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Scoperta la conformazione della tela del ragno.

Un articolo apparso sul Corriere della Sera del 12/11/2008 redatto dalla giornalista Valentina Tubino parla della recente scoperta del Britannico Oxford Silk Group che  grazie ad un potente microscopio (Isis 1) è riuscito ad identificare tutti i componenti (esattamente sette diversi) della ragnatela dei ragni, nonchè della ricetta con il bilanciamento delle quantità  degli elementi esatti, che portano alla sua  creazione.

Questo articolo probabilmente non ha destato l‘interesse di molti lettori, ma, in verità, se quanto affermato, come sembra, è vero, ci troveremo in futuro ad uno stravolgimento completo del nostro sistema di vita.

Potrebbe essere la scoperta del secolo; difatti la ragnatela è uno dei materiali più robusti ed elastici al mondo, cinque volte più forte del Kevlar che è più forte dell’acciaio e due volte più elastico del nylon.

Un filo di tela di ragno dello spessore di una matita, potrebbe riuscire a fermare un Boeing 747 in pieno volo.

Oltre all’uso comune in abbigliamento, potrebbe essere usato per scopi sanitari, per produrre un nuovo tipo di filo di sutura, per la realizzazione di legamenti artificiali.

Ci sarà una rivoluzione completa sia per i corpi militari che di polizia, in quanto trattasi di un materiale più elastico, più resistente e leggero di quanti adesso si conoscano.

Dal punto di vista militare, con tale materiale si potranno realizzare giubbotti antiproiettile e elmetti resistentissimi.

Potrà essere usato inoltre per la corazzatura dei carri armati ed altro ancora.

 

Il suo uso si allargherà al campo spaziale.

Per uso civile inoltre potrà essere usato per sostituire i cavi, adesso in acciaio, dei ponti sospesi.

Infine potrebbe essere impiegato nel settore pesca, a partire dalle semplici lenze, alle reti ed infine alle navi.

 

Chi ha dato la notizia sul Corriere, precisa però che alla formula manca ancora qualcosa, per potere riprodurre una ragnatela perfetta: difatti, secondo il Dottor Chris Holland che ha lavorato alla ricerca e scoperta, la produzione al momento avverrebbe solo allo stato di gel, per cui, utilizzando un secondo microscopio (l’Isis 2) in loro possesso, affermano di poter arrivare entro poco tempo, grazie ad una maggiore definizione di scansione delle molecole, allo stato solido finale.

 

E’ quindi solo questione di tempo e vedremo cambiare parzialmente il nostro sistema di vita, così come lo cambiarono il petrolio e la plastica.

Bibliografia: M.Chattam – Il veleno del ragno www.maximechattam.com