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Fitodepurazione: un sistema di trattamento efficace degli scarichi neri, in zone sprovviste di fognatura. Come fare

Avevamo promesso di parlare di un’altro sistema di depurazione delle acque nere per le abitazione impossibilitate ad allacciarsi alla fognatura nera comunale.
Il sistema che vi presentiamo oggi è senza dubbio uno dei più efficaci ed anche meno inquinanti e che sono conformi alle vigenti normative.
Il nome di questo sistema è "Fitodepurazione" e quello specifico di questo articolo e "Fitodepurazione a flusso sub-superficiale orizzontale"è quello relativo al metodo più comunemente usato, e di questo parleremo.

Anticipandone la descrizione,  si tratta di scavare una fossa di idonea larghezza e profondità, prima impermeabilizzandola e poi  piantumandoci  piante selezionate, idonee a "succhiare" il residuo che proviene da un pretrattamento dei liquami.

La Fitodepurazione è regolata dal Decreto Legislativo dell’11 maggio 1999 e dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006.
La superficie occorrente per ogni utente servito, è di circa 3 mq.
La si usa principalmente in terreni impermeabili che non possono assorbire il liquido proveniente per esempio da una subinrigazione.

Di seguito vi riportiamo lo schema, in pianta e poi in sezione di questo processo di depurazione.

  CLIC

Seguendo i disegni di cui sopra, spieghiamo di cosa si compone questo metodo.

Il liquame nero, proviene dalla cucina e dal bagno della abitazione; passa prima di tutto per un degrassatore (non compreso nello schema), che ferma le schiume ed il grasso provenienti in paricolare dagli elettrodomestici quale la lavatrice e la lavastoviglie.
Attraverso una tubazione in PVC maggiorato del diametro minimo di 100 mm, arriva quindi in una fossa Imhoff, della quale vi abbiamo già parlato.
Viene depurato e poi indirizzato verso un successivo pozzetto in calcestruzzo o altro materiale, di prelievo o controllo.
Da questo pozzetto passa in altro pozzetto che contiene un filtro che depura ulteriormante le acque che provengono dalla fossa Imhoff..

Poi una tubazione le immette nella fossa della Fitodepurazione.

Questa "fossa", calcolata in base alla superficie suddetta per ogni abitante, normalmente non supera la profondità di  1 metro; viene spianata e poi impermeabilizzata tramite una "geomembrana" costituita normalmente da un telo resistente in PVC, e altro accoppiato equivalente. Il suo compito è quello di rendere la fossa una vasca impermeabile.

Presso uno dei tanti magazzini edili troverete indicazioni sui tipi di guaina da usare.

La vasca deve avere  una leggera pendenza verso l’uscita.

Il tubo in PVC maggiorato che entra in basso nella vasca (nella sinistra dello schema) termina con una tubazione orizzontale parallela al lato corto della vasca. Tale tubazione è traforata e permette l’uscita dei liquidi.

Dalla parte opposta, viene montata una simile tubazione e che avrà lo scopo di essere ricettrice dei liquidi depurati.

La vasca viene riempita di materiale inerte  di varie misure. Bisogna usare due tipi di granulometria, ed il pietrisco più grosso va posizionato in ingresso ed in uscita all’impianto lungo i lati corti per coprire i tubi di distribuzione e raccolta. Il resto dell’impianto va invece riempito con ghiaia di granulometria più fine.

E’ qui che vanno piantate le essenze vegetali ed è qui che si formeranno i batteri autori della degradazione degli inquinanti

Vi riportiamo un elenco delle piante che sono più comuni nella fitodepurazione. Possono essere piantate mischiate oppure di un solo tipo:

Canne di Bambù, Sambucus Nigra, Auruncus,Cornus Stolonifera, Kalma Latifoli, Felci, Sambucus canadensis, Laurus cerasus ed altre ancora.

Le radici di queste piante, una volta cresciute, hanno la facoltà di trattenere i batteri e fare avvenire all’interno della vasca un processo di ulteriore depurazione dei reflui.

Alla fine del tubo di uscità dalla vasca, dopo un ulteriore pozzetto di controllo in calcestruzzo, un liquido inodore e quasi limpido potrà essere immesso in un fosso vicinale.

Altro non c’è da dire, se non che la tecnologia si è impossessata di questo sistema, ed al posto delle fosse impermeabilizzate, si trovano sul mercato, vasche in vetroresina, più piccole, da montare in batteria o in parallelo, forse più costose ma che danno uguali risultati.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori. Vi risponderemo

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