Molte case di vecchia costruzione presentano al piano terreno delle notevoli macchie di umidità che salgono lungo le pareti e rendono gli ambienti insalubri.
Oltre al fatto di non avere alcuna barriera contro l’umidità di risalita nei muri, presentano, ad una accurata indagine, i pavimenti direttamente costruiti su una bassa massicciata di pietre poggianti sul sottostante terreno, o addirittura risulta mancante anche questa massicciata ed il pavimento è murato sullo strato di terreno sottostante.
Oltre che nei locali di abitazione, il fenomeno di cui sopra lo si trova soprattutto in vani adibiti a cellieri, depositi vari e magazzini.
Per togliere l’umidità di risalita dai muri, vi rimandiamo all’articolo già fatto, mentre per quanto riguarda la pavimentazione la affrontiamo adesso.
Sotto la direzione di un tecnico abilitato e con tutti i permessi occorrenti, ci appresteremo a realizzare un "gattaiolato".
Per costruirlo, se si tratta di locali adibiti ad abitazione o similari e l’altezza si trova ai limiti del consentito, si rende necessario demolire il pavimento interno e scavare il terreno sottostante, in maniera da poter creare una camera d’aria che risani i locali, altrimenti si può procedere realizzando lo stesso gattaiolato sul pavimento esistente (sempre che le altezze delle porte e delle finestre lo consentano).
Prima di procedere è necessario fare un saggio di scavo per vedere fino a che punto possiamo abbassarci in relazione alla profondità delle fondazioni.
Questo, in quanto molte vecchie case sono quasi prive di fondazioni e si può correre il rischio di indebolirle ulteriormente.
Procederemo costruendo delle paretine in doppi uni 12x12x25, che possono essere alte 15 cm (12 +la malta e la guaina) oppure 50 e più cm se c’è la profondità necessaria.
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Una volta effettuato questo accertamento , viene scavato l’interno del vano e poi spianato.
Si procede quindi a segnare in terra, con gesso o calce in polvere, e con l’aiuto di corde da muratori e metro, la larghezza e l’allineamento delle paretine.
Queste verranno realizzate ad un interasse di mt 1,00 (oppure 0,80 o 0,70) dovuto logicamente alla lunghezza dei tavelloni che noi useremo.
Si scavano le fondazioni delle pareti, profonde circa 15 cm, seguendo le tracce in polvere di gesso e quindi si impasta una betoniera di calcestruzzo dosato a 200 Kg di cemento al mc e si riempiono queste piccole fondazioni, affogando in ognuna di esse due ferri del diametro da 10 mm.
Quindi, sempre con l’aiuto delle corde, si alzano le paretine in doppi uni, murate a malta bastarda.
E’ necessario, lasciare in ogni paretina almeno mezzo doppio uno di vuoto, in maniera che gli spazi sottostanti siano tuti in comunicazione.
Sarebbe auspicabile, anche tramite uno o più scorci di tubo di PVC del da 120 mm che attraversano i muri, creare delle comunicazioni con l’esterno. (Naturalmente detti tubi vanno poi chiusi con una griglia per impedire l’accesso di animali).
Sopra stendiamo i tavelloni da cm 6 e li blocchiamo con malta bastarda.
Sopra ancora gettiamo un massetto di calcestruzzo di cui sopra, con affogata una rete elettrosaldata da 6 mm 15×15.
Una volta che questo sarà secco potremo procedere a posarci il pavimento.
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo
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