La luce di Dio da una bottiglia.
Ci occupiamo di edilizia ed altro, e l’articolo che facciamo oggi vuole essere trasgressivo rispetto a quelli usuali che siete abituati a leggere.
Quanto vedremo di seguito nasce dall’ingegno umano, che non solo è in grado di realizzare grattacieli, ma che si adopera anche quando manca tutto.
Un brasiliano, Alfredo Moser è senza dubbio il genio delle favelas, e non solo.
Ha inventato un sistema per illuminare gratuitamente le case in lamiera che costituiscono le favelas delle grandi città.
Alfredo era stanco dei continui black-out di corrente elettrica nella sua zona, degradata, mal servita e con grossi problemi economici .
Ma cosa ha fatto di straordinario questo meccanico brasiliano ?
Una invenzione che senza dubbio potrà far sorridere molti lettori, ma che vista da una prospettiva quale quella della povera gente, è senza dubbio una idea luminosa che ha portato il sole in molte case in lamiera.
La sua idea è nata dal constatare che i liquidi, in una bottiglia trasparente, grazie alla rifrazione solare possono ampliare la luminosità e portarla là dove è molto buio.
Ricordiamoci che le baracche delle favelas non hanno finestre e che le persone sono costrette a vivere al buio anche di giorno.
Ma vediamo l’invenzione di Alfredo Moser:
Ingredienti utilizzati
– Una bottiglia di plastica da litri 1,5/2
– Un poco di resina poliestere.
– Acqua
– Candeggina comune (per evitare la formazione di impurità).
– Eventuali ribattini di rame
Viene praticato un foro del diametro della bottiglia, in un quadrato di lamiera zincata uguale a quella che costituisce il tetto della baracca.
Miscela luminosa
La bottiglia viene inserita nel foro e quindi viene riempita con una miscela di acqua e candeggina
La bottiglia, quindi, viene chiusa con un tappo
Si provvede a piazzare il pezzo di lamiera forata contenente la bottiglia in un foro aperto sul tetto della baracca.
Sigillatura con resina
Adoperando della semplice resina di poliestere si sigilla: il tappo della bottiglia, la zona perimetrale della bottiglia e il pezzo di lamiera posato sul tetto.
Alfredo ha provveduto anche a bloccare il pezzo di lamiera con dei ribattini in rame.
Il lavoro è compiuto, e adesso si va a vedere all’interno della baracca.
Al soffitto, vicino ai fili di corrente che non erogano elettricità, magari perchè non è stata pagata la bolletta, c’è un sole luminoso.
E’ la luminosità corrispondente ad una lampadina di circa 40/60 Watt.
Inoltre si possono montare quante luci occorrono.
Per questa povera gente è:
la luce di Dio da una bottiglia
E’ sfruttabile solo di giorno e con il sole, ma immaginatevi cosa vuol dire per chi è abituato a vivere sempre nel buio.
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
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La prima cosa che mi viene in mente è quella di inchinarmi davanti a questo messaggio di ingegno e semplicità, dettato sicuramente dalla disperazione di una popolazione che ormai soffre da tanto tempo.
Grazie a questo uomo che a modo suo ha piegato la povertà!!