Presso il Saie 2009 di Bologna fra le tante attrattive relative all’edilizia, ci ha attratto il padiglione della Futura Europe, una ditta che produce macchinari e nello stesso tempo effettua lavorazioni inerenti l’uso di polimeri , composti a base chimica quali il poliuretano, la poliurea , gli Espansi ed altre Resine.
L’uso dei polimeri è conosciuto da tempo in edilizia, specie per quanto viene fatto con l’espanso, nei sottomanti e a volte nei sottotetti, come barriera alle acque piovane ma anche come coibente termico ed acustico.
Lo stand della sopracitata ditta, ha però presentato un sistema raffinato e quindi perfezionato per questo particolare settore, utilizzando delle macchine proporzionatrici spruzzatrici a diversa intensità, in grado di effettuare lavorazioni di coibentazioni sottili ma anche iniezioni di resine poliuretaniche volumetricamente sostanziose, in grado di riempire fessurazioni o cavità e quindi allontanare l’acqua e l’umidità prima che queste possano penetrare nelle murature.
Sotto vediamo due di questi speciali macchinari che la ditta commercializza ed usa:
Riteniamo che non esista un tecnico che non abbia trovato, durante la sua carriera, vuoti sotto le pavimentazioni dei piani terreni di fabbricati vecchi ma anche di nuova costruzione e che hanno costituito delle vere problematiche per quanto riguardava il loro risanamento.
Normalmente queste cavità vengono aumentate a causa dell’azione delle acque dilavanti di scorrimento.
Le murature di detti edifici si presentano "fradice" per l’umidità di risalita, che trova dei buoni serbatoi di attingimento in dette cavità piene di acqua.
Inoltre in tali casi le pavimentazioni diventano anche impraticabili.
Ebbene osservate il disegno sottostante:
Grazie all’uso dei macchinari che iniettano una particolare resina poliuretanica che reagisce con l’acqua e forma una barriera solida ed impenetrabile vengono riempiti e consolidati questi vuoti ridonando alla struttura la iniziale stabilità e impenetrabilità alle acque..
Inoltre i suddetti polimeri, usati tramite i macchinari, possono effettuare delle impermeabilizzazioni di coperture industriali e civili, e, grazie ad un sistema di lavaggio che impedisce al materiale di indurire all’interno della pompa spingente, il macchinario può essere fermato anche per diversi giorni, e quando il lavoro viene ripreso l’erogazione avviene immediatamente, senza bisogno di smontare o pulire parti della macchina o della pistola erogatrice.
Sotto vediamo le impermeabilizzazioni realizzate dal personale della ditta su superfici piane:
O in coperture curve di capannoni industriali:
La ditta è specializzata anche a creare altre lavorazioni tipo architettoniche, scenografiche, per stampi di tutte le forme ed altro ancora.
In questo breve articolo abbiamo voluto attirare l’attenzione su di alcuni prodotti di comprovata praticità e adesso di facile lavorazione, di sicuro rendimento e quindi di successo finale assicurato.
Comunque per avere notizie più dettagliate il lettore potrà rivolgersi al sito WWW.futuraeurope.com.
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
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Salve Amedeu. Sto realizzando una casa in campagna ed al momento sono alle prese con l’impermeabilizzazione dei muri di contenimento che allo stesso tempo rappresentano il muro esterno dell’indiana del seminterrarto (spero di avere reso l’idea). Considerata l’applicazione di un tubo drenate e di fondalina, mi apprestavo a guainare sotto la fondalina, quando, dal costruttore mi è stata posta un’alternativa………anzicchè apporre la soluzione bitumosa e quindi la guaina, mettere dei pannelli in poliuretano guainati all’esterno, che a suo dire,oltre ad impermeabilizzare hanno anche la funzione di proteggere termicamente il muro. Cosa ne pensa?
Grazie in anticipo e spero di essermi spiegato
Per Roberto.
“Indiana del seminterrato” cosa è? Scusa ma è un termine che non comprendiamo.
A parte ciò, di solito si arriccia il muro dello scantinato, poi si mette in opera la guaina elastomera bituminosa, la quale si tende a proteggerla con un materassino di polistirolo espanso spesso 4/5 cm, in maniera che eventuali sassi presenti nel terreno non forino la guaina impermeabilizzante.
Il fatto di porre il poliuretano prima della guaina, per motivi termici(?) non lo usiamo, anche perchè a ridosso dell’interrato ci sarà il terreno.
Amedeu e c.