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WC per disabili da realizzare in alloggi privati. Regole essenziali e riflessioni.

Il Decreto del Ministero dei lavori Pubblici del 14 giugno 1989 n° 236 al punto 8.1.6 sull’abbattimento delle barriere architettoniche stabilisce quanto segue:

"Per garantire la manovra e l’uso degli apparecchi anche alle persone con impedita capacità motoria, deve essere previsto, in rapporto agli spazi di manovra di cui al punto 8.0.2, l’accostamento laterale alla tazza w.c., bidè, vasca, doccia, lavatrice e l’accostamento frontale al lavabo.

A tal fine devono essere rispettati i seguenti minimi dimensionali:
– lo spazio necessario all’accostamento e al trasferimento laterale dalla sedia a ruote alla tazza w.c. e al bidet, ove previsto, deve essere minimo 100 cm misurati dall’asse dell’apparecchio sanitario;
– lo spazio necessario all’accostamento laterale della sedia a ruote alla vasca deve essere minimo di 140 cm lungo la vasca con profondità minima di 80 cm;
– lo spazio necessario all’accostamento frontale della sedia a ruote al lavabo deve essere minimo di 80 cm misurati dal bordo anteriore del lavabo.

Relativamente alle caratteristiche degli apparecchi sanitari inoltre:
– i lavabi devono avere il piano superiore posto a cm 80 dal calpestio ed essere sempre senza colonna con sifone preferibilmente del tipo accostato o incassato a parete;
– i w.c. e i bidet preferibilmente sono del tipo sospeso, in particolare l’asse della tazza w.c. o del bidet deve essere posto ad una distanza minima di cm 40 dalla parete laterale, il bordo anteriore a cm 75-80 dalla parete posteriore e il piano superiore a 45-50 cm dal calpestio.

Qualora l’asse della tazza – w.c. o bidet sia distante più di 40 cm dalla parete, si deve prevedere, a cm 40 dall’asse dell’apparecchio sanitario un maniglione o corrimano per consentire il trasferimento;
– la doccia deve essere a pavimento, dotata di sedile ribaltabile e doccia a telefono;

Negli alloggi accessibili di edilizia residenziale sovvenzionata di cui al capo II art. 3 deve inoltre essere prevista l’attrezzabilità con maniglioni e corrimano orizzontali e/o verticali in vicinanza degli apparecchi; il tipo e le caratteristiche dei maniglioni o corrimano devono essere conformi alle specifiche esigenze riscontrabili successivamente all’atto dell’assegnazione dell’alloggio e posti in opera in tale occasione.

Nei servizi igienici dei locali aperti al pubblico è necessario prevedere e installare il corrimano in prossimità della tazza w.c., posto ad altezza di cm 80 dal calpestio, e di diametro cm 3 – 4; se fissato a parete deve essere posto a cm 5 dalla stessa.

Nei casi di adeguamento è consentita la eliminazione del bidet e la sostituzione della vasca con una doccia a pavimento al fine di ottenere anche senza modifiche sostanziali del locale, uno spazio laterale di accostamento alla tazza w.c. e di definire sufficienti spazi di manovra.

Negli alloggi di edilizia residenziale nei quali è previsto il requisito della visitabilità, il servizio igienico si intende accessibile se è consentito almeno il raggiungimento di una tazza w.c. e di un lavabo, da parte di persona su sedia a ruote.

Per raggiungimento dell’apparecchio sanitario si intende la possibilità di arrivare sino alla diretta prossimità di esso, anche senza l’accostamento laterale per la tazza w.c. e frontale per il lavabo."

Abbiamo voluto riportare l’intera descrizione relativa ai servizi igienici per disabili, ma è evidente che la progettaziuone di un WC pubblico, sarà certamente più dettagliata e attinente al disposto che prevede "l’adeguamento".

Per gli alloggi residenziali, dovrà essere invece studiata una soluzione che possa consentire, magari in futuro la "visitabilità" e "l’accessibilità".

Ora, se si segue il tornaconto economico, si rischia di procedere immancabilmente verso la scelta dei minimi spazi, non consentendo poi a chi ha la sfortuna della disabilità, oppure chi acquista un alloggio ed ha già una persona disabile, di trovare vani idonei per realizzare un WC come si deve.

Difatti chi ha un familiare disabile non sempre può acquistare un appartamento con vani e disimpegni grandi.

Ma al di là di ogni considerazione, vediamo di presentare alcune soluzioni che possano servire a chi realizza nuove costruzioni o ristruttura vecchi edifici.

Il WC per disabili dovrebbe essere rifornito di tutti i requisiti visibili nella sottostante assonometria:

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La soluzione di cui sopra è conforme al punto 8.0.2 del decreto 236 ed è forse la più semplice in quanto prevede la utilizzazione di un vano dalle misure interne di mt 2.00×2,00. Ciò consente al disabile una rotazione con la sedia a rotelle di 360° con cambiamento di direzione (cm 150×150).

Ma vediamo meglio in pianta tale possibilità (la  pianta che vi mostriamo non si riferisce al disegno assonometrico di cui sopra):

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Come detto, il vano dovrebbe avere le dimensioni minime interne di mt 2,00×2,00, anche se in alcuni servizi igienici pubblici  si trovano  misure di mt 1,80×1,80.

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Quindi  per ottenere un locale idoneo di queste misure, va previsto in fase di progettazione, altrimenti lo si potrà ricavare solo utilizzando una camera ad uno o due letti.

Questo , in quanto negli alloggi privati, si tende a costruire i corridoi larghi non più di mt 1,20 ed i bagni   (la  cui superficie deve essere di mq 4,00 per legge), sono quasi sempre rettangolari e la loro larghezza massima non supera i mt 1,70 (senza rivestimento alle pareti).

Siamo partiti dalle soluzioni più consone ed anche meno dispendiose, in quanto si sta sempre parlando di locali che rientrano in una superficie minima di mq 4,00.

Poichè detti bagni devono avere un piatto doccia, lo stesso dovrà essere ricavato a pavimento, senza alcun battente perimetrale e con una pendenza minima verso lo scarico centrale (7%max).

Vediamo nella sottostante assonometria il particolare del piatto doccia con l’apposito sedile (in questo caso con appoggio a terra):

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Vediamo inoltre come devono essere i vasi ed i lavabi del servizio igienico:

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Dobbiamo in questo articolo farvi vedere anche soluzioni che prevedano superfici minori e che  non consentono però la rotazione a 360° (vedi disego sottostante)

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Quello sopra è un servizio igienico delle misure interne di cm 140×180, ricavabile  più facilmente in un alloggio, ma che offre sicuramente meno libertà di manovra alla sedia a rotelle dei disabili.

Concludiamo, dopo questo  articolo prettamente tecnico, per dirvi una cosa importante, alla quale molte persone non pensano:

molte famiglie, purtroppo, finiscono, durante il loro percorso, per avere un disabile in casa, in quanto la vita è allungata e molti anziani diventano centenari, però nei loro ultimi anni di esistenza molto raramente si mantengono autosufficienti e quindi necessitano di essere "movimentati"su sedie a rotelle.

Riflettiamoci sopra.

Fate dei commenti e chiedete spiegazioni sulla vostra casa ed accessori, vi risponderemo

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