Permesso di Costruire. A chi può essere rilasciato e volturato.

Un’opera edilizia può essere autorizzata tramite Permesso di Costruire, oppure Dia, a secondo della sua importanza e consistenza.

E’ però necessario che i nostri lettori conoscano a fondo anche le caratteristiche, in primis, del Permesso di Costruire e poi a seguire della DIA.

Questo articolo nasce a seguito delle molte domande avanzate da chi ci segue ogni giorno e ci invia il proprio  "commento".

1). Il Permesso di Costruire è rilasciato a:
 
a) Proprietario dell’area edificabile;
 
b) Superficiario al di sopra del suolo (ai sensi dell’art. 952 del codice civile), almeno per le
costruzioni che non invadano il sottosuolo al di là di quanto necessario per la realizzazione
delle fondamenta dell’edificio;
 
c) Superficiario al di sotto del suolo (ai sensi dell’art. 955 del codice civile);
 
d) L’enfiteuta (ai sensi dell’art. 959 e art. 960 del codice civile) il quale però ha diritto di
richiedere la concessione ad edificare solo nell’ambito e nei limiti del contratto di enfiteusi,
rimanendo al proprietario il diritto di richiedere la concessione per tutto ciò che rimane al di
fuori del contratto di enfiteusi;
 
e) Titolari di diritti reali di servitù prediali coattive o volontarie (elettrodotti, acquedotti,
teleferiche ecc.) i quali ai sensi dell’art. 1065 del c.c. hanno solo diritto di eseguire
manutenzioni e trasformazioni inerenti al loro titolo.
 
2. Tutti i soggetti elencati dal punto a) al punto e), per attestare il loro titolo ad ottenere la
concessione edilizia, nei limiti sopra specificati, debbono allegare alla domanda un certificato
rilasciato dall’Ufficio immobiliare competente o atto notorio ai sensi dell’art. 4 L. 15/68.
 
3. Può ancora richiedere il Permesso di Costruire:
 
f) Il titolare in base a negozio giuridico di diritto privato, cioè delega, procura o mandato da
parte del proprietario (connesso oppure no ad un appalto di costruzione).
 
4. Per dimostrare il proprio titolo, tale soggetto deve allegare alla domanda una copia autenticata
del documento di delega.
 
5. Sono infine abilitati a richiedere il Permesso di Costruire
 
g) I titolari di diritti derivanti da provvedimenti autorizzativi, quali:
il beneficiario dell’occupazione d’urgenza e l’avente causa da tale beneficiario;
l’assegnatario di terre incolte;
il titolare di servitù coattiva costituita per provvedimento amministrativo o per sentenza;
il concessionario di miniere e di beni demaniali;
colui che, essendo interessato ad agire per danno temuto, sia a ciò autorizzato per ordine del
giudice;
colui che richiede un provvedimento cautelare innominato a norma dell’art. 700 del codice
di procedura civile;
 
h) i titolari di diritti derivanti da speciali situazioni previste dalla legge quali:
il tutore, che può richiedere ogni tipo di concessione;
il curatore, che può richiedere solo di effettuare interventi di manutenzione straordinaria e
interventi di restauro conservativo.
 
6. Per tutti i soggetti elencati ai punti g) e h), il documento attestante il titolo è la copia autenticata del provvedimento amministrativo o giudiziale.
 
7. Il Permesso di Costruire è reale ed è quindi trasferibile agli aventi causa. Essa è
irrevocabile salvo i casi di decadenza disciplinati dalla legge e dal presente regolamento.
 
8. Il Permesso di Costruire è sempre rilasciato fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi ed è condizionato alla piena osservanza delle norme legislative e regolamentari che disciplinano
l’attività urbanistica ed edilizia.
 
9. In caso di trasferimento del  Permesso di Costruire durante la sua efficacia, il nuovo titolare è tenuto a
richiedere tempestivamente al Comune il provvedimento di voltura consistente nel cambiamento di intestazione ed equivalente alla rinnovazione soggettiva del rapporto, restando inalterato il contenuto dell’atto concessorio già esistente. La voltura, anche a più soggetti, non comporta divisione del relativo atto amministrativo. L’atto di voltura, se non accompagnato da equivalenti garanzie sostitutive prestate dal nuovo titolare, non comporta la liberazione dell’originario concessionario dagli obblighi già sorti a suo carico circa il pagamento del contributo
concessorio.
 
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

di
amedeu

48 commenti

  1. Buonasera io dovrei acquistare un terreno sul quale mettere una casa prefabbricata; innanzitutto è vero che su questi geberi di casa non concedono il muto?la seconda cosa che volevo sapere è che essendo di proprietà di mia nonna materna questo terreno dovrei acquistarlo come se fossi una persona estranea o potrei averlo tramite non so donazione o testamebto? come funziona? e soprattutto quale è la prassi da seguire ed i costi? grazie attendo una vostra risposta

  2. Per Sara.
    Una casa prefabbricata, in legno o altro materiale è considerata a tutti gli effetti urbanistici come una costruzione in muratura, soggetta quindi a concessione edilizia.
    Per cui vai da una banca seria ad informarti circa un eventuale mutuo. Però, sarà il caso che tu scelga prima il tipo di prefabbricato.
    Relativamente al trasferimento della proprietà, leggi attentamente l’articolo dal quale ti stiamo rispondendo (concessione e volturazione).
    Quindi ti consigliamo di sentire un notaio, il quale ti suggerirà il sistema più idoneo e meno costoso per acquisire la proprietà.
    Amedeu e c.

  3. Buongiorno, stò per acquistare una casa a schiera in costruzione in una cooperativa, cioè subbentro ad un socio uscente, la divisione degli spazi interni non mi piace e quindi volevo cambiarli, visto che ad oggi è stato solo costruito il seminterrato, ma mi viene detto che le modifiche interne non possono essere fatte, perchè l’iter burocratico farebbe perdere troppo tempo alla cooperativa con il rischio che queste non vengano approvate perchè il progetto modificato deve andare prima al comune per l’autorizzazione e poi al genio civile. Mi e vi domando ma se io voglio solo spostare delle pareti (non Portanti) e delle porte interne senza modificare le finestre, la struttura e la cubatura dell’edificio, quale legge mi impedisce ciò? Qual’è l’iter usato in italia per fare questo? A quale legge posso appigliarmi per poter fare le modifiche?
    Grazie.

  4. Per Lillo.
    Effettivamente, se vuoi effettuare delle modifiche alle sole tramezzature, non occorrerebbe la pratica al Genio Civile, anche se bisogna dire, che il progettista, per le zone sismiche, deve adoperare particolari cautele (ma in caso di ristrutturazioni edilizie).
    Con una variante presentata in Comune potrebbero soddisfarti, salvo naturalmente farti pagare (se fai demolire delle pareti o spostare degli impianti o rivedere l’impiantistica progettuale) le maggiori spese di progettazione e rimozioni varie.
    Puoi semplicemente recarti presso l’ufficio Urbanistica comunale e parlare con i tecnici addetti spiegando il tuo caso e seguendo le loro indicazioni.
    Amedeu e c.

  5. Lavori sono iniziati aprile 2010.
    Chiedo cortesemente quanto tempo occorre che il costruttore ha per consegnare l’abitazione agibile x la abitarla?
    promessa indicato che i tempi tecnici sono
    da 24 o 36 mesi di tempo. la ringrazio di cuore per la Vs attenzione

  6. Per Michele.
    Non è chiara la tua domanda.
    Comunque il costruttore di una casa ha 3 anni (36 mesi) di tempo per poterla ultimare, a partire dall’aprile 2010, salvo che non incontri delle difficoltà durante il corso dei lavori, oppure l’acquirente chieda delle modifiche per cui il medesimo può chiedere una variante (praticamente una proroga) al Comune.
    Tale variante presentata prima del termine dei lavori offre al richiedente altri tre anni per attuarla.
    Se invece ti riferivi ad un eventuale compromesso (o promessa di vendita) , in tale atto privato, stipulato con il costruttore vi sono degli impegni ben precisi presi e presumibilmente descritti.
    Devi logicamente leggerlo attentamente per sapere tempi e modi di consegna della tua abitazione.
    Amedeu e c.

  7. E’ un anno e mezzo che sto aspettando i permessi di costruzione per una casa, so che la pratica è passata dalla parte tecnica a quella amministrativa, praticamente vuol dire che il progetto tecnico è passato, ora sta in quello amministrativo dove devono calcolare gli oneri che devo pagare, che per altro ho già fatto io e si aggirano intorno alle 12.000€, il funzionario del dipartimento edilizio mi dovrebbe chiamare per un appuntamento per definire il pagamento e quindi il rilascio del permesso.
    Il 3.01.2011 mi aveva assicurato che per fine mese avrei chiuso la pratica, ma naturalmente questo non è accaduto purtroppo.

    sto vivendo un calvario, ho il morale sotto i tacchi, ma come è possibile attendere tutto questo tempo senza ancora ottenere il permesso di costruzione, inoltre tutto questo tempo mi ha fatto perdere molto denaro.

    oggi 31.01.2011 ho ricevuto l’ennesima telefonata, che mi annunciava che devo ancora aspettare, ma io mi domando, ma non ho aspettato già troppo? 550 giorni mi sembrano più che sufficienti per lavorare una pratica che richiede una realizzazione di 3 appartamenti familiari su un terreno di mia proprietà edificabile dove per altro un appartamento già esiste con tanto di condono edilizio del 1976.

    scusate lo sfogo, ma sto cascando in depressione con questi funzionari e dirigenti.

    Mia madre ha 79 anni ed ogni giorno mi chiede se sarà ancora viva per vedere l’opera terminata, con questo ho detto tutto.

  8. Per Massimo.
    In questi casi rimane da fare una sola cosa:
    Se non l’hai già fatto iscriviti alla “posta certificata” e poi inizia a inoltrare lettere di sollecito della pratica, indirizzate al dirigente responsabile (con suo nome e cognome) dell’Ufficio preposto al rilascio.
    Tali lettere non devono essere assolutamente offensive, ma sempre ponderate e nei limiti della correttezza.
    Devi numerarle ed evidenziare bene la data, in maniera che il dirigente in questione si senta responsabilizzato in prima persona e nel contempo diventi preoccupato.
    Amedeu e c.

  9. Grazie Amedeu per l’info che mi mancava, mi attivo subito l’account per l’inoltre delle lettere.

    Sono stato sempre molto corretto e gentile sia con il funzionario che con l’intero ufficio predisposto per il rilascio del permesso.

    Tutti questi ritardi oltre ad avermi fatto un danno morale, hanno avuto anche un danno economico non indifferente, l’ultimo di questi è stato l’aumento dei costi di concessione (area verde) che il 31.07.2010 sono passati da circa 5.500€ a 12.000€, semplicemente con una delibera del consiglio comunale.

    Mi sembra che un cittadino italiano, che vuole costruire rimanendo nella legalità è continuamente ostacolato da dalla burocrazia.

    Grazie comunque dell’importate informazione che mi hai dato.

  10. Ieri 11.02.2011 ho saputo la cifra da pagare per gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria più contributo di costruzione forse, e dico forse, giovedì 17.02.2011 devo andare in Comune per prendere i documenti necessari per il pagamento e dopo, il pagamento, il rilascio del permesso a costruire.

    La somma da pagare è enorme in rapporto alla costruzione 45.000 euro, perchè questo aumento pazzesco? semplice le tabelle di calcolo oneri urbanizzazione sono stati aggiornati con un aumento dell’80% circa.
    Chi ne soffre è sempre il più debole.

  11. Per Massimo.
    Stavamo scrivendo che la cifra ci sembrava esorbitante, poi rivedendo le tue lettere precedenti, abbiamo constatato che vuoi realizzare 3 appartamenti, per cui in fondo rientri nella norma attuale.
    Amedeu e c.

  12. Oggi 10/03/2011 ho finalmente ritirato il permesso a costruire.

  13. Salve, volevo chiedervi quant’e’ il temp massimo che un geometra comunale puo’ trattenere un progetto, piu’ chiaramente un anno fa il mio geometra ha presentato un progetto di garage, ed e’ stato approvato in tutti gli enti escluso il comune, allora la modificato come il tecnico comunale richiedeva, da allora sono trascorsi ormai mesi e non si sa ancora nulla in quanto i tecnici del comune una volta non ci sono, un’altra sono in ferie, un’altra non sanno ed io personalmente trovo ingiusto che ci sia a disposizione pubblica degli incompetenti del genere, al mio progettista rispondono che non sanno neanche loro come interpretare le leggi, e’ una cosa vergognosa. come potrei risolvere questa situazione nei miei confronti e di altri cittadini, il mio progetto e’ stato sfruttato con il piano casa un anno fa, fra poco scade ed in comune non si decidono a rilasciare il permesso di costruire. vi ringrazio Federico.

  14. Per Federico.
    Il tempo di 60 giorni, che poi i Comuni modificano nei loro Regolamenti interni, è ampliamente superato.
    Abbiamo più volte risposto a quesiti del genere.
    Normalmente il ritardo lo dovresti trovare nella lettera iniziale che il dirigente dell’Ufficio Edilizia Privata del Comune invia al proprietario ed al tecnico, comunicando il nome del Responsabile del Procedimento comunale e i documenti mancanti affinchè la pratica prosegua nel suo iter.
    La maggioranza delle volte il ritardo è dovuto a tale inadempienza, in quanto un tecnico comunale che “fermi” una pratica per un motivo non comunicato è passibile di essere poi accusato di “Omissione di atti di ufficio”.
    Quindi rileggiti la tua lettera, dove alla fine della stessa troverai scritto che nel caso che i documenti mancanti non vengano presentati, la pratica verrà archiviata”
    Dovrebbe essere la spiegazione più logica.
    Se non è questa puoi scriverci di nuovo.
    Amedeu e c.

  15. Buonasera, vorrei sapere se concessione edilizia e permesso di costruire sono la stessa cosa. Grazie

    Massimo

  16. Per Massimo.
    Il permesso edilizio è un termine generico improprio che sta ad indicare una autorizzazione edilizia ottenuta dal Comune
    La Concessione Edilizia è invece l’atto legale che il Comune rilascia per opere di primaria importanza quali una nuova costruzione, una ristrutturazione o un restauro edilizio.
    Amedeu e c.

  17. Grazie amedeu….gentilissimo…!!!

  18. ho comprato un terreno in Sicilia a meno di 150m dal mare, terreno già inserito in due PRG e anche in quello vigente, mi hanno rilasciato la CE ed esperito tutte procedure ho iniziato i lavori, quando un confinante denuncia il Comune al Tar e pretende l’annullamento della CE con la motivazione che in detto terreno si deve applicare il vincolo di inedificabilità assoluta previsto dalla legge reg. 78/76, si precisa che la zona costiera é tutta costruita negli anni e che questo è un lotto intercluso dotato di opere di urbanizazione primarie e secondarie ed inoltre era già edificabile ancor prima dell’entrata in vigore di detta legge e lo si evince da documenti esistenti al Comune. Morale, io ho fatto il rustico, il Tar ha accolto la richiesta avanzata di sospensiva dei lavori da parte del privato confinante,il comune comunque si è costituito contro i ricorrenti assieme a me controinteressata, ed oggi mi ritrovo ad aver affrontato molte spese sia x l’acquisto del terreno su certificato di destinazione urbanistica rilasciato al prevedente proprietario che x gli oneri di costruzione ed urb, già pagati. Chiedo: nella remota eventualità che il Tar dovesse pronunciarsi negativamente chi mi risarcirà dei danni subiti? secondo Lei un terreno edificabile che rimane tale immutato nel tempo e quindi lo era anche antecedentemente all’entrata in vigore di detta normativa è in regola? ed eventualmente esiste una normativa di riferimento o una sentenza da suggerirmi? La ringrazio anticipatamente.Urgente

  19. Per Flavia.
    La risposta alle tue domande la troverai in questa sentenza del TAR della Regione Sicilia.
    http://www.ambientediritto.it/sentenze/2006/TAR/Tar%20Sicilia%20PA%202006%20n.36.htm
    Amedeu e c.

  20. l chiesa ha voluto un mio terreno per fare una chiesa e mi ha dato un’altro pezzo di terreno . ora mi rendo conto che non solo il terreno era una donazione lasciata alla chiesa dai conti torlonia ma che io sono un’enfiteuta e che l’atto e’ stato fatto con la chiesa .
    io ho iniziato tutte le pratiche per farmi una casa , il comune mi dice che io non sono la proprietaria e che quindi non posso chiedere nessuna concessione cosa posso fare per farmi casa?

    • Per Ivana.
      Devi informarti accuratamente, in quanto le enfiteusi venivano normalmente applicate nei terreni ex religiosi e venivano chiamate comunemente “livelli”.
      Con il trascorrere del tempo, tali terreni sono stati ceduti a chi li coltivava, che però ha dovuto pagare (addirittura per secoli) cifre simboliche, consistenti essenzialmente in prodotti della terra (Grano, vino, ortaggi ecc). Oggi tale usanza è scomparsa, ma rimame, trascritto, il vincolo di enfiteuta o livellario
      Al catasto e poi sui contratti di compravendita, viene citato che tale proprietario è anche enfiteuta o livellario di tale chiesa o associazione religiosa.
      Al momento dell’atto, i notai adoperano 2 diverse vie: la prima consiste nel trascrivere nel nuovo atto il vincolo esistente di enfiteusi o livello,; la seconda invece comporta la “affrancazione livellaria” che viene eseguita da un tecnico professionista e si regolarizza con una delibera dell’ente religioso.
      Quindi, attenzione! Se sei enfiteuta, potresti essere proprietaria a tutti gli effetti e nulla ti pregiudicherebbe la presentazione di un progetto in Comune.
      Se è così, ti consigliamo di rivolgerti, portandoti dietro i contratti che hai, da un tecnico professionista della tua zona.
      Amedeu e c.

  21. Ho comprato una casa ma dentro c’era ancora il prefabricato cosa devo fare grazie

  22. Ho lasciato una domanda di permesso di ristruturazione e di ampiamento della casa di mio padre (che mi a fatto donazione) il 01/06/2012. Chiedono sempre chiarimenti : relazione geologica, intervento di un ingeniere per i calcoli edilizii per le struture da impiare…etc… Inoltre ho letto il decretto sviluppo D.L. 70/2011 sul silenzio-assenso, confermando che il comune ha 90 giorni per dare il permesso di costruzione, dopo quella scandeza vale accetazione, dunque voglio sapere se i lavori iniziano, dovremo essere nella legalita.. potresti Informarmi su questo argomento ? grazie

    • Per Loupiotte.
      Rispondiamo sempre che siamo contrari ad adoperare il Silenzio Assenso, in quanto una pratica deve essere conforme in tutti i minimi particolari alle richieste del Comune.
      Per cui, è molto difficile, se non impossibile trovare un progetto cui non manchi una “virgola”, un parere od altro.
      Di conseguenza, segui la via normale, ed eventualmente sollecita il Comune tramite il PEC (Posta Elettronica Certificata)
      http://www.postacertificata.gov.it/home/index.dot
      Amedeu e c.

  23. Vorrei sapere come poter chiedere una variante al prg per poter costruire una villetta bifamiliare. Mi spiego meglio: sono in possesso di 1000 metri di terra in una zona considerata sportiva ma che da qualche anno ha subito enormi mutamenti, infatti sono stati costruiti centri commerciali, un ospedale, una scuola e diverse villette in pochi metri. Sono perfettamente a conoscenza di non possedere il lotto minino e tanto meno il relativo indice edificatorio ma in una zona di così forte espansione non è possibile che io riesca in qualche modo a combinare qualcosa chiedendo una variante in un terreno che tra l’altro è già perfettamente recintato con dei muraglioni?
    Grazie mille per i consigli.
    Vale

    • Per Valentina.
      Il tuo lotto fa parte di una zona sportiva di PRG nella quale sono stati costruiti immobili a destinazione diversa?
      Se è così, detti fabbricati sono abusivi, o almeno, possono una autorizzazione comunale in deroga, che agli effetti di legge non conta alcunchè.
      Se invece solo il tuo lotto è classificato come zona sportiva in cartografia di PRG, allora potrai costruire solo se il comune effettua una variante di destinazione del PRG stesso.
      Ma è difficilissimo che un Comune segua questa strada.
      Nel qual caso devi attendere un eventuale nuovo PRG o una variante sostanziale allo stesso strumento urbanistico.
      Amedeu e c.

  24. sto comprando un area fabbricabile con il progetto approvato…siccome non posso fare il passaggio dell’area volevo sapere se potevo fare la voltura del progetto a nome mio…..qualcuno sa rispondermi???

    • Per Fau
      Il progetto edilizio deve essere presentato da chi è titolare dell’area o dell’edificio cui è riferito.
      Molti comuni accettano la presentazione da parte di un estraneo, purchè lo stesso abbia una delega scritta e registrata, rilasciata dal proprietario.
      Chiedi al tuo Comune.
      Amedeu e c.

  25. affituario è titolato a chiedere il piano casa?

    • Per Rosetta.
      Non crediamo che lo possa fare di propria iniziativa, in quanto per modificare una casa ci vuole sempre e comunque l’autorizzazione del proprietario.
      Amedeu e c.

  26. salve, ho acquistato una casa dalla cooperativa che si e’ accollata il mutuo , in cucina sull’angolo al soffitto (poi sopra c’e’ il tetto)vicino all’uscita della curva in pvc per la presa d’aria della cappa si e’ creata della muffa, credo per un ponte termico dovuto al non isolamento tra la curva per l’aria e il getto del solaio. Succede quando si abbassa la temperatua che continua ad inumidirsi .A volte poi in inverno si allarga la macchia. Ho comunicato all’impresa piu’ volte, ma ora ha chiuso per fallimento , mi vorrei rivolgere alla cooperativa che e’ la venditrice,ma sono passati 4 anni,ho letto che i vizi si richiekdono dopo 1 o 2 anni, pero’ su situazioni gravi tra cui anche le infiltrazioni vale come per i difetti strutturali 10 anni. Mi potete dire cosa fare ? grazie, stefano

  27. Per Luca.
    Riteniamo di no, in quanto non esiste, a quanto ci dici, un vero atto di proprietà.
    Eventualmente, se non puoi regolarizzare il tutto, cerca di adoperare il sistema dell’usucapione ventennale; per cui dovresti rivolgerti da un legale.
    Amedeu e c.

  28. Sono titolare di una impresa di costruzioni. Ho costruito 5 villette a schiera e ne ho venduta una. Domanda: siccome il nuovo proprietario ha effettuato dei lavori, ha provveduto a volturare parzialmente il mio permesso di costruire. è possibile una cosa del genere?

    • Per Alessandro.
      é possibile volturare un Permesso di Costruire, ed anche una sola sua parte ben delimitata, ma in ogni caso occorre la delega scritta dell’intestatario principale di tale autorizzazione.
      Leggi l’articolo dal quale ci hai scritto ed in particolare il punto
      “4. Per dimostrare il proprio titolo, tale soggetto deve allegare alla domanda una copia autenticata
      del documento di delega.”
      Questo vale nel caso che la presentazione originaria del progetto sia stata effettuata con tutti i crismi di legge e sia avvenuta da parte di coloro che effettivamente avevano titolo per farlo.
      Amedeu e c.

  29. vorrei sapere se mia moglie può chiedere il rilascio della concessione edilizia a nome suo per ristrutturare l’appartamento dove abitiamo di mia proprietà allegando delega dochumento di riconoscimento grazie luciano

  30. Su di un terreno acquistato, 26 anni fa, è stata costruita una casa e successivamente dei box, venduti a un figlio del proprietario del terreno.
    Oggi il comune segnala che sul suddetto terreno grava l’enfiteusi: nell’atto notarile viene indicata la presenza di un “livello”, però come scaduto e privo di valore perchè da anni non si paga il canone.
    Qiuale è quindi la reale sistuazione del terreno? Possibile che il comune possa vantare diritti su un terreno per il quale ha, prima rilasciato l’edificabilità, poi diversi permessi di costruzione, senza mai segnalare anomalie relative alla proprietà?
    Grazie

    • Per Stefano.
      I livelli sono dei tipi di enfiteusi giunte ai nostri giorni fino dal lontano medioevo, quando, in particolare, gli enti religiosi (Conventi) e le abbazie cedevano ai fittavoli i loro terreni, in cambio di una tassa annua (In prodotti della terra )chiamata comunemente “Posta”.
      La maggior parte di tali livelli sono stati tolti (Affrancati) dai proprietari, nel corso dei secoli, pagando somme all’uopo calcolate.
      Attualmente esistono ancora moltissimi di questi livelli, riportati dal catasto sulle partite dei proprietari.
      Non ci è noto, però, se altrettanti proprietari abbiano seguitato a pagare le Poste.
      La situazione più probabile è, che gli enti religiosi, se non scomparsi, non si siano più interessati a far trascrivere i loro contratti di enfiteusi presso la conservatoria dei registri immobiliari.
      Sta di fatto che il Comune, deve obbligatoriamente riportare l’intestazione della partita catastale, per cui deve citare anche un eventuale livello.
      In pratica, tali livelli, sono rimasti sulla carta ma hanno perso la loro funzione principale, che era quello di far pagare le poste ai conventi, abbazie ecc., per cui sono diventati inefficaci ed esistono solo di nome.
      Tra l’altro, per chi, oggi, volesse affrancare un livello, deve sottostare ad una prassi burocratica e monetaria estenuante, per cui chi ha intenzione di farlo, finisce quasi sempre per rinunciare.
      La destinazione ultima di queste enfiteusi, a nostro parere, è quella di scomparire completamente e venire tolta dal catasto informatizzato.
      Conclusone: fossimo un proprietario livellante non ci preoccuperemmo più di tanto.
      Amedeu e c.

  31. Salve, vorrei acquistare un terreno edificabile per poter costruire una villetta.
    Il problema è che vorrei acquistarlo solo se mi approvano il progetto che ho in mente.
    Come posso fare per tutelarmi?
    Grazie
    Edoardo

  32. Salve. “A” su terreno di proprietà esegue pratiche e ottiene permesso a costruire per una nuova costruzione. Viene ereditato il terreno da “B” figlia di “A”. Per usufruire dell’IVA agevolata al 4% deve rilasciare dichiarazione di essere in possesso del permesso a costruire, che però risulta intestato al Padre, ancora in vita.

    E’ necessario e possibile volturare? Quali sono tempi e costi previsti?

    Grazie.

  33. Nel 1991 è stata rilasciata una concessione edilizia cointestata a mia moglie ed al fratello in quanto proprietari di un terreno indiviso. Nel 1993 si è proceduto a dividere il terreno con regolare atto notarile. Nel 1994 è stata chiesta ed ottenuta da mia moglie (per la nostra costruzione da poco iniziata) una proroga della concessione. Dopo anni ci siamo accorti che nella proroga compariva anche il nome del fratello (pur non essendo più comproprietario del suolo su cui insisteva la costruzione). E’ possibile chiedere ora per allora una rettifica della concessione edilizia?
    Grazie
    Domenico

    • Per Domenico.
      La concessione edilizia potrebbe servirvi qualora vendiate il bene, per cui si suggerisce di regolarizzarla.
      Dovrebbe essere sufficiente fare una domanda di voltura di detta concessione (Adducendo i motivi di tale richiesta) ed allegando alla domanda copia dell’atto notarile a suo tempo stipulato.
      Comunque, prima di tutto ciò, ti consigliamo di sentire anche i tecnici dell’ufficio Edilizia Privata del Comune.
      Amedeu e c.

  34. Buongiorno ho una concessione edilizia per una bifamigliare cointestata con mia sorella, entrambe possiamo costruirla sul nostro terreno adiacente/confinante come la bifamigliare.
    Può mia sorella vendere la sua “concessione” senza chiedermi se a me interessa? Grazie

    • Per Cheti.
      Stai ponendoci una domanda inerente la materia giuridica per la quale sarebbe indicato il parere di un legale.
      A nostro parere, poichè il Permesso di Costruire è stato rilasciato ai nominativi di entrambe le sorelle (E’ così, vero?) dovrebbe occorrere una voltura dello stesso da presentarsi in Comune per cambio proprietari.
      A questo punto il Comune dovrebbe saperti dire se occorre, sulla richiesta, l’autorizzazione e la firma di entrambi i richiedenti originari.
      Amedeu e c.

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.