CoffeeNews.it

Comunione e separazione dei beni.

La comunione legale dei beni
 
Fino dal 1975, in carenza  di una diversa convenzione, fra i coniugi vige la comunione legate dei beni. Questo significa che la proprietà dei beni acquistati dopo il matrimonio (indipendentemente dal fatto che il denaro impiegato sia appartenuto a uno solo dei coniugi) è di entrambi i coniugi e non e possibile un’amministrazione separata.
 
Ecco le categorie dei beni che rientrano nella comunione:
 
–  gli acquisti effettuati dai coniugi, anche separatamente, durante il matrimonio (per esempio, casa, terreni, automobile ecc.)
–  i frutti (per esempio, interessi bancari) dei beni di ciascun coniuge
–  i proventi dell’attività lavorativa di ciascun coniuge
–  le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio
–  gli utili e gli incrementi dell’azienda costituita prima del matrimonio da uno dei coniugi e gestita da entrambi dopo le nozze.
 
Non rientrano invece nella comunione le seguenti categorie di beni:
 
–  i crediti derivanti dall’esercizio di attività personali dei coniugi
–  i beni che ciascuno dei coniugi possedeva prima del ma­trimonio
–  i beni avuti dopo il matrimonio per eredità o donazione
–  i beni di uso strettamente personale di ciascun coniuge e i loro accessori
–  i beni che servono all’esercizio della professione di ciascun coniuge
–  i beni ottenuti a titolo di risarcimento di un danno subito
–  i beni acquistati con il ricavato della vendita dei beni personal! di cui sopra, purchè cio sia espressamente dichiarato all’atto dell’acquisto.

La separazione dei beni
 
Il regime di separazione dei beni permette a ciascun coniuge di avere una propria indipendente posizione patrimoniale.
Ciò significa che ogni coniuge conserva la proprietà dei beni da lui acquistati durante il matrimonio, godendone i frutti e mantenendone I’amministrazione.
Anche se scelgono la separazione dei beni, entrambi i coniugi sono tuttavia tenuti a contribuire ai bisogni della famiglia, secondo le proprie disponibilità e capacità di lavoro, come pure hanno I’obbligo di provvedere al mantenimento e all’istruzione dei figli.
II nuovo diritto di famiglia ha totalmente sovvertito il regime patrimoniale della famiglia.
 
E’ vietata la costituzione della dote, quindi è disciplinato il patrimonio familiare in modo completamente nuovo, prevedendo la possibilità di costituzione di un fondo patrimoniale.
 
Con l’introduzione della comunione legale dei beni è stata infine sancita la nuova concezione paritaria tra i coniugi. che, oltre al riconoscimento del fatto che la donna, con il proprio lavoro, contribuisce all’incremento patrimoniale della famiglia, stabilisce anche che i beni acquistati dopo il matrimonio appartengono a entrambi i coniugi.
A seguito della riforma del diritto di famiglia del 1975, sono state modificate anche le norme che regolano la successione ereditaria.
In particolare, in caso di morte di un coniuge, la comunione dei beni privilegia l’altro coniuge nei confronti dei figli e degli altri eredi.
La successione ereditaria, infatti, si applica solo sul 50% del patrimonio della famiglia, poichè il rimanente 50% appartiene di diritto al coniuge superstite.
 
Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

SEGUITE ANCORA I NOSTRI ARTICOLI SULLA MURATURA MESSA IN PRATICA