CoffeeNews.it

Le stufe a pellet. Vantaggi, svantaggi e calcolo della potenza termica occorrente.

Riscaldare con materiali nuovi le nostre case, effettuando un risparmio economico ma anche raggiungendo un ottimo grado di calore, è tipico della nostra epoca, e lo sarà ancora di più nel futuro, con la società che tende al risparmio energetico.

Il pellet lo si può definire una biomassa appositamente creata con scarti del legno attraverso una procedura particolare

Il pellet si ottiene, sottoponendo della fine segatura di legno ad altissime pressioni; dopo di che viene trasformato meccanicamente in cilindretti della sezione di 6 – 10/12 mm.

Durante il processo di lavorazione, attraverso il calore, viene attivata la lignina , una sostanza legante, naturale del legno e che determina la definitiva compattezza dei cilindretti del pellet.

Il pellet viene utilizzato per alimentare le stufe ed i camini di nuova generazione.

Parliamo, appunto, in questo capitolo delle stufe a pellet.

Le stufe a pellet sono state realizzate per riscaldare l’aria degli ambienti, ma anche l’acqua per i sanitari e per il relativo utilizzo della stessa nell’ambito del riscaldamento.

Ma vediamo sotto tre di queste stufe:

      CLICCARE SULL’IMMAGINE

Come è possibile vedere dall’immagine soprastante, uno stesso modello può presentarsi in tre diversi colori e quindi aspetti; questo le rende atte ad essere inserite in qualsiasi ambiente di arredamento domestico.

Le stufe, bruciando il pellet emettono C02, per cui una sana applicazione all’interno del nostro appartamento, deve prevedere sia uno sfiato dei fumi verso l’esterno, che un approvvigionamento di aria dall’esterno verso la stufa.

Un sistema comunemente adoperato per scaricare i fumi è a parete, verso l’esterno. Tale soluzione non è però consigliabile, in quanto lo sfiato, così come avviene per tutte le apparecchiature di riscaldamento , deve essere portato sul tetto e deve sporgere almeno 1 mt.

Sotto vediamo una sezione schematica di una stufa a pellet collegata all’esterno con foro a parete.

      CLICCARE SULL’IMMAGINE

L’approvvigionamento di aria, invece, può avvenire come dalla soprastante immagine

Il meccanismo dell’accensione e del funzionamento prevede che la stufa sia collegata all’impianto elettrico, e quindi deve essere collocata vicino ad una presa di corrente.

Molte persone rimangono perplesse dal fatto che per la stufa sia necessaria la corrente elettrica, ed ultimamente sono state messe in commercio delle stufe, quali quelle della Nordica, che vedete sotto, e che non  necessitano dell’allaccio elettrico:

       CLICCARE SULL’IMMAGINE

Le stufe a pellet, di solito hanno un ventilatore interno che tende a mantenere asciutta l’aria, e questo produce un ronzio, che può dare un certo fastidio.

Le ultime stufe hanno superato questa problematica e sono silenziose.

Altro fattore da considerarsi è costituito dalla formazione delle polveri di cenere, che devono essere poi aspirate con un  aspiratore adatto all’uso.

Pure questo inconveniente è stato superato e quindi durante l’acquisto di una stufa è necessario tenerlo presente.

Sul mercato, troviamo stufe a pellet da tutti i prezzi: poichè sono apparecchiature che producono calore, quindi C02, e perciò devono essere sicure al massimo,  si suggerisce di diffidare di chi vende a poco prezzo, in quanto dette stufe potrebbero nascondere dei difetti ,non visibili, ma sostanziali.

Dal punto di vista estetico, la scelta è molto ampia e le case costruttrici italiane, non sono seconde a nessuno.

Potete trovare la stufa che si intona al vostro ambiente:

      CLICCARE SULL’IMMAGINE

Un fattore importante che l’acquirente deve tenere di conto, al momento dell’acquisto, è la potenza termica della stufa che gli occorre.

La stufa deve essere commisurata al volume dell’ambiente da riscaldare.

Per tale motivo è necessario affidarsi ad un tecnico esperto, che vi calcoli il valore termico che vi occorre.

Cerchiamo di spiegarlo brevemente:

Ammettiamo che dobbiate riscaldare la vostra sala che ha un volume di mc 100.

Il cubaggio va moltiplicato per un coefficiente di coibentazione (che dipende dal tipo di coibentazione termica della vostra casa).

Tale coefficiente varia, da 0,040 (buona coibentazione) a 0,060 (scarsa coibentazione).

Ipotizziamo che per la nostra sala sia un coefficiente medio = a  0,050, per cui avremo:

mc 100 x 0,050 = KW 5  Potenza termica necessaria per riscaldare la vostra sala.

Abbiamo fatto un esempio molto semplicistico, ma vi raccomandiamo di chiedere all’installatore di calcolarvi sempre questo dato, al fine di farvi acquistare una stufa a pellet di potenza termica uguale o superiore alla vostra necessità.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA