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Impianto elettrico in una civile abitazione. Parte quarta.

Nel terzo capitolo abbiamo affrontato la problematica relativa alle prese, agli interruttori ed ai loro rispettivi collegamenti elettrici.

In questo articolo invece parliamo dell’impianto di messa  a terra, un componente importantissimo dell’impianto elettrico.

L’impianto di messa a terra serve ad assicurare a tutte le masse elettriche lo stesso potenziale della terra, impedendo così che queste possano trovarsi in tensione.

I conduttori attraversati dalla corrente elettrica sono sempre in tensione (220v) ed  hanno un potenziale  diverso da quello del terreno. Comunque l’impianto elettrico di per se stesso viene realizzato in maniera che difficilmente una persona possa accedervi.

Se una persona, per un motivo qualsiasi venisse a contatto con uno degli elementi in tensione il suo corpo verrebbe attraversato da una forte scarica elettrica.

Costituiscono, però,  essenzialmente un pericolo per le persone, gli elettrodomestici e tutti gli altri involucri che normalmente non si trovano in tensione e sono isolati e quindi alla portata degli occupanti dell’appartamento.

Se per qualsiasi motivo o guasto, uno di tali apparecchi o corpi metallici venisse a trovarsi in tensione (per esempio a causa di un filo elettrico corroso al suo interno) , e venisse poi toccato da una persona, questa verrebbe irrimediabilmente attraversata dal una pericolosa scarica elettrica.

Onde impedire che si manifesti tutto ciò, le masse metalliche devono avere lo stesso potenziale del terreno, e per questo motivo devono essere collegate ad un impianto di "messa a terra", comunemente costituito, nel caso di appartamenti di civile abitazione, da un conduttore idoneo che fa capo  ad  uno o più dispersori infissi nel terreno. L’impianto elettrico, grazie  all’impianto di messa a terra e al differenziale salvavita,  verrà staccato immediatamente evitando la folgorazione dell’individuo.

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Il cavo conduttore della terra è di colore giallo verde. La sua sezione all’interno dell’appartamento deve essere almeno di mmq 2,5 nei collegamenti alle prese,

Il cavo di messa a terra corre all’interno dei corrugati, a fianco degli altri due conduttori (fase e neutro), e il suo compito è molto importante ai fini della salvaguardia delle persone. La sua funzionalità viene misurata con apposita strumentalizzazione prima della emissione del certificato di conformità.

Il picchetto dove viene collegato il conduttore in rame ricoperto di guaina giallo verde, può essere di ferro zincato o in rame.

Vedi foto sotto

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Nel terreno circostante l’edificio viene murato un pozzetto (di solito prefabbricato oppure costruito in mattoni) senza fondo e delle dimensioni di cm 40×40.

All’interno viene infisso il palo della terra, battendolo con una mazza di ferro.

All’interno del pozzetto viene collegato alla testa del palo, tramite un morsetto a stringere con dado,  il conduttore di rame della terra. Infine il pozzetto viene tappato da un coperchio e tappo di cemento che permetterà di controllare sempre il buon stato del collegamento.

La sezione del cavo che porta al dispersore infisso a terra deve essere maggiorata opportunamente rispetto ai cavi interni all’appartamento.

Comunque, per le dimensioni, sezioni e caratteristiche tecniche, la ditta abilitata deve seguire il progetto preventivamente redatto da tecnico abilitato.

A conclusione e prima della messa in funzione dell’impianto elettrico, ai fini delle normative vigenti, dovrà essere emessa una dichiarazione di conformità di tutto l’impianto, terra compresa.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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