Questo articolo nasce a seguito delle numerose ricerche di molti lettori relativamente alla realizzazione di un manto di copertura di una casa, in tegole o coppi del tipo Romano o Toscano.
Spiegheremo come partire dalla gronda, come murarli, e con una serie di disegni, realizzati "in trasparenza" cercheremo di rendere più facilmente possibile la comprensione di questo capitolo.
Le tegole e i coppi in laterizio, possono essere usati per tetti con l’orditura lignea, ma ancheper tetti in cemento armato misto a laterizio
Sotto vediamo riportato i disegni di rappresentazione delle tegole e dei coppi:
Tegole Coppi CLICCARE SULLE IMMAGINI
Vediamo sotto il classico modulo formato da due tegoli ed un coppo intermedio:
Una volta che è stata realizzata la gronda dell’edificio, sia essa in travicelli di legno aggettanti con soprastante strato di mezzane e massetto armato, oppure soletta di cemento armato, per iniziare a mettere in opera questo particolare manto, bisogna avere pensato, durante l’ordine di acquisto dal magazzino edile, di fare arrivare anche le tegole da gronda.
Questo è importante, in quanto sono tegole completamente rettangolari e non trapezoidali come le tegole comuni. Servono per effettuare un allineamento perfetto in gronda, facilitando la partenza e la esecuziojne del manto a regola d’arte.
Vediamo sotto le tegole della prima fila:
Per mettere in opera le tegole della prima fila, dobbiamo tenere conto che le stesse devono sporgere dal filo gronda almeno 7 cm; questo in quanto devono avviare le acque piovane nella doccia di rame sottostante (Vedi disegno che segue).
Prima di montarle, vanno murati i ganci (di rame o zincati) del canale doccia, ripartiti a circa mt 1,20 l’uno dall’altro.
I ganci presentano normalmente un foro nella parte che va suotto il tegolo; tale foro serve per fermarli con un tassello e vite ad espansione al sottostante massetto di cls (calcestruzzo)
Quindi si posizionano provvisoriamente la prima e l’ultima tegola della gronda, (Murandole con malta di calce).
Si tende la corda da muratore fra le due tegole posizionate ed a questo punto si incominciano a montare tutte le tegole della prima fila murandole interamente con allettamento di malta di calce o bastarda (non cementizia).
Ricordiamoci a questo punto che nel montare il tetto, vanno murate le prime tre file, poi due si mettono in opera sciolte, se ne mura una ed altre due sciolte e così via fno al colmo.
Si ricorda, come già spiegato in precedenti articoli, che la muratura delle file delle tegole va effettuata ponendo una cazzuolata sotto la parte a monte di ognuna di esse. Tale sistema verrà usato anche per i coppi
Ritornando alla prima fila , una volta posizionate le tegole ripartendo gli spazi fra l’una e l’altra in modo che si discostino di pochi cm, si fissano definitivamente la prima e l’ultina tegola.
Fatto questo, si passa a montare la seconda fila, realizzata con tegole comuni e poi la terza fila:
Seguite il disegno sottostante dove si vedono le diverse fasi di montaggio (viste anche in trasparenza) con i coppi posizionati:
Mentre la prima file di tegole è stata allettata completamente sulla malta, le altre due file e poi le seguenti, come spiegato sopra, vanno fermate al massetto sottostante solo con una o due cazzuolate di malta poste nella parte alta della tegola. Vedere il disegno sottostante:
Sotto riportiamo il disegno con vista laterale:
Nel mettere in opera i coppi, bisogna stare attenti che vadano a toccare, nellla parte a monte, la tegola che segue.
I coppi vanno pure essi fermati con malta bastarda, seguendo l’ordine spiegato sopra (tre file si, due no, una si due no e cos’ via). Si bloccano mettendo una cazzuolata di malta sopra le tegole e non fra le tegole.
Guardando attentamente i due disegni di cui sopra, noterete che il primo coppo in gronda va tagliato (con la smerigliatrice a disco usando tutte le precauzioni del caso).
Va tagliato, in quanto altrimenti battendo nella tegola a monte, sporgerebbe, poi, fuori dell’allineamento della gronda.
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA
Il tetto in tegole che copre il mio palazzo, sta scorrendo, c’è una mansarda. Vivo in un condominio e è difficile mettersi daccordo sul da farsi (quando si devono cacciare i soldi, tutti scappano). Esiste un metodo di bonifica “indolore”. Spruzzare degli impermeabilizzanti sulle tegole, visto che la camera d’aria sotto è inaccessibile?
Massimiliano
Per Massimiliano.
Dovete essere più chiari quando formulate delle domande.
Non importa come le scrivete, ma ci deve essere chiarezza in ciò che segnalate.
Cosa vuol dire che il tetto scorre?
A che piano abiti?
Hai una mansarda sopra di te o abiti in una mansarda ? Cosa è la camera d’aria sottostante inaccessibile?
Il tetto ha la struttura in legname? Questa come è messa? E’ fatiscente? La copertura è in tegole? Ma di che tipo?
Il fabbricato prospetta sulla strada?
C’è la possibilità che le tegole cadano sulla strada?
Sono elementi che ci devi dare se hai la necessità di avere una risposta, altrimenti non siamo in grado di farlo.
A presto
Amedeu e c.
Ho una casa fatta anni 80 le camere sono in mansarda il tetto ha come isolante il sughero vorrei sapere come si può dimostrare che sotto la cementata c’è il sughero, e che non importa mettere la guaina dal momento che il sugherò e isolante, come avrà capito sto vendendo questa casa grazie per il suo aiuto
Per Antonella.
Per la vendita della casa occorre produrre il Il Certificato APE, che deve essere redatto dal certificatore energetico, cioè un tecnico qualificato, abilitato e regolarmente iscritto al suo specifico ordine professionale, quindi un architetto, un ingegnere o un geometra.
Il tecnico dovrebbe poter valutare la classe energetica dell’appartamento.
Comunque per la coibentazione termica a sughero, sinceramente non vediamo come possa stabilirlo con esattezza, a meno che non ritroviate alcuni elaborati tecnici della ditta che eseguì tale lavoro, tipo disegni o descrizione accurata su (Per esempio) fattura di pagamento.
Amedeu e c.
Ciao vorrei sapere quanto tempo occorre per montare embrici e coppi su una copertura. C’è un tempo medio a mq?
Grazie
Ciao
Per Marco.
E’ un lavoro di per sè veloce, anche se ha i suoi tempi morti, in quanto vanno murate con malta di calce le prime tre file in gronda (tegoli ed anche i coppi), poi due libere, una murata, due libere e così via fino al colmo).
Il problema è un’altro e riguarda la sicurezza sul lavoro, in quanto trovandoti su di un tetto, anche se hai un buon ponteggio perimetrale, devi sempre lavorare con cautela e con l’aiuto di un manovale.
Considera che il prezzo medio totale per la fornitura e posa in opera di tegole e coppi tipo alla romana, tutto compreso, si aggira intorno ai 40 € al mq.
Amedeu
Grazie mille per la risposta superveloce!Ciao
Marco
vorrei installare sul tetto della mia mansarda una finestra non per avere luce o prendere aria , ma, per avere la possibilità di uscire sul tetto e riparare eventuali guasti all’antenna o altro.
Tra una trave e l’altra c’è un forato di 30 cm circa ; non volendo tagliare la trave che possibilità ho di installare una finestra anche se di piccola dimensione? E se è possibile quanto può costare compreso di manodopera?
Domenico
Per Domenico.
Lo spazio di 30 cm è troppo piccolo e non ci passa una persona normale.
Parli di travi , ma non chiarisci se sono travetti in laterizio con la pignatta (sempre in laterizio) interposta, che è della misura minima di 40 cm e che andrebbe bene per un piccolo lucernario.
Viceversa, se il tetto è in legno, 30 cm è la distanza fra un travicello (cm 8×8 o 7×7) e l’altro. Tu puoi tagliarne uno per ricavarci un lucernario largo circa 50 cm.
Qualora vada nene la seconda ipotesi, faccelo sapere e cercheremo di fare un articolo su come realizzare, in pratica, il lucernario.
Relativamente al costo, dipende dalla soluzione che adotterai.
Amedeu e c.
Buonasera,vi scrivo per aver delucidazioni su un lucernario.
Dovrei installarne 2 su un tetto con travi in cemento e tra un trave e l’altro ci sono dei forati.
Larghezza tra un trave e l’altro 78cm.
La mia idea è un lucernario alto 70cm e largo 55cm economico e con bloccaggio dell’apertura.
La mia domanda è: taglio i forati della larghezza della finestra…però logicamente essendo lunga 78cm i forati non starebbero su da soli,quindi li devo togliere e farò una cassamorta di legno sotto la finestra giusto?
Ho pnsato di mettere 2 verghe di acciaio messe perpendicolari alle travi,su cui poi appoggerò la mia finestra così con l’ausilio dell’acciaio prevenisco crolli o altri problemi.
Sono sulla buona strada come idea?
grazie e ottimo sito
Per Matteo.
Hai dei travetti in cemento con tavelloni da 80 cm posti fra un travetto e l’altro.
Non sappiamo quale tipo di travetto sia (può darsi il Varese), comunque tagliare i tavelloni per lasciare lo spazio di 55 cm (+ eventuale telaio), non ci sembra salutare per un solaio così realizzato: come non ci sembra ottimale inserire fra un travetto e l’altro due verghe di acciaio.
Questo per motivi di stabilità; inoltre poiché la normativa antisismica va rispettata, ti consigliamo di rivolgerti da un tecnico professionista della zona facendogli vedere il lavoro che vuoi fare.
Amedeu e c.
Buongiorno, complimenti per il sito.
Sto realizzando in giardino una casupola di 3×3 addossata alla parete della casa, altezza massima (ovviamente lato parete casa) 2,50m. Copertura in coppi. Come mi consigliate di procedere. Io pensavo di realizzare le 3 pareti, poi inserire 4 travi in legno 10×10 o 10×8 per il tetto ancorate sul muro casa e sulla parete esterna della casupola. Nel verso opposto avviterei sulle travi delle tavole di legno spessore 2cm o 2,5cm. Sopra metterei la guaina e poi i coppi. Eventualmente poi pensavo ad un isolamento interno tra trave e trave.
Non pensavo di mettere una grondaia per l’acqua.
che ne dite? è giusto procedere in questo modo? grazie
Per Elio.
Il nostro sito contiene moltissime informazioni sulla esecuzione di opere edili e tali informazioni si possono trovare utilizzando il pulsante “cerca”.
Chiariamo però, che sono informazioni a carattere informativo e che se una persona vuole eseguire una costruzione , come hai intenzione di fare tu, deve rivolgersi da un tecnico professionista abilitato, che provvederà a presentargli il progetto in Comune ed al Genio Civile per l’antisismica.
Tale tecnico eseguirà anche la Direzione lavori, ed alla fine di tutto ciò ti emetterà una notula.
Si prenderà naturalmente anche le responsabilità di legge su cosa ha progettato e diretto.
Amedeu e c.
Saluti a tutti.
Ho acquistato alloggio con al di sopra una mansarda ristrutturata e a fianco il sottotetto da ristrutturare sopra alloggio di altro inquilino.
Se piove anche forte ma non di stravento tutto bene ma se capita come e’ successo giorni fa cola tutto sui travi e allaga.
Ho dato un occhiata al sottotetto e tutto era asciutto e da quello che ho visto si tratta di tegole rettangolari in ottimo stato 4 travi importanti e listelli di legno 4 per 4 perpendicolari ai travi a sostegno di ogni singola fila di tegole.
Bene,l’indomani mi affaccio sul minuscolo balcone della mansarda e noto che la superficie del tetto e’ rialzata di qualche centimetro rispetto al sottotetto a fianco.
Si tratta dello spessore della coibentazione che e’ stata messa sopra travi e listelli.
Ovviamente questo spessore in più porta scompensi visibili all’ultima fila di tegole le quali sono posate in maniera inclinata vorrei dire quasi incastrate tra la penultima tegola e il coppo che forma il vertice del tetto.
Deduco che da li trafili la pioggia di stravento.
Non posso rivalermi sul venditore per motivi che non sto qui ad elencare e la domanda che pongo e’ se dalla mia non competente versione si può capire se e’ grave o oneroso l’intervento tenendo conto che il tetto e’ comunque recente e che a settembre monteranno un ponteggio appunto fino al tetto per rifacimento facciata,e se l’eventuale spesa sia coperta da assicurazione casa,ripartita all’intero condominio o a mio totale carico.
Un grazie a tutti e a chi mi può indirizzare sul da farsi.
Adriano…
Per Adriano.
Se l’assicurazione copre l’intero condominio, il tetto è una cosa comune a tutti, anche se posto sopra un solo appartamento.
Ne consegue che tale tetto è coperto dall’assicurazione condominiale.
Il danno che lamenti (Se dipende dalle tegole in gronda) potrebbe essere sistemato durante i lavori di rifacimento della facciata.
Potete sempre chiedere un preventivo alla ditta, ma non dovrebbero essere lavori estremamente costosi.
A parte il fatto che sono da suddividersi fra tutti i condomini.
Amedeu e c.
Grazie per la veloce risposta ma non so se potrò aspettare il ponteggio a settembre e non so se l’intervento ne necessiti obbligatoriamente.
Posso correre il rischio che essendo una conseguenza della ristrutturazione attribuiscano ora a me la spesa?
Ovvio che appena capisco l’entita della spesa affronterò l’argomento con l’amministratore.
Complimenti al sito.
Adriano.
Per Adriano.
Se eseguendo il sopralluogo, la ditta si rende conto che il guaio è avvenuto a seguito di lavori di ristrutturazione successivi, la spesa sarà senza dubbio messa a carico di chi li ha eseguiti o di chi ha acquistato, in seguito quei locali.
Amedeu e c.
Ho una piccola pensilina di circa 1 metro e mezzo sopra il portone di casa. I coppi che la coprono si sono staccati dal muro e tra il muro e i coppi mi entra acqua. Vorrei incollare di nuovo i coppi al muro (la prima fila di coppi in alto, angolo circa 30 gradi) ma non so che materiale usare. Avete qualche idea o consiglio da darmi?
Grazie,
Gianni
Per Gianni.
per primo devi controllare da cosa dipende questo distacco: se da uno scivolamento dei coppi verso il basso o da un leggero cedimento della struttura portante della pensilina.
Accertato quanto sopra e valutato che non ci sono pericoli di crollo, per incollare la prima fila di coppi in alto puoi usare la colla H40 della kerakoll.
Nella parte superiore devi riportare l’intonaco sopra i coppi, oppure metterci una scossalina di rame fatta ad L, con l’ala verticale avvitata al muro con tasselli di espansione e quella orizzontale che sormonta la pensilina per circa 5/7 cm.
Puoi ricoprire l’ala verticale in rame con una passata di intonaco (sabbia fine cemento e acqua).
Amedeu e c.
Grazie amedeu! Ottimi consigli. I coppi si sono staccati per lo scivolamento verso il basso. Abito vicino ad una provinciale e ci passano tanti camion che mi spostano di continuo i coppi…
Salve
vorrei sapere se sia assolutamente necessario usare la malta per i colmi di copertura sulla linea di displuvio di due falde di tegole marsigliesi
vorrei limitarmi a posare i colmi, che già si sovrappongono ad incastro.
Nel caso il fissaggio sia obbligatorio, c’è alternativa alla malta?
grazie
Per Carlo.
Hai l’alternativa della schiuma poliuretanica, per fermare i colmi o le selle.
Noi preferiamo comunque la malta di calce.
Amedeu e c.
Salve, vorrei coprire con delle tegole in cotto una tettoia addossata alla casa. Come devo unire le tegole con la parete verticale? Mi hanno detto di utilizzare una scossalina ma esteticamente non mi soddisfa. Scusate se ho utilizzato terminologie sbagliate. Grazie
Per Luigi.
Puoi stonacare una striscia di 10 – 15 cm di arriccio ed intonaco, e farvi entrare le tegole.
Dopo di che Chiudi (fai una “mantellina”) con malta composta da Idrobuid Osmocem della Kerakoll.
http://www.coffeenews.it/cosa-sono-le-guaine-impermeabili-bicomponenti-per-balconi-piscine-serbatoi-di-acqua-ed-altro-come-fare
Quindi, rifinisci la parte soprastante con intonachino tipo quello esistente.
Amedeu e c.
vorrei cambiare le tegole al mio tetto che è in cemento armato, ma non sò se metterci la guaina prima oppure solo le tegole nuove ..visto che sono quasi 40 anni che ci stanno le tegole e basta, è possibile avere un consiglio grazie…….
Per Paolo.
Un buon consiglio possiamo dartelo.
La guaina la metteremmo senza dubbio, quella da 4 mm bituminosa ardesiata.
Però, se hai una dispersione di calore nella tua abitazione, puoi montare un accoppiato costituito da un pannello di polistirene o simile con sovrastante guaina bituminosa ardesiata unita.
Vedi questo nostro articolo (solo i pannelli e non il tetto ventilato)
http://www.coffeenews.it/tetto-ventilato-semplice-pannelli-e-guaina-in-opera-2
Renderai la casa termicamente isolata (perlomeno lato tetto).
Amedeu e c.
Buongiorno,
avrei bisogno di un Suo prezioso consiglio.
Abito in una casetta indipendente piano terra con tetto a tegole e travi in legno, confinante con un’altra casetta, poco più alta, con tetto orizzonantale. Il mio tetto confina con la parete dell’altra casetta..
Sulla linea di confine tra il mio tetto e la parete dell’altra casetta c’è una striscia nera per tutta la lunghezza (credo guaina) che si è staccata, probabilmente dagli eventi atmosferici o perché vecchia, e pertanto quando piove, l’acqua si incanala sotto la guaina infiltrandosi nella parete del vicino creando infiltrazioni di acqua.
Il vicino mi ha detto che andrebbe ripristinata e la spesa dell’operaio per eliminare l’infiltrazione di acqua, ammonta ad euro 200,00
Alla luce di quando sopra vorrei sapere:
1) la spesa deve essere ripartita al 50%?
2) è onesta la richiesta dell’operaio?
3) Ho notato che nella mia casetta esattamente al centro della cucina, quando piove goccia l’acqua dal dal soffitto. Dipende dalla tegola? Che mi consiglia di fare per evitare l’infiltrazione delle gocce di acqua?
4) Spesso trovo sul pavimento, a ridosso della parete, vicino al battiscopa tipo segatura, nera. Premetto che ho il soffitto con travi in legno. E’ possibile che siano termiti? Se fosse così cosa mi consiglia di fare?
Scusandomi per le mie quattro richieste, rimango in attesa di un Suo cortese riscontro e con l’occasione La saluto cordialmente.
Paola
Per Paola.
La spesa di 200 euro è più che modesta.
Va ripartita al 50%.
Prima di fare eseguire detto intervento, assicuratevi che non vi siano altri punti di infiltrazione delle acque piovane, o almeno che l’intervento che intendete effettuare sia quello giusto.
Potrebbe volerci una scossalina di rame, abbastanza larga e fermata adeguatamente.
Logicamente, non potendo vedere il lavoro, non possiamo aggiungerti altro.
Amedeu e c.
Gentilissimi Amedeu e c.
Grazie per la Vostra consulenza.
Vorrei approfittarne ancora, se possibile.
Premesso che ho un soffitto con travi in legno ed un tetto in tegole, durante le giornate piovose, trovo in casa, al centro della stanza, delle macchie di acqua.
L’operario è salito sul tetto e mi ha detto che c’è un avvallamento e che delle travi di legno del soffitto, sono imbarcate e probabilmente l’acqua ristagnando sull’avvallamento passa e goccia dentro casa.
Mi è stato detto che ci sono due possiblità:
1) puntellare ed alzare la fila delle travi imbarcate, inserendo dei puntelli a croce in modo tale da non far ristagnare più l’acqua sul tetto. Il costo di tale operazione ammonta ad euro 150,00.
Se l’acqua dovesse gocciare ugualmente, bisognerebbe
2) rifare il tetto con la guaina nuova per un costo di euro 20,00 al metro quadrato.
Vorrei avere un Vostro suggerimento su quale soluzione prendere e sapere se i prezzi sono onesti.
RingraziandoVi anticipatamente, saluto cordialmente.
Paola
Per Paola.
Di solito, quando una trave è imbarcata e ci piove sopra dal tetto, detta trave diventa fatiscente proprio in quel punto ed il legno si fa putrescente.
Per cui il consiglio di alzare la fila delle travi tramite dei puntelli (cristi?) può essere una soluzione provvisoria ed alquanto pericolosa nel tempo.
Rifare il tetto, sostituendo le travi fatiscenti, con guaina bituminosa ardesiata e soprastante manto di tegole, è senza dubbio la soluzione ottimale.
Molte persone approfittano di tale rifacimento per mettere in opera una coibentazione termica con pannelli accoppiati a guaina e sovrastante strato di embrici.
Vedi il tipo di coibentazione (anche se usata per cappotto termico)
http://www.coffeenews.it/isolamento-termico-a-cappotto-come-fare
Naturalmente ogni scelta dipende dal fattore economico.
Amedeu e c.
salve. gentilissimo amedeu…….mi hanno costruito una villetta in c.a., tetto a 2 falde in c.a., ho provveduto correttamente, da solo al montaggio di gronde e scossaline in alluminio testa di moro, dopo mi hanno posizionato, barriera vapore da 2 mm con lamella in alluminio, pannelli isolanti da 5 cm, due strati di guania bituminosa (una liscia e l’altra ardesiata) girata e saldata nelle gronde e scossaline….ora, ho gia distribuito le tegole portoghesi sul tetto e voglio provare a montarle da solo (ho finito i soldi)…..quando dici di murare le prime tre file poi due no e una si, intendi, le file parallele alla gronda o perpendicolari? (nel caso parallelo, se ci dovrebbero essere delle perdite d’acqua durante la pioggia qst rimqngono tra le due file non murate , non scendono nella gronda, o e’ meglio lasciar qualche buco nella muratura? ….Per quanto concerne la malta, meglio bastarda o di solo calce e perche non cementizia?
grazie per l’eventuale risposta e se puoi darmi qualche altro accorgimento in piu , specie per la linea di colmo …..ho un bel po di manualita’ non mi dovrebbe essere molto difficile tale intervento
Per Antonio.
Ogni tegola, e così i coppi vanno murati ponendo una cazzuolata di malta, sotto di essi nella parte a monte.
Comunque, nella categoria “Tetti”, o adoperando il pulsante “cerca”, in alto a destra, troverai numerosi articoli che ti potranno sicuramente aiutare nel lavoro che vuoi effettuare.
Amedeu e c.
Salve ragazzi questo blog è stupendo, so che non fate miracoli ma che ce la mettete tutta.
Ebbene ….ho acquistato una casa in un centro storico ed il tetto per motivi termici, infiltrazioni e tarli credo sia da rifare, però nonostante tutto posso recuperare tutti coppi e le tavelle e circa il 50% delle travi e travicelli, forse qualcosina in più, il problema consiste che essendo ad una altezza di 9mt la gronda e di 12 il colmo circa, e l’impalcatura dovrebbe essere fatta alla base molto stretta e allargarsi sopra, in più una parte della casa 15mq è su un passaggio ad arco ed in discesa di questo paese, insomma…….mi costa più l’impalcatura che la casa!
Essendo una speleologa e restauratrice d’affreschi e di infissi antichi ( ho restaurato 60 abbaini sul tetto di un convento), quindi abituata a situazioni estreme ho pensato di farlo con una impalcatura dall’interno, smontarlo e rimontarlo magari rifacendolo anche ventilato, le domande sono:
1) mi arrestano?
2) dopo che ho smontato tutto e visto le cose da sostituire, un libretto di istruzioni su come rimontarlo ventilato me lo date?
3) già che il tetto è mio posso fare qualche comignolo e lo sfogo del bagno senza permessi?
4) eventuali e varie se ci sono aggiungetele voi.
vi ringrazio in anticipo, Ale.
Per Ale.
Un tetto non può essere rifatto dall’interno, in quanto l’aggetto gronda è difficoltoso, ed è impossibile lavorare solo dall’interno.
Inoltre ti occorre l’autorizzazione comunale.
Ti serve un tecnico progettista e direttore dei lavori, che ti calcoli anche il ponteggio esterno e se ne assuma la responsabilità.
Purtroppo l’edilizia è un campo nel quale gli incidenti sul lavoro o causati a terzi, abbondano, e tali opere non vanno prese alla leggera.
Amedeu e c.
gent.mo amedeu e c., complimenti per il blog, e’ tutto chiaro, ma volevo delucidazioni in merito alla costruzione della linea di colmo con tegole portoghesi ….ho cercato e ricercato ma non c’e’ nulla su come si posano le due file finali opposte delle due falde, se ci sono dei tagli alle tegole da effettuare, e con che attrezzo si fanno, su come si posano le selle ,e su come si riempie la linea di colmo e gli spazi vuoti nei canali sotto le selle, ecc ecc…..grazie per eventuali risposte ed immagini…….
p.s. ho sentito di una trancia manuale per tagliare le tegole, e’ efficace o si spaccano?
Per Giuseppe.
Esiste una trancia manuale per tagliare le tegole, ma noi abbiamo sempre preferito farlo con la smerigliatrice a disco, adoperandola con le dovute cautele e nella massima sicurezza.
Le tegole portoghesi, olandesi ecc, che arrivano al colmo del tetto, vanno tagliate a misura, in maniera che possano congiungersi il meglio possibile.
Lo spazio che rimane al vertice del colmo fra dette tegole, si deve riempire con malta di calce; ed una volta che questa è seccata, si deve passare una o più mani di asfalto a freddo (Confezioni da 4 Kg o 1 Kg reperibili presso i magazzini edili).
A copertura del colmo si usano le “selle”, che sono coppi a C e che vanno murate a cavallo delle due falde di tetto.
Si stuccano convenientemente e lateralmente con malta di calce.
Dopo di che si ripassa la malta con asfalto a freddo dato con un pennello.
Il lavoro dovrebbe essere completo, però vi sono persone che ritengono antiestetica la pittura nera data per ultimao, e visibile da lontano.
Per ovviare a ciò, si può dare (noi siamo contrari, ma lo diciamo ugualmente) una mano o più di vernice plastica gommosa, di colore rosso tetto o grigia.
Tale pittura sintetica gommosa, tende, con il tempo ed a causa delle intemperie, ad “arricciolarsi” e a cadere, per cui va ripetuta, periodicamente, l’operazione.
Amedeu e c.
grazie siete devvero molto gentili e preparati.
Per una forte grandinata nel monferrato e’ stato quasi distrutto la copertura del tetti fatta nuova quattro anni fa
Vorrei sapere se il preventivi che mi hanno fatto per l’assicurzione e’ veritiero Fornitura e posa coppi vecchi con ganci ferma coppo recuperati il tetto e’ di 275 metri quadtati ( 275×23= 6325
Fornitura e posa ondulina di fifbocemento preverniciata 275×23 =6325
rimozione e posa nuova guaina impermeabile sottocolmo e diagonali 40 metri x15 =600 euro
RIMOZIONE MANTO E COPERTUR COPPI VECCHI E GANGETTI IN DISCARICA 275×4.50 =1237,50
RIMOZIONE MANTO DI COPERTURA ONDULINE E FIBROCEMENTO IN DISCARICA 275×4,50=1237,50
grazie DISTINTI SALUTI
Per Giuseppe.
Per comprendere se detti prezzi sono validi (Tanto più che a distanza non possiamo valutare i materiali di cui parli perchè ve ne sono a centinaia simili) nè dare un giudizio, devi rivolgerti da un tecnico professionista della tua zona, oppure da una ditta specializzata in tali lavori.
Amedeu e c.
Buongiorno, stiamo rifacendo il manto di copertura di un tetto a più falde.
Sullo scempiato in laterizio è prevista la posa di ondulina e coppi.
La problematica riguarda i camini esistenti in laterizio che sembrano molto pesanti e a detta dell’impresa, non possono essere posati sulla nuova ondulina perchè la spaccherebbero. L’impresa consiglia la sostizione di questi camini con dei nuovi in rame piuttosto che fargli rigirare l’ondulina intorno.
Io non vorrei sostituirli, sia per un discorso economico che estetico. Esiste una soluzione sicura o conviene sostituirli? E’ possibile applicare la guaina soltanto sotto i camini e poi l’ondulina sul resto del tetto?
Grazie.
Ivana
Per Ivana.
Devi spiegarci meglio il tuo problema, in quanto non si comprende come venga fatto l’accoppiamento di coppi (in cotto?) con ondulina (In plastica? in cemento? in lastre ndulate bituminose? altro?).
Cioè, cosa intendi per onduluna?
Inoltre la struttuera portante del tetto come è? in legno?, in laterizio armato? in ferro?
Amedeu e c.
Sul solaio laterocementizio con travetti a traliccio e blocchi in laterizio viene posata l’ondulina sottocoppo e sopra i coppi in cotto contrapposti.
L’elemento base del camino esistente sempre in cotto non coincide con il passo dell’ondulina perchè vecchio, per cui l’impresa ne consiglia la sostituzione.
Grazie per l’interesse.
Per Ivana.
Il primo suggerimento sarebbe quello di crearci una scossalina in rame (Vedi questo nostro articolo)
http://www.coffeenews.it/tetti-limportanza-di-usare-sempre-una-scossalina-adatta-al-caso
però, non potendo vedere il lavoro, può darsi che l’impresa abbia delle difficoltà a realizzarlo.
Per cui devi valutare attentamente questo consiglio.
Amedeu e c.
buongiorno, ho un tetto di tegole ma non c’è guaine ne compensaato, solo tegole. quando piove mi si macchia il soffitto della camera. posso trovare soluzioni senza scoprire il tetto ma mettendo qualcosa dal solaio?
grazie, michi
Per Michela.
Assolutamente no, in quanto nasconderesti solamente la struttura portante del tetto, senza apportare rimedi contro le infiltrazioni di acqua.
Anzi, ti suggeriamo di fare controllare da un tecnico abilitato della tua zona se l’orditura lignea (Ci pare di comprendere che sia tale) è sempre in buono stato, oppure è diventata fatiscente a causa delle infiltrazioni stesse.
Tanto per evitare di abitare sotto un tetto ammalorato.
Amedeu e c.
buona sera, volevo sapere se le tegole e il colmo di un tetto ventilato con pendenza di 35 gradi situato in aperta campagna nella provincia di parma vanno fissate o solamente appogiate,e se ci sono regolamenti e norme in merito alla posa delle tegole.(se si dove posso prenderle?)
p.s.
faccio presente che ho appena acquistato una casa nuova e ho le tegole sparse per il tetto, come posso comportarmi?
in attesa si ringrazia saluti.
Per Francesco,
Devi prendere visione del Regolamento Edilizio del tuo Comune (Anche via Internet) e cercare un articolo che tratti della copertura delle costruzioni.
Comunque, a parte ciò, vige la “regola del Buon Padre di Famiglia”, oltre che la necessità di effettuare i lavori a regola d’arte.
Per cui, se le tegole si spargono per tutto il tetto, fai scrivere immediatamente alla ditta esecutrice, da un tuo legale.
Amedeu e c.
Salve ,
dovrei rifare il tetto alla mia abitazione perchè quello esistente è vecchiotto ed è fatto solo con travi e i listelli dove poggiano le tegole. I preventivi di un tetto in legno con coibentazione discreta vanno oltre il mio budget.Trattandosi di un sottotetto e quindi non abitabile,cosa pensate se per contenere i costi si elimina il pacchetto termico e sul tavolato si applicano le onduline e poi le tegole? togliendo il pacchetto termico sul tavolato è meglio applicare la guaina o le onduline?
Grazie
Per Debora.
E’ difficile fare i conti in tasca alle ppersone, e certe soluzioni nascono dal desiderio di risparmiare, specie in momenti di crisi quale quello che stiamo attraversando.
Dovendoti dare un suggerimento spassionato, ti consigliamo di non sacrificare nè la guaina bituminosa coibentante , nè l’isolante termico.
Eventualmente cerca di trovare in commercio, un accoppiato (Cioè un pannello che comprenda i due coibenti) e che abbia dei costi accettabili.
Puoi contattare un magazzino edile, dove sapranno indirizzarti, tramite i cataloghi, su un prodotto similare.
Amedeu e c.
le prese d’aria su un tetto con guaina e coppi servono per areare il sottotetto?
Per Sergio.
Si, per areare i sottotetti non praticabili.
Amedeu e c.
salve, sono proprietario di una porzione di villa bifamiliare di nuova costruzione (consegnata nel mese di Dicembre 2010 come documentano atti notarili) in provincia di Avellino per la precisione Monteforte Irpino. Ho un grosso problema, ho delle copiose infiltrazioni di acqua provenienti del tetto in tegole che quasi mi allagano la mansarda abitabile ad ogni pioggia, sono costretto ad avere sempre bacinelle varie sparse sul pavimento. tengo a precisare che la parte interna dello stesso e’ in legno. Il costruttore dice che il tetto e’ realizzato con camera d’aria questo per avere, a suo dire, una coibentazione naturale. Nel capitolato dei lavori non e’ menzionata alcuna guaina bituminosa. Come posso affrontare il problema che mi si e’ presentato? Posso far visionare il tetto da un’esperto senza che incorra in problemi da parte del costruttore in un’ipotetica rivalsa legale? Posso rivalermi nei confronti del costruttore per il ripristino del tetto? In poche parole come posso agire visto che il sottoscritto e’ un invalido con grossi problemi di cervicale e che mio figlio e’ un soggetto affetto da sinusite da due anni (a detta dello specialista il problema potrebbe essere dovuto all’umidità persistente nella mia casa). Chiedo scusa per essere stato così prolisso, attendo Sua cordiale risposta in merito, Marco
P.S. se del caso posso inviare anche doc. fotografica del tetto
Per Marco
Devi scusarci per la risposta che non possiamo darti.
Questo 1° maggio, dopo anni, abbiamo voluto prenderci tre giorni di riposo e le domande nel frattempo accumulate sono state talmente tante che non ce la facciamo a rimetterci in pari con l’arretrato.
Risponderemo alle nuove domande a partire dal giorno 03 maggio 2013
Grazie.
Amedeu e la Redazione
Nuovamante Salve, chiedo scusa se ripeto il quesito ma mi occorrerebbe un Vs. consiglio in merito per sapere come mi devo comportare con codesta persona. salve, sono proprietario di una porzione di villa bifamiliare di nuova costruzione (consegnata nel mese di Dicembre 2010 come documentano atti notarili) . Ho un grosso problema, ho delle copiose infiltrazioni di acqua provenienti del tetto in tegole che quasi mi allagano la mansarda abitabile ad ogni pioggia, sono costretto ad avere sempre bacinelle varie sparse sul pavimento. tengo a precisare che la parte interna dello stesso e’ in legno. Il costruttore dice che il tetto e’ realizzato con camera d’aria questo per avere, a suo dire, una coibentazione naturale. Nel capitolato dei lavori non e’ menzionata alcuna guaina bituminosa. Come posso affrontare il problema che mi si e’ presentato? Posso far visionare il tetto da un’esperto senza che incorra in problemi da parte del costruttore in un’ipotetica rivalsa legale? Posso rivalermi nei confronti del costruttore per il ripristino del tetto? In poche parole come posso agire visto che il sottoscritto e’ un invalido con grossi problemi di cervicale e che mio figlio e’ un soggetto affetto da sinusite da due anni (a detta dello specialista il problema potrebbe essere dovuto all’umidità persistente nella mia casa). Chiedo scusa per essere stato così prolisso, attendo Sua cordiale risposta in merito, Marco
P.S. le tegole impiegate per la copertura del tetto sono “Cotto più mod. Appennino”se del caso posso inviare anche doc. fotografica del tetto
Per Marco.
Leggi questo nostro articolo
Un buon legale della tua zona potrebbe far rientrare tali inconvenienti nell’articolo 1669 del codice civile (Vizi Occulti).
http://www.coffeenews.it/responsabilita-per-lavori-edili-successive-al-termine-dellappalto
Amedeu e c.
ciao,nella posa di un tetto toscano (coppo sotto e coppo di copertura),se il coppo di gronda invece di taglarlo di 10 cm. per mandarlo “a battuta” con il coppo di fondo successivo lo lascio intero cosicche la parte finale del sudetto coppo venga posata sulla parte inferire del coppo di fondo che lo segue…è una posa errata?che differenza c’è tra le due tecniche?
grazie
Per Martina.
Non ci è chiara la tua domanda; comunque sia, il coppo ed il sotto coppo devono uscire dal filo tetto della stessa misura, devono essere ben fermati e sporgere quel tanto da far cadere l’acqua nella grondaia sottostante (Di rame, plastica ecc).
Amedeu e c.
ciao, mi stanno cadendo 2 tegole (le vedo che sporgono dalla grondaia). ho comprato casa 2 anni fa dal costruttore (nuova). Si può affermare che sia un difetto di costruzione? Sono coperto da garanzia? E’ dovere del costruttore ripristinare la sicurezza? grazie
Per Alessandro.
Riteniamo di no, in quanto le tegole possono essere state smosse da un imprevisto temporale con vento o da altri fattori similari.
Ti consigliamo di chiamare al più presto una ditta (magari con un elevatore) per fare sistemare tale tegole in gronda.
Circa la garanzia, leggi questo nostro articolo.
http://www.coffeenews.it/le-garanzie-da-tenere-presenti-per-chi-acquista-una-abitazione
Amedeu e c.
buongiorno e grazie in anticipo per la professionale risposta,vorrei fare installare sul tetto della via villetta un lucernaio apribile,il tetto è in laterizio gittato e rivestito con tegole portoghesi,parecchi anni fa non ne ho vista l’utilità ma ora ho cambiato idea,è possibile installarlo ora?
grazie
Per Tita.
E’ possibile, però devi affidarti ai calcoli ed alla professionalità di un tecnico della tua zona.
Se il solaio di copertura è in laterizio misto a cemento armato , o cioè in travetti e pignatte, l’interasse dei travetti è di 50 cm, per cui se vuoi installare un lucernario di una larghezza superiore a detta misura, occorrerà tagliare uno o due travetti e collegarne i rispettivi spezzoni in una trave in c.a posta in testata ai medesimi.
Un’operazione non difficile, ma che deve essere seguita da un tecnico (Ingegnere, geometra, architetto)
Amedeu e c.
Gentile Amedeu,
A seguito di un restauro conservativo di una copertura in coppi su un palazzo dei primi ‘800 si sono manifestarte delle infiltrazioni in prossimità di uno dei comignoli. Ovviamente si ê tentato più volte di ovviare al problema ma senza esito positivo, ora mi si propone quale ultimo e risolutivo intervento la PIOMBATURA.
Personalmente sono spaventata anche solo dall’idea di intervenire con il piombo (materiale che credo sia tossico…), in più mi pare di aver capito che questo intervento sarebbe piuttosto antiestetico, comportando un sollevamento dei coppi nella porzione di tetto interessata. Avendo enormemente a cuore l’aspetto esteriore del palazzo (sotto tutela beni culturali…) ed ancora di più la sua salubrità Le chiedo se potrebbe suggerirmi un’alternativa valida.
P.S.: ho fatto riferimento al rame, ma mi è stato obiettato che verrebbe rubato il giorno dopo la posa (essendo pregiato, ha costi che sono comunque per me attualmente proibitivi)
Ringraziando anticipatamente vi auguro buon lavoro.
Per Francesca.
Anche noi saremmo d’accordo per una scossalina in rame, in quanto più idonea all’intervento sul tuo immobile, sia per estetica che per funzionalità.
Il costo di tale scossalina non dovrebbe poi essere così esagerato come ti dicono.
Riguardo a un probabile furto, è molto difficile che i ladri salgano su di un tetto per rubare una scossalina di poco peso e di molto rischio.
Amedeu e c.
Buongiorno, ho dato ad un’impresa edile l’incarico per la costruzione di un tetto con struttura portante in legno lamellare ancorato su un solaio in cemento armato mediante piastre metalliche e sovrastante perlina in abete. Il tetto dovrà avere una forma a capannina a quattro falde. La copertura è prevista in coppi siciliani con i classici due strati di canale e di sormonto e dovrei riutilizzare, almeno per lo strato dei coppi di sormonto, i vecchi canali recuperati dal tetto demolito che esisteva precedentemente a copertura dell’immobile che ora và in ampliamento (meglio però mi piacerebbe la soluzione con acquisto di altri coppi di recupero). I coppi da riutillizzare sono antichi e fatti artigianalmente e di conseguenza non hanno tutti le misure esattamente identiche. In linea di massima misurano 48 cm di lunghezza, 25 cm di larghezza la parte più larga contro 17 cm di larghezza la parte più stretta.
Queste misure variano di più o meno un centimetro sia in larghezze che in lunghezza a motivo della loro fattura artigianale ed anche la stesse curvature dei coppi non sono perfettamente uguali ma possono differire. L’impresa sostiene che non è possibile utilizzare i coppi artigianali per lo strato di canale (sottani) e lo strato di sormonto (soprani) in quanto le differenze anche se piccole di larghezza e di lunghezza darebbero origine a disallineamenti sia in verticale che in orizzontale. Mi chiedo allora come facevano le maestranze anteguerra a disporre gli stessi coppi ed in modo da avere un colpo d’occhio simmetrico. Ho il sospetto che si tratti solo di una scusa perchè le scelte dei coppi da mettere in una determinata posizione per compensare le piccole irregolarità di misura porti via agli operatori più tempo. Una soluzione per quanto riguarda l’allineamento in verticale potrebbe essere quella delle cosiddette onduline sottocoppo. Purtroppo non esistono le misure di interasse per i coppi siciliani antichi in quanto al massimo arrivano ad un interasse valido per i coppi larghi 23 cm. Ho letto di onduline catramate che prendono con il caldo la forma del coppo di canale ma non so se funziona. Non so neppure se conviene utilizzare i ganci metallici per i coppi. Gradirei un consiglio per poter risolvere il problema. Grazie.
Per Placido.
Noi siamo innamorati dei coppi e tegole toscane o romane, ma per metterle in opera, specie se molto vecchie occorre tantissimo tempo, si devono fermare nella parte a valle con dei pezzi ti coppo, in maniera che non si muovano, e si riesce ad ottenere le linee verticali ma difficilmente quelle orizzontali, a meno che tutta la mandata delle tegole del tetto non provenga da una solita emissione in fornace.
Per tale motivo siamo ricorsi spesso ai tegoli invecchiati dell’Impruneta, che non hanno nulla da invidiare ai vecchi e che garantiscono la tenuta nel tempo.
Non vuole essere una pubblicità per il cotto Impruneta, tanto più che in Sicilia ne esistono veramente di belli, ma vogliamo solo dirti, che hai scelto una lavorazione molto difficile ed onerosa, ed inoltre devi tener conto che dovrai accatastarne parecchi come riserva, in quanto, in futuro, salendo sul tetto per le varie manutenzioni (Antenne, pulizia gronde ecc), se ne rompono veramente molti.
Detto ciò, ti chiariamo ancora che preferiamo gli antichi, ma occorre una mano d’opera specializzata e paziente ed in secondo luogo parecchie spese (Anche se può essere un aspetto secondario).
Amedeu e c.
Buongiorno, stiamo rifacendo il tetto condominiale. Il capitolato approvato prevede la sostituzione dell’ordito con listoni di abete + posa di Isoline Onduline sottotegole + tegole.
Ora, in corso d’opera, su proposta della Ditta esecutrice, il DR sta consentendo una diversa soluzione: un assito fatto con pannelli di OBS + guaina bituminosa + posa di tegole su listelli.
I nostri timori sono: 1) LA TOSSICITA’ DEL MATERIALE: l’OBS che contiene formaldeide, pericolosa e volatile e oltretutto sottoposta al calore. 2) LA MANCATA AERAZIONE dei vani solai di proprietà privata sottostanti il tetto che si troverebbero coperti da un assito di OBS+ guaina invece che da Onduline che consentirebbe invece la doppia aerazione: sia della copertura che dei solai sottostanti.
Vorrei conoscere il vostro parere competente su questi due punti. E se il DR può, senza avviso, decidere cambiamenti così sostanziali.
grazie. Maria
Per Maria.
Un tetto areato è senza dubbio preferibile ad uno normale.
Comunque per l’OSB (Oriented Strand Board, Pannello di scaglie orientate) non abbiamo trovato controindicazioni come affermi tu.
Vai a questo link e leggi attentamente
http://www.agriforint.it/index.php?option=com_content&view=article&id=35&Itemid=65&lang=it
L’isoline onduline ti garantirebbe l’impermeabilizzazione e la ventilazione della copertura.
Comunque è un dubbio che devi risolvere con la Direzione dei Lavori che dovrebbe essere scelta da voi e non dalla ditta esecutrice; cerca di farti spiegare il perchè di questa modifica, compreso il costo e l’aspetto economico delle due diverse soluzioni.
Amedeu e c.
grazie per la sollecita risposta. Il DR lo abbiamo scelto noi, assolutamente estraneo alla Ditta ed è lo stesso che ha redatto il capitolato. A sua stima le varianti, proposte dalla Ditta, sarebbero “migliorative” per robustezza strutturale (ma a scapito della ventilazione però!). Poichè lui stesso aveva previsto nel capitolato un tetto con doppia ventilazione, abbiamo alla fine preteso che i lavori siano svolti rispettando il capitolato originario già approvato in assemblea.
Un’ultima domanda: Per quanto riguarda il tipo di prodotti per la facciata, nel capitolato si cita ad esempio: “tipo Biocalce Intonaco Kerakoll” o “tipo Isoline Onduline”, ora temiamo che la Ditta possa adottare materiali simili invece delle marche citate a cui noi teniamo e che avevamo specificatamente richiesto al DR al momento della stesura del capitolato. In tal caso il DR, “prima” di approvare un diversa marca di materiale, dovrebbe interpellare la Commissione Lavori o può procedere autonomamente?
grazie
Per Maria.
Il fatto è che avendo inserito la parola “tipo” Kerakoll, o “tipo” onduline, vuol significare che la ditta può mettere in opera materiali similari (tipo) come qualità e non è obbligata a scegliere proprio la Kerakoll o la onduline.
Per cui il vostro Direttore dei Lavori deve saper ben giudicare se i materiali sostitutivi hanno le stesse qualità dei prodotti citati come esempio.
Amedeu e c..
Salve,
di fronte casa mia hanno fatto un tetto nuovo. Dopo aver posizionato le tegole lungo i confini del tetto, soprattutto nelle parti confinanti con i muri, ci hanno messo un materiale che non sono riuscito a capire. Il colore è un grigio chiaro.. è un cemento particolare? Una guaina particolare?
Mi serve saperlo perchè vorrei mettere la stessa cosa io in quanto nel mio tettuccio che parte dal pianerottolo del condominio, sembra che nella parte che tocca con il muro sotto in casa ci siano infiltrazioni d’acqua. Attualmente c’è un cordone di cemento ma sarà stato fatto 30 anni fa quindi presumo che possa essere quello il problema. Sostituirò inoltre anche una tegola che presenta una crepa.
Grazie anticipatamente.
Per Antonio.
I prodotti in edilizia con quelle caratteristiche sono moltissimi.
Potrebbe essere un tipo di Sintegum color grigio che vendono presso i magazzini edili, ma che ha il difetto, con il tempo, di “arricciolarsi” e crepare al sole.
Se vuoi fare un buon lavoro sul tetto, segui questo nostro articolo
http://www.coffeenews.it/tetti-limportanza-di-usare-sempre-una-scossalina-adatta-al-caso
In alto della scossalina di rame puoi passarci, a pennello, dell’asfalto a freddo (Lo vendono in confezioni da 1 o 4 Kg)
Amedeu e c.
Buongiorno,
abito in una mansarda con tetto in cemento armato e a Maggio abbiamo rifatto il colmo del tetto in quanto la malta, vecchia di 30 anni, si stava sbriciolando.
Il tutto presenta i classici coppi al di sotto del quale è presente l’onduline.
Da qualche settimana, quando piove di stravento, ho notato la comparsa in camera da letto di macchie: una in corrispondenza del colmo e altre sulla parete spiovente (queste ultime si presentano con forma “allungata” e
parallele tra di loro andando dal colmo verso la grondaia).
Da notare che una volta smesso di piovere, queste macchie (che sembrano “ombre”) spariscono e non lasciano nessun tipo di alone o segno.
Grazie per i vostri preziosi consigli.
Fabio
Per Fabio.
Da quanto dici, nel rifare il tetto non è stata messa in opera una guaina impermeabilizzante.
A meno che le onduline delle quali parli non siano del tipo bituminoso.
In ogni caso, dovresti avere una piccola infiltrazione di acqua piovana, probabilmente proveniente da un coppo mal messo o rotto, e che si insinua sotto l’onduline comparendo, poi, sul tuo soffitto.
Amedeu e c.
Buongiorno,
la guaina impermeabilizzante non era presente nemmeno prima, è stata rifatta solo la malta del colmo che si stava sgretolando.
Le macchie compaiono solo quando piove di stravento, se piove “normalmente” anche per una settimana di seguito, non compare assolutamente nulla.
Saluti
Fabio
Per fabio.
Non ti rimane altro che far individuare la perdita (Potrebbe trovarsi anche distante – in alto- dal luogo delle macchie) e farla sistemare.
Amedeu e c.
Salve, sono assolutamente profano in materia per cui è per me difficile anche trovare le parole giuste per esporre il problema.
Comunque ci provo: ho un abbaino che lasciava filtrare acqua, sono salito su e ho visto che l’incatramatura circostante era tutta crepata. Pensando che l’acqua entrasse da li ci ho dato sopra una guaina specifica di riparazione delle guaine bituminose, ma l’acqua entra ugualmente e sempre dal solito punto. Questo abbaino è a circa 2 mt dal colmo del tetto e alzando gli occhi mi sono accorto che la fila di tegole che lo coprono erano state murate sopraelevate di circa 15 cm e che sotto il cemento era tutto andato via, lasciando le tegole quasi completamente sospese per l’aria.
Mi è sorto il sospetto che l’acqua non filtri intorno all’abbaino ma gli arrivi da più lontano… e quella potrebbe essere la spiegazione. Per cui l’acqua entra dal colmo del tetto, scivola sotto la muratura fino ad arrivare all’abbaino. Difatti, dall’interno dell’abbaino, si vede bene che l’acqua arriva da sotto la muratura.
E’ plausibile la mia ipotesi? Quello che non capisco è per quale motivo abbiano murato le tegole sul colmo sollevate in quel modo. La casa è una villa del 700 ristrutturata 20 anni fa e si vede bene che l’acqua ha scavato il cemento sotto le tegole fino a lasciarle quasi sospese per l’aria. Fra l’altro sono anche pericolose, perché hanno poco a staccarsi, col rischio di cadere dal tetto.
Vorrei anche mettere delle foto, ma non so se è consentito.
Giovanni
Per Giovanni.
Delle foto aiuterebbero a capire la problematica
Vai in alto a destra della Home ed apri “Invio di allegati”.
Leggi e segui le istruzioni.
Amedeu e c.
ciao vorrei sapere se ce differenza di scarica d’acqua sulla gronda nel caso in cui i coppi di gronda sono stati murati sulle tegole romane di gronda chiudendo cosi l’accesso agli uccelli.
l’esperto giudiziario dice che questo modo di fare blocca l’acqua che scorre lungo le tegole e provoca infiltrazioni nel tetto.
tengo presente che dopo 9 anni e mezzo nessun punto di infiltrazione e temporali a non piu finire.
vendo cas
Per Sebastien.
Se il tetto è realizzato con tegole romane e soprastanti coppi rovesciati, si usa sempre chiudere a malta il coppo in gronda, per evitare che gli uccelli vi depongano i nidi e con i loro escrementi insozzino facciate e marciapiedi.
La chiusura dei coppi in gronda non comporta alcun aspetto negativo, perchè i coppi, a partire, appunto, dalla gronda, vengono posati l’uno sovrapposto all’altro e non si è mai sentito dire che l’acqua corra in salita.
Amedeu e c.
Buion giorno e la ringrazio anticipatamente… Ho rifatto il tetto della mia casa di circa 270 mq e dopo un paio danni ho segni di condensa .. Ho un tetto in legno lamellare tutto a faccia vista così composto..travi portanti a faccia vista tavolato a faccia vista guaina antivapore isolamento stirodach da 10 e tegole.. Mi sono accorto dopo l’ultima nevicata che avevo forti problemi di condensa a tal punto che in due zone interne dell’abitazione gocciolava..a cuesto punto ho chiamato un mio amico impresario che ha fatto un sopralluogo del tetto e ci siamo accorti solo allora che su tutto il contorno del tetto sia nella linea di gronda e non al posto di mettere lantipassero hanno messo la malta sopra all isolamento e sotto la tegola.. Ho il colmo ventilato ciò vuol dire tetto ventilato ma se l’aria non entra come fà essere ventilato… A questo punto la mia domanda è se mi mettono una fila di coppi aero ventilati risolvo il problema? E se lasci la malta sopra l’isolamento chi mi garantisce che lo stesso non si deteriora? Io vorrei fare togliere tutta la malta e montare l’anti passero mi sembra l’unica soluzione…..grazie mille per l’attenzione e complimenti per il forum…
Per Marco.
Se hai richiesto l’esecuzione di un tetto ventilato, con immissione dalle gronde ed uscita dal colmo, e poi è risultato che ti hanno sigillato le gronde sul fronte, hai perfettamente ragione: il tuo tetto non è più ventilato.
Per riportarlo a tale condizione dovresti far togliere la malta dai tegoli in gronda e farci montare una retina anti passeri.
Amedeu e c.
Grazie mille per la velocità di risposta alle mie domande.. Comunque l’unica cosa che mi resta da fare è convincere l’impresario che il problema sarà risolto solamente quando si dà la ventilazione corretta al tetto… In caso contrario sarò costretto agire in via legale… Speriamo nel buon senso perchè sugli errori si può rimediare basta volerlo… La ringrazio ancora è complimenti per il forum che personalmente lo trovo molto interessante ma soprattutto molto utile… Grazie ancora è buona serata..
Buongiorno, ho il sottotetto totalmente grezzo con travi in varese della distanza circa di 90 cm, tavelloni in laterizio, pannelli di polistirolo e coppi. Vorrei montare una finestra per tetti tipo velux, il foro lo devo fare per tutta la distanza del tavellone (circa 90 cm)? e come devo fare per tenere su il telaio della finestra che andrò a montare?. Grazie
Per Elvis.
Sopra i tavelloni c’è un massetto cementizio armato con rete elettrosaldata?
Il trave varese in cemento prefabbricato ha una struttura particolare con appoggi limitati.
Per mettere in opera una finestra (Tipo velux) gli appoggi sui 4 lati devono essere buoni, per cui ti consigliamo di fare eseguire un sopralluogo dalla ditta che ti fornirà detta finestra e che ti fornirà tutte le indicazioni del caso.
Amedeu e c.
Salve sto facendo rifare il tetto di casa mia che era in eternit, sostituendolo con coibentato finto coppo il mio dubbio e se posso montare una finestra x tetti velux.
grazie in anticipo
Giovanni
Per Giovanni.
Devi fare attenzione a come è costituita la struttura in legno del tetto (E’ in legno vero?).
Poi devi realizzare il vano nel quale inserirai e bloccherai il telaio in legno della finestra Velux a dei travicelli esistenti del tetto, facendo attenzione che gli stessi siano sani e robusti.
Se gli spazi non ti tornano devi raggiungere le misure volute aggiungendo (E bloccando con vitoni) altri travicelli lateralmente e perpendicolarmente a quelli in essere.
Osserva attentamente questi nostri articoli e comprenderai meglio
http://www.coffeenews.it/un-lucernario-finestra-per-un-tetto-a-struttura-in-legno
http://www.coffeenews.it/posa-di-una-finestra-velux-per-tetti
Amedeu e c.
Salve, sono in procinto di effettuare una ristrutturazione edilizia dove eseguirò degli squarci nel tetto per installazione di finestre e/o lucernari. Il tetto è in latero-cemento inclinato, la parte visibile delle pignatte (interno del locale) misura 45 cm lato lungo. Suppongo che i travetti siano posti a 50cm, ma non ne sono sicuro. Considerando che comunque NON saranno possibili modifiche strutturale di questi ultimi, sapreste indicarmi se ho qualche possibilità di istallare finestre (min 46/47 cm richiesti per l’istallazione del telaio) o dovrò accontentarmi di lucernari (che a detta dei rivenditori sono MOLTO meno isolanti?)
Grazie anticipatamente per la risposta,
Cordiali saluti,
Matteo
Per Matteo.
Anche se il vuoto tra travetto e travetto è di 45 cm circa, una finestrella deve avere i telaio e il controtelaio, per cui ridurresti la superficie vetrata veramente a poca cosa.
Dici che non è possibile una soluzione strutturale? Perchè?
Devi far vedere la copertura da un ingegnere professionista abilitato, il quale potrebbe studiarti il sistema, tramite una trave a spessore, per ricavarti delle finestre o lucernari tipo Velux di superficie normale.
Amedeu e c.
Mi hanno rifàtto tetto con posa lamellare, ho visto che sul disegno la ditta che ha fornito il legname prescrive la messa in opera di contro piastre zancate.impresa non lo ha fatto, ha messo sulle radici del tetto qualche piccola reggia zincata .tetto è grande 300 mq. Vivo in montagna dove ci possono essere precipitazioni abbondanti. Aspetto una risposta e ringrazio
Per Idamria.
Lo abbiamo ripetuto molte volte: si spera che tu abbia avuto un tuo tecnico direttore dei lavori, il quale, oltre che alla parcella si è presa anche la responsabilità dei lavori eseguiti (Dovrebbero essere a regola d’arte).
Qualora non sia così, e tu voglia dimostrare il contrario, chiamando in giudizio la ditta esecutrice, dovresti essere in possesso di fotografie del lavoro eseguito in quei particolari, nonchè dei disegni tecnici di montaggio della struttura lignea lamellare.
In mancanza di quanto sopra, devi contattare un buon tecnico professionista abilitato della tua zona e cercare con lo stesso una eventuale soluzione.
Amedeu e c.
Per Salvatore
Se desideri una risposta, riformula la domanda e, per correttezza, inserisci la tua e mail.
Grazie.
Amedeu e c.
Forse non avevo digitato bene l’indirizzo, sorry!
Per una copertura in tegole esposta a forti raffiche di vento, onde evitare infiltrazioni di acqua dovute appunto all’azione del vento, si possono sigillare tutte le tegole con schiuma poliuretanica o rischio di arrecare danni?
Per Salvatore.
Ma il tetto, che pendenza ha?
Se ha la pendenza del 30/33% (ogni metro in piano alza 30/33 cm), è sufficiente che tu muri le prime tre file in gronda, poi due libere, una murata, due libere. ecc fino al colmo (Murato).
Il fatto di sigillare le tegole, se non hai preventivamente messo in opera sotto di esse la guaina bituminosa ardesiata, può portarti infiltrazioni di acqua piovana.
Amedeu e c.
Amedeu e c.
Il tetto ha una pendenza di circa 30% ma non è stato realizzato un solaio sul quale mettere la guaina ma solo la listellatura, sigillando le tegole possono rompersi le tegole stesse o creare muffe data la non areazione?
Per Salvatore.
Capito!
Si tratta di un tetto alquanto anomalo, tra l’altro pericoloso anche a camminarci sopra, perchè le tegole con il tempo diventano fragili e si possono spezzare.
Ti conviene far vedere il lavoro che intendi fare a un tecnico professionista abilitato della tua zona, il quale potrà, vedendo l’orditura lignea sottostante, consigliarti per il meglio.
Amedeu e c.
Salve ho bisogno di rifare il tetto di una casa singola che sto comperando.
Mi chiedevo se per forza devo appoggiarmi ad un artigiano qualificato oppure mi posso arrangiare io (non dico a fare tutto il lavoro, non ne sarei in grado) ma almeno a salire sul tetto a dargli una mano a scoperchiare le tegole e portarle via posso farlo oppure sono in multa se salgo personalmente sul tetto per via della sicurezza?
il tetto e’ fatto di tegole sopra le tavelle che sono sopra ai travi di legno. Bisogna smontare tutto e mettere la guaina isolante.
Per Andrea.
La ditta sarebbe responsabile della tua incolumità, dal punto di vista civile e penale.
Tra l’altro, in caso di visita degli enti preposti, sarebbe passibile di denuncia e relativo pagamento oneroso.
Potresti effettuare il lavoro in economia diretta o per conto proprio solo alle seguenti condizioni
http://www.coffeenews.it/edilizia-lavori-in-economia-direttao-per-conto-proprio
Amedeu e c.
Salve, dovrei riifare il tetto a un piccolo fabbricato situato in collina con solaio in cemento armato, di una decina di mq, che attualmente e’ realizzato, secondo un vecchio sistema, con tegole in cotto al centro attorno alle quali vi sono cunette di cemento. Lungo il perimetro del tetto vi e’ un piccolo muretto di cemento che impedisce che l’acqua fuoriesca dalle cunette e cosi’ essa puo’ defluire nel tubo della grondaia. Spero di essermi spiegata bene. Si dovrebbe smantellare tutto e rifare il tetto eliminando cunette e muretto. Gradirei sapere se e’ preferibile utilizzare, in collina, tegole in cemento per un lavoro piu’ duraturo e una stima del lavoro con grondaia di rame. Grazie. Cordiali saluti
Per Lisa.
leggi questo nostro articolo, potrebbe esserti di aiuto.
http://www.coffeenews.it/tetti-limportanza-di-usare-sempre-una-scossalina-adatta-al-caso
Amedeu e c.
Salve, ho letto l’articolo ma non è indicato se in collina è preferibile usare tegole in cemento per un lavoro più duraturo. Cordiali saluti
Per Lisa.
In collina vanno bene soprattutto le tegole di laterizio su una pendenza media del 30/33%.
Amedeu e c.
Salve
vorrei un consiglio su come procedere su un tetto che riguarda un edificio in muratura di 2 piani fuori terra e tetto con struttura in legno (travi principali, morali, listelli appoggia tegole – le tegole sono marsigliesi senza nessun tavolato, senza guaina, solo appoggiato sui listelli). La struttura in muratura è irregolare(costituita da due quadrilateri – a sinistra 2.50×6,50 e accostato a destra 7,00×6,50 – quindi due scatole affiancate) risalente a strutture di centri storici terremotati negli anni 80. Strutturalmente l’edificio si presenta in pianta con una forma pressocché rettangolare irregolare con le seguenti misure 2,50+7,00=9,00 m di base pressocché orizzontale(vedi descrizione in seguito) in pianta e 6,50 m di altezza in pianta. Il tetto presenta cornicioni piani in c.a. dove c’è la linea di gronda (come se fossero dei balconi, e dal bordo esterno del cornicione si parte con la pendenza del tetto approssimativamente del 30%. Da precisare che il balcone/cornicione/linea di gronda, come detto prima, non è perfettamente allineato, infatti i primi 2,50 m e i successivi 7,00 m del cornicione deviano di 5°-6°. Questo ha comportato, quando è stato realizzato a suo tempo il tetto, un lieve displuvio geometrico e di fatto un compluvio per il fatto che la falda più grande destra scarica l’acqua sul displuvio. Devo dire che il progetto a suo tempo riporta un’unica falda, senza rilevare dislivelli sul cornicione corto sinistro di 2,50 m inclinato di 6° rispetto all’orizzontale in pianta (il tecnico a suo tempo per fare una unica pendenza avrebbe dovuto avere la linea di gronda a quota 0 sul lato lungo di 7,00 m e circa 16 cm sul cornicione inclinato di 6° in orizzontale(2,5m di lunghezza). Forse le maestranze hanno optato, a suo tempo, per allineare il tetto con la linea di gronda, pertanto, come dicevo prima, si ha oggi un displuvio/compluvio che ha portato ad avere infiltrazioni d’acqua. Tale displuvio dovrebbe trovarsi approssimativamente in corrispondenza del muro maestro di separazione tra le due scatole murarie. Il displuvio presenta solamente degli elementi di colmo con calce degradata e la direzione delle tegole porta acqua a tale compluvio/displuvio. Volendo intervenire su una situazione del genere ho analizzato le seguenti questioni: 1) Lasciare cosi’ come è la struttura e trovare una soluzione per l’impermeabilizzazione del compluvio/displuvio. Ho notato che realizzare una conversa/canalone in rame sotto le tegole del compluvio/displuvio e sopra il muro in muratura facendo avere i risvolti della conversa in corrispondenza dei morali(come se fosse un reale compluvio) e sotto tegola, comporta l’interferenza con i listelli e il canalone potrebbe essere riempito d’acqua e eventualmente causare infiltrazioni(mi immagino già col gelo che comincia a trasudare a acqua e bagnerebbe anche la muratura). 2) Potrei pensare di avere una unica pendenza e a questo punto dovrei fare una pratica per le strutture genio civile-manutenzione straordinaria e avrei un tetto che non va a quota 0 con il lato corto(questa è la soluzione del precedente progettista ma ha fatto un errore di rappresentazione secondo me). In questa maniera avrei una unica pendenza e risolverei ma vanno aggiustate e andrebbe rimesso a posto tutto il tetto con allineamenti ecc. Vorrei sapere se c’è qulcche soluzione alla buona di sistemare questa faccenda perche se resta cosi non devo fare nessuna pratica per le strutture, altrimenti …. Grazie in anticipo!
Per Ivan.
Vai a questo link e leggi la parte finale in rosso.
Troverai la risposat alla tua lettera.
http://www.coffeenews.it/scriveteci
Amedeu e c.
Buona sera, avevo bisogno di un vostro consiglio a riguardo il mio tetto.
Il mio tetto è solo in spiovere,cioè ho solo mezzo tetto.
E’ un tetto con guaina e coppi.
E visto che entrano nidi di uccelli nel sotto coppo ho chiuso i buchi con malta bastarda.
Volevo sapere se ho fatto bene o se ho recato danni alla ventilazione.
Grazie per la risposta e per il tempo concessomi.
Per Siro.
Dovevi usare la malta fatta con sola calce, in quanto, in caso di necessità di sostituzione di un coppo rotto, sarai costretto a cambiarne 3 o 4.
Per il resto, se non è nato come tetto areato, non avrai alcun danno nel tempo.
http://www.coffeenews.it/costruzione-molto-semplice-di-un-tetto-ventilato
Amedeu e c.
Non so se è stato già specificato (i commenti sono tantissimi e non ho tempo di leggerli tutto), ma quella che chiamate “tegola” ha un nome proprio: embrice. Tutti i manufatti di qualsiasi materiale utilizzati come manto copertura, prendono il nome generale di tegola. In questo caso specifico si tratta di manto di copertura in embrice e coppo.
Per Mikros.
Sul vocabolario o su wikipedia la dizione esatta è quella da te citata.
Il nostro riferimento è quello dell’Italia Centrale, dove, normalmente per tegola si intende altra cosa.
Nei nostri articoli, usiamo il termine tegola (Piana) e coppo (curvo), si riferisce unicamente alla combinazione Romana – Toscana, mentre gli embrici sono normalmente riferiti ai marsigliesi, ai portoghesi, agli olandesi, ecc.
Comunque, nei nostri articoli non si può generare alcun equivoco, in quanto ogni dizione è sempre accompagnata da una immagine di riferimento, per cui i nostri lettori, che l’oggetto si chiami caio o sempronio, avranno sempre le idee chiare circa il prodotto presentato.
Amedeu e c.
Buongiorno, sto facendo risistemare coppi e tegole della mia casa (zona toscana, casa colonica vecchia, struttura travi in legno, travetti, mezzane). Il tetto era stato rifatto 20 anni fa con isolamento e guaina ed è buono, ma secondo il muratore erano stati usati pochi coppi e tegole e adesso sono in gran parte scivolati verso il basso.
La mia domanda:
il muratore insiste per murare il colmo ma me sembra che nei vecchi tetti non sia mai murato ma solo le tegole siano solo poggiate, incastrate fra loro, con delle pietre sopra per tenerle ferme. Se si mura, non c’è rischio che spacchi nel tempo? o comunque si sgretoli?
Cosa consigliate?
Grazie
Per Elena.
Leggi accuratamente l’articolo dal quale ci hai scritto.
Indica come montare a regola d’arte un tetto di tegole e coppi.
Le file, come spiegato nell’articolo, vanno murate, ma con malta di sola calce (No cemento).
Amedeu e c.
Buongiorno! Vivo in un seminterrato, il bagnetto è realizzato a fianco alle scale che portano alla casa…quindi ha il tetto con la stessa inclinazione, direi di 45 gradi…E’ ricoperto di tegole…avrei bisogno di cambiarle e realizzare un’impermeabilizzazione perchè entra acqua…cosa posso usare? Per forza guaina bituminosa? Non esiste alternativa? Grazie mille!
Per Tiziana.
Normalmente la pendenza di un tetto è del 30/33%.
Puoi usare varie metodologie quali la messa in opera di una guaina bicomponente tipo questa
http://www.coffeenews.it/cosa-sono-le-guaine-impermeabili-bicomponenti-per-balconi-piscine-serbatoi-di-acqua-ed-altro-come-fare
Oppure di una copertura con la creazione di una “mantellina ” in rame posta a ridosso del muro e che ricopra la parte alta del tetto del bagno, sovrapposta ai tegoli di tale tetto.
Comunque puoi cercare le soluzione usando il rettangolo “Cerca” in alto a destra della pagina e inserendo la parola “Impermeabilizzazione”; ti compariranno vari articoli, tra i quali potrai scegliere quello a te più congeniale.
Amedeu e c.
Buongiorno,
In un tetto travetti e pignatte devo inserire una finestra 120x110sul tetto. Dovrei tagliare i travetti e poi per inserire la finestra . Per i travetti tagliati a meta per inserire finestra come li posso fermare e dare loro appoggio di continuita al tetto? Trave ch collegail moncone di travetto agli altri travetti interi e fa come appoggio x finestra?
Attendo suo gentile consiglio
Grazie
Per Tomas.
Tagliare un solaio in laterizio misto a cemento armato comporta la presenza di un tecnico direttore dei lavori, in quanto trattasi di un intervento delicato e pericoloso.
Ti suggeriamo di rivolgerti da un tecnico professionista della tua zona.
Amedeu e c.
Buongiorno,
chiedo una informazione a chi ha più competenza di me. Dovendo rifare un tetto con tegole portoghesi oggi la normativa a regola d arte rende obbligatoria la microventilazione? ho letto di una norma uni…del 2008 che sconsiglia la posa con malta o schiuma ma richiedere la posa a secco con microventilazione di base per i tetti tradizionali (oppure ventilazione se tetto ventilato). Ultimo dubbio: su un tetto posato come una volta, con coppi e malta, la linea di colmo é rialzata di una spanna con del cemento su cui é applicata la guaina liquida. Praticamente il coppo di colmo non scende ai lati appoggiandosi alle tegole delle falde ma é sovrastante con un rialzo di una spanna su questo “muretto” di cemento. Che problemi può porre in futuro un tale colmo?
Grazie
Per Monica.
Leggi accuratamente i nostri articoli relativi alla corretta realizzazione di tetti ventilati.
Nel seguente link troverai tutto ciò di cui necessiti:
https://www.coffeenews.it/search/?q=tetto%20ventilato
Amedeu e c.
Buongiorno,
dato che mi hanno rifatto il tetto della mia villetta con il superbonus 110 e lo stesso a differenza del precedente prima dei lavori aveva come di norma le tegole che sporgevano lateralmente ora non sporgono e finiscono al pari del cornicione. Ora mi dicono che faranno un lavoro con una tegola particolare per riportare le tegole fuori di 6 cm.
Vorrei un parere in proposito per poter capire se la soluzione prospettata è attuabile.
Per Luciano.
Per darti un parere attendibile dovremmo eseguire un sopralluogo e questo purtroppo non è possibile.
Però ti diamo un consiglio.
Fai vedere il lavoro effettuato da una persona esperta che conosci; non è detto che sia un tecnico, potrebbe essere sufficiente un buon muratore.
Amedeu e c.