CoffeeNews.it

Eliminata la retroattività dalle regole punitive del decreto legge 185/08.

 L’Ance aveva  così commentato:

Eliminare la retroattivita` dalle regole stringenti del decreto legge 185/08 e` un segnale di conciliazione da parte del Governo, ma si deve fare molto di piu` per andare nella direzione di un piano energetico per l`edilizia, sia per quanto riguarda il recupero che per il nuovo».
 
 Paolo Buzzetti, presidente dei costruttori dell`Ance, ha commentato cosi` l`apertura di Giulio Tremonti, intervenendo alla rassegna Urbs 08 sulle trasformazioni urbane

 Anche il centro studi dell`Ance ha messo a punto uno studio per valutare gli effetti dello sgravio del 55%.

«Le richieste di detrazione fiscale del 55% per interventi finalizzati al risparmio energetico – afferma il documento – sono state secondo l`Enea 106mila nel 2007 per una spesa complessiva di circa 1.500 milioni di euro e dovrebbero raggiungere quota 244mila a fine 2008. Il numero di interventi relativi all`anno 2008 sono quindi stimabili in circa 138.000. Ipotizzando per il 2008 una spesa media analoga a quella del 2007, pari a 14.150 euro per intervento, si stima in circa 1.950 milioni di euro la spesa complessivamente sostenuta nel 2008.

L`ammontare complessivo della detrazione risulterebbe pertanto di 1.070 milioni di euro e di 356 milioni di euro l`anno per i tre periodi di imposta successivi».

I limiti di spesa complessiva per l`erario fissati dal decreto legge 185/2008 e` di 82,7 milioni di euro per l`anno 2009, 185,9 milioni per il 2010 e 314,8 milioni per il 2011. Questi limiti «ridurranno la dimensione di un mercato che avrebbe invece forti potenzialita` di espansione».

Il limite di spesa complessiva previsto consentirebbe per il centro studi Ance l`attivazione di un massimo di 35.000 interventi rispetto ai 138mila stimati per

il 2008.

Per questo i costruttori – ma anche gli altri settori della filiera edilizia – si attendono il mantenimento di un forte intervento organico anche per i prossimi

anni. «Non e` comprensibile questo tipo di limitazione a un provvedimento – afferma ancora l`Associazione dei costruttori – che, in due anni dalla sua entrata in vigore, aveva permesso piu` di 200mila interventi, tra aziende e privati, con ricadute importanti sui consumi di energia, sulla riduzione delle emissioni inquinanti, sul raggiungimento degli obiettivi di Kyoto».

«Abbiamo gia` atteso due anni – ha detto Buzzetti – per le norme tecniche, non e` in questo settore che si possono fare dei tagli. Lo chiede l`Europa per ridurre l`inquinamento atmosferico ed e` stato valutato che costruendo con tecnologie

adeguate, si spende il 12% in piu`, ma poi nel giro di tre anni il costo dell`energia diminuisce anche del 30 per cento

                                                                    _____________________________________________

.05/12/2008

 

 Dopo quella annunciata mercoledì nel corso dell’audizione a Montecitorio, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, apre alla possibilità di altre correzioni sulla nuova disciplina del bonus per il risparmio energetico definita nel Dl anticrisi. Oltre che sulla retroattività della stretta, dunque, si prospettano altri ritocchi al provvedimento in sede di conversione (l’iter partirà martedì prossimo nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera).
In particolare, il titolare di via XX Settembre intervenendo ieri a «Porta a porta» ha fatto riferimento al meccanismo del silenzio- diniego introdotto dal decreto legge 185 per regolare le modalità di risposta dell’agenzia delle Entrate alle richieste d’accesso al bonus del 55 per cento. Istanze che dovranno essere inviate da chi intende realizzare interventi di riqualificazione energetica di case o altri fabbricati nei prossimi due anni. L’incentivo "verde", infatti, è stato prorogato fino alla fine del 2010

«Il silenzio-diniego ha chiarito Tremonti si può modificare, quella è una procedura. Però su una cosa sarò assolutamente fermo: se dai il credito d’imposta, ed è giusto darlo, e in questo settore è giustissimo, poi però lo devi coprire».
Il ministro dell’Economia se farà un passo indietro sull’anticipazione al 2008 del nuovo regime dei crediti non intende transigere per il futuro

Obbligo di prenotazione e plafond annuale sul totale dei rimborsi, quindi, non saranno oggetto di ripensamenti. Anche se alla Camera è stato depositato un emendamento firmato dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che mira ad abrogare l’intera riforma del 55% e ripristinare il meccanismo di accesso automatico al bonus.