Demolizione di intonaci. Come effettuarla.

Questo è un articolo che molti giudicheranno poco interessante, in quanto, quando si parla di demolizione di intonaci, e con questa parola deve intendersi lo spessore intero che ricopre un muro di pietre o una parete in laterizio, a partire dal grezzo, fino al velo di intonachino piallettato (frattazzato), la loro effettuazione sembra facile,in verità è bene conoscere i lati difficili di questa lavorazione

Nell’edilizia, la demolizione dell’"intonaco" è molto importante, specie quando la si effettua per poi ricostruirlo ex novo, rifinito a regola d’arte oppure rifinito ad arriccio, per servire da sottofondo dei rivestimenti.

Ci sono vari tipi di demolizione di questo tipo.

La prima riguarda i vecchi edifici, con le facciate malmesse, più volte riprese, con l’intonaco che si presenta in varie zone "rigonfio" e cadente. Fra l’altro è facile individuare anche zone che alla vista si presentano bianche, come se fossero ammuffite, per la presenza di umidità.

Abbiamo già avuto modo di trattare del problema dell’umidità di risalita in un precedente articolo.

Ma vediamo come dobbiamo effettuare queste demolizioni.

Tale tipo di intonaco vetusto, è composto da vecchia malta di sola calce (allora veniva usato il grassello, che era ricavato dalla calce di fornace in zolle, fatta ribollire mescolandola con l’acqua, in una specie di madia di legno posta a terra e quindi filtrata in una buca del terreno dove doveva riposare per diversi giorni)

Tale tipo di calce veniva poi mescolata con sabbia spesso di cava  (calcarea) e con questa malta sono stati costruiti ed intonacati i fabbricati fino agli anni cinquanta.

La demolizione di questi intonaci non presenterà molta difficoltà, in quanto se attaccati (procedendo sempre dall’alto verso il basso) con un martellino elettrico o con il mazzuolo e lo scalpello, o addirittura con il taglio di un martello da muratore, vengono via facilmente, cadendo addirittura in "crostoni" abbastanza ampi.

Bisogna in questo caso prestare molta attenzione a togliere l’intonaco che rimane attaccato alle pietre sottostanti, pulire bene queste ultime e poi lavare l’intera superficie con acqua.

Per le parti "ammuffite" poste sempre in basso, dovranno essere usati dei prodotti speciali sia nel trattamento di pulizia che in quello di ricostruzione dell’intonaco, che dovrà essere particolare, tipo il "Termit" che si trova quasi in tutti i magazzini edili.

Per gli intonaci interni composti come sopra, il trattamento dovrà lo stesso.

Con l’avvento della calce ventilata e del cemento, è cambiata la composizione degli intonaci moderni, che adesso hanno una consistenza ben maggiore di quella sopra accennata.

Qualora si voglia demolire un intonaco eseguito a malta bastarda (sabbia, calce e cemento), su di un muro portante in pietre, non sarà sufficiente il mazzuolo e lo scalpello, ma bisognerà usare quasi sempre il martello elettrico e durare molta fatica nel demolirlo.

Vi accorgerete che rimane attaccato alle pietre sottostanti e la sua demolizione vi porterà via molto tempo.

Questo è importante saperlo, anche perchè la demolizione di tale intonaco ha dei prezzi molto più alti di quello vetusto.

Se poi si vuole demolire un tratto di intonaco o addirittura tutto su di una parete in laterizio portante (tipo blocchi o doppi uni), converrà sempre attaccarlo dall’alto con il martello elettrico e vi accorgerete che verrà via non a lastre, ma a "schegge". Non dovete perdere la pazienza , ma invece dovete agire con calma ripulendo tutta la superficie.

In questo caso effettuandolo da voi, con la dovuta accortezza, risparmierete molto danaro

Anche in questo caso, però, il lavoro sarà ingrato e pesante.

Infine analizziamo il caso della demolizione di intonaci sempre a malta bastarda ma su pareti di forati dello spessore di cm 8 (I tramezzi interni).

Sarà un problema riuscire a non portare via dalla parete intere parti di forati, tanto sono compattati con la malta. Quindi il lavoro va eseguito con oculatezza, agendo in questo caso solo con il mazzuolo e loscalpello, e con  tanto sudore e molta pazienza.

Se un muratore si trova a demolire una superficie di intonaco realizzato con malta cementizia, su di un tramezzo di laterizio, non scartate il caso che vi consigli di demolirlo e ricostruirlo.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

di
amedeu

14 commenti

  1. sto demolendo un intonaco molto grezzo in cemento puro posto sopra pietre e vecchi mattoni, uso martello e scalpello spesso pero’ colpisco e scheggio la pietra sottostante forse la sabbiatura togliera’ le scalpellate alla pietra ma non ne sono sicura. esiste un’altro metodo? mi hanno suggerito acido muriatico al 30% ma non mi fido. aspetto consigli

  2. Per Letizia.
    Mi sembra che tu voglia recuperare un vano , riportando la pietra a facciavista.
    Se così è, con la sabbiatura otterresti dei buoni risultati, adoperandola anche senza usare lo scalpello ed il mazzuolo.
    Questo vale se lo strato di intonaco cementizio non è eccessivamente spesso.
    In caso contrario, ti conviene asportare una parte consistente dello spessore sempre col martello e lo scalpello, senza arrivare alla pietra e poi fare usare la sabbiatura.
    Comunque informati anche da personale esperto in sabbiature.Chiedi un sopralluogo.
    Personalmente non credo molto all’uso di acidi vari, ache se diluiti.
    Ciao
    Amedeu

  3. Sto per approcciare un Muro di tufo enorme…per togliere un vecchio intonaco, per far ricomparire il tufo a vista…..suggerimenti ho solo martello e scalpello…Va bagnato ? Grazie

  4. Per Pasquale.
    L’intonaco va affrontato con tanta pazienza, togliendo un pezzetto per volta.
    Bagnare il tufo, che è una pietra che si impregna facilmente di acqua, non sappiamo quali risultati ti può dare per il lavoro che stai facendo.
    Prova comunque su di una piccola superficie e vedi se ti facilità il compito.
    Altrimenti devi procedere come suggerito sopra, che poi è il lavoro che richiedono tanti intonaci cementizi. Ci vorrà un giorno di più, ma il risultato lo otterrai ugualmente.
    Amedeu e c.

  5. Per cortesia, devo “abbassare” una gettata di cemento (o malta bastarda, non so di preciso) che è stata gettata male sui tubi di un bagno nuovo. Nel centro e verso la finestra (opposta alla porta) c’è uno spessore eccessivo, che oltrepassa di circa 6 mm la soglia della porta, e quando dovrò mettere le piastrelle del pavimento si rischia di avere uno scalino in bagno rispetto al pavimento del resto della casa!!
    Se procedo con martello e scalpello ce la posso fare? Non posso usare il martello elettrico, perché si rischia di bucare il tubo di plastica dello scarico, che è coperto da neanche due cm della suddetta gettata.
    Esiste uno scalpello speciale? Oppure se esiste qualche cosa al fai da te.

  6. Per Barbara.
    Ci sono dei lavori che non possono essere aggiustati e quindi tentare si rischia di creare un danno grave.
    Nel bagno, come hai detto ci sono le tubazioni.
    Poi dici che i tubi passano 2 cm sotto il piano del massetto e che questo è più alto della soglia di 6 mm.
    Se tu devi mettere in opera delle mattonelle di ceramica stando a filo soglia, hai bisogno di almeno cm 1,8/2 per poterle piazzare a colla.
    Se il massetto è cementizio diventa poi molto difficile abbassarlo e l’unico sistema è quello di usare mazzuolo e scalpello o martellino elettrico: ma come hai detto ci sono sotto i tubi.
    Allora cerca una soluzione diversa che ti permetta di rialzare tutto il pavimento di poco, spianando il massetto alla quota che hai ora.
    Per la porta e la soglia puoi adoperare il sistema indicato nel disegno allegato a questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/costruzione-di-un-nuovo-pavimento-su-di-uno-esistente-come-fare
    Amedeu e c.

  7. Buongiorno,
    mi riallaccio a questo articolo in quanto, cercando anche sul vostro sito, non ho trovato risposta a quanto di seguito.
    Dovendo demolire il vecchio intonaco su diverse pareti e tratti di pavimento (ne verrà fuori parecchio materiale), come e dove smaltire i redsidui? CI sono discariche apposite?
    Grazie 1000
    Claudio

    • Per Claudio.
      Vi sono delle discariche autorizzate, e dovrebbero esserci anche presso la tua città, dove puoi portare il materiale edile a pagamento.
      Normalmente viene triturato e poi rivenduto a secondo la grandezza del triturato stesso.
      Ti conviene contattare un trasportatore edile che già conosce la prassi e tali depositi.
      Inoltre, a secondo dell’entità del lavoro, occorrono delle bolle di accompagnamento da riempire.
      Amedeu e c.

  8. Salve,
    Dovrei rimuovere dell’intonaco esterno in malta cementizia su parete in laterizio forato in quanto lo stesso presenta fenomeni di distacco. Mi hanno consigliato di procedere con la sabbiatura per evitare la rottura della muratura sottostante. Pensate che sia davvero efficace come sistema anche su pareti in laterizio? In questo modo riesco ad eliminare solo le parti ammalorate lasciando intatte quelle in buono stato di conservazione?
    Grazie

    • Per Fabrizio.
      La malta cementizia (Se è tale), risulta molto tenace, e dove si attacca diventa difficile toglierla, se non usando un martellino con scalpello largo oppure una smerigliatrice piccola (Da 115 mm).
      E’ un lavoro ingrato da certosini, lungo e dannoso alla salute, per la polvere e le schegge.
      Per cui va eseguito con maschera, occhiali, guanti ecc.
      La sabbiatura ti asporterà quello cadente, ma per il resto lo dovrai mantenere, oppure se lo vuoi togliere devi ricorrere a quanto sopra.
      Mantenendolo puoi riprendere le parti mancanti e poi imbiancare con una vernice non troppo diluita.
      Amedeu e c.

  9. Buongiorno, dovrei demolire l’intonaco interno ormai ammalorato fatto a calce di due garages con muro costruit0 a tufo per una superficie di circa 50 mq. Ho chiesto dei preventivi a alcune persone che eseguono questo lavoro in quanto il mio lavoro non mi permette di avere tempo a sufficienza per eseguirlo in proprio. L’intonaco è abbastanza facile da demolire e in alcuni punti è anche cadente. Escludendo i costi di smaltimento ma solo per la demolizione, a quanto potrebbe ammontare la spesa?

    • Per Gabriele.
      Vai a questo nostro articolo (Prezzario)
      http://www.coffeenews.it/demolizioni-murarie
      Cerca: Demolizione di intonaci al mq.
      Amedeu e c.

      • Buongiorno. Innanzitutto volevo complimentarmi con voi per le preziose informazioni e per la generosità con cui le condividete a noi profani. Pur non essendo del mestiere, ma avendo dimestichezza con il fai da te, mi sto accingendo alla mia prima ristrutturazione di un appartamento. Il fabbricato e della metà degli anni 50 con struttura a pareti portanti in laterizio. Essendo come detto nell’articolo gli intonaci interni fatti con sola calce, è stato abbastanza semplice rimuoverli con la mantellina elettrica. Nei tramezzi e in alcuni punti in cui sono stati rifatti gli intonaci con tecniche più moderni ho agito con una fresatrice per edilizia. Poi ho provveduto a spazzolare con una spazzola in acciaio i muri per rimuovere anche le più piccole parti di intonaco. Nell’articolo si legge che a questo punto bisogna pulire i muri con acqua. Vi chiedo gentilmente in che modo dovrei procedere con questa operazione? Dovrei passare un panno umido o una spugna oppure dovrei passare con l’idropulitrice o in un’altra maniera. Grazie anticipatamente per pa risposta.

        • Per Dario.
          Usare una idropulitrice potrebbe portarti via troppo materiale delle murature, per cui una buona bagnata a pennello dovrebbe essere sufficiente.
          Per realizzare i nuovi intonaci, a meno che tu non abbia intensione di usare accorgimenti anti sismici (Per esenpio in caso di edificio isolato e interamente di tua proprietà . Rete elettrosaldata sulle due facce di ogni parete, collegate con ganci in ferro passanti), potresti usare semplicemente le reti Pavitec da intonaco: https://www.coffeenews.it/spessori-eccessivi-di-arriccio-nei-vecchi-muri-cosa-fare/
          Amedeu e c.

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