Il Rapporto Comuni Rinnovabili 2013 di Legambiente, e l’eolico in particolare.

Parliamo di un argomento del quale abbiamo sempre trattato, (Vedi i nostri precedenti articoli) in quanto lo riteniamo fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese e dell’edilizia in particolare.

Si tratta della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Legambiente ha pubblicato il suo "Rapporto Comuni Rinnovabili 2013", leggendo il quale non si può fare ameno di esultare per un settore che sembra non conoscere crisi, e che addirittura prospetta nei prossimi 7 anni un aumento di posti di lavoro diretti per circa 200 mila addetti e di circa 600 mila per l’indotto che lo accompagna.

Vi invitiamo, per prima cosa, a leggere questo rapporto completo, che lo troverete al seguente link ( http://www.legambiente.it/contenuti/dossier/comuni-rinnovabili-2013-cresce-lenergia-verde).

Il cittadino italiano deve essere informato di questa importante attività in continua espansione, che oltre che a produrre lavoro, ci sta liberando dalla eterna schiavitù del petrolio e a salvaguardare l’ambiente, immettendo meno CO2 nell’atmosfera.

Trattare tutto il rapporto, che consta di 122 pagine non è spensabile, in quanto , chi vuole potrà leggerlo al link sopra citato.

Basta, comunque, osservare la seguente cartina della penisola italiana, per notare l’enorme sviluppo che hanno avuto le fondi energetiche alternative a partire dal 2006 ad oggi.

   

La cartina soprastante include tutte le fonti alternative usate, e cioè: il solare fotovoltaico e termico, l’eolico, l’idroelettrico, la geotermia e le bioenergie.

Complessivamente tali fonti alternative, calcolate alla fine del 2012, hanno coperto il 28,25 dei consumi elettrici nazionali ed il 13% di quelli complessivi.

La potenza totale installata è stata di 7.970 MW, delle quali 571 nell’eolico.

La fonte che ha maggiormente contribuito a tale avanzata è stata il fotovoltaico.

Nel seguente grafico vi riportiamo la crescita delle rinnovabili a partire dal 2001 al 2012

    

Con l’occasione, vogliamo invece affrontare, di nuovo, il tema dell’eolico, che date le sue caratteristiche riesce a produrre una quantità di energia elettrica tale da fare invidia alle maggiori centrali a petrolio ed a carbone, ed allo stesso tempo ad occupare una minima parte del nostro territorio.

L’impatto visivo ambientale,  non si è dimostrato così negativo come volevano farlo apparire tanti cultori dell’ambiente.

Per  le sue caratteristiche costruttive, le pale eoliche sono destinate a durare nel tempo, ed a produrre, cadauna, quantità enormi di energia, con il minimo dispendio di suolo: abbinamento che non troviamo, per esempio nel fotovoltaico, almeno quello al di fuori dei centri abitati e situato sui tetti delle case.

Le torri eoliche si notano appena, in lontananza, svettare sulle nostre colline, e non disturbano la visuale più dei tralicci ENEL che trasportano l’enegia.

I Comuni italiani, stanno facendo a gara ad installare torri eoliche alte fino a 150 metri, quale per esempio quella montata in Liguria, vicino a Genova, e che da sola produce ben 3 MW di potenza.

L’eolico si divide in Grande Eolico, composto da torri di potenza superiore a 200 KW (Si ricorda che 1 MW è circa 1000 KW), ed in Piccolo Eolico, costituito da torri di potenza inferiore ai 200 KW.

Di seguito vogliamo mostrarvi la planimetria della nostra penisola, con segnata al 2013, l’espansione del grande eolico:

   

Sotto ancora, l’espansione del piccolo eolico, ricordando, che in questo, vi sono comprese le pale che producono 1 KW di potenza fino a quelle che possono arrivare anche a 200 KW

   

A denotare l’importanza della produzione dell’eolico in Italia, avvenuta in questi ultimi anni, vi mostriamo due grafici relativi, rispettivamente riferiti:  ai  Comuni che hanno scelto questa energia rinnovabile, ed alla potenza massima installata nel corso degli anni.

Come è visibile dalle immagini soprastanti, l’eolico ha fatto maggiore presa nelle Regioni del sud Italia, ma per costituzione del suolo e dei venti (Colline, mare, pendici dei monti), potrebbe avere un ampio sviluppo nel Centro – Nord, specie se realizzato con il concorso dei Comuni e delle Regioni.

        

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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di
amedeu

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