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L’uso dell’argilla espansa contro l’umidità di risalita. Prove di laboratorio.

Abbiamo affrontato ben 2 capitoli relativi al superamento del fenomeno dell’umidità di risalita, tramite l’uso di argilla espansa, e più propriamente tramite il prodotto della Leca "Leca TermoPiù" usato in sacchi ma anche lo stesso prodotto in granuli, usato sfuso e per grandi superfici

Partendo dal principio che i nostri lettori devono essere sempre informati circa i materiali che noi presentiamo,
abbiamo voluto approfondire il discorso, entrando in merito a considerazioni effettuate dalla stessa ditta Leca, relativamente alla capacità di questo suo prodotto, di impedire all’umidità di risalire verso l’alto, creando quei danni alla muratura e che noi tutti conosciamo.
 
Vediamo i risultati che la stessa ditta ci mostra e che sono emersi dalle prove di laboratorio:
 
per valutare la capacita dell’argilla espansa Leca TermoPiù di ostacolare la risalita dell’umidità per capillarità, la normativa europea UNI EN 1097-10 indica la modalità di prova da svolgere sui campioni di laboratorio, come di seguito specificate.
 
I campioni di Leca TermoPiu, confezionati in cilindri normalizzati aventi altezza di 22 cm, vengono immersi in acqua per 1 cm di spessore (per simulare il contatto fisico con la falda) cosi da consentire l‘inglobamento d’acqua per suzione da parte dell’argilla espansa.
 
Terminato II periodo di prova, e raggiunto l’equilibrio del campione, si determina l’umidità assorbita per capillarità e quella per igroscopicità: dall’analisi del due parametri si calcola l’altezza di suzione d’acqua del campione argilla espansa.
 
In linea generale, cosi come previsto dalla normativa di prova, si puo affermare che se lo strato posto in opera ha uno spessore maggiore dell’altezza di suzione dell’acqua dell’aggregato utilizzato, tale strato è considerate come uno strato antirisalita.
 
Gli esiti delle prove di laboratorio condotte sull’argilla espansa Leca TermoPiù dimostrano che I’altezza di suzione dell’acqua è pari a 3 cm; tale spessore è da considerarsi limite agli effetti della capillarità, quindi al di sopra di tali soglie iI vespaio si mantiene asciutto creando un vero e proprio ostacolo alia risalita dell’umidita dagli strati inferiori (terreno) a quelli superiori (struttura interna). I livelli di risalita capillare dell’acqua sono da considerarsi di equilibrio nel tempo, tali quindi da assicurare un’efficace barriera al passaggio dell’u­midità per I’intera vita utile dell’edificio.
 
E’  importante notare come in corrispondenza dell’altezza di risalita capillare, pari a 3 cm, Leca TermoPiù sia praticamente asciutto; l’umidita presente nelI’argilla espansa è infatti inferiore all’1%.
 
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e meglio ancora nella sotostante immagine schematica ma più dettagliata:
 
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LECA TERMOPIU’ CEMENTATO:
RISALITA DI UMIDITA’ PER CAPILLARITA’_
 
La stessa metodologia di prova è stata adottata per determinare il comportamento di Leca TermoPiù cementato (o premiscelato in sacco tipo Lecacem Classic e Maxi).
 
I dati sperimentali hanno evidenziato come I’altezza di suzione dell’acqua della soluzione cementata è pari a 7 cm, risultato molto positivo e di poco superiore a quello ottenuto da Leca TermoPiù sfuso (pari a 5 cm), confermando quindi l’ottimo comportamento in opera quale vespaio antirisalita di umidità.
 
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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