiene schizzando due o tre colori contrastanti sulla mano di base in emulsione.
Nella programmazione dello schema cromatico si considera la base come colore dominante.
Si proteggono il pavimento con fogli di politene e i telai di porte e finestre (e le ante) con nastro adesivo di carta, a meno che si voglia decorarli allo stesso modo.
Si proteggono gli accessori elettrici con nastro adesivo.
Per i colori da schizzare si dovranno usare vernici diluite fino alla consistenza desiderata, adoperando però poca acquaragia; il sistema più sicuro per determinarla sono i tentativi eseguiti su di una tavola di prova.
Occorre evitare la vernice troppo liquida, altrimenti I’effetto macchiettato si ridurrà a un insieme di colature.
Qualora si commetta un errore, si deve asciugare immediatamente la vernice con stracci assorbenti e lasciare seccare.
Gli errori si mascherano tamponando con la spugna immersa nel colore di base.
A questo punto dobbiamo scegliere una spazzola dura, tipo quella usata per pulire le ringhiere.
Si immergono le sole punte delle setole nella vernice e, tenendo la spazzola a circa 10 cm dalla parete, si strofina una vecchia riga trasversalmente alle setole in maniera da fare schizzare minuscole gocce di vernice sulla parete (Vedi l’immagine soprastante)
L’esecuzione di tale lavorazione può essere uniforme o irregolare a piacere, ma si deve, comunque, evitare di concentrare I’effetto in un punto solo.
Una volta che si è asciugata la prima macchiettatura di un colore, se necessario, si applicano altri colori nello stesso sistema.
Puntinatura
Occorre sempre avere un fondo con colore di base.
Quindi, la puntinatura si ottiene toccando delicatamente lo strato di base in emulsione con una spugna naturale.
Per quella a due tonalità si usa la spugna immersa in emulsione di tonalità scura sulla base più chiara.
Occorre ricordare che il colore della base è sempre quello dominante.
Si immerge la spugna naturale nell’acqua sino al completo assorbimento, dopo di che si spreme I’acqua in eccesso lasciando la spugna inumidita.
Adesso, di deve versare un cucchiaio da tavola raso, di emulsione, in una vaschetta poco profonda e vi si immerge la spugna.
La pittura in eccesso si elimina toccando un pezzo di carta liscia sino a quando la spugna non crea screziature (striature di colore diverso da quelle di fondo), quindi la si applica leggermente alla parete.
Eseguendo tale operazione, non si deve premere, altrimenti la spugna lascerà delle macchie di pittura quasi solida.
Per finiture uniformi su tutta la parete si dovranno imprimere le screziature vicine.
Se, una volta asciutto, appariranno parti troppo scure, si potranno schiarire applicando con lo stesso sistema il colore di base.
Quando la prima mano di puntinatura è asciutta, si potrà applicare con la spugna I’altro colore o I’altra tonalità.
Marezzatura
Usando stracci di cotone appallottolati invece della spugna si ottiene una puntinatura più marcata, detta marezzatura; la tecnica è simile alla puntinatura.
Con uno straccio di cotone della misura di un grande fazzoletto si deve formare una palla, da immergere nella pittura sino a saturazione.
Si strizza la pittura eccedente e si effettua una prova su di un pezzo di carta.
Per ottenere gli effetti più interessanti si usano le parti rugose della palla non quelle lisce.
Raggiunto sulla carta I’effetto desiderato, si applica delicatamente la palla sulla parete.
Lavorando sulla parete si usano parti diverse della palla, ricordandosi di ripiegarla per poter cambiare i motivi.
Correzione errori
Gli errori si eliminano con la palla di stracci di cotone immersa nel colore di base e passata, naturalmente dopo che sarà asciutta la prima marezzatura.
SEGUE :/: