CoffeeNews.it

Pavimenti.Squadratura dei locali, messa in opera dei pavimenti a colla: come fare

Nel capitolo del 23 febbraio, abbiamo parlato in generale dei sistemi usati, per mettere in opera i pavimenti e poi ci siamo soffermati su quello, nel quale si adopera il "magrone" come sottofondo

Adesso parliamo del secondo sistema, cioè quello che prevede la loro messa in opera a colla:

Però, prima di addentrarci nei particolari di questo lavoro, spendiamo alcune parole, necessarie ed interessanti, relative alla predisposizione del pavimento nel vano nel quale viene costruito, la sua messa in squadra, le corde da tendere, e le righe di alluminio da adoperare.

Una volta  si usava montare i pavimenti in perfette righe diritte,oppure sempre in righe diritte ma con mattonelle sfalzate (cioè la prima fila si iniziava con una mattonella intera, la seconda  con mezza mattonella, la terza con una e così via)
Adesso ci sono mille tipi di piastrelle, non solo come composizione di materiale, ma anche come misure, ed è abitudine mescolare in uno stesso pavimento più misure insieme (per esempio 15×15 con 30×30 con 30×45 con 45×45 e così via)

Attenzione però, perchè anche se mischiate nelle diverse misure e combinazioni, osservando bene il pavimento, dagli opuscoli che vi presentano, al momento dell’acquisto, noterete che c’è sempre una linea conduttrice che comanda la messa in opera e che se non viene piazzata correttamente (con corda e riga), durante il montaggio si rischia di commettere errori madornali.

Individuata questa linea che unisce più mattonelle e che incontra le altre linee di fuga tutte a 90° (angolo retto), è indispensabile scegliere la parete di partenza (Viene scelta normalmentela parete dove si trova la porta che da accesso alla stanza, a meno che non si tratti di un corridoio lungo e stretto, ed allora la linea principale passerà al centro del corridoio attraversandolo per tutta la lunghezza) che costituirà la prima linea diritta (anche se vi dovrete fare delle tagliature) e poi dovete segnare con una squadra da muratori, (aiutandosi con due  corde da muratori attaccate a chiodi infissi su due pareti opposte), anche la linea perpendicolare.

Come detto sopra le combinazioni sono tantissime ed è impossibile individuarle tutte, ma guardate i due disegni che seguono e capirete meglio il senso di quanto detto sopra.

                 CLIC

Nella prima figura le mattonelle vengono montate nel sistema tradizionale e la squadra da seguire per il montaggio è estremamente facile ; nella seconda figura è stata scelta una soluzione obliqua, che comunque comporta la formazione di una squadra guida.

Ripetiamo: ma perchè tutto questo discorso? In quanto se non avete due linee di riferimento perpendicolari fra di loro, arrivati alla metà del montaggio del pavimento, noterete che le mattonelle incominceranno a prendere direzione e il verso sbagliato, ed allora rischiate di avere combinato un guaio.

Detto questo, passiamo alla messa in opera di pavimenti a colla.

Se state realizzando una nuova costruzione, quando si getta il solaio ed insieme ad esso il massetto sovrastante o "caldana" nel gergo murario, bisogna "tirare" attentamente detto massetto con le righe di alluminio e controllarne i piani e la perfetta orizzontalità.
Nel caso che dobbiate rifare invece un pavimento demolendo quello precedente, dovete abbattere anche il suo sottofondo.

A questo punto, in luogo del famoso "magrone" del quale abbiamo parlato la volta scorsa, dovrete fare un massetto cementizio dell’altezza minima di cm 4.

Attenzione, quando si lavora sui solai vecchi, bisogna essere seguiti sempre da un tecnico per quanto riguarda i carichi che la struttura preesistente può sopportare, se infine il massetto va armato con rete elettrosaldata, previo incastro nei muri laterali, oppure se potete adoperare un sottofondo di cemento premiscelato alleggerito tipo quello della LECA.

Sono considerazioni che farà il vostro Direttore dei Lavori una volta che avrà visionato il solaio sul quale rifare il pavimento.

Ripartiamo da questo punto: scelta la soluzione viene impastato e gettato un massetto cementizio dello spessore minimo di 4 cm, come già detto, e tirato perfettamente con le righe di alluminio, in maniera che costituisca un piano perfetto.

Una volta seccato il massetto, si squadra la stanza e si inizia a montare il pavimento.

La procedura consiste nello stendere sul massetto, con l’aiuto di una cazzuola o mestola americana per pavimenti, uno strato di colla (ce ne sono moltissime in commercio, per esempio la H40 della Kera Koll).
Lo spessore della colla viene dato dai denti seghettati della mestola americana, comunque è di pochi mm (vedere la foto sottostante)

 

CLIC

Le mattonelle , in una stanza, si montano indietreggiando, al contrario di come si faceva con il "magrone", (questo vuol dire,  che se partite da una porta rischiate di rimanere chiusi in un angolo e di questo ne parliamo dopo) vanno prese una per una, appoggiate sulla colla spalmata e con il palmo della mano ci dobbiamo battere sopra per farla affondare nel collante. La forza di battuta deve essere logicamente sempre la stessa, ma non vi desterà preoccupazioni particolari in quanto noterete immediatamente anche la minima differenza di livello fra due piastrelle attigue.

La mattonelle vanno logicamente bagnate, come va bagnato il massetto cementizio.

Procedendo a ritroso, arriverete ad un punto in cui la persona che vi porge le piastrelle non sarà più raggiungibile ed inoltre dovrete prepredisporvi la via per il "ritorno".

Dovrete allora prepararvi una passerella, consistente in un tavolone che appoggia su due forati, messi per piano, posizionati prima della porta di partenza, e due forati messi al posto di una mattonella, che voi proverete, ma che poi togliete per incollarla successivamente. Semplice no ? Con questo sistema potreste pavimentare anche un lungo corridoio.

Finirete così  di incollare il pavimento.

Quanto sopra vale se la posa delle mattonelle avviene in modo che una sia adiacente all’altra, senza lasciare spazio alcuno.

Se invece volete mettere in opera un pavimento con le piastrelle distanziate, dovrete adoperare i "distanziatori" che non sono altro che piccole croci di plastica da 2,3 mm e più, che vengono poste come da foto sottostante.

  CLIC

Bisogna aggiungere che qualora qualcuno si trovasse difficoltà a piazzare le croci negli angoli delle piastrelle, per motivi di sporco, in quanto la colla vi può imbrattare le mani e potete sporcare le altre piastrelle, potete posizionare i distanziatori "per ritto" come è ben visibile nella fotografia soprastante del lungo corridoio.

Finito il pavimento  lasciatelo seccare per due giorni.
Il terzo giorno fate uno o più secchi di "boiacca" (solo cemento mescolato con acqua in maniera che diventi semiliquido), li spargete sul pavimento con l’aiuto di una scopa e quando tutti i commenti saranno pieni, con della segatura di legno asportate via il cemento residuo, quindi passate il legnetto nei commenti e pulite il pavimento con un panno.

  CLIC

Finito

 Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA