CoffeeNews.it

Il degrassatore elemento necessario nella fognatura domestica

Il degrassatore elemento necessario nella fognatura domestica.

Nel tempo si è andata sempre più perfezionando la progettazione ma anche l’esecuzione di fognature domestiche che raccolgono i liquami dei nostri bagni e cucine e li convogliano verso la Fognatura Nera pubblica.

Spesso le botti prelievo del liquame di spurgo delle fosse settiche, vengono chiamate per usare le loro tubazioni scovolatrici per ripulire canalizzazioni anche in PVC, otturate dai residui formatesi sulle pareti interne dei tubi e dovute, per la maggior parte, ai detersivi, ma anche agli oli ed ai grassi usati, in particolare, nelle nostre cucine.

Per ovviare a tale fastidioso e costoso inconveniente è necessario prevedere in fase di progettazione  di un impianto fognario domestico, la messa in opera di un degrassatore  di idonea portata, che riesca a fermare tali residui, permettendo di raccoglierli ed asportarli a piacere.

Schema corretto di allaccio

  

Il degrassatore non è altro che un separatore di grassi che funziona in base al principio di gravità, per differenza di  densità: le sostanze pesanti cadono a fondo e le sostanze leggere, quali grassi e oli, galleggiano in superficie.

Perché sia regolamentare deve essere certificato UNI  CE – EN 1825 – 1 Impiego Trattamento primario delle acque grigie provenienti da civili abitazioni (cucina, docce, lavatrici, bidet, ecc)

Per fare comprendere meglio ai nostri lettori l’utilità ed il funzionamento di un degrassatore, prenderemo in esame un tipo realizzato dalla ditta Rototec S.p.A. di Lunano (PU) specializzata, tra le altre attività, anche nel campo dei trattamenti di depurazioni fognarie.

  

Come detto, la degrassatura è un pretrattamento fisico di rimozione degli oli, delle schiume, dei grassi, e di tutte le sostanze che hanno peso specifico inferiore a quello del liquame.

Grassi ed oli vengono prodotti durante la normale attività domestica derivano dal consumo di burro, margarina, lardo e oli vegetali, provengono anche dagli scarti di carne e verdura e da alcuni prodotti cosmetici.

I grassi sono insolubili in acqua ed hanno bassa densità.

In presenza di tensioattivi (detersivi) creano schiume stabili di materiale galleggiante che possono causare accumuli di sostanze putrescibili nelle condotte di scarico e che rendono difficile la ossigenazione delle acque risultando dannose anche per i trattamenti biologici di depurazione situati a valle.

Il degrassatore non è altro che una vasca di calma in cui avviene la separazione per risalita o “flottazione” delle sostanze a peso specifico inferiore a quello dell’acqua, la riduzione della velocità del fluido consente anche la sedimentazione di una parte dei solidi sospesi, che si depositano sul fondo della vasca.

La temperatura influenza sensibilmente il funzionamento del degrassatore, la separazione è pienamente soddisfacente purchè la temperatura non salga troppo oltre il punto di fusione dei grassi valutabile intorno a 20°C.

Sotto il tipo liscio di degrassatore della Rototec ed a destra la tabella con i dati tecnici ottenibili secondo le esigenze .

        

I degrassatori a gravità Rototec sono costituiti da una vasca in polietilene all’interno della quale sono disposte due condotte semisommerse di ingresso ed uscita poste a quota diverse, il volume utile si suddivide in tre comparti: una zona di ingresso in cui viene smorzata la turbolenza del flusso entrante, una zona in cui si realizza la separazione ed il temporaneo accumulo dei solidi ed una terza zona di deflusso del refluo trattato.

Il rendimento di rimozione dei materiali galleggianti è tanto più alto quanto maggiore è il tempo di residenza delle acque di rifiuto nel degrassatore, questo deve comunque risultare superiore a 3 minuti relativamente alla portata di punta.

I degrassatori sono certificati in base alla norma UNI-EN 1825-1 e garantiscono un tempo di detenzione del refluo di almeno 4 minuti per la portata di punta Qmax, considerando il solo volume disponibile, cioè quello non occupato da grassi e sedimenti pesanti.

Questo garantisce tempi di residenza valutati sulla portata media giornaliera superiori a 15 minuti.

L’impianto, correttamente mantenuto, consente di trattare il liquame in conformità con quanto indicato dal decreto legislativo n° 152/06.

Le sostanze rimosse per risalita o flottazione, accumulandosi sulla superficie del degrassatore, costituiscono una crosta superficiale, mentre i solidi più pesanti depositandosi sul fondo formano un accumulo di fanghi putrescibili.

E’ utile prevedere interventi di spurgo volti a rimuovere questi accumuli che sottraggono volume utile al passaggio dell’acqua, e provocano la riduzione del tempo di ritenzione e il calo del rendimento dell’impianto.

Una eccessiva presenza di fanghi nel degrassatore può provocare sviluppo di condizioni settiche con rilascio di emissioni maleodoranti, in particolare nel periodo estivo.

Per quanto detto, si consiglia di contattare personale competente che provveda alla rimozione del cappello superficiale e dei sedimenti di fondo, nonché delle pellicole che aderiscono alla superficie della vasca, facendo particolare attenzione ai sedimenti che potrebbero ostruire le sezioni di ingresso ed uscita del liquame.

La frequenza degli interventi dipende dal carico di grassi, oli e solidi sedimentabili presenti nell’effluente, si consiglia, comunque, di ispezionare la camera di separazione ogni uno/due mesi.

Voce di capitolato

Separatore dei grassi vegetali, schiume e sedimenti pesanti dalle acque reflue grigie delle civili abitazioni o assimilabili (lavandini di bagni e cucine, docce, bidet,…), in monoblocco di polietilene (PE), prodotto in azienda certificata ISO 9001/2008, rispondente al DLgs n. 152 del 2006 e certificato secondo la norma UNI-EN 1825-1, per installazione interrata, dotato di tronchetto in PVC con guarnizione a tenuta in entrata con curva 90° per il rallentamento e la distribuzione del flusso e, in uscita, di tronchetto in PVC con guarnizione a tenuta, con deflettore a T e tubazione sommersa per impedire la fuoriuscita del grasso e schiume accumulate; dotato anche di sfiato per il biogas in PP e di chiusini per le ispezioni e gli interventi di manutenzione e spurgo; prolunghe avvitabili sulle ispezioni opzionali; Separatore di grassi mod. …………………… volume utile ……………… lt, misure …………….x……………x…………cm

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA