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D – Rifinitura con intonaco e frattazzatura

Vedi sullo stesso argomento articoli A – B  e C (Categoria Lavoro o Hobby)

Abbiamo terminato l’arriccio ed ora ci apprestiamo a mettere in opera il velo di intonaco che rifinirà la parete dandola pronta per la  imbiancatura finale.

Ci sono molti tipi di intonaci, ma io ve ne suggerisco due adatti a scopi diversi, in quanto di granulometria diversa,
Il primo è l’intonaco tipo IP 10 della Fassa Bortolo, si presenta granuloso ed adatto ad essere usato per facciate ed interni di abitazioni che vogliono mantenere un certo stile rustico.
Una volta dato ha la compattezza e resistenza del cemento.

L’altro è un inton aco tipo RS 350 della Weber in colore bianco, molto fine e anche se idoneo per interni ed esterni, credo sia preferibile usarlo più per gli interni, in case di civile abitazione.
Entrambi vengono venduti in sacchi confezionati da 25 Kg.

Ma vediamo come si mette in opera l’intonaco:

Vuotiamo il sacco in due secchi da muratore.

Nel nostro vassoio della malta mettiamo poche dita di acqua e quindi aggiungiamo con la nostra mestola o cazzuola l’intonaco e lo mescoliamo.

Attenzione! Tutti gli intonaci effettuando questa operazione spolverano molto e quindi procuratevi una mascherina di quelle bianche "usa e getta":
Aggiungete di volta in volta l’aqua e l’intonaco e mescolate con la mestola, fino a che non avrete ottenuto un impasto completamente amalgamato, senza grumi.

L’intonaco è pronto per essere usato.

Dovete bagnare abbondantemente la parete prima di stendervi l’intonaco.
E’ quindi logico iniziare a stenderlo dalla parte più alta, quella per la quale si dovrà lavorare sul ponte mobile, in quanto viceversa le colature di acqua rovinerebbero poi l’intonaco fatto nella parte bassa.

Caricate il vostro sparviere che tenete nella mano sinistra, con due mestolate dell’impasto fatto, quindi avvicinate lo sparviere all’arriccio fatto e con la mestola americana incominciate a spalmarlo sulla parete. 

Vi accorgerete che è un lavoro molto facile.
Il velo di intonaco deve essere di un paio di millimetri, ma questo dipende molto dalla vostra mano, comunque non esiste una  misura fissa, ma basatevi che la  stesa sia compatta e piana.

La parete che abbiamo arricciato in partenza ha le misure di mt 4,00 di larghezza e mt. 2,70 di altezza, per cui vi consiglio di stendere l’intonaco per tutta la parte alta fino al piano tavoloni, ritoccarlo dove vedete che manca o spianatelo dove è in eccesso, quindi passate alla piallettatura.

Il pialletto da muratori normalmente oggi è di plastica con la parte che lavora in spugna dura simile a gomma.

Anche piallettare non sarà difficile, in quanto dovete lavorare con movimento circolare della mano, senza forzare troppo contro la parete.
Fate prima le zone di intonaco che stanno tirando di più e per ultime le altre.

Piallettando dovete bagnare l’intonaco che avete steso.
Personalmente adopero raramente la pennellessa ed invece preferisco tuffare, quando serve, direttamente il pialletto nel secchio dell’acqua.

Per gli angoli, sia ai due lati della parete che a soffitto, se questo è intonacato, passate prima la pialla o frattazzone da muratore e quando avrete ottennuto una perfetta linearità passateci la pialletta allungata in spugna/gomma. (è una normale piallettina rettangolare stretta e lunga circa 35 cm che si trova in  tutti i magazzini edili)

Smontate il ponte e passate alla parte bassa

Potete intonacare il resto della parete subito o aspettare il giorno dopo.

Nel secondo caso, state molto attenti a spiamare con il pialletto bagnato la parte finale a confine con l’arriccio rimasto grezzo, poiche il giorno dopo, finita la parete, potreste avere la sgradita sorpresa di notare l’attaccatura fra  le due parti di intonaco effettuate e questo sarebbe un guaio

FINE.

Comunque agendo con calma ed attenzione porterete in fondo questa opera e sono convinto che ne sarete soddisfatti

 Continuate a seguirci, di seguito i prossimi interessantissimi articoli