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Impianto elettrico di una abitazione. Prima parte.

Impianto elettrico di una abitazione, è il primo articolo di una serie di quattro, nei quali affronteremo, passo per passo, la realizzazione completa di un impianto elettrico eseguito a norma

Uno degli impianti più importanti in un edificio di civile abitazione è senza dubbio l’impianto elettrico.

Fino a tutto il 1950 tale impianto non era regolato da leggi attendibili; gli interruttori e le prese erano in ceramica fissate esternamente al muro con grosse viti in ferro e tasselli in legno; i cavi conduttori di corrente erano costituiti da trecce di due soli filamenti, e raramente comprendevano  la linea di scarico a terra.

Per intervenire sull’impianto elettrico si dovevano staccare le "tabacchiere", che erano  piccole scatole in ceramica,  con il coperchio che si incastrava nella parte sottostante togliendo o fornendo il contatto a tutto l’impianto.

Naturalmente oggi le cose sono molto cambiate e l’impianto elettrico è diventato uh elemento fondamentale per l’utilizzo degli appartamenti e viene regolato attentamente da precise normative. Gli impianti elettrici devono essere realizzati sulla base della Norma CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) 64-8 entrata in vigore il 1 marzo 1993. (2007)

La realizzazione dell’impianto elettrico deve avvenire solo a mezzo di ditte regolarmente inscritte alla Camera di Commercio  ed ogni intervento, sia pur di minima entità e relativo all’impianto stesso deve essere effettuato esclusivamente da personale abilitato.

Abbiamo già avuto modo di parlare, sia pur in maniera superficiale di tale impianto, e adesso vorremmo dire qualche cosa di più, in maniera che chi ci segue possa conoscerlo più a fondo.

Impianto elettrico casa, come farlo

Le civili abitazioni hanno un contatore fornito dall’azienda elettrica e che per contratto, normalmente impegna 3 kW ad abitazione.

Un impianto elettrico domestico è formato da: una rete di cavi elettrici che nel suo cammino dal contatore principale comprende un quadro generale, interruttori magnetotermici, un interruttore differenziale salvavita, prese per l’attacco dei vari elettrodomestici, interruttori semplici o composti per comandare i punti luce, una buona messa a terra di tutto l’impianto compreso le apparecchiature domestiche.

Le apparecchiature elettriche di un appartamento quali la lavatrice, la televisione, il frigorifero, la lavastoviglie si collegano all’impianto elettrico tramite le prese, poste a circa 30 cm o a 100-120 cm dal pavimento.

Le lampade delle diverse "luci" sono comandate invece da interruttori posti a 100-120 cm dal pavimento.

Sulla base di quanto sopra l’impianto elettrico di un appartamento viene diviso in due "circuiti": uno a 16 Ampere per le prese e l’altro a 10 Ampere per le luci.

I cavi conduttori elettrici, hanno la sezione di 2,5 mmq quelli relativi alle prese e di 1,5 mmq quelli per le luci e gli interruttori.

I cavi conduttori, in un appartamento sono tre ed esattamente uno per la fase in corrente, uno per il neutro ed uno per la messa a terra.

I colori usati, come già specificato nel precedente articolo sono: nero (anche rosso, grigio o marrone) per la fase, celeste o blu chiaro per  il neutro e giallo/verde per il conduttore della terra.

Tali colori vanno sempre rispettati nell’eseguire i vari collegamenti,  non solo per convenzione ma in base alle norme stesse.

Gli impianti si dividono in interni, da murare nelle pareti o sottopavimento oppure esterni, costituiti cioè da canalette rettangolari, fissabili ai muri con viti e chiudibili da coperchio a scatto. Quelli esterni, possono essere anche di sezione circolare e di solito questi, sono  autoestinguenti e sigillati e vengono montati in locali tecnici quali il vano caldaia, oppure sulle facciate delle case per servire un punto luce  non raggiungibile in altra maniera.

Gli impianti elettrici interni, cioè sottotraccia, passano in corrugati che partono da cm 1,5  di diametro, aumentando a secondo del numero dei cavi conduttori  che vi passano.

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Nel caso di impianti sottotracia, le prese e gli interruttori, vengono alloggiati in scatole rettangolari di plastica murate a scomparsa nelle pareti.

Scatola per prese ed interruttori

I collegamenti e i cambi di direzione avvengono in scatole di plastica,  di dimensione variabile, da murarsi pure esse a scomparsa e provviste di coperchio.

Scatola di derivazione

I collegamenti fra i cavi e che avvengono nelle scatole di derivazione, non vanno effettuati con il nastro isolante, ma bisogna adoperare gli appositi "cappellotti" che sono piccole campane in plastica, con vite a stringere i cavi.

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Quando si rende necessario realizzare un impianto elettrico in una casa,un tecnico professionista abilitato oppure il tecnico della ditta abilitata, redige uno schema dell’impianto elettrico sulla base delle indicazioni date dal proprietario e della planimetria dell’appartamento:

Tale schema deve essere dettagliato e comprendere non solo i vari punti di presa , di interruzione, ecc, ma anche il tracciato  dei cavi in ogni vano e da un vano all’altro.

Ogni schema si basa sul principio generale della composizione di un impianto:

Schemi generali

Il tecnico passerà quindi al progetto dettagliato dell’impianto:

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A questo punto iniziamo la descrizione dei vari componenti l’impianto e delle loro caratteristiche:

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