Sono stati scritti già tre articoli relativi alle scale, ma mai siamo entrati nel dettaglio di come eseguire la tracciatura della scala.
Tracciare vuol dire riportare sui muri, servendosi di un lapis da muratore, di metro, riga di alluminio e livella a bolla) il disegno scala 1: 1 della scala stessa e quindi dei suoi componenti: alzata, pedata scalino, spessore pianerottolo intermedio e spessore soletta.
Questo capitolo serve comunque anche per coloro che prima di tracciare la scala sul muro vogliono disegnarla sulla carta (usando magari la scala 1:100, cioè un cm sulla carta è uguale a 100 cm (cioè 1 metro) nella realtà)
Nel nostro caso, ipotizziamo di dovere superare un dislivello di mt 2,95, che corrisponde nella realtà all’altezza interna di un vano di civile abitazione (mt 2,70) + cm 25 (solaio e pavimentodel piano di arrivo).
Iniziamo a prendere visione del disegno sottostante:
Per semplicità di comprensione abbiamo disegnato le due rampe una sopra l’altra, ma naturalmente riportandole sulle pareti, la prima rampa, sarà quella di partenza , (ammettiamo sul lato destro del nostro pozzo scale) , poi ci sarà un pianerottolo intermedio che unisce la prima rampa con la seconda, la quale partirà dal muro opposto alla prima, salendo fino al pavimento soprastante.
Di seguito vediamo le tabelle esplicative di tale disegno, che riportano tutti i dati ed i calcoli da fare per la ripartizione delle alzate e delle pedate.
Ricordiamoci, come già specificato in un precedente articolo, che esiste una regola matematica, secondo la quale la misura dell’alzata + quella della pedata, devono sommare cm 46.
Nel nostro caso dobbiamo superare un dislivello di mt 2,95 che diviso per l’altezza di una pedata , cioè la più usata di 17 cm (si parla sempre di misure al grezzo, senza considerare gli aggetti dei marmi o del cotto di rivestimento della scala e che di solito sono uguali a 3 cm) dà come risultato n° 17, 35 alzate di scalino.
In questo caso aggiustiamo le misure e decidiamo di fare un pianerottolo intermedio di 18 cm di alzata e n° 16 scalini (divisi in due rampe di altezza di cm 17,25.
La pedata la faremo di cm 29, per cui cm 17,25 + cm 29 = cm 46,25
O,25 cm, corrisponde a 2 mm e mezzo, per cui rientriamo sempre nella tolleranza della somma di 46 cm di cui sopra.
Sulla base di questi calcoli sviluppiamo le seguenti tabelle:
Riguardiamo il primo disegno e tracciamo sul muro (della rampa di partenza dal piano terra), lo sviluppo della prima rampa che sarà di cm 2,32 , cioè cm 29 (pedata) x 8
La seconda rampa sarà cm 203, cioè cm 29(pedata) x 7
Le linee orizzontali che riuniscono le due verticali che delimitano le rampe , devono essere tracciate, in altezza, ogni 17,25 cm, fino al pianerottolo intermedio (di 18 cm).
Detto questo, seguite i disegni da 2 a 5 sotto riportati e vedrete che la scala nasce grazie all’incrociarsi di linee orizontali e verticali.
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Lo spessore della soletta e la struttura portante della scala non rientrano in questo capitolo, ma devono fare parte di disegni e calcoli effettuati da tecnici professionisti abilitati, quali il progettista ed il direttore lavori dell’opera da effettuare.
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