La nostra "costruzione casa" necessita di una sistemazione esterna, ma prima di tutto di un marciapiede perimetrale, ben costruito , che abbia il duplice compito di camminamento e di salvaguardare la casa dall’umidità esterna.
Di seguito vi riportiamo la planimetria della casa in corso di costruzione.
Il marciapiedi avrà una larghezza di mt 1,50 per tre lati della casa, mentre sul fronte arriverà fino al muro di cinta posto a mt 5,00 dalla costruzione.
Durante le fasi iniziali della costruzione, e cioè al momento dello scavo di sbancamento, il terreno è stato spianato, asportando la parte superficiale; questo è molto importante, in quanto non si dovranno fare particolari opere di consolidamento del marciapiedi.
Difatti, in caso di terreni riportati, dopo pochi mesi dall’ultimazione delle costruzioni, si vede il marciapiedi che si distacca dai muri perimetrali, presentando poi anche delle lesioni verticali.
Su terreno compatto questo non avverrà.
La prima cosa da eseguire è mettere in opera dei cordoli per perimetrare l’area del marciapiedi in maniera da realizzarci internamente una buona pavimentazione.
Vi sono molti tipi di cordolo, a partire da quelli prefabbricati in cemento a quelli in pietra.
Le prime due foto sopra riguardano i cordoli in cemento , mentre la terza i cordoli in pietra
Abbiamo optato per i cordoli in pietra tipo porfido.
Sulla base di quanto sopra, per pavimentare il marciapiedi scegliamo un pavimento in porfido colore marrone.
Per mettere in opera il cordolo, ci serviremo dell’allineamento creato da corde da muratori, controlleremo il piano segnando sui muri perimetrali della nostra casa, una riga a lapis, ad una altezza di circa mt 1,00, creata servendoci del regolo da muratore e della livella a bolla.
Poichè la nostra casa si trova su di un terreno in piano, tale riga la segneremo completamente in piano.
Ci servirà come guida, per il marciapiedi da costruire, ed in questa prima fase per il cordolo.
Il cordolo va posato sul terreno, allineato e fermato lateralmente, sulle due facce (interna ed esterna), da malta cementizia.
Tale malta stringerà solo il basamento del cordolo, in maniera che la stessa rimarrà sotto l’estradosso del giardino, del viale, del piazzale od altro che noi creeremo, in seguito, oltre il marciapiedi.
Ogni elemento del cordolo (normalmente sono da mt. 1,00) deve essere ben rincazato con malta cementizia
Vedi sezione sotto:
Proseguiremo nel prossimo capitolo
Segue ./. VAI ALL’ARTICOLO N° 35
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Vorrei un consiglio di come devo costruire un marciapiede esterno di 1,30 ml. di larghezza in una casa già edificata e che non mi possa creare problemi di crepe o assestamenti . Grazie
Per Soncini.
Tutto dipende dalla consistenza del terreno che sta sotto tale marciapiedi.
Se è un terreno di riporto, a seguito della costruzione di una casa, oppure messo dopo, il marciapiedi ti si lesionerà, a contatto con la muratura della casa, continuamente.
Se è un terreno solido questo non ti succederà.
Comunque, per costruirlo è necessario fare una gettata di un massetto cementizio (pietrisco, sabbia grossa e cemento), armato con una rete elettrosaldata, e sopra potrai mettere la pavimentazione.
Amedeu e c.
Buonasera Amedeu
Avrei bisogno di alcuni consigli in merito alla costruzione di un piazzale davanti casa,dopo avere fatto lo sterro e calcolato le varie pendenze a fine lavoro il livello del marciapiede è piu basso del livello del terreno di alcuni cm,con conseguente problema di ristagno d acqua quali soluzioni si potrebbero adottare?
inoltre volevo far ancorare il marciapiede alla struttura di casa,mi consiglia tale procederu anche se il terreno si è ben assestato dopo 4 anni dalla fine dei lavori?
grazie
Per Adriano.
Relativamente al marciapiedi più basso, il consiglio che ti diamo è quello di cercare di riportarlo in quota, altrimenti creerai un ristagno di acqua, e quindi di umidità, che ti renderà difficile la vita.
Per ciò che riguarda il marciapiedi posato su un terreno di riporto, per esperienza accumulata in tanti anni di questo mestiere, possiamo dirti che purtroppo il marciapiedi tenderà sempre a muoversi, e tale movimento lo noterai maggiormente nella stagione estiva, quanto l’acqua di falda si abbassa e con essa il terreno.
Trovare, adesso che lo hai realizzato, un sistema per non farlo muovere , è alquanto difficile; non puoi ancorarlo alla casa, in quanto ti potrebbe comportare delle lesioni alla stessa, specie se l’edificio è in muratura.
Un sistema valido ma forse costoso per un caso come il tuo (Cioè limitato al solo marciapiedi) potrebbe essere quello di rivolgersi ad una ditta tipo la Geosec, che pratica iniezioni consolidanti del terreno.
Amedeu e c
Vorrei fare un fazzoleto di autobloccante de 3X3 nel mio giardino separato della casa. Pensavo ad scavare una bucca di 20 cm di profondita e di 3 m2 e posizionare dei cordoli nei bordi. dopo di che stendere 9cm di granulometria di fiume ( annaffiata e rullata). Dopo stendere 5 cm di granulometria alluvionale, umida ma non satura e per fnire l’autobloccanti di 6cm seguito di sabbia di sigillatura. Domande: 1.-La mia tecnica e valida per fare il mio fazzoleto? 2.- Dovrei cementare i cordoli anche si sono soterrate? 3.- Che periodo sarebbe ideale per fare il mio lavoro?
Mille grazie
Martha
Per Martha.
E’ valida.
I cordoli perimetrali sono importanti, in quanto devono tenere “stretta” l’area degli autobloccanti; quindi è opportuno che tu li fissi bene, magari con malta cementizia al piedi (sotto terra).
Non vi sono periodi particolari, salvo che il tempo non sia eccessivamente piovoso.
Amedeu e c.
Salve Amedeu, excusa ma,si devo fissare i cordoli con la malta, quanti centimetri pensi deve essere espesa questa, per tenere strette il tutto, cosi anche so quanto profondo devo fare il bucco.
Grazie di nuovo
Martha
Per Martha
Devi rinfiancare il cordolo.
Osserva la sezione di cordolo in queste immagini
http://www.coffeenews.it/piazzale-carrabile-in-autobloccanti-come-fareù
Amedeu e c.
salve mi chiamo sandro,io ho una domanda molto semplice,siccome ho l’ingresso dove metto la macchina in cemento ma vorrei farci un marciapiede tipo con mattonelle in porfido,però quando hanno fatto la gettata l’hanno fatta a pezzi a mano quindi questo pavimento in cemento a delle righe,spaccature,io usando della colla buona posso farci un bel marciapiede in porfido senza che poi rivengano fuori queste spaccature ho dovrei rifarci un eventuale massetto,io volevo evitare di rifarci un massetto,ah un’altra cosa ho 5 cm dal pavimento al marmo della basculante.
grazie
Per Sandro.
Ti conviene far vedere l lavoro da un tecnico, o al limite da un muratore della tua zona.
Vedendo il pavimento in essere, saprà consigliarti adeguatamente.
Amedeu e c.
buongiorno avrei una domanda. casa di nuova realizzazione quindi con attorno per il 70 %terreno riportato. dobbiamo fare tutt intorno il marciapiede?come possiamo fare?qualè la tecnica migliore?
ce chi ci dice di agganciarci alla casa chi invece ci dice di no.
Per Elisa.
Il terreno riportato, con il tempo si assesterà con la pioggia, anche se adesso è stato compattato da mezzi meccanici.
Per cui è molto probabile che il marciapiedi ti si lesione e che si abbassi.
Se non puoi collegarlo stabilmente al terreno solido ed originario sottostante, puoi aggancialo al cordolo di ripartizione della costruzione, tramite un inghisaggio dei ferri d’armatura allo stesso e con l’uso di cartucce chimiche , tipo gli ancoranti della Mungo (Cerca su internet).
Comunque il tutto va attentamente progettato e seguito dal tuo tecnico Direttore dei lavori.
Amedeu e c.
Buona sera
Volevo,sapere come comportarsi con una casa avente cappotto in polistirene di 10cm.
È possibile che la creazione del marciapiede possa rovinare la guaina di protezione e il cappotto sottostante con eventuali spostamenti.
Come mi consiglia di procedere.
Per Paride.
Di regola, il cappotto termico ha un profilato in acciaio zincato, di partenza dal basso, e questo è sollevato alcuni cm dal piano marciapiedi.
Con le piastrelle o la finitura con pendenza verso l’esterno, si salvaguardano i pannelli dall’umidità.
Comunque i sistemi sono molti e vanno studiati sul posto a seconda di come si presenti la situazione.
Cerca di avere un incontro con il tuo tecnico e studiate una soluzione che garantisca la durata nel tempo.
Amedeu e c.