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Ricostruzione di una strada padronale con pietre di porfido.

Molti lettori si ritroveranno in questo articolo relativo al al rifacimento di una strada che porta ad una casa in collina, tramite la messa in opera di pietre di porfido grigio.

La strada era stata precedentemente realizzata in quadroni di cemento su di un sottofondo di gabbriccio e inerte per strade poderali.

Poichè, come è visibile anche dalle fotografie che seguono, detta strada ha una certa pendenza, l’azione del tempo, con le piogge, il gelo ed inoltre il passaggio delle macchine dei proprietari della villetta, hanno portato al disfacimento del fondo stradale, con asportazione di pezzi di cemento e del sottofondo.

Abbiamo deciso di realizzare la nuova strada tramite un massetto di sottofondo di malta cementizia, realizzato con sabbione, ed armato con rete elettrosaldata del diametro di 6 mm a maglie di cm 10×10.

La vecchia strada è delimitata da due cordoli in cemento perimetrali, parzialmente demoliti.

L’intervento sulla strada, prevede di mantenere detti residui di cordolo fino alla completa stesura di tutto il porfido, ed infine provvedere alla sostituzione di detto cordolo, con altro, realizzato con blocchetti di tufo da cm 37x20x11.

E’ un lavoro che i proprietari eseguono per conto proprio, o meglio in economia, utilizzando una piccola betoniera da 2 carretti.

E’ quindi un lavoro che si può effettuare con il sistema del "fai da te", naturalmente occorre una certa forza e molta buona volontà.

Tenendo conto che, per la posa in opera del porfido, una ditta prende mediamente 40/45 euro al mq, alla fine del lavoro il proprietario avrà risparmiato molto denaro.

La strada, come detto sopra è ancora delimitata da parti di cordolo cementizio, che agevolano il lavoro, in quanto l’operatore si troverà l’andamento delle pendenze stradali, da seguire, già costituito.

Comunque, per meglio operare, sono state "tirate" anche due corde laterali da muratore, che daranno l’allineamento , in altezza, del massetto di sottofondo.

Ma vediamo le immagini di questo intervento:

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Sopra vediamo che è stato rimosso il massetto cementizio rovinato e quindi sono state posate le reti elettrosaldate diametro 6 mm , maglia da cm 10×10. Dette reti sono state  collegate fra di loro tramite legatura con filo di ferro da edilizia.

La rete viene tenuta leggermente sospesa rispetto al piano del terreno, tramite degli spessori di mattone.

Dopo di che la strada va abbondantemente bagnata con acqua.

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Nelle due immagini soprastanti vediamo l’operatore che apre il sacco del cemento da 25 Kg e lo travasa in secchi da  muratore.

Nella betoniera sono stati vuotati 2 secchi di acqua, quindi 9 palate di sabbia grossa; infine viene immesso il cemento in polvere vuotando i secchi e riempita la betoniera con altre 9 palate di sabbia.

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Si vuota la malta cementizia in un carretto e si trasporta nel tratto di strada che vogliamo pavimentare. Si può notare, nella foto soprastante, la corda verde da muratore che sta ad indicare l’altezza raggiungibile dal massetto.

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Nella immagine soprastante notiamo che la malta cementizia e stata scaricata, tramite scarrettamento. Affinchè la rete elettrosaldata "entri" meglio nel massetto, provvediamo a muoverla facendo leva, in vari punti, con un martello da muratori.

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Sopra vediamo che l’operaio sparge prima la malta con la cazzuola e poi inizia a "tirarla" con un regolo o staggia di alluminio. Deve fare attenzione a sfiorare sempre le due corde poste lateralmente.

La malta cementizia deve essere bene impastata e fluida.

Il buon esito del lavoro dipende molto dal periodo dell’anno nel quale si esegue detta opera.

E’ sconsigliabile effettuarla in pieno inverno, dato il freddo ed il possibile gelo; ottimale sarebbe il periodo primaverile o autunnale.

Durante un periodo estivo, la malta va tenuta sempre fluida, lavorandola con la cazzuola ed eseguendo il lavoro con una certa velocità.

Si deve evitare il rischio che la malta "tirando" troppo alla svelta, non faccia presa sulle pietre di porfido: il che comporterebbe lo "stacco" delle medesime

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Le due fotografie sopra mostrano  la posa in opera delle pietre di porfido, che (vedi seconda foto) vanno battute con il manico di un mazzuolo.

Con la staggia o riga di alluminio si controlla, comunque sempre, l’allineamento dell’estradosso delle nuone pietre con quelle precedentemente murate.

Questo è un doppio controllo rispetto alle due corde di cui sopra che servono a regolare il massetto di malta cementizia.

Si procede, fino a posare tutte le pietre, completando così il tratto di strada che oggi abbiamo deciso di effettuare.

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Nell’immagine soprastante vediamo le pietre stuccate con malta cementizia. Vanno poi pulite con una grossa spugna da muratori, leggermente bagnata.

Dopo di ciò, con una gomma da acqua, leggermente aperta, si lava la superficie realizzata, asportando i residui di malta che sono rimasti sopra il porfido.

Infine con una cazzuolina a punta si ripassano tutti i commenti, in maniera da renderli lucidi e leggermente incavati rispetto alle pietre.

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Vediamo infine come si presenta il tratto eseguito, a proseguimento della strada già completata in precedenza.

 Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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