Quando un edificio ha bisogno di uno scannafosso. Come fare

La necessità di realizzare uno scannafosso si prospetta per quegli edifici di vecchia o nuova costruzione, che hanno locali interrati o seminterrati in adiacenza al terreno. Tale  circostanza comporta un evidente stato di ammaloramento sia del piano interrato o seminterrato, e per cause dovute all’umidità di risalita, anche del piano soprastante.

Quando le murature perimetrali sono state realizzate a stretto contatto del terreno, senza prendere i dovuti accorgimenti, non esistono sistemi pagliativi per fermare l’umidità, che lentamente invade anche il piano terreno del fabbricato  e rende i locali sottostanti inagibili.

A questo punto  non resta che una unica soluzione: realizzare uno scannafosso perimetrale all’edificio o perlomeno a quella parte di edificio che ha  locali interrati o seminterrati a contatto con il suolo.

Questo articolo, trattando  questa problematica, può essere valido anche per costruzioni che ancora devono essere iniziate, in quanto la previsione progettuale di uno scannafosso è senza dubbio più facile e meno onerosa che non realizzarlo a costruzione ultimata.

Detto quanto sopra, vediamo come realizzare questa struttura, in quali casi, le caratteristiche che deve avere, le dimensioni e altro ancora.

Per convenzione, prendiamo in esame un vecchio  fabbricato di forma quadrata (Non abbiamo sviluppato la parte interna in quanto al momento non ci interessa),  con un piano seminterrato, e che presenta tutti i difetti dovuti all’umidità di risalita e di provenienza dal terreno a contatto con le murature.

Gli intonaci interni, fino al piano terra saranno cadenti, caratterizzati da quella particolare muffa bianca tipica dei locali umidi.

Esternamente, una fascia a contatto del marciapiedi e di altezza variabile si presenterà umida, fatiscente, con parti di intonaco cadute.

Non resta altro, in questi casi che ricorrere alla esecuzione di uno scannafosso.

Vediamo la pianta e la sezione di uno stato attuale,  con il terreno a ridosso del fabbricato:

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Un contesto come quello sopra, è purtroppo freguente nel nostro paese. Come rimediare?

La via migliore e  che darà risultati certi è senza dubbio la seguente:

Vediamo sotto la pianta e la sezione dell’edificio con lo scannafosso realizzato:

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La larghezza complessiva della struttura interrata sarà in questo caso di circa mt. 1,40

Le opere necessarie per realizzare il suddetto scannafosso saranno sommariamente le seguenti:

– Effettuazione di scavo a sezione obbligata relizzato logicamente con un mezzo meccanico (Escavatore)

Costruzione di un muro a retta in Cemento Armato, di sezione "tipo" quella  soprastante, tenendo conto che l’estradosso della base di detto muro dovrà risultare più bassa della linea di fondazione dell’edificio.

La cunetta rotondeggiante ricavata sul piede del muro a retta in C.A. dovrà pure essa stare più bassa del filo della fondazione casa.

La copertura dello scannafosso dovrà avvenire in Cemento Armato e costituirà la soletta del marciapiedi esterno alla casa; sopra di essa potranno essere murate le mattonelle del marciapiedi stesso.

La poca acqua che potrà pervenire nella cunetta dello scannafosso, dovrà essere indirizzata con le opportune pendenze verso delle aree di drenaggio, che consisteranno semplicemente in fosse ricolme di pietre e pietrisco grosso, a contatto con il sottostante strato di terreno.

Prima di andare avanti è doveroso chiarire che stiamo parlando di un’opera di una certa rilevanza statica, per cui si consiglia che il tecnico sia un ingegnere professionista abilitato, sia per la progettazione che per la direzione lavori.

Abbiamo fatto vedere sopra immagini di scannafossi molto alti, ma il problema si pone anche per edifici che hanno una minima parte interrata, tipo quella di cui alle immagini sottostanti, se non addirittura minore.

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Per tali casi è sempre consigliabile tale tipo di struttura.

Detto ciò chiariamo quanto segue:

– occorre naturalmente presentare il progetto al Comune, al Genio Civile ed a tutti gli altri Enti che possono interessare la vostra casa (Zona paesaggistica, vincolo idrogeologico ecc.)

Una cosa importante da dire, è che lo scannafosso deve essere ispezionabile, per cui la larghezza vicino alla scarpa  (vedi disegno) non dovrebbe essere inferiore ai 60 cm. L’altezza invece varierà con il variare della parte di fabbricato interrato.

Nelle immagini soprastanti abbiamo indicato un seminterrato che ha le finestrelle sopra la linea del terreno; adesso prendiamo il caso limite di uno scannafosso da realizzarsi per locali completamente interrati e per i quali vogliamo creare delle aperture per la luce ed eventualmente per l’aria.

Incominciamo a vedere la pianta e la sezione di tale scannafosso:

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Trattandosi in questo caso di spendere parecchi soldi per realizzare una tale opera, è consigliabile eseguirla in modo che serva anche, come accennato sopra, per illuminare o meglio ancora dare aria ai locali interrati.

Per potere illuminare dovranno essere create delle finestrelle  nel muro della casa e poi delle aperture in corrispondenza, poste nella soletta di copertura . Quindi occorrerà mettere in opera dei vetromattoni sia nella  soletta che alle finestre.

Poichè lo scannafosso, come già detto è costoso, conviene a nostro parere, (Vedi disegni sopra) montare delle griglie di metallo, bloccate nella soletta del marciapiedi e poste sempre in corrispondenza delle finestre.

Le finestre, in questo secondo caso, dovranno potersi aprire per aereare i vani interrati.

Poichè l’acqua piovana può passare dalle griglie ed invadere lo scannafosso, si renderà necessario creare dei pozzetti di raccolta, dove dovranno confluire le acque meteoriche.

Vedi in pianta i pozzetti (colore Blu).

Nei pozzetti dovranno essere alloggiate delle elettropompe ad immersione, comandate da un galleggiante.

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Ciò consentirà, in caso di pioggia, di allontanare immediatamente le acque stesse.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA

di
amedeu

39 commenti

  1. Ho visto il vostro articolo sullo scannafosso e come avete giustamente sottolineato voi sembra un’opera davvero costosa anche in fase di progetto.

    Cosa mi sapete dire delle bocche di lupo ? Mi spiegavano che sono dei tubi in PVC “immersi” tra mattoni e cemento che mettono in contatto i vespai con la parte fuori terra dell’abitazione, una volta erano al livello del pavimento esterno alla casa oggi, per ovvi motivi, si cerca di tenerli un pò più rialzati, nella parte esposta ci possono essere delle grate per la ventilazione o anche dei vetrocementi come quelli dei vostri articoli per far passare la luce.

    Avete qualche dettaglio in più ?

    • salve,
      vi è una norma che fissa dei limite per l’impermeabilizzazione delle pareti interrate? ad esempio spessore guaina bituminosa o utilizzo di un sistema rispetto ad un altro a seconda del supporto??
      grazie mille

      • Per Inguu.
        Che ci risulti non c’è alcuna legge nè norma precisa, ma solo un sistema in uso di realizzare le opere a regola d’arte.
        Quindi, ogni lavoro va considerato a se stante e vanno presi tutti gli accorgimenti necessari affinchè una impermeabilizzazione sia idonea per ogni singolo intervento.
        In commercio esistono centinaia di prodotti impermeabilizzanti con descritte le caratteristiche e i sottofondi per cui usarli.
        Amedeu e c.

  2. Per Giorgio.
    Faremo al più presto un breve articolo anche sulle bocche di lupo per locali interrati.
    Ciao.
    Amedeu

  3. Buongiorno,
    ho letto svariati vostri articoli dove indicate prodotti bituminosi per la coibentazione degli edifici dall’umidita’ di risalita del terreno.

    Nella progettazione del garage interrato che andro’ a realizzare a breve, il geometra incaricato, mi sta’ proponendo una coibentazione in “lastre” / “pannelli” di teflon, avete qualche informazione/indicazione in merito ?

    Grazie Ilario

  4. Per Ilario.
    Il teflon o politetrafluoroetilene (PTFE) è conosciuto anche con altri nomi ed è un prodotto usato in industria specie per le alte temperature.
    Comunque l’uso dei prodotti in teflon è svariato.
    Se il tuo geometra te lo ha consigliato, lo avrà fatto sulla base di una scheda tecnica inerente tali lastre.
    Amedeu e c.

  5. Salve, casa mia ha uno scannafosso di circa 60 cm di larghezza su tre lati, il quarto è totalmente scoperto e affaccia sul giardino. Non ho garage o cantina e vorrei utilizzare il cavedio come magazzino, ma vorrei evitare o limitare l’entrata dell’ acqua dalle griglie di metallo presenti, senza compromettere la ventilazione. come posso fare?

    Grazie

    Nunzio D.

  6. Per Nunzio.
    Puoi realizzarci una o due bocche di lupo e chiudere le griglie con mattonelle di vetrocemento armate con ferri.
    Vedi disegni del nostro articolo
    http://www.coffeenews.it/bocche-di-lupo-per-scantinati-umidi-come-fare
    Amedeu e c.

  7. ho letto con interesse il vostro articolo sullo scannafosso, e gradirei avere una stima generale del costo al mq. quantomeno indicativa, capisco che ogni impresa avrà e farà i sui prezzi, ma mi servirebbe un minimo di spesa per una casa con due lati a contatto con la terra.
    spero mi possiate rispondere via mail.
    Grazie mille saluti

  8. Per Damiano.
    Non vogliamo assolutamente essere scortesi con te, ma per fare una stima del costo è necessario fare un preventivo e noi dobbiamo mandare avanti il sito ed in più rispondere ai commenti (Tanti).
    Ti consigliamo di aprire il nostro “Prezzario” e cercare di fare da te un preventivo approssimativo a mt lineare (Adopera la voce opere compiute).
    Seguendo lo schizzo dello scannafosso, calcola le quantità ed applicaci i prezzi del prezzario.
    Prova comunque.
    Se non sarai soddisfatto, dovrai richiedere un preventivo ad una o più ditte della tua zona.
    Amedeu e c.

  9. La realizzazione di uno scannafosso attorno all’immoblie rientra nelle opere di”ristrutturazione edilizia”‘? Può dunque essere assoggettato alla detrazione del 50%?

    • Per Pier Paolo
      Leggi in successione le tre leggi di cui abbiamo riportato le parti che ti ineressano.
      Comunque quella specifica per il tuo caso è l’ultima, cioè Il DPR 380/2001, articolo 3 lettera C., che potrai leggere per intero a questo nostro articolo http://www.coffeenews.it/4-legge-1062011-interventi-edilizi-ammessi-in-base-al-dpr-3802001-testo-unico-sulledilizia

      Testo unico del 22 dicembre 1986 n. 917 –
      1. Dall’imposta lorda si detrae un importo pari al 36 per cento delle spese documentate, fino ad un ammontare
      complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unita’ immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a
      carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono
      effettuati gli interventi:
      a) di cui alle lett. a) b), c) e d) dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.
      380, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale di cui all’articolo 1117 del codice civile;
      b) di cui alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.
      380, effettuati sulle singole unita’ immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro
      pertinenze;

      DECRETO-LEGGE 22 giugno 2012 , n. 83
      Art. 11 Detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico 1. Per le spese documentate, sostenute dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2013, relative agli interventi di cui all’articolo 16-bis, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 50 per cento, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro

      Legge 106/2011: interventi edilizi ammessi in base al DPR 380/2001 (Testo Unico sull’edilizia)
      C) “interventi di restauro e di risanamento conservativo”, gli interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalita’ mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio;

      Lo scannafosso è un risanamento conservativo
      Amedeu e c.

  10. Salve vi scrvo perchè avrrei bisogno di un consiglio su come risanare uno scannafosso già esistente.
    Dopo le abbondanti piogge di quest’anno infatti l’ultima parte di scannafosso mi si è allagata (5 cm) e quindi ho dovuto sfondare la parte finale per far defluir l’acqua.
    Adesso volevo creare una serie di fori nel muro a contatto con la terra e a questi collegare dei tubi per poi convolgiare l’acqua in un tubo che porti all’esterno.Secondo voi è fattibile e se si come?
    Già che ci sono vi chiedo anche un consiglio su come bloccare una parte di muro che a causa della spinta della terra si stà spanciando lievemente nella parte superiore.
    Devo fare un contromuro? Posso “inchiodare “con dei tondini di ferro passanti dalla parte superiore fino alla metà dei blocchetti di cemento (che compongono il muro contro la terra)in modo da bloccare la spinta della terra e irrigidire il muro?
    Grazie
    Giacomo

    • Per Giacomo.
      Relativamente alla seconda parte della domanda, non potendo vedere il lavoro, e poichè trattasi di un’opera strutturale, non è nè conveniente nè salutare dare consigli in merito.
      Dovrai rivolgerti, per un sopralluogo, da un tecnico professionista della tua zona-
      Per quanto riguarda lo scaricare l’acqua dal fondo dell scannafosso, tramite un tubo, partente dalla testata, lo potrai eseguire, purchè tu abbia la pendenza idonea del fondo scannafosso verso tale muro, ed inoltre profondità permettendo; ma in questo ultimo caso, potrai sempre rimediare, creando un pozzetto all’interno dell scannafossostesso , e con una tubazione a pressione, alimentata da una pompa provvista di galleggiante.
      Amedeu e c.

  11. Buongiorno
    devo realizzare uno scannafosso in un edificio esistente ma immediatamente confinante con un campo appartenente ad altro proprietario. Tale proprieterio è riluttante a dare il permesso perché teme che non sia permesso realizzare un’opera edilizia nel suo terreno agricolo (per la precisione teme che il permesso richiesto al comune valga per il proprietario dell’edificio ma non per il proprietario del campo che potrebbe essere chiamato in causa dal comune stesso o da un ente territoriale non precisato). Essendo avvocato vorrebbe un riferimento normativo specifico.

    • Per Fabio.
      Non ci risultano normative specifiche per quanto da te richiesto.
      Comunque, lo scannafosso lo realizzeresti sul terreno del vicino?
      Se è così, puoi scaricarlo da ogni possibile responsabilità chiedendogli di venderti la striscia di terra necessaria a realizzare lo scannafosso.
      Prima, però, ti consigliamo di trattare la questione con il tecnico comunale addetto all’ufficio edilizia privata del tuo Comune.
      Amedeu e c.

  12. salve,
    volevo chiedere come faccio a asapere se la mia casa ha uno scannafosso?

  13. Buon pomeriggio, sono Marco.

    Vorrei domandare informazioni rispetto alla misura adatta per risanare dei problemi di umidità.
    Condominio del 54 a Bolzano (TAA), costruito lungo il fiume con i sassi del greto per i primi 3 piani con spessore muri 60cm. Cantine seminterrate.

    Presenta, dopo un anno piovoso, umidità di risalita sullangolo nordest (adiacente allo spigolo sudovest di un altro condominio) per una lunghezza di 2-3 metri su entrambe i lati dallo spigolo della casa in cantina fino al piano rialzato. Elevata umidità delle cantine sottostanti con sgretolamento intonaco.

    Ha senso fare uno scannafosso? Ci sono altre misure possibili e meno costose? Va fatto intorno a tutta la casa? Sa per caso indicare il costo?

    Cordiali saluti.
    Marco

  14. Buongiorno, per quanto concerne la pulizia e l’impermeabilizzazione del muro preesistente, quali materiali si possono utilizzare. Inoltre, va impermeabilizzato anche il nuovo muro in c.a. sia a tergo che internamente all’intercapedine? Va inserito un tubo drenante nell’intercapedine o basta sagomare la base a formare una cunetta?
    Grazie.

  15. Ho un casale i cui muri perimetrali (in blocchi di tufo) poggiano direttamente sul terreno. Il terreno (in pendenza) e’ molto drenante, nonostante cio’ ho fenomeni di umidità’ di risalita con ammaloramento degli intonaci. I muri sono tutti fuori terra e sono circondati da un marciapiede di basolato di pietra largo alcuni metri (le basole sono cementate tra loro. Volevo chiedervi se considerate il taglio chimico una buona soluzione e se ritenete utile la realizzazione di uno scannafosso non a ridosso delle pareti perimetrali (sarebbe un intervento molto invasivo) ma alla fine del basolato e quindi a una distanza tra 6 e 15 metri dai muri perimetrali.

    grazie mille
    Mario

    • Per Mario.
      Il tufo normalmente succhia l’umidità, per cui, a nostro parere, sarebbe più opportuno realizzare un taglio chimico che ne blocchi la risalita.
      Tra l’altro la spesa sarebbe parecchio inferiore di quella che ti servirebbe per realizzare uno scannafosso.
      Amedeu e c.

      • Mi scusi ancora, saprebbe consigliarmi una ditta/prodotto che opera sul territorio siciliano (san vito lo capo, trapani) in grado di effettuare il taglio chimico?

        grazie ancora

        Mario

        • Per Mario.
          Purtroppo no, però puoi leggere gli articoli che noi abbiamo fatto sull’Umidità di Risalita (Adopera il pulsante Cerca, in alto a destra della pagina) e mettiti in contatto con la ditta indicata, chiedendo il nominativo del concessionario a te più vicino.
          Amedeu e c.

  16. Salve, sono amministratore di un edificio risalente ai primi anni ’90, dotato di uno scannafosso largo circa 60-70 cm sito tra il piano seminterrato (aperto su tre lati) ed il piano terra del restante fabbricato dal cui muro di contenimento fuoriescono piccoli tubi per il drenaggio dell’acqua piovana di una parte dell’area di corte condominiale e di piccole aiuole sovrastanti.
    Non avendo conoscenza dello stato dei luoghi originari, presumo che questo canale servisse a portare fuori dal fabbricato l’acqua piovana proveniente dall’area di corte sovrastante, mantenendo asciutto e ventilato il piano seminterrato.
    Qualche anno fa il proprietario dell’ultimo garage semintrerrato, senza alcuna autorizzazione condominiale, ha realizzato un piccolo ampliamento del suo locale, estendendosi fin sopra il tratto finale dello scannafosso (nella cui direzione aveva la pendenza), che oggi è totalmente chiuso da quel lato ed ispezionabile solo dall’altro. Oggi lamenta un vasto fenomeno di umidità di risalita e ammaloramento intonaci in quasi tutto il locale e chiede un costoso intervento di impermeabilizzazione dell’area di corte condominiale sovrastante ed eliminazione delle aiuole, asserendo la illegittimità del drenaggio condominiale.
    E’ possibile accertare se l’ampliamento realizzato abbia impedito il regolare deflusso dell’acqua piovana? Quali soluzioni, tenuto conto ovviamente della sommarietà delle indicazioni date, si possono immaginare per risolvere questo problema ed evitare azioni legali?
    Grazie.

    • Per David.
      Se tale scannafosso era semi aperto sui due lati contrapposti, per cui l’acqua piovana usciva e la circolazione di aria serviva ad abbattere il formarsi dell’umidità interna.
      Avendo chiuso una parte (Così ci sembra di comprendere), viene a mancare la ventilazione e areazione originaria, per cui aumenta il fenomeno dell’umidità con conseguenti tracce di efflorescenza, condensa e muffa.
      Amedeu e c.

      • Si, lo scannafosso era inizialmente aperto su due lati e successivamente chiuso sul lato della pendenza.
        Grazie per la risposta.

  17. Salve una domanda. Non sarebbe opportuno impermeabilizzare la parete perché in caso di abbondanti piogge c’è il rischio che lo scannafosso si possa allagare e quindi la parete si bagnerebbe e si creerebbero nuovamente dei problemi?

  18. Buongiorno Amedeu e complimenti, ottimo articolo.
    Ho una situazione un poco strana, prima di tutto vivo in UK, Cambridge ed ho un ufficio in legno nel giardino, cosa molto comune da queste parti. Purtroppo ho grossi problemi di umidita’. Il terreno circostante e’ sempre bagnato.
    Mi sono deciso a scavare un fosso tutto attorno profondo circa 50cm. Ritengo che l’acqua provenga dal tetto del vicino, che cadendo sul terreno a circa 120cm dalla mia parete, inzuppa il terreno.
    Ovviamente uno scannafosso sarebbe una soluzione perfetta, ma non praticabile.
    Ritieni che possa funzionare se metto della guaina verso la parete del vicino, sassi piccoli, tubo traforato inclinato 5%, riempo primo strato sassi 10cm, poi sassi 2/3cm e poi termino con pezzi di ardesia (slade).

    In teoria l’acqua del vicino dovrebbe bloccarsi contro la guaina e scendere nel terreno del vicino. Il tubo dovrebbe asciugare ulteriormente il canale.

    Oppure metto la guaina su tutta la superficie del canale.

    Altra soluzione e’ mettere tessuto traspirante, sassi, tubo ed una ventola all interno che gira sempre

    Da considerare che sul canale non puo piovere, perche coperto dal mio tetto che sporge 60cm.

    Grazie mille

    • Per Francesco.
      Non specifichi se il manufatto di legno è posato sul terreno, oppure se è in parte interrato (Cosa che noi escluderemmo).
      Comunque, nel primo caso, uno scannafosso potrebbe servire ben poco, in quanto la parete di legno, probabilmente posata su di una platea cementizia, assorbe l’umidità dal sottosuolo, per cui l’unico sistema per sanarla definitivamente sarebbe quella di isolare la stessa con una guaina sottostante, a nostro parere, difficilmente applicabile allo stato attuale della costruzione.
      Ti consigliamo di contattare un tecnico della zona per avere suggerimenti migliori per il tuo caso.
      Amedeu e c.

  19. Gent.ssimo sig. Amadeu, sono giunto alla determinazione di realizzare uno scannafosso per un locale, interrato su tre lati, che, nonostante i lavori di impermeabilizzazione eseguiti, in caso di forti piogge presenta forti infiltrazioni di acqua. Saprebbe indicarmi un’ impresa edile con esperienza nel settore operante tra le province di Ascoli Piceno e Teramo? La ringrazio.

    • Per Domenico.
      Purtroppo non conosciamo imprese nella tua zona.
      Ti consigliamo di rivolgerti presso la Camera di Commercio, dove hanno l’elenco di tutte le imprese in materia e regolarizzate dal punto di vista legale.
      Amedeu e c.

  20. Quando la parte di seminterrato non rappresenta l’intero piano, ma solo una sua parte (nel caso specifico, la casa è “inserita” in un dislivello) è comunque possibile realizzare uno scannafosso su tre lati, facendolo possibilmente finire alla fine del dislivello? In caso, ambia qualcosa nella rappresentazione?

    (Sono una studentessa e devo rappresentare il progetto in sezione)

    • Per Sofia.
      Per far ben comprendere lo stato di progettazione di tale scannafosso, ti consigliamo di includere nel disegno una pianta del seminterrato con indicato il percorso del seminterrato e se ciò non ti è sufficiente, anzichè una sola sezione come si è solito fare, disegne due sezioni dell’edificio: una trasversale e una longitudinale.
      Amedeu e c.

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