Recisione di rami e di radici che si addentrano nella proprietà di un vicino.

L’articolo 896 del codice civile cita che qualora i rami di un albero si protendono sul fondo del vicino, questi può sempre chiedere al proprietario dell’albero di tagliarli; e se si tratta delle radici che si addentrano nel sottosuolo dello stesso fondo, è il vicino stesso che può tagliarle.

I frutti che cadono naturalmente nel fondo vicino da quella parte di rami in esso protesi , spettano allo stesso vicino (salvo diverse disposizioni fissate da usi o regolamenti locali).

Si tratta di un diritto imprescrittibile.

Per gli alberi di ulivo sono in vigore norme di legge speciale, trattandosi di alberi la cui produzione è d’interesse dell’economia nazionale.

Il diritto di tenere rami e radici penetranti nel fondo del vicino, può costituirsi con una servitù convenzionale (di accordo).

L’articolo 896 non è applicabile per gli alberi piantati sulle strade pubbliche, in prossimità dei confini con le proprietà confinanti dei privati.

CLICCARE SULL’IMMAGINE

Osservando la figura soprastante, se l’albero M di proprietà di B protende una parte (abc) dei suoi rami sul fondo di A (ed anche un gruppo -efgh- di radici nel sottosuolo di quello stesso fondo)  A, in qualunque tempo può chiedere a B di tagliare rami e radici, anzi per queste ultime può reciderle egli stesso.

I frutti caduti naturalmente dai rami (abcd), spettano ad A (salvo prescrizioni derivanti da usi locali locali come detto sopra).

Nulla cambia se sul confine RS vi sia o no una recinzioni , a chiunque appartenente.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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di
amedeu

33 commenti

  1. complimenti per la chiarezza dell’esposizione.

  2. Abito al quinto piano di uno stabile con dieci condomini.
    Recentemente è stato acquistato l’appartamento sottostante al primo piano,disabitato per numerosi anni.Tale appartamento usufruisce di un balcone- terrazzo sul quale si affacciano i balconi del 5°,4°,3°e 2° piano, più piccoli in metratura del terrazzo stesso, e da sempre provvisti di vasi con piante e fiori e dunque di affaccio sullo stesso terrazzo. Il nuovo proprietario, una volta lucidato il pavimento del terrazzo e venuto ad abitarvi, si mostra infastidito per eventuali foglie o fiori secchi che cadrebbero da questi vasi sulla sua proprietà e che ” insozzerebbero”, anche dopo intemperie atmosferiche occasionali, il suo terrazzo. Chiede che tutti i condomini sovrastanti il suo appartamento asportino dai balconi i propri vasi di fiori o piante.E così il suo terrazzo rimarrebbe l’unico guarnito di ornamenti naturali. Le sembra possibile una tale folle richiesta?

  3. Per Francesco.
    Comprendiamo che la situazione possa sembrarti assurda, però se il questo condomino va da un legale, potrebbe avanzarvi una istanza per eventuali “atti di emulazione”, di cui all’art. 833 del codice civile.
    Tali atti non hanno altro scopo che quello di nuocere e recare molestia al vicino.
    In effetti i terrazzi sono fatti per affacciarsi ed usufruirne il possesso, ma diventa discutibile il fatto che del materiale, siano foglie, terriccio od altro, possa cadere e disturbare i condomini sottostanti.
    Questa è la nostra visione della cosa, però, il diritto, in certi casi, non è molto consolidato ed è anche “agganciato” a delle sentenze della C.C. per cui, a questo punto, dovreste sentire un legale.
    Amedeu e c.

  4. Buongiorno,
    posseggo una casa al mare edificata negli anni ’60. Sul confine sono piantati dei cipressi a distanza di 3m. negli anni 80-90 il vicino ha edificato a ridosso del muro di contenimento e ora si lamenta che le radici degli alberi , crescendo, rompono piastrelle e invadono tubature, chiedendone l’abbattimento.
    Indiscussa la distanza di legge coperta comunque da un usucapione più che ventennali, volevo capire se le radici possono essere comunque tagliate, nonostante sia il vicino ad aver “sconfinato”, o sia io che possa chiedere che la sua abitazione venga demolita fino ai tre metri dal confine.

  5. Per Silvia.
    Situazione strana, non tanto per i cipressi, che fra l’altro sono alberi protetti. A proposito, i cipressi, a differenza dei pini, hanno le radici a”fittone”, cioè la radice principale va sotto terra in verticale.
    Per questo non si comprende il danno che le radicette secondarie possono arrecare ad una casa.
    A parte ciò, lo strano è che il vicino abbia potuto costruire sul confine (salvo che non lo consenta la zona di PRG del Comune) e che tu ti decida a muoverti dopo 20/30 anni da quando egli ha costruito.
    Amedeu e c.

  6. Salve,mi chiamo Vanni ,la casa dove abito si affaccia su una strada comunale,come strada del comune tutti parcheggiano,lasciandomi libero solo i passaggi dei cancelli. Il problema mio è che quando esco con l’auto non riesco a vedere nulla,essendoci auto e furgoni parcheggiati,informatomi in comune,mi è stato detto che in caso di incidente la colpa è mia,è vero GRAZIE.

  7. Per Vanni.
    Non è una novità, in quanto la colpa in definitiva ricade sempre sul privato.
    Richiedi di mettere 1 o due specchi nella parte fronteggiante della strada, per evitare pericolosi incidenti.
    Nella lettera di richiesta al Comune, spiega che da sempre esiste il tuo passo carrabile, (probabilmente anche da prima che creassero i parcheggi laterali (?)), per cui è tuo diritto usarlo senza compromettere la incolumità pubblica dei passanti.
    Indirizza la richiesta al comandante (Nome e cognome) dei Vigili Urbani.
    Eventualmente prospetta anche la possibilità di acquistare tu gli specchi, perchè in questo particolare momento risulterebbe difficile per loro accontentarti.
    Amedeu e c.

  8. Buona sera.
    Sono proprietario di alcuni pini posti vicino al muro di cinta. Le radici di questi pini hanno oltrepassato il muro ed hanno danneggiato la sede stradale pubblica. La sede stradale è diventata pericolosa poichè ci possono cadere persone a piedi o ciclisti. Chiedo vostre considerazioni : ritengo di non poter riparare la sede stradale come privato. Ho avvertito il comune con lettera raccomandata ma da oltre 4 mesi nessuno mi ha risposto. Vorrei che questi danni fossero riparati per non creare pericoli a terzi. Vorrei anche sapere come posso esimermi da eventuale responsabilità se qualcuno si produce lesioni fisiche. Grazie.

    • Per Marco.
      E’ un problema molto diffuso in Italia, specie nei lunghi viali delle città marittime.
      I vari Comuni sono assicurati contro i numerosi incidenti stradali che capitano ogni anno.
      In questo caso, il pino è all’interno della tua proprietà, per cui, anche se non ne sei responsabile direttamente, verresti sempre chiamato in giudizio nel caso di un incidente grave.
      Ti consigliamo di scrivere due lettere raccomandate RR (Meglio sarebbe l’uso del PEC . Posta Elettronica Certificata), indirizzate rispettivamente al dirigente dell’ufficio tecnico comunale (metti sempre il suo nome e cognome) ed al Corpo Forestale della tua zona.
      Fai presente la situazione di pericolo stradale, chiedi un sopralluogo congiunto e renditi disponibile, anche a farli tagliare.
      Purtroppo, per i pini, anche se belli e rigogliosi, non esiste altra soluzione, in quanto hanno le radici superficiali e non il “fittone” come altre piante-
      Amedeu e c.

  9. Buongiorno, il mio vicino ha (lungo la recinzione che ci separa) piantato diversi bambù che hanno sconfinato l’area e stanno invadendo il nostro giardino. Una sola volta il vicino ha provveduto ad inviarci alcune persone ad eliminare le piante nella nostra proprietà, ma ovviamente il problema si ripresenta puntuale ogni anno ed il vicino non ne vuole più sapere di provvedere alla loro rimozione.
    Purtroppo le radici del bambù sono molto difficili da estirpare e diventa per noi un grosso problema. Non c’è nulla che possiamo fare?
    Grazie per la pronta risposta.

  10. Buongiorno,
    cinque anni fa ho comperato una casa con giardino privato. Non sono indipendente in quanto è una grande casa che il proprietario ha diviso in quattro appartamenti e quello abitato da me è stato ricavato da una vecchia sala hobby (leggi seminterrato). La mia vicina possiede nel suo giardino interno un albero di albicocche i cui rami crescendo sconfinano nel mio giardino per l’esattezza dove ho il pavimento e ci sono ombrellone, tavolo con sedie e due armadi da giardino. Il problema ora è che questo albicocco oltre le foglie che sarebbe il minimo raccogliere caccia tanta resina che appicca tutto il pavimento e impiastra anche il resto (l’ombrellone in due anni si è già rovinato con la resina!!!). Lei mi ha sempre detto che se i rami mi danno fastidio li posso tagliare….ma io sinceramente taglierei tutto!!!!!!!!! La posso obbligare a togliere l’albero o per lo meno tutti i rami che ricadono nella mia proprietà
    Fiduciosa di una risposta, grazie per l’attenzione.
    Barbara

  11. Buongiorno,
    avrei un quesito che riguarda un albero di alto fusto che sorge sul confine tra me ed il mio vicino: abbiamo concordato che in cambio della cessione di una porzione di terreno da parte mia l’albero verrà tagliato. A questo punto però il tronco sarà completamente nel terreno del mio vicino.
    Nello stesso documento che sancisce questo scambio si precisa che verrà costituita sul nuovo confine una recinzione, con spesa sopportata a metà tra le parti.
    Una volta sancito lo scambio, al momento di costruire la recinzione, le radici del tronco potrebbero impedire lo scavo: a chi competono le spese per il taglio/lievo delle radici? Ho diritto di chiedere che, visto che l’albero/tronco ora è completamente nel terreno del mio vicino, sia lui a farsi carico delle spese dell’asportazione delle radici?
    Grazie molte per la risposta
    Giorgio

    • Per Giorgio.
      La costruzione avrà una fondazione, per cui l’escavatore che vi lavorerà, (Ad albero abbattuto), con la pala escavatrice taglierà le radici.
      Non ci sembra un lavoro enorme.
      Comunque, se lo desideri, cerca di inserirlo nell’accordo che farai.
      Amedeu e c.

  12. L’albero del vicino, un primo di alto fusto, invade con i suoi rami il mio spazio. In particolare i rami si estendono sul tetto della mia casa (tetto spiovente di non facile accesso e manutenzione). Gli aghi di pino invadono tetto e canale di scolo dell’acqua piovana molte volte ogni anno. Posso chiedere di partecipare alle spese di pulizia del tetto?
    Grazie

  13. buongiorno, ho comperato un fondo di 2,8 ettari agricolo con casa condonata… tra me e la vicina con un fondo di 30 ettari, su cui ha messo un allevamento cavalli e un agriturismo, c’era una vecchia recinzione che a lei non piaceva perché il vecchio proprietario l’aveva lasciata andare e si era riempita di rovi…così che di comune accordo l’abbiamo rimossa. Sono passati tre anni ma i suoi clienti, a volte coi cavalli e a volte i cavalli stessi sconfinano così che ho deciso di rimettere la rete di confine. Lei non vuole assolutamente partecipare alle spese. Posso in qualche modo obbligarla? grazie Giovanna

    • Per Giovanna.
      Devi fare tracciare la linea esatta del confine da un geometra o altro tecnico professionista e poi puoi realizzare la recinzione dalla tua parte; ne rimarrai la sola proprietaria e responsabile.
      Amedeu e c.

  14. Gentile Sig.re mi chiamo Roberto abito in una casa a schiera nel cui confine al piano terra che dà sulla strada principale di accesso alle case e’ sempre stato diviso da una rete di alt.za cm.135 per 5 metri di lunghezza(fronte casa).Ora il mio vicino avvalendosi di una pratica CAEL presentata al comune di Pesaro, ha fatto apporre attaccata alla preesistente rete di confine di 135 cm.prima menzionata una rete metallica di altezza 2.75 con relativo ombreggiante.Il problema è che ha distanza di 190 cm.dalla loro rete di confine al piano terra io ho la finestra della mia sala la quale come lei può comprendere ho perso totalmente la visibilità laterale e anche buona parte della luce. Che cosa posso fare per far togliere questa rete con l’ombreggiante al mio vicino ? Forse doveva chiedermi il permesso prima di fare una cosa del genere sul confine ? Mi sono recato in comune e mi hanno risposto che per loro è tutto in regola. Come può essere tutto in regola se mi ha tolto la visibilità e la luce e anche un pò di aria.
    Vorrei allegarvi le foto affinchè possiate comprendere meglio la problematica, ma penso che non sia possibile. Se volete fatemi sapere dove posso inviarvele, grazie.
    Vi ringrazio per qualsiasi consiglio mi possiate dare, non sò che cosa posso fare, attendo con ansia un vostro prezioso consiglio in merito,un cordiale saluto Roberto.

  15. Buona sera,sono proprietario di una villetta a schiera centrale con piccolo giardino nella parte posteriore,mi sono accorto che il mio vicino ha piantato un alberello(dalle foglie sembra mimosa) nel suo giardino,ma alla distanza di 10cm dal muro della mia cucina.come mi devo comportare?

  16. possiedo un box non a uso rimessa e neanche a negozio il box e sito in un condominio quali sono le spese chè devo pagare

  17. Buonasera
    l’art 896 stabilisce chiaramente che le radici ,efgh, delle piante del mio vicino che invadono la mia propieta’, io sono A nel vostro esempio molto chiaro, posso autonomamente tagliarle
    la mia domanda è: cosa accade se taglio anche i rami,abcd, che entrano nella mia proprieta’?
    Avrei letto che una parte della dottrina estende il diritto del taglio radici,efgh,anche ai rami,abcd
    gradirei un vostro parere in merito: potrei avere conseguenze legali?Accusa di -danneggiamento- o altro?
    Ovvio che le vie -di buon senso- le ho già esperite tutte e il fare una causa legale,con i tempi e costi comportanti,per avere finalmente il diritto ad aver tagliati i rami,abcd,se la dottrina estende ad essi il disposto dell’art 896 per le radici,efgh, sarebbe una via piu’ agevole.grazie in anticipo

    • Per Giuseppina.
      Il dettato dell’articolo 896 del codice civile è chiaro e imprescrittibile, ma viene sempre fatta salva la possibilità del vicino di avanzare una servitù contraria nel tuo fondo.
      Questo può avvenire se gli alberi sono di alto fusto e con età superiore ai 20 anni.
      Inoltre entra in campo anche il fatto se le radici possono recare danno alla struttura del vicino (Muro di cinta, tubazione canalizzazioni varie).
      Altro incomodo, purtroppo, è dato dagli usi locali che possono avere importanza nel compiere il taglio delle radici.
      Concludendo, tale articolo è molto chiaro, ma il consiglio che ti diamo è quello di scattare alcune foto della situazione reale e consultare un tuo legale prima di effettuare ogni azione di taglio.
      Amedeu e c.

  18. Grazie Amedeu
    1) non sono di alto fusto, e’ una siepe di photina, che comunque non rispetta le distanze ex art 892 comma
    3 °, ma anche qui non voglio sobbarcarmi spese legali per vedere esercitato tale mio diritto
    2) nella mia zona,comune di Lucca 55100, non esistono usi in merito
    3) l’articolo 896 e’ chiarissimo -sulle radici- : posso tagliarle autonomamente
    4) non mi avreste risposto sulla domanda cui tengo maggiormente,che quindi vi riproporrei:
    Avrei letto che una parte della dottrina estende il diritto del taglio radici,efgh,anche ai rami,abcd
    gradirei un vostro parere in merito: potrei avere conseguenze legali?Accusa di -danneggiamento- o altro?
    Ovvio che le vie -di buon senso- le ho già esperite tutte e il fare una causa legale,con i tempi e costi comportanti,per avere finalmente il diritto ad aver tagliati i rami,abcd,se la dottrina estende ad essi il disposto dell’art 896 per le radici,efgh, sarebbe una via piu’ agevole.grazie in anticipo:

    • Per Giuseppina.
      Per il taglio delle radici vale lo stesso discorso di cui al taglio dei rami.
      Il codice civile ti dà completamente ragione circa tale soluzione, purtroppo non è da escludersi che vi siano delle sentenze orientate in direzione diversa dal contenuto del c.c. e che i vicini potrebbero impugnare tramite un loro legale.
      Per cui dovresti fare una ricerca accurata su internet circa l’esistenza o meno di tali sentenze.
      Detto ciò non possiamo certo suggerirti di tagliare rami e radici in quanto tale iniziativa spetta solamente al proprietario del fondo danneggiato, nonchè alla sua iniziativa personale.
      Amedeu e c.

  19. PS : parlate di possibilità del vicino di avanzare servitu’ contraria nel mio fondo MA:
    “può costituirsi con una servitù convenzionale (di accordo).”..:
    ovvio che tale accordo non ci sia nel mio caso

    • Per Giuseppina.
      La servitù si costituisce in questo caso dopo 20 anni, però deve essere esercitata pacificamente, continuamente e pubblicamente, tre elementi che non sappiamo se sono stati esercitati correttamente.
      Un fattore importante per te può essere costituito da eventuali danni apportati al tuo muro di cinta ed al tuo fondo da tale situazione.
      Comunque sia è un terreno insidioso, nel quale vale la pena di farsi accompagnare da un legale di zona.
      Amedeu e c.

  20. Per Giuseppina.
    Non ti avevamo risposto per i rami in quanto nel nostro articolo è spiegato chiaramente: “A, in qualunque tempo può chiedere a B di tagliare rami e radici, anzi per queste ultime può reciderle egli stesso….”
    Ne consegue che per i rami non può tagliarli, ma deve servirsi dell’intervento di un legale, qualora non trovi un accordo bonario con il vicino.
    Amedeu e c.

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