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Impianto idrico nel bagno wc: acqua calda e fredda dei singoli apparecchi sanitari. Come fare – 23

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Facciamo seguito ai lavori relativi alla nostra "costruzione casa" e parliamo dell’impianto idrico da realizzarsi nel bagno ed attinente ad ogni singolo apparecchio sanitario.

Prima di iniziare, premettiamo, che abbiamo scelto come impianto di riscaldamento quello tipico  a termosifoni del tipo in acciaio smaltato,  con caldaia a corpo stagno, alimentata da metano se in città, o GPL se in campagna; la caldaia viene predisposta per la produzione di acqua calda, quindi non ci sarà bisogno di mettere in opera alcun scaldabagno elettrico.

Le tubazioni idriche che devono arrivare nel bagno sono due, una proveniente dalla caldaia (Posizionata in cucina) e che porta l’acqua calda, e l’altra proveniente dal contatore porta l’acqua fredda.

Osservate la pianta sottostante e noterete che la tubazione che proviene dal contatore sulla strada, in colore blu, viene avviata verso la cucina per rifornire la caldaia, ma anche le apparecchiature sanitarie della cucina, quali il lavello, la lavatrice, la lavastoviglie.

Contemporaneamente, l’acqua fredda devia verso il bagno e si collegherà ai vari apparecchi sanitari.

L’acqua calda è stata indicata in colore rosso.

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La planimetria chiarisce molto bene il percorso delle due tubazioni.

Adoperiamo i tubi in polipropilene, dei quali abbiamo già parlato in un precedente articolo, e la tubazione interna alla casa sarà tutta da 1/2" (mezzo pollice corrispondente al polipropilene del 20).

I tubi vengono maneggiati ed assemblati ai raccordi, T o curve aperte e chiuse, con estrema facilità, grazie ad un apparecchio elettrico chiamato polifusore, il cui uso è diventato comune ed il cui costo molto accessibile.

Le tubazioni da 1/2 pollice vengono fatte scorrere sul solaio ed arrivate oltre la porta del bagno, devieranno a sinistra verso due rubinetti di arresto (sono due rubinetti normali filettati da entrambi i lati), necessari per chiudere il bagno in caso di guasti, lasciando così la fornitura di acqua al resto della casa.

Uno deidue rubinetti di arresto è visibile nella foto sottostante (tubazione blu) vicino al sergente di destra, anche se è riferita ad una ristrutturazione e non ad una nuova costruzione come nel nostro caso.

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Ripartono quindi dai rubinetti e correndo sul solaio del bagno si diramano verso gli apparecchi sanitari.

Ad ogni diramazione corrisponderà un raccordo a T , una curva a muro in basso ed una curva a muro in alto per l’attacco dei flessibili degli apparecchi sanitari del lavabo, del bidet  e della cassetta scaricatrice.

Osservate i prospetti / sezione sottostanti e vi renderete conto del lavoro da fare.

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Sono segnate anche le altezze (dal piano pavimento finito) a cui vanno fatte uscire dal muri le curve per il raccordo ai fessibili.

Alla cassetta scaricatrice logicamente va solo l’acqua fredda.

In più, è stato anche indicato il pulsante che aziona il sifone della cassetta e che va posizionato all’incirca a mt 1,30 da terra.

Relativamente alla tubazione idrica della doccia (con miscelatore), vedete anche la foto sottostante, riferita comunque sempre ad una ristrutturazione.

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Una volta finito l’impianto idrico e murati i tubi verticali sottotraccia, ricordarsi di chiudere tutte le curve con dei tappi da 1/2", affinchè con i lavori che si eseguiranno in seguito, non si ostruiscano con malta o con altro.

Segue ./. VAI ALL’ARTICOLO N° 24

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