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Lastre di rivestimento che si muovono. Come fermarle.

Un inconveniente che si può porre in molti fabbricati con le facciate esterne rivestite con lastre di marmo è quello, che con il tempo, alcune di queste lastre tendono a muoversi per poi staccarsi dalla muratura del fabbricato, per cui i proprietari si trovano ad affrontare problematiche che possono interessare la privata, ma anche la pubblica incolumità (quando per esempio una di queste facciate prospetta sulla pubblica via).

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Che cosa fare?

Chiamando un tecnico, il medesimo si troverà nelle condizioni di non dovere pensare a fermare solo le piastre smosse, ma anche a fare revisionare tutte le altre e quindi ad effettuare un intervento che possa garantire , nel futuro, la stabilità, nonchè la tranquillità dell’impresa, del proprietario e del tecnico stesso.

Rimuovere tutte le lastre, ricostruire l’arriccio cementizio sottostante e poi rimetterle in opera tramite l’uso di collanti appropriati, può essere la scelta migliore, ma non sempre è attuabile, ed in alcuni casi ( specie in edifici di una certa altezza) diventerebbe anche estremamente oneroso.

Il movimento delle lastre di marmo (con la parola marmo intendiamo classificare tutti i tipi di "marmo e pietra" esistente) avviene in special modo in edifici costruiti più di trenta anni fa, quando non erano ancora in uso i forti collanti che si usano oggi in edilizia, e le lastre venivano murate con malta bastarda o cementizia.

Di solito queste lastre venivano forate nella costola alta ed in quella bassa con fori del diametro da 3 mm circa e profondi 2/3 cm. In questi fori venivano applicate delle "grappette" in filo duro di rame, a forma di U e del diametro di 2/3 mm.

Una delle due alette veniva infilata in un foro del marmo e l’altra fissata a parete con la malta cementizia.

A secondo della larghezza delle lastre, i fori potevano  essere 4 (2+2) o 6 (3+3).

Il punto debole di tali fissaggi era la presa nel muro, soggetta con il tempo a staccarsi.

Dovendo verificare una superficie rivestita a lastre di marmo, è sempre  necessario controllarla per intero, battendo sopra le stesse  per sentire se suonano "a vuoto".

Qualora, oltre che alle lastre che si stanno muovendo, si notino altre zone compromesse, è necessario effettuare un intervento integrale per consolidarle tutte quante.

Tale intervento consiste nel praticare a mezzo di un buon trapano dei fori nella lastra, in maniera da poterci infilare dei tasselli ad espansione di plastica (possibilmente sottili ma abbastanza lunghi, in maniera da prendere sia la lastra che la muratura retrostante.

Il tipo di tassello va scelto a secondo della muratura che costituisce l’edificio: per esempio se è in pietra e mattoni potranno essere usati tasselli normali; se invece la struttura è in cemento armato e il tamponamento è stato eseguito con foratoni, si dovrà scegliere un tipo di tassello che una volta passato lo strato superficiale del forato, rimanga poi bloccato nel vuoto dello stesso.

I tasselli in commercio, specie quelli Fischer offrono una gamma molto ampia di scelta.

Le lastre di marmo verranno poi fissate con viti in acciaio INOX o in ottone, passate in una rondella  in acciaio inox, in modo da stringere la lastra al muro:

Vediamo sotto un esempio schematico di fissaggio di lastre di marmo da cm 50×30:

In prospetto:

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Sotto ancora, l’immagine della sezione, con i particolari del bloccaggio, con il piazzamento delle viti e dei tasselli ad espansione:

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Il tecnico, ma anche l’impresa che si trova di fronte ad un rivestimento in parte compromesso non potrà decidere altro che rinforzare tutto quanto il rivestimento.

Quindi partendo dalle lastre che si stanno muovendo, dovranno essere praticati dei fori nel marmo usando una buona  punta da trapano Vidia.

Con la punta (del diametro del tassello), si deve forare la lastra di marmo ed il muro retrostante (consideriamo un tassello in plastica della lunghezza di 7/8 cm).

Una volta praticati i fori nella lastra vi inseriamo il tassello fino a farlo toccare alla superficie esterna del marmo.

Il tassello dovrà prendere marmo e muro insieme.

Quindi, vi dobbiamo inserire una vite inox o di ottone, per ogni foro, con una rondella inox .

Stringiamo le viti, che tramite le rondelle bloccheranno le lastre al muro.

Questo sistema comporta di dovere forare tutte le lastre di un rivestimento e inserirvi un grande numero di viti.

Può sembrare antiestetico vedere la testa delle viti che appare nella facciata rivestita, ma è senza dubbio un sistema collaudato che offre sicurezza ed elimina il pericolo di crolli di rivestimento.

Potranno anche esistere altri sistemi con l’uso di soli adesivi, ma in ogni caso comporteranno sempre la foratura delle lastre di rivestimento.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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