Fondi contigui posti a dislivello. Ripartizione delle spese dei muri a retta.

Per rispondere in maniera adeguata a coloro che ci hanno posto domande su tale argomento, riassumiamo il concetto della ripartizione delle spese, nel caso di due fondi contigui posti a dislivello e separati da un muro a retta.

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Vediamo nella sottostante immagine una classica situazione che si può presentare a molti:

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Se due proprietà o fondi sono posti uno in posizione superiore dell’altro e qualora i medesimi siano separati da un muro posto sul confine, che serve in parte come muro a retta del fondo superiore ed in parte come recinzione fra i due fondi, l’articolo 887 del codice civile stabilisce che il fondo superiore deve sopportare per intero le spese di costruzione e conservazione del muro dalle fondamenta all’altezza del proprio suolo, ed entrambi i proprietari devono contribuire per tutta la restante altezza.

Naturalmente affinché ciò valga, il muro deve essere costruito per metà sul terreno del fondo inferiore e per metà sul terreno del fondo superiore.

Sulla base di tale decisione, la parte "ab" di muro di cui alla figura soprastante, che sostiene il fondo sopraelevato di B, deve essere costruita a totale spesa di B, dovendo A cedere solo la metà del suolo occorrente.

Per la costruzione, invece, dell’ulteriore altezza "bc" (non superiore a 3 metri dal livello del terreno di B) devono contribuire A e B in parti uguali.

L’articolo 888 del codice civile contempla la rinuncia da parte di uno dei due proprietari di contribuire alle spese di costruzione del muro, di cui all’articolo 887, alle seguenti condizioni:

" Il vicino si può esimere dal contribuire alle spese di costruzione del muro di cinta o di divisorio, cedendo, senza diritto a compenso, la metà del terreno su cui il muro di separazione deve essere costruito. In tal caso il muro è di proprietà di colui che l’ha costruito, salve le facoltà del vicino di renderlo comune ai sensi dell’art. 874 del c.c. ( Comunione forzosa del muro sul confine), senza obbligo però di pagare la metà del valore del suolo su cui il muro è stato costruito"

Relativamente alla manutenzione del muro, che interessa molti dei nostri lettori, emerge direttamente dal contenuto degli articoli soprastanti, per cui, se il muro è sul confine la ripartizione delle spese ripercorre quanto detto sopra; se il muro si trova su di una proprietà esclusiva tocca a detto proprietario provvedere ad essa.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA IN EDILIZIA.

di
amedeu

268 commenti

  1. Ciao Amedeu.
    Non so se è la sezione giusta per fare questa domanda, ma non saprei dove altro chiedere.
    Ho intenzione di realizzare un fabbricato in un mio terreno posto a quota di circa 1.5/2 metri inferiore alla strada pubblica.
    Il mio terreno confina a nord con un terreno agricolo (non edificabile), il cui proprietario non è coltivatore diretto (è operaio) e fa tagliare l’erba ad una persona senza alcun contratto.
    Vorrei realizzare, in fregio a quel confine, la rampa carrabile di collegamento del mio terreno con la strada.
    Non riesco a trovare una normativa che mi dica se posso farlo o meno.
    Ovviamente farei il muro di contenimento della rampa tutto sulla mia proprietà.
    grazie

  2. Per Luigi.
    Vedi se ti è utile leggere questo nostro articolo:
    http://www.coffeenews.it/servitu-costituzione-esercizio-ed-estinzione
    Amedeu e c.

  3. Grazie amedeu del link., che mi era sfuggito.
    La rampa io la vorrei fare sul mio terreno, ma in aderenza al terreno del mio vicino.
    Io vorrei realizzare una rampa sul mio terreno, in aderenza (o a quanta distanza?) dal confine.
    Non so se il muro della rampa viene considerato costruzione, e se posso farlo se e come voglio.
    Grazie ancora

  4. Per Luigi.
    Tenendo conto del dislivello del tuo terreno e del tipo di muro (compreso l’altezza che devi raggiungere, per esempio in elevazione rispetto al confine del vicino) devi ricercare il tuo caso nell’articolo 907 del codice civile.
    Se inoltre la rampa viene considerata costruzione , non deve stare a 3 metri come dal sopracitato articolo, ma deve rispettare i regolamenti locali (in questo caso il Regolamento edilizio).
    Ne consegue che dovrai richiedere un permesso di costruzione al Comune , che ti applicherà la distanza di codice civile, o se ne ha una maggiore, quella del Regolamento Edilizio comunale.
    Amedeu e c.

  5. grazie amedeu

  6. ho un edificio a meno di tre metri dal muro di cinta contenimento su un fondo a dislivello ed io sono proprietario del fondo dominante, il confinante pretende che metta in sicurezza il muro di cinta perchè rovinato io ho una relazione tecnica che non posso demolire il muro senza mettere in pericolo il fabbricato, posso costruire il muro spostandomi sul fondo del vicino?

  7. Per Pino.
    Dal codice civile non si intravede tale possibilità, legata anche al fatto che il vicino difficilmente vorrà accollarsi tale onere o servitù come voglia chiamarsi.
    Comunque tentar non nuoce.
    Proponi tale soluzione al vicino , costruendo tu il muro ; però attenzione, qualora questi accetti, il muro rimarrà di sua proprietà.
    Amedeu e c.

  8. Salve, sono proprietario di un appezzamento di terreno situato in zona agricola, il mio fondo, si trova ad una quota superiore a quello del confinante sottostante, a dividere le due proprietà è presente un muro in pietre a secco leggermente inclinato a scarpata.
    Ora devo rifare il muro su mensionato in cls armato completamente a mie spese, e per posizionarlo, il vicino dice che il confine è situato sulla parte superiore del muro e non su quella inferiore nonostante sia a scarpata.
    Secondo Voi dove si riposiziona il nuovo muro che diventa esattamente verticale, partendo dalla parte alta del vecchio muro a secco o dalla parte bassa dove sono posizionate le prime pietre?
    Grazie e buona giornata.

  9. Per Danilo.
    Leggi attentamente l’articolo dal quale hai scritto e trai le conclusioni.
    Amedeu e c..

  10. Innanzitutto la ringrazio per la celere risposta, ma vorrei se possibile anche una sua opinione in merito e anche, eventualmente qualche riferimento normativo in merito, visto che mi trovo a combattere con un confinante che dice di fare il geometra. Non volendo affrontare una causa civile con i tempi ed i costi che tutti noi sappiamo, vorrei andare dal confinante con carte alla mano.
    Grazie ancora una volta, saluti
    Danilo

  11. Per Danilo
    La risposta forse non è stata esauriente, ma c’è un motivo e te lo spieghiamo.
    Il tuo vicino dice che il confine (da quello che ci sembra di capire) ricade sul ciglio superiore della scarpata in pendenza del vecchio muro a secco.
    Essendo geometra avrà controllato con un tacheometro, oppure si basa erroneamente sulla forma del muro stesso.
    Una caratteristica unica dei muri a secco è quella che sono soggetti a spostarsi sia pur lievemente seguendo lo spostamento continuo dei terreni in pendenza. Quindi “pignoleggiare” su di una riga così inconsistente ci è sembrato paradossale.
    Da aggiungere poi che se il terreno è agricolo, la misurazione avviene in base alle planimetrie catastali, dove un millimetro è uguale a 2 metri (scala 1:2000) e quindi 25 cm sono un quarto di millimetro (che non si riesce a valutare neppure con una lente di ingrandimento).
    A meno che il terreno non sia stato frazionato di recente e sul tipo di frazionamento si trovano tutte le misure prese dai caposaldi ecc.
    Tiriamo le conclusioni dicendoti: o esiste questo tipo di frazionamento catastale, o fate picchettare opportunamente il terreno da un tecnico terzo, oppure vi stringete la mano e costruite il muro senza badare ai 5/10 cm di scarto.
    Aggiungiamo, che il fatto di prendere come confine il margine superiore della scarpata del muro, se lo stesso finisce in alto con un tratto in piano, non è giusto, in quanto il confine dovrebbe essere preso a metà di tale tratto in piano.
    Ma questo, come abbiamo spiegato sopra non è il vostro caso.
    Amedeu e c.

  12. Grazie.
    Saluti Danilo

  13. Ciao. Innazitutto grazie per le risposte che mi potrete dare! Un vicino ha intenzione di costriure un muro di recinzione a cavallo della lineaa di confine (decisa con sentenza di tribunale) tra la sua e proprietà e la nostra.
    Considerando che si accollerà tutte le spese (non sappiamo neanche che tipologia di muro farà) vorrei capire se la scelta di costruire a cavallo della linea è obbligata o possimo chiedere/pretendere di costruire tutto sul suo confine…considerando che in questa maniera rischiamo che, essendoci uno spigolo della casa, si perda la possibilità di passare a piedi.
    Grazie in anticipo

  14. Per Pierluigi.
    Abbiamo ricercato fra tutti gli articoli di codice civile, inerenti la costruzione di muri sul confine, ma non siamo riusciti a trovare un caso che possa fare per te.
    L’art 888, come certo avrai letto nell’articolo dal quale ti rispondiamo non ti potrebbe aiutare.
    Fra l’altro c’è una sentenza del tribunale.
    Prova comunque a rileggere attentamente gli articoli del codice civile dall’875 all’888, sperando che qualcosa ci sia sfuggito.
    Amedeu e c.

  15. Ciao sono Ina,
    sono proprietaria di un fondo con villa. Questo fondo B è sopraelevato rispetto a quello del mio vicino A. Il mio vicino A ha costruito da poco una vIlla sul suo fondo. Già presisteva il muro di cinta per contenere la mia sopraelevazione. La proprietà di questo muro di cintadi chi è? Presumo sia mio dato che l’ho costruito precentemente.

  16. Per Ina.
    Devi leggere attentamente l’articolo dal quale ci hai scritto.
    Attenzione. Se il muro rientra all’interno del tuo confine e senza dubbio tuo, come altrimenti lo sarebbe la manutenzione e ricostruzione, se invece detto muro (per la parte di muro a retta) fosse a cavallo del confine stesso.
    Amedeu e c.

  17. per amedeu. Il problema è che io ho , avendo in una piccola parte di circa un metro e mezzo, un terrazzo con mattoni , spesso succede che bagnandolo cade dell’acqua dal muro di cinta. Considerando che per circa 20 metri da muro c’è solo terreno del vicino e poi la sua villa, il vicino lamenta che il muo di cinta è bagnato e parla che lo vuola pitturare. Può decidere da solo se pitturalo senza il mio permesso?

  18. Per Ina.
    Dalle poche righe non si capisce bene, in quanto non hai descritto chiaramente lo stato di fatto.
    Comunque se il vicino vuol pitturare il muro di cinta a sue spese, non vediamo perchè tu non possa accettare.
    La situazione delle rispettive proprietà non cambierà certo per una pitturazione.
    Amedeu e c.

  19. salve.il giardino di casa mia confina col giardino di vicini con cui non ho buoni rapporti, a delimitare tale confine c’è un muro di loro proprietà di circa 1,50 m di altezza sul quale sono posti 2 paletti che sostenevano una rete, la quale è stata eliminata dagli stessi.poichè questi violano la mia privacy e possono entrare nel mio giardino e quindi anche in casa, avevo chiesto loro di rimettere la rete,ma si sono rifiutati.avendo avuto risposta negativa, ho fatto sapere loro che ho intenzione di provvedere io a fare sul mio terreno una recinzione con 3/4 paletti e rete,ma loro mi hanno detto che devo presentare un progetto perchè secondo loro non posso installare la mia recinzione a ridosso del muro che è di loro proprietà.ero già stata all’ufficio tecnico del mio comune e mi hanno detto che essendo tale comune facente parte di un parco nazionale,devo si, presentare domanda di progetto, però c’è il rischio che si alzi un polverone essendo quel muro di confine non a norma.vorrei sapere se posso fare la mia recinzione, quanto dev’essere alta e quanto deve distare dal muro dei vicini. grazie aspetto una vostra risposta.

  20. Per Cinzia.
    Veniamo subito alla domanda.
    Agli effetti del codice civile puoi costruire una recinzione (In questo caso a rete) sul tuo confine e quindi in adiacenza al muro del vicino.
    L’altezza massima può essere di 3 metri (salvo che regolamenti locali non dispongano diversamente – ed in questo caso ci riferiamo al Regolamento Edilizio Comunale).
    Amedeue c.

  21. Per Vincenza.
    Abbiamo già risposto a Cinzia (amica o parente).
    Vedi il commento sopra tale risposta.
    Amedeu e c.

  22. buongiorno ho questo problema, sono proprietario di un terreno in collina che ha un muro a secco di sostegno del mio terreno e parte da un’altezza di circa un metro e arriva ad un’altezza di quattro, sò che il muro è stato costruito dai vecchi proprietari a suo tempo, ma ora il vicino dice che è anche suo, ma i tecnici non riescono a delimitare il confine, quindi mi dicono che la parte di sostegno è mia proprieta e il fuori terra fa da confine e 20 cm sono del vicino. il muro è del mio terreno ma come posso dimostrarlo legalmente? grazie a chi sà darmi qualche riferimento.

  23. Per Gregorio.
    hai dei tecnici che stanno valutando la tua situazione e quella del vicino, per cui, noi da lontano potremmo, non conoscendo la esatta situazione, commettere degli errori.
    Comunque vediamo se riusciamo ad aiutarti in un chiarimento.
    L’articolo dal quale ti rispondiamo vale solo se il dislivello tra i due fondi è naturale, e non creato artificialmente con “scavi” o “riempimenti” eseguiti da uno dei proprietari confinanti.
    Nel caso di scavi il muro di sostegno appartiene al fondo più basso (cioè di colui che ha scavato) e nel caso di riempimento al fondo superiore (di colui che ha riportato il terreno per creare il piano sopra il muro).
    Poi, per quanto riguarda la proprietà del muro fuori terra, qualora i tuoi tecnici non siano riusciti con i rilievi strumentali a trovare il confine, si deve osservare il colmo del muro stesso.
    A secondo della pendenza di tale colmo appartiene all’uno o all’altro dei proprietari, se invece è pari o finisce a punta, il confine lo taglia in 2 (esattamente come nella figura di cui al nostro articolo sopra).
    Amedeu e c.

  24. Gentilissimo Amedeu ringrazio per la risposta. cordiali saluti

  25. Buongiorno,
    vorrei solo sapere se gli articoli del c.c. riferiti alle distanze per piantare alberi e costruire muri, o innalzare reti con paletti come nel caso di cinzia valgono per quanto riguarda due proprietà, l’una sopraelevata rispetto all’altra, e separate dalla strada, quindi prive di muri confinanti.
    Grazie in anticipo della risposta.

  26. Per Veronica.
    Se le due proprietà sono separate da una strada, le distanze previste sono quelle imposte dall’ente proprietario della strada (per esempio se è privata, comunale, statale).
    Per determinate strade vii sono addirittura fasce di rispetto da tenere.
    Amedeu e c,

  27. la strada in questione é privata, larga 5 metri, ed é di proprietà di un mezzo per ciascuno dei lotti. La rete ombreggiante da noi posta all’interno della nostra recinzione dista dunque 5 metri dall’altrui proprietà, ed é alta 4 metri ma essendo noi sottoelevati non preclude luce e vista ai vicini.

  28. grazie mille del prezioso aiuto!

  29. CIAO AMEDEO,VORREI CHE MI CHIARISSI UN PUNTO CHE NON MI E’ CHIARO,GIUSTO STAMANE HO AVUTO UNA PICCOLA DISCUSSIONE CON UN TECNICO COMUNALE,IL MOTIVO E’ QUESTO: DEVO COSTRUIRE UN MURO DI CONTENIMENTO TRA LA MIA PROPRIETA’ E LA STRADA COMUNALE ORA,DOPO AVER FATTO IL PROGETTO X L’AUTORIZZAZIONE VOGLIONO ANCHE LA CONCESSIONE….IL MIO DUBBIO è QUESTO : NON DOVREBBE ESSERE IL COMUNE AD AFFRONTARE TUTTE LE SPESE DATO CHE COMUNQUE UNA FRANA PORTEREBBE AD ULTERIORI SPESE DA PARTE DEL COMUNE VISTO CHE ANDREBBE A CHIUDERE LA STRADA COMUNALE? GRAZIE

  30. Per Elisa.
    Se la tua proprietà è soprastante strada, i muri di contenimento e le relative spese sono a tuo carico.
    Viceversa, se il tuo terreno fosse sotto strada dovrebbe essere il Comune ad intervenire per intero.
    Solamente in fase di nuova costruzione di una strada, rientrando i muri a retta nel complesso dei lavori, gli stessi vengono eseguiti a carico degli Enti proprietari delle strade.
    Amedeu e c.

  31. buon giorno,
    siamo in collina nel torinese, la mia casa è stata costruita negli anni 60,
    il muro di contenimento costruito in torno alla casa dista circa 3 m dal confine a monte di un terreno agricolo boschivo con scarsa manutenzione del vicino, anni fà i miei famigliari daccordo con l’allora proprietario del terreno fecero costruire sul confine delle due proprietà un muretto di recinzione alto circa un metro con ulteriore rete per delineare appunto le due proprietà ed evitare l’intrusione di animali etc. ora con la stagione umida e le forti pioggie il muretto è crollato adagiandosi nella mia proprietà, interpellato il nuovo proprietario sull’accaduto, sembra che non voglia sentire ragioni sulle spese di ripristino del muro, come ci si deve comportare? le cause civili sono lunghe e dispendiose…. sarebbe obbligato per legge mantenere il terreno boschivo pulito e privo di rovi che si adagiano sul muro stesso?

    grazie dell’interesse mimmo

  32. Per Mimmo.
    Per la ripartizione delle spese di costruzione del muro devi leggere l’articolo dal quale ti stiamo rispondendo.
    Purtroppo se il vicino non ottempera, non hai altra possibilità che fargli scrivere una lettera da un legale.
    Per quanto riguarda la pulizia del bosco, onde evitare possibili incendi, devi rivolgerti al locale comando della Forestale e chiedere loro un sopralluogo: in molti comuni intervengono anche i vigili urbani quando sono chiamati.
    Amedeu e c.

  33. Ciao,
    ho una casa in un condominio di sei famiglie. Nel cortile di questo condominio, esiste un appezzamento di terreno di proprietà di uno dei condomini. Tale terreno essendo rialzato è sorretto da un muro di sostegno dal quale trasuda un perenne scolo di acqua che crea la nascita di muschi lungo un tratto del muro. La mia domanda è la seguente: A chi spettano le spese per la pulizia del muro? Il muro risulta essere una pertinenza del terreno, visto che lo sorregge? Dal regolamento condominiale non risulta nulla.
    Grazie in anticipo per eventuali chiarimenti.

  34. Per Stefano.
    Se il muro di sostegno non ha niente a che vedere con il condominio, così come il terreno che risulta essere di proprietà privata, la spesa di manutenzione ed eventuali stillicidi provenienti da quel terreno e muro sono di competenza del loro proprietario.
    Amedeue c.

  35. Nel 1956 un Ente Pubblico espropriò parte di un ns terreno in zona collinare per la costruzione di un mattatoio pubblico. A loro spese fecero lo sbancamento del terreno e vi costruirono a rodosso del terreno stesso per
    sorreggere la terra un muro a scarpa. A suo tempo noi non partecipammo a nessuna spesa per il muro nè tantomeno ci fu chiesto parte del terreno per la costruzione del muro stesso. Oggi a distanza di 50 anni i mattatoio è
    stato demolito e vi sono state costruite delle abitazioni. Il muro oggi è fatiscente e pericoloso,in quanto non è mai stata fatta manutenzione. Ci richiedono di partecipare alla spesa per la manutenzione in quanto secondo loro il muro a scarpa è sul confine in quanto dicono che non si può determinare l’esattezza stessa di dove asuo tempo fu costruito il muro.
    Ripetp questo muro a scarpa fu a suo tempo costruito a loro spese e nel loro interesse esclusivo per la costruzione in quanto fu modificato lo stato per terreno stesso.
    Domanda:
    Ho il dovere di partecipare alle spese ? e di essere coinvolto per il futuro in problemi futori di responsabilità.
    Grazie. Ennio

  36. Per Ennio.
    Leggi questo nostro articolo e vedi la seconda immagine, seconda figura, dove si vede esattamente il confine preso su di un muro a retta.
    http://www.coffeenews.it/wp-content/uploads/2011/08/immagine-2-1.jpg
    Quanto sopra, per capire, con l’intervento di un tuo tecnico, in quale proprietà ricade detto muro o se è esattamente sul confine.
    Qualora sia sul confine, vale l’applicazione dell’articolo dal quale ci hai scritto e che devi leggere attentamente; a meno che, quando effettuarono l’esproprio (sarebbe una cosa più unica che rara, ma controlla), l’Ente che espropriò non si prese l’onere di mantenere detto muro (naturalmente per scritto) per sempre.
    Amedeu e c.

  37. Fondi a dislivello.
    Circa 28 anni fa il mio vicino, che si trova sul fondo inferiore , ha costruito la sua casa a mt. 5 dal confine.
    Nello spazio di questi 5 metri ha ricavato un locale con terrazza che funge da abitazione e da muro di sostegno sulla linea di confine.
    Per fare cio’ ha scavato notevolmente aumentando in questo modo il dislivello tra il mio terreno e il suo di ca.mt. 2,50 per un totale di mt.4,50 attuali e aumentando ulteriormente la scarpata per potere mettere i casseri per il calcestruzzo.
    Ho iniziato, a mia volta, a costruire il mio muro di confine sul fondo superiore partendo dal terreno naturale che non era stato manomesso (mt. 15 ca). Arrivato in prossimita’ della terrazza ho notato che non potevo proseguire la costruzione in quanto non c’era il terreno su cui appoggiarmi.
    Ho chiesto al mio vicino se mi autorizzava a costruire il proseguimento del muro sulla sua terrazza formando una piccola deviazione
    Mi ha autorizzato, verbalmente, il tutto pero` a mie spese.
    Ora, il muro da me costruito sulla sua terrazza (h=mt.2) si e` deteriorato e minaccia il crollo, il mio vicino pretende che debba essere io a ricostruirlo perche`, secondo lui, e` servito per pareggiare il mio piano di campagna; Secondo me sono stato costretto a edificarlo a causa del taglio che lui ha fatto per il suo locale costruito sul confine quando il regolamento comunale stabilisce che le distanze nelle costruzioni dal confine e`di mt 5.

    Sono giuste le pretese del mio vicino?
    Io ho proposto per ben due volte di dividere le spese. La risposta e’ sempre stata negativa.

  38. Per Luigi.
    La questione va vista sotto due aspetti diversi.
    Il primo riguarda la costruzione del locale terrazza, probabilmente abusivo, in quanto non rispetta la distanza dei 5 metri dal confine.
    Dopo molti anni (ci sembra di capire dalla tua lettera) contesti quella costruzione, che potevi impugnare fin da allora.
    Il secondo aspetto riguarda la costruzione del muro che hai fatto eseguire sul tuo terreno. E’ stato realizzato senza tenere conto della buona regola d’arte, probabilmente senza direzione lavori e quanto altro necessitava.
    Ci sembra che entrambi abbiate mancato in qualcosa.
    Cosa ti suggeriamo?
    Di cercare una soluzione amichevole con il confinante, dopo di che, in mancanza di una intesa, recarti da un legale per cercare di procurarti meno danni possibile nel caso non vi troviate d’accordo.
    Amedeu e c.

  39. Ho un quesito da porle.

    Vivo in campagna e la mia proprietà è su più livelli.
    Una parte del muro di contenimento del mio giardino confina con un’altra proprietà. Su questo è addossata una “baracca” che, quando io e i miei vicini abbiamo acquistato le nostre case, è stata divisa in due unità da una parete, e la parte dei miei vicini condonata come magazzino.
    La baracca ha un tetto di lamiera che copre sia la mia parte che quella dei miei vicini, sostenuto da delle travi in acciaio cementate nel muro di contenimento.
    Il muro di contenimento non ha spioventi.
    Il tetto è leggermente più basso rispetto all’altezza del muro. Il terreno del mio giardino è circa 30-40 cm più basso rispetto all’altezza massima del muro.
    Il contratto di acquisto della casa non menziona il muro, ma questo è segnato semplicemente con una linea.
    Anche dalle mappe catastali non è chiaro se la proprietà del muro è esclusivamente mia, condivisa oppure dei miei vicini e per questo motivo le chiedo un parere.
    La ringrazio molto per la sua gentilezza,
    Cordialmente
    Enrica

  40. Un quesito da porre.
    Sono prorietario di un fondo agricolo che confina con un altro fondo più basso (dove il propietario ha realizzato un complesso resideziale di pregio) tramite un antico muro di sostegno alto 1 metro, realizzato in pietra ” a secco”. Una porzione di questo muro è crollato e giustamente il poprietario del fondo inferiore mi sta chiedendodi ricostruirlo, in probelema è che pretende che sia ricostruito con cemento e pietre fugate a vista, con fondazione ecc…con un costo di costruzione notevolmente più alto ripetto al ripristino del muro a secco.
    Questo anche perche il proprietario di un altro fondo affiancato al mio e che confina sempre con il fondo sottostante due anni fa ha ricostruito la sua parte di muro come siegato sopra, e quindi il propietraio del fono sotto vuole ottenere il risultato di avere lo stesso muro “bello” lungo tutto il confine.
    Cosa devo fare?
    Grazie mille.

  41. Per Livio.
    Il muro di sostegno a secco era antecedente alla realizzazione del complesso residenziale?
    Se si, ci sembrerebbe giusto che lo stesso venisse ricostruito con le stesse caratteristiche, anche se più solido.
    Eventuali miglioramenti, specie se estetici, di detto muro, dovrebbero essere ripartiti fra le due proprietà.
    Ti consigliamo, però, prima di iniziare qualsiasi lavoro in questo senso, di interpellare anche un legale della tua zona.
    Amedeu e c.

  42. ciao
    dovendo sistemare il muro di confine tra la mia proprietà e quella di un condominio che ha costruito un palazzo di 4 piani, negli anni sessanta,ben al di sotto del piano del mio fondo(circa 3 metri) a chi spetta il consolidamento dello stesso?
    Io dalla mia ottica credo che debba spettare a loro in quanto sono stati loro a creare il dislivello e a creare questo muro (che è tutto sulla loro parte, sottostante al mio livello del giardino).nel mio lotto c’è solo un muretto di corca mezzo metro e la recinzione.
    grazie

  43. Per Laura.
    Leggi questo nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/proprieta-esclusiva-di-un-muro-posto-fra-due-fondi-contigui-a-dislivello
    Con la seconda immagine dovresti trovare la risposta.
    Amedeu e c.

  44. noi abbiamo un muro confinante e il vicino ha messo una inferriata con le punte lunghe 30cm sporgenti e piegate verso la nostra proprietà.La legge in questione permette cio?
    Il muro confinante esiste da 50 anni ed è alto 2,50m.
    Grazie e Arrivederci
    Mers e famiglia

  45. Per Mers.
    Non abbiamo in visione la recinzione in ferro che il vicino ha montato, e quindi possiamo fare solo delle ipotesi, che naturalmente rimangono come tali
    Se il muro alto mt 2,50 è di confine fra la tua proprietà e quella del vicino, la messa in opera di aste, con la punta rivolta verso la tua proprietà, potrebbe far pensare che costui reputa che il muro sia di sua proprietà.
    Per spiegarci meglio: come se avesse modificato il colmo di tale muro dandogli la pendenza verso la sua proprietà.
    Quindi, a nostro parere, se siete comproprietari di tale muro, dovreste, adoperando le maniere del buon vicinato, affrontare la situazione da questo punto di vista.
    Amedeu e c.

  46. Il mio passo carraio è al livello zero e il muro di recinzione attiguo (2 mt circa di distanza dal carraio) è alto dalla mia parte 40 cm mentre i miei vicini hanno scavato facendo uno scivolo quindi il muro nel punto più alto è di circa 3 mt. La mezzaria del muro divide le proprietà. In fase di costruzione (il loro scavo è avvenuto quando la costruzione della nostra abitazione era in stato avanzato) il muro è stato costruito a spese del vicino mentre noi abbiamo sostenuto le spese per le piantane e la rete di recinzione (accordo bonario)
    Nella parte opposta della nostra proprietà, avendo noi effettuato lo scavo mentre l’altro vicino è rimasto sul piano della strada, avevamo sostenuto le spese per la costruzione del muro (anche in questo caso la divisione delle proprietà è sulla mezzaria del muro).
    Ora accade che il muro che è stato costruito in maniera non adeguata a reggere il terrapieno (senza fondamenta, con cemento di scarsa qualità e materiale inadatto) cede visibilmente rischiando di crollare e necessita di essere messo in sicurezza. Altre parti della casa del vicino hanno dovuto essere ricostruite (scale, isolamenti, pavimentazioni ecc…)
    Ora ci chiediamo se è corretto che noi partecipiamo alle spese per la messa in sicurezza di tutto il muro e non eventualmente solo della parte che poggia sul terreno e cioè dal mio piano di utilizzo.

    ci sarebbe un’altro problemino. quando hanno costruito il box in fondo allo scivolo dove lo scavo era + alto, hanno demolito il muro di cinta utilizzando quello spazio come muro perimetrale del loro box.

    Fino ad ora abbiamo avuto buoni rapporti ma mi sembra il caso di chiarire. Come posso procedere?

  47. Per Patrizia.
    Ci devi scusare ma la tua spiegazione non ci dà molti chiarimenti.
    Però pensiamo che oltre che l’articolo dal quale ci scrivi, ti potrà servire questo nostro altro articolo, per comprendere a chi compete la costruzione di un muro e la sua manutenzione
    http://www.coffeenews.it/proprieta-esclusiva-di-un-muro-posto-fra-due-fondi-contigui-a-dislivello
    Amedeu e c.

  48. salve, sono proprietario di un fondo agricolo interessato dai fenomei alluvionali del 22 novembre 2011, provocandomi tra l’alto serie danni, il mio terreno confina per l’intera lunghezza con la strada comunale (realizzazta molti anni addietro) sottostante priva di muri di contenimento mai realizzati con continui danni futuri. A chi spetta la realizzazione dei muri di contenimento, cosa posso fare?

  49. Per Angelo.
    Se hai il terreno a monte, di una strada preesistente, il muro di sostegno spetta a te.
    Se lo hai a valle spetta all’Ente proprietario della strada.
    Per cui devi inviare una lettera raccomandata RR al dirigente dell’ufficio Tecnico del Comune proprietario di detta strada.
    Amedeu e c.

  50. Buongiorno sig. Amedeu,
    una piccola parte (scarsi 10 metri) dei confini del terreno di mia proprietà si trova in posizione dominante rispetto a una strada fondiaria che ci passa accanto. Si tratta di una scarpata la cui altezza non oltrepassa i 2 metri nella parte più alta. La scarpata in questione è molto ripida avvicinandosi anche a 90 gradi in in punto.
    La strada permette l’accesso a una pizzeria e a diverse altre proprietà vicine. Per motivi d’immagine la proprietaria della pizzeria fa regolarmente ripulire la scarpata.Perlomeno così pensavo. In verità l’anno scorso ho chiesto a due operai da lei assunti di non toccare il piccolo pendio in questione. Nei paraggi si trovava un altro proprietario,fratello della proprietaria della pizzeria e ha rivendicato la proprietà del pendio e addirittura di una piccola parte del mio fondo vicina al ciglio in questione. Alché gli ho mostrato la mappa catastale che mostrava dove ricadesse il confine. Di fatto, non era nemmeno a conoscenza del fatto che le strade interpoderali che caratterizzano la nostra borgata rurale (Timmari, a 15 km da Matera) sono tutte private e quindi ricadono nella categoria delle servitù prediali. Di fronte la sua insistenza che la mappa catastale fosse errata, ho scritto una lettera con ricevuta di ritorno dove esigevo che non decespugliassero la scarpata per motivi di consolidamento del terreno. La risposta è stata quella di marcare con il gesso una piccola parte della scarpata.
    Qualche giorno fa ho preso l’iniziativa di “pulire” quella parte di terra che copriva la strada retrocedendo la scarpata di 20-30 cm, da cui appariva molto più netta la delimitazione tra la strada e la ripida scarpata in questione. La situazione è complicata dal fatto che nel mio terreno c’è un palo di illuminazione e un’insegna luminosa posta su una colonna di cemento all’angolo della mia terra. Entrambe le strutture sono pre-esistenti all’acquisto da parte di mio padre (1989) e da cui ho ereditato l’appezzamento. Che io sappia non sussistono le condizioni di servitù permanente in quanto si tratta di un utilizzo commerciale e la luce (ce ne sono altre ma non nel mio terreno) e l’insegna sono accese solo il breve periodo luglio-agosto e alcuni sabati. Di conseguenza la servitù decadrebbe in quanto non a uso permanente. L’unica richiesta da me avanzata nella lettera è stata di lasciare crescere la vegetazione spontanea per consolidare la scarpata, ma i due fratelli ritengono di essere proprietari (uno o l’altro… non si capisce bene) della scarpata e che il palo e l’insegna sono ormai permanenti. Per chiudere questa lunga lettera, la casa dove abito e lo stesso terreno era di proprietà della sorella deceduta alla fine degli anni 80 e poi venduta a mio padre dal loro cognato.Vi ringrazio per le eventuali delucidazioni

    Simeone

  51. Per Simeone.
    A nostro parere una persona non può accampare un diritto di proprietà solo se nella scalpata c’è una insegna luminosa ed un palo di illuminazione, con relativa canalizzazione di arrivo.
    Tramite un legale. Non ti conviene esporti ulteriormente a possibili liti o diverbi, puoi far scrivere ai 2 fratelli confinanti; chiedendo loro che hai necessità di intervenire per consolidare tale scarpata (potrebbe esser una rete da gabbie, tipo quelle usate nelle frane stradali, con piantumati cespugli atti a fermare la caduta di terra).
    In ogni caso consultati con l’avvocato, prima di agire.
    Amedeu e c.

  52. Salve volevo ringrazirvi per il servizio che offrite.
    Volevo porvi un quesito, abito in una zona di campagna nel Programma di Fabbicazione del comune classificato come zona “E” (non esiste un P.R.G.
    Qualche anno fa ho acquistato da mia nonna una villetta, questa villetta è stata oggetto di 2 sanatorie. La prima concessione edilizia in sanatoria è stata ritirata da mia nonna e riguardava la costruzione stessa dell’immobile avvenuta nel 1973, successivamente nel 1986 sempre mia nonna ha ampliato il fabbricato il quale è stato oggetto di successiva sanatoria, La seconda Concessione edilizia in sanatoria (anche se pagata da mia nonna) è stata rialasciata direttemente a me nel 2007 anno in cui ho fatto il rogito di compravendita.
    L’immobile seminterrato si trova in un appezzamento di terreno ad una distanza dal confine di oltre 5 metri e ad un livello più basso con il confinante, di circa 4 mt. All’epoca della realizzazione dell’immobile il terreno del confinante superiore era incolto e il proprietario non esercitava nessuna attivita sul fondo stesso, successivamente nel 1987 il proprietario del terreno sovrastante vi ha ubicato un ovile, è da quel momento sono nati i problemi nel senso che (a parte i cattivi odori degli escrementi delle pecore) ogni qual volta che pioveva forte tutto il concime depositato nell’ovile, si spalmavai da una parte davanti il cancello di accesso alla mia proprietà e dall’altra parte della casa dentro il mio terreno.
    Quest’anno dopo anni di lotte il proprietario del fondo ha tolto le pecore è smantellato l’ovile(perche andato in pensione), ora però ha cominciato a lavorare il terreno con mezzi agricoli praticando colture da orto, aggravando lo scolo di fango e terra ogni qual volta si verifica un forte temporale, riemiendo con diversi cm (anche10cm) l’area antistante l’accesso alla mia abitazione da un lato e il mio terreno dall’altro lato della casa.
    Lavorando il terreno con il trattore ha favorito pure l’assorbimento di acqua nel terreno sovrastante, ora ho paura che questo assorbimento possa causare danni alla mia abitazione essendo praticamente incassata al di sotto della sua proprietà
    A questo punto vorrei chiedervi se posso citarlo per danni o se posso in qualche modo intervenire affinchè eserciti la sua attività agricola senza procurarmi disagi.
    Ringraziandovi anticipatamente
    Francesco

  53. Per Francesco.
    Stai parlando di concessioni edilizie in sanatoria; ma le stesse sono state poi chiuse, con la regolarizzazione degli atti catastali e dell’agibilità?
    Se non è così, devi effettuarle il prima possibile, in quanto “denunciando” il vicino, finiresti per autodenunciarti ed incorrere gravi sanzioni penali e civili.
    Se invece sei a posto, fai una lettera al Comune ed al Comando di Polizia municipale,(Raccomandate RR) spiegando la tua situazione (conciso e breve) e chiedendo il loro intervento.
    Amedeu e c.

  54. Grazie per la tempestiva risposta, volevo confermarvi che l’immobile è regolarmente accatastato e le concessioni edilizie sono state chiuse e ritirare con relativi pareri favorevoli sia tecnici che sanitari, riguardo all’agibilità dei locali non so se mia nonna a suo tempo (1^ sanatoria) aveva chiesto e ottenuto l’agibilità.
    Un particolare che ricordo quando abbiamo chiesto il trasferimento della residenza e del domicilio in detto immobile è che sono venuti i vigili urbani a verificare che vi erano le condizioni di vivibilità verificando l’esistenza delle camere da letto della cucina e del bagno. il tutto tramite un sopralluogo e relativa redazione di verbale scritto.
    Ora se non ho l’agibilità cosa comporta? se denuncio il vicino sono sempre passibile di qualche ritorsione?

  55. Per Francesco.
    Di solito i Vigili Urbani si limitano ad eseguire un sopralluogo per gli uffici toponomastica ed anagrafe comunale, al fine del rilascio del permesso di abitare in una casa.
    Chi entra in merito dell’agibilità è invece l’Ufficio Edilizia Privata o Tecnico.
    Mancando la stessa, devi richiederla, altrimenti corri il rischio, proseguendo la tua azione, di autodenunciarti.
    Amedeu e c.

  56. Buona sera sono proprietario di una baita , il muro che fa da confine tra la strada comunale e il mio Prato sta cadendo,volevo sapere a chi aspetta la sistemazione. Grazie.

    • Per Cesare.
      Normalmente se il muro è posto a valle della baita e sorregge la spinta del tuo terreno verso la strada, dovresti pensarci tu.
      Viceversa, se la strada è a monte ed il muro di confine sostiene il terreno e la strada, dovrebbe pensarci il Comune.
      Amedeu e c.

  57. Per la realizzazione di una strada in comune fra me ed un mio vicino sono stati fatti dei lavori di sbancamento che hanno portato alla distruzione di un terrazzamento che fungeva da sostegno e rinforzava ill mio attuale muro di cinta, questo lavoro è stato fatto dal mio vicino e dalla sorella, mia dante causa,in occasione del frazionamento che li ha divisi nella proprietà dell’allora unico fondo . Tutti i lavori che si erano impegnati a fare in occasione del frazionamento sono rimasti disattesi. Essendo oggi crollato a causa di forti piogge il muro che delimita la proprietà e contiene la spinta del mio terreno, questi mi chiede il ripristino, posso chiedere la compartecipazione alle spese, considerato che la causa del crollo è in modo evidente da imputare alla mancata esecuzione delle opere di consolidamento del muro che si dovevano fare nel 2007?? Grazie per le vs risposte e BUONA PASQUA

  58. Salve Amedeu e c.,
    Ringraziandovi anticipatamente per la risposta che mi darete, vi porgo tale quesito: un mio cliente è proprietario di un lotto di terreno edificabile di circa 500,00 mq in città. Tale terreno prospetta su 2 strade comunali, una a Nord ed una a Sud, il dislivello tra le 2 strade è di 7,00 m. Stiamo pensando di progettare un muro di sostegno per la strada posta a quota +7,00 m, a protezione dell’edificio che si dovrà realizzare a partire da quota 0,00m sino a quota 12,00 m. Domanda: il muro di sostegno alto 7,00 m e più, dovrà essere realizzato a spese del proprietario, a spese del solo comune o a metà tra il proprietario e comune? E’ poi possibile evitare di far pagare gli oneri di urbanizzazione, dato che il proprietario sta realizzando a sue spese un muro di sostegno di notevoli dimensioni? Grazie ancora, Saluti.

    • Per Nunzio.
      Veniamo alla seconda domanda.
      Il vostro caso rientrerebbe in quello rappresentato nell 1^ figura della 2^ immagine di cui al nostro articolo http://www.coffeenews.it/proprieta-esclusiva-di-un-muro-posto-fra-due-fondi-contigui-a-dislivello
      però, dovendo realizzare un muro di sostegno per la strada a monte (a partire da quota +7), tale muro, anche se nasce dalla necessità di realizzare la vostra costruzione, in effetti sarà più che indispensabile per la stabilità futura di detta strada; per cui, parlando convenientemente con il dirigente dell’ufficio Edilizia Privata, dovresti riuscire a scorporarne, almeno la metà, dal pagamento degli onerio di urbanizzazione primaria.
      Riguardo alla prima domanda, facendo sempre riferimento al succitato articolo, la spesa di costruzione del muro è interamente a vostro carico.
      Amedeu e c.

  59. Grazie tantissimo…sono stato in Urbanistica ieri, mi hanno consigliato di andare all’ufficio OO. PP. settore Manutenzione Strade. Inoltre all’ufficio Urbanistica mi hanno risposto che il comune è in deficit, quindi non ottempererà mai alla mia richiesta. L’art. 30, comma 4, del nuovo Codice della Strada recita: “La costruzione e la riparazione delle opere di sostegno lungo le strade ed autostrade, qualora esse servano unicamente a difendere ed a sostenere i fondi adiacenti, sono a carico dei proprietari dei fondi stessi; se hanno per scopo la stabilità o la conservazione delle strade od autostrade, la costruzione o riparazione è a carico dell’ente proprietario della strada.” a voi la deduzione finale. Grazie ancora.

    • Per Nunzio.
      C’è un evidente controsenso, in quanto, se il muro viene eseguito a sostegno di un fondo vicino, è a carico del fondo sottostante; se deve sorreggere una strada o autostrada è a carico dell’ente proprietario della strada.
      La legge non può fare una distinzione fra diritti del privato e del pubblico, quando l’oggetto rimane lo stesso.
      La spiegazione più logica, anche se in verità “forzata”, può essere, che …..”il muro venga realizzato dagli Enti Pubblici, ma a spese del fondo stesso”.
      Amedeu e c.

  60. non so cosa fare potrebbe darmi un consiglio in merito??

    • Per Antonina.
      Ci devi scusare, ma pensavamo di averti risposto ed invece non è avvenuto per puro errore materiale.
      Se il muro è crollato a causa dei lavori dei vicini, devi rivolgerti da un avvocato e chiedere i danni che ti hanno causato.
      Importante è che l’avvocato sia in possesso di tutta la documentazione che puoi trovare per questi lavori, ed in particolare fotografie ed eventuali progetti edilizi che puoi recuperare presso il Comune.
      Amedeu e c.

  61. sono proprietario di un fondo separato da un muro alto 3 metri in parte sottoposto al fondo del vicino, tipo vs disergno fondi attigui, disegno dove c’e’ il mio garage.
    Da alcuni giorni ho notato che la parete interna del mio garage attigua al muro di confine ha delle vistose macchie di umidità di risalita probabilmente perchè c’e’ un infiltrazione tra il muro e la pavimentazione al lato superiore del vicino o eventualmente una peridita dei tubi di acque bianche o luride che dalla mia proprietà sono stati interrati per attraversamento nel fondo del vicino.
    Ora nel caso dovessi verificare ed eventualmente riparare detti tubi la spesa è di mia pertinenza trattandosi di tubi che servono allo scarico delle mie acque.??? o perche trattandosi del fondo “B” sono di pertinenza del vicino???

    • Per Michele.
      Da quello che ci dici, le tubazioni sono di tua pertinenza e portano i tuoi scarichi.
      Perciò, le spese sono a tuo carico, come la sistemazione finale del fondo del vicino, a lavori compiuti.
      Tale confinante ha solo l’obbligo di farti passare nella sua proprietà per farti eseguire i lavori.
      Amedeu e c.

  62. Gent.le Amedeu, nel caso in cui i terreni confinanti delle due proprietà a ridosso del muro di cinta siano in discesa, a chi spettano le spese di ripristino del muro di cinta che a causa di lavori nella proprietà a livello superiore è stato danneggiato?

    • Per Romano.
      Se c’è un evidente danno causato da una delle due parti, è evidente che i danni saranno a carico di chi li ha causati.
      Amedeu e c.

  63. ieri ho chiesto chi devo chiamare per fare una perizia su delle infiltrazioni di acqua per stabilire di chi sia la colpa ed essere risarcito dei danni se un architetto o geometra o chi altri può farlo?

  64. Per Amedeu

    ti ha inviato il mio quesito un paio di volte,ma siccome ho avuto l’impressione che l’invio del messaggio non è andatao a buon fine te lo ripropongo.
    Vivo in un condominio e da circa 4 anni il video del mio videocitono non funziona,non essendo reperibili i pezzi di ricambio per la riparazione,gradirei conoscere da te come bisogna comportarsi in circostanze analoghe.

    • Per Luigi.
      Ti abbiamo risposto ma sotto un altro articolo.
      La prossima volta devi scrivertelo.
      Se non riuscite a trovare i pezzi di ricambio, devi, probabilmente sostituirlo.
      Prova comunque a contattare un elettricista qualificato.
      Può darsi che riesca ad aggiustarlo.
      Prima chiedigli la spesa.
      Relativamente alla ripartizione delle spese, la parte interna al tuo appartamento è di tua spettanza, mentre il resto compete al condominio.
      Amedeu e c.

  65. Come posso obbligare il proprietario del muro di cinta confinante a ripararlo ?
    Grazie

  66. Ho acquistato un terreno, delimitato da un muro preesistente alto circa 3 metri, confinante con un cortile ricavato con uno scavo di circa 3 metri.
    Il muro costruito per sostenere il suddetto scavo, si estende per una lunghezza di circa 20 metri, forma un angolo retto con un muro di cinta confinante con il mio terreno e quello di un altro proprietario.
    Il muro in questione si è leggermente inclinato taccandosi dal secondo muro.
    Vorrei sapere come devono essere ripartite le relative spese di demolizione e ricostruzione.
    Grazie.

  67. per amedeu, innanzitutto grazie in anticipo: veniamo al dunque, per motivi di comodità sono costretto a far posizionare il contatore dell’enel di fianco l’ingresso della mia abitazione, ho acquistato la cassetta dell’enel (quella grigio topo) il problema è solo uno, mettendo questa cassetta rovino l’estetica della facciata della mia abitazione, cornici in tufo, zoccolatura in pietra leccese ecc… dato che è plastica e mi sembra anche liscia come se ci fosse della vernice, come posso pitturare lo sportellino dell’enel? devo prima usare della carta vetro? insomma voglio sapere che prodotti devo usare per pitturarlo. GRAZIE

    • Per Isaia.
      Devi sentire presso un magazzino di vernici quale prodotto puoi usare sulla plastica.
      Tieni di conto che deve essere una vernice che non sia buona conduttrice, in quanto lo sportello è di sicurezza contro le scariche elettriche.
      Amedeu e c.

  68. Per Amedeu
    Grazie prima di tutto del tuo consiglio.
    Arrivo al dunque, essendo proprietario di una villetta sottoposta e protetta dal mio muro di cemento armato di circa 3 mt confinando con terreno agricolo mi sono accorto di una crepa ,lesione nel muro sootostante e addirittura lo sgretolamento del muro sul piano superiore probabilmente causato dalla fresa di un trattore di grosse dimensioni che arriva a circa 10 cm dal mio muro .Mi potresti consigliare il dafarsi prima che il mio muro venga giù danneggiandomi anche la mia abitazione………….GRAZIE e a che distanza si devono tenere questi enormi trattori da muri di contenimento………..

    • Per Max.
      Non esistono distanze di legge da osservare circa la movimentazione di mezzi, sia pur agricoli e pesanti, in un fondo vicino.
      Esiste però il normale comportamento “del buon padre di famiglia”, che obbliga al rispetto della cosa altrui.
      Per cui cerca di fargli comprendere, educatamente, che non deve danneggiarti il muro e che inoltre deve riparartelo.
      Dopo di che, in caso di mancato recepimento da parte sua, devi rivolgerti da un legale per fargli scrivere una lettera come di dovere.
      Amedeu e c.

  69. Salve l’abitazione della mia famiglia ( una villetta unifamiliare) e’stata costruita tra il 1978-1980; un paio d’anni dopo, hanno iniziato a costruire sul terreno sottostante ( in pendenza). E’ stato realizzato dal confinante un muro ( h. min 2,60 m, h max 3,30m), in bocchi di cls prefabbricati, senza una fondazione adeguata ne cordolo in testata. Per intenderci nella figura il muro e’ dato solo dalla parte ab. Questo muro non essendo in c.a. presenta un inizio di ribaltamento in alcuni punti e delle lesioni non indifferenti ( i blocchi in alcuni punti sono sfalsati in avanti( verso la sua proprietà) di circa 4/5 cm). Lui e’ convinto che le riparazioni tocchino a noi. Mi può dare delle normative di riferimento e soprattutto dire la sua opinione?
    Grazie mille.

  70. Salve Amedeu,
    il mio fondo e sopraelevato di circa 1,4m rispetto al fondo del mio vicino.
    Lungo il confine esiste un muro di cinta che si sopraeleva sul mio fondo di circa 2,2m (e di 3,6m rispetto al fondo del vicino).
    Avrei dovuto dire “si sopraelevava” perché, a causa di lavori di sitemazione terra e pavimentazione, ho aumentato l’altezza del mio fondo di circa 25cm e quindi la sopraelevazione attuale del muro è di circa 1,95m sul mio fondo (mentre rimane invariata rispetto al fondo del vicino).

    Tutti i lavori sono stati svolti nel pieno rispetto di tutti i regolamenti comunali, ma ora il vicino mi accusa di aver creato condizioni più facili per l’ingresso di eventuali malintenzionati dato che lo scavalcamento del muro è ora più agevole dal mio lato (il vicino forse assume che io sia il ladro o che il ladro entri nel mio fondo per passare più agevolmente nel suo, visto che ora il muro è più basso).

    Esiste un qualche articolo del codice che mi faccia corresponsabile di un simile evento?

    • Per Adriano.
      Non troviamo articoli di codice civile a tuo favore.
      Rialzando il muro, la cui parte bassa è a retta e non tanto di recinzione, con il trascorrere del tempo il tuo terreno potrebbe accentuare la spinta su detto muro, danneggiandolo, per cui le lamentele del vicino potevano essere più giuste se dirette in quel senso e non verso eventuali malintenzionati.
      Che dirti?
      Cerca di calmarlo e risolvi bonariamente la questione, in quanto, se portato in via giudiziale potresti perdere la causa.
      Amedeu e c.

  71. sono proprietario di un terreno sovrastante il terreno di un mio confinante che circa 5 anni fa ha effettuato delle opere di sbancamento per abbassare il livello del suo terreno e riportarlo a quello stradale per costruire la sua abitazione. I due terreni a terraze erano delimitati da un muro di pietre a secco preesistente che serviva da contenimento del mio terreno. Nell’effettuare le opere di sbancamento citate ha provocato chiaramente un dissesto del terreno a monte che col passare degli anni ha subito uno smottamento con la conseguenza del cedimento del muro in pietra che è parzialmente crollato dietro la sua abitazione. Oggi mi fa scrivere dal suo avvocato pretendendo che debba essere io a ricostruire il muro in pietra. Mi potresti consigliare il da farsi e se le spese per il rifacimento del muro di contenimento siano totalmente a carico mio opppure spettino solo a lui in quanto il crollo parziale è stato determinato dalla sua azione di sbancamento.Ringrazio anticipatamente per i suggerimenti che mi darai.

    • Per Giuseppe.
      Devi riuscire a dimostrare che il confinante effettuò tale sbancamento e che il tuo muro era preesistente.
      In questo caso, risulterà evidente che i danni al “tuo” muro li hanno arrecati i suoi lavori.
      Puoi controllare il suo progetto in Comune (Può darsi che vi siano delle sezioni esplicative o delle foto allegate).
      Dopo di che sarai costretto, se non si ricrede, a rivolgerti da un legale.
      Amedeu e c.

  72. salve a tutti , vedo che dalle risposte date forse voi mi potreste aiutare :
    sono proprietario di un terreno sovrastante al terreno di un mio confinante che per poter fare una stradacarabile che lo porta sotto il livello della strada comunale per poter accedere alle cantine , il confinante a dovuto scavare nel suo terreno andando a fare crollare il mio terreno ed a lascire un dislivello di circa 5 mt , io vorrei sapere se posso chiedere di potermi fare il muro a sue spese per il contenimento del mio terreno che apoco a poco sa crollando
    il mio grazie anticipa,anche se non mi potete aiutare

    • Per Diego.
      Se il tuo confinante ha modificato la situazione preesistente, è tuo diritto chiedergli di mettere in sicurezza la tua proprietà.
      Puoi farlo, con correttezza, direttamente, e se poi non acconsente devi fargli scrivere da un legale
      Fra l’altro un lavoro quale egli ha eseguito, necessita di una autorizzazione comunale, ed anche (ipotizziamo, perchè non possiamo vedere ciò che ha eseguito) del rispetto del vincolo idrogeologico.
      Per ulteriori chiarimenti, devi comunque rivolgerti, se lo ritieni necessario; presso l’ufficio Edilizia Privata del Comune.
      Amedeu e c.

  73. grazie Amedeu
    ho dimenticato di dire che il terreno in questione l’ho acquistato cosi da un mio parente circa 2 anni fa , il confinante i lavori li a fatti almeno 10 anni fa .
    puo essere un problema ad oggi chiedergli di mettere in sucurezza il terreno –
    grazie di nuovo

    • Per Diego.
      Se hai dei danni alla tua proprietà, e derivano dal fondo del vicino (Devi però esserne certo), hai sempre il diritto di chiedere che questi intervenga per effettuare i lavori di consolidamento necessari.
      Amedeu e c.

  74. Buonasera, ho acquistato una villetta a schiera composta da 8 famiglie, tra le villette e il nostro confinante c’è un piccolo dislivello di un 1,5 mt, i due confini e delineato da un muro che purtroppo è caduto a causa della pioggia nei mesi passati. Il mio vicino dice che la spesa della costruzione del muro è da ripartire alle villette perché quando sono state costruite dice che il dislivello è stato causato dal costruttore. Noi pensiamo che il muro è caduto per colpa sua in quanto sul confine ha molti alberi e addirittura sul muro escono le radici degli alberi suoi.

    • Per Giuseppe.
      Stando all’articolo 887 del codice civile la spesa, in situazioni normali, dovrebbe essere ripartita come indicato nell’articolo dal quale ci hai scritto.
      Se però, al crollo del muro hanno contribuito fattori extra, quale quelli da te indicati, non rimane altra alternativa che rivolgersi da un legale, e risolvere la questione per via giudiziale.
      Questo, naturalmente, vi porterà via molto tempo e denaro, per cui, noi suggeriamo sempre, di trovare un accordo bonario.
      Amedeu e c.

  75. Mio padre, nel 1978 acquistò da un privato un terreno edificabile su cui costruì la casa di famiglia, premetto che i lavori furono eseguiti con regolare concessione edilizia. La casa, interamente circondata da giardino, confina in parte con una strada comunale sovrastante il nostro podere.In origine, la morfologia del terreno aveva un piccolo dislivello, che poi, durante gli scavi, fu ulteriormente aumentato fino a raggiungere l’altezza di circa 3.50 metri. A sostegno della strada, nel 1977, fu costruito a nostre spese un muro di contenimento, che esercitò la sua funzione fino al febbraio 2010, quando, a causa della continua infiltrazione dell’acqua piovana proveniente dalla sovrastante strada comunale, priva di marciapiede, di rialzo del bordo stradale per lo scolo dell’acqua, nonché, di qualsiasi tipo di impermeabilizzazione , subì dei gravi danni strutturali che ne determinarono il parziale crollo all’interno del mio giardino, il cedimento del muro mise in pericolo la sicurezza stessa della circolazione stradale.Chiesi allora al Comune di condividere le spese di ricostruzione, ma avuto risposta negativa dall’ufficio tecnico, mi accollai per intero il costo di rifacimento del muro in cemento armato, per l’importo complessivo di circa 30.000 euro. Vorrei gentilmente chiederle se il Comune avrebbe dovuto sopportare interamente o almeno parzialmente le spese di rifacimento dell’opera, considerando la presenza di una strada aperta al traffico, con carichi e sollecitazioni sul muro notevolmente aumentati con gli anni, e vista anche la comprovata infiltrazione di acqua piovana attribuibile interamente alla negligenza del comune.
    Nel ringraziarla anticipatamente, Le invio i mie cordiali saluti.

    • Per Salvatore.
      A nostro parere, se ricercavi l’aiuto di un legale della tua zona, lo stesso avrebbe costretto il Comune a contribui5re alle spesedi ricostruzione del muro.
      Probabilmente avrai costruito detto muro all’interno della tua proprietà, ed inoltre la sua costruzione si rese necessaria perchè hai abbassato il livello del tuo terreno.
      Rimane il fatto, che la strada, come dici, è comunale, per cui è soggetta, non solo all’azione delle acque meteoriche, ma anche e soprattutto al comtinuo passaggio dei mezzi pesanti.
      L’avvocato, probabilmente sarebbe riuscito a coinvolgere l’Ente pubblico nella ricostruzione del muro.
      Ottenere qualcosa adesso, a lavori eseguiti, ci sembra alquanto improbabile, visti anche i tempi di crisi che i Comuni stanno attraversando.
      Ameedeu e c.

  76. Bungiorno, sono proprietario di una abitazione semiindipendente. L’abitazione sul lato ovest presenta una parete senza accessi o finestre, il proprietario del terreno (una striscia di 5 metri pianeggiante, poi inizia la collina) adiacente alla parete ha prima eseguito un leggero riempimento di terra che ha portato umidità al muro, ultimamente ha eseguito un successivo riempimento con sassi di oltre un metro di altezza. La mia paura, a parte l’umidità, è che il peso del riempimento forzando sulla parete possa creare problemi di sicurezza. Credo che lui non possa appoggiare alcunchè alla parete della mia abitazione, vi chiedo un consiglio su cosa fare.

    I miei più cordiali saluti.
    Grazie!

    • Per Maurizio.
      Ti suggeriamo di fare eseguire un sopralluogo da un tecnico della tua zona, il quale si accerterà della situazione esistente e di un eventuale pericolo che possa derivare da quanto compiuto dal tuo vicino.
      Durante il sopralluogo, verificherà anche la situazione derivante dall’umidità, dopo di che saprà consigliarti come agire.
      Amedeu e c.

  77. Buongiorno, negli anni ottanta abbiamo costruito in cooperativa una villetta ora di mia proprietà. Dietro casa vi è un terreno sovrastante di circa 2 /3 mt. a suo tempo incolto .ho costruito a mie spese e sulla mia proprietà un muro di recinzione a blocchi di cemento. circa 2 anni fa questo terreno sovrastante è stato lottizzato e venduti alcuni lotti, chi ha lottizzato il terreno ha realizzato una strada (che passerà di proprietà del comune ) a ridosso del mio muro senza alcuna distanza, essendo il mio muro realizzato in blocchi e non in c.a. avrebbero secondo lei dovuto costruire un altro muro di sostegno adiacente al mio ? . inoltre sul muro esistente di mia proprietà dovrebbero costruire a loro spese (la ditta che ha lottizzato ) un parapetto o ringhiera per proteggere da eventuali cadute o devo provvedere io ?
    grazie mille per la risposta.

    • Per Marino.
      Non chiarisci bene, ma detto muro è in parte di sostegno, oltre che di cinta?
      Se è così, devi evidenziare, con lettera raccomandata RR, inviata all’ufficio Tecnico comunale (Suo dirigente – metti suo nome e cognome nell’indirizzo), che questo muro non è atto a sopportare alcuna spinta derivante dal passaggio di veicoli sulla strada e che, pertanto, provvedano a realizzarne uno adeguato ed a mettere in opera una idonea ringhiera di protezione.
      Con tale lettera agli atti, anche se non sortirà un effetto immediato, in futuro potrà essere una testimonianza ed un invito ai tecnici ad effettuare lavori a regola d’arte.
      Amedeu e c.

  78. a proposito di fondi contigui posti a dislivello, come comportarsi con il mio confinante che, nella sua proprietà ma lungo la rete che lo separa dal me, ha tolto cica 20 centimetri di terra per livellare il SUO terreno? Spero di essere stata chiara
    Grazie delle eventuali risposte
    Cinzia

    • Per Cinzia.
      Se togliendo il terreno non ha causato alcun danno alla recinzione, oppure altri inconvenienti alla tua proprietà , non hai alcun motivo per lamentarti.
      Amedeu e c.

  79. Abito in un condominio composto di 2 palazzine separate il mio appartamento primo piano, dispone di un giardino nel quale ricade un terrapieno di circa 3 metri , sopra il quale da qualche anno è stato edificato un’ altro condominio , parliamo quindi di un terreno sopraelevato naturale. Io ho sempre pulito questo terrapieno dalle erbe infestanti, che tra l’altro mi frana di continuo nel mio giardino (acacia , ecc) mentre i nuovi condomini del terreno sovrastante non intendono pulire la parte superiore dove io non posso arrivare, sono stanca ormai di pulire , posso obbligare i condomini del terreno sovrastante a fare un muro di contenimento?

    • Per Anna.
      Ai sensi dell’articolo 887 del Codice Civile puoi chiedere che i proprietari limitrofi costruiscano a loro spese il muro sul confine.
      Leggi attentamente l’articolo dal quale ci hai scritto.
      naturalmente ti occorrerà l’intervento di un legale.
      Amedeu e c.

  80. Salve.avrei da proporvi un quesito particolare.da circa 4 anni ho acquistato una piccola casa di campagna dove il vecchio proprietario ed attuale mio confinante aveva costruito un muro di contenimento e su questo muro ci ha sopraelevato una legnaia cosi creando un dislivello innaturale. il muro si trova per 5 metri nel mio confine e 3metri di dislivello inferiore rispetto al terreno del confinante.adesso questo muro con le piogge e con l’acqua proveniente dal terreno superiore e ceduto (trattasi di muro costruito con materiali di risulta senza nessun tipo di drenaggio)provocandomi dei danni al fabbricato il confinante si esime da qualsiasi responsabilità e non ne vuole sapere.come dovrei comportarmi?

    • Per Gaetano.
      Se lo ha costruito il medesimo a sue totali spese senza chiederti alcun compenso, è di sua proprietà e quindi deve risponderne anche per i lavori di stabilità.
      Se hai tentato amichevolmente, non ti resta che la soluzione di fargli scrivere da un legale.
      Amedeu e c.

  81. salve,
    abito in un condominio composto da 6 appartamenti più i relativi box. per accedere ai box, ci serviamo di uno scivolo posto sul lato est del condominio, confinante con un terreno di altra proprietà. tra la nostra proprietà e questa vi è una rete metallica divisoria, piantata semplicemente nel terreno. a quanto mi risulta, è posta sulla nostra proprietà. lo scivolo invece ha un muro di contenimento posto 50 centimetri più in dentro rispetto alla rete. così da avere tra il muro di contenimento e la rete 50 centimetri che il costruttore a riempito con sassi e terra. il problema sorge ora che il proprietario dell’altro terreno vuole edificare. lui vorrebbe costruire la stradina che collegherà la strada principale alle 2 o 3 villette che nasceranno proprio a fianco della nostra rete metallica. lui sostiene che siccome noi siamo al di sotto del livello del marciapiede (in quei 50 cm) , dovremmo costruire un “muro” alto quei 20 o 30 cm,in modo tale che lui possa costruire tranquillamente la sua stradina. io mi chiedo, ora i due terreni sono sullo stesso piano (comunque sia, siamo entrambi al di sotto del livello del marciapiede,forse 5 cm al di sotto del livello della strada), se lui vuole costruire la stradina a livello con la strada o il marciapiede, non spetta a lui costruire il “muro” di contenimento per quei 20 o 30 cm? il nostro costruttore quando costruì lo scivolo, chiese a questi se voleva dividere a metà le spese del muretto e farlo a mezzaria, ma a seguito del rifiuto di questi lo pose 50 cm più in dentro rispetto al confine posizionando la rete metallica sul confine e comunque sul nostro terreno. un’altra cosa che volevo chiedere è se la stradina che costruirà deve avere una distanza dal nostro confine o se può farla adiacente.
    sperando di essere stato chiaro porgo i miei più cordiali saluti.

    • Per Davide.
      Situazione strana.
      La spesa spetterebbe al vicino, se il suo terreno è posto a una quota superiore alla vostra.
      Leggi attentamente l’articolo dal quale ci hai scritto
      http://www.coffeenews.it/fondi-contigui-posti-a-dislivello
      ed in particolare questo comma:
      “….Se due proprietà o fondi sono posti uno in posizione superiore dell’altro e qualora i medesimi siano separati da un muro posto sul confine, che serve in parte come muro a retta del fondo superiore ed in parte come recinzione fra i due fondi, l’articolo 887 del codice civile stabilisce che il fondo superiore deve sopportare per intero le spese di costruzione e conservazione del muro dalle fondamenta all’altezza del proprio suolo, ed entrambi i proprietari devono contribuire per tutta la restante altezza..”
      Voi avete una recinzione posta prima di detto muro, e forse il vicino si fa forte di questo fatto, sostenendo che il confine è rappresentato dalla rete.
      Non può, però, chiedervi il rialzamento del muro, ma potrebbe avanzare una richiesta, più onerosa, di costruzione di un muro a retta posto sul confine, al posto della rete.
      Sta quindi a voi cercare la soluzione che più vi aggrada.
      Forse vi conviene fargli scrivere una lettera da un vostro legale.
      Amedeu e c.

  82. Buonasera.
    Volevo sapere se sono obbligata a costruire il muro di cinta che divide la mia proprietà da quella del mio vicino. Io ho già posizionato una rete alta 1metro e mezzo circa, ma al mio vicino questo non basta, e vorrebbe far tirare su un muro di 3metri. Non esiste una legge che dice che ognuno può recintare la propria proprietà?

    • Per Mary.
      Se il vicino vuole realizzare una recinzione la può eseguire a confine , ma sulla sua proprietà, con progetto regolarmente approvato dal Comune.
      Amedeu e c.

  83. Ciao Amedeo e grazie.
    Ho una fondo sopra una strada comunale e tra la strada e la mia proprietà è stato costruito in passato un muro di sostegno, ricadente interamente sulla proprietà pubblica, a circa 1,5 m dal mio confine. Attualmente il muro è pericolante e pende verso strada, a chi appartiene le opere di rifacimento?
    Di nuovo grazie, aspetto con ansia una tua risposta, dato che i vicini pretendono che il suddetto muro venga ripristinato interamente a mie spese.

    • Per Giovanni.
      Normalmente, se detto muro si trovasse a confine fra due proprietà private, il suo rifacimento, perlomeno della parte di muro a retta, spetterebbe al proprietario del terreno posto amonte.
      Leggi questo nostro articolo
      http://www.coffeenews.it/proprieta-esclusiva-di-un-muro-posto-fra-due-fondi-contigui-a-dislivello
      Poichè detto muro è stato costruito interamente sulla proprietà pubblica, non puoi intervenire senza la loro autorizazione.
      Ma detto muro, da quanto ci sembra di comprendere, fu costruito dall’ente proprietario della strada e del suddetto terreno.
      Per cui dovresti prendere contatto con il dirigente dell’ufficio tecnico strade di detto ente e richiedere il loro intervento.
      Restiamo alquanto perplessi sulla riuscita finale di tale richiesta, in quanto, dati i tempi di crisi che attraversiamo, le amministrazioni pubbliche si limitano a segnalare l’eventuale pericolo con una cartellonistica ad hoc, rimandando al domai l’esecuzione dei lavori.
      Amedeu e c.

  84. Amedeu ! Grazie per la Risposta. Cercherò di interpellare l’ufficio tecnico comunale.l

  85. Sono proprietaria di un terreno ortivo fronteggiante una strada comunale. Vorrei sapere a chi compete la manutenzione e riparazione del muro costruito lungo la strada comunale e che serve anche a sostegno del mio terreno.
    Saluti
    Anna Rita

  86. Salve vi ringrazio anticipatamente per la risposta mi padre aveva un lotto di terreno in collina decide di sbancare una parte per renderlo pianeggiante per poter edificare 1 casa di circa 70 metri e costruisce il muro x contenere la terra del limitante come giusto che sia dopo qualche tempo il limitante sbanca 3 metri del nostro livello fado crollate il muro di contenimento fatto da mio padre .ovviamente a sue spese si fa rifare il muro per contenere il terreno del mio lotto ee del fabbricato che esisteva solo la struttura in cemento armato. Otto anni fa decido di comprarmi io terreno con il fabbricato di mio padre nel frattempo il limitante vende il terreno ad un2 persona che dopo 2anni lo rivende ad 1 3 persona da 1 anno. premetto che già da 2 anni dicevo al 2 proprietario che avendo delle lesioni nella muratura della mia casacon vaste crepe di rifare il muro che vista d’occorre si vedeva che stava cedendo perche il muro non era stato fatto ad opera d’arte perche il muro alto poco più di 3 metri aveva una trave di circa 50 cm che non scendeva nel suo terreno nemmeno 20cm profondita sentito ciò il 2proprietario lo vende al primo acquirente.il quale io faccio quasi subito presente il problema è mi chiede del tempo gli do 1 anno tempo e ora mi dice che il muro sta crollando x colpa del Pesso del fabbricato vorrei sapere se il nuovo proprietario acquistando il terreno lo prende con i peggioramenti e difetti quindi tocca a lui il ripristino del muro fatto male dal primo proprietario

    • Per Francesco.
      Per darti una risposta accettabile, ti saremmo grati se ci rifai la domanda con frasi brevi e compiute.
      Adesso rischiamo di dirti una cosa per un’altra.
      Amedeu e c.

  87. Mio padre anni fa compra 1 l’otto di terreno in collina dopo 1 Po decide di sbancare 1 parte per renderlo in pianura costruisce abusivamente un fabbricato di 70 metri quadrati e crea il muri di contenimento con i confinanti a sue spese qualche tempo il confinate laterale sbanca a sua volta 3 metri al disotto di facendocrollare il muro che aveva fatto mio padre lo ricostruisce luicomettendo giusto che era . 8 anni fa compro io il lotto di mio padre ed allestiscono il fabbricato togliendo del altra terra per rendere il terreno in 3 elevazione con 3 piazzali che non scendo al di sotto del muro in questione anzi alleggerendo del Pessoa della terra che o tolto senza causare danni a niente e nessuno. Nello stesso tempo il proprietario confinante vende il terreno ad 1 seconda persona. Dopo un Po nel mio edificio si vedono delle crepe consistenti e dei cedimenti della stessa quindi chiamo dei tecnici per capire cosa stava succedendo a mie spese e si accorgono che il muro con il limitante alto 3 metri aveva una trave di 40 cm e sotterrato solo 20 cm nel terreno quindi troppo piccola e poco sotto terra lo dico al 2 proprietario lui prende tempo e lo vende a una 3 persona parente del primo proprietario appena lo so vado da lui a cui spiego il fatto come sopra descritto lui vuole del tempo do 1 anno di tempo ci vado e mi dice che spetta a me sistemare il muro e la casa la quale è la causa del cedimento premetto che gli avevo detto che io mi prendevo gli oneri della casa più davo 1 piccolo aiuto per il muro ripreso potete chiarirmi cosa devo fare premetto che la struttura di travi e pilastri e solaio c’era quindi il muro al inizio lo dovevano fare x contenere terra e fabbricato che dista 3 mtv dal confine aspetto risposta grazie

  88. o acquistato 3 anni fa un terreno con recinzione terrazzato il mio terreno e nella parte superiore ,con le piogge che ci sono state questo muro e crollato come mi devo comportare

  89. 8 ottobre 2013.

    o acquistato 3 anni fa un terreno con recinzione terrazzato il mio terreno e nella parte superiore ,con le piogge che ci sono state questo muro e crollato come mi devo comportare

  90. scusi se gli ri propongo la domanda o dimenticato di dirle che il confinante a scavato circa 80cm sotto il livello delle fondamente del muro a chi spetta risistemare il muro cordiali saluti

  91. Buongiorno,
    Ho un terreno collinare diviso da quello del mio vicino che ha un fondo più basso da una masiera esistente da sempre ( muro a secco misto alberi naturale).
    Il confine è proprio la masiera, le piante,alberi ecc…. che crescono nella masiera sono mie che sono sopra o del vicino che è sottostante?
    Grazie anticipatamente

  92. buongiorno, io ed il mio vicino abbiamo sempre avuto i giardini allo stesso livello, divisi da una rete a maglia sulla quale insistevano gli allori da entrambi le parti a dividere i due lotti (tutte le ville del comprensorio sono nate cosi); ho ovviamente i progetti, gli atti notarili con i livelli e le varie pendenze. Un giorno, il mio vicino, su tutto il perimetro di confine (circa 50 m) ha deciso di sbancare dalla sua parte a ridosso del confine, costruendo un muretto, a distanza di circa 45/50 cm di contenimento, del mio terreno (altrimenti sarebbe franato). Ovviamente ha reciso anche tutte le radici dei miei allori che arrivavano nel suo giardino. La mia domanda è: è possibille che si possa sbancare un giardino, a ridosso del vicino costruendo un muro di contenzione del mio giardino (anche se è nel suo lotto il muretto serve a contenere il mio giiardino) senza una autorizzazione ma , soprattutto senza la mia?è inutile dire che, successivamente, sulla rete ha pensato bene di piantare l’edera (vietata dal codice civile) che sta invadendo tutto il mio lotto.

    • Salve. Mi occorrerebbe un parere al volo, ma urgente perchè ho una riunione condominiale. Due fondi contigui in città su terreno pendente. Il fondo a valle crea uno sbancamento di 5 m. per costruire un fabbricato. Di conseguenza realizza a proprie spese il muro di sostegno per sostenere il fondo superiore. Questa è la regola. Però senza alcuna autorizzazione, abusivamente, o forse in buona fede, il muro viene costruito, non su proprietá del fondo inferiore, ma su proprietà del fondo superiore. Chi deve fare la manutenzione del muro? Grazie

      • Per Roberto.
        Una situazione alquanto difficile da risolvere.
        Se leggi questo nostro articolo, in particolare la parte finale con la seconda immagine
        coffeenews.it/proprieta-esclusiva-di-un-muro-posto-fra-due-fondi-contigui-a-dislivello
        ti renderai conto che vi sono casi nei quali colui che ha un fondo a livello inferiore può essere proprietario del muro che ha costruito nel suo terreno, e quindi deve effettuarne la manutenzione.
        Poi c’è il caso del muro sul confine, meglio spiegato nell’articolo dal quale ci hai scritto, e che prevede la manutenzione del muro a retta da parte del proprietario del fondo superiore.
        Adesso ci troviamo in una situazione nella quale il costruttore del fondo inferiore ha costruito il muro a retta interamente su terreno del fondo superiore.
        Non siamo riusciti a trovare un articolo o una spiegazione di codice civile che tratti di un tal caso.
        A nostro parere, sempre ammesso che il gioco valga la candela, il caso può essere sciolto solo da un giudice e quindi con una sentenza legale.
        Amedeu e c.

  93. Salve. Tra il mio fondo (sottostante) e quello del mio vicino (soprastante) c’è un dislivello di un paio di metri, dove non è mai esistito nessun tipo di muro di contenimento, in pietrame a secco, cls, ecc. A confine dei due fondi, c’è appunto il pendio di cui le parlavo.
    Col passare degli anni, visto che il mio vicino nell’aratura del proprio fondo soprastante non ha mai rispettato nessuna distanza, anzi con la motozappa ha sempre lavorato il terreno fino al ciglio superiore del pendio, mi sono ritrovato ad avere totalmente nella mia proprietà tale pendio, fino al punto da non riuscire più a passare col mio piccolo trattore tra il pendio ed il filare dei miei ulivi immediatamente adiacente al pendio stesso, per le lavorazioni di aratura del terreno. Inoltre, negli anni ho dovuto sempre provvedere io alla pulizia e al taglio dei rovi e cespugli che crescono su questo pendio, altrimenti non sarei più ruscito a lavorare il mio terreno (alle volte, visti i rovi e cespugli presenti, avevo addirittura difficoltà nella raccolta delle olive) adiacente il filare di ulivi al di sotto del pendio inq uestione.

    Ultimamente, senza utilizzare nessun tipo di macchina movimento terra, ma solo accostandomi col trattore al di sotto di questo pendio, sono riuscito (quasi) a fare in modo di livellare il terreno di mia proprietà, fino alla linea che divide la mia da quella del mio vicino e a risistemare la linea che divide le due proprietà. Adesso il mio vicino mi chiede di risistemare il terreno come era prima (quindi dovrei di nuovo avere io, nel terreno di mio proprietà, la base del triangolo immaginario del pendio visto in sezione).

    Mi chiedevo, visto che il pendio, serve ad assicurare al proprietario del fondo sovrastante che il suo terreno sia pianeggiante, e cmq a sostenere il proprio terreno, questo pendio dovrebbe insistere sulla propria proprietà e non sulla mia. O mi sbaglio? e dovrebbe inoltre spettare a lui la pulizia periodica di tale pendio? Nelle lavorazioni del porpio terreno, inoltre, per conservare la stabilità del pendio di cui le parlo, il proprietario del fondo sovrastante non è tenuto al rispetto di una certa distanza dal ciglio?

    Le ricordo inoltre che tutte le lavorazioni da me effettuate, non hanno alterato in alcun modo il profilo del terreno del mio vicino, e sono state effettuate esclusivamente nella mia proprietà, come ho potuto appurare effetuando le dovute misurazioni con l’aiuto del mio tecnico di fiducia. Gli interventi da me effettuati hanno solo e comunque accentuato la pendenza di tale pendio.

    Spero di essere stato chiaro. Grazie

    • Per Vincenzo.
      Purtroppo non si può applicare l’articolo 887 del codice civile…
      ” Art. 887.
      (Fondi a dislivello negli abitati).
      Se di due fondi posti negli abitati uno e’ superiore e l’altro inferiore, il proprietario del fondo superiore deve sopportare per intero le spese di costruzione e conservazione del muro dalle fondamenta all’altezza del proprio suolo, ed entrambi i proprietari devono contribuire per tutta la restante altezza.
      Il muro deve essere costruito per meta’ sul terreno del fondo inferiore e per meta’ sul terreno del fondo superiore”.
      ….in quanto trattasi di 2 terreni agricoli (E’ Così vero?) non posti negli abitati, per cui dovreste trovare una soluzione in accordo bonario tra vicini, evitando liti legali, che inevitabilmente vi porterebbero a spese ed a tempi lunghi.
      Amedeu e c.

  94. Salve, avrei bisogno di un chiarimento in merito alla questione del riparto di una indennità di servitù di passaggio, per una CTU. Si tratta di una strada privata di penetrazione ai lotti prevista da un Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica e già in parte realizzata. Per la particolare conformazione della strada, i lotti che essa attraversa possono essere considerati sia serviti che serventi tranne l’ultimo lotto, che è l’unico ad essere esclusivamente servito. Il quesito del giudice richiede di calcolare l’indennità dovuta da quest’ultimo. Il primo lotto, quello su strada pubblica, ha un secondo accesso posto sulla strada di penetrazione, pertanto credo debba essere considerata la relativa quota parte nella determinazione dell’indennità di servitù.
    Avendo determinato detto importo come la somma del valore di mercato dell’area occupata dalla strada, delle imposte capitalizzate, dei frutti pendenti, e del costo di realizzazione della porzione di strada realizzata, avrei bisogno di capire come effettuarne il relativo riparto.
    Una mia ipotesi è stata quella di ripartire l’indennità con il metodo del riparto diretto semplice utilizzato per le strade consortili, quindi in funzione della lunghezza di utilizzo. Successivamente la parte dovuta dal fondo servito l’ho ripartita tra i restanti lotti andando a considerare il valore di mercato dell’area e il costo di costruzione pro capite, essendo importi già spesi dai proprietari dei lotti serventi poichè trattasi di strada già realizzata.
    Gradirei avere una vs. opinione in merito a tale criterio di stima. Grazie

    • Per Annalisa.
      Ci devi scusare, ma una risposta al tuo quesito ci comporterebbe una gran perdita di tempo che purtroppo non abbiamo.
      Devi cercare qualche collega della tua zona che possa darti una mano nel chiarire il tutto.
      Amedeu e c.

  95. salve volevo qualche dritta per risolvere un contenzioso che ho con un vicino. Sono proprietario di una casa con circa 800 m di pertinenza. L’anno scorso chiamo il mio vicino per informarlo che avevo necessità di togliere dalla mia abitazione una parte del suo terreno che è in un terrazzamento superiore al mio. Siamo rimasti che io avrei pagato il muro e che tale muro doveva essere di 3,5 metri x15 metri di lunghezza. Dopo aver fatto lo sbancamento il mio vicino pretende che il muro sia di 5 metri d’altezza punto più alto del suo terreno scosceso. Tale terreno è scosceso e la parte più bassa é meno alta di 3 metri. Da premettere che il suo terreno sarebbe stato spianato a mie spese.
    Adesso vorrei sapere se posso obbligare il mio vicino a fare sto muro o in alternativa a partecipare a metà sulla spesa del muro.
    Faccio presente che da un controllo al catasto non risulta che questo mio vicino sia proprietario di questo terreno ma mi è stato anche detto che gli archivi non sono aggiornati.
    Grazie x l’eventuale risposta.
    Distinti saluti

    • Per Giuseppe.
      Per le proprietà, il catasto non è probatorio, per cui bisogna affidarsi solo al contenuto di un contratto.
      Relativamente al muro di contenimento che intendi fare, sicuramente avrai incaricato un tecnico professionista, per la presentazione del progetto, per i calcoli e per la direzione dei lavori.
      In base agli elaborati tecnici del tecnico, ne sarà uscito un progetto completo di sezione, piante e prospetti.
      L’andamento del muro sarà stato sicuramente previsto seguendo l’andamento delle curve di livello.
      Detto ciò, parla con il tuo tecnico e dopo aver chiarito quanto sopra, provate a spiegare al vicino la soluzione da voi ricercata.
      Può darsi anche che costui abbia le sue ragioni ed in quella sede troverete un giusto accordo.
      Amedeu e c.

  96. Gentilissimo Sig amedeu, ho una abitazione “in posizione dominante” rispetto al sottostante terreno agricolo, delimitato a confine da una scarpata, mediamente alta circa 2 metri. Il proprietario della terra a confine sostiene che la scarpata è tutta sua, punto e basta, nonostante sia Io a fare l’annuale manutenzione di sfalcio di erba, di rovi e di piante infestanti (leggendo qui non sembra che sia realmente “tutta sua”, o mi sbaglio?). Gli ho ripetutamente, ormai da circa trenta anni, chiesto anche di vendermela: Niente da fare!
    Ora la situazione mi sta preoccupando maggiormente e vorrei assolutamente porvi rimedio con un muro di contenimento in calcestruzzo, o altro sistema del tipo cassoni cementizi a gradoni… Essendo impossibile parlare civilmente con il confinante dall’ultimo “scontro verbale” intercorso, un signore che non sente ragioni, Lei cosa mi consiglia di fare, in modo che la mia prima e unica abitazione, non vada incontro a problemi di stabilità, essendo l’angolo di casa a metri 5,10 dalla scarpata? Debbo forse rivolgermi ad un legale per indure alla ragione il confinante, facendo sì che io possa finalmente costruire questo benedetto muro di contenimento? Non so davvero proprio come procedere, gradirei Sig amedeu un suo competente, prezioso consiglio – Ringraziandola della professionalità, nonché della pazienza, un cordiale saluto, Giampiero

    • Per Giampietro.
      Il primo consiglio, quando si incontrano vicini di tal genere, è quello di agire con cautela ma fermezza facendo così comprendere le proprie ragioni.
      Vale la pena di parlarci amichevolmente, anche se comprendiamo che è difficile, per fargli comprendere i problemi di stabilità della tua casa.
      Non sarebbe però male avere il giudizio di un tecnico professionista della tua zona (Geologo), che esegua un sopralluogo e stili una relazione firmata circa la reale situazione idrogeologica del terreno.
      Con una copia della stessa cercare, poi, di parlare con il vicino.
      Se costui non sente ragioni, avvisarlo, sempre bonariamente, che sei costretto a rivolgerti da un legale.
      Se pulisci ed esegui la manutenzione della scarpata come tu fossi il proprietario, pubblicamente, continuamente e pacificamente da più di 20 anni, l’avvocato potrebbe cercare di regolarizzare l’usucapione a tuo beneficio.
      Altrimenti interverrà, prima con lettera, cercando di risolvere la tua questione.
      Amedeu e c.

  97. egr. amedeu,
    è la seconda volta che la disturbo.
    Qst volta vorrei chiederle come agire nella seguente situazione, ho una veranda che si trova sotto una c.d. terrazza collinare, tra il mio fondo e qll superiore ci sono circa 10 mt d’altezza. c’è il muro condominiale alla fine della mia proprietà, al di sopra del quale vi è terreno compattato ma senza un muro che lo freni, al di sopra di questo terreno si eleva un muro divisorio. Sia il terreno che il muro divisorio sono di proprietà della medesima persona. Ho chiamato un tecnico per sincerarmi della situazione e come presumevo mi ha detto che il muro divisorio è da considerare pericolante. Ho contattato il proprietario/coninante e mi ha risposto che non intende effettuare alcun lavoro dato che la situazione de quo si è venuta a creare quando il costruttore di casa mia ha eliminato una seconda terrazza esistente al tempo dei lavori, per cosruire il muro condominiale. Riassumendo la situazione è muro condominiale, terreno, muro di confine; il tutto sviluppato verticalmente. Domanda: cito in giudizio il condominio, il vicino o entrambi?

    • Per Antonio.
      Prima di citare in giudizio qualcuno, devi accertarti di quanto afferma il vicino, e cioè che il costruttore non abbia “Scalzato” detto muro asportando dal piede una fetta di terreno.
      Comunque, poichè dici che è pericolante, la prima cosa da fare è quella di fare redigere una relazione scritta dal tuo tecnico e portarla in Comune dal Dirigente dell’ufficio tecnico.
      Trattasi probabilmente di una questione privata regolata dal diritto privato, per cui il Comune non dovrebbe entrarci in merito.
      Ma se effettivamente esiste il pericolo immediato che dici, il dirigente comunale dovrebbe far controllare tale situazione.
      Nel caso di diniego chiedi l’intervento del Comando dei Vigili del Fuoco e poi recarti da un tuo legale il quale provvederà a sollecitare il vicino
      Amedeu e c..

  98. Buongiorno, sono proprietario di un terreno a dislivello nella parte superiore. Il muro di cinta alto circa tre metri è in pietra. Appoggiato a questo muro nella parte inferiore fino alla sua altezza c’è un fabbricato in muratura del proprietario del fondo inferiore. Egli lamenta che le pietre del muro di cinta ” spingono il muro del suo fabbricato danneggiandolo. Vi chiedo chi deve fare la manutenzione del muro in pietra posto che sia : 1. di mia proprietà e 2. di proprieta comune.
    Ringrazio

  99. Buongiorno, le pongo un quesito.
    Fabbricato (A) realizzato su un pendio confinante con un terreno in comproprietà sia di A che di B al 50%.
    A deve realizzare un muro di protezione adiacente alla propria abitazione in quanto la muratura è stata realizzata pessimamente 30 anni fa. La soluzione di un tecnico è stata individuata nella realizzazione di un muro di contenimento adiacente al vecchio muro facente parte dell’abitazione.
    B non accetta la soluzione ma richiede, nell’ipotesi di realizzazione del muro, l’intera proprietà del terreno in comproprietà.
    Questo è corretto?

    • Per Marco.
      Se i due lotti di terreno, come ci sembra di comprendere sono posti su di un terreno in pendenza e su due diversi dislivelli, ne consegue che la suddivisione delle spese dei muri di confine avverrà come meglio spiegato nell’articolo dal quale ci scrivi e che ti invitiamo a leggere attentamente.
      Amedeu e c.

  100. Buona sera il mio quesito è questo:il mio vicino ha un viale dietro la mia abitazione posta sul fondo inferiore di 2’5 m circa.A i lati del viale ha lasciato circa 2.5 m in larghezza e 15 -16 m in lunghezza di terreno recintato con muretti alti 70 cm piu o meno, -a forma fioriera-, dove a piantato alberi e ortaggi. Nonostante la guaina ho delle infiltrazioni d acqua e umidità in effetti l acqua non fuoriesce, 10 anni fa il suo cancello ha ceduto per una voragine creatisi sotto il terreno confinante con la strada pubblica ,risistemato il tutto, abusivamente hanno poggiato la trave di collegamento sulla mia, un paio di mesi fa il problema si è ripresentato, la voragine si è aperta sotto il mio muro in confine, e si è lesionato tanto che per paura di crollo lo abbiamo abbattuto e cercato in accordo la causa, non trovata . Forse causa piogge o sua fognatura nessuno sa dirlo neppure il geologo che dai rilievi fatti dice che il terreno e molle fino a 17 18 m.ora stiamo ripristinando il buco e io con l’occasione ho chiesto di togliere il terreno dietro casa.Ha risposto che non se ne parla perche gli rovino l’estetica della casa. Oggi ha piovuto tantissimo e non immagini l’acqua che è scesa in quel buco dove abbiamo messo solo pietrisco in attesa di coprire, perche il suo viale l’ ha in salita. C’è un articolo che mi permette di fargli togliere quel terreno da quelle grandi vasche?

    • Per Anna.
      La tua spiegazione è laboriosa, ma poco chiara per noi.
      Dovremmo eseguire un sopralluogo per verificare la situazione e, purtroppo, non possiamo.
      Devi chiamare un buon tecnico professionista (Ingegnere) che sappia trovarti il motivo di quanto sta avvenendo.
      Amedeu e c.

  101. Ciao Amedeu,
    sono proprietario di una casetta monofamiliare di due piani che confina con il giardino del vicino sottostante.
    L’edificio è nel centro storico e risale ai primi del ‘500.
    Il muro perimetrale della mia casa è a confine con la proprietà del vicino e si eleva rispetto al suo giardino di circa 7metri.
    Sulla copertura della mia casa, sul latro che prospetta sul giardino del vicino, vi è un terrazzo piano,ed attualmente ha un muretto di parapetto d circa 80.cm ed una piccola ringhiera di altri 20 cm. in ferro.
    La mia intenzione sarebbe quella di innalzare la quota di calpestio del terrazzo di circa 60 cm. e di innalzare conseguentemente la ringhiera di circa 1,20 m, senza costruire opere in muratura ma solo sostituendo la attuale che risulta fatiscente con una nuova.
    Ad oggi io già godo di una veduta diretta sul giardino del vicino (che ripeto si trova a circa 7,00 m al di sotto dell’estradosso del parapetto del mio terrazzo);
    Innalzando la quota di calpestio del mio terrazzo incrementerei leggermente l’angolo di visuale sul giardino del vicino.
    Vorrei sapere se è necessario il consenso del vicino o posso innalzare la ringhiera senza andare in contro a nessuna infrazione del c.c.
    Specifico, che per quanto ho letto e capito, la distanza minima di 1.50m. dal fondo del vicino, ad oggi non è rispettata, ma la situazione è tale da tempo immemore (dimostrabile con planimetria storica catastale del’39).
    L’innalzamento della nuova ringhiera dunque, seppur costruita exnovo senza rispettare i 1,50 cm. dal filo del confine, non comporterebbe che una lieve modifica all’angolo di visuale sul suo giardino.
    Grazie per i suggerimenti

    • Per Guglielmo.
      Una situazione abbastanza unica.
      Alzare una ringhiera portandola a mt 1,20 in luogo dei 20 esistenti, non ti dovrebbe comportare alcuna difficoltà.
      Diverso è il rialzamento del piano di calpestio della terrazza, in quanto trattasi di un’opera edile, anche se di minore importanza, che andrebbe autorizzata dal comune.
      Non crediamo che gli uffici comunali ti accetterebbero una comunicazione di Edilizia Libera (CIL), optando, probabilmente per una SCIA.
      L’autorizzazione del vicino, in quel momento non ti servirebbe, in quanto il Comune rilascia le autorizzazioni “Fatti salvi i diritti dei terzi”.
      Piuttosto un atto depositato in comune costituisce sempre una prova per il vicino, in caso di una lite e di un eventuale richiesta di ripristino per sopravvenuto atto di emulazione.
      http://www.coffeenews.it/cosa-sono-gli-atti-di-emulazione
      Amedeu e c.

      • Grazie Amedeu,
        per quanto riguarda la soprelevazione del terrazzo ovviamente presenterò una scia per manutenzione straordinaria, che già ho discusso con i tecnici del comune.
        Sono loro che però mi hanno consigliato di informarmi sull’aspetto civilistico delle vedute e delle distanze.
        Il problema che solleva il vicino riguarda la ringhiera, sostenendo che, essendo il muro già alto 7,00m un altro elemento di 1 m lo renderebbe ancora più incombente (non considera che la mia intenzione è quella di mettervi delle piante e dei rampicanti che invece lo alleggerirebbero).
        Lui vorrebbe che io mettessi la ringhiera all’interno del mio terrazzo di circa 1 metro (cosa assolutamente impossibile da fare per motivi di spazio e quote).
        Specifico inoltre che il muro ha caratteristiche piuttosto anomale perchè assolve le seguenti funzioni:
        1 è muro di separazione tra il suo giardino e mia proprietà,
        2 è esso stesso muro perimetrale della mia abitazione
        3 è muro di contenimento del terrapieno sia del suo giardino, sia, proseguendo dei giardini di altri vicini

        Da quanto ho capito credo che esso si configuri quindi come “muro di contenimento” più che muro di cinta..giusto per darti tutti gli elementi necessari.
        Lasciando stare il discorso del terrazzo che discuterò con il Comune, l’innalzamento della ringhiera posso farlo seza consenso?hai una qualche sentenza di cassazione di riferimento da indicarmi?
        Grazie mille

  102. Buonasera,

    io sono nela situazione A e il muro di cinta del mio vicino B è completamente sulla sua proprietà;

    spiego la storia: circa 40 anni fa, A e B erano allo stesso livello ed è stato costruito il muro di cinta (altezza 50 cm, lunghezza 30 m) come divisorio tra due suoli agricoli, interamente pagato e sulla proprietà di B.

    Circa 25 anni fa, entrambe le proprietà sono state adibite ad uso fabbricabile e sono state costruite due case; la situazione è passata come in figura (A sotto e B sopra); lo scavo in A però è andato ben oltre i 50 cm di profondità (rispettando i 5 m dal confine) e il muro di cinta risulta sostenuto da un briciolo di terra, lasciato a puntellare il muro di cinta di B lungo tutti i 30 m di lunghezza.

    Vista la necessità di asfaltare completamente la strada, vorremo togliere la terra rimanente lungo tutti i 30 m di lunghezza, con il rischio però di cedimento dell’intero muro di cinta (che presenta comunque alcune crepe dovute al movimento negli anni del terreno B); la soluzione sarebbe di costruire un muro di cinta parallelo sulla proprietà A, alla modica cifra di qualche migliaio di euro!

    Chi deve sborsare i soldi? Secondo gli articoli citati, B dovrebbe accollarsi la spesa di manutenzione….

    Il fatto di aver scavato ad un profondità maggiore del muro di cinta, comporta l’annullamento degli articoli in oggetto?

    Chiedo gentilmente come comportarmi, visto che B dice che se il muro di cinta cede chiederà a me i danni e la sua ricostruzione.

    (B ha inoltre di recente svolto lavori di posa dei tubi di gas metano proprio in prossimità del suo muro di cinta, con probabilità di aumento dell’instabilità del muro stesso.).

    Grazie mille in anticipo per la disponibilità e la cortesia

    • Per Anto.
      Riteniamo che abbia ragione il tuo vicino del fondo soprastante.
      Questo, in quanto è stato il proprietario di A a scavare per realizzare la sua casa, creando così una situazione pericolosa per la stabilità del muro di cinta.
      E’ un caso inverso rispetto a quello citato nel nostro articolo.
      A nostro parere dovresti cercare un accordo per ristabilire la staticità di detto muro, magari creandoci a ridosso, nella parte bassa un cordolo armato di sostegno.
      Sono comunque lavori che vanno ben valutati sul posto e per tale motivo ti serve l’intervento di un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  103. Buona sera, grazie anticipatamente.
    Sul fondo ‘x’ , inizialmente complanare col fondo ‘y’, e separati da un vecchio muretto, sono stati realizzati box , previo sbancamento e giusta autorizzazione comunale: con ripristino delle vecchie quote tra i due fondi. Dopo 6/7 anni ,lungo la parete di un dei box ( di mia proprietà’ – che ho comprato direttamente dal costruttore e limitrofa al fondo ‘y’), si sono verificate grosse macchie derivanti dalle infiltrazioni provenienti dal terreno incolto del fondo ‘y’.
    La domanda è questa posso chiedere risarcimento danni alla parete del mio box, anche se loro sostengono che i box sono stati costruiti successivamente?
    Grazie.

    • Per Alessio.
      Situazione di non facile risoluzione.
      Se i box sono stati costruiti successivamente previo sbancamento e magari riporto del terreno, potrebbero non essere stati presi tutti gli accorgimenti necessari a tutelare le murature dall’umidità.
      Una eventuale lite per vie legali, tra confinanti, in questi casi, diventa lunga e onerosa e con un esito difficilmente prevedibile.
      Fai eseguire un sopralluogo da un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  104. Salve,
    mia madre ha un terreno agricolo che in parte è sottostante un altro terreno agricolo ed in parte è sovrastante lo stesso (se immaginiamo una lettera C, il terreno del vicino è interamente all’interno). Visto che il terreno di mia madre ha una pendenza omogenea, suppongo che nel corso degli ultimi decenni i diversi proprietari abbiano “appianato” questo loro terreno.
    L’ultimo proprietario ha recintato tutto il confine con paletti e rete metallica nella parte sopraelevata del confine e, quindi, ritengo, in parte sul suo terreno (nella parte inferiore della C) ed in parte sul terreno di mia madre (nella parte superiore della C).
    E’ corretto ritenere che mia madre non ha avuto da ciò un danno economico? E se mi sbaglio, è esso da ritenersi talmente minimo che non è il caso di entrare in lite con il vicino?
    Ciò premesso, dovendo togliere dal terreno di mia madre le pietre che, per la loro dimensione, ostacolano l’aratura dello stesso, pensavo di raccoglierle in modo da ricoprire la pendenza del terreno sottostante la recinzione (nella parte inferiore della C che ha un dislivello che va da oltre 2 metri a zero) in modo da ridurre la crescita dell’erba (che è fastidiosa da tagliare vista l’altezza del dislivello) e, quindi, ridurre il rischio del propagarsi di eventuali incendi provenienti dalla strada.
    E’ corretto ritenere che questa spesa sarà interamente a carico di mia madre e che il vicino nulla abbia a dover ridire?
    Oltre a collocare le pietre in modo tale che non crollino, è da prestare attenzione a qualche norma particolare?
    Grazie per l’attenzione.
    Vincenzo

    • Per Vincenzo.
      Si tratta di lavori di minima entità, ma che possono produrre variazioni idrogeologiche che possono portare stillicidi e altri inconvenienti ai vicini.
      Per cui ti consigliamo di fare eseguire un sopralluogo da un geometra professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  105. Salve,
    altro quesito. Nella zona periferica del paese c’è una collina dove ci sono diverse case, villette, ville monofamiliari con attorno terreni di varie dimensioni.
    Anche in questo caso, se da un lato si è sovrastanti, dall’altro si è sottostanti.
    Il vicino sovrastante ha piantato alcuni decenni or sono dei pini a ridosso del muro di contenimento alto circa 4 metri. Adesso gli alberi si sono fatti alti oltre 15 metri e si teme che possano sradicarsi, o rompersi, e crollare sopra il tetto della sottostante abitazione di mio suocero.
    Non immaginando altra forma di messa in sicurezza, è lecito chiederne l’abbattimento? Se si, qual’è la normativa di riferimento?
    Grazie per l’attenzione.
    Vincenzo

    • Per Vincenzo.
      Secondo la salvaguardia della incolumità pubblica e privata.
      Devi metterti in contatto con il Corpo Forestale Provinciale e che adesso dovrebbe avere un’altra dislocazione (Forse presso il Comando Vigili del Fuoco secondo la nuova legge).
      Sollecita un sopralluogo, facendo presente il timore che hai per tali alberature.
      Chiedi quale può essere il sistema per ovviare a tale inconveniente.
      Purtroppo per gli alberi non ne esisterà uno diverso dall’abbattimento.
      Eventualmente, una volta individuato l’ufficio referente (A causa degli ultimi stravolgimenti di legge), chiedi il sopralluogo tramite una lettera raccomandata AR, chiedendo, nel contempo, una risposta tramite stesso mezzo.
      Con tale risposta puoi pretendere (Sperando che non ti serva un legale), l’abbattimento degli alberi da parte del vicino.
      Amedeu e c.

  106. Buongiorno,

    Se il confine tra le due proprietà (sopra vi è un giardino, sotto un camminatoio di accesso ad alcune abitazioni) è assolutamente incerto, in quanto il muro non è in alcun modo riportato sulle mappe catastali, come si può determinare a chi competono le spese di manutenzione del muro?
    Grazie, cordiali saluti

    • Per Diego.
      La tua spiegazione non è assolutamente chiara.
      Comunque, la prima cosa che dovete fare è quella di stabilire esattamente dove passa la linea di confine e se tale muro si trova a cavallo della stessa oppure è tutto dalla parte di una proprietà.
      Perciò, per stabilirlo ti serve l’intervento di un geometra professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  107. Per Sely.
    Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
    Grazie.
    Amedeu e c.

  108. Salve, mio padre ha acquistato un lembo di terreno, una striscia (come la vuole chiamare) accanto alla sua vecchia casa da ristrutturare. Questo lembo era di proprietà dei vicini che gliel’hanno ceduto dietro compenso. Nel contratto si dice che mio padre avrebbe dovuto ergere un muro divisorio entro un anno dall’acquisto, per separare i due fondi, il suo e quello dei vicini. Mio padre questo muro tarda a costruirlo, i vicini però non se ne sono fin adesso lamentati. Sono passati 5 anni. Ora, è possibile che i vicini possano un giorno impedirci di costruirlo, dato che non l’abbiamo fatto subito questo muro? O che addirittura si riprendano il lembo che ci hanno concesso? O che ci chiedano soldi per non averlo costruito entro un anno? Scusi le tante domande ma sto immaginando tutti i possibili scenari

    • Per Sely.
      Un consiglio che ti diamo, è quello di rispettare il contenuto del contratto, in quanto i vicini potrebbero chiamarvi in causa ed hanno ancora 15 anni di tempo per farlo (Prescrizione ventennale, tra l’altro mai certa se applicata in sede di causa civile).
      Eventualmente optate per un piccolo muro e recinzione del tipo economico.
      Questo, a condizione che sul contratto non sia specificato anche il tipo di recinzione da effettuare.
      Amedeu e c.

  109. Salve. Sono proprietaria di un terreno su cui sto costruendo un immobile. Per ricavare il garage interrato ho innalzato il livello di campagna di circa 130 cm nel rispetto del PRG. A confine con il mio lotto vi è altro lotto in fase di edificazione che manterrà l’originario piano di campagna. A confine tra questi 2 fondi posti a dislivello (il mio è più in alto) dovremmo costruire un muro divisorio. Il mio vicino, però, vuole un muretto non più alto di 50 cm ma per me tale altezza non è sufficiente per contenente il terrapieno creato artificialmente per ricavare il garage. Il mio vicino propone di pagare a metà il muretto siano all’altezza di 50 cm (che è quanto lui desidera) e la maggiore altezza compresa la rete resterebbe interamente a mio carico. Secondo lei questa soluzione è fattibile? Sto cercando di trovare una soluzione bonaria perché, da sentenze rintracciate su internet, il mio terrapieno artificiale rappresenterebbe un muro di fabbrica e come tale sottoposto alle norme sulle distanze tra costruzioni (che io non potrei rispettare). Spero di essere stata abbastanza chiara. Attendo un suo cortese e celere riscontro. Grazie.

    • Per Lilli.
      Poichè il piano di campagna del terreno è stato modificato a causa di un tuo preliminare intervento, potresti trovarti nella situazione meglio rappresentata nella figura 3 di cui al presente articolo
      http://www.coffeenews.it/proprieta-esclusiva-di-un-muro-posto-fra-due-fondi-contigui-a-dislivello
      Il muro di sostegno, in effetti serve solo per reggere la spinta del tuo terreno.
      Puoi erigerlo completamente nella tua proprietà, ed allora dovresti sobbarcarti dell’intera spesa della sua realizzazione.
      Qualora, invece , d’accordo con il confinante tale muro venga eretto a cavallo del confine, le spese andrebbero ripartite come stabilito dall’articolo 887 del codice civile
      http://www.coffeenews.it/fondi-contigui-posti-a-dislivello
      In questi casi sono da evitarsi le controversie e cercare di trovare un accordo bonario tra confinanti, in quanto una eventuale lite potrebbe finire per via giudiziaria con l’intervento di legali di parte, e l’esito delle sentenze non è mai prevedibile.
      Amedeu e c.

  110. salve,grazie in anticipo per la tua risposta.Durante la ristrutturazione della bifamiliare dei nostri genitori,io e mia sorella ci siamo accorti che lo scolo dell’acqua piovana del vicino viene tutta dalla nostra parte,premetto che le villette sono in pendenza e la nostra e nella parte alta,l’ architetto che sta svolgendo i lavori ci ha detto che non possiamo chiudere con il cemento lo scolo dell’acqua ,perché il vicino potrebbe allagarsi ma in questo modo le perdite dell’acqua ci stanno creando non pochi problemi di umidità e muffa.Ce un modo per risolvere il problema?
    Chiedo scusa ,spero di essere stata chiara ma di questa ristrutturazione non ne posso più,e la terza o quarta volta che chiedo un tuo parere per i problemi che si sono presentati.GRAZIE

  111. Buongiorno,avrei un quesito da esporle e ringrazio anticipatamente per la cortese risposta:tra la mia abitazione e quella prima della mia sussiste un terreno,questo terreno,tra gli anni ’80/’85 fu delimitato da muri di recinzioni sia da parte mia che da parte del proprietario dell’abitazione prima della mia e premetto che il proprietario di detto terreno o chi per esso(sconosciuto all’epoca)non si è mai fatto vivo;per la mia recinzione,vista la natura del terreno,ho dovuto realizzare per metà della sua lunghezza(circa 25 metri)un muro di contenimento alto circa 3 metri e per l’altra metà circa 1 metro,tutto a mie spese.Verso gli anni ’94/’96 il proprietario dell’abitazione prima della mia è riuscito a rintracciare il proprietario del terreno acquistandolo per lo stato in cui si trovava e solo nel 2014,a seguito di piccole discussioni mi fa notare che la mia recinzione ricade nel suo terreno di circa un metro chiedendomi di ripristinare lo stato dei confini.Alla luce di quanto esposto,considerando che dalla costruzione del mio muro sono trascorsi circa 35 anni e che mai nessuno abbia avanzato pretese e che comunque l’attuale proprietario a seguito della sua comunicazione verbale non ha dato seguito ad altre comunicazione ed è comunque tutt’ora tutto da verificare delle sue affermazioni,chiedo quali potrebbero essere le mie conseguenze se dovesse risultare vero quanto lui asserisce,grazie e saluto cordialmente

    • Per Gianni.
      Se puoi dimostrare che sono trascorsi più di 20 anni dalla costruzione del muro, potrai avanzare la richiesta al giudice di rendere effettiva l’usucapione ventennale.
      Naturalmente ti servirà l’intervento di un legale.
      Amedeu e c.

  112. Scusatemi, mi sono iscritta, ho visto che è sparita la mia richiesta a codesto forum, ho fatto bene ?
    Posto nuovamente la mia richiesta Grazie

    Gentile forum
    Pongo il mio problema
    Abbiamo comperato in periferia di Roma una casa che si affacciava su un sottostante terreno incolto in dislivello .Tale terreno era intercluso tra la strada sottostante e 3 altre abitazioni compresa la mia. Tra la strada sottostante e la mia casa ci sono circa 10 metri.
    La parte della nostra costruzione che affacciava sul terreno quindi è composta dal fronte casa, dal giardinetto fornito di muretto basso circa 15 cm con rete metallica( tutto alto in totale 1,50 metri) che separa dal terreno incolto in dislivello e poi dal muro perimetrale contenitivo della casa che affaccia sul terrapieno incolto alto circa 4 metri che insiste sul terrapieno predetto.( noi abbiamo l’ingresso dalla strada soprastante)
    Recentemente il proprietario ha costruito in tale terreno sottostante una villetta sbancando tutto per portarlo a livello strada – circa 10 metri quindi – ed ha costruito grossi pilastri di cemento armato per reggere tutta la nostra casa; la casa di circa due piani a lavori finiti arriva a circa 4 metri sotto la nostra.
    Oltre alla casa che mi sembra distante in modo regolare dalla nostra, ha costruito una grande tettoria di copertura al suo terrazzo sottostante al nostro giardinetto addossandola completamente al muro di confine sotto di noi.
    Quella parte di circa 4 metri che è il nostro perimetro di casa e che non è stato toccato dallo sbancamento ovviamente l’ha rivestito tutto con mattoncini senza chiedere alcun permesso.
    Dalla mia rete vedo sotto una grande tettoria dalla quale fuoriesce una canna fumaria mattonata che percorre tutta la tettoria e va fino al colmo del suo tetto che comunque è sempre sotto le nostre finestre di cucina e camera da letto.
    Inoltre recentemente ho trovato sulla parte esterna del nostro muretto di 15 cm – inchiodato per tutta la lunghezza del muretto – un tubo bianco che porta corrente a certe lampade di sicurezza per illuminare la sua casa ,insomma sul nostro muretto.
    Domanda : di chi è il muro di contenimento della nostra casa alto 4 metri che ha rivestito di mattoni?
    Di chi è il muretto con rete metallica della nostra casa che ha usato per far correre un tubo con fili elettrici inchiodandolo al nostro muretto ?
    Poteva costruire addosso al nostro muro di contenimento alto 4 metri e rivestendolo per di più con mattoni?
    Poteva mettere un filo elettrico ( per me pericoloso) sopra il nostro muretto?
    Poteva costruire una canna fumaria sotto le finestre della nostra casa ?
    Scusate delle tante domande ma sono un po’ disperata.
    Grazie se mi rispondete

    • Per margherita.
      La domanda che ci aspettavamo tu ci facessi dopo la tua lunga lettera era questa: dato lo sbancamento e le opere di sostegno che il vicino ha eseguito, si sono manifestate alla mia casa delle lesioni. Cosa devo fare?
      Invece no,; vuol dire che si è trattata di una ditta che ha lavorato eccezionalmente bene.
      Per il resto, poichè le problematiche che ci poni possono essere sciolte solo con l’intervento di un tecnico professionista che esegua un sopralluogo (Cosa che purtroppo noi non possiamo fare) e si accerti di tutto, lesioni comprese, ti suggeriamo di contattarne uno nella tua provincia.
      Amedeu e c.

      • Ho postato la mia risposta ma non è apparsa !!

        Caro Amedeu
        perché dovevo dirti di lesioni se ho postato sull’argomento “Fondi contigui a dislivello “?
        Forse non ti aspettavi la serie di domande che ho fatto sull’argomento!
        Mi sembravano inerenti l’argomento stesso; difatti avete risposto a tutti coloro che ponevano argomenti simili, meno che a me.
        Sono rammaricata, potevi aiutarmi e non l’hai voluto fare.
        Prendo atto, mi sono permessa perché siete voi che avete invitato a porre quesiti altrimenti non avrei disturbato e mi sarei risparmiata un’amarezza

        • Per Margherita.
          Forse hai frainteso la nostra risposta che voleva essere un suggerimento.
          La nostra era una perplessità manifestata come tecnici di fronte ad un confinante che effettua lavori di tale mole che potrebbero essere veramente dannosi per la stabilità della tua casa.
          Il resto ci sono sembrate inezie di fronte a tale problematica, per la quale ti abbiamo suggerito, e lo ripetiamo, di far vedere oculatamente la tua casa da un tecnico professionista esperto, che potrebbe riscontrare movimenti o danni all’edificio e per i quali potrebbero occorrere lavori di notevole entità e spesa.
          Amedeu e c.

          • Scusami,ok non ci eravamo capiti
            Mi puoi suggerire un tecnico professionista bravissimo qui a Roma?
            Ti ringrazio molto

          • Per Margherita.
            Purtroppo non ne conosciamo a Roma.
            Devi affidarti al consiglio di qualche amico o parente.
            Amedeu e c.

  113. ok
    proverò a cercare
    grazie e buona lavoro

  114. Caro Amadeu,
    ho un terreno a corte di una abitazione catastata e in regola confinante con un terreno agricolo in parte in dislivello con il mio (il mio terreno è sovrastante). Tra i terreni non vi è alcun muro di recinzione e in corrispondenza del dislivello vi è un muro di contenimento di circa 1 metro. Il confinante sostiene che il muro sia di suo possesso mentre io sostengo che, in quanto a contenimento del mio terreno, il muro sia di mia proprietà. Dalle piantine catastali è difficile interpretare in quanto piantine di zone agricole. Ho proposto di costruire a spese mie un muro di cinta di 1.5 m sul muro di contenimento esistente (parte in dislivello) e continuarlo per la parte non a dislivello. Il confinante vuole che faccia un muro più basso o una semplice rete metallica da costruire nella mia proprietà a ridosso del confine. Avendo fatto richiesta di DIA ufficiale, posso costruire senza il suo accordo? a cosa vado incontro?.
    Grazie

    • Per Alessio.
      Per prima cosa devi accertarti di dove passa la linea di confine e quindi di chi è proprietario il muro.
      E’ pur vero che le planimetrie catastali sono in scala 1:2000 (1 cm = 2.000 cm = 2 mt.)ma un tecnico (Anche geometra) provvisto di idoneo apparecchio tacheometro, appoggiandosi a dei punti fissi può posizionarti la linea di confine con un errore quasi inesistente.
      Se il muro rimarrà dalla tua parta di proprietà, potrai sopraelevarlo, ma dovrai accertarti, prima, che le condizioni statiche siano ottime.
      Se rimane a cavallo del confine dovrai trovare un accordo con il confinante come scritto nell’articolo dal quale ci hai scritto.
      Se rimane dalla parte del tuo vicino, devi chiedergli l’autorizzazione, e al limite se te la nega, puoi provvedere a erigere un muro di cinta dalla tua parte, controllando sempre la stabilità del muro a retta non tuo.
      Amedeu e c.

  115. Salve,da proprietario di fondo(agricolo)superiore ho l’obbligo di costruire e conservare il muro di contenimento ex art 887c.c. Però il proprietario del fondo inferiore vorrebbe installare su di esso rete metallica per la quale le spese saranno a carico di entrambi.La domanda è:posso oppormi alla sua installazione o sono obbligato?Può il vicino egualmente procedere alla sua installazione senza il mio consenso?

    • Per Giuseppe.
      Sicuramente per il tuo caso vi saranno delle sentenze, che però dovresti ricercare.
      L’articolo 887 e successivo parla della sopraelevazione di un muro e puoi controllarne la prassi leggendo il nostro articolo.
      Per una recinzione, riteniamo che si debba seguire la stessa linea e che se il vicino vuole realizzare la recinzione può farlo a spese proprie, però la stessa rimane di sua unica proprietà.
      Se in futuro lo desideri puoi diventarne comproprietario pagandone metà del costo di realizzazione.
      Amedeu e c.

  116. Ho un fondo posto sotto altro fondo è separato da muro a secco antichissimo. Probabilmente per la vecchiaia il muro rilascia di tanto in tanto dei piccoli massi che scendono a valle. Uno è arrivato sulla porta di una casa sottostante, priva di riparo o recinzione è costruita di recente, dopo aver attraversato la mia proprietà. La comunità montana prima e poi ora la proprietaria della casa attraverso un avvocato, chiede danni e mi obbliga ad intervenire. Devo rispondere dei danni? Non potrei essere pure io un danneggiato dal muro pericolante, che invade il mio terreno con sassi? Che fare? Grazie

    • Per Walter.
      Come avrai letto nell’articolo dal quale ci hai scritto, il proprietario del muro a retta è quello a monte; questo salvo diversi accordi o servitù indicate sugli eventuali contratti di compravendita.
      Amedeu e c.

  117. salve amedeu.
    ho una domanda : devo isolare una muratura controterra. il terreno esterno però è di proprietà del mio vicino.
    esiste uno spazio o una servitù di mia proprietà esterno all’impronta del fabbricato?
    come posso agire a norma di legge per scavare il tanto che basta per isolare la muratura?

    grazie mille

    pasquale

  118. Salve. Due fondi contigui a dislivello in centro abitato.Sul lato est esiste una servitù di passaggio a favore dei due fabbricati sottostanti concessa negli anni 90 a titolo oneroso per accedere alle autorimesse lato sud. Per poter costruire le autorimesse e quindi accedervi il costruttore crea uno sbancamento a valle profondo mt.4.
    (Originale morfologia terreno esistente presentava un dislivello di ml.2) Di conseguenza viene realizzato un muro di contenimento in c.a. per sostenere il mio fondo superiore a proprie spese dei due fabbricati. Il tutto viene realizzato senza nessuna progettazione-licenza edilizia, di calcoli strutturali non se ne parla e nessun deposito al comune o genio civile delle opere in c.a. come da norme del 1971 se non sbaglio.(Muro in c.a.lunghezza ml.45 altezza ml.4 spessore cm.40 fondazioni solo ml.1 nessun foro drenaggio acqua non a regola d’arte) Mi sembra che sia un’opera abusiva ma dato che sono trascorsi più di 20 anni il reato è da considerare prescritto. Dalle verifiche eseguite il muro è costruito per ml-15 all’interno fondo sup.per ben ml.1 e per ml.30 fondo inf. Attualmente il muro presenta dei fuori piombo molto accentuati nella parte centrale pari a cm.20. A chi spetta la manutenzione e messa in sicurezza del muro di contenimento? Grazie Cinzia

    • Per Cinzia.
      Possible che un muro di tale lunghezza e altezza sia stato realizzato senza i permessi del Comune e del Genio civile (Pratica C.A e sismica)?
      Se si, anche se sono trascorsi più di 20 anni, a nostro parere, esiste un movimento di tale muro, che potrebbe aggravarsi o peggio, in caso di sisma, per cui, se il Comune viene chiamato in causa con lettera scritta, dovrebbe intervenire.
      Amedeu e c.

      • Salve. Il costruttore dell’opera mi rispose dicendo che il muro di contenimento lo ha realizzato in base alla sua esperienza di costruttore e lavorativa. Negli anni 90 non serviva la pratica sismica le norme erano molto più leggere se si può dir così…….. Il comune dato che non ha monitorato la costruzione dovrebbe essere preso in causa o non interviene perchè la strada è privata? Se il muro dovesse colassare a cosa vado incontro? Dato che il muro di contenimento è stato costruito dai fabbricati del fondo inferiore non dovrebbe essere onere loro la messa in sicurezza? La ringrazio Cinzia

        • Per Cinzia.
          Un muro di tali dimensioni non va sottovalutato, per cui occorrerebbe un sopralluogo per esprimere un parere del tutto accettabile.
          Ti suggeriamo di chiedere l’intervento di un tecnico professionista della tua zona (Preferibilmente un ingegnere), il quale, dopo il dovuto sopralluogo, ti darà tutte le indicazioni di come muoverti sul caso.
          Amedeu e c.

  119. buon giorno,amedeu.. la mia domanda e semplice vorrei sapere per favore ,se il mio vicino puo tagliare re mie rose rampicanti poste sul mio muro soprastante il suo giardino posto tre metri sopra il suo. e se si fino che altezza puo recidere grazie buona domenica

  120. Il muro di confine divide due prorpeità a quote diverse, ma le quote non derivano da altimetrie naturali bensì da interventi edili. Nel senso che da un lato ( quota maggiore) è stato realizzato un giardino al livello del piano di campagna naturale ( senza interventi) dall’altro (quota minore) è stato operato uno scavo per la realizzazione di un box auto interrato.
    Il muro è stato realizzato contemporaenamente dai due proprietari e su confine comune.
    Ad oltre venti anni dalla costruzione il muro presenta delle infiltrazioni che interessano il locale box auto interrato.
    Chi ha l’onere di effettuare la manutenzione dello stesso?

    • Per Nunzio.
      Ti riferisci al muro?
      L’onere della sua manutenzione e conservazione è a carico di entrambi i proprietari del muro stesso.
      Invece, per i danni al box sottostante la questione può essere molto più complicata, in quanto può dipendere sia da una cattiva sistemazione del terreno soprastante a contatto del muro (Per esempio un marciapiedi capiente), sia a causa dell’umidità di risalita proveniente dal basso e che interessa fondazioni e muri del box, e quindi, si presuppone, di competenza del proprietario sottostante.
      Tale parere è teorico, in quanto occorrerebbe un sopralluogo per noi non possibile, ma che può effettuare un tecnico del luogo.
      Amedeu e c.

      • Ho costruito un muro di cinta sul confine tra la mia proprietà e quella del confinante erigendone metà sul mio suolo e l’altra metà sul suolo del confinante.Posso chiedere al confinante la metà delle spese di costruzione? Lui si può rifiutare? Posso di fronte a un suo rifiuto abbatterlo oppure modificarne la strutturà?

        • Per marcello.
          Per non ripetere una cosa detta moltissime volte, ti invitiamo a rileggere attentamente l’articolo dal quale ci hai scritto e nel quale è spiegata dettagliatamente ogni situazione che si presenti nel tuo caso.
          Amedeu e c

  121. Ciao,
    sono proprietario di un fondo che poggia su un terrapieno di altezza di 4.5 metri.
    A livello inferiore c’è il tetto (con terrazzo calpestabile) di un abitazione che confina proprio con il muro sottostante il mio fondo. A chi spetta la manutenzione della parete che è base della mia proprietà ma è confine diretto della proprietà altrui?
    La ringrazio in anticipo.
    Fabio

  122. Alfred 29/12/2015 Scusate nella figura in oggetto inizio pagina il ns condominio è la parte A il muro a-b di confine e recinzione è alto 4 mt (parte più alta fino a diminuire all’uscita fuori strada ) e lungo 40 mt trattasi di una rampa per uscire dal ns garage mentre la parte B rappresenta il condominio soprastante confinante lungo il quale sostano le loro auto di proprietà, in figura al posto della colonnina b-c hanno un’aiuola con oleandri larga 1 mt e lunga 40 mt ossia lunga tutto il tratto lat A di ns proprietà sottostante e lungo tutto il lato B ns confinante proprietà sovrastante. Ogni anno siamo costretti a rifare la facciata della rampa lato a-b per infiltrazioni dovute alla loro aiuola.La domanda è : possiamo chiedere i danni al condominio sovrastante e nel contempo obbligare ad eliminare l’aiuola asfaltandola cosi’ come il 95 % del loro piano carrabile ? grazie

    • Per Alfred.
      Occorre sapere come sono stati approvati inizialmente i progetti delle due case.
      Se il condominio vicino venne approvato con le aiuole rialzate, chiedere una asfaltatura può diventare una variante da presentare in Comune per l’approvazione.
      Ma a parte questa pratica burocratica, se l’aiuola dei vicini reca dei danni al muro a retta a-b, deve provvedere a ripararli e a mettere in atto tutte quelle opere necessarie per eliminare detto inconveniente.
      Potrebbe essere una canala di raccolta acqua che scorre sopra il muro e impedisce tali infiltrazioni.
      Insomma la cosa va studiata e trovata sul posto con l’aiuto di un vostro tecnico professionista.
      Trattandosi di questione tra privati è regolata dal diritto privato, per cui vi necessita un legale che avanzi le richieste del caso.
      Amedeu e c.

  123. Buonasera, vorrei sottoporle il mio caso con la speranza di poter ottenere un suo competente parere. Sono entrato in possesso di un’immobile in seguito ad un asta immobiliare. nella parteretrostante l’immobile (casa di montagna) vi è, in posizione sopraelevata, un’orto di circa 70 metri quadri. L’esecutato afferma che l’orto è suo, mentre dopo aver fatto le dovute verifiche al catasto ed in conservatoria, ho potuto accertare che lo stesso risulta essere in proprietà a cinque soggetti ( per successione). Dunque l’orto di cui sopra in conseguenza di un azione di disturbo fatta dall’esecutato che in mia asenza (io abito in città e vado su solo per il we.) toglie i sassi di sostegno e di contenimento, sta piano piano tracimendo finendo per rovinare adosso alla mia casa. Lui continua ad affermare che ha il titolo per stare nell’orto, (sta cercando di usucapirlo) ed io che ho rintracciato i proprietari vorrei comprarle l’orto. Il punto è che i proprietari affermano di non sapere nulla di questa proprietà e non vogliono vendermi l’orto, mentre la terra continua a tracimare adosso alla mia casa. Potrei far scrivere da un avvocato ai leggittimi proprietari (anche se loro disconoscono la stessa) di costruirmi un muro di contenimento essendo il loro lotto posto in posizione dominante? Posso costruirlo io e far recapitare la fattura agli stessi? posso denunciarli per procurato danno?
    Grazie.
    Marcello

    • Per Marcello.
      Prima di lanciarti in atti che potrebbero risultare dannosi, ti conviene per prima cosa accertarti di chi è veramente tale terreno, e puoi farlo con una visura ipo catastale.
      Sarebbe preferibile che ti affidassi a un tecnico professionista esperto della tua zona.
      Una volta trovati i proprietari (Non solo al catasto, ma soprattutto sui contratti della Conservatoria), puoi contattarli e cercare di risolvere il tutto con l’aiuto del suddetto tecnico.
      Prima di scrivere al vicino, per molestia o danneggiamento, consigliati con un legale della tua zona.
      Amedeu e c.

  124. Gentile Amedeu, come giàti ho scritto le visure al catasto ed in conservatoria già le ho fatte….perchè dovrei rifarle? Tra le altre cose in questi giorni di pioggia parte del terreno sovrastante alla mia abitazione ha tracimato ed io ho chiamato i vigili del fuoco….Loro hanno fatto una relazione dalla quale si evince la “pericolosità” della situazione….Il giorno dopo è arrivato l’ufficio tecnico del comune….che è stato da me invitato ad accertare la propietà del terreno…Tra le altre cose l’ufficio tecnico del comune era stato da me “relazionato” sulla pericolosità del terreno sovrastante già dal mese di settembre, senza per altro ricevere nessuna risposta. Non tralascio di dirti che nella stessa giornata in cui si è affacciato l’ufficio tecnico io purtroppo scivolando su un sasso che si è staccato dal terrapieno mi sono fatto male ed il pronto soccorso mi ha dato 7 giorni di prognosi.

    • Per Marcello.
      Se il Comune e i Vigili del Fuoco hanno eseguito un sopralluogo accertando la pericolosità, dovrebbe seguire un’ordinanza di eliminazione del pericolo, ma comprendente anche l’allontanamento delle persone dalla parte pericolante.
      Non sappiamo esattamente come sia strutturata la tua casa, ma se le autorità che sono venute seguiranno come consuetudine l’iter normale, tu e il proprietario soprastante dovrete attendere detta ordinanza e leggerla accuratamente, quindi dovrete attenervi alla stessa.
      Amedeu e c.

  125. Mi scusi volevo sottoporla il mio problema. la ringrazio anticipatamente par la risposta.
    Abito in un condominio di sei appartamenti dove il costruttore per realizzare i sei box ha sbancato creando
    un dislivello di due metri con la propieta di un condominio stesso. Questo condomino anche lui ha il box sotto il muro di contenimento, il muro ha bisogno di riparazioni o di rifarlo interamente il condomino del suolo sovrastante dice che il rifacimento del muro tocca al condominio. é vero? Il deterioramento del muro è stato causato da un albero che era nella propieta sovrastante, (adesso è stato tagliato) e che il propietario sovrastante gia aveva provveduto a sue spese un ancoraggio del muro stesso, che non è servito. La ringrazio

    • Per Gennaro.
      Hai formulato la domanda da un nostro articolo nel quale è ben rappresentata la situazione di proprietà e di competenza quando abbiamo due terreni posti a dislivello.
      Comunque, se il muro in questione ha avuto dei cedimenti a causa delle radici di un albero di proprietà del condomino sovrastante, è evidente che tocca a costui la riparazione di ciò che è avvenuto a causa di un oggetto di sua proprietà.
      La difficoltà, probabilmente, la incontrerete nel dimostrarlo, in quanto, da quello che ci dici, l’albero è tagliato e come prova, adesso, vale ben poco.
      Ti consigliamo di rivolgerti da un legale della tua zona, portandogli in visione la situazione esistente (Planimetrie e fotografie) e possibilmente di quella passata.
      Amedeu e c.

  126. Buon giorno Amedeu.

    Sono interamente proprietario dei muri di confine della mia proprietà, giardino compreso ed il mio terreno confina a nord con un terreno agricolo (non edificabile), il cui proprietario sfruttando il mio muro, senza chiedere una mia autorizzazione ha realizzato tempo fà una palificazione per piante di kiwi i cui appoggi sono ricavati da altri pali conficcati nel mio muro senza peraltro danneggiarlo. Non ho mosso alcun rilievo al vicino, atteso che il piano del suo terreno è piu’ basso del mio di circa due metri e venti e di conseguenza dal mio terreno la cosa non si nota. La domanda è : potrebbe questo vicino in un prossimo futuro accampare diritti sul mio muro, atteso che il fatto è stato da me tollerato da quasi venti anni?

    Graziie Massimo A.

  127. Buon giorno Amedeo, circa 20 anni fa ho comprato un lotto di 800 mq in zona c. già sbancato. Nella parte posteriore il mio ingegnere mia ha fatto fare un muro di sostegno alto 4 m e lungo 27 m. con una rete di altri 2m lasciando una scarpata oltre il muro di altri 6m. Il tutto è stato approvato dagli organi competenti. Oggi causa le piogge è franata la parte superire della scarpata e tutto il materiale è finito nel mio cortile. Il muro è rimasto intatto. Il propritario della scarpata mi ha detto che il muro di sostegno era troppo basso. Chi deve pagare i danni ?
    Grazie Pippo C.

    • Per Giuseppe.
      Normalmente se è un muro a retta le spese dovrebbero toccare al proprietario del fondo superiore.
      In questo caso, però, tale muro è stato realizzato da te sotto la direzione di un ingegnere professionista, per cui a nostro parere la responsabilità è tua.
      Comunque parlane anche con il suddetto tecnico e un suo sopralluogo in sito può chiarirti meglio la situazione.
      Amedeu e c.

  128. Buongiorno Amedeo, sono Sergio e ho recentemente ereditato una casa con fondo circostante raggiungibile unicamente da una strada che collega due frazioni poste in comuni diversi. Tale strada è comunale per uno dei due comuni ed e vicinale, per effetto di un suo declassamento da comunale, per l’altro comune. Ma tutti e due i comuni si trovano d’accordo nel non effettuare alcuna opera di manutenzione della strada, ormai abbandonata e percorribile solo con fuoristrada, adducendo che serve solo alla mia proprietà e che quindi hanno altre priorità nello spendere i soldi pubblici. La casa ha necessità di opere di manutenzione anche straordinaria (rifacimento del tetto, ecc.) che non posso eseguire per la intransitabilità della strada con i mezzi necessari al trasporto del materiale. A chi posso rivolgermi per tutelare la mia proprietà, anche considerato che una azione legale con un ente pubblico avrebbe costi che io non sono in grado di sopportare? Faccio presente che la mia proprietà è interamente posta sottostrada rispetto alla strada comunale e/o vicinale, per cui le eventuali opere di sostegno della sede stradale dovrebbero gravare interamente sugli enti. Grazie.

    • Per Sergio.
      Possiamo dirti di rivolgerti alla magistratura per fare eseguire le opere, eventualmente, dal comune che considera la strada come comunale.
      Però, la mancanza di denaro, il momento di crisi, le strade italiane di tutti i tipi piene di buche e insidie, non ti aiutano in tale azione.
      Cerca di fare quello che puoi aiutandoti da solo.
      Amedeu e c.

  129. Ho visto che la mia richiesta è scomparsa dal forum.E’ normale? Se per un qualsiasi motivo ritieni di non rispondere o di trasferire la richiesta ad altro capitolo, potrei essere avvertito? Grazie. In appendice alla richiesta già proposta specifico che il terreno di mia proprietà confina per oltre due terzi della sua estensione con la strada di che trattasi.
    Sergio

  130. Quasi una quarantina d’anni fa, la mia famiglia diede il permesso di costruire sul nostro confine, (permutandolo con una striscia di area prativa nelle viinanze), un parcheggio sotterraneo sporgente dal terreno dai trenta ai 100 centimetri (nel tratto dove il mio appezzamento è più in discesa). In data odierna non esiste più un documento che attesti gli accordi di cui sopra, ma i condòmini del residence con più villette a schiera ai quali appartiene il parcheggio, ben ricordano la situazione e e le condizioni allora poste. Oggi, l’assemblea condominiale delibera di rifare il manto di copertura del suddetto parcheggio, con ulteriore asfaltatura del piazzale, e adeguata guaina isolante. Non sono stato interpellato, e per puro caso ho saputo dal’imprenditore della ditta che si è aggiudicatata il lavoro, che il muro originale sul mio confine, verra alzato di circa 15 centimetri. Ovviamente mi sono opposto a tale decisione, sperando di essere nel giusto. Mi appoggio a Lei con la speranza di ottenere una risposta che mi dia più certezze, ed in attesa ringrazio infinitamente per il Suo interessamento e anticipatamente porgo distinti saluti.

    • Per Giovanaz.
      Circa l’eventuale mancanza di documentazione, potrebbe essere importante, ma se tale parcheggio esiste da più di 20 anni ed è stato usato pacificamente, pubblicamente e continuamente dai vicini, lo stesso è stato acquisito per usucapione ventennale (Potrebbe mancare l’atto finale del giudice per accettazione, ma non costituisce un problema).
      Invece, il rialzamento dei 15 cm del muro sul confine interessa anche la tua proprietà, per cui è necessaria la tua autorizzazione scritta.
      Amedeu e c.

  131. Buongiorno, abito in un appartamento al piano terra ed ho un piccolo cortiletto che confina con un altra casa. Tra le 2 case c’è un muro, che la padrona dell’altra casa dice essere suo perché costruito sul suo terreno. Il muro in questione, dalla mia parte presenta una crepa e la pittura si sta sfogliando, sporcando il mio cortile ed essendo anche brutto da vedere. Vorrei sistemare la crepa e tinteggiatura il muro, a mie spese, ma mi è stato detto che assolutamente il muro non posso toccarlo perché non di mia proprietà, e lei non ha nessuna intenzione di metterlo a posto. Posso fare qualcosa o sono costretto a tenerlo così? grazie

    • Per Fabrizio.
      Sono liti tra vicini, incomprensibili e che non vanno esasperate.
      Cerca di far comprendere al confinante che gli ripari un muro per il quale ti dovrebbe pagare il lavoro.
      Comunque, accertati tramite un tecnico che il muro sia veramente suo.
      Amedeu e c.

      • Purtroppo non penso di poterci ragionare, anche se non abbiamo mai avuto problemi su altre cose, infatti per colpa dello stesso muro ha avuto parole anche con i precedenti proprietari del mio appartamento.
        Ho controllato tramite l’ufficio del catasto ed effettivamente il terreno dove si poggia il muro, é di sua proprietà.
        Non posso obbligare la vicina a tinteggiare il muro, visto che a me non lo fa fare, perché il suo muro sta sporcando la mia proprietà? Altrimenti, potrei chiedere la comunione formosa? Grazie

        • Per Fabrizio.
          L’articolo dal quale ci hai scritto cita:
          ” Il vicino si può esimere dal contribuire alle spese di costruzione del muro di cinta o di divisorio, cedendo, senza diritto a compenso, la metà del terreno su cui il muro di separazione deve essere costruito. In tal caso il muro è di proprietà di colui che l’ha costruito, salve le facoltà del vicino di renderlo comune ai sensi dell’art. 874 del c.c. ( Comunione forzosa del muro sul confine), senza obbligo però di pagare la metà del valore del suolo su cui il muro è stato costruito”
          Il presupposto è che tale muro non è stato costruito per metà sul tuo terreno.
          Comunque consulta anche un legale della tua zona.
          Amedeu e c.

  132. Buongiorno. Ho un piccolo cortile che confina in dislivello con il mio vicino. Io sono nella parte inferiore. Poichè il terreno sta cedendo cadendo nel mio cortile, volevamo costruire un muro di cemento armato a sostegno, di altezza pari alla scarpata (circa 2 mt). Il vicino, che è anche un costruttore, diceva di volerlo fare da anni, e quindi lo abbiamo chiamato per avere un preventivo e capire come ripartire le spese. Alla fine è arrivato con un preventivo di 10500 euro (15 mt lineari per 2 mt di altezza), dicendo che il suo contributo consisteva nel regalarci lo scavo (il preventivo è già senza lo scavo ma comprensivo di spese accessorie, quali depositi, progetti ecc). Ora mi chiedo, a parte il preventivo che mi sembra davvero esagerato (ma io non sono del mestiere e magari mi ha chiesto il giusto, forse potrete dirmelo voi), non dovremmo pagare quantomeno a metà le spese di questo muro?
    Grazie
    Carmen

    • Per Carmen.
      Leggi attentamente l’articolo dal quale ci hai scritto e dove è spiegata anche la ripartizione delle spese.
      Tra l’altro se trattasi solo di un muro di sostegno è più implicato il proprietario a monte.
      Ti conviene fare eseguire un sopralluogo da un buon tecnico professionista della tua zona, che saprà chiarirti il tutto, preventivo compreso.
      Amedeu e c.

  133. Salve, vorrei sapere se posso intervenire a mie spese su un muro a secco posto sopra la casa di mia proprietà’ ma sul terreno altrui a causa di caduta pietre del muretto sulla mia proprietà’. Sono state inviate raccomandate ma senza alcuna risposta.
    Ringrazio sia per gli articoli sia per la risposta.

    • Per Francesco.
      Le tue lettere hanno probabilmente allarmato i riceventi, poichè le persone pensano, per prima cosa, a eventuali spese da sostenere.
      Per rendere più facile la questione, cerca di prendere contatto con i vicini, chiarendo loro il lavoro che vuoi fare e, eventualmente, dicendoti disposto a rilasciare una lettera nella quale confermi che ti accollerai tutte le spese dell’intervento.
      Amedeu e c.

  134. Salve,
    Sono proprietario di un terreno agricolo che sovrasta il terreno confinante di circa 80 cm. Sul confine esiste un muretto a secco in buone condizioni e tale da non arrecare danno alla proprietà sottostante. Il confinante mi chiede di fare un muro di confine. Ossia vorrebbe rimuovere il muretto a secco e fare un muro in cemento armato ex novo. Capisco che sulla base dell’artico 887 il costo del nuovo muro spetterebbe a me dalle fondamenta fino all’altezza della mia proprietà e la parte rimanente del muro sarebbe da dividere in parti uguali. La mia domanda è se posso oppormi alla costruzione di questo muro oppure se posso rifiutare di contribuire alle spese di costruzione (ossia se è applicabile l’articolo 888)-
    Grazie
    Cordiali Saluti.

    • Per Nunzio.
      Trattandosi di due proprietà contigue a diversa quota l’una dall’altra, dovrebbe essere applicato l’articolo 887 del codice civile che cita:
      “(Fondi a dislivello negli abitati).
      Se di due fondi posti negli abitati uno e’ superiore e l’altro inferiore, il proprietario del fondo superiore deve
      sopportare per intero le spese di costruzione e conservazione del muro dalle fondamenta all’altezza del proprio
      suolo, ed entrambi i proprietari devono contribuire per tutta la restante altezza.
      Il muro deve essere costruito per meta’ sul terreno del fondo inferiore e per meta’ sul terreno del fondo
      superiore”.
      Detta regola in generale vale per le zone residenziali ma contrasta quasi ovunque per le zone agricole, (A meno che non si tratti di un’area nella quale è compreso un edificio agricolo e in prossimità del quale occorre una regimazione delle acque) dove le divisioni tra terreni contigui posti a dislivello sono sistemati dando una idonea pendenza al ciglio di demarcazione del confine.
      Molti comuni, nei loro Regolamenti Edilizi o Urbanistici, hanno incluso un articolo nel quale viene detto che è addirittura proibita, in dette zone anche la costruzione di semplici recinzioni in paletti di ferro e rete.
      Per cui dovresti recarti presso l’ufficio edilizia privata comunale per prendere visione del locale Regolamento Edilizio.
      Amedeu e c.

  135. Salve,
    grazie per la risposta. Tuttavia il mio dubbio iniziale rimane. Anche assunto che siamo nell’ambito di applicazione dell’articolo 887, ci sono due cose che vorrei chiarire:
    1) Se ho capito bene, la ratio dell’articolo 887 è quella di salvagurdare il terreno sottostante da eventuali smottamenti. Quindi mi chiedo sulla base di quale condizione il mio vicino può impormi di rimuovere il muretto a secco e costruirne uno nuovo in cemento armato.

    2) Mi chiedo se l’articolo 888 è in ogni caso applicabile (ossia io potrei esimermi dalle spese di costruzione del muro divisorio, cedendo, senza diritto a compenso, la metà del terreno su cui viene costruito il muro.

    Grazie e saluti
    Nunzio

    • Per Nunzio.
      Chiariamo meglio.
      Se il muro a retta e a secco è in ottime condizioni e non arreca danni al fondo sottostante, non sei tenuto a modificarlo.
      N° 2. Si.
      Amedeu e c.

  136. Salve,
    leggendo ho trovato parte della risposta e vorrei chiedere spiegando il resto. Sono proprietario di una casa in sicilia, con relativo terreno circostante, posta a dislivello in collina, confinante con la strada comunale posta a sud del terreno, che era la strada principale, franata ormai da 10 anni e mai riparata, e a nord dalla strada secondaria che ormai è diventata la principale, nonostante sia a una corsia e non atta al passaggio di mezzi pesanti. vorrei costruire un muro di recinzione confinante con la strada a nord per prevenire cedimenti della strada, dovuti al passaggio di mezzi pesanti. Dato che il mio terreno è posto circa a 1,5 2 metri sotto la strada, a quanto letto in altre risposte spetterebbe al comune realizzarlo, ma ci sarebbe qualche legge o qualcosa a cui aggrapparsi per obbligare il comune o sollecitarlo alla realizzazione visto che non ne vuole sapere?
    Grazie del lavoro che fate.

    • Per Maurizio.
      Sono tempi difficili, nei quali tutte le amministrazioni pubbliche sono restie a eseguire opere per non spendere denaro.
      L’unica alternativa sarebbe quella che la strada a nord presenta dei notevoli sintomi di frana dovuti al passaggio dei mezzi, per cui richiedi l’immediato intervento comunale.
      Attenzione, però, perchè anche questa alternativa non è priva di rischi.
      In mancanza di denaro e in presenza di frane, il comune potrebbe transennare metà corsia di detta strada e tenerla in tale stato per decine di anni.
      Purtroppo non sarebbe l’unico caso.
      Amedeu e c.

  137. Buongiorno
    Il mio terreno,d i due metri più alto rispetto alla strada pubblica è delimitato da un muro di cinta.
    A causa del maltempo parte del muro è franato sulla strada.a chi spetta la pulizia della strada dai detriti e il ripristino del muro? può intervenire il comune?

  138. Buonasera vorrei un informazione ho acquistato un terreno agricolo nel 2009 e il confine col vicino é delineato da dei pini… Il problema è che il vicino ha effettuato uno scavo x tutto il confine molto prima che io acquistassi e le radici degli alberi sono ancorate solo nel mio terreno ed è ceduta tutta la terra pensi che i paletti di recinzione sono appessi dal filo spinato con tutta la zolla di cemento all aria La mia paura è che con gli anni ma soprattutto con gli agenti atmosferici possano crollare le piante distruggendo completamente il mio terreno non ho ancora intrapreso nessuna discussione con il vicino avessi soldi farei subito i lavori ma visto che sta peggiorando pensavo che avendolo creato lui il dislivello di un metro é qualcosa spettasse completamente a lui ho anche delle foto ma non so come inviarle

  139. Buongiorno, io ho acquistato una casa con giardino e per una parte è esistente un muro di contenimento, con il confinante sovrastante, di circa 3 metri. Poi lateralmente alla casa sono state create delle balse in tuffo (3) fino a raggiungere l’altezza del confinante. Ora parte del terreno stà cedendo (anche perchè sono passati diversi camion per lottizzare un terreno adiacente al mio confinante) chi deve procedere con la messa in sicurezza? Nell’esempio da voi riportato io sarei A.
    Grazie mille, Giovanni

    • Per Giovanni.
      Deve provvedere B a ripristinare il muro a retta.
      Lo deve fare sia perchè il codice civile lo stabilisce (Leggi il nostro articolo) e poi in quanto passando con mezzi pesanti, ha causato (Come da te detto) il cedimento di detto muro a retta.
      Amedeu e c.

  140. Buonasera ho un terreno agricolo sul quale ho realizzato una stalla.per accedere al mio fondo devo percorrere un tratto di strada vicinale che si trova a monte di un confinante il quale avendo scavato nel terreno e avendo tagliato gli alberi che si trovavano nel margine che sosteneva la strada causandone il crollo della stessa,grazie anche alle frequenti piogge,impedendomi di conseguenza l accesso al mio fondo dove custodisco degli animali.a chi spetta la costruzione del muro di sostegno e del ripristino della strada?

    • Per Alessio.
      Se sei nel terreno a monte del fondo del vicino, (Come ci sembra di avere compreso) toccherebbe a te costruire il muro a retta della strada (Che si presuppone sia al livello del tuo terreno).
      http://www.coffeenews.it/fondi-contigui-posti-a-dislivello
      Se riesci a dimostrare, tramite una perizia di un tecnico abilitato del posto, che il crollo è avvenuto a causa di azioni dannose del vicino, potrai, in via giudiziale, far pagare il rifacimento a costui.
      Amedeu e c.

  141. sono proprietario di un campo delimitato nella parte inferiore da un muro; detto muro per una piccola frazione (circa m.4) sostiene un fabbricato adibito a ricovero attrezzi di proprietà del mio vicino.a chi spettano le spese per la manutenzione di questa porzione di muro? se a entrambi in che misura?
    grazie
    Fabrizio

    • Per Fabrizio.
      Occorre vedere la situazione reale e questo non è possibile.
      Comunque al proprietario del fondo soprastante spetta la spesa di mantenimento e ricostruzione del muro a retta, fino al piano del suo terreno.
      Leggi accuratamente l’articolo dal quale ci hai scritto.
      Amedeu e c.

  142. Buonasera, sono proprietario di una casa indipendente che si trova tra due condomini. L’accesso è pedonale attraverso il condominio che da sulla strada. Sul retro del condominio è presente l’accesso alla casa indipendente. L’accesso avviene attraversando un giardino che ha un terreno confinante con i box dell’altro condominio. La casa era già presente prima della costruzione dei due condomini. Vicino al mio terreno confinano dei box che si trovano sotto il livello del mio terreno e chi li ha costruiti dovrebbe aver costruito anche il muro. Ora il condominio lamenta il fatto che nei box ci sono delle infiltrazioni provocate dal mio terreno e che hanno provocato dei danni.

    • Per Andrea.
      Si tratta di una situazione che va affrontata con un sopralluogo preventivo e per noi è impossibile effettuarlo.
      Ti suggeriamo di rivolgerti da un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  143. Salve,
    sono proprietario di un appezzamento di terreno al confine del quale ho posto una recinzione metallica a chiusura
    e delimitazione.
    Il proprietario del terreno confinante col mio, posto a livello inferiore del mio terreno, mi chiede insistentemente
    di liberare dalle erbacce la scarpata oltre la mia recinzione asserendo che ne sono obbligato per legge; minacciando
    denuncie.-
    Sono veramente tenuto a tale operazione, facendo saltare la mia recinzione ad un operatore per togliere le erbacce che il mio confinante potrebbe eseguire agevolmente dal suo stesso terreno?
    Grato per l’attenzione e per la cortese risposta.-

    • Per Umberto.
      Per essere sicuro di dove passa il tuo confine dovresti chiamare un tecnico geometra, che con lo strumento topografico ti esegua il riconfinamento da quella parte, piazzandoci, poi, due termini in cemento con tondino di ferro annegato.
      Solo così potrai stabilire se l’argine è tuo oppure del confinante più basso.
      Non è detto che l’articolo che hai letto valga per tutti i casi.
      La linea del tuo confine potrebbe passare dove hai la recinzione (In alto), per cui il mantenimento della scapata potrebbe toccare al vicino.
      Amedeu e c.

  144. buongiorno.
    per spiegarmi faccio riferimento al disegno sopra riportato,con i muri A e B sovrapposti ma, apportando ad esso le seguenti modifiche: il muro A va bene cosi com’è ed è, nel mio caso il muro di sostegno a secco, (alto circa 2,5 metri )di una stradina comunale di un paesino di montagna. Il muro B va invece traslato di 2metri circa verso destra ed è nel mio caso il muro di sostegno in pietrame e malta di cemento del piazzale del condominio di cui faccio parte e la cui altezza è di 3,5 mt. Lo spazio di circa 2 metri tra il filo esterno del muro A e il filo esterno del muro B è la stradina comunale. ora è successo che il muro A da molti anni ha subito cedimenti e con smottamento ed espulsione di sassi, per di più durante questo periodo sulla stradina sono stati fatti scavi per il passaggio di fognatura comunale, gas appaltato dalla comunità montana, telefonia in periodi diversi con scavi aperti per parecchi giorni di profondità di 80/100 cm e il muro B ha rimarcato spostamento in avanti Con crepa verticale cedimento di circa 3 cm (rilevato con vetrini di controllo) ed il piazzale di autobloccante si è dissestato e ha spinto la cornella superiore portante la ringhiera 4 centimetri fuori dal filo esterno il comune ha, dopo anni di reclami ,rifatto il muro A ma non ha ripristinato come da richiesta il muro B e il piazzale. non ha mai risposto alle numerose raccomandate e neanche a voce ha mai dato risposte abbiamo ragione di pretendere la ristabilizzazione del nostro muro (da preventivo fatto da ingeniere costa 16.000 euro)e del piazzale ? un grazie anticipato per in Vs parere

    • Per Mario.
      La questione va risolta tramite il diritto privato, anche se una parte è rappresentata dal Comune.
      Il Comune, ha ricostruito il muro a retta A, ma non si è interessato del muro soprastante B, distante 2 metri circa da A.
      Riteniamo che sia difficile che tu riesca a far intervenire il Comune per ripristinare questo tuo muro, poichè lo stesso ha una notevole altezza, per cui può avere influito con il suo peso sui danni riportati dal muro A.
      Inoltre, specie in questi momenti di crisi, riteniamo che tu sia fortunato ad aver trovato un ente pubblico disposto ad eseguire i lavori in A.
      Infatti è molto difficile trovare un Comune disposto ad intervenire.
      Comunque puoi provare ad insistere, anche se, come abbiamo detto sopra, siamo scettici sulla reale responsabilità dell’ente.
      Amedeu e c.

  145. Buongiorno e ancora grazie per la Vs sollecita risposta, anche se mi aspettavo un parere più favorevole

    I muri A e B fino al 1982 erano a secco (fotografie fino dall’ inizio 1900 li riprendono).

    Nel 1982 si progetta la ristrutturazione del piazzale ed essendo prevista la ricostruzione del muro di sostegno B si chiese al comune di provvedere alla ricostruzione e/o comunque al ripristino della stabilità del muro A in quanto la stradina sostenuta dal medesimo è di proprietà comunale e da tempo il muro denunciava problemi.
    Fu fatto un sopralluogo e la promessa fu di intervento a breve.
    Si procedette quindi alla ricostruzione del muro B provvedendo lo stesso di un rinforzo della base con un rostro di Cemento leggermente armato proprio in previsione dei lavori al muro A di competenza P.A.
    Puntualmente le promesse furono disattese anzi, negli anni 90, per tre volte furono fatti scavi come detto nella precedente missiva nel 1998 si evidenziò, dopo l’ultimo scavo fatto dal comune per la posa dei tubi di fognatura nera, una crepa verticale di 1mm.
    Allora si installarono vetrini di controllo e la situazione peggiorò fino al 2003 anno in la P.A. decise di rifare il suo muro A ora, il muro il dissesto lo ha avuto, sia verso l’esterno che verso il basso, il piazzale anche presenta l’autobloccante completamente sconnesso e da rifare. (e la crisi non è unilaterale anzi la tasse sono aumentate e non di poco) grazie anticipate per un eventuale ulteriore commento.

    • Per Mario.
      La nostra risposta è sempre la stessa.
      A nostro parere reputati fortunato che un Comune sia intervenuto per il muro A.
      Regolarmente i Comuni, data l’attuale crisi, e comunque un loro modo consolidato operandi, riescono sempre a rimandare all’infinito tali problematiche.
      Ti auguriamo di avere maggior fortuna, anche con l’aiuto di un legale, con spese notevoli e tempo incalcolabile.
      Amedeu e c.

  146. Salve Amedeu,
    avrei una domanda da porVi. Io ho fatto causa al mio vicino per la costruzione di un muro di contenimento su due fondi a dislivello. Lui, proprietario del fondo superiore, è rimasto contumace per tutta la causa, e la sentenza ha dato ragione a me e lo ha condannato. Il mio vicino ha continuato a non far nulla, e dopo un pignoramento per il recupero delle spese legali, è stata fatta un’altra causa per rendere esecutiva la sentenza. Il problema adesso è che l’avvocato ci ha detto che il muro dovremo costruirlo a nostre spese e poi pignorare qualcosa al nostro vicino per recuperare i soldi, ma a me questa cosa sembra assurda….e se io non avessi i soldi per tale spesa? il pignoramento non può essere fatto prima del pagamento?
    Grazie mille
    Valentina

    • Per Valentina.
      No, in quanto occorre sapere l’ammontare esatto della cifra spesa per tale lavoro, e questo non può avvenire tramite un preventivo, ma solo con fattura della ditta che lo esegue.
      Amedeu e c.

      • E quindi devo anticipare per forza io i soldi…. Non lo so, ma a me non sembra corretto… 🙁

        • Per Valentina.
          Un cittadino modello avrebbe adempiuto immediatamente alla sentenza del giudice.
          Purtroppo la situazione attuale, del milione e oltre di leggi e normative, permette ai furbi di fare i propri comodi e di rimandare al domai.
          Amedeu e c.

          • Quello che mi fa rabbia è che il mio vicino è anche un costruttore, e con i soldi che gli sono stati pignorati finora solo di avvocati e CTU ne avrebbe fatti 2 di muri… sono senza parole

  147. Buonasera, sono proprietario di un appartamento con giardino, il giardino confina con altro terreno dove alcuni anni fa il mio vicino, in una parte confinante con il muro di recinzione tra i due terreni , ha realizzato un loggiato coperto adibito in estate a zona di cottura con cucina in muratura. Nella parete di questo loggiato, precisamente quella del muro di confine tra i due giardini, si sono presentati problemi di umidità. Preciso che il mio giardino può essere rappresentato dal lato B della vostra immagine, mentre quello del vicino il lato A. Inoltre vi preciso che il muro è di mia proprietà e che il vicino non ha realizzato un suo muro di contenimento, al contrario io ho un doppio muro oltre a quello realizzato dal vecchio proprietario del terreno (specificato in atti la sua proprietà) che mi ha venduto la casa (quindi ora di mia proprietà).
    Il vicino ora dice che l ‘umidità della sua parete è dovuta alla mancanza di impermeabilizzazione del muro, Io penso che lui avrebbe dovuto prima di tutto fare un doppio muro nella sua proprietà e non appoggiarsi al mio muro, che non avrebbe obbligo di particolari impermeabilizzazioni in quanto muro confinante tra giardini non edificabili. Prima di inclinare rapporti tra vicini che fino ad ora sono stati normali mi piacerebbe avere un Vostro parere.
    Grazie Antonello

    • Per Antonello.
      Da quello che ci dici tu sei proprietario della parte più alta dei due fondi e che l’umidità ha interessato la parte bassa (??) del muro di confine, cioè del muro a retta del tuo terreno.
      Per esprimere un parere corretto avremmo necessità di eseguire un sopralluogo e questo purtroppo non è possibile.
      Comunque possiamo suggerirti dei controlli da effettuare: in Comune puoi verificare se la tettoia che ha effettuato a confine è stata autorizzata con regolare permesso: questo potresti farlo senza spiegare la località e ti porrebbe in condizione di trattare la situazione, sia pur amichevolmente, ma da un punto di vista di forza nei confronti del vicino.
      Amedeu e c.

      • Grazie , mi accerterò della regolarità della copertura effettuata dal vicino. Per precisare l’umidità e nella parte bassa del muro di confine quindi del muro di retta al mio terreno. Io penso che avendo un dislivello tra i due terreni/giardini di circa 80 cm è chiaro che nella parete del vicino possano esserci problemi di umidità. Quello che mi interesserebbe è, se un muro (come ho detto di mia proprietà) di separazione tra i due terreni debba avere particolari accorgimenti di isolamento, fermo restando che dalla mia parte ho voluto comunque realizzare un doppio muro, cosa che il vicino non ha fatto.
        Grazie per i consigli
        Antonello

        • Per Antonello.
          Un muro di confine costruito a regola d’arte, come si conviene, deve avere le caratteristiche visibili nell’immagine di cui all’articolo dal quale ci hai scritto.
          Per cui non eri obbligato a fare intercapedini o similari.
          Doveva, eventualmente, essere il vicino a tutelarsi con un intercapedine dall’umidità del terrapieno.
          Amedeu e c.

          • Grazie per le tempestive risposte e dei preziosi consigli…
            Esempio di sportello per i cittadini che, prima di intraprendere cause inutili , ricevono consigli da professionisti.
            Antonello

  148. Sono proprietaria del fondo B ed il proprietario del fondo A ha provveduto tanti anni fa ad uno sbancamento ed alla costruzione sul suo fondo di un muretto in blocchi di cemento. Ora quel muro sta cedendo e sta provocando danni alla mia abitazione ed al mio fondo! Ho chiesto da almeno 7/8 anni di provvedere al rifacimento ma nulla! Cosa posso fare?

    • Per Renelamas
      Occorre che tu gli faccia scrivere da un legale chiedendogli di intervenire alla riparazione e al risarcimento dei danni alla tua casa.
      Occorrerà anche l’intervento di un tecnico, che descriva al legale la situazione e ne trovi le origini e gli effetti.
      Amedeu e c.

  149. Salve.mio nonno anni fa ha diviso tra i suoi 2 figli l casa e 4000 mq di terreno terrazzato e con muri a secco . Da questa divisione i muri ca secco che prima servivano per contenere il terrazzamento superiore sono diventati muri di confine tra 2 proprietari diversi. Io, proprietario del fondo superiore, mi chiedo dove arriva la mia proprieta’(al filo dello strapiombo di tre metri che mi divide da quello sottostante?) e la proprieta’ del fondo sottostante arriva all’inizio della elevazione del muro dal terreno sottostante.

    Considerato che il muro per ovvi motivi “pende” verso il mio terrazzamento di 20 cm, e che qualora questo muro crolli secondo me spetta a me il rifacimento,posso ritenere che la mia proprieta’ possa condiderare anche i 20 cm citati anche se non potro’ mai utilizzali.

    Il problema nasce per capire le distaze che devo tenere dalla altra proprieta’ nell’edificazione di un edificio.

    Grazie Diego

  150. Salve,
    Sono proprietario di un terreno confinante e sovrastante il vicino con una scarpata di circa 1,5 metri lungo circa 30 metri. Anni fa c’era una staccionata e il filo spinato. Nel tempo i legni sono rovinati e il filo spinato è completamente sparito. Non essendo residente sul posto ho trovato spesso il vicino a pulire il gemito (erodendo anche con una zappetta) fin sopra la mia proprietà oltre il confine preesistente, così a un tentativo bonario di ripristinare il confine, il vicino, ha cercato di barare. Ricordo che il filo spinato correva quasi alla base della scarpata, e come trovo nella letteratura e nella “prassi agricola” le scarpate sia in zona agricola che urbana sono sempre del soprastante (perché il sottostante non eroda a suo favore!) Anche nelle strade il gemito sovrastante è del proprietario, quello sotto la strada è della provincia. Pertanto vorrei con ragionevolezza ma anche in forza di qualche legge indurlo a ripristinare il confine alla base del gemito. Come posso argomentarlo (con leggi) prima di rivolgermi a Geometri e legali ? Grazie anticipate.

    • Per Giorgio.
      Trattasi di una questione tra privati, regolata dal codice civile, che comunque non entra in merito di ogni caso.
      Vedi per esempio la seconda immagine contenuta in questo articolo:
      https://www.coffeenews.it/proprieta-esclusiva-di-un-muro-posto-fra-due-fondi-contigui-a-dislivello
      Si tratta di terreni posti a dislivello ma delimitati da un muro di contenimento.
      Il tuo è un caso diverso in quanto parli di una scarpata.
      Di regola il confine dovrebbe passare alla base della stessa, ma l’unico sistema sicuro che può garantirti la verità consiste nel far tirare i confini da un tecnico (Geometra) professionista.
      Tramite il suo strumento (Tacheometro) ti porrà n loco i termini di confine e solo allora sarai sicuro.
      Amedeu e c.

  151. Buon giorno, ho un problema di questo tipo:
    siamo in terreno agricolo e ci troviamo in confine con due livelli diversi e, non ci sono muri divisori possiamo ritenere valido l’art. 887 del codice civile ?
    il proprietario del fondo superiore deve garantire al fondo inferiore che non frani il suo terreno e che in caso di pioggia torrenziale non allaghi tale fondo ?
    se ciò succedesse posso eventualmente chiedere un indennizzo per i danni subiti ed eventuali ripristini
    ringrazio per la vostra risposta
    roberto
    grazie

    • Per Roberto
      L’articolo 887 del codice civile è chiaro, però riteniamo che se la questione privata venisse portata davanti ad un giudice non sarebbe scontato l’esito della sentenza finale.
      Questo in quanto trattasi di terreni agricoli, per la maggior parte privi di muri a retta, per cui non vediamo come tu possa chiedere un indennizzo, a meno che tu non abbia culture specializzate o serre varie.
      In ogni caso non è regolare che il tuo fondo subisca l’immissione delle acque piovane di quello superiore nè che la pioggia sia causa di smottamenti verso il tuo terreno.
      Per cui riteniamo che tu possa richiedere con successo una regimazione delle acque, tramite fosse o similari.
      Amedeu e c.

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