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Misure di salvaguardia comunali (art. 12, commi 3 e 4 del D.P.R. n° 380/01)

 

 

Le misure di salvaguardia comunali, ai sensi dell’art. 12, commi 3 e 4 del DPR 380/2001, consistono
nella sospensione di ogni determinazione relativa alle domande urbanistiche pervenute al comune
durante una fase intermedia e chiamiamola “delicata” fra due Piani Attuativi, uno vigente che sta per
essere sostituito ed uno redatto ex nuovo che si spera venga approvato
Il nuovo piano di attuazione urbanistico, sia esso Nuovo Piano Regolatore Generale, Piano
Particolareggiato o Regolamento Urbanistico, una volta redatto dai tecnici incaricati viene poi
adottato dal Comune interessato, per proseguire quindi con quella fase lunga e talvolta infinita che
ai legislatori può sembrare normale, visto l’andamento dell’iter burocratico delle nostre Pubbliche
Amministrazione, ma che in verità diventa insostenibile per i cittadini interessati a costruire, per i
costruttori e per gli investitori.
La legislazione prevede che il periodo massimo di applicazione sia di 5 anni dalla data di adozione dello strumento urbanistico, qualora detto strumento sia stato trasmesso all’amministrazione competente per l’approvazione entro un anno dall’adozione, mentre in ogni alto caso siano 3 anni
Parlare di tre anni e cinque anni in una realtà che corre sulla Banda Larga ADSL è come parlare di
andare in bicicletta a persone che tendono a lanciare le auto a 110 Km l’ora.
Ma vediamo più da vicino cosa accade in questo periodo intermedio che va dall’adozione
all’approvazione:
Poiché la motivazione della legislazione in materia è quella di evitare che durante questo periodo
intermedio non possa essere assolutamente compromesso l’assetto territoriale previsto con il nuovo strumento urbanistico, scattano le cosiddette Misure di Salvaguardia.
L’eventuale progetto presentato per qualsiasi opera che non sia l’ordinaria o in casi particolari la
straordinaria manutenzione,

se non è conforme al vecchio strumento Urbanistico, ma lo è a quello nuovo adottato, deve essere
sospeso, in quanto non è detto che l’adozione porti alla totale approvazione di tutto.

Se il progetto è conforme al vecchio piano o strumento come si voglia chiamare, ma non è
conforme a quello nuovo deve essere ugualmente sospeso, in quanto quest’ultimo potrebbe non venire
approvato.

Se non è conforme né al vecchio né al nuovo, va respinto

Infine, se è conforme al vecchio ed al nuovo strumento il progetto può essere approvato.

Facile capire che questa ultima possibilità si manifesta in pochissimi casi.

Tutto ciò avviene “….ai sensi della legge di salvaguardia”

C’è da chiarire che ciò che è stato detto sopra non vale per i progetti in itinere   i cui lavori siano stati iniziati al momento dell’adozione del nuovo strumento urbanistico, che proseguono regolarmente la loro strada.
Le misure di salvaguardia comunali sono atti obbligatori e vincolanti che non possono essere aggirati in alcuna maniera.

Ma veniamo alla sostanza dell’articolo.

Cosa comporta tutto ciò per un territorio comunale dove il cittadino è in attesa di nuove costruzioni,
ma anche di ristrutturazioni, restauri conservativi ed altro, siano essi assoggettati a DIA o a Concessioni Edilizie?
Ebbene comporta la paralisi quasi totale dell’edilizia e la corsa come risultato all’abusivismo
La legge e le normative varie, siano esse nazionali o regionali, hanno tutte le ragioni di esistere, ma i legislatori, ed in particolare i politici dovrebbero modificare sostanzialmente tutto questo.

Trovandoci in una nazione che ha radici burocratiche antiche, senza volere offendere nessuno, non
riteniamo si possano affrettare i tempi fra l’adozione e l’approvazione, poiché tante sono le cause, a
partire dalle osservazioni al nuovo strumento urbanistico che il cittadino può presentare in fase di
adozione e che devono essere tutte vagliate e discusse dagli enti preposti.

Ancora, non può essere rilasciata autorizzazione a costruire là dove poi non sia consentito.

Molto difficile dipanare la matassa!

C’è una sola cosa da domandarsi e poi da fare:
Ma negli altri paesi della UE, come si comportano?

Dai! Andiamo verso questa Europa Unita!

Vediamo, paragoniamo e miglioriamoci, non credo che ci sia alternativa