Grafene e tungsteno di selenide speranze per il fotovoltaico

Attendiamo con ansia la scelta che scienziati di prestigiose università stanno facendo e che ci auguriamo dia un risultato veloce ed ottimale: fra il grafene e tungsteno di selenide speranze per il fotovoltaico del futuro 

Il Grafene è un materiale studiato e realizzato dagli scienziati dell’università di Manchester fin dalla sua scoperta avvenuta nel 2004.

Grafene 2 1
 

Fin dal momento in cui venne isolato, vennero ipotizzate le importanti applicazioni che il grafene  poteva avere nel campo dei conduttori elettrici, e si pensò all’uso nelle energie rinnovabili, ed in particolare nel fotovoltaico.

Si trattava infatti di un materiale estremamente leggero, sottile , molto flessibile e chimicamente inerte; ma più che altro risultava essere un ottimo conduttore.

Grafene o tungsteno di selenide speranze per il fotovoltaico 1      

Negli anni seguenti venne sperimentata la sua applicazione come componente di  vernici ad assorbimento solare, ed infine, date le caratteristiche chimico fisiche che lo contraddistinguono, venne  ritenuto importante per realizzare batterie o accumulatori in grado di conservare a lungo l’energia derivante dal fotovoltaico o da altre fonti innovative.

Il Professor Andrew Forsyth uno dei ricercatori della “Electrochemical Energy Storage with Graphene-Enabled Materials” di Manchester si espresse in maniera cautelativa, chiarendo che prima di arrivare alla costruzione delle batterie, si doveva comprendere bene come il grafene avrebbe interagito con gli altri materiali impiegati.

Per la verità, la notizia aveva già fatto immediatamente il giro del mondo, ed è naturale, e non mancarono gli articoli, i commenti e le speranze riposte su questo nuovo ritrovato della scienza.

A raffreddare gli entusiasmi, almeno per quanto riguarda le fonti energetiche alternative, sono stati gli ulteriori pronunciamenti su ricerche effettuate in merito, da parte anche della University of Technology di Vienna, in seguito alle quali, sembra, sia emerso che il Grafene può essere considerato  come uno dei materiali con ottime  possibilità  nel campo dell’elettronica, ma non nel settore delle celle solari.

A parere del Prof. Thomas Mueller, autore dello studio (pubblicato su  Nature  Nanotechnology)  "Gli stati elettronici nel grafene non sono molto pratici per creare impianti fotovoltaici"

Il tutto naturalmente è ancora da chiarire, in quanto sembra vi siano due linee di pensiero che si contraddicono.

Comunque, da quanto ci risulta, il grafene non è stato abbandonato, ma le ricerche si sono allargate e sembra che l’indirizzo di alcuni eminenti scienziati sia rivolto attualmente ad un  materiale composito: il tungsteno di selenide, e più precisamente all’unione di uno strato di atomi di tungsteno con strati di atomi di selenio.

Tungsteno di selenide 1 1

Stando agli scienziati, il nuovo materiale, così composto, sarebbe in grado di assorbire i raggi solari in maniera simile al grafene, con la variante positiva che tale luce assorbita potrebbe essere utilizzata anche per produrre energia elettrica.

Sappiamo che la scienza è l’unica speranza per il futuro, e ci auguriamo che la ricerca vada avanti e il campo delle energie alternative diventi sempre più importante, e che vi partecipino anche tantissimi ricercatori italiani, sovvenzionati da uno Stato che finalmente si è svegliato dopo un lungo sonno.

Non si può credere né sperare sulla frantumazione delle rocce bituminose, così come sembra venga fatto negli Stati Uniti, in quanto un territorio piccolo come l’Italia verrebbe sconvolto da trivelle e da successivi e probabili sismi conseguenti.

Difatti, da quanto ci sembra di comprendere, la frantumazione degli strati rocciosi sfrutta un luogo e non vi ritorna, ma passa ad uno successivo e così via, fino a che tutto il territorio sarà diventato simile ad un formaggio groviera.

Dunque, da buoni cittadini e da appassionati cultori della scienza basata sulle energie rinnovabili, staremo ad attendere le novità, sicuri che la ragione di molti, infine, prevarrà sull’interesse personale di pochi.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

di
amedeu

2 commenti

  1. Buonasera,
    “Sappiamo che la scienza è l’unica speranza per il futuro”: stiamo attenti. Non per voler togliere ovvi meriti alla scienza ma neanche farla diventare una nuova religione con dogmi inalterabili. La scienza ha prodotto molti dei problemi che oggi ci troviamo ad affrontare. Perchè dietro la scienza, c’è sempre l’uomo.
    Cordiali saluti.
    p.s.
    oltre a rivolgersi a fonti sostenibili, perchè non provare a non consumare inutilmente? Ce ne sarebbero da dire ma nello spazio di un commento non è possibile.

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.