Prassi per richiedere in Comune il Certificato di abitabilità di un immobile ad uso abitazioni.

 La richiesta di abitabilità di un fabbricato di civile abitazione non è mai cosa semplice, e perciò i nostri lettori devono essere edotti della documentazione che in linea di massima tutti i Comuni richiedono, affinche sia presa in esame l’istanza stessa.

Una volta ultimato un edificio di nuova costruzione, oppure una ristrutturazione edilizia di un abbricato, occorre richiedere al Comune il certificato di abitabilità, senza il quale non sarà possibile abitare l’edificio stesso.
 
 
 
Quale è la prassi comunemente seguita per ottenere questo Certificato di abitabilità?
 
Per prima cosa il concessionario, sia esso proprietario privato o costruttore proprietario devono avanzare al Comune una istanza, corredata da tutta la documentazione tecnica necessaria, per ottenere il certificato di abitabilità.
 
A secondo del Comune qualcosa può variare, ma in linea di massima la documentazione da allegare a tale richiesta consiste essenzialmente nei seguenti documenti:
 
–  Dichiarazione redatta dal richiedente , nella quale si attesti la conformità dell’opera eseguita nei confronti del progetto approvato.
 
 –  Certificato di collaudo statico di cui all’art. 67 del DPR  6 giugno 2001, n. 380, se le opere sono state realizzate in cemento armato normale, precompresso, in acciaio, oppure: certificato di idoneità statica per le opere in muratura. Entrambi redatti  da professionisti abilitati.
 
– Dichiarazione di conformità delle opere realizzate nei confronti della normativa vigente per disabili, sia per quanto riguarda l’accessibilità ed il superamento delle barriere architettoniche.
 
– C.P.I ovvero il Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal locale comando dei Vigili del Fuoco, ai sensi dell’art 33 del DPR 37/98 con documentazione per la verifica del rispetto delle norme di sicurezza in materia di prevenzione incendi. (Per quegli immobili ove è occorsa in fase progettuale la presentazione della pratica ai V.V.F.)

– Autorizzazione allo scarico nella fognatura comunale  oppure autorizzazione allo scarico nel sottosuolo per quegli immobili posti in località prive di fognature nere.

– Dichiarazione di conformità o di regolare esecuzione, e di collaudo degli impianti installati ai sensi del DM n° 37 del 22 /1/ 2008.

– Dichiarazione redatta da un Tecnico abilitato ai sensi dell’art. 35 della Legge 47/85 per immobili che hanno ottenuto concessioni in sanatoria.
 
– Copie dei versamenti relativi alle opere di urbanizzazione ed al costo di costruzione
 
– Perizia asseverata redatta dal Direttore Lavori relativa alla conformità delle opere realizzate nei confronti del progetto approvato e suoi allegati, secondo quanto contenuto nella legge 10/91 e nel DPR 412/93 , nel DPR 380/01 (Testo unico sull’edilizia) e successive leggi e normative.
 
– Attestato di qualificazione energetica ai sensi del DL 112/2008 o di certificazione energetica per quelle Regioni che abbiano provveduto ad emettere leggi in materia; redatto da un tecnico professionista abilitato, estraneo alla progettazione ad alla direzione dei lavori.
 
Richiesta di assegnazione del n° civico se trattasi di nuovo edificio
 
Altre eventuali richieste possono pervenire a secondo del contenuto dei Regolamenti Edilizi del Comune ove viene richiesto il Certificato di abitabilità.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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di
amedeu

6 commenti

  1. finita la costruzione le strade di accesso sono da rifare dal costruttore grazie

  2. Per Pietro.
    Quelle che “rompe” passando con i camion del materiale, devono essere riparati dalla ditta.
    Per le altre strade o altri sistemi, devi vedere ciò che è contenuto nelle condizioni del Permesso di Costruire comunale.
    Amedeu e c.

  3. Nel caso di ampliamento edificio e ristrutturazione dell’esistente,è obbligatorio eseguire il cappotto termico della parte di edificio esistente da ristrutturare per rientrare nei parametri minimi di trasmittanza previsti?
    grazie e cordiali saluti

    • Per Alberto.
      Devi parlare con il tecnico che ti farà i calcoli relativi al cappotto ed alla trasmittanza e che penserà, poi, alla pratica del bonus del 36% (Fra pochi giorni sarà del 50%).
      Il tecnico, dopo il sopralluogo saprà ragguagliarti su tale domanda.
      Amedeu e c.

  4. Buongiorno, vorrei avere un chiarimento circa una questione. Ho acquistato un appartamento in una palazzina di nuova costruzione (del 2011), appena fuori dall’ ingresso del palazzo il costruttore ha “creato” dei parcheggi singoli (che ovviamente vuole vendere!) a discapito del marciapiede. Premetto che tale strada pubblica è a doppio senso di marcia trafficata anche da mezzi pesanti in quanto di fronte alla palazzina è situato il “posto” di scarico merci di un Supermercato. Le altre palazzine della zona sono tutte dotate di marciapiede sul lato di ingresso e uscita. La mia domanda è: tutto cio’ è regolare per il costruttore e il Comune?? O per l’ incolumità dei pedoni (soprattutto dei bambini) si potrebbe chiedere l’ espropriazione forzata dei parcheggi per favorire un marciapiede, visto che appena si esce da cancello ci si trova direttamente sulla strada??
    Grazie Marco

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