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Fai date: come sostituire delle mattonelle rotte nel pavimento.

Quante volte vi sarà successo di avere inavvertitamente scheggiato o rotto una o più mattonelle in ceramica o in altro materiale, dei pavimenti della vostra casa?

Avrete senza dubbio avuto una scorta di mattonelle di ricambio, ma per un lavoro così semplice avrete dovuto chiamarecertamente un muratore spendendo molti euro.

Sostituire delle mattonelle o piastrelle in un pavimento è un lavoro abbastanza facile.
Ciò che vi dirò di seguito vale per tutti i tipi di pavimento, ad eccezione di quelli di marmo e quelli di graniglia che usavano una volta e per i quali raccomando di non farlo per conto proprio; infatti questi due tipi di pavimento, a parte il pregio hanno le mattonelle attaccate l’una all’altra, tanto che si nota a malapena il commento perimetrale
Provare a sostituire una mattonella di quel tipo può comportare la rottura di tante altre mattonelle.

Ma veniamo alla sostituzione di tutte le altre piastrelle messe in opera sia pure con un minimo commento.

Prendiamo il caso che siano  incrinate o rotte tre o quatto mattonelle attigue.
Le piastrelle dei pavimenti sono montate in cento maniere, ma noi prendiamo due casi molto comuni: mattonelle a file regolari e mattonelle sfalsate (Vedi i disegni sottostanti)

 

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La prima cosa da fare è togliere le mattonelle rotte senza però danneggiare le vicine; è difatti quasi impossibile lavorando con uno scarpello anche piccolo e con un mazzuolo o martello, non scheggiare i bordi di quelle circostanti.

Dobbiamo allora procurarci una smerigliatrice elettrica angolare di quelle piccole da 110 mm che tutti i "fai da te" certo possederanno. Montateci un dischetto in acciaio fine, smerigliato (cioè diamantato sul bordo esterno).

Lo spessore di questi dischetti è di circa 2 mm.

Dobbiamo procurarci una riga di ferro abbastanza larga, in maniera da piazzarla aderente al commento della mattonella che dobbiamo togliere. Tale riga deve coprire la mattonella adiacente che rimane in sito, in maniera da non dannegiarla.

Con la smerigliatrice dovremo incidere il cemento posto fra la piastrella da togliere e quella che rimane nel pavimento. Questa operazione va ripetuta per tutto il perimetro della piastrella da asportare.

Questa operazione si rende necessaria, in quanto si va a creare un taglio netto fra le due piastrelle, e quindi andando a rompere quella da togliere, non ci sarà pericolo di danneggiare o scheggiare quella vicina.

Attenzione a non affondare mai troppo la lama della smerigliatrice , perchè nel sottofondo dei pavimenti possono correre le tubazioni dell’acqua e del riscaldamento.
Comunque una persona accorta sente immediatamente quando la lama supera lo spessore della piastrella, ed a quel punto non deve più affondarla.

Sempre con la smerigliatrice si taglia un quadrilatero all’interno della mattonella da sostituire.

Con il martello e lo scalpello si spacca il quadrilatero e si tolgono i pezzi.

A questo punto, usando la smerigliatrice e lo scalpello ci allarghiamo verso il perimetro esterno della piastrella rotta, fino a che, adoperando lo scalpello a leva non riusciamo a togliere definitivamente tutti i pezzi di quest’ultima. Si dovrà ripetere l’operazione anche per le altre due mattonelle.

Poi con la spatolina di ferro dovremo pulire bene i commenti delle mattonelle rimaste.
A seconda di come troveremo il sottofondo delle piastrelle asportate, cioè di malta cementizia compatta, oppure di magrone di sabbia e cemento , dovremo operare di conseguenza, pulendo nel primo caso il sottofondo di cemento ed asportandolo nel secondo caso, a mezzo di una spatolina di acciaio, dello scalpello e del martello.

Queste operazioni vanno eseguite sempre con la massima cautela.

Quando il vuoto, ex alloggio delle mattonelle tolte, sarà completamente pulito potrà iniziarsi il lavoro di rifacimento.

Nel primo caso di cui sopra, basterà  incollare di nuovo la piastrella e batterla con il palmo della mano fino a che non sia allo stesso piano di quelle adiacenti.

Nel secondo caso invece dovremo costruirci una righetta o tavoletta (spessa uno o due cm) ed alta 7/8 cm, che deve sormontare e strusciare i suoi due estrami sulle piastrelle circostanti rimaste.

Prendendo come misura la massima luce del vuoto da risanare, dovremo fare nella riga due tacche come dal disegno sottostante.

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Qundi dovremo preparare un secchio di malta cementizia, poi bagnare bene il vuoto lasciato nel pavimento e con la cazzuola stendere la malta fino al sotto della mattonella e quindi spianarla.

Prendiamo adesso la righetta in legno costruita, e strusciamo i due estremi sulle mattonelle circostanti in maniera che la malta venga "tirata" cioè in parte asportata e l’altra spianata a 15- 20  mm sotto il piano pavimento calpestabile, grazie alla tacca dei 15-20 mm creata nella riga.

Si lascia quindi seccare la malta per un giorno o due.

Infine incolleremo con della colla da pavimento, acquistabile presso tutti i magazini edili, le mattonelle mancanti.

La colla può essere spalmata con una cazzuolina a punta o con la stessa spatolina, sul piano del cemento e a questo punto può essere posata la mattonella. La si deve battere quindi con il palmo della mano fino a che questa non sia a livello del piano delle mattonelle circostanti.

Se le mattonelle da sostituire sono diverse come negli esempi sopra riportati, va controllato l’allineamento del loro estradosso o piano superiore, con il piano delle piastrelle circostanti, e per fare questo, basterà utilizzare una riga di alluminio o anche di legno diritto.

Qualora una mattonella risulti poi più grande del vuoto liberato, basterà, con un dischetto da pietra (stone)  strusciare leggermente i punti sporgenti della piastrella da montare.

Si riempono quindi i commenti con solo cemento (bianco o scuro a seconda del cemento del pavimento) molto liquido e poi appena si vede che questi indurisce, si ripulisce il tutto con un panno asciutto.

Neppure un esperto piastrellista riuscirà a notare le riprese che avete fatto.
 

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