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Spessori eccessivi di arriccio nei vecchi muri. Cosa fare

Abbiamo già parlato, in un precedente articolo, di come comportarci nel caso in cui dobbiamo effettuare un "intonaco" (Intendendo con questa parola comunemente usata in edilizia riferirci ad un rinzaffo, arriccio e velo superficiale di intonaco); ritorniamo adesso sull’argomento per dare dei dettagli più specifici, in particolare a quei tanti lettori che ci hanno chiesto informazioni in merito.

Ci riferiamo più precisamente  ai vecchi muri, che in fase di un risanamento, di un restauro oppure ristrutturazione, vanno ripuliti dal vecchio intonaco cadente e poi vanno nuovamente intonacati.

Le vecchie murature sono in genere  in pietrame misto a mattoni ed una volta stonacate si presentano sconnesse, con tratti avvallati e in fuori piombo.

Che cosa fare? Per prima cosa i muri vanno ripuliti, anche lavandoli o sabbiandoli, da tutti i residui di vecchia calce e piccoli detriti. Una volta che ci siamo assicurati che le murature sono strutturalmente sane, la lavorazione che andremo ad eseguire sarà uguale a quella da fare in una parete nuova cioè: rinzaffo, pasticche, fasce, arriccio ed intonaco a finire.

Per facilitare la comprensione di quanto andremo a a spiegare, vi rimandiamo anche a questo nostro altro articolo che potrà servire come indicazione supplementare

Dato però lo stato particolarmente scabroso e fuori piombo dei muri, dobbiamo apportare rispetto all’articolo precedente alcuni chiarimenti che di seguito vi faremo.

Per prima cosa, con malta cementizia, dobbiamo effettuare un rinzaffo di tutta la parete.

Una volta rinzaffata la parete dobbiamo eseguire i punti fissi tramite l’aiuto di corde da muratori e livella a bolla.

 A questo punto è necessario eseguire l’arriccio "a strati", mettendo in opera delle reti zincate tipo Pavitec:

Sono reti zincate che vengono commercializzate in fogli delle dimensioni di mt 2×1 ed hanno le maglie di cm 5×5.

Il ruolo di tali reti è duplice: devono servire quale bloccante della malta che noi andremo a dare con l’arriccio, e nel contempo rinforzare la muratura.

La prima rete pavitec (che potrebbe essere anche l’unica se lo strato di arriccio non è esagerato) dovrà essere applicata ai muri prima di fare le fasce

Per bloccarla vengono usati comunemente due sistemi: il primo consiste nell’effettuare tramite un trapano dei fori nel muro con una punta "vidia", immetterci un tassello in plastica ad espansione, e quindi tramite delle viti di opportuna lunghezza e provviste di una rondella piuttosto larga, bloccarle al muro.

La rondella dovrebbe essere posta all’incrocio delle maglie, in maniera da poter prendere due fili zincati per volta.

Consideriamo che per ogni foglio di Pavitec dovremo adoperare almeno 9 viti o punti di bloccaggio.

Effettuata questa operazione, con malta bastarda iniziamo a fare l’arriccio ricoprendo a mano a mano la rete.

Nell’immagine sopra vediamo uno scorcio della rete con indicati in rosso i punti di possibile bloccaggio della stessa.

A questo punto, se con una passata riusciamo ad effettuare tutto l’arriccio, basterà lo strato di rete che abbiamo piazzato, altrimenti, nei punti dove sono rimasti degli avvallamenti sostanziosi, dovremo piazzare una seconda rete, bloccata ai muri con lo stesso sistema e con viti naturalmente più lunghe.

Come abbiamo detto sopra, c’è un secondo sistema da usare per fermare le reti, ed è quello di preparare degli scorci di tondino in ferro da edilizia del diametro di 5/6 mm, piegati a gancio, e murare un estremo nel muro e l’altro estremo ad agganciare la rete (si può usare la malta a pronta presa)

E’ naturalmente un a lavorazione più lunga e difficile.

Una volta portato l’arriccio a filo fasce, potremo passare il velo di intonachino sulla parete.

Abbiamo  più volte risposto ai commenti dei nostri lettori relativi a tale argomento, e speriamo con questo articolo di essere riusciti a chiarire convenientemente questa metodologia.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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